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Duvan Zapata: il filosofo cinico del calcio

E alla fine arriva sempre Duvan Zapata. Con la sua doppietta lampo nel secondo tempo, il colombiano ancora una volta ha rotto le uova nel paniere avversario, lasciando incompiuto nella gola dei giocatori dell’Ajax il grido della vittoria.

Quando Gomez e Ilicic non girano a dovere, è sempre lui a farsi carico della squadra sulle sue possenti spalle, dimostrando spesso un bravo attaccante per definirsi tale non deve necessariamente essere sempre nel vivo dell’azione, ma tramutare in gol palle vaganti, assist, deviazioni improvvise e cross dei compagni. La mente comanda il corpo e sotto porta la lucidità è fondamentale quanto per un tennista saper colpire sotto rete.

Zapata: vero filosofo del gol

C’è chi ci prova da tutte le posizioni e chi invece aspetta il momento giusto per colpire. Essendo Duvan un concentrato di lucidità e freddezza, anche solo due occasioni bastano e avanzano per far tornare in  partita la squadra. Perché spesso nel calcio il cinismo è l’unica vera filosofia infallibile.

Un modus vivendi che il bomber colombiano potrebbe aver copiato da un altro ex atalantino che della confusione e della concretezza ha fatto il suo marchio di fabbrica, come Pippo Inzaghi. Ma se vogliamo guardare aldilà dei paragoni calcistici e più ideologici, almeno per il sottoscritto non è da escludere che Duvan si sia ispirato al famoso filosofo greco Diogene di Sinope, passato alla storia come Il cinico.

Sia chiaro, Zapata non vive in una botte come il greco e sicuramente non ha nessuna intenzione di insegnare niente a nessuno.Tuttavia, un po’ come Diogene a suo modo ha deciso di vivere lontano da stereotipi e convenzioni calcistiche ormai radicate come “il vero bomber deve segnare 30 gol, un vero attaccante deve stare in mezzo all’area, un vero bomber deve essere decisivo con le grandi”, rifiutando ricchezza, fama e gloria di realtà più blasonate per mettersi a disposizione della filosofia innovativa del Gasp, che sembra calzargli a pennello.

Fame di gol

La fame di gol e il raggiungimento degli obiettivi attraverso la fatica e la sofferenza lo hanno portato ad una crescita psicofisica e tecnica fuori dal comune, che lo hanno reso il perfetto interprete del bel calcio del Gasp.

Come per Diogene, la semplicità porta a risultati importanti. La stessa filosofia di vita che da anni Duvan applica in modo impeccabile sotto porta, trasformandolo in un attaccante implacabile. Non chiamatelo maestro o filosofo, ma solo bomber Duvan. Anche se in molti suoi “colleghi” avrebbero da imparare dal colombiano. E forse nascondersi in una botte.

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