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All’Atalanta bastano le poche occasioni giuste per vincere contro uno Spezia mai domo, ma alla lunga inferiore ai nerazzurri.  La Dea soprattutto nel primo tempo corricchia, si innervosisce e crea il nulla in attacco, salvo poi cambiare rotta nel secondo tempo.

Basta alzare leggermente il ritmo contro uno Spezia senza benzina al 50’ per portare a casa 3 punti importantissimi (come tutti del resto), ma che con la spada di Damocle del Real Madrid sicuramente pesavano più del dovuto.

Una gara tutto sommato controllata e vinta senza troppi affanni, diversa dalle prestazioni ad alta intensità e aggressività a cui siamo soliti assistere, ma se una squadra si definisce matura quando sa vincere in tutti i modi, anche soffrendo  on non esprimendo il suo miglior calcio, allora la dea contro gli aquilotti ha decisamente passato l’esame .

Una partita a due facce che a qualcuno avrà fatto storcere il naso in ottica Real Madrid, e che ora si chiede “Quale Atalanta aspettarsi in Champions?”. Gasperini nel postpartita ha risposto che la Dea come sempre ci proverà, non si snaturerà e soprattutto non ha intenzione di fare una passeggiata.

E guardando alle ultime trasferte in Champions, i numeri sono da squadra che corre, più che da turista per caso.

TOURNEÈ DA TOP CLUB

La Dea è solo al suo secondo anno in Champions, ma quest’anno il trend fuori da Bergamo è decisamente da veterana della competizione.

Le tre vittorie nel girone sono arrivate  a Liverpool(0-2), ad Amsterdam (0-1) e sul campo del Midtjylland (0-4) chiaro segno di come i nerazzurri reggano benissimo psicologicamente lo status e le tradizioni calcistiche dei club avversari.

7 gol all’attivo e soprattutto 0 subiti,  tra assenze e situazioni che hanno in parte “aiutato” la Dea nel loro cammino, ma che non minimizzano assolutamente la voglia di stupire e regalare emozioni al pubblico atalantino.

Un ruolino di marcia da “invicible”, ma prima che qualche superstizioso mi attacchi di superbia,  voglio subito dire che con il Real sarà tutto diverso e la sola corsa non basterà, ma di questo ne riparleremo.

Una cosa è certa, la banda Gasperini vuole suonare la propria musica anche a Valdebebas, e continuare a non porre limiti alla sua antonomasica corsa.

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