Le pagelle di Salernitana-Atalanta

ILICIC, UN LAMPO NELLA NOTTE. MUSSO ANCORA STREPITOSO

Non certo moltissime le note positive di questo match di Salerno che, tre punti a parte, non ha portato segnali incoraggianti dal punto di vista del gioco: grazie ad una invenzione di Ilicic per Zapata la Dea porta a casa il match e deve prima però ringraziare l’ennesima grande parata di Musso che, in avvio di ripresa, salva la Dea dal possibile svantaggio.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6.5: vince, ma certi suoi sguardi sconsolati verso la panchina durante il match fanno pensare ed incarnano al meglio il momento un po’ così di questo avvio di stagione dei suoi. Due vittorie in campionato su quattro partite, ma entrambe hanno lasciato più ombre che luci. C’è da lavorare, e parecchio.

MUSSO 8: anche stasera il migliore in campo è lui. Non subisce moltissimi tiri in porta, ma ha i riflessi di un gatto sulla conclusione di Gondo in avvio di ripresa che pareva ormai un gol fatto. Da sicurezza al reparto anche nelle uscite. Fenomeno!

TOLOI 6: partita complicata, ma non commette particolari sbavature. Sufficiente.

DEMIRAL 6.5: in campo solo un tempo prima di ricevere un brutto colpo in faccia da Djuric che lo costringe ad uscire sanguinante e… ammonito! Oltre al danno… (DJIMSITI

PALOMINO 6.5: bene, specie nella ripresa dopo un primo tempo difficile anche per lui.

MAEHELE 5.5: troppo timido, manca al momento del passaggio decisivo.

FREULER 6.5: utile nel fermare i tentativi dei giocatori campani di portare insidie verso l’area di rigore nerazzurra.

PASALIC 5: in evidente difficoltà per tutto il primo tempo. Sostituito nell’intervallo. (KOOPMEINERS 6.5: ottimo impatto sulla partita, diversi cambi di gioco e ottimi palloni recuperati per far salire la squadra e provare a ripartire).

GOSENS 6.5: un po’ in apnea nel primo tempo dove la Salernitana spinge moltissimo, poi nella ripresa cresce e nel finale va anche vicino al gol. (PEZZELLA s.v.: dentro nei minuti di recupero)

MALINOVSKYI 5: un’ora o poco più a girare a vuoto. Non ci siamo. (ZAPPACOSTA 6.5: buon impatto sul match, anche se ha la responsabilità di non aver chiuso la partita sciupando una grande chance nel finale per raddoppiare).

MIRANCHUK 4.5: l’illusione di quei lampi visti a Villareal martedì sera, la dura realtà dell’ennesima prova opaca di stasera. (ILICIC 7: basta un lampo, quello decisivo. Sterza, si gira e offre a Zapata un pallone pesantissimo che vale tre punti. Determinante).

ZAPATA 6.5: partita difficile, pochi palloni gestibili, pochissime occasioni: ma a lui basta un pallone giusto, e quello offerto da Ilicic era davvero uno di quelli da non fallire.




Il solito Musso, tanta sofferenza e poi spunta Zapata: Atalanta, tre punti ma che fatica!

SERIE A, QUARTA GIORNATA

SALERNITANA-ATALANTA 0-1: LA DECIDE ZAPATA, MA SI SALVANO SOLO I TRE PUNTI STASERA

Sette punti in classifica, sei dei quali sicuramente non meritatissimi: diciamocelo senza troppi giri di parole. Un po’ come a Torino alla prima di campionato l’Atalanta vince concretizzando al massimo le occasioni che gli sono capitate e portando a casa una vittoria da Salerno molto preziosa che porta al riscatto dopo lo scivolone con la Viola di domenica scorsa. Gioca bene (a tratti molto meglio) la Salernitana che nella ripresa colpisce anche un clamoroso palo con Oby e chiama Musso ad una straordinaria parata in avvio di secondo tempo; poi Ilicic si accende all’improvviso ed offre a Zapata il pallone della vittoria. Bene così, ma quanta sofferenza…

Salerno: la matricola che cerca il colpo a sorpresa per dare una scossa al suo difficile inizio di campionato da una parte, e l’Atalanta che vuol proseguire a mostrare segnali di crescita dopo il bel pari di Champions con il Villareal e cerca quei tre punti che mancano dalla prima giornata. L’anticipo della quarta di A mette di fronte la Salernitana di Castori ai nerazzurri per un match che manca addirittura dal 2004 (in serie B, vittoria 3-1 per i nerazzurri) in un campo dove l’entusiasmo del tifo non è certo quello di una squadra ultima in classifica.

C’E’ DEMIRAL IN DIFESA: cambia qualcosa il Gasp che ripropone Demiral in difesa e in fascia inserisce Maehle per Zappacosta; in mezzo gioca Pasalic con Freuler mentre davanti con Zapata c’è Miranchuk e Malinovskyi. Nei padroni di casa, occhi puntati su Ribery alla primissima da titolare per il campione francese con Castori che non può contare sull’ex Ruggeri e davanti si affida a Gondo e Djuric con i due Koulibaly in mezzo.

PIU’ GRANATA CHE NERAZZURRI IN AVVIO: bella cornice di pubblico a Salerno, curva gremita e in festa all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia e la squadra di casa è subito pericolosa al quarto con Kechrida che conclude da fuori a giro e la palla sfiora l’incrocio e finisce sul fondo. L’Atalanta mette fuori il muso al quarto d’ora con una bella combinazione ai limiti dell’area e la conclusione di Gosens che chiama Belec alla deviazione in corner.

PRIMO TEMPO IN BIANCO: la squadra di Castori pare aver una marcia in più rispetto ai nerazzurri ma fortunatamente non riesce a pungere particolarmente dalle parti di Musso, di contro l’Atalanta non riesce ad arrivar proprio dalle parti di Belec con Malinovskyi e Miranchuk che girano a vuoto ed il povero Zapata che non può far tutto da solo. Ne deriva così un primo tempo che scivola via senza troppi sussulti e con il primo tempo che si chiude a reti bianche e con Demiral che esce sanguinante dopo un colpo proibito subito da Djuric in area con il direttore di gara che però ammonisce solamente il giocatore della Salernitana.

RIPRESA, GASP CAMBIA MA SERVE SUPER-MUSSO: non piace al Gasp questa Atalanta e allora nell’intervallo triplo cambio nella Dea con Ilicic, Koopmeiners e Djimsiti in campo al posto di Miranchuk, Pasalic e Demiral ma è Musso subito il protagonista al primo minuto con una super-parata sulla conclusione di Gondo che chiama il portiere argentino al colpo di reni per salvare la Dea.

OBY PRENDE IL PALO, ZAPATA SEGNA!: quarto cambio già al dodicesimo per i nerazzurri, con Malinovskyi che esce e Zappacosta al suo posto ma la Dea pare davvero smarrita e rischia tantissimo al ventidue quando Oby viene liberato benissimo in area e centra in pieno il palo a Musso battuto. Superato l’ennesimo spavento la Dea prova a scuotersi e sei minuti dopo trova il jolly insperato: Zapata restituisce la palla a Ilicic, che entra in area, vince un contrasto e serve il colombiano che si gira e segna il gol del vantaggio atalantino.

TRE PUNTI, DI BUONO SOLO QUELLI: il gol subito spegne un po’ gli entusiasmi della Salernitana, con la Dea che ha più spazi per poter ripartire e provare a chiudere il match: a sei dalla fine Zapata conclude all’ingresso dell’area di rigore, Belec respinge e Zappacosta manda fuori in diagonale la più facile delle occasioni. Poi a uno dal novantesimo Gosens colpisce di testa, un difensore granata tocca e manda la palla sulla traversa sfiorando l’autogol. Nel recupero di quattro minuti sono davvero poche le emozioni con i nerazzurri bravi a mettere in ghiaccio un match complicatissimo e risolto solo dalla grande giocata di Ilicic ben finalizzata da Zapata. La Dea centra la seconda vittoria stagionale e sale a sette punti in classifica: teniamoceli ben stretti visto come potevano andare oggi le cose.

IL TABELLINO:

SALERNITANA-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 30′ st Zapata (A)

SALERNITANA (3-4-1-2): Belec; Gyomber, Strandberg, Gagliolo (23′ st Bogdan); Kechrida, M. Coulibaly, L. Coulibaly, Ranieri (16′ st Jaroszynski); Ribery (1′ st Obi); Gondo (16′ st Bonazzoli, Djuric (29′ st Simy) – A disp.: Fiorillo, Schiavone, Di Tacchio, Kastanos, Zortea, Delli Carri, Vergani – All.: Castori

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral (1′ st Djimsiti), Palomino; Maehle, Pasalic (1′ st Koopmeiners), Freuler, Gosens (46′ st Pezzella); Malinovskyi (13′ st Zappacosta); Miranchuk (1′ Ilicic), Zapata – A disp: Rossi, Sportiello, Pessina, Lovato, Piccoli – All.: Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma

NOTE: spettatori: 20mila circa – ammoniti: Djuric, Ranieri, Obi (S), Maehle, Toloi, Demiral, Malinovskyi (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Oh yes, Atalanta questa è una impresa storica: la Dea sbanca Liverpool, che lezione ai campioni!

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTA GIORNATA

LIVERPOOL-ATALANTA 0-2: ILICIC E GOSENS MANDANO IN TILT I REDS

C’erano riuscite, prima di stasera, solo cinque italiane a vincere qui: l’Atalanta dalle 23 di oggi è la sesta. Non è uno scherzo, la Dea vince ad Anfield contro i Reds e resta prepotentemente in corsa per accedere agli ottavi di champions (ed è già certa che, nella peggiore delle ipotesi, finirà giocherà almeno in Europa League). Una bellissima Atalanta strega il Liverpool e lo abbatte con le reti nella ripresa di Ilicic (che ritrova il gol dopo le difficoltà vissute in estate) e di Gosens nel giro di pochi minuti. Un uno-due che non concede scampi ai Reds di Klopp, che inserisce tutti i big ma non riesce a trovar contromisure ad una Atalanta meravigliosa che si prende i tre punti e sale a quota sette in classifica. Giù il cappello, per l’ennesima volta, di fronte alla grandissima impresa di questi ragazzi.

Liverpool (Inghilterra): nella notte in cui il calcio ha da poco appreso la notizia della scomparsa di Diego Armando Maradona, per l’Atalanta è tempo di sentir risuonare nuovamente la musichetta della Champions League che risuona in quel di Anfield dove la Dea si confronta di nuovo con il Liverpool nella prima sfida del gironcino di ritorno che ci dirà nel giro di qualche settimana il destino Europeo dei nerazzurri che vanno a caccia del secondo, storico pass per gli ottavi di Coppa.

GASP SENZA PUNTA: il tecnico Gasperini decide di iniziare il match affidandosi davanti ad Ilicic e Gomez ma senza Zapata, rinunciando quindi ad una vera punta di ruolo ed inserendo a sorpresa Pessina che si posiziona a supporto del duo davanti mentre Romero è confermato al centro della difesa con Gollini che torna tra i pali. Nel Liverpool, Klopp rinuncia inizialmente a Jota (tripletta all’andata) ma punta su gente come Salah e Manè davanti che sicuramente non sono da meno.

DEA PROPOSITIVA E ATTENTA: il deserto di Anfield fa da cornice al minuto di silenzio in ricordo di Maradona che precede il fischio di inizio di un match che i nerazzurri iniziano col piglio giusto con una conclusione di Ilicic fuori misura al terzo, poi con Gosens all’ottavo che impegna Alisson alla respinta coi pugni in corner e al nono con un diagonale del Papu però fuori misura.

PRIMO TEMPO SENZA ACUTI: i Reds contengono comunque senza troppe difficoltà le iniziative atalantine ma non riescono a farsi comunque vedere seriamente dalle parti di Gollini: solo al quarantatreesimo Salah prova una conclusione al volo all’interno dell’area nerazzurra ma con palla ampiamente sopra la traversa. Poco altro da dire di un primo tempo disputato davvero egregiamente dalla banda del Gasp e che si chiude dopo un minuto di recupero con il risultato inchiodato sullo 0-0.

RIPRESA, ILICIC LA SBLOCCA!: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e il match riprende con i medesimi ventidue della prima parte di partita con l’andazzo che non cambia in campo, Klopp vede i Reds sempre troppo molli e lenti mentre la Dea continua la sua partita e al quarto d’ora passa ad Anfield e ritro allo stesso tempo il gol di Ilicic che mette dentro un perfetto cross di Gomez dalla fascia.

PANZER GOSENS FA BIS: CHE ATALANTA!: andato sotto, il Liverpool prova a scuotersi e Klopp ne cambia addirittura quattro in un colpo solo, ma la Dea non cambia, affatto e i ragazzi del Gasp arrivano addirittura al raddoppio: cross di Gomez, sponda di testa di Hateboer e colpo al volo di Gosens che insacca alle spalle di Alisson. Un sogno!

GASP CAMBIA, I REDS NON PUNGONO: con il doppio vantaggio in tasca, anche mister Gasperini decide di cambiare qualcosa in cambio, dentro quindi forze fresche con Zapata che da spazio ad un grandissimo Ilicic e poi Mojica per uno stremato Gosens alla mezz’ora. Proprio Zapata a nove dalla fine prova la conclusione dall’interno dell’area ma senza fortuna. Il Liverpool non riesce proprio a pungere, tant’è che Gollini rimarrà quasi inoperoso per tutto il match.

IMMENSA DEA, IMPRESA STORICA: c’è spazio anche per Miranchuk negli ultimi cinque di gara con Pessina che esce al termine anche lui di una ottima partita. Il tempo scorre e nulla stavolta si inserisce tra l’Atalanta e la sua rincorsa verso un sogno meraviglioso che diventa realtà dopo i due minuti di recupero concessi dal direttore di gara. La Dea vince a Liverpool, non stiamo scherzando, lo fa con una prova sontuosa e vendicando così la brutta sconfitta di qualche settimana fa che aveva fatto vedere le streghe in vista di oggi. Ma il calcio, e questa squadra, oggi ci insegnano nuovamente che in questo sport nulla va mai dato per scontato. Stasera lo ha capito il Liverpool, ma lo abbiamo capito e imparato sopratutto noi. GRANDISSIMI!

IL TABELLINO:

LIVERPOOL-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 15′ st Ilicic, 19′ st Gosens

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; N. Williams, R. Williams, Matip (40′ st Minamino), Tsimikas (16′ st Robertson); Jones, Wijnaldum (16′ st Fabinho), Milner; Salah (16′ st Firmino), Origi (16′ st Diogo Jota), Mané. A disposizione: Adrian, Kelleher, Cain, Clarkson, Koumetio. Allenatore: Klopp

ATALANTA (3-5-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pessina (39′ st Miranchuk), Freuler, Gosens (30′ st Mojica); Ilicic (25′ st Zapata), Gomez. A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Lammers, Muriel, Piccini, Ruggeri, Scalvini, Panada. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna)

NOTE: match disputato a porte chiuse – gara di andata: Atalanta-Liverpool 0-5 – ammoniti: Tsimikas (L), De Roon (A). Recupero: 1′ e 2′




Serie A, i risultati dopo la 4a giornata

MILAN, DERBY E PRIMATO SOLITARIO

La quarta giornata di campionato vede restare solo il Milan a punteggio pieno: i rossoneri di Pioli costringono l’Inter alla resa nel derby e si mantengono in prima posizione con quattro vittorie su altrettanti match. Dietro spunta il sorprendente Sassuolo, che vince con una clamorosa rimonta a Bologna e si piazza così alle spalle dei rossoneri. Non bene ancora la Juve, fermata sul pari dal Crotone mentre stenta anche la Fiorentina, rimontata dallo Spezia. In coda resta solo il Toro a zero punti: vediamo ora tutti i risultati di questo turno di campionato con i marcatori dei match e la nuova classifica:

I RISULTATI:

Napoli-Atalanta 4-1: 23′, 27′ Lozano (N), 30′ Politano (N), 43′ Osimhen (N), 69′ Lammers (A) – giocata sabato 17 ore 15

Inter-Milan 1-2: 13′, 16′ Ibrahimovic (M), 29′ Lukaku (I) – giocata sabato 17 ore 18

Sampdoria-Lazio 3-0: 32′ Quagliarella, 41′ Augello, 74′ Damsgaard – giocata sabato 17 ore 18

Crotone-Juventus 1-1: 12′ rig. Simy (C), 21′ Morata (J) – giocata sabato 17 ore 20:45

Bologna-Sassuolo 3-4: 9′ Soriano (B), 18′ Berardi (S), 39′ Svanberg (B), 60′ Orsolini (B), 64′ Djuricic (S), 70′ Caputo (S), 77′ aut. Tomiyasu (S) – ore 12:30

Spezia-Fiorentina 2-2: 2′ Pezzella (F), 4′ Biraghi (F), 39′ Verde (S), 75′ Farias (S)

Torino-Cagliari 2-3: 4′ rig., 49′ Belotti (T), 12′ Joao Pedro (C), 19′, 73′ Simeone (C)

Udinese-Parma 3-2: 26′ Hernani (P), 28′ Samir (U), 52′ aut. Iacoponi (U), 70′ Karamo (P), 88′ Pussetto (U) – ore 18

Roma-Benevento 5-2: 5′ Caprari (B), 31′ Pedro (R), 35′ e 77′ Dzeko (R), 55′ Lapadula (B), 69′ Veretout su rig. (R), 89′ Perez (R) – ore 20:45

Hellas Verona-Genoa 0-0 – lunedì 19 ore 20:45

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 4 4 0 0 9 1 +8 12
2 Sassuolo 4 3 1 0 13 6 +7 10
3 Atalanta 4 3 0 1 14 9 +5 9
4 SSC Napoli 4 3 0 1 12 4 +8 8
5 Juventus 4 2 2 0 9 3 +6 8
6 Inter 4 2 1 1 11 8 +3 7
7 Hellas Verona 4 2 1 1 4 1 +3 7
8 Roma 4 2 1 1 8 7 +1 7
9 Sampdoria 4 2 0 2 7 7 +0 6
10 Benevento 4 2 0 2 8 12 -4 6
11 Genoa 3 1 1 1 4 7 -3 4
12 Fiorentina 4 1 1 2 7 8 -1 4
13 Cagliari 4 1 1 2 6 10 -4 4
14 Spezia 4 1 1 2 5 9 -4 4
15 Lazio 4 1 1 2 4 8 -4 4
16 Bologna 4 1 0 3 7 8 -1 3
17 Udinese 4 1 0 3 3 6 -3 3
18 Parma 4 1 0 3 4 9 -5 3
19 Crotone 4 0 1 3 3 11 -8 1
20 Torino 3 0 0 3 4 8 -4 0



Da travolgente a travolta: Atalanta, quattro ceffoni dal Napoli per tornare con i piedi per terra.

SERIE A, QUARTA GIORNATA

NAPOLI-ATALANTA 4-1: QUATTRO GOL IN 45′, PRIMO K.O. PER LA DEA

Prima o poi doveva pur succedere: però l’Atalanta a cui piace vincere incantando e che ci sta abituando davvero troppo bene, vuol cadere nel medesimo modo; con un tonfo che si fa sentire. Con quattro gol rimediati in un tempo la Dea viene travolta a Napoli dagli azzurri di Gattuso che giocano a velocità doppia rispetto ai ragazzi del Gasp che tornano così a casa a mani vuote dal San Paolo e con la prima sconfitta stagionale in campionato. Niente di grave, sia ben chiaro, ma un passo falso un po’ inatteso per come i nerazzurri avevano iniziato questa stagione, sopratutto dal punto di vista del gioco: mai in partita nel primo tempo e travolti dalla doppietta di Lozano, il gol di Politano e il sigillo di Osimhen. Nella ripresa si vede qualcosina e arriva anche il gol di Lammers che serve solo alla statistica. Bisogna voltare pagina, e in fretta: mercoledì in Danimarca l’esordio in Champions League ci attende.

Napoli: il calcio italiano mette in mostra i suoi due gioielli più belli, due squadre ambiziose ma consapevoli dei propri mezzi che esprimono spesso un gioco a tratti spettacolare. Napoli-Atalanta può essere riassunta così con la Dea che arriva da capolista al San Paolo per affrontare la squadra di Gattuso che ha, un po’ come la Dea, la sua arma devastante per far male alle difese avversarie. Aggiungiamo a tutto questo anche il ritorno di Josip Ilicic da titolare nelle fila nerazzurre ed ecco quindi tutti gli ingredienti per un match di grande valore oltre che un esame di quelli tosti per Papu e compagni.

ILICIC E DE PAOLI TITOLARI: non solo Ilicic come novità nell’undici nerazzurro con il Gasp che butta anche un occhio all’esordio di mercoledì in Champions in Danimarca contro il Midtjylland: panchina iniziale per Freuler e Hateboer con Pasalic e De Paoli (esordio in maglia nerazzurra per lui) scelti come loro sostituti mentre davanti c’è il Papu con Ilicic a supporto di Zapata. Nel Napoli, lancia da subito Bakayoko il tecnico Gattuso che presenta una squadra a trazione anteriore davanti con Lozano Politano e Mertens a sostegno di Osimhen.

LOZANO SBLOCCA LA PARTITA: avvio di gara subito ad alti livelli con il Napoli che spinge di più ed i nerazzurri più attendisti con Lozano che al quinto prova la conclusione mandando fuori di poco. Poi al ventesimo Ilicic apre per Gomez che parte di scatto e poi tira di poco fuori. Al ventunesimo però il Napoli la sblocca con una azione confusa, palla in area rasoterra dove nessuno arriva tranne Lozano che tocca in maniera un po’ goffa ma quanto basta per aprire le marcature e portare i suoi sull’1-0.

ANCORA LOZANO POI POLITANO, DEA TRAVOLTA: incassato lo svantaggio, ci si aspetta una reazione immediata da parte della squadra del Gasp, sin li molto remissiva e, invece, è la squadra di Gattuso a salire in cattedra: al ventiseiesimo è ancora Lozano a colpire, questa volta con un tiro a rientrare su cui Sportiello non ci arriva: 2-0. Regna la confusione in casa nerazzurra, con il Gasp che non riesce a scuotere i suoi ed il Napoli ne approfitta ancora con Politano che fa partire un tiro incredibile da fuori area che si infila sotto la traversa, senza lasciar nuovamente scampo a Sportiello che raccoglie in fondo al sacco il terzo pallone della giornata in poco più di mezz’ora.

POKER OSIMHEN, PRIMO TEMPO DA INCUBO: un primo tempo davvero da incubo per i nerazzurri, incapaci di contenere un Napoli che vince in tutti i reparti le sfide con i giocatori del Gasp e a due dall’intervallo cala il poker, stavolta con Osimhen che va in gol con un tiro incrociato da fuori area sulla quale stavolta Sportiello è tutt’altro che impeccabile: 4-0, lo stesso risultato su cui si andrà al riposo pochi minuti dopo un solo minuto di extra time concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, LAMMERS SEGNA IL GOL DELLA BANDIERA: durante l’intervallo il Gasp cambia volto alla sua Atalanta provando a metterci una pezza nonostante il risultato sia già ampiamente compromesso: dentro quindi Mojica e Djimsiti e fuori Zapata e Palomino in avvio e, dopo dieci minuti, anche Lammers al posto di Gomez. Il Napoli abbassa i giri del motore e la Dea prova almeno a cercare il gol della bandiera che arriva proprio con il neo entrato olandese dopo una ripartenza prorompente di Romero che apre perfettamente per il numero sette nerazzurro che segna così il gol della bandiera per i nerazzurri. Nel frattempo anche Ilicic era uscito dal campo lasciando il posto a Malinovskyi.

DEA, UN COMPLEANNO AMARO: con lo scorrere dei minuti inizia a scendere ulteriormente anche il livello di intensità e in campo ed i quattro minuti di recupero servono semplicemente alla statistica prima di sigillare definitivamente il risultato finale. Festeggià con quattro babà decisamente amari il suo compleanno numero centotredici un’Atalanta che perde senza attenuanti al San Paolo, sopratutto sul piano del gioco dove i nerazzurri sono apparsi a tratti piuttosto remissivi e distratti senza nulla togliere comunque ad un avversario, il Napoli, che ha studiato bene la partita ed ha vinto con pieno merito questo match. Niente drammi, recuperiamo le giuste energie e prepariamoci a mercoledì quando, in Danimarca, la Dea inizierà la sua seconda, storica, avventura in Champions League.

IL TABELLINO:

NAPOLI-ATALANTA 4-1 (primo tempo 4-0)

RETI: 23′ e 27′ Lozano (N), 30′ Politano (N), 43′ Osimhen (N), 69′ Lammers (A)

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Koulibaly, Manolas, Hysaj; Bakayoko (75′ Malcuit), Ruiz (83′ Demme); Lozano, Mertens (75′ Lobotka), Politano (60′ Ghoulam), Osimhen (82′ Petagna) – A disposizione: Contini, Llorente, Maksimovic, Meret, Rrahmani, Rui – Allenatore: Gattuso.

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Romero, Palomino (46′ Djimsiti), Depaoli, De Roon, Pasalic, Gosens (81′ Muriel); Ilicic (62′ Malinovksyi), Gomez; Zapata (46′ Mojica) – A disposizione: Freuler, Hateboer, Miranchuk, Radunovic, Rossi, Sutalo – Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara disputata con mille spettatori allo stadio – ammoniti Lozano (N), Toloi, Gosens, Djimsiti (A) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Napoli-Atalanta

NOTA POSITIVA DA LAMMERS, LA DIETRO SI BALLA PARECCHIO

Una giornata complessa, ma da cui sicuramente questa squadra saprà rialzarsi e ricominciare: l’Atalanta cade, ma la squadra del Gasp resta una bellissima realtà nonostante oggi nemmeno il mister convinca molto nelle scelte iniziali. Tuttavia davanti è Lammers a mettersi in mostra segnando il gol della bandiera, il secondo da subentrato: niente male. La difesa purtroppo anche oggi concede tanto, pagando a carissimo prezzo gli errori individuali.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 5: no, ci siamo abituati a ben altro ultimamente. Oggi non va: la sua squadra è in balia per un tempo intero del Napoli e nella ripresa trova almeno il gol della bandiera ma poco cambia. Certo, i giocatori arrivati alla spicciolata dalle nazionali all’ultimo non lo hanno aiutato ma ciò non deve creare un alibi. Voltiamo pagina e non facciamone drammi.

SPORTIELLO 5: ne prende quattro, su uno di questi non appare impeccabile e ne evita comunque almeno un paio. Complessivamente però non da grande sicurezza anche se davanti a lui non c’è una muraglia insormontabile.

TOLOI 5: primo tempo davvero difficile per lui, sovrastato un po’ da tutte le parti, può solo che arrendersi alla superiorità avversaria.

ROMERO 5.5: mezzo punto in più per il bello spunto nella ripresa che vale il break che consente a Lammers di segnare il gol del 4-1.

PALOMINO 5: anche lui preso un po’ da tutte le parte dagli attaccanti partenopei, viene sostituito dopo un tempo di totale difficoltà. (DJIMSITI 6: dentro nella ripresa, a giochi ormai fatti).

DE PAOLI 5.5: non ha modo di farsi apprezzare molto, certo la mediocrità totale dei suoi compagni nel primo tempo non lo aiuta. Qualcosa meglio nella ripresa ma prestazione non sufficiente.

DE ROON 5: solo nel secondo tempo fa veder qualcosa con un paio di tentativi non dei migliori. Insufficiente.

PASALIC 5: riproposto nella stessa posizione vista contro il Cagliari, oggi non convince e anche lui viene travolto dalla velocità doppia con cui gli azzurri girano nel primo tempo.

GOSENS 5: probabilmente anche stanco dagli impegni della nazionale, ma troppo poco anche lui per essere vero. Nella ripresa qualcosina meglio ma la sostanza non cambia.

GOMEZ 6: subito una fiammata in avvio che quasi finisce a bersaglio, alla fine è l’unico ad averne più degli altri nel primo tempo. Nella ripresa poi il mister gli concede fiato. (LAMMERS 6.5: entra ed al primo pallone segna. Niente male, e sta anche prendendo il vizio: secondo gol da subentrante in altrettante partite. Nota positiva).

ILICIC 6: una sufficienza un po’ tirata per quanto visto in campo oggi, ma un dieci grande così per la gioia nel rivederlo correre sul terreno di gioco. Purtroppo non la partita migliore per i suoi, ma l’importante è che questo nuovo inizio per lui sia finalmente arrivato. Con il suo pieno recupero sicuramente ne vedremo delle belle! (MALINOVSKYI s.v.: dentro nell’ultima parte di gara).

ZAPATA 5.5: qualche guizzo iniziale, poi sostanzialmente rimane da solo in mezzo al deserto. Un po’ pochino. (MOJICA 6: gioca un tempo e mette in mostra qualche giocata interessante. Nulla di trascendentale, ma sufficiente).




Big match all’ombra del Vesuvio: l’Atalanta capolista con un Ilicic in più sfida il Napoli

NAPOLI, ORE 15

LA DEA CERCA LO SGAMBETTO AI CAMPANI PER RESTARE IN ORBITA

Si riparte: un lungo tour de force di tra campionato e Champions attende la Dea del Gasp prima della prossima sosta per le nazionali prevista a metà novembre. E si ricomincia subito con un terzo grado per Papu e compagni che sono attesi a Napoli dagli azzurri di Gattuso, altra squadra che ha cambiato poco e che si è rinforzata il giusto per tornare a puntare in alto dopo l’altalenante scorsa stagione. Un match che promette emozioni e spettacolo dove l’Atalanta proverà a festeggiare al meglio il suo compleanno numero centotredici della sua storia.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con l’eccezione di Caldara e Gollini, mister Gasperini può contare praticamente su quasi tutta la rosa a sua disposizione e non è da escludere un clamoroso impiego dal 1′ di Ilicic, rientrato dopo il lungo periodo di assenza. Tuttavia il Papu e Zapata sembrano favoriti per un posto in attacco da titolari con Pasalic dietro a supporto mentre dietro Romero dovrebbe giocare insieme a Djmsiti e Palomino.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Hysaj; Fabian Ruiz, Lobotka; Politano, Mertens, Lozano; Osimhen – All.: Gattuso

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic; Gomez, D. Zapata – All.: Gasperini