Dopo l’Europa, il quinto posto: l’Atalanta prova a chiudere i conti ad Empoli

EMPOLI, ORE 15

TOSCANI DISPERATI, SARA’ PARTITA VERA

Penultima giornata per il campionato di serie A e, dopo una settimana trascorsa in un clima di festa ed euforia per una qualificazione in Europa centrata a distanza di quasi trent’anni, per l’Atalanta di Gasperini resta ancora un piccolo ma importantissimo tassello da aggiungere al mosaico di una stagione praticamente perfetta: manca infatti solo un punto a Gomez e compagni per avere la certezza di un quinto posto che non solo eguaglierebbe il miglior piazzamento nella centenaria storia dell’Atalanta, ma permetterebbe di accedere direttamente ai gironi di Europa League senza passare dai preliminari. Contro un Empoli alla disperata ricerca di punti ed ancora alla ricerca di una salvezza che fino ad un mese e mezzo fa pareva ormai cosa fatta e, invece, la crescita del Crotone nelle ultime uscite ha decisamente complicato, i ragazzi del Gasp dovranno attendersi una partita giocata ad alta intensità e da affrontare con la giusta concentrazione se si vorrà trovare l’ultimo passo decisivo verso il traguardo finale e trasformare l’ultima partita casalinga contro il Chievo in una grandissima festa. I nerazzurri saranno certi del quinto posto se porteranno a casa un risultato positivo da Empoli o, qualora il Milan non vinca contro il Bologna, anche in caso di sconfitta. Si gioca alle 15, non perdetevi il racconto della gara del Castellani sulla nostra pagina Facebook e, al triplice fischio del direttore di gara, la cronaca (visibile anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle firmate Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

EMPOLI (4-3-1-2): 28 Skorupski; 2 Laurini, 6 Bellusci, 15 Costa, 21 Pasqual; 5 Mauri, 8 Dioussè, 11 Croce; 10 El Kaddouri; 27 Thiam, 20 Pucciarelli – A disp.: 1 Pugliesi, 23 Pelagotti, 19 Barba, 24 Cosic, 33 Krunic, 13 Veseli, 4 Dimarco, 77 Buchel, 88 Tello, 7 Maccarone, 17 Zajc, 89 Marilungo. All. Martusciello.

ATALANTA (3-4-1-2): 91 Gollini; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 24 Conti, 19 Kessie, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 4 Cristante; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 31 Rossi, 7 D’Alessandro, 95 Bastoni, 77 Raimondi, 88 Grassi, 27 Kurtic, 6 Zukanovic, 8 Migliaccio, 33 Hateboer, 87 Mounier, 43 Paloschi, 9 Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma




Serie A, i risultati e la classifica dopo la 36a giornata

SUPER-ROMA, LA JUVE RINVIA LA FESTA

Terz’ultima giornata di campionato che poteva essere l’occasione giusta per sancire l’ennesimo scudetto alla Juventus e, invece, i bianconeri perdono lo scontro diretto con la Roma che rafforza così il suo secondo posto respingendo l’attacco del Napoli che dilaga in casa del Toro. Ai bianconeri basterà comunque battere il Crotone domenica prossima per poter festeggiare. In coda si accende sempre più la bagarre: il successo del Crotone sull’Udinese porta i calabresi a un punto dall’Empoli e due dal Genoa che ora iniziano seriamente a tremare. Ennesima sconfitta dell’Inter, che viene superata in casa anche dal Sassuolo: la prima di Vecchi dopo l’esonero di Pioli è un autentico flop; rivediamo comunque quanto accaduto in questo turno di campionato con tutti i risultati, marcatori e la nuova classifica.

I RISULTATI

13/5
ore 18
Fiorentina-Lazio 3-2: 55′ Keità (L), 67′ Babacar (F), 73′ Kalinic (F), 76′ aut. Lombardi (F), 81′ Murgia (L)

ore 20.45
Atalanta-Milan 1-1: 42′ Conti (A), 87′ Deulofeu (M)

14/5
ore 12.30
Inter-Sassuolo 1-2: 36′ e 50′ Iemmello (S), 70′ Eder (I)

ore 15
Torino-Napoli 0-5: 7’ Callejon (N), 60’ Insigne (N), 72’ Mertens (N), 76’ Callejon (N), 78’ Zielinski (N)

Sampdoria-Chievo V. 1-1: 11’ Quagliarella (S), 46’ Inglese (C)

Cagliari-Empoli 3-2: 7’ Sau (C), 17’ e 45’ Farias (C), 79’ Zajc (E), 85’ Maccarone (E)

Palermo-Genoa 1-0: 13’ Rispoli (P)

Bologna-Pescara 3-1: 8’ Destro (B), 24’ Bahebeck (P), 48’ Di Francesco (B), 91′ Destro (B)

Crotone-Udinese 1-0: 18’ Rohden (C)

ore 20.45
Roma-Juventus 3-1: 21′ Lemina (J), 25′ De Rossi (R), 56′ El Shaarawy (R), 65′ Naingollan (R)

LA CLASSIFICA

POS SQUADRA PUNTI G V N P GF GS ULTIME GIORNATE
1 Juventus 85 36 27 4 5 72 26
P N N V V
2 Roma 81 36 26 3 7 82 33
V V P V N
3 Napoli 80 36 24 8 4 86 36
V V V N V
4 Lazio 70 36 21 7 8 72 45
P V V V N
5 Atalanta 66 36 19 9 8 60 41
N N N V N
6 Milan 60 36 17 9 10 53 43
N P N P N
7 Fiorentina 59 36 16 11 9 60 51
V N P V P
8 Inter 56 36 17 5 14 64 46
P P P P N
9 Torino 50 36 12 14 10 65 61
P N N V N
10 Sampdoria 47 36 12 11 13 46 50
N P N P P
11 Udinese 44 36 12 8 16 44 50
P N P V P
12 Cagliari 44 36 13 5 18 51 69
V P V P V
13 Chievo V. 43 36 12 7 17 40 55
N N V P P
14 Sassuolo 43 36 12 7 17 49 56
V N V N V
15 Bologna 41 36 11 8 17 39 53
V P V P N
16 Genoa 33 36 8 9 19 34 60
P V P P N
17 Empoli 32 36 8 8 20 28 58
P V P V V
18 Crotone 31 36 8 7 21 31 54
V V N V N
19 Palermo* 23 36 5 8 23 31 74
V N V P N
20 Pescara* 14 36 2 8 26 33 79
P P P P P

*retrocessa in serie B




La favola dei ragazzi terribili del Gasp ed un lieto fine che porta la Dea nella storia!!!

“Se puoi sognarlo, puoi farlo”

… non si può far altro che sintetizzare in questo modo l’incredibile stagione di questa Atalanta che ha portato Gomez e compagni a costruirsi, passo dopo passo, punto dopo punto, impresa su impresa quello che pareva inizialmente uno scherzo, poi lentamente tramutatosi in un sogno dapprima impossibile, poi via via sempre più concreto in una sottospecie di magia mischiata a follia che EuropaEccociha travolto una intera città che si è stretta più che mai intorno ai suoi beniamini a caccia di quel traguardo atteso da quasi un trentennio e che riporta la Bergamo calcistica in Europa dopo essere stata protagonista in più occasioni delle prime pagine dei giornali sportivi d’Italia e non solo per la sua incredibile cavalcata. Chi vi scrive in questo momento l’Atalanta in Europa non l’ha mai vista personalmente, ne ha sentito parlare, ha visto qualche filmato o videocassetta dell’epoca e poco più: e non nascondo nemmeno io l’emozione nell’avervi narrato, commentato e messo nero su bianco il racconto di una stagione tanto pazzesca quanto meravigliosamente bella e culminata con questo traguardo che fa venire a tutti un po’ voglia che settembre arrivi in fretta (in barba alle ferie ed annesse vacanze) per vedere davvero l’effetto che fa l’Atalanta in Europa League.

Riavvolgere ora il nastro di questa stagione mette ancor di più i brividi, se si considera inoltre un avvio di campionato che tutto poteva far pensare tranne che un epilogo simile: bellezza e magia di un pallone che sa farti soffrire e disperare prima e improvvisamente stupirti e farti sognare poi…

ESTATE SENZA ACUTI

L’epilogo della scorsa stagione con una salvezza raggiunta in maniera tranquilla non impedisce alla società di impostare le basi per diversi cambiamenti: Edy Reja lascia la guida dell’Atalanta su cui pare quasi sicuro l’arrivo di Rolando Maran dal Chievo con una trattativa che si arena improvvisamente facendo salire improvvisamente le quotazioni di Gianpiero Gasperini che diventeràL'esultanza dei nerazzurri dopo il gol così un po’ a sorpresa il nuovo allenatore. Partiranno nella sessione estiva del calciomercato elementi importanti come Luca Cigarini e, su tutti, Marten De Roon che andrà in Inghilterra da dove seguirà con percorso inverso Alberto Paloschi in direzione Bergamo per quello che sarà da tutti definito il vero colpo per una squadra che aveva bisogno di un bomber la davanti dopo l’addio di Denis a Gennaio e la partenza di Borriello a giugno con Pinilla rimasto il solo attaccante in organico. Nel frattempo, di rientro dai prestiti, vengono inseriti nel gruppo i giovani Caldara, Gagliardini ed il promettente Kessie. Come quarto attaccante arriva invece Petagna, giocatore scuola-Milan acquistato dai nerazzurri già a gennaio dall’Ascoli. Qualche amichevole estiva senza acuti, un pareggio sofferto con i tedeschi del Francoforte nel Trofeo Bortolotti perso poi ai rigori; ad una settimana dall’esordio in campionato, il rodaggio in coppa Italia con la Cremonese è positivo con un 3-0 che consente ai nerazzurri di passare al turno successivo senza particolari ansie.

AVVIO DA INCUBO

L’esordio stagionale riserva una brutta sorpresa ai tifosi nerazzurri che nella gara casalinga con la Lazio vedono Gomez e Petagnacompagni incassare tre gol nel giro di mezz’ora che lasciano di sasso il Comunale; nella ripresa due reti dell’esordiente Kessie paiono riaprire la gara, ma gli ospiti troveranno subito dopo il quarto gol e la prima rete in serie A di un altro esordiente, Petagna, servirà solo a certificare un 4-3 che lascia davvero tante perplessità. La partita successiva in quel di Genova contro la Samp consente a mister Gasperini di cambiare qualcosa in una difesa che non aveva convinto nella formula a tre dietro: nonostante le cose sembrano mettersi bene, una sciocca quanto inutile espulsione di Carmona consente alla Samp di rimontare l’iniziale vantaggio dei atalantino e lasciar fermi a zero in classifica i nerazzurri.

ILLUSIONE E SPROFONDO: GASP A RISCHIO

La sosta per le nazionali consente di riorganizzare le idee per la gara con il Toro che diventa già fondamentale: il match risulterà Tutta l'amarezza di mister Gasperinipovero di emozioni fino a metà ripresa quando Lijaic porta avanti gli ospiti su punizione; pare la fine, ma i nerazzurri stavolta trovano loro la forza per ribaltare il match pareggiando subito con Masiello e trovando nel finale il decisivo rigore di un Kessie che inizia a far parlare già di se segnando il punto del definitivo 2-1. Tuttavia l’illusione di aver trovato le giuste misure dura per Gomez e compagni il tempo di una settimana: la trasferta a Cagliari diventa un naufragio per la nave nerazzurra con un sonoro 3-0 che non lascia spazi a repliche e con alcune scelte tecniche del Gasp che fanno storcere sempre più il naso agli addetti ai lavori ed ai tifosi. Il turno infrasettimanale di campionato inizia già a diventare fondamentale per le sorti della stagione e per la panchina di mister Gasperini che inizia seriamente a traballare: tuttavia i nuovi esperimenti tattici dell’ex tecnico del Genoa non sortiscono effetti positivi, la gara coi rosanero che pare già uno scontro salvezza da ultima spiaggia risulta bruttina e priva di grandi emozioni ma nel finale, con un’Atalanta che cala vistosamente nell’ultimo quarto d’ora, gli ospiti piazzano il colpaccio negli ultimi minuti con la rete del macedone Nestorowski che gela il Comunale ed un’Atalanta che esce sconfitta e tra i fischi del pubblico con il destino di Gasperini che pare davvero appeso ad un filo.

LA SVOLTA DI CROTONE: GIOVENTU' AL POTERE

La settimana che accompagna l’attesa per il posticipo del lunedì successivo contro il Crotone pare interminabile per i colori Kurtic esulta dopo il raddoppionerazzurri: mister Gasperini incassa le critiche della stampa che vocifera di malumori anche all’interno della stessa società e da così il via dalla partita contro i calabresi giocata sul neutro di Pescara ad una sorta di lenta ma inarrestabile rivoluzione: Petagna supera la concorrenza e si ritrova titolare ricambiando con il gol che sblocca il match la fiducia del mister e Gomez mette a segno un gol di rara bellezza sul finire di un primo tempo che la Dea domina e chiude avanti di tre reti: la ripresa andrà via in scioltezza e la partita si chiuderà con il 3-1 finale che ridà ossigeno alla classifica ma non placa ancora le polemiche verso il mister nerazzurro. Arriva così quello che, da calendario, pareva un trittico terribile per Gomez e compagni: Napoli ed Inter in casa con, nel mezzo, la trasferta di Firenze amplificano ulteriormente la tensione verso la panchina nerazzurra del Gasp che pare tutto, fuorchè al sicuro; ed è proprio la gara con i partenopei che sigilla il definitivo distacco tra la così detta “vecchia guardia” e l’ex tecnico del Genoa che L'esultanza dei nerazzurri a fine gararivoluziona nuovamente la sua Atalanta lanciando dal primo minuto Caldara in difesa, Gagliardini in mezzo con Conti in fascia e Petagna nuovamente centravanti insieme a Gomez ottenendo uno straordinario risultato di ritrovare in men che non si dica una squadra che lotta, corre e riesce nell’impresa di battere il Napoli (che arrivava da imbattuto al Comunale) grazie ad un altro gol di Petagna, decisivo per l’1-0 finale. La rivoluzione Gasperiniana diventa a quel punto inarrestabile come l’ascesa di una Atalanta che inizia a costruire una classifica tutta nuova confermandosi anche la settimana successiva in quel di Firenze dove Gomez e compagni strappano un preziosissimo 0-0 giocando a tratti decisamente meglio dei viola di Paulo Sousa.

LE SEI MERAVIGLIE DELLA DEA

Con il cielo che va rasserenandosi dalle parti di Bergamo, il match contro un’Inter non certo irresistibile in questo avvio di Esulta Masiello dopo l'1-0stagione diventa una ulteriore molla per la giovane truppa atalantina che supera alla grande anche l’esame contro i nerazzurri meneghini vincendo nel finale per 2-1 il match con la rete decisiva di Pinilla su calcio di rigore: ma a far parlare sono ancora le meraviglie che i vari Caldara, Conti, Kessie e compagnia cantante vanno dimostrando per dei ragazzi che stanno disputando le loro prime gare da titolari in serie A. E’ questo l’inizio di un bimestre d’oro per i tifosi atalantini che vedranno questa banda di ragazzi tanto sfacciati quando cinici infilare la bellezza di sette vittorie consecutive: dopo il successo con l’Inter infatti, GomConti pazzo di gioia dopo il 3-0ez e compagni si ripetono vincendo 1-0 a Pescara, travolgendo il Genoa (ex squadra del Gasp) con un rotondo 3-0, andando a travolgere il Sassuolo a domincilio con un altro tris e, soprattutto, fermando anche la corsa della Roma, con un mostruoso secondo tempo di Kessie e compagni con l’ivoriano che segna il calcio di rigore nel finale di gara che ribalta l’iniziale vantaggio giallorosso a cui era seguito il pareggio di Caldara per un 2-1 che manda in estasi tutta Bergamo. Corsi e ricorsi riportano così i nerazzurri in quel di Bologna a caccia della sesta vittoria di fila che rappresenterebbe anche il record eguagliato qualche annetto fa dall’Atalanta di Colantuono: i ragazzi del Gasp non si fanno scappare l’occasione e sbancano 2-0 il Dall’Ara con la squadra che sale addirittura sin al quarto posto in classifica. Sale altissima l’adrenalina nell’attesa della grande sfida alla Juve dei campioni allo Stadium durante una settimana in cui anche l’Atalanta di scorta basta e avanza per travolgere 3-0 il Pescara nel quarto turno di coppa e guadagnare così l’accesso agli ottavi, nuovamente contro la corazzata bianconera.

DOPPIO-STOP E RIPARTENZA

Caricata forse di eccessive attese, il match con la Juventus non riserverà invece sorprese nel pronostico, con i bianconeri che si Caldara a contrasto con Higuainimpongono 3-1 contro un’Atalanta che paga caro l’impatto con lo Stadium bianconero rimediando una sconfitta contro una squadra che si conferma l’autentica padrona del campionato. La settimana successiva tocca ad un’altra bianconera, l’Udinese, giungere in quel di Bergamo in una partita che verrà sicuramente ricordata in questa stagione come una di quelle sconfitte a cui è davvero difficile trovare un senso e che dimostra come nel calcio le giornate storte esistano davvero: con i nerazzurri autentici dominatori del match, con una miriade di palle-gol sciupate, l’ex Gigi Del Neri castiga quella che fu la sua squadra con tre ripartene letali infliggendo ai ragazzi del Gasp un altro 3-1, ma di un sapore ben diverso da quello incassato sette giorni prima contro la Juventus e che lascia davvero l’amaro in bocca ad una squadra che esce comunque tra gli applausi del pubblico del Comunale. Il sabato successivo, l’anticipo nella nebbiosa serata di San Siro ritrova un’Atalanta Gagliardini sfiora il gol a fine primo tempocombattiva e determinata che, nonostante un secondo tempo con qualche sofferenza, strappa un ottimo 0-0 in casa del Milan interrompendo così la serie di due sconfitte consecutive. Il Natale nerazzurro sarà mai come quest’anno pieno di gioia e soddisfazione, specie per l’incredibile vittoria a tempo scaduto ottenuta nel Christmas Match contro l’Empoli in rimonta con D’Alessandro che firma a fil di sirena la rete del 2-1 che chiude il 2016 atalantino con Gomez e compagni in piena corsa per l’Europa.

ANNO NUOVO, ATALANTA SUPER!

1L’anno nuovo si presenta con l’ultima giornata del girone di andata in cui i nerazzurri paiono non sentir minimamente la mancanza di Gagliardini, accasatosi all’Inter all’apertura della finestra di calciomercato invernale per la cifra-monstre di circa trenta milioni di euro, strapazzando letteralmente il Chievo al Bentegodi con un sonoro 4-1 che fa capire come la banda del Gasp inizi davvero a credere in qualcosa di più della “solita” salvezza. La settimana successiva, l’impegno di Coppa contro la Juventus allo Stadium è l’ennesima montagna da scalare per i nerazzurri: tuttavia il mister decide di giocarsela con buona parte dei titolari ed i bianconeri si dovranno sudare parecchio la qualificazione ai quarti contro un’Atalanta che esce sconfitta 3-2 dalla Tim Cup ma a testa alta: il gol del baby Latteh nel finale fa venir più di un grattacapo alla Signora bianconera. Il girone di ritorno inizia con uno stop, ancora una volta contro la Lazio che si conferma bestia nera dei nerazzurri: i biancocelesti rimontano L'esultanza dei nerazzurri dopo il gol di Gomezil gol iniziale di Petagna e portano a casa un 2-1 che non incide comunque sulla classifica atalantina. Con la vittoria sulla Samp per 1-0 grazie al rigore di Gomez che segna anche l’esordio di due altri baby-nerazzurri prodotti del vivaio in serie A (Bastoni e Melegoni), la settimana successiva i nerazzurri riscattano subito il passo falso di Roma e, sette giorni più tardi, strappano un bel pari in casa del Toro con Kurtic che trova la rete del definitivo 1-1 ma nel finale sciupa anche una clamorosa occasione per il sorpasso sui granata.

CALDARA EROE DI NAPOLI

I nerazzurri continuano a macinare gioco, vittorie e punti nell’inarrestabile inseguimento a quello che ormai pare un sogno in cui Conti esulta dopo il gol dell'1-0tutta la città e non solo iniziano a credere: i ragazzi del Gasp non perdono un colpo ed infilano una nuova serie di quattro vittorie consecutive che certificano come questi ragazzi vogliano davvero costruire qualcosa di importante. La doppietta di Gomez stende il Cagliari (2-0), mentre il neo arrivato Cristante chiude i conti nella difficile trasferta contro un Palermo disperato mettendo a segno la rete del definitivo 3-1 in terra siciliana mentre invece il graffio di Conti vale il sCaldara festeggiato dai compagniigillo nel successo di misura per 1-0 contro un ordinato Crotone che cede solo ad inizio ripresa nel match del Comunale. Ma il vero capolavoro di questa stagione i nerazzurri lo confezionano nella trasferta di Napoli dove la squadra del Gasp non solo manda in bianco l’attacco più prolifico della serie A, ma nel diluvio del San Paolo la storica doppietta di Mattia Caldara (la seconda siglata in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Kessie) sigilla la straordinaria impresa di Gomez e compagni che, al rientro ad Orio al Serio, troveranno migliaia di tifosi ad attenderli festanti: con il 2-0 sul Napoli l’Atalanta è al quarto posto, Bergamo si coccola i suoi artefici di un sogno che pare davvero incredibile.

LA SCOPPOLA CON L'INTER, UN SEGNO DEL DESTINO...

Archiviati i festeggiamenti per la vittoria di Napoli, i nerazzurri trovano un avversario più ostico del previsto nel match casalingo Il portiere Tatarusanu, protagonista del matchcontro la Fiorentina: il bunker viola regge tutta la partita e lo 0-0 finale tiene comunque a debita distanza i toscani dalla corsa all’Europa in cui i nerazzurri restano nettamente avanti. In una stagione segnata da molti record frantumati dai ragazzi del Gasp, il match di San Siro contro l’Inter riserverà un primato poco piacevole a Gomez e compagni che vengono travolti dalla squadra di Pioli in una autentica giornata di grazia andaUno dei tanti gol incassati oggi da Berisha...ndo a segno addirittura cinque volte in mezz’ora ed arrotondando ulteriormente nella ripresa con lo spazio anche per il gol dell’ex siglato da Roberto Gagliardini: finisce 7-1, una scoppola senza precedenti a cui il popolo atalantino risponde attendendo in quasi duemila persone l’arrivo della squadra a Zingonia per sostenerla con cori e incitamenti: una sconfitta non cambia una stagione sin qui trionfale. Spulciando negli annali si scopre inoltre che l’ultima volta che l’Atalanta subì sette gol dall’Inter a San Siro finì poi per qualificarsi per la coppa Uefa al termine della stagione: segno del destino?

CON IL BOLOGNA L'ALLUNGO DECISIVO

4Il calendario viene tuttavia in soccorso dei nerazzurri dopo la scoppola di Milano offrendo nel match contro il Pescara l’occasione di un pronto riscatto che Gomez e compagni colgono immediatamente rifilando un netto 3-0 alla squadra di Zeman ed andando poi a dilagare la settimana successiva a Marassi contro il Genoa dove lo spettacolare gol di Conti in rovesciata apre le marcature della goleada nerazzurra che vedrà i ragazzi del Gasp imporsi 5-0 contro il grifone. Il sabato successivo nell’anticipo contro il Sassuolo, i neroverdi si rivelano avversario più ostico del previsto, con Cristante nella ripresa che evita con il suo gol guai peggiori dopo che gli emiliani erano passati in vantaggio nel primo tempo per un 1-1 finale che lascia comunque un po’ di amaro in bocca. Priva del suo Conti esulta dopo il goluomo-simbolo e goleador Papu Gomez, la Dea si presenta a Roma per sfidare i giallorossi alla vigilia di Pasqua in emergenza, ma questo non impedisce ai nerazzurri di giocare un gran primo tempo e sbloccare il match con Kurtic mentre la Roma spingerà nella ripresa trovando subito il pari ma non riuscendo a sfondare il bunker atalantino che prende questo preziosissimo pareggio per 1-1 che mantiene a debita distanza le milanesi che hanno pareggiato nel derby. Ma un ulteriore balzo verso l’Europa i ragazzi del Gasp lo compiono nel tribolato match contro il Bologna vinto per 3-2 e che Gomez e compagni si erano complicati all’inverosimile: avanti di due gol dopo un quarto d’ora, la squadra ospite riesce nella rimonta fino al pareggio ottenuto ad inizio ripresa ma la fondamentale rete di Caldara a dieci dalla fine regala tre punti d’oro ad un’Atalanta che approfitta al meglio delle sconfitte contemporanee di Inter e Milan allungando ulteriormente.

IL FONDAMENTALE PARI CON LA JUVE

Il successivo venerdì è la sera della grande sfida alla Juve dei campioni: mister Gasperini sorprende i bianconeri di Allegri 5rinunciando a Petagna in attacco ed avanzando Gomez e, per un tempo, la Dea gioca meglio e passa addirittura in vantaggio nel recupero del primo tempo con la bella rete di Conti su assist di Gomez; nella ripresa i bianconeri vanno alla carica trovando in avvio il sfortunato autogol di Spinazzola che riporta il match in equilibrio; il forcing bianconero culmina a dieci dalla fine nella rete di Dani Alves che pare la fine dei giochi ma, invece, Freuler a due dalla fine trova l’incredibile gol del 2-2 che fa esplodere il Comunale. Con questo prezioso pareggio, l’Atalanta mantiene il Milan sesto a cinque punti di distacco in classifica e vede allontanarsi l’Inter al settimo posto ad otto lunghezze. Il momento poco felice delle milanesi è sfruttato ancora una volta dai nerazzurri la settimana successiva ad Udine dove, nonostante la piena emergenza di formazione, i ragazzi del Gasp portano a casa un altro pari, stavolta per 1-1 che consente di aggiungere un altro mattoncino sulle due inseguitrici, entrambe sconfitte.

IL PARI CON IL MILAN VALE IL SOGNO: SIAMO IN EUROPA!!!

Conti e Petagna festeggiano dopo il golE si arriva così a quella che non potrà che esser definita come la serata storica del 13 maggio dove ai ragazzi del Gasp basta un pareggio per 1-1 contro il Milan, ottenuto tra l’altro al termine di una gara dominata in lungo in largo e con i rossoneri che trovano il pari in fuorigioco solo a tre minuti dalla fine, per far esplodere la festa per la certezza matematica del ritorno in Europa con migliaia di tifosi che si riversano per le vie di Bergamo a festeggiare la straordinaria impresa dei loro beniamini che, contro ogni pronostico e ogni più ottimistica previsione centrano uno storico traguardo che si potrà puntellare e migliorare nelle restanti due gare contro Empoli e Chievo. Un risultato ancor più bello perchè appunto inatteso e che alle 22.38 di un sabato sera di inizio maggio 2017 riporta in Europa l’Atalanta e Bergamo a 26 anni di distanza dall’ultima apparizione. Il giusto lieto fine ad una straordinaria cavalcata iniziata da mille difficoltà e tramutatasi passo dopo passo in una marcia trionfale. GRAZIE RAGAZZI!!!!




Le pagelle di Atalanta-Milan

CONTI SENZA CONFINI, PAPU INESAURIBILE

Il gol di Deulofeu nel finale ha tolto la ciliegina sulla torta di una serata che si trasforma comunque in una notte di festa per la squadra, la città ed i tifosi e risulta davvero difficile parlare di questa partita in cui per l’ennesima volta, qualora ve ne fosse ancora bisogno di conferme, i nerazzurri hanno confermato la loro forza subendo solo nel finale il gol in fuorigioco del Milan dopo una partita dominata in lungo e in largo e sbloccata con l’ormai solito gol di Conti e guidata da un Papu Gomez ormai sempre più uomo-simbolo di questa squadra. Bene anche la difesa, colta di sorpresa solo nel finale. Apoteosi per l’ennesimo capolavoro tattico di mister Gasperini.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: il condottiero e la sua truppa conquistano l’ambito traguardo. La partita di stasera è l’ennesima dimostrazione tecnica e tattica di quello che questo signore è riuscito a fare con questi ragazzi; dopo un avvio difficile, in cui è stato quasi sul punto di lasciare la compagnia per un avvio di stagione che aveva fatto temere in peggio. E invece lui si è preso il comando della nave e l’ha portata fuori dalle acque sino a portarla la dove nemmeno il più sfegatato degli atalantini avrebbe immaginato. Nella settimana che ha sancito il suo rinnovo del contratto si toglie anche la soddisfazione di centrare al primo colpo la qualificazione in Europa ad una squadra che le coppe Europee non poteva far altro che guardarle in televisione giocate da altre squadre. Aggiungere altro diventerebbe solamente ripetitivo e noioso, noi non possiam che dirgli semplicemente… GRAZIE!!!

BERISHA 6.5: serata sostanzialmente tranquilla, subisce gol di fatto nell’unico tiro in porta del Milan. Ha ben poco da recriminarsi.

TOLOI 7: che partita! Concede davvero le briciole agli avversari in una gara praticamente perfetta.

Conti e Petagna festeggiano dopo il golCALDARA 7: la solita grande partita, con diverse iniziative anche in fase offensiva come di consueto.

MASIELLO 7: anche per lui ormai le parole si sprecano, vive una seconda gioventù in maglia nerazzurra mettendosi anche alle spalle i dubbi e le perplessità del passato. Rinato.

CONTI 9: ancora lui, fortissimamente lui!! E’ suo il gol che proietta l’Atalanta sul treno per l’Europa, l’ennesimo di una stagione che lo ha consacrato nel calcio che conta portandola la dove nessuno avrebbe mai immaginato. Fenomeno!

KESSIE 7: sarà perchè il Milan è una di quelle squadre che se lo contenderà nel prossimo mercato estivo, ma oggi tira fuori tutte le sue qualità andando anche vicino al gol che gli viene negato da una gran parata di Donnarumma.

CRISTANTE 7: vende cara la pelle contro la sua ex squadra, schierato nel ruolo di Kurtic se la cava egregiamente confermandosi un ottimo innesto del mercato invernale. (HATEBOER s.v.: dentro nel finale. Ingiudicabile).

FREULER 7: che mastino, la in mezzo magari non lo si vede spesso ma il suo lavoro è quasi sempre determinante. E c’è chi dubitava di lui dopo la partenza di Gagliardini…

I nerazzurri festeggiano la qualificazione in Europa LeagueSPINAZZOLA 7: inizio di gara un po’ confuso, poi cresce col passare dei minuti ed è dal suo piedino che parte l’assist che costringe alla respinta corta Donnarumma con Conti pronto a metter nel sacco il gol che vale l’Europa.

PETAGNA 7: lotta, fa sponda, tira su la squadra; tutto come da copione di questa stagione con il rammarico che in questa stagione non ha potuto definitivamente consacrarsi per via dei pochi gol segnati. Avrà modo di rifarsi, perchè questo ragazzo ha le qualità e la giusta mentalità per diventare davvero un giocatore importante (KURTIC 6: ultimo quarto d’ora in campo per lui, alla fine può festeggiare con i compagni).

GOMEZ 10: voto che è la somma anche della sua stagione pazzesca che lo ha proiettato di diritto nel novero dei giocatori che resteranno scolpiti nella storia di questa fantastica stagione che ha, per l’appunto, riscritto la storia di un’Atalanta che ha sbriciolato record a raffica. Peccato per quella gran parata di Donnarumma che gli ha negato il gol proprio poco prima della rete di Conti (PALOSCHI s.v.: entra a ridosso dei minuti di recupero).




L’attesa è finita, ora il sogno è davvero realtà: e adesso chiamatela pure EUROATALANTA!!!

SERIE A TIM, TRENTASEIESIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 1-1: E’ DI CONTI IL GOL CHE VALE L’EUROPA!

Un pareggio che, per come è maturato, avrebbe in nove casi su dieci lasciato l’amaro in bocca, questa sera passa decisamente in secondo piano perchè l’1-1 con il Milan vale il ritorno dell’Atalanta in Europa a 26 anni dall’ultima partecipazione: una impresta strepitosa quella di Gomez e compagni guidati dalla saggezza tattica in panchina di un mister Gasperini che ha saputo uscire dalle acque in tempesta dopo quattro sconfitte nelle prime cinque giornate e rivoluzionare una squadra che si è messa a marciare e sbriciolare record su record centrando una fantastica qualificazione in Europa League come traguardo di quello che pareva essere un sogno e che si è materializzato con il passare delle giornate sino a diventare realtà. Il match con i rossoneri ha visto un’Atalanta padrona in lungo e in largo del campo passare nel finale di primo tempo con la rete dell’ormai solito Conti e, nella ripresa, provare a controllare un match che il Milan pareggia a tre dalla fine con un gol in fuorigioco di Deulofeu. Il punto conquistato vale l’aritmetica certezza di arrivare almeno tra le prime sei del campionato, per il quinto posto (che eviterebbe i preliminari di luglio per l’accesso alla prossima Europa League) manca teoricamente un punto e con una differenza reti superiore a quella del Milan anche in caso di sconfitte nelle prossime gare. Ora via alla festa, l’ATALANTA E’ IN EUROPA!!!

Bergamo: l’attesa è finita, la rincorsa a quello che a metà ottobre pareva utopia pura ora è lì ad un niente ed una città intera invade il Comunale di Bergamo nella speranza che questa possa essere davvero l’occasione giusta per rompere l’incantesimo che dal marzo del 1992 (eliminata per mano dell’Inter a quarti di Coppa Uefa) tiene lontana l’Atalanta dai palcoscenici europei: già, perchè con un punto i nerazzurri sarebbero certi almeno del sesto posto valido per i preliminari di Europa League, addirittura con un successo avrebbero in pugno anche uno storico quinto posto; ostacolo tra i nerazzurri ed il paradiso è però un Milan ferito, che cerca anche lui punti utili per arrivare a quel sesto posto che tutte le big paiono voler snobbare.

KESSIE C’E’, KURTIC NO: mister Gasperini recupera gli squalificati Freuler e Conti oltre che Kessie (infortunato ad Udine) lanciandolo dal primo minuto in mezzo al campo insieme a Cristante dopo la bella prova della scorsa settimana dirottando così in panchina Kurtic con Gomez e Petagna coppia fissa la davanti; nel Milan, rientra l’ex Montolivo in mezzo al campo dopo sette mesi dal grave infortunio con Romagnoli che recupera in difesa ed in attacco l’ex Pescara Lapadula che vince nuovamente il ballottaggio con Bacca per un posto al fianco dell’insidiosissimo Deulofeu.

REGNA L’EQUILIBRIO: cornice mozzafiato all’ingresso delle squadre in campo, tutto lo stadio a spingere i nerazzurri verso il traguardo con il match che inizia subito con una veloce iniziativa di Gomez che va sul fondo e mette in mezzo ma Donnarumma para senza problemi. Il Milan attende, poi prova a farsi vedere dopo il decimo minuto con un paio di iniziative di Deulofeu che la difesa nerazzurra sventa in calcio d’angolo. Al quarto d’ora Petagna difende palla ed entra in area poi prova una conclusione potente ma imprecisa poi due minuti dopo Papu Gomez manda in area una bella punizione che la difesa rossonera libera, Kessie ci prova da fuori ma con mira ampiamente sbagliata.

POCHE OCCASIONI: gara che viaggia sul filo dell’equilibrio con le due squadre che si equivalgono ma con i nerazzurri che comunque controllano le operazioni: al minuto ventisei un errore di Kucka in fase di ripiego fa partire Gomez verso l’area rossonera con il tentativo dalla distanza del Papu che è facile preda di Donnarumma. Alla mezz’ora è Deulofeu a partire in azione solitaria entrando in area e tentando la conclusione ma Berisha blocca in due tempi.

L'esultanza di Conti dopo il golCONTI, ANCORA LUI, 1-0!: sul finire del primo tempo l’Atalanta torna a spingere e a tre dalla fine Gomez scatta in velocità e si ritrova a tu per tu con Donnarumma che compie un autentico prodigio ipnotizzando il Papu, ma sul proseguio dell’azione Spinazzola mette in mezzo la palla, stavolta il portiere del Milan non è impeccabile e Conti è li come un falco a spinger dentro il pallone che fa esplodere il Comunale di gioia. La Dea è avanti 1-0 in un primo tempo che andrà a chiudersi qualche minuto dopo un giro di orologio concesso come recupero dal direttore di gara.

RIPRESA, SI VEDE IL MILAN: si ricomincia dopo l’intervallo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte del match e con il Milan pericolosissimo dopo nemmeno mezzo minuto con Pasalic, che aggancia male un pallone rasoterra in area mandando sul fondo una ghiotta opportunità per i rossoneri. L’Atalanta risponde con una bella iniziativa di Cristante che, entrato in area, conclude ma Donnarumma mette in corner. Al nono il Milan batte una punizione in area su cui svetta Pasalic che manda a lato di testa da ottima posizione: pericolo scampato.

GASP MISCHIA LE CARTE: gli ospiti producono il massimo sforzo alla ricerca del pari al quarto d’ora ma con la difesa nerazzurra che, pur soffrendo, se la cava egregiamente; al ventesimo provano il break i nerazzurri con una bordata da fuori di Kessie che Donnarumma mette in angolo con l’ennesima grande parata della sua partita. Prova a rinforzare il centrocampo il Gasp a cinque dalla mezz’ora inserendo Kurtic al posto di un applauditissimo Petagna: il tecnico nerazzurro ripropone così la soluzione tattica vista con la Juventus, con Gomez che si sposta in attacco sostenuto da Cristante e l’ex Fiorentina e Sassuolo.

DEULOFEU NEL FINALE, 1-1: minuti che scorrono e tutta Bergamo inizia a trattenere il fiato, mentre si gioca il secondo cambio il Gasp a sette dalla fine con Hateboer che entra in campo al posto dell’ex Cristante per rinforzare un po’ anche la fase difensiva negli ultimi minuti del match. Nel finale gli ospiti provano ancora ad insistere anche se non paiono aver le forze per riuscire a riprendere il risultato, e invece arriva a quattro dalla fine il guizzo di Deulofeu che, partendo però in posizione irregolare, riceve palla in area e mette in rete il pallone che vale il pareggio del Milan.

EUROPA, ARRIVIAMOOOOOO!!!!: resta a quel punto solo il recupero del match, quattro minuti che servono alla gente a cancellare immediatamente la delusione per una vittoria sfuggita a pochi istanti dalla fine con l’immensa gioia che esploderà al triplice fischio finale del direttore di gara: alle 22.38 del 13 maggio 2017 l’Atalanta torna in Europa a distanza di 26 anni dall’ultima apparizione. Un risultato straordinario, impensabile per una squadra che aveva iniziato il campionato con quattro sconfitte nelle prime cinque giornate e che ha improvvisamente cambiato tutto, dalla notte di Pescara nel match vinto contro il Crotone è cominciata una inarrestabile camminata che ha portato Gomez e compagni a tornare nell’Europa che conta del calcio. Il sogno è diventato realtà. Ora chiamiamola davvero EUROATALANTA!!!!

EuropaEccoci

IL TABELLINO

ATALANTA-MILAN 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: Conti (A) al 44’ p.t., Deulofeu (M) al 43’s.t.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessie, Freuler, Spinazzola; Cristante (dal 39’ s.t. Hateboer); Petagna (dal 26’s.t. Kurtic), Gomez (dal 45’ s.t. Paloschi) – A disposizione: Gollini, Rossi, D’Alessandro, Migliaccio, Pesic, Raimondi, Mounier, Grassi, Bastoni – All.: Gasperini

MILAN (3-5-2): Donnarumma; Gomez, Zapata, Romagnoli; Kucka (dal 13’s.t. Bacca), Suso, Montolivo, Pasalic (dal 33’s.t. Bertolacci), De Sciglio (dal 45’ s.t. Vangioni); Deulofeu, Lapadula – A disposizione: Storari, Plizzari, Honda, Mati Fernandez, Poli, Sosa, Gabbia, Locatelli, Calabria – All.: Montella

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: gara di andata: Milan-Atalanta 0-0 – spettatori: 27mila circa – ammoniti: Toloi, Conti e Suso – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Una notte attesa quasi trent’anni: c’è il diavolo tra l’Atalanta e il paradiso chiamato Europa!

BERGAMO, ORE 20.45

DOPO LO STADIO E IL MISTER, TUTTI UNITI VERSO L’EURO-SOGNO!

Una città pronta a spingere i suoi a trasformare il sogno in realtà: era il marzo 1991 quando l’Atalanta disputava la sua ultima partita in Coppa Uefa, da allora è passato quasi un trentennio e per la città di Bergamo il match contro il Milan di questa sera potrebbe spezzare il lungo incantesimo al termine di una stagione che definir straordinaria è davvero dir poco. Dopo una settimana che ha visto l’acquisizione dello stadio Comunale da parte della società ed il rinnovo per altri tre anni di mister Gasperini, battendo il Milan questa sera i nerazzurri sarebbero certi di un posto nella prossima Europa League ed e di quel quinto posto che sarebbe un altro risultato storico in una stagione già di sua da record mentre con un pareggio nel match con i rossoneri, Gomez e compagni avrebbero la certezza matematica di staccare il pass per l’Europa anche se non quella del quinto posto che ne varrebbe l’accesso diretto ai gironi (anche se la differenza reti nei confronti degli uomini di Montella è comunque favorevole alla truppa del Gasp). Pubblico quindi delle grandissime occasioni questa sera in uno stadio che si annuncia stra-esaurito in ogni ordine di posto e con i ragazzi del Gasp che dovranno giocare una gara praticamente perfetta per poter dar via alla festa: pochi i dubbi da sciogliere per una infermeria in casa orobica che si è pian piano svuotata nel corso della settimana. Si gioca alle 20.45, non perdetevi tutte le emozioni della gara che può valere l’Europa raccontate in diretta sulla nostra pagina Facebook e, al triplice fischio finale il classico appuntamento con il racconto del match e le pagelle firmate Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 24 Conti, 19 Kessie, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna. A disp.: 91 Gollini, 7 D’Alessandro, 77 Raimondi, 88 Grassi, 4 Cristante, 25 Konko, 8 Migliaccio, 94 Melegoni, 33 Hateboer, 87 Mounier, 43 Paloschi, 9 Pesic. All. Gasperini.

MILAN (4-3-3): 99 Donnarumma; 2 De Sciglio, 17 Zapata, 13 Romagnoli, 21 Vangioni; 33 Kucka, 18 Montolivo, 80 Pasalic; 8 Suso, 9 Lapadula, 7 Deulofeu – A disp.: 30 Storari, 35 Plizzari, 96 Calabria, 46 Gabbia, 15 Gomez, 91 Bertolacci, 16 Poli, 23 Sosa, 73 Locatelli, 14 Mati Fernandez, 10 Honda, 70 Bacca – All.: Montella

ARBITRO: Rocchi di Firenze




Serie A, i risultati e la classifica dopo la 35a giornata

LA JUVE RIMANDA LA FESTA, ANCHE PALERMO IN B

Solo tre giornate alla fine di un campionato in cui la Juventus potrebbe brindare al suo ennesimo scudetto la prossima settimana nello scontro diretto contro la Roma che, approfittando del passo falso dei bianconeri nel derby col Toro (finito 1-1), stravince a San Siro sponda Milan e si porta così a sette punti dai bianconeri. Altra giornata da dimenticare per le milanesi, con l’Inter che cade anche in casa del Genoa: un punto nelle ultime sei gare per la squadra di Pioli che però tiene viva la speranza di agganciare proprio i cugini rossoneri (a tre punti di distanza) nella corsa ad un posto per i preliminari in Europa League. E a proposito di Europa, la Lazio travolge la Samp con sette gol e può già festeggiare la qualificazione mentre ha poco di che sorridere il Palermo a cui non basta il pari di Verona con il Chievo per evitare la matematica retrocessione: sempre in coda, vincono Crotone ed Empoli che restano ad uguali distanze in classifica ma con una giornata in meno. Rivediamo ora quanto accaduto in questo turno di campionato con tutti i risultati, marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

6/5
ore 18
Napoli-Cagliari 3-1: 2′ e 49′ Mertens (N), 67′ Insigne (N), 92′ Farias (C)

ore 20.45
Juventus-Torino 1-1: 52′ Ljajic (T), 92′ Higuain (J)

7/5
ore 12.30
Udinese-Atalanta 1-1: 41′ Cristante (A), 53′ Perica (U)

ore 15
Chievo V.-Palermo 1-1: 67′ Pellissier rig. (C), 88′ Goldaniga (P)

Empoli-Bologna 3-1: 5′ Croce (E), 11 Verdi (B), 38′ Pasqual (E), 46′ Costa (E)

Genoa-Inter 1-0: 70′ Pandev (G)

Lazio-Sampdoria 7-3: 2′ Keita (L), 18′ Immobile (L), 32′ Linetty (S), 36′ Hoedt (L), 37′ Anderson (L), 44′ De Vrij (L), 65′ Lulic (L), 70′ Immobile (L), 72′ e 90′ rig Quagliarella (S)

Pescara-Crotone 0-1: 71′ Tonev (C)

Sassuolo-Fiorentina 2-2: 37′ Chiesa (F), 73′ Politano rig. (S), 80′ Iemmello (S), 94′ Bernardeschi (F)

ore 20.45
Milan-Roma 1-4: 8′ Dzeko (R), 28′ Dzeko (R), 76′ Pasalic (M), 78′ El Shaarawy (R), 87′ rig. De Rossi (R)

LA CLASSIFICA

1 Juventus 85 35 27 4 4 71 23
NNV V V
2 Roma 78 35 25 3 7 79 32
V P V N V
3 Napoli 77 35 23 8 4 81 36
V V N V V
4 Lazio 70 35 21 7 7 70 42
V V V N P
5 Atalanta 65 35 19 8 8 59 40
NNVNN
6 Milan 59 35 17 8 10 52 42
P N P N V
7 Inter 56 35 17 5 13 63 44
P P P N P
8 Fiorentina 56 35 15 11 9 57 49
NP V PN
9 Torino 50 35 12 14 9 65 56
NNV N V
10 Sampdoria 46 35 12 10 13 45 49
P N P PN
11 Udinese 44 35 12 8 15 44 49
NP V P V
12 Chievo V. 42 35 12 6 17 39 54
NV P P P
13 Cagliari 41 35 12 5 18 48 67
P V P V P
14 Sassuolo 40 35 11 7 17 47 55
NV N VN
15 Bologna 38 35 10 8 17 36 52
P V P N P
16 Genoa 33 35 8 9 18 34 59
V P P N P
17 Empoli 32 35 8 8 19 26 55
V P V VN
18 Crotone 28 35 7 7 21 30 54
V N V N V
19 Palermo* 20 35 4 8 23 30 74
NV P N P
20 Pescara* 14 35 2 8 25 32 76
P P P PN

*retrocesse in serie B