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Il sorteggio di Nyon ha decretato che sarà il Bayer Leverkusen il prossimo avversario agli ottavi di Europa League dell’Atalanta.

Un sorteggio più complicato rispetto ai greci dell’Olympiacos, anche se agli ottavi tutte sono temibili, dato che si entra nel vivo delal competizione.

I tedeschi sono tra le squadre più forti e dinamiche d’Europa, e per questo motivo è bene fare un focus in casa tedesca, per conoscere meglio il prossimo avversario della Dea.

UN’ASPIRINA PER LA DEA- Il Bayer Leverkusen è conosciuto soprattutto per avere alle spalle la BAYER, tra le più potenti case farmaceutiche mondiali, e viene da sé per il clun il soprannome di “Aspirine“.

Un soprannome però non scelto solo per questo motivo: in Bundesliga , infatti, Il Leverkusen è terzo, dietro a Bayern Monaco e Borussia Dortmund, a+4 dal Lipsia quinto. Al momento hanno segnato 60 gol e incassati 39.

Questo significa che dietro concedono più del dovuto, ma davanti a tratti possono esser davvero micidiali.

Scendendo nei particoalri, notiamo una somiglianza con la Dea: la BayArena, stadio dei tedeschi, non è un vero fortino, dato che il club ha racimolato 6 vittorie su 11, per uno score di 30 gol fatti e 19 subiti.

Fuori casa invece l’andamento è da Champions: anche in questo caso il computo dei gol fatti/subiti è di 30/20, ma le aspirine hanno ottenuto 21 punti (solo il Bayern Monaco ha fatto meglio, con 25 punti).

L’ANDAMENTO IN EL- Sorteggiata come testa di serie, ovviamente l’andamento del Leverkusen in questa Europa League non puà che esser positiva: le aspirine hanno vinto il girone G di qualificazione con 13, davanti a Betis (10), Celtice (9) e Ferencvaros (3). Solo una sconfitta per loro, 14 gol fatti e soli 5 subiti in 6 partite.

LA SQUADRA- Da questa stagione la squadra è in mano a Gerardo Seoane, ex tecnico dello Young Boys che ha dato una bella identità alle aspirine.

Nel Leverkusen ritroviamo una vecchia conoscenza del nostro: Patrick Shick, ex Sampdoria e Roma sembra aver trovato il suo mondo e al momento registra 20 eti in 24 presenze.

Il vero gioiello però si chiama Florian Wirtz: il fantasista classe 2003 prodotto dalla cantera tedesca, infatti, ha già messo a segno 13 assist e 10 reti tra campionato ed Europa League. Un talento da prendere con le pinze. Da tenere d’occhio anche Sardar Azmoun, talento iraniano seguito questa estate anche dalla Dea ma sbarcato alla fine in terra tedesca.

Il nemico comunque rimane il collettivo, capace a tratti di esprimere un gioco molto intenso, dinamico e bello, come quello della Dea.

La formazione tipo (4-2-3-1): Hradecky; Frimpong, Tah, Tapsoba/Hincapiè, Bakker; Demirbay, Palacios/Andrich; Adli, Wirtz, Diaby; Schick. Allenatore: Gerardo Seoane.

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