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SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

VERONA-ATALANTA 0-2: MALINOVSKYI DAL DISCHETTO E ZAPATA PER SBANCARE IL BENTEGODI

Salutata da poco la Champions League per mano del Real, l’Atalanta lancia da Verona un chiaro segnale che in quella coppa proverà a fare di tutto a tornarci il prossimo anno. La squadra del Gasp, in una inedita formazione senza esterni, vince con pieno merito a Verona e si prende la rivincita sul match di andata quando gli uomini di Juric vinsero a Bergamo. Gara praticamente senza storia e decisa nel primo tempo: prima con un penalty di Malinovskyi, poi prima dell’intervallo con un gran gol di Zapata, che poco prima aveva centrato il palo. Nella ripresa l’Hellas prova a reagire ma la Dea non corre praticamente mai rischi e Gollini è bravo nell’unica occasione dei padroni di casa. L’Atalanta porta a casa tre punti preziosi salendo a quota cinquantacinque punti in classifica.

Verona: il Real Madrid è dimenticato, l’ambizione di potersi rifare nella prossima Champions League no: l’Atalanta nelle ultime otto partite ha fatto 19 punti, ed oggi ha legittimato la sua presenza nella corsa ad un posto nelle prime quattro stradominando un Verona arrivato invece alla terza sconfitta consecutiva, cinque in totale nel girone di ritorno. Partita risolta già nel primo tempo e poi controllata senza affanni nella ripresa.

GASP CAMBIA TUTTO: quante sorprese nell’undici titolare del Gasp, a cominciare dalla porta dove torna titolare Gollini e davanti a sostenere Zapata ci sarà la coppia Miranchuk-Malinovskyi con Pessina arretrato in mezzo e Mahele inizialmente tenuto a riposo in panchina. Nel Verona c’è Lasagna davanti assistito dietro da Zaccagni e Barak con l’ex Tameze in mezzo al campo per gli uomini di Juric (oggi squalificato, in panchina ci sarà Paro).

DEA, QUANTE OCCASIONI: giornata fredda, ma con cielo sereno a Verona all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via e i ragazzi del Gasp prendono sin da subito il pallino del gioco, probabilmente sorprendendo gli scaligeri con l’inedito schieramento scelto dal mister: al quattordicesimo Zapata si auto lancia e va via al suo difensore, arriva in area, Tameze in scivolata mura il tiro verso la porta dell’attaccante colombiano. Dieci minuti dopo Malinovskyi pennella su punizione in area per Romero, il suo colpo di testa ravvicinato fermato da Silvestri. Alla mezz’ora, Zapata ci prova di forza, ma sul suo tiro c’è sempre Silvestri, questa volta di piede a negargli il gol.

MALINOVSKYI LA SBLOCCA DAL DISCHETTO: passano due minuti e arriva la grande chance per sbloccare il match per la Dea quando Dimarco commette fallo di mano in area sugli sviluppi di un corner e l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto: Malinovskyi non fallisce dalla lunetta e firma l’1-0 per i nerazzurri. Ancora Atalanta, non paga dopo il vantaggio, al trentottesimo quando Pessina serve bene in velocità Zapata, il suo tiro deviato da un difensore finisce sul palo e poi in angolo.

ZAPATA, SUPER-GOL PRIMA DELL’INTERVALLO: il colombiano però nel finale fa valere ancora una volta il suo strapotere quando, a due dall’intervallo, scappa via a Lovato e anticipa con un colpo delizioso l’uscita di Silvestri firmando il 2-0 per la Dea. Il raddoppio nerazzurro è la ciliegina sulla torta di un primo tempo letteralmente dominato dai nerazzurri che si chiuderà dopo un minuto di recupero pochi istanti più in la.

RIPRESA, GOLLINI ATTENTO SU LAZOVIC: si riparte dopo il riposo con il Verona che prova a cambiar il ritmo alla sua gara sin li praticamente nulla, ma con i nerazzurri che tengono botta disinnescando bene i tentativi dei padroni di casa; al diciottesimo primi due cambi per il Gasp che inserisce Maehle e Pasalic per Toloi e Miranchuk. C’è lavoro anche per Gollini a due dalla mezz’ora, il portiere nerazzurro è bravissimo in uscita su Lazovic evitando così guai peggiori alla Dea.

GASP, VENDETTA SERVITA: nell’ultimo quarto d’ora il Gasp si gioca altri due cambi con gli ingressi in avanti di Ilicic e Muriel al posto di Pessina e bomber Zapata. A cinque dalla fine Muriel ubriaca mezza difesa dell’Hellas, conclude spedendo però la sfera fuori di un nulla e sfiorando il tris per una Dea in cui c’è spazio negli ultimi cinque minuti anche per Kovalenko all’esordio in A entrando in campo al posto di Malinovkyi. Nei tre di recupero concessi c’è tempo anche per una gran giocata di Ilicic che controlla e tira dal limite centrando in pieno la traversa nell’ultimo sussulto di una partita che la Dea impacchetta a dovere e porta a casa con pieno merito vincendo 2-0 sul campo del Verona. La vendetta del “maestro Gasp” è servita, l’Atalanta si mette così alle spalle Madrid e fa capire senza troppi fronzoli che in Champions League vuol provare a giocarci anche la prossima stagione. Bravi tutti!

IL TABELLINO:

VERONA H.-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-2)

RETI: 33′ Malinovskyi (A.), 42′ Zapata (A.)

VERONA H. (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Ceccherini (1′ st Udogie), Lovato; Faraoni, Tameze (34′ st Ilic), Veloso (1′ st Sturaro), Dimarco (1′ st Lazovic); Barak, Zaccagni; Lasagna (16′ st Favilli). All.: Juric (Paro in panchina)

ATALANTA (4-2-3-1): Gollini; Toloi (18′ st Maehle), Romero, Palomino, Djimsiti; De Roon, Freuler; Malinovskyi (42′ st Kovalenk), Pessina (32′ st Ilicic), Miranchuk (18′ st Pasalic); Zapata (32′ st Muriel) – All.: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Nichelino

NOTE: gara di andata: Atalanta-Verona H. 0-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Dawidowicz, Ceccherini, Sturaro (H), Toloi, Romero (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.

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