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SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

TORINO-ATALANTA 3-0: DUVAN E SANABRIA STENDONO LA DEA

Torino: brutta, e anche difficile da spiegare. L’Atalanta resta al buio e torna a casa con un 3-0 senza storia da Torino dove l’ex Duvan Zapata è il mattatore della serata con una doppietta. Nel mezzo una squadra che non entra mai in partita, ci prova quando è ormai tardi (nel finale e con due gol da recuperare) e senza nemmeno troppa convinzione. Così l’allievo Juric supera il maestro Gasp con un gol nel primo tempo firmato dall’ex colombiano della Dea, poi nella ripresa il raddoppio su rigore di Sanabria ed il sigillo finale, ancora di Zapata. L’Atalanta scivola ancora in classifica e si interroga su una situazione mai così difficile negli ultimi anni.

CDK E LOOKMAN DAVANTI: tra infortuni e giocatori non al top il Gasp si arrangia come può: davanti CDK e Lookman con Miranchuk alle loro spalle mentre in djfesa De Roon viene arretrato dato che Kolasinac non è al meglio. Sulle fasce spazio ad Hateboer e Ruggeri. Nel Toro occhi puntati su Duvan Zapata, alla sua prima da avversario contro la Dea con il colombiano che farà coppia in attacco con Sanabria mentre tra i pali Juric ripropone Milinkovic.

DJIMSITI VA SUBITO KO: il freddo e l’orario non certo dei più agevoli non richiama il pubblico delle grandi occasioni a Torino anche se spiccano i circa cinquecentocinquanta nerazzurri giunti in Piemonte a sostenere la Dea in questo match che comincia e dopo nemmeno venti minuti per la Dea iniziano i primi problemi quando Djimsiti accusa problemi ed è costretto ad uscire con Bakker che entra al suo posto e Gasp si ritrova in emergenza totale.

L’EX ZAPATA SBLOCCA IL MATCH: tempo tre minuti ed il Toro passa, naturalmente con il gol dell’ex Duvan Zapata, che mette in rete da due passi dopo una scivolata di Scalvini non riuscita: 1-0 per la squadra di Juric. L’Atalanta prova a reagire pochi minuti dopo ma il tiro di Ederson da fuori è facile preda di Milinkovic-Savic; il portiere granata poi è bravo invece quando CDK recupera un bel pallone e finisce però per mandar addosso all’estremo difensore del Toro la palla del possibile pareggio. Il match non è dei più emozionanti, infatti non c’è molto altro da segnalare da qui alla fine del primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con gli uomini di Juric avanti di un gol.

RIPRESA, SABABRIA RADDOPPIA SU RIGORE: subito due cambi per il Gasp in avvio di ripresa: ecco Muriel e Holm al posto di Lookman e Hateboer in questo secondo tempo che inizia con subito un episodio negativo per i nerazzurri all’ottavo quando l’arbitro è richiamato al Var per un possibile penalty per il Torino per una trattenuta di Scalvini in area su Buongiorno. Trattenuta evidente che il direttore di gara punisce con il calcio di rigore che Sanabria non sbaglia dal dischetto e porta il Toro sul 2-0. Notte fonda per la Dea.

DUVAN FA BIS, SPROFONDO-DEA: sotto di due, il Gasp si gioca subito una nuova carta con l’ingresso di Pasalic al posto di CDK per provare a cambiar ulteriormente qualcosa la davanti dove stasera nessuno pare avere il piglio giusto. E proprio il croato a dieci dalla fine da buona posizione scappa sul filo del fuorigioco ma Milinkovi-Savic mette in angolo la sua conclusione che poteva in qualche modo riaprire la partita. L’Atalanta di questa sera però pare non averne davvero; ad un minuto dal novantesimo ancora il portiere del Toro nega il gol della bandiera, stavolta a Miranchuk che poco dopo lascia il posto ad Adopo per i quattro di recupero rimasti dove sarà addirittura il Toro a segnare ancora, con Zapata che a pochi secondi dalla fine trova anche la doppietta personale.

SEMPRE PIU’ GIU’: terza sconfitta nelle ultime quattro per un’Atalanta che scivola ancora in classifica ma, cosa ben più preoccupante, pare essersi smarrita sotto il profilo del gioco. Ok i tanti infortuni ma quanto visto ultimamente non è certo la squadra che eravamo abituati ad ammirare nelle ultime stagioni.

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