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SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA:

SPEZIA-ATALANTA 2-2: DI HOJLUND E SUPERMARIO I GOL DELLA DEA

La Spezia: un calcio alla crisi della quinta sconfitta nelle ultime sei partite: è quello che a due minuti dalla fine dà Pasalic, con un tocco sporco, su un invito di Koopmeiners al pallone che evita alla squadra nerazzurra una sconfitta che, per quanto visto in campo, ci sarebbe stata tutta. Perché lo Spezia aveva legittimato una sostanziale superiorità, e un atteggiamento più concreto e reattivo dell’Atalanta, con due gol, più uno annullato per fuorigioco, e almeno altri due sfiorati. Sicuramente più incisiva della Dea, che ha strappato un punto più con i nervi, denunciando la giornata negativa di troppi giocatori, pochi a salvarsi nonostante il punticino raccolto in Liguria: Hojlund, con il gol che ha ridato coraggio ai suoi, e Koopmeiners, l’autore dell’assist decisivo per Pasalic: SuperMario si è confermato una maledizione per lo Spezia con sei gol in cinque partite contro la squadra ligure.

GASP CON ZAPATA-LOOKMAN: il tecnico nerazzurro Gasperini risolve i dubbi offensivi scegliendo la coppia Zapata-Lookman mentre dietro, assieme a Toloi, ci sono Palomino e Scalvini, preferiti a Okoli e Djimsiti; sulle fasce Maehle e Ruggeri, con il triangolo di centrocampo formato da De Roon, Ederson e Koopmeiners. Nello Spezia, mister Gotti, avendo recuperato Reca, non rischia subito da titolare il neo acquisto Moutinho e sceglie Amian a Caldara. Per il resto tutto come previsto, con Gyasi e non Maldini al fianco dell’intoccabile Nzola.

GYASI SUBITO A SEGNO: lo Spezia è sicuramente molto più connesso al match dell’Atalanta: Bastoni si trova sui piedi una specie di rigore a Sportiello “scoperto” ma calcia malissimo la chance dopo nemmeno tre minuti. Il campanello d’allarme non basta a svegliare un’Atalanta svagatissima e quando Nzola scappa per la prima volta a Palomino per mettere in mezzo, c’è Gyasi prontissimo a tagliare bruciando Toloi.

DEA STERILE, NZOLA FA 2-0: la reazione invocata per i momenti difficili il giorno prima da Gasperini c’è, ma non abbastanza lucida e quello che poteva essere un momento chiave a favore, diventa un’arma a doppio taglio: minuto dodici c’è uno scontro (con sospetto rigore) fra Zoet, in uscita disperata, e Zapata, il secondo portiere dello Spezia ha la peggio e deve uscire così come non molto dopo Gasperini perderà il colombiano, acciaccato dalla collisione. Il portiere ferma prima un colpo di testa di Zapata e poi, in uscita, il subentrato Hojlund che punta la porta, ma nel frattempo la squadra di Gotti raddoppia con merito, quando Bourabia vince un contrasto con Edreson e lancia nello spazio Nzola che si trova solo, e in posizione regolare, davanti a Sportiello. Prima dell’intervallo una Atalanta completamente in tilt rischia anche il 3-0, quando ancora Nzola scappa di nuovo a Palomino, che però lo recupera in extremis. Sei minuti di recupero nel primo tempo e si va al riposo con i nerazzurri sotto meritatamente di due gol.

RIPRESA, IL VAR SALVA LA DEA: chi si aspetta una reazione immediata dei nerazzurri rimarrà deluso: il copione è sempre lo stesso del primo tempo con Spezia vicino al gol dopo due minuti con un colpo di testa fuori di Bastoni e anche il gol del 3-0 con l’ennesima dormita difensiva nerazzurra che regala ad Ampadu il facile pallone del tris vanificato però da una posizione di offside del giocatore di casa pescata al Var.

HOJLUND RISVEGLIA L’ATALANTA: scampato il pericolo, Gasp si gioca tutte insieme le carte Zappacosta, Pasalic e Muriel al posto degli evanescenti Maehle, Ederson e Lookman e la Dea inizia a capirci qualcosa di più: così a dodici dalla fine la squadra nerazzurra accorcia con Hojlund che, ben servito da Zappacosta, spalle alla porta, si gira bene addosso a Kiwior e segna con un diagonale e sfiora pure il bis pochi minuti dopo con un diagonale radente di sinistro che finisce fuori di un nulla.

PASALIC EVITA LA SCONFITTA: a questo punto i nerazzurri (che hanno sonnecchiato per gran parte del match) ne hanno di più e il pari arriva, quasi insperato, al secondo dei cinque di recupero concessi e lo trova Pasalic su assist di Koopmeiners e tocco sotto misura del croato, con la difesa di casa che lascia il croato libero di toccare quanto basta e regalare all’Atalanta un pareggio probabilmente immeritato ma che speriamo dia una spinta a questi ragazzi per cercare prestazioni migliori a partire già dalla prossima gara. Perchè, a scanso di equivoci, giocando così di strada se ne fa davvero poca…

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