Caro Bergamasco, ti scrivo

Caro bergamasco ti scrivo, così mi distraggo un po’

E siccome siamo molto lontani, più forte ti scriverò

Da quando la pandemia ci ha colpiti, non ci son state grandi novità

Questo 2020 volge ormai al termine ormai

Ma qualcosa a Bergamo ancora non va

Non si esce la sera, compresi i giorni di festa

E c’è chi ha messo degli striscioni di speranza sui balconi

Non si interagisce da un anno con gli altri

E avanza del tempo a chi non ha niente da dire e da fare

Ma gli scienziati hanno detto che il nuovo anno porterà il vaccino

E tutti quanti lo stiamo già aspettando

Ci riabbracceremo e faremo festa tutto il giorno

Ogni bergamasco scenderà da casa

Anche gli amici faranno ritorno

Si mangerà insieme e ci faremo tanta compagnia

E qualche milione di virologi così sparirà

Vedi, caro amico bergamasco, questo ti scrivo

E di come sono contento di essere vivo in questo momento

Vedi concittadino cosa mi tocca immaginare

Per continuare a sorrider e ben sperare

Il 2021 che sta per arrivare tra un anno passerà

Io lo vorrò vivere intensamente, e questa è la prima grande novità.




Mercato Atalanta, il punto tra obiettivi e partenze

MERCATO ATALANTA/ Il 4 gennaio inizierà ufficialmente la sessione del mercato invernale, ma l’Atalanta già da quasi un mese è molto attiva. Tra grane interne, incomprensioni e perplessità, a gennaio potremmo assistere ad alcune partenze anticipate, ma anche colpi impensabili. Facciamo insieme il punto della situazione.

Mercato Atalanta, partenze e arrivi

ALI TARPATE-Con l’ufficialità del danese Joachim Maehle, Gasperini trova il suo vice Hateboer sul’esterno destro. Questo inevitabilmente porterà al rientro anticipato di Piccini e Depaoli, mai entrati a pieno nei meccanismi e nelle scelte del tecnico torinese.

Sull’out di sinistra la società punta fortemente sul giovane Ruggeri, e nonostante l’infortunio, Mojica potrebbe non rientrare più nei piani, tirnando anch’esso al Girona anzitempo.

“GRANA” GOMEZ– In attacco tutto ruoterà attorno alla possibile partenza del Papu. Negli ultimi giorni la società avrebbe cercato di mediare per sotterare l’ascia di guerra, ma trapela una forte convinzione in Gasperini di non tornare sui suoi passi. Per questo motivo Beppe Riso, l’agente dei Gomez avrebbe già ricevuto(proposto il giocatore alle milanesi.

Mezza Serie A non si farebbe scappare la ghiotta occasione di accogliere l’argentino, ma il prezzo di quasi 10 milioni fissato da Percassi ha fatto virare le pretendenti che azzarderebbero il colpo solo nel caso il presidente nerzzurro abbassasse il prezzo o accettasse contropartite (già il no per Vecino offerto dall’Inter).

In aggiunta, Gomez avrebbe chiesto espressamente di rimanere in Italia e soprattutto in Lombardia, per non doversi trasferire con la famiglia. Escludendo la serie B e la Serie C, le uniche mete predilette da Gomez rimangono Milan e Inter, ma come già detto, a questi prezzi il gioco non varrebbe la candela.

ABBONDANZA- In difesa entro i primi 10 giorni di gennaio Caldara farà il suo ritorno, e a questo punto vista l’imprescindibilità di Romero, Djimisti, Toloi e Palomino, Bosko Sutalo potrebbe partire in prestito. Su di lui Crotone e Bologna.

Proprio i felsinei, assieme a Genoa e Sampdoria starebbero accedendo un’asta per Sam Lammers. L’attaccante olandese ha trvato pochissimo spazio con Gasperini, che sarebbe convinto di lasciarlo partire a gennaio per farsi le ossa in Serie A.

Mercato Atalanta, certezze e suggestioni

(QUASI)CERTEZZE E SUGGESTIONI- Dopo Maehle, Viktor Kovalenko potrebbe iscriversi alal lista deglia cquisti invernali della Dea. Usiamo ancora il condizionale perché l’accordo con lo Shakthar e l’agente del giocatore è già stato trovato. Essendo in scadenza di contratto nel 2021, ancora le parti discutono per anticipare o meno il suo arrivo.

Come ogni mercato, appaiono le prime suggestioni. In questo caso parliamo di Stephan El Shaarawy. L’ex Roma si sta allenando ed è pronto a tiornare in Italia, dopo l’esperienza in Cina. Le doti tecniche non si discutono, ma sono due i nodi impossibili da sciogliere.

Lo Shangai Shenua pretende un mino di 10 milioni per lasciarlo partire. In aggiunta, in Cina il giocatore percepiva 15-16 milioni netti, e nel caso abbia voglia di rilanciarsi a Bergamo, sa benissimo che dovrebbe decurtarsi lo stipendio di un decimo.




Canto di Natale nerazzurro

CANTO NATALE NERAZZURRO- Siamo a Bergamo, vigilia di Natale 2020. Anche Antonio Percassi, presidente della gloriosa Atalanta Bergamasca Calcio si sta riposando sulla sua poltrona, assorto dai suoi pensieri.

La sua squadra di calcio continua a regalare emozioni alla tifoseria nerazzurra, ma le tensioni interne scaturite dall’ormai logoro rapporto tra il suo allenatore Gian Piero Gasperini e il capitano argentino Alejandro “Papu” Gomez rischiano di compromettere una stagione che si preannunci ancora una volta esaltante.

In attesa di incontrare nuovamente entrambi per risolvere definitivamente la questione, Percassi sente qualcuno intento a discutere arditamente fuori dalla porta della sua stanza, disturbando il presidentissimo, che invece vorrebbe riposare le sue stanche membra.

Stizzito per il brusio, decide di alzarsi per per aprire la porta, quando quest’ultima viene spalancata da alcuni giovani liceali che non si curano della presenza del presidente nella stanza e iniziano a passarsi il pallone tra tavoli, divani e oggetti d’antiquariato.

Percassi arrabbiato chiede: “Chi siete voi? Che ci fate qui?” e i ragazzi risposero: “Come, non ci riconosci? Noi siamo Eugenio, Alessandro, Giulio, Ferruccio e Giovanni, i fondatori dell’Atalanta che tanto ti ha fatto guadagnare e soprattutto sognare“.

Percassi rimasto attonito da quella risposta, decide di bere un bicchiere d’acqua, credendo di avere le allucinazioni, ma i 5 ragazzi continuano: “Siamo venuti qui per darti conforto, viste le elucubrazioni mentali che ti sei creato nell’ultimo periodo. Noi siamo gli spiriti dell’Atalanta passata, e vogliamo mostrarti i valori che in quel lontano 17 ottobre 1917 ci fecero fondare l’Atalanta”.

Neanche il tempo di rispondere, gli spiriti catapultarono Percassi in un flashback, mostrandogli le origini della sua squadra gloriosa. Dalle magliette bianconere (diventate neroblu nel 1920 grazie alla fusione con la Bergamasca), fino al primo campionato in Serie A nella stagione 1936-37. Antonio però focalizzò l’attenzione su un particolare trofeo: quella Coppa Italia vinta nel 1963, quando la Dea raggiunse il suo primo traguardo storico.

Perché mi avete mostrato queste scene passate?” domandò Percassi. La risposta degli spiriti lo spiazzò: “A volta serve ricordarsi chi siamo e chi siamo stati per decidere cosa vorremo essere in futuro. Questa querelle tra Gomez e Gasperini non deve compromettere tutto quello che hai creato, e soprattutto gli ideali che noi abbiamo voluto incarnare come società di calcio 113 anni fa. Medita quindi su ciò che potrebbe accadere, senza dimenticarti di quello che è stato“. Con questa parole, gli spriti si congedarono, lasciando Percassi in uno stato catatonico, ancora incredulo per ciò che era accaduto.

Frutto dell’immaginazione o realtà, le parole degli spiriti passati lo colpirono, tanto da rendere impossibile a Morfeo (il dio del sonno, non il giocatore) di portarlo nel mondo dei sogni.

Proprio mentre gli occhi iniziarono a chiudersi, ecco fare visita al presidente nerazzurro un secondo spirito. Un’entità strana, non umana: si trattava di un enorme Coppa di Champions League con orecchie grandi, occhi, naso e bocca, dalla voce profonda, ma calda. Questa volta Percassi non si spaventò, anzi gli brillarono gli occhi davanti a quella visione, ma lo spirito prese parola: “Ciao Antonio, io sono Champ, lo spirito del Natale presente. So che quel che ti mostrerà ti piacerà e ti illuminerà gli occhi come il sole ad Agosto, ma ti chiedo di prestare molta attenzione a ciò che dirò in seguito“.

Così Champ coinvolse Percassi in un altro viaggio, questa volta però nei ricordi recenti. La promozione in A nel 2011 sotto la sua presidenza, l’arrivo di Gasperini nel 2016 e lo storico quarto posto nel 2017, passando per l’epopea vissuta in Europa, tra la prima Europa League e i quarti di Champions League persi in extremis contro il PSG. Un mix di emozioni e ricordi, tra i quali gli abbracci con Papu Gomez.

A questo punto però, lo spirito ammonisce il presidente nerazzurro: “Vedi? Tutto quello che hai creato lo devi ad una società, ad un allenatore, un gruppo di giocatori e soprattutto una tifoseria che non si sono mai tirati indietro nei momenti più difficili. Hai raggiunto vette al limite del razionale, e con questa ambizione il futuro si prospetta ancor più florido, ma ascolta attentamente: è l’unione che fa la forza, e da soli non si va da nessuna parte“.

Improvvisamente lo spirito scomparse, lasciando Percassi da solo con un pensiero intenso: “Quindi che devo fare con Gomez?“. In attesa di un responso, il presidente decise di dormirci sopra, sperando che la notte avesse potuto portare consigli. E così fece.

Questa volta nessun rumore molesto, ma solo un gran bagliore ad illiminare la stanza di Percassi. Infastidito da cotanta lucentezza, il presidente si alzò dal letto e vide davanti a sé una donna bellissima, dai capelli lunghissimi e vestita di nerazzurro: era Atalanta, la dea del mito greco e simbolo della squadra orobica.

Nessuna parola, ma solo il gesto di seguirla. Ammaliato da quella figura, Percassi la seguì immediatamente, e lo spirito lo condusse verso una strada buia pesta, ma in fondo ecco scorgersi una luce biancastra e un mix di rumori e canti provenire da un campo di calcio. “Mi avrai riconosciuta, io sono Atalanta, simbolo della tua squadra, nonché spirito del Natale futuro. Quelli che senti sono i cori dei tifosi nerazzurri, perchè il ritorno in uno stadio è tra le poche certezza della vita. Nel bene e nel male, i tifosi vi supporteranno, e questo cambia poco il tuo destino. Tu ora sei davanti ad una scelta difficile su cui io purtroppo non posso proferire verbo, ma voglio darti un consiglio che potrebbe aiutarti. Non mettere sul piatto della bilancia chi tra Gomez e Gasperini abbia dato di più, ma valuta come sarebbe il futuro senza entrambi. C’è ancora tempo per risolvere la questione, ma ricorda: idee e bandiere davvero non possono coesistere?“.

Percassi si ritrovò nel suo letto, e ormai le luci del mattino avevano illuminato la stanza. Era il giorno di Natale, un giorno che Percassi decise di passare con la famiglia, ma tra pochi intimi date le restrizioni vigenti.

Il presidente nerazzurro decise di non perdere tempo e preso il cellulare, iniziò a chiamare il capitano Papu Gomez e Gasperini, augurando loro un felice Natale, ma soprattutto convocandoli seduta stante per tentare un ultimo tentativo di riappacificazione.

Percassi decise di raccontare ad entrambi quella folle notte vissuta tra ricordi, spiriti ed emozioni, passando forse per pazzo, ma alla fine ecco compiersi il miracolo: il capitano argentino e Gasperini si strinsero la mano, promettendosi di collaborare con gioia e impegno per continuare a portare la Dea sempre più in alto, e per continuare a rendere unico e indescrivibile il Natale di tutti i tifosi atalantini.




Serie A, i risultati dopo la 14a giornata

I RISULTATI DELLA QUATTORDICESIMA GIORNATA

MARTEDI’ 22 DICEMBRE

ORE 18:30
Crotone-Parma 2-1: 24′, 44′ Junior Messias, 57′ Kucka

ORE 20:45
Juventus-Fiorentina 0-3: 3′ Vlahovic, 76′ Alex Sandro autogol, 81′ Caceres

MERCOLEDI’ 23 DICEMBRE

ORE 18:30
Verona-Inter 1-2: 52′ Lautaro Martinez, 63′ Ilic, 69′ Skriniar

ORE 20:45
Bologna-Atalanta 2-2: 22′ su rigore e 23′ Muriel, 73′ Tomiyasu, 83′ Paz

Milan-Lazio 3-2: 10′ Rebic, 17′ Calhanoglu, 28′ Luis Alberto, 59′ Immobile, 90’+2 Hernandez

Napoli-Torino 1-1: 56′ Izzo, 90′ Insigne

Roma-Cagliari 3-2: 11′ Veretout, 59′. 90’+1 Joao Pedro, 71′ Dzeko, 77′ Mancini

Sampdoria-Sassuolo 2-3: 2′ Traore, 55′ Quagliarella, 56′ Caputo, 58′ Berardi, 84′ Keita

Spezia-Genoa 1-2: 10′ Nzola, 16′ Destro, 73′ Criscito rigore

Udinese-Benevento 0-2: 9′ Caprari, 77′ Letizia

LA CLASSIFICA
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 14 10 4 0 32 16 +16 34
2 Inter 14 10 3 1 34 17 +17 33
3 Roma 14 8 3 3 31 23 +8 27
4 Sassuolo 14 7 5 2 26 17 +9 26
5 SSC Napoli 13 8 1 4 27 12 +15 25
6 Juventus 13 6 6 1 25 13 +12 24
7 Atalanta 13 6 4 3 28 20 +8 22
8 Lazio 14 6 3 5 22 23 -1 21
9 Hellas Verona 14 5 5 4 18 14 +4 20
10 Benevento 14 5 3 6 17 23 -6 18
11 Sampdoria 14 5 2 7 23 24 -1 17
12 Udinese 13 4 3 6 14 17 -3 15
13 Bologna 14 4 3 7 21 27 -6 15
14 Fiorentina 14 3 5 6 16 21 -5 14
15 Cagliari 14 3 5 6 21 27 -6 14
16 Parma 14 2 6 6 13 25 -12 12
17 Spezia 14 2 5 7 19 29 -10 11
18 Genoa 14 2 4 8 14 27 -13 10
19 Crotone 14 2 3 9 13 29 -16 9
20 Torino 14 1 5 8 22 32 -10 8



Le pagelle di Bologna-Atalanta

DELUSIONE-MIRANCHUK, GARANZIA-MURIEL

La prova in chiaroscuro di Bologna lascia aspetti positivi da analizzare ai nerazzurri, su tutti l’ottima prova di Ilicic e anche di Muriel (doppietta per lui) ma anche negativi: come l’ingresso di Miranchuk nella ripresa che non sortisce gli effetti sperati con il russo apparso apatico e fuori dagli schemi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5.5: non convince nelle scelte per la gestione del match. Su tutte quella di sostituire Ilicic dopo soli 45′. Con tutte le attenuanti del caso, ma lo sloveno aveva decisamente fatto la differenza dopo il grande primo tempo dei suoi. La butta via un po’ anche lui.

GOLLINI 6.5: incolpevole sui gol subiti, nelle altre circostanze si fa trovare pronto.

TOLOI 6.5: bene finchè resta in campo, poi il ritorno di guai muscolari lo costringono a lasciare. (PALOMINO 6: partita sufficiente, svolge il compitino con ordine).

ROMERO 5.5: qualche entrata un po’ rude, ma appare oggi meno sicuro del solito.

DJIMSITI 6: bene per almeno un’ora abbondante di gioco, poi sparisce misteriosamente nell’ultima parte del match.

HATEBOER 6.5: diversi inserimenti interessanti, tra gli ultimi a mollare.

DE ROON 6.5: molto bene per buona parte del match, anche lui poi patisce la flessione nel finale che costa carissimo ai suoi.

FREULER 6: prova in un paio di occasioni anche la conclusione a rete ma senza fortuna (MALINOVSKYI s.v.: entra ormai a giochi praticamente fatti, non riesce ad incidere).

GOSENS 6.5: inesauribile come sempre, esce stremato nel finale di gara. (MOJICA s.v.: dentro nel finale).

PESSINA 6: un buon primo tempo, ma nella ripresa perde spesso palloni che meritavano miglior sorte.

ILICIC 7.5: con lui in campo la Dea corre, gioca e crea occasioni. Si guadagna il rigore che sblocca il match. Sostuito (forse un po’ troppo frettolosamente) nell’intervallo. (MIRANCHUK 5: la delusione di serata. Non lascia traccia in campo, non riesce ad essere di aiuto ai compagni).

MURIEL 7.5: ancora due. Stavolta non valgono la vittoria ma segna altre due reti dopo quella di domenica alla Roma. Freddo dal dischetto, bravissimo pochi minuti dopo sul momentaneo 2-0. (ZAPATA 6: pochi palloni a disposizione, solo un tentativo murato dalla difesa).




L’Atalanta dura solo un tempo: e il Bologna rimonta due gol ai nerazzurri

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 2-2: DOPPIO MURIEL NON BASTA, IL BOLOGNA RIMONTA NELLA RIPRESA

Dispensare regali: tra poco più di ventiquattro ore Babbo Natale inizierà il suo viaggio intorno al mondo per consegnarli a tutti i bambini in questo anno difficile per tutti che va verso la conclusione. L’Atalanta non ha voluto esser da meno stasera e, dopo un gran primo tempo e avanti di due gol grazie alla doppietta di Muriel, nella ripresa si fa rimontare a cavallo dalla mezz’ora da un Bologna sin li quasi mai in partita e che invece reagisce e riprende i nerazzurri con le reti di Tomiyasu e Paz. Finisce 2-2, i nerazzurri frenano la loro corsa dopo la roboante vittoria sulla Roma e chiudono l’anno al settimo posto a ventidue punti subito dietro a Juve e Napoli.

Bologna: non saranno molti i ricordi positivi che questo 2020 ci lascerà. Un anno ormai prossimo al tramonto e che ha trascinato con se la pandemia legata al Coronavirus che ha messo in seria difficoltà tutto il pianeta. Certo, l’Atalanta rappresenta una piacevolissima eccezione di un anno decisamente tribolato: le emozioni che i ragazzi del Gasp hanno regalato a Bergamo e la sua gente sono e saranno sicuramente indimenticabili. La Dea a Bologna stasera chiude così il suo 2020 pallonaro con l’intento di proseguire i segnali di ripresa visti nelle ultime giornate e dopo la splendida rimonta di domenica contro la Roma.

ILICIC TITOLARE: dopo il gran secondo tempo contro la Roma, il Gasp lancia Ilicic titolare in attacco nell’unico reparto dove il mister cambia con lo sloveno e Muriel (e non Zapata) titolari con Pessina a loro supporto mentre dietro e in difesa solo conferme per chi ha giocato domenica. Nel Bologna c’è ancora Da Costa tra i pali mentre in avanti c’è l’ex Musa Barrow ormai diventato titolare fisso nella squadra di Mihajlovic.

MURIEL BUM-BUM, DEA SUL 2-0: serata tutt’altro che invernale a Bologna con clima abbastanza gradevole per la stagione mentre il match prende il via su ritmi piuttosto blandi nel primo quarto d’ora senza occasioni da gol da ambo le parti. Al ventesimo però la Dea ingrana e sblocca il match: Ilicic prova lo slalom in area e viene steso con l’arbitro che indica il dischetto del rigore senza indugio. Va Muriel dal dischetto e non sbaglia il gol del vantaggio di un’Atalanta che, però, non è paga: passano tre minuti e, da una corta respinta di Dijks, Muriel passa tra due avversari e di sinistro batte ancora Da Costa e firmare il 2-0 per l’Atalanta!

TOLOI K.O., ENTRA PALOMINO: l’uno-due micidiale dei ragazzi del Gasp complica la strada di un Bologna che non riesce quasi mai a rendersi pericoloso e, al contrario, sono i nerazzurri che ci provano di più anche se alla mezz’ora perdono Toloi che lascia il campo per noie muscolari con Palomino entra in campo al suo posto. Al trentottesimo poi Gosens approfitta di un errore del Bologna, ma il cross è troppo alto per Ilicic. Lo stesso tedesco a tre dall’intervallo non sfrutta al meglio il cross di Djimsiti calciando ampiamente sopra la traversa. Ultimo telegramma di un primo tempo quasi totalmente di marca nerazzurra con i ragazzi del Gasp che chiudono avanti di due gol dopo il minuto di recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, L’ORA DI MIRANCHUK: subito una novità dopo l’intervallo in casa nerazzurra con il Gasp che inserisce Miranchuk in campo concedendo fiato ad Ilicic che gli lascia il posto dopo un rigore conquistato e un assist nel primo tempo. L’Atalanta mantiene il controllo delle operazioni pur senza però cercar di affondare con maggior convinzione con il Bologna che non riesce a ripartire anche se al quarto d’ora un errato controllo di Freuler concede a Palacio di mandar l’ex Barrow al tiro ma con mira imprecisa.

TOMIYASU RIAPRE IL MATCH: al ventesimo è l’ora di Zapata che entra in campo al posto di Luis Muriel che si congeda e lascia spazio al suo connazionale dopo la doppietta realizzata. Al ventiquattresimo Gollini è reattivo sul tentativo di conclusione da fuori di Svamberg con il portiere nerazzurro che neutralizza in due tempi. Segnali che i felsinei ci vogliono provare sino in fondo e a due dalla mezz’ora accorciano con Tomiyasu che raccoglie il bel pallone offerto da Orsolini e supera Gollini in uscita riaprendo il match.

LA DEA SPARISCE, PAZ LA PUNISCE, 2-2: l’Atalanta incassa il gol e cala vistosamente ed i padroni di casa trovano forza e spinta per cercare il pari che prima Orsolini sfiora di testa qualche minuto dopo la mezz’ora, e poi trova sul successivo corner dove spunta di testa il neo entrato Paz che sorprende tutta la difesa nerazzurra e mette dentro il 2-2.

BABBO NATALE AL CONTRARIO: l’Atalanta paga così una ripresa giocata con troppa presunzione, convinta di aver già in tasca una vittoria che, il calcio insegna, non è mai da dar per scontata in questo sport. Il match si avvia verso il termine con i nerazzurri che provano l’assalto al nuovo vantaggio, il Bologna che sfiora addirittura il colpaccio con Soriano nel primo dei tre minuti di recupero concessi. Finisce 2-2, e per l’Atalanta Babbo Natale, dopo le gioie di domenica con la Roma frena stavolta la corsa dei nerazzurri. E tanti auguri a tutti voi!

IL TABELLINO

BOLOGNA-ATALANTA 2-2 (primo tempo 0-2)

RETI: 22’ pt Muriel (A), 23’ pt Muriel (A), 28’ st Tomiyasu (B), 37’ st Paz (B)

BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa; Tomiyasu, Danilo, Medel, Dijks (33’ st Paz); Schouten (31’ st Dominguez), Baldursson (25’ st Svanberg); Vignato, Soriano, Barrow (25’ st Orsolini); Palacio – All.: Mihajlovic

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi (36’ pt Palomino), Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (39’ st Malinovskyi), Gosens (40’ st Mojica); Pessina, Ilicic (1’ st Miranchuk); Muriel (20’ st Zapata) – All.: Gasperini

ARBITRO: Chiffi di Padova

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 18’ pt Gosens (A), 15’ st Djimsiti (A), 77’ st Mihajlovic (B), 39’ st Palacio (B), 41’ st Da Costa (B) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




L’Atalanta a Bologna prova a chiudere in bellezza il suo magico 2020

BOLOGNA, ORE 20.45

SFIDA AI FELSINEI CON UN ILICIC IN GRAN FORMA

Sta per scendere il sipario sul 2020 calcistico (e non solo): le imminenti festività sono precedute dal turno di campionato dell’antivigilia di Natale che vede la Dea impegnata questa sera nella sfida al Dall’Ara contro il Bologna. I ragazzi del Gasp cercheranno di allungar la striscia positiva di risultati e proseguire sull’entusiasmo della grandissima rimonta alla Roma di domenica. Se questo anno che ci lascia porterà con se diversi brutti ricordi per tutte le vicende ormai note, sicuramente l’Atalanta ha rappresentato per Bergamo e la sua gente una rara e dolcissima nota lieta in un 2020 che purtroppo porta via con se anche molte persone che il Covid si è preso con se nella provincia bergamasca.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SFIDA DELLA DEA AI ROSSOBLU DALLE 20.45 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con un Ilicic in stato di grazia, è forte la tentazione del Gasp di schierarlo titolare in avanti insieme a Pessina e con Zapata unica punta. Dietro e in mezzo invece paiono confermati i giocatori presenti contro la Roma.

LE PROBABILI FORMAZIONI

BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Medel, Tomiyasu, Dijks; Schouten, Svanberg; Orsolini, Vignato, Soriano; Barrow – All.: Mihajlovic

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Ilicic; Pessina, Zapata – All.: Gasperini