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SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 5-2: ANCHE LAMMERS A SEGNO NEL FINALE

Quattro non bastano più, meglio andare sul sicuro e segnarne cinque: l’Atalanta chiude il cerchio di questo inizio di campionato e si presenta alla sosta per gli impegni delle nazionali con tre vittorie su tre, tredici gol fatti e cinque subiti ed un primo posto in classifica da capire se in condivisione con qualcuno o in solitario. Numeri pazzeschi quelli della banda del Gasp che, nella sua prima uscita a Bergamo in questa stagione, asfalta anche il Cagliari: subito avanti con Muriel, i nerazzurri si fanno riprendere da Godin prima della mezz’ora, poi inizia lo show; Gomez (una magia il suo gol!), Pasalic e Zapata chiudono le marcature per il 4-1 del primo tempo e, nella ripresa, Joao Pedro per gli ospiti e Lammers (che gol per l’olandese, il primo in serie A per lui) fissano il definitivo 5-2 finale. La squadra del Gasp esce tra gli applausi dei circa mille presenti allo stadio e va alla sosta con il morale altissimo. Bergamo può continuare a sognare.

Bergamo: l’Atalanta è un rullo inarrestabile, e lo conferma anche nel debutto all’ora di pranzo al Gewiss Stadium, stadio pronto per la Champions, ma attualmente uno spettacolo per mille fortunati che vi hanno potuto accedere per via delle restrizioni in atto per l’emergenza sanitaria. Lo spettacolo comunque è sempre assicurato: finisce 5-2 per i nerazzurri primi in classifica con 13 gol all’attivo e cinque al passivo. Il Cagliari ci prova, arriva anche al pari con il neo arrivato Godin, ma poi è travolto dalla marea nerazzurra che spazza via una squadra che, negli ultimi anni, è stata capace di venir a Bergamo e compiere l’impresa.

APRE MURIEL, GODIN RISPONDE: le formazioni sono quelle annunciate con l’Atalanta che deve far a meno anche di Toloi, positivo ieri al tampone per il Covid: spazio così a Romero titolare dietro con Papu, Muriel e Zapata la davanti mentre nei sardi occhio a Simeone con Sottil e Joao Pedro nel tridente di Di Francesco. La Dea però dimostra di non fare sconti a nessuno e al settimo passa: errore in uscita e Palomino lancia nel corridoio centrale Luis Muriel in mezzo ai difensori gialli del Cagliari: sembra fuorigioco, ma il Var dà l’ok e l’arbitro Pasqua convalida. Gara subito in salita per la squadra di Di Francesco che vuole chiudere gli esterni nerazzurri per provare a ripartire: ma l’Atalanta, pur pasticciando in qualche occasione dietro, davanti è una macchina che funziona alla perfezione e continua a creare problemi con Cragno che respinge su gran botta di De Roon al ventidue che centra l’incrocio. Il Cagliari poi cresce e guadagna campo e gli uomini di Gasp devono intervenire più volte in scivolata per frenare gli assalti a destra ma al 24’, su angolo di Marin, spunta Godin che colpisce indisturbato di testa e pareggia.

GOMEZ-MAGIA, E LA DEA DILAGA: l’illusione del Cagliari dura solo cinque minuti perché dall’altra parte c’è il genio del Papu che si inventa una conclusione imparabile per Cragno facendo esplodere i mille del Gewiss Stadium. Da lì l’Atalanta prende il largo sfruttando la pochezza a destra dietro dei rossoblù: l’azione telecomandata del 3-1 viene rifinita da Gosens proprio per Pasalic a cui non resta che metter dentro al minuto trentasette. Cinque minuti dopo e arriva anche il 4-1 che lo confeziona Duvan Zapata (primo gol in campionato per il colombiano) sempre sulla corsia di destra bevendosi nell’uno contro uno Godin e battendo Cragno. Qualche minuto ancora e dopo un giro d’orologio di recupero si va al riposo.

RIPRESA, LA DEA SCIUPA E JOAO PEDRO SEGNA: nella ripresa l’Atalanta non molla e Cragno (davvero superlativo) deve compiere due prodezze su Zapata e Romero in avvio per evitare un passivo peggiore, e così al settimo il Cagliari accorcia con azione che è sviluppata da Nandez per Lykogiannis, che mette al centro e Joao è lesto ad anticipare tutti. L’Atalanta a quel punto vacilla un po’ ed è Simeone a sfiorare il 4-3 su percussione di Sottil. Poi iniziano i cambi: al ventesimo Gasp toglie Zapata e Gomez ed entrano Lammers e Malinovskyi e, pochi minuti dopo concede ancora minuti al colombiano Mojica e si copre un po’ inserendo Freuler per Muriel.

LAMMERS, GIOIELLO NEL FINALE: non è finita perché c’è gloria anche per uno degli ultimi arrivati, Sam Lammers: l’olandese ex Psv ubriaca Lykogiannis con un numero da fenomeno e colpisce in diagonale per il 5-2 a dieci dal novantesimo. Poi è ancora Cragno su Malinovskyi ad evitare che il passivo assuma proporzioni esagerate. Tre minuti di recupero e il match può così andar in archivio con la meritata vittoria dei ragazzi del Gasp che si possono così godere questo avvio di stagione da leccarsi i baffi in vetta alla classifica di serie A. E dopo la sosta, l’impegno di Napoli e l’inizio anche della Champions: prepariamoci amici, ne vedremo delle belle…

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 5-2 (primo tempo 4-1)

RETI: 7′ Muriel (A), 24′ Godin (C), 28′ Gomez (A), 37′ Pasalic (A), 42′ Zapata (A), 52′ Joao Pedro (C), 80′ Lammers (A).

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Romero, Palomino (84′ Sutalo), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens (74′ Freuler); Gomez (64′ Malinovskyi); Muriel (74′ Mojica), Zapata (64′ Lammers) – A disp.: Carnesecchi, Rossi, De Paoli, Ruggeri, Diallo – Allenatore: Gasperini.

CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Zappa (84′ Faragò), Walukiewicz, Godin (84′ Klavan), Lykogiannis; Nandez, Marin (65′ Tramoni), Rog; Sottil (78′ Caligara), Simeone, Joao Pedro (84′ Pavoletti) – A disp.: Aresti, Vicario, Tripaldelli, Pinna, Pisacane, Oliva, Carboni – Allenatore: Di Francesco

ARBITRO: Pasqua di Tivoli

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