Un’Atalanta da battaglia si arrende solo al guardalinee: passa il Napoli, i nerazzurri protestano

TIM CUP, OTTAVI DI FINALE

NAPOLI-ATALANTA 3-1: AVANTI CON DE LUCA, IL NAPOLI RIMONTA CON “GIALLO”: ADDIO COPPA ITALIA

La corsa dell’Atalanta in coppa Italia si ferma agli ottavi di finale dove la squadra di Colantuono viene sconfitta 3-1 dal Napoli al San Paolo dopo una gara combattiva dei nerazzurri, che passano per primi con De Luca, subendo il pareggio di Callejon un minuto più tardi e tenendo testa ai partenopei fino a metà ripresa quando, sul gol del 2-1 di Insigne si scatenano le proteste nerazzurre per la posizione di fuorigioco di Higuain in avvio di azione che il guardalinee non ravvede; nel concitato parapiglia viene espulso anche Yepes ed, a quel punto, è tutto troppo facile per la squadra di Benitez che chiude i conti con Callejon. Finisce con amarezza ma a testa alta il cammino dei nerazzurri in coppa, dopo aver anche sognato il passaggio del turno. Un vero peccato.

Napoli: missione impossibile? Staremo a vedere. Nella coppa sempre più snobbata, ma che (sotto sotto) fa gola a tutti, l’Atalanta di Colantuono affronta il terzo grado del San Paolo nella gara secca contro il Napoli: regolamento bizzarro di questa coppa dove le più forti hanno anche il “vantaggio” di giocare a domicilio le proprie partite per un match dove sicuramente vincono le seconde linee su ambo i fronti con i tecnici Colantuono e Benitez che optano per un ampio turnover in una serata piovosa all’ombra del Vesuvio.

Tocca a De Luca: ventisette anni fa fu finale di Coppa, oggi la serata non è a quei livelli ma è buono il colpo d’occhio del San Paolo dove i nerazzurri si presentano con una formazione zeppa di seconde linee con Polito che va tra i pali (out sia Consigli che Sportiello) e Yepes che ritrova posto in difesa con un centrocampo dove le chiavi sono affidate all’estro di Baselli ed in avanti ecco la strana coppia Livaja-De Luca; tra i partenopei c’è Insigne in avanti con Pandev mentre Hamsik parte inizialmente in panchina.

La Zanzara di coppa: è il Napoli che tenta di far la partita sin dalle prime battute ma senza però rendersi pericoloso, la prima conclusione partenopea è di Pandev al decimo con una conclusione dalla distanza che finisce alta; risponde l’Atalanta con Livaja che calcia potente anche lui da fuori e Rafael respinge coi pugni in affanno un minuto dopo. Al quarto d’ora però sono i nerazzurri a decidere di far sul serio andando a concretizzare in maniera perfetta il contropiede orchestrato da Benalouane che apre per Livaja che, una volta in area offre a De Luca il pallone facile facile che porta l’Atalanta avanti al San Paolo.

Callejon, pari… al volo: nemmeno il tempo di esultare per i tifosi nerazzurri che il Napoli trova il punto del pari nel giro di un minuto; ed è davvero un gran bel gol quello che Callejon realizza ricevendo un cross da sinistra e facendo partire un esterno destro al volo che si infila nell’angolino superando Polito e riportando il match subito in parità.

Dea grintosa: il gol del pari incassato subito non scoraggia i ragazzi di Colantuono che si mantengono propositivi nonostante il Napoli tenti spesso l’offensiva ma impattando sempre contro la difesa nerazzurra che riparte e si rende pericolosa ancora con De Luca al ventottesimo quando viene anticipato in area da Britos che, per poco, non manda la palla nella propria porta nel tentativo di deviazione in corner. Minuti che scorrono con facilità in un primo tempo che si mantiene tutto sommato equilibrato e con qualche brivido di troppo nel finale quando Yepes è costretto a salvare in corner su Insigne, sui cui sviluppi termina la prima frazione con le due squadre sull’1-1.

Ripresa lenta: match che riprende senza cambi dopo l’intervallo ed i nerazzurri che ripartono subito determinati trovando un corner sui cui sviluppi Livaja tenta la rovesciata in area con la sfera che finisce sopra la traversa. La squadra di Colantuono gestisce bene il possesso della sfera nelle fasi iniziali della ripresa e contenendo il più possibile il Napoli che protesta al settimo quando Insigne cade in area ma l’arbitro fa ampiamente segno di proseguire. Atalanta che guadagna una buona punizione dal vertice sinistro dell’area di Rafael che Baselli scarica in mezzo ma la difesa partenopea libera. Colantuono risponde alla mossa di Benitez di inserire Hamsik con l’ingresso di Marilungo per De Luca.

Entrano i big: partenopei pericolosissimi al diciannovesimo che centra l’incrocio con una bella punizione dal limite con la sfera che poi rimane in gioco e la difesa nerazzurra che spazza via. Napoli che spinge con maggior continuità e Atalanta che ha ampi spazi per ripartire quando recupera la palla e rendersi insidiosa; gioca un altro pezzo da novanta Benitez a venti dalla fine inserendo anche Higuain per Zapata.

Pasticcia il guardalinee, non Insigne: nel calcio si dice spesso che serve un episodio per sbloccare una gara bloccata, e mai come nel caso del gol del 2-1 del Napoli l’episodio farà discutere: Reveillere crossa in area in direzione di Higuain che è in netto fuorigioco, Del Grosso alza la mano per segnalare l’irregolarità, ma la sfera lo colpisce alle spalle e finisce sui piedi di Insigne che segna con l’Atalanta tutta ferma. Partono a quel punto le veementi proteste dei nerazzurri verso il collaboratore dell’arbitro, ne nasce un parapiglia in cui ne fa le spese Yepes che viene espulso dal direttore di gara; cornuti e mazziati, i nerazzurri subiscono una rete che lascerà diverse polemiche e si trovano costretti a disputare quanto resta della ripresa in inferiorità numerica.

Ancora Callejon, troppo facile così: spaesata e con l’uomo in meno, l’Atalanta subisce inerme la forza di un Napoli che, a quel punto, ha gioco fin troppo facile con uomini di caratura superiore ai nerazzurri che possono così chiudere il match senza troppi patemi a dieci dalla fine quando il lancio di Inler in area, scavalca Del Grosso (serata no per lui…) e Callejon con un pregevole diagonale fulmina Polito mettendo al sicuro la qualificazione per i partenopei.

Capolinea di Coppa: pareva una gara scontata e a favore dei padroni di casa, in realtà non lo è stato e soprattutto per merito di una Atalanta combattiva che, indossato l’elmetto, ha combattuto e fatto sognare i propri tifosi per tre quarti di gara fino al “fattaccio” che ha compromesso la partita anche in virtù dell’espulsione di Yepes che ha lasciato i ragazzi di Colantuono in inferiorità numerica contro un Napoli che, a quel punto, non ha esitato a chiudere i conti e strappare il pass per i quarti. Dispiace sempre uscire dalla coppa, tanto snobbata da tutti quanto però allo stesso tempo importante e da stimolo per quei ragazzi che non sempre giocano in campionato e che, stasera, si sono dimostrati all’altezza di un Napoli che, per vincere, ha dovuto inserire i pezzi da novanta e trovare un episodio decisamente poco chiaro che ha spezzato in maniera bruta il cammino atalantino in Coppa Italia. Peccato davvero ma grazie lo stesso a questi ragazzi che hanno dato tutto e, ovviamente, forza Atalanta!