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SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 3-1: APRE SUPER-MARIO, CHIUDE KOOP

Bergamo: l’Atalanta centra una splendida quanto inaspettata vittoria sulla Roma e rientra un po’ clamorosamente anche in corsa per la qualificazione alla prossima Champions battendo la Roma 3-1 e rovinando la centesima panchina giallorossa di José Mourinho. Partita praticamente perfetta dell’Atalanta che segna con Pasalic, Toloi e Koopmeiners. Inutile la rete del momentaneo 2-1 di Pellegrini che non rianima una squadra apparsa anche piuttosto stanca. Una serata di festa per i tifosi nerazzurri dopo un periodo decisamente complicato che ridanno anche speranza ad un ambiente che torna a sognare un posto in Europa.

ZAPATA UNICA PUNTA: parte prudente il Gasp nella delicata sfida ai giallorossi, infatti è Zapata l’unica punta con il supporto di Ederson e Pasalic che rientra dall’infortunio ed è subito titolare; dietro tra i pali c’è ancora Sportiello in porta. Nella Roma, Mou lascia Dybala in panchina e non ha Smalling in difesa dove giocano i due ex Mancini e Ibanez e in mezzo c’è pure un’altra conoscenza di Bergamo, Bryan Cristante; davanti c’è Abrham.

AVVIO LENTO DEL MATCH: altro pienone allo Stadium per spingere la Dea nella sua rincorsa europea il pubblico bergamasco si stringe intorno alla squadra del Gasp in questo match che inizia su ritmi piuttosto bassi e con le due squadre che finiscono di fatto per annullarsi a vicenda. La Roma tende a portar maggior possesso in mezzo al campo per cercar sbocchi in area di rigore nerazzurra dove Toloi e compagni si difendono con ordine e cercano a loro volta di ripartire.

RIECCO SUPERMARIO, 1-0!: al ventiduesimo Ederson scappa a Ibanez sulla fascia mette al centro ma chiude la difesa giallorossa; poi alla mezz’ora Toloi con un intervento su Abraham in area scatena qualche polemica da parte degli ospiti ma il direttore di gara tira dritto (dopo anche un breve check con la sala Var). Poi, all’improvviso, l’Atalanta sblocca il match: è il trentanovesimo quando Scalvini recupera un ottimo pallone, apre per Zapata che crossa al centro per Pasalic che di prima intenzione batte Rui Patricio e porta avanti la Dea. Il vantaggio nerazzurro scuote all’improvviso un match sin li davvero soporifero che però la squadra di Gasp è brava a portare al traguardo del primo tempo in vantaggio dopo quattro minuti di extra-time concessi dal direttore di gara.

RIPRESA, DE ROON SFIORA IL GOL: il match ricomincia senza cambi dopo il riposo con la Roma che prova a spingere sin da subito ma con l’Atalanta che non sta a guardare: al nono una punizione da ottima posizione di Koopmeiners è respinta dalla barriera, con De Roon che ci prova sulla respinta ma con scarsa precisione. Al ventiduesimo è pericolosa la Roma con Dybala, ma la difesa dell’Atalanta sbroglia tutto anche in questa circostanza.

UNA AUTORETE MANDA LA DEA SUL 2-0: al ventiquattresimo Pasalic ancora servito bene in area da Zappacosta ci riprova, ma stavolta il pallone va fuori da buona posizione. La Dea però sente che è il momento buono per cercare di affondare ancora: e mentre Djimsiti ha un problema ed è costretto al cambio, proprio il neo entrato Palomino è decisivo alla mezz’ora con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner che respinge Rui Patricio sui piedi di Toloi che calcia in rete, Llorente di testa la infila nella sua porta e i nerazzurri vanno sul 2-0. 

PELLEGRINI ACCORCIA, POI KOOP FA TRIS: con il doppio vantaggio, Gasp prova a mettere definitivamente in ghiaccio il match inserendo Pasalic e Maehle per Demiral e Hojlund ma nel giro di un minuto accade praticamente di tutto: al trentottesimo una distrazione difensiva costa cara alla Dea, con Pellegrini che in azione solitaria trova il jolly da fuori per dimezzare lo svantaggio ma, nemmeno un minuto più tardi, l’Atalanta torna a due gol di vantaggio grazie ad un erroraccio di Rui Patricio che non controlla un pallone facile, ne approfitta Koopmeiners che mette in rete il terzo gol.

SIGILLO SUL SETTIMO POSTO: il 3-1 ridà ulteriore fiducia ai nerazzurri in un finale in cui è ancora Pellegrini a far venire i brividi ai nerazzurri con una punizione di Pellegrini che supera la barriera e colpisce il palo interno per poi sfilare sul fondo. Poi c’è poco altro da dire per il finale di partita, nei sette di recupero concessi Gasp inserisce anche Soppy e Muriel concedendo gli applausi meritatissimi a Ederson e Zapata. Finisce così, la Dea scava un bel solco tra il suo settimo posto e le inseguitrici ed può ricominciare a sognare qualcosa di più di un possibile piazzamento in Conference League l’anno prossimo. A patto però di dare continuità al suo cammino da qui a fine stagione.

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