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ATALANTA-PESCARA 2-1: seconda vittoria consecutiva per la squadra di Colantuono che conquista tre punti fondamentali nello scontro diretto contro il Pescara: partita non certo facile per Denis e compagni che si trovano addirittura sotto in avvio grazie al bel gol di D’Agostino che manda avanti gli ospiti; alla mezz’ora Bonaventura guadagna il rigore dell’1-1 che Denis trasforma e, nella ripresa è ancora il Tanque nerazzurro al ventiduesimo a sfruttare al meglio un bellissimo assist di Biondini e siglare il gol-vittoria. La squadra nerazzurra sale così a quota trentatre punti in classifica ed allontana ulteriormente le zone-pericolose.

Bergamo: dopo il colpaccio, serve la ciliegina sulla torta per mettere un sigillo importante verso la salvezza. E’ l’ora di pranzo ed il menù della ventottesima di serie A propone l’anticipo delle 12.30 per i nerazzurri di mister Colantuono che attendono tra le mura amiche il Pescara: con gli abruzzesi in crisi profonda e reduci dall’avvicendamento in panchina di questa settimana dove l’ex tecnico Bergodi ha lasciato il posto a Bucchi, Denis e compagni vanno a caccia di punti importanti quanto pesanti per lasciare sempre più in fondo la squadra biancazzurra e mettere ulteriore fieno in cascina verso il traguardo-salvezza. Servirà pazienza e la capacità di giocare con semplicità per avere la meglio di un avversario che, alla disperata ricerca di punti, non verrà certo in gita dalle parti di Bergamo.

Ciga no, pienone si: con l’infermeria che va via via svuotandosi, mister Colantuono recupera Cigarini che va però inizialmente in panchina con Radovanovic che va in mezzo al campo alla ricerca di palloni utili per ispirare il duo d’attacco formato da Denis e Livaja. Grande affluenza di pubblico allo stadio complice i prezzi stracciati proposti per l’occasione di una gara molto importante e le tante iniziative in settimana per colorare lo stadio di nerazzurro tra cui la vendita ad un prezzo scontato del completo da gara casalingo (maglietta+pantaloncini).

Ritmo lento: parte il match ed il pallino del gioco è sin dalle prime battute in mano alla squadra di Colantuono che fatica però a imporre il gioco grazie anche agli ospiti che si raccolgono con ordine nella propria area di rigore e tentano di ripartire e, non a caso, il primo tiro in porta è proprio del Pescara con un tentativo su punizione di D’Agostino che impatta contro la barriera atalantina.

Spavento D’Agostino: avvisaglie del fatto che gli ospiti non hanno per nulla intenzione di fare la comparsa e, infatti, al ventiquattresimo una conclusione precisa di D’Agostino a pochi metri dalla linea dell’area di rigore trova il jolly che sorprende Consigli e porta il Pescara in vantaggio.

Denis, sospiro dal dischetto: in un match fin li praticamente privo di emozioni, il gol degli ospiti sveglia i ragazzi di Colantuono che si riversano in massa nell’area di rigore abruzzese andando vicino al pari quando un bel pallone spiove in area e Denis manca l’aggancio di un nulla; alla mezz’ora però la truppa atalantina trova la chiave verso il pareggio: Bonaventura si invola verso l’area e di rigore e viene fermato in maniera irregolare da Zanon inducendo l’arbitro a fischiare senza esitazione il penalty a favore dei nerazzurri. Sul dischetto va il Tanque Denis che spiazza l’ex Pelizzoli e riporta il match in equilibrio. Rimesse a posto le cose, il match riprende il lento andazzo della prima parte di un primo tempo che scivola così verso il termine sull’1-1 e senza nessun minuto di recupero concesso dall’arbitro.

riprende il match dopo l’intervallo senza cambi nelle fila nerazzurre mentre gli ospiti inseriscono Togni per D’Agostino che, dopo aver portato gli ospiti inizialmente avanti, lascia per un guaio muscolare. Corner per i nerazzurri al secondo, pallone in mezzo per la rovesciata di Stendardo che viene parata agevolmente da Pelizzoli. Ancora Atalanta al nono con Del Grosso che mette in mezzo un bel pallone che, però, non trova la deviazione decisiva di uno tra Denis e Livaja. Tenta di cambiare qualcosa Colantuono nel suo scacchiere in campo andando ad inserire Brienza al posto di Giorgi al tredicesimo.

Bum-Bum Tanque: prova e riprova, i nerazzurri trovano la giocata vincente a metà della ripresa quando da una azione sfumata per gli ospiti, prende quota la ripartenza dei nerazzurri con Biondini che si fa metà campo in volata per mandare in mezzo all’area un pallone delizioso che imbecca Denis solo soletto, ed il Tanque nerazzurro controlla e scarica sotto l’incrocio il punto che ribalta il match e porta avanti l’Atalanta. Altro cambio in casa nerazzurra subito dopo il gol del 2-1, esce Livaja ed al suo posto entra la zanzara De Luca con il compito di pungere gli ospiti in caso di ripartenze pericolose.

Brividi innocui: pur tra mille difficoltà, gli ospiti provano a reagire ed alla mezz’ora mettono qualche brivido alla difesa atalantina con un tentativo di Selik che trova la deviazione aerea di Raimondi che, per poco, non sorprende Consigli e la sfera finisce in calcio d’angolo. Ultimo cambio per mister Colantuono al trentaduesimo con l’ingresso di Cazzola per un Radovanovic apparso poco convincente. Mette dentro un bel pallone Bonaventura al trentatreesimo, De Luca colpisce alto di testa da buona posizione.

Missione compiuta: ospiti che al trentasettesimo guadagnano punizione da buona posizione con Togni che mette dentro un bel pallone che non trova la deviazione di nessun abruzzese e l’azione sfuma con il fallo di Selik su Consigli. Due minuti dopo manovra ancora bene la squadra di Bucchi, con Sculli che apre per la conclusione di Vukosic che finisce sul fondo. I minuti scorrono, si arriva così al novantesimo con l’arbitro che indica in cinque i minuti da recuperare in cui i nerazzurri sono bravissim ad evitare che gli ospiti possano rendersi nuovamente pericolosi, sale la tensione con lo scorrere dei secondi in cui viene anche allontanato mister Colantuono ma, sull’occasione mancata all’ultimo secondo da Brienza per arrotondare il risultato il triplice fischio dell’arbitro fa esploodere il Comunale e salire i nerazzurri a quota trentatre in classifica, infilando la seconda vittoria consecutiva. Traguardo-salvezza più vicino, ma guai ad abbassare la guardia proprio ora che la vetta è li a pochi passi.

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