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Con l’arrivo di Viktor Kovalenko, ora il reparto nevralgico e soprattutto offensivo vede un’abbondanza di giocatori dall’alto tasso tecnico, ma è inevitabile che qualcuno rimanga in panca, magrai proprio un certo Pasalic.

Gli unici inamovibili per prestazioni, corsa, qualità e senso del gioco sono Ilicic, Pessina e Zapata, che compongono di fatto l’attacco titolare e più congeniale al Gasp.

Miranchuk e Malinovskyi sono alla ricerca di una continuità complicata da ottenere, e sicuramente l’arrivo dell’ucraino ora affolla ancor di più un reparto che ha tante certezze e molti talenti pronti ad esplodere definitivamente.

Ci stiamo dimenticando di qualcosa forse? Ah si, mentre il mercato scorre tra cessioni e arrivi, in casa Atalanta prosegue senza fretta il recupero di Mario Pasalic che forse da fuori ora si chiederà quando e dove tornerà a giocare.

Kovalenko: doppione o degno erede tattico di Pasalic?

Mario Pasalic ha convinto Gasp per la sua duttilità, concetto che possiamo attribuire anche a Kovalenko. Nonostante la giovane età, l’ucraino può giocare sia da mediano che da trequartista. Guuardando le sue caratteristiche, pare proprio una via di mezzo tra Freuler e Pasalic.

Dotato di fisicità e grande tecnica (destrorso), Kovalenko sembra lento, ma in realtà il suo passo felpato gli permette di studiare bene il gioco, fornendo sovente assist e capendo i tempi per gli inserimenti.

Date queste premesse, pare che l’Atalanta abbia preso un “doppione” del croato. Possibile quindi che Gasp a questo punto conferisca un ruolo più da interno al croato, permettendo così a Pessina e Kovalenko di agire sulla trequarti, oppure l’ucraino studierà subito da mediano?

Una cosa è certa: un mix così valido di fisicità, talento e qualità l’Atalanta non l’ha mai avuta negli ultimi anni, e sicuramente Gasp farà di tutto per valorizzare al meglio ogni singolo giocatore. D’altronde, come dicevano i latini “Melius abundare quam deficere”.

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