Tempo di lettura: 3 minuti
SERIE A, OTTAVA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 3-2: LA DEA RIMONTA MA CEDE NEL FINALE

Roma: in altalena con caduta finale. L’Atalanta esce sconfitta dall’Olimpico contro la Lazio al termine di una partita a dir poco incredibile con i nerazzurri sotto già di due gol dopo venti minuti (autogol di CDK in avvio, poi Castellanos lanciano i biancocelesti e con un miracolo di Musso ed una traversa ad evitare guai peggiori) ma che poi riesce a ritrovare se stessa, reagire e rimontare con le reti di Ederson nel finale di primo tempo e Kolasinac nella ripresa che fanno sperare i tifosi nerazzurri che intravedono anche il possibile sorpasso che però arriva, ma da parte della Lazio che la vince con un gol di Vecino nel finale. La Dea trova così la sua terza sconfitta stagionale, restando ferma a quota tredici punti in classifica.

GASP CON SCAMACCA-CDK: qualche cambio da parte di mister Gasperini rispetto alla vittoriosa trasferta di giovedì a Lisbona, sopratutto davanti dove Koop riposa e c’è Pasalic a ridosso delle due punte De Keteleare e Scamacca mentre dietro è out Toloi ma a sua volta è esonerato in extremis Djimsiti che gioca al fianco di Scalvini e Kolasinac dietro. Nella Lazio in mezzo al campo c’è Rovella con Luis Alberto mentre davanti il tridente è formato da Felipe Anderson, Zaccagni e al centro Castellanos.

DEA SUBITO SOTTO, CDK SBAGLIA PORTA: buona cornice di pubblico all’Olimpico, sono circa un centinaio i tifosi giunti da Bergamo a sostenere la Dea nella capitale in questo match che comincia subito in salita per i nerazzurri che dopo cinque minuti sono già sotto: sul primo calcio d’angolo per i romani, mucchio in area, Il pallone schizza sulla coscia di De Ketelaere che mette involontariamente nella propria porta segnando la sfortunata autorete che porta avanti gli uomini di Sarri.

CASTELLANOS RADDOPPIA, MUSSO SALVA: momento di bambola per l’Atalanta, che va di nuovo sotto all’undicesimo quando su una ripartenza micidiale la Lazio fa 2-0 con Castellanos che mette in rete la palla dopo un’azione corale dei padroni di casa. Al quattordicesimo rischia il definitivo K.O. la Dea quando Casale si ritrova solo davanti a Musso, ma il portiere è strepitoso nel respingere il pallone e salvare la sua porta dal possibile terzo gol. Al diciottesimo ancora la buona sorte salva i nerazzurri quando Guedouzi centra in pieno la traversa con una potente conclusione da fuori.

EDERSON SUONA LA SVEGLIA E ACCORCIA: dopo venti minuti da incubo, l’Atalanta da segni di vita al venticinque quando Pasalic arriva di testa su un bel cross di Ruggeri, solo leggermente in ritardo e la palla finisce fuori. Al trentatreesimo la Dea riesce a rientrar in partita: bel cross dalla sinistra di Ruggeri su cui arriva Ederson di testa e insacca il gol che rimette in partita i nerazzurri. Il gol che ridà speranza ai nerazzurri è di fatto l’ultimo sussulto di un primo tempo, che si chiude dopo tre di recupero, a due facce dei ragazzi del Gasp: inguardabili per venti minuti abbondanti, decisamente meglio dopo.

RIPRESA, CDK SFIORA IL PARI: c’è subito Koopmeiners in campo dopo l’intervallo, con il Gasp che punta su di lui richiamando in panchina Pasalic in questa ripresa che prende il via con i nerazzurri vicinissimi al pari al terzo quando CDK fa un gran numero in area e conclude trovando però la grande risposta di Provedel che salva la porta della Lazio. Al tredicesimo tocca a Lookman entrar in campo in attacco al posto di un Gianluca Scamacca decisamente non ancora al top della condizione.

KOLASINAC DI TESTA FIRMA IL 2-2: dopo averlo sfiorato, l’Atalanta trova il pareggio due minuti dopo il quarto d’ora sugli sviluppi di un corner dove sbuca la testa di Kolasinac che supera tutti e mette alle spalle di Provedel il gol che completa la rimonta nerazzurra. A quel punto Gasp si gioca anche la carta Muriel che entra in campo al posto di De Keteleare.

VECINO DECIDE IL MATCH: partita che ora è apertissima con entrambi i tecnici alla ricerca della mossa vincente per dare scacco matto l’uno all’altro; nel finale entrano anche Holm e Bakker al posto dei due esterni Zappacosta e Ruggeri. E’ però la Lazio a trovare il guizzo che decide la gara, in un momento dove era la Dea a cercar probabilmente di più il sorpasso: a otto dalla fine Vecino servito bene dentro l’area mette in rete riportando avanti i padroni di casa.

SCONFITTA CHE SA DI BEFFA: l’Atalanta non si arrende e prova subito a rispondere: all’ottentasette cross di Koopmeiners da calcio d’angolo e Scalvini di testa fuori di poco il possibile 3-3. Restano a quel punto cinque minuti di recupero in cui però ci proverà solo Muriel su punizione ma senza successo. Vince la Lazio 3-2, la Dea arriva alla sosta incappando in una sconfitta dopo un percorso sin qui quasi netto; peccato, ma la reazione vista oggi e il carattere visto nella ripresa possono far ben sperare per il futuro dopo la sosta per il campionato che servirà per ritrovare energie e idee.

Loading

image_pdfimage_print