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“Se puoi sognarlo, puoi farlo”

… non si può far altro che sintetizzare in questo modo l’incredibile stagione di questa Atalanta che ha portato Gomez e compagni a costruirsi, passo dopo passo, punto dopo punto, impresa su impresa quello che pareva inizialmente uno scherzo, poi lentamente tramutatosi in un sogno dapprima impossibile, poi via via sempre più concreto in una sottospecie di magia mischiata a follia che EuropaEccociha travolto una intera città che si è stretta più che mai intorno ai suoi beniamini a caccia di quel traguardo atteso da quasi un trentennio e che riporta la Bergamo calcistica in Europa dopo essere stata protagonista in più occasioni delle prime pagine dei giornali sportivi d’Italia e non solo per la sua incredibile cavalcata. Chi vi scrive in questo momento l’Atalanta in Europa non l’ha mai vista personalmente, ne ha sentito parlare, ha visto qualche filmato o videocassetta dell’epoca e poco più: e non nascondo nemmeno io l’emozione nell’avervi narrato, commentato e messo nero su bianco il racconto di una stagione tanto pazzesca quanto meravigliosamente bella e culminata con questo traguardo che fa venire a tutti un po’ voglia che settembre arrivi in fretta (in barba alle ferie ed annesse vacanze) per vedere davvero l’effetto che fa l’Atalanta in Europa League.

Riavvolgere ora il nastro di questa stagione mette ancor di più i brividi, se si considera inoltre un avvio di campionato che tutto poteva far pensare tranne che un epilogo simile: bellezza e magia di un pallone che sa farti soffrire e disperare prima e improvvisamente stupirti e farti sognare poi…

ESTATE SENZA ACUTI

L’epilogo della scorsa stagione con una salvezza raggiunta in maniera tranquilla non impedisce alla società di impostare le basi per diversi cambiamenti: Edy Reja lascia la guida dell’Atalanta su cui pare quasi sicuro l’arrivo di Rolando Maran dal Chievo con una trattativa che si arena improvvisamente facendo salire improvvisamente le quotazioni di Gianpiero Gasperini che diventeràL'esultanza dei nerazzurri dopo il gol così un po’ a sorpresa il nuovo allenatore. Partiranno nella sessione estiva del calciomercato elementi importanti come Luca Cigarini e, su tutti, Marten De Roon che andrà in Inghilterra da dove seguirà con percorso inverso Alberto Paloschi in direzione Bergamo per quello che sarà da tutti definito il vero colpo per una squadra che aveva bisogno di un bomber la davanti dopo l’addio di Denis a Gennaio e la partenza di Borriello a giugno con Pinilla rimasto il solo attaccante in organico. Nel frattempo, di rientro dai prestiti, vengono inseriti nel gruppo i giovani Caldara, Gagliardini ed il promettente Kessie. Come quarto attaccante arriva invece Petagna, giocatore scuola-Milan acquistato dai nerazzurri già a gennaio dall’Ascoli. Qualche amichevole estiva senza acuti, un pareggio sofferto con i tedeschi del Francoforte nel Trofeo Bortolotti perso poi ai rigori; ad una settimana dall’esordio in campionato, il rodaggio in coppa Italia con la Cremonese è positivo con un 3-0 che consente ai nerazzurri di passare al turno successivo senza particolari ansie.

AVVIO DA INCUBO

L’esordio stagionale riserva una brutta sorpresa ai tifosi nerazzurri che nella gara casalinga con la Lazio vedono Gomez e Petagnacompagni incassare tre gol nel giro di mezz’ora che lasciano di sasso il Comunale; nella ripresa due reti dell’esordiente Kessie paiono riaprire la gara, ma gli ospiti troveranno subito dopo il quarto gol e la prima rete in serie A di un altro esordiente, Petagna, servirà solo a certificare un 4-3 che lascia davvero tante perplessità. La partita successiva in quel di Genova contro la Samp consente a mister Gasperini di cambiare qualcosa in una difesa che non aveva convinto nella formula a tre dietro: nonostante le cose sembrano mettersi bene, una sciocca quanto inutile espulsione di Carmona consente alla Samp di rimontare l’iniziale vantaggio dei atalantino e lasciar fermi a zero in classifica i nerazzurri.

ILLUSIONE E SPROFONDO: GASP A RISCHIO

La sosta per le nazionali consente di riorganizzare le idee per la gara con il Toro che diventa già fondamentale: il match risulterà Tutta l'amarezza di mister Gasperinipovero di emozioni fino a metà ripresa quando Lijaic porta avanti gli ospiti su punizione; pare la fine, ma i nerazzurri stavolta trovano loro la forza per ribaltare il match pareggiando subito con Masiello e trovando nel finale il decisivo rigore di un Kessie che inizia a far parlare già di se segnando il punto del definitivo 2-1. Tuttavia l’illusione di aver trovato le giuste misure dura per Gomez e compagni il tempo di una settimana: la trasferta a Cagliari diventa un naufragio per la nave nerazzurra con un sonoro 3-0 che non lascia spazi a repliche e con alcune scelte tecniche del Gasp che fanno storcere sempre più il naso agli addetti ai lavori ed ai tifosi. Il turno infrasettimanale di campionato inizia già a diventare fondamentale per le sorti della stagione e per la panchina di mister Gasperini che inizia seriamente a traballare: tuttavia i nuovi esperimenti tattici dell’ex tecnico del Genoa non sortiscono effetti positivi, la gara coi rosanero che pare già uno scontro salvezza da ultima spiaggia risulta bruttina e priva di grandi emozioni ma nel finale, con un’Atalanta che cala vistosamente nell’ultimo quarto d’ora, gli ospiti piazzano il colpaccio negli ultimi minuti con la rete del macedone Nestorowski che gela il Comunale ed un’Atalanta che esce sconfitta e tra i fischi del pubblico con il destino di Gasperini che pare davvero appeso ad un filo.

LA SVOLTA DI CROTONE: GIOVENTU' AL POTERE

La settimana che accompagna l’attesa per il posticipo del lunedì successivo contro il Crotone pare interminabile per i colori Kurtic esulta dopo il raddoppionerazzurri: mister Gasperini incassa le critiche della stampa che vocifera di malumori anche all’interno della stessa società e da così il via dalla partita contro i calabresi giocata sul neutro di Pescara ad una sorta di lenta ma inarrestabile rivoluzione: Petagna supera la concorrenza e si ritrova titolare ricambiando con il gol che sblocca il match la fiducia del mister e Gomez mette a segno un gol di rara bellezza sul finire di un primo tempo che la Dea domina e chiude avanti di tre reti: la ripresa andrà via in scioltezza e la partita si chiuderà con il 3-1 finale che ridà ossigeno alla classifica ma non placa ancora le polemiche verso il mister nerazzurro. Arriva così quello che, da calendario, pareva un trittico terribile per Gomez e compagni: Napoli ed Inter in casa con, nel mezzo, la trasferta di Firenze amplificano ulteriormente la tensione verso la panchina nerazzurra del Gasp che pare tutto, fuorchè al sicuro; ed è proprio la gara con i partenopei che sigilla il definitivo distacco tra la così detta “vecchia guardia” e l’ex tecnico del Genoa che L'esultanza dei nerazzurri a fine gararivoluziona nuovamente la sua Atalanta lanciando dal primo minuto Caldara in difesa, Gagliardini in mezzo con Conti in fascia e Petagna nuovamente centravanti insieme a Gomez ottenendo uno straordinario risultato di ritrovare in men che non si dica una squadra che lotta, corre e riesce nell’impresa di battere il Napoli (che arrivava da imbattuto al Comunale) grazie ad un altro gol di Petagna, decisivo per l’1-0 finale. La rivoluzione Gasperiniana diventa a quel punto inarrestabile come l’ascesa di una Atalanta che inizia a costruire una classifica tutta nuova confermandosi anche la settimana successiva in quel di Firenze dove Gomez e compagni strappano un preziosissimo 0-0 giocando a tratti decisamente meglio dei viola di Paulo Sousa.

LE SEI MERAVIGLIE DELLA DEA

Con il cielo che va rasserenandosi dalle parti di Bergamo, il match contro un’Inter non certo irresistibile in questo avvio di Esulta Masiello dopo l'1-0stagione diventa una ulteriore molla per la giovane truppa atalantina che supera alla grande anche l’esame contro i nerazzurri meneghini vincendo nel finale per 2-1 il match con la rete decisiva di Pinilla su calcio di rigore: ma a far parlare sono ancora le meraviglie che i vari Caldara, Conti, Kessie e compagnia cantante vanno dimostrando per dei ragazzi che stanno disputando le loro prime gare da titolari in serie A. E’ questo l’inizio di un bimestre d’oro per i tifosi atalantini che vedranno questa banda di ragazzi tanto sfacciati quando cinici infilare la bellezza di sette vittorie consecutive: dopo il successo con l’Inter infatti, GomConti pazzo di gioia dopo il 3-0ez e compagni si ripetono vincendo 1-0 a Pescara, travolgendo il Genoa (ex squadra del Gasp) con un rotondo 3-0, andando a travolgere il Sassuolo a domincilio con un altro tris e, soprattutto, fermando anche la corsa della Roma, con un mostruoso secondo tempo di Kessie e compagni con l’ivoriano che segna il calcio di rigore nel finale di gara che ribalta l’iniziale vantaggio giallorosso a cui era seguito il pareggio di Caldara per un 2-1 che manda in estasi tutta Bergamo. Corsi e ricorsi riportano così i nerazzurri in quel di Bologna a caccia della sesta vittoria di fila che rappresenterebbe anche il record eguagliato qualche annetto fa dall’Atalanta di Colantuono: i ragazzi del Gasp non si fanno scappare l’occasione e sbancano 2-0 il Dall’Ara con la squadra che sale addirittura sin al quarto posto in classifica. Sale altissima l’adrenalina nell’attesa della grande sfida alla Juve dei campioni allo Stadium durante una settimana in cui anche l’Atalanta di scorta basta e avanza per travolgere 3-0 il Pescara nel quarto turno di coppa e guadagnare così l’accesso agli ottavi, nuovamente contro la corazzata bianconera.

DOPPIO-STOP E RIPARTENZA

Caricata forse di eccessive attese, il match con la Juventus non riserverà invece sorprese nel pronostico, con i bianconeri che si Caldara a contrasto con Higuainimpongono 3-1 contro un’Atalanta che paga caro l’impatto con lo Stadium bianconero rimediando una sconfitta contro una squadra che si conferma l’autentica padrona del campionato. La settimana successiva tocca ad un’altra bianconera, l’Udinese, giungere in quel di Bergamo in una partita che verrà sicuramente ricordata in questa stagione come una di quelle sconfitte a cui è davvero difficile trovare un senso e che dimostra come nel calcio le giornate storte esistano davvero: con i nerazzurri autentici dominatori del match, con una miriade di palle-gol sciupate, l’ex Gigi Del Neri castiga quella che fu la sua squadra con tre ripartene letali infliggendo ai ragazzi del Gasp un altro 3-1, ma di un sapore ben diverso da quello incassato sette giorni prima contro la Juventus e che lascia davvero l’amaro in bocca ad una squadra che esce comunque tra gli applausi del pubblico del Comunale. Il sabato successivo, l’anticipo nella nebbiosa serata di San Siro ritrova un’Atalanta Gagliardini sfiora il gol a fine primo tempocombattiva e determinata che, nonostante un secondo tempo con qualche sofferenza, strappa un ottimo 0-0 in casa del Milan interrompendo così la serie di due sconfitte consecutive. Il Natale nerazzurro sarà mai come quest’anno pieno di gioia e soddisfazione, specie per l’incredibile vittoria a tempo scaduto ottenuta nel Christmas Match contro l’Empoli in rimonta con D’Alessandro che firma a fil di sirena la rete del 2-1 che chiude il 2016 atalantino con Gomez e compagni in piena corsa per l’Europa.

ANNO NUOVO, ATALANTA SUPER!

1L’anno nuovo si presenta con l’ultima giornata del girone di andata in cui i nerazzurri paiono non sentir minimamente la mancanza di Gagliardini, accasatosi all’Inter all’apertura della finestra di calciomercato invernale per la cifra-monstre di circa trenta milioni di euro, strapazzando letteralmente il Chievo al Bentegodi con un sonoro 4-1 che fa capire come la banda del Gasp inizi davvero a credere in qualcosa di più della “solita” salvezza. La settimana successiva, l’impegno di Coppa contro la Juventus allo Stadium è l’ennesima montagna da scalare per i nerazzurri: tuttavia il mister decide di giocarsela con buona parte dei titolari ed i bianconeri si dovranno sudare parecchio la qualificazione ai quarti contro un’Atalanta che esce sconfitta 3-2 dalla Tim Cup ma a testa alta: il gol del baby Latteh nel finale fa venir più di un grattacapo alla Signora bianconera. Il girone di ritorno inizia con uno stop, ancora una volta contro la Lazio che si conferma bestia nera dei nerazzurri: i biancocelesti rimontano L'esultanza dei nerazzurri dopo il gol di Gomezil gol iniziale di Petagna e portano a casa un 2-1 che non incide comunque sulla classifica atalantina. Con la vittoria sulla Samp per 1-0 grazie al rigore di Gomez che segna anche l’esordio di due altri baby-nerazzurri prodotti del vivaio in serie A (Bastoni e Melegoni), la settimana successiva i nerazzurri riscattano subito il passo falso di Roma e, sette giorni più tardi, strappano un bel pari in casa del Toro con Kurtic che trova la rete del definitivo 1-1 ma nel finale sciupa anche una clamorosa occasione per il sorpasso sui granata.

CALDARA EROE DI NAPOLI

I nerazzurri continuano a macinare gioco, vittorie e punti nell’inarrestabile inseguimento a quello che ormai pare un sogno in cui Conti esulta dopo il gol dell'1-0tutta la città e non solo iniziano a credere: i ragazzi del Gasp non perdono un colpo ed infilano una nuova serie di quattro vittorie consecutive che certificano come questi ragazzi vogliano davvero costruire qualcosa di importante. La doppietta di Gomez stende il Cagliari (2-0), mentre il neo arrivato Cristante chiude i conti nella difficile trasferta contro un Palermo disperato mettendo a segno la rete del definitivo 3-1 in terra siciliana mentre invece il graffio di Conti vale il sCaldara festeggiato dai compagniigillo nel successo di misura per 1-0 contro un ordinato Crotone che cede solo ad inizio ripresa nel match del Comunale. Ma il vero capolavoro di questa stagione i nerazzurri lo confezionano nella trasferta di Napoli dove la squadra del Gasp non solo manda in bianco l’attacco più prolifico della serie A, ma nel diluvio del San Paolo la storica doppietta di Mattia Caldara (la seconda siglata in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Kessie) sigilla la straordinaria impresa di Gomez e compagni che, al rientro ad Orio al Serio, troveranno migliaia di tifosi ad attenderli festanti: con il 2-0 sul Napoli l’Atalanta è al quarto posto, Bergamo si coccola i suoi artefici di un sogno che pare davvero incredibile.

LA SCOPPOLA CON L'INTER, UN SEGNO DEL DESTINO...

Archiviati i festeggiamenti per la vittoria di Napoli, i nerazzurri trovano un avversario più ostico del previsto nel match casalingo Il portiere Tatarusanu, protagonista del matchcontro la Fiorentina: il bunker viola regge tutta la partita e lo 0-0 finale tiene comunque a debita distanza i toscani dalla corsa all’Europa in cui i nerazzurri restano nettamente avanti. In una stagione segnata da molti record frantumati dai ragazzi del Gasp, il match di San Siro contro l’Inter riserverà un primato poco piacevole a Gomez e compagni che vengono travolti dalla squadra di Pioli in una autentica giornata di grazia andaUno dei tanti gol incassati oggi da Berisha...ndo a segno addirittura cinque volte in mezz’ora ed arrotondando ulteriormente nella ripresa con lo spazio anche per il gol dell’ex siglato da Roberto Gagliardini: finisce 7-1, una scoppola senza precedenti a cui il popolo atalantino risponde attendendo in quasi duemila persone l’arrivo della squadra a Zingonia per sostenerla con cori e incitamenti: una sconfitta non cambia una stagione sin qui trionfale. Spulciando negli annali si scopre inoltre che l’ultima volta che l’Atalanta subì sette gol dall’Inter a San Siro finì poi per qualificarsi per la coppa Uefa al termine della stagione: segno del destino?

CON IL BOLOGNA L'ALLUNGO DECISIVO

4Il calendario viene tuttavia in soccorso dei nerazzurri dopo la scoppola di Milano offrendo nel match contro il Pescara l’occasione di un pronto riscatto che Gomez e compagni colgono immediatamente rifilando un netto 3-0 alla squadra di Zeman ed andando poi a dilagare la settimana successiva a Marassi contro il Genoa dove lo spettacolare gol di Conti in rovesciata apre le marcature della goleada nerazzurra che vedrà i ragazzi del Gasp imporsi 5-0 contro il grifone. Il sabato successivo nell’anticipo contro il Sassuolo, i neroverdi si rivelano avversario più ostico del previsto, con Cristante nella ripresa che evita con il suo gol guai peggiori dopo che gli emiliani erano passati in vantaggio nel primo tempo per un 1-1 finale che lascia comunque un po’ di amaro in bocca. Priva del suo Conti esulta dopo il goluomo-simbolo e goleador Papu Gomez, la Dea si presenta a Roma per sfidare i giallorossi alla vigilia di Pasqua in emergenza, ma questo non impedisce ai nerazzurri di giocare un gran primo tempo e sbloccare il match con Kurtic mentre la Roma spingerà nella ripresa trovando subito il pari ma non riuscendo a sfondare il bunker atalantino che prende questo preziosissimo pareggio per 1-1 che mantiene a debita distanza le milanesi che hanno pareggiato nel derby. Ma un ulteriore balzo verso l’Europa i ragazzi del Gasp lo compiono nel tribolato match contro il Bologna vinto per 3-2 e che Gomez e compagni si erano complicati all’inverosimile: avanti di due gol dopo un quarto d’ora, la squadra ospite riesce nella rimonta fino al pareggio ottenuto ad inizio ripresa ma la fondamentale rete di Caldara a dieci dalla fine regala tre punti d’oro ad un’Atalanta che approfitta al meglio delle sconfitte contemporanee di Inter e Milan allungando ulteriormente.

IL FONDAMENTALE PARI CON LA JUVE

Il successivo venerdì è la sera della grande sfida alla Juve dei campioni: mister Gasperini sorprende i bianconeri di Allegri 5rinunciando a Petagna in attacco ed avanzando Gomez e, per un tempo, la Dea gioca meglio e passa addirittura in vantaggio nel recupero del primo tempo con la bella rete di Conti su assist di Gomez; nella ripresa i bianconeri vanno alla carica trovando in avvio il sfortunato autogol di Spinazzola che riporta il match in equilibrio; il forcing bianconero culmina a dieci dalla fine nella rete di Dani Alves che pare la fine dei giochi ma, invece, Freuler a due dalla fine trova l’incredibile gol del 2-2 che fa esplodere il Comunale. Con questo prezioso pareggio, l’Atalanta mantiene il Milan sesto a cinque punti di distacco in classifica e vede allontanarsi l’Inter al settimo posto ad otto lunghezze. Il momento poco felice delle milanesi è sfruttato ancora una volta dai nerazzurri la settimana successiva ad Udine dove, nonostante la piena emergenza di formazione, i ragazzi del Gasp portano a casa un altro pari, stavolta per 1-1 che consente di aggiungere un altro mattoncino sulle due inseguitrici, entrambe sconfitte.

IL PARI CON IL MILAN VALE IL SOGNO: SIAMO IN EUROPA!!!

Conti e Petagna festeggiano dopo il golE si arriva così a quella che non potrà che esser definita come la serata storica del 13 maggio dove ai ragazzi del Gasp basta un pareggio per 1-1 contro il Milan, ottenuto tra l’altro al termine di una gara dominata in lungo in largo e con i rossoneri che trovano il pari in fuorigioco solo a tre minuti dalla fine, per far esplodere la festa per la certezza matematica del ritorno in Europa con migliaia di tifosi che si riversano per le vie di Bergamo a festeggiare la straordinaria impresa dei loro beniamini che, contro ogni pronostico e ogni più ottimistica previsione centrano uno storico traguardo che si potrà puntellare e migliorare nelle restanti due gare contro Empoli e Chievo. Un risultato ancor più bello perchè appunto inatteso e che alle 22.38 di un sabato sera di inizio maggio 2017 riporta in Europa l’Atalanta e Bergamo a 26 anni di distanza dall’ultima apparizione. Il giusto lieto fine ad una straordinaria cavalcata iniziata da mille difficoltà e tramutatasi passo dopo passo in una marcia trionfale. GRAZIE RAGAZZI!!!!

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