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EUROPA LEAGUE, QUARTA GIORNATA

APOLLON L.-ATALANTA 1-1: ZELAYA BEFFA TUTTI SUL TRAGUARDO

Ha assaporato fino ad un minuto dalla fine il passaggio del turno con due turni di anticipo la squadra del Gasp e invece il gol incassato a meno di un minuto dalla fine rinvia tutto e lascia l’amaro in bocca ai nerazzurri al termine di una gara giocata non certo nel migliore dei modi da Petagna e compagni: primo tempo con i padroni di casa che partono pressando parecchio ma poi calano col passare del tempo e la Dea sblocca così il match con un calcio di rigore di Ilicic a dieci dalla fine; i nerazzurri paiono in controllo del match anche nella ripresa quando in avvio centrano il clamoroso palo con Petagna sfiorando il raddoppio. E’ invece la squadra di casa a crescere a quel punto pur non rendendosi mai particolarmente pericolosa se non per un tentativo di Jakolis deviato da Berisha in corner; poi, ad un minuto dalla fine ed in pieno recupero il cross in area che trova Zelaya tutto libero di metter dentro il punto che tiene accesa la speranza dei ciprioti mentre rinvia i sogni di gloria dei nerazzurri che possono solo che mangiarsi le mani per l’occasione sciupata.

Nicosia (Cipro): obiettivo, fare la storia, magari anche già stasera. Si, perchè con un successo in terra cipriota e una contemporanea non vittoria dell’Everton a Lione, l’Atalanta del Gasp staccherebbe con due turni di anticipo il pass per i sedicesimi di Europa League; qualcosa di pazzesco se si pensa che dopo i sorteggi dei gironi quello dei nerazzurri pareva un destino segnato, ma in negativo. Invece questa sera potrebbe consegnare un traguardo storico ai nerazzurri, orfani oggi di Papu Gomez ancora alle prese con il pestone rimediato nella gara con la Samp di campionato per un’Atalanta che va cercando anche un successo europeo che, lontano da casa, manca dal 1990 (successo in Turchia sul Fenerbahce per 1-0).

ILICIC-PETAGNA IN AVANTI: con il Papu rimasto a Bergamo, l’Atalanta che va in campo a Nicosia non si distacca di molto dalla formazione-base con Palomino che in difesa è preferito a Toloi mentre in mezzo ci sono Hateboer e Spinazzola in fascia con in avanti Kurtic ad ispirare il duo Petagna-Ilicic la davanti. Nei ciprioti occhio al collettivo che sa soffrire e quando riparte può essere veramente pericoloso come già avuto modo di vedere nel match di andata quando all’unico vero tiro in porta riuscirono a trovare il provvisorio pareggio.

DEA DIESEL: avvio di gara molto equilibrato, con i padroni di casa che pressano in maniera asfissiante tanto da impedire ai nerazzurri di essere pericolosi e, anzi, si rendono per primi pericolosi al nono con una gran botta da fuori di Alex che sibila vicino al palo di Berisha con il portiere nerazzurro che è apparso comunque in traiettoria. Dopo il quarto d’ora l’Atalanta inizia a far sul serio ed al minuto diciannove va vicinissima al vantaggio con Masiello che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, conclude con un sinistro troppo angolato: palla che passa sotto le gambe di un avversario e si spegne sul fondo. Ancora la squadra del Gasp che prende campo a due minuti dalla mezz’ora, con una doppia occasione per Ilicic: lo sloveno prima calcia alto da ottima posizione, poi sugli sviluppo di un angolo tenta la botta da fuori senza centrare la porta.

ILICIC DAL DISCHETTO, 1-0!: ed è ancora lo sloveno ex-Fiorentina protagonista dell’azione che, a dieci dalla fine del primo tempo, porta al vantaggio dell’Atalanta con Alef che commette fallo (abbastanza dubbio) in area sul numero settantadue nerazurro inducendo l’arbitro a concedere il tiro dal dischetto che lo stesso giocatore si incarica di calciare e segnare mandando in estasi i quasi ottocento tifosi giunti da Bergamo sino a Nicosia.

MINIMO SINDACALE: l’Apollon accusa il colpo e pressa con meno forza concedendo spazi ai nerazzurri che al quarantatreesimo sono ancora pericolosi con Hateboer liberato da Ilicic sulla destra, cross al centro dove però non c’è nessun attaccante nerazzurro pronto a deviare e la difesa di casa riesce a liberare in angolo. Ultimo telegramma di un primo tempo che i ragazzi del Gasp chiudono avanti con il minimo sindacale ma quanto basta per condurre il match per 1-0.

EURO-ESORDIO PER ORSOLINI: la ripresa prende il via e i ragazzi del Gasp vanno ad un passo dal raddoppio all’ottavo sugli sviluppi di un corner dove la testa di Caldara fa da sponda per quella di Petagna che colpisce il palo con la palla che torna in gioco e la difesa cipriota che libera l’area. Pochi istanti dopo arriva il primo cambio per l’Atalanta, è Ilicic ad uscire per lasciar posto ad Orsolini che passa così dai campi di serie B lo scorso anno con l’Ascoli all’esordio in Europa League.

APOLLON INSIDIOSO: la squadra di casa si fa più insidiosa col passare dei minuti mentre i nerazzurri lasciano un po’ colpevolmete fare i ciprioti che, senza strafare, mettono tuttavia sotto pressione la difesa nerazzurra che se la cava pur con qualche affanno; prova a correre ai ripari il Gasp inserendo Gosens al posto di Kurtic dando ulteriore traffico in più a centrocampo ma con l’Apollon che rimane sempre nella metà campo atalantina dando lavoro così anche a Berisha a dieci dalla fine, con il portiere albanese che deve rifugiarsi in corner su un tentativo di testa di Jakolis. A nove dalla fine ultimo cambio per i nerazzurri con De Roon che rileva Cristante a centrocampo.

ZELAYA RINVIA TUTTO, 1-1: nel finale torna a farsi vedere l’Atalanta con la bella combinazione a cinque dalla fine tra Petagna ed Orsolini con il passaggio del primo per il secondo che tenta la conclusione e il portiere dell’Apollon si rifugia in corner con un bell’intervento. Si arriva così ai quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro dove i ciprioti trovano le forze per tentare l’ultimo, disperato sforzo di riprendere il match con i nerazzurri tutti arroccati in difesa del vantaggio; ma una qualificazione ormai in tasca sfugge ai ragazzi del Gasp ad un minuto dalla fine quando il pallone dell’ultimo assalto in area trova Zelaya libero di deviare da due passi e battere Berisha per il gol dell’1-1. Il gol è una doccia fredda in casa nerazzurra che vede a fil di sirena sfumare una vittoria in trasferta in Europa che mancava dal 1990 e, soprattutto, una qualificazione ai sedicesimi di coppa con due giornate di anticipo che invece è rinviato: serve ancora almeno un punto (considerata la possibilità dell’Apollon di poterle vincere entrambe) ai nerazzurri per strappare il pass tanto sognato. Nulla è perduto, ma che beffa questa sera in una gara che si poteva (e si doveva) gestire in maniera decisamente diversa.

IL TABELLINO

APOLLON-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 35′ rig. Ilicic (A), 94′ Zelaya (A)

APOLLON (4-3-3): Bruno Vale; Joao Pedro, Yuste, Alef, Vassiliou; Allan, Da Silva (dal 75′ Maglica), Sachetti; Sardinero (dal 64′ Schembri), Zelaya, Papoulis (dal 57′ Jakolis) – A disposizione: Kissas, Martinez, Angeli, Stylianou – Allenatore: Augousti

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Palomino, Caldara, Masiello; Hateboer, Freuler, Cristante (dall’80’ De Roon), Spinazzola; Kurtic (dal 68′ Gosens); Ilicic (dal 54′ Orsolini), Petagna – A disposizione: Gollini, Castagne, Vido, Toloi – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Andris Treimanis (Lettonia)

NOTE: spettatori: 7mila circa – ammoniti Vasiliou, Sachetti e Da Silva (A), Ilicic, Hateboer e Berisha (A) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

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