Le pagelle di Verona H.-Atalanta

IL PAPU E’ UN PO’ STANCO, ZAPATA FA SEMPRE LA DIFFERENZA

Una gara non certo memorabile dei nostri, che ci hanno sicuramente abituato molto bene, ma comunque la prestazione dei nostri è complessivamente più che sufficiente. E’ davvero stanchissimo il Papu Gomez, che sta tirando la volata da inizio ripresa del campionato e oggi non è apparso al meglio mentre il Zapata ha dimostrato che, volente o nolente, il gol lui lo trova sempre. Dietro bene in difesa nonostante il gol subito.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: un altro passo verso il traguardo, e va più che bene così. Sfuma la suggestione-scudetto ma non certo quella di un possibile secondo o terzo posto. Ci proveranno fino alla fine i suoi che chiaramente oggi non erano in palla e concentrati come nelle ultime gare. Siamo umani anche noi. Avanti con fiducia!

GOLLINI 6: almeno tre interventi discreti, però sul gol respinge forse un po’ troppo corto una conclusione che gli spunta un po’ a sorpresa.

TOLOI 6.5: spesso proiettato anche in avanti, dove riesce in alcune occasioni anche a far vedere cose egrege.

PALOMINO 6.5: bene anche lui, riesce a contenere il più possibile Salcedo nel Verona anche se a volte deve cedere il passo (CALDARA 5.5: qualche controllo da brividi, complessivamente però non combina guai)

DJIMSITI 6.5: bravo, concede poco agli avversari. Tra i migliori oggi.

HATEBOER 6: pasticcia un po’ troppo e rimedia pure una ammonizione che gli costerà la squalifica contro il Bologna. Un po’ sottotono oggi.

FREULER 6.5: bene, forse meno irriverente del solito ma complessivamente la sua partita è più che sufficiente (DE ROON s.v.: un quarto d’ora di gara per lui in un match che tutto sommato andava già verso il tramonto).

PASALIC 6: buona la sua prova in una posizione che comunque lui non predilige, però come pesano quelle due occasioni mancate, più la prima dell’ultima in pieno recupero. Comunque sufficiente.

GOSENS 6: un po’ di cartucce a salve oggi per lui, in una gara dove probabilmente patisce un po’ il grande caldo (CASTAGNE 6: poco da segnalare, una ventina di minuti abbondante senza particolari acuti)

MALINOVSKYI 6: oggi il cannoncino spara a salve e fa anche a tratti indispettire il mister che lo richiama più volte. Ma tutto sommato la sua prova è comunque sufficiente. (MURIEL s.v.: subito uno scatto che per poco non gli consentiva di far male, poi poco altro).

GOMEZ 6: di stima, per quanto fatto sin qui in queste partite, ma oggi è mancata la sua luce in campo e, guarda caso, anche la squadra non è riuscita ad incantare come al solito.

ZAPATA 7: in un modo o nell’altro lui il gol lo trova; una occasione sventata da Silvestri nel primo tempo, poi nella ripresa è bravo a capire l’errore del difensore del Verona e andare a prendersi di forza un gol importante per i suoi. Bravo!




Atalanta, un punto e qualche rammarico, ma va bene così: pari a Verona, 1-1.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

VERONA H.-ATALANTA 1-1: A ZAPATA RISPONDE L’EX PESSINA

Un punto, e alla fine va bene così: l’Atalanta torna a casa da Verona con un pari che rende onore ad un Verona tosto e probabilmente anche più motivato dei nerazzurri che conferma ancora una volta la bravura del suo tecnico Juric che fa un piccolo scherzetto al suo maestro Gasperini che vede la sua Dea meno pimpante del solito ma che crea comunque le occasioni più nette per vincere il match: nel primo tempo con Pasalic e Zapata, nella ripresa proprio con il colombiano che sblocca il match salvo poi incappare nel pareggio di uno che atalantino lo è di proprietà del cartellino: quel Matteo Pessina che bene sta facendo a Verona e oggi lo dimostra nuovamente con il tap-in vincente del definitivo 1-1. Poi ci son un paio di belle parate di ambo i portieri e una occasionissima in pieno recupero di Pasalic che esce di un nulla. Finisce 1-1, i nerazzurri salgono al secondo posto a pari con l’Inter e se la Roma domani non vince sono almeno quarti: chi trova qualche motivo per cui lamentarsi merita di diventare un caso di studio…

Verona: amici contro. In mezzo alle ambizioni di classifica di Verona ed Atalanta c’è la sfida nella sfida tra i due tecnici Juric e Gasperini con il primo cresciuto calcisticamente e come allenatore all’ombra del secondo e che con il neo promosso Hellas ha fatto vedere cose strabilianti in questa stagione che vede gli scaligeri ancora nutrire una piccola speranza europea che invece la Dea ha già certificato nel derby vinto col Brescia e che oggi vuol provare a staccar un altro pass: quello della certezza del quarto posto e di andar a quattro punti dalla Juve capolista, mettendo così un po’ di spavento ai bianconeri.

C’E’ MALINOVSKYI DAL 1′: rispetto al derby di martedì, il Gasp ripropone diversi titolari con Toloi e Palomino che rientrano in difesa, con Pasalic arretrato a centrocampo dove Hateboer e Gosens sono in corsia mentre davanti c’è Malinovskyi con il Papu a supporto di Zapata; nel Verona manca Kumbulla mentre occhi puntati su Pessina (ex, in prestito in gialloblu) a centrocampo con Salcedo unica punta per Juric.

AVVIO VIVACE DI PARTITA: buono l’avvio dei nerazzurri che alzano sin dalle prime battute il baricentro e già al terzo Zapata va sul fondo e crossa per il Papu che colpisce di testa, facile per Silvestri bloccar la sfera. Al tredicesimo poi bel pallone di Malinovskyi che mette Pasalic a tu per tu con Silvestri che è bravissimo in uscita sul croato e devia in corner. Poi risponde il Verona al ventunesimo con Faraoni che prova un tiro-cross che Gollini devia in corner per non correre rischi: dalla bandierina spunta di testa Salcedo che manda alto da ottima posizione.

IL MATCH NON SI SBLOCCA: partito sotto i migliori auspici, il match diventa lento e macchinoso con il passare dei minuti, anche se è sempre la squadra del Gasp che prova a dire la sua, specie nel finale della prima frazione con una conclusione di Zapata in girata parata da Silvestri e un cross del Papu che Pasalic manda fuori colpendo di testa. Ultimi sussulti di un primo tempo a specchio tra due squadre che non trovano il guizzo giusto per farsi male e dopo un minuto di recupero lo 0-0 all’intervallo è inevitabile.

RIPRESA, ZAPATA ROMPE L’EQUILIBRIO: si ricomincia dopo l’intervallo senza cambi da parte del Gasp e con la Dea che sblocca di forza il match con Zapata, che sfrutta una disattenzione degli avversari e prende palla concludendo senza lasciar speranze stavolta a Silvestri e portando avanti i nerazzurri al quarto minuto.

L’EX PESSINA TROVA IL PAREGGIO: il Verona non ci sta e prova a reagire spingendo sull’acceleratore riuscendo a trovare il pari nel giro di dieci minuti: prima un tentativo di Veloso dalla distanza su punizione è respinto dalla barriera, poi al quarto d’ora ecco l’1-1 che porta la firma, ironia della sorte, proprio dell’ex Pessina che raccoglie una corta respinta di Gollini su una conclusione dalla distanza e insacca facilmente il punto del pari.

PORTIERI SUGLI SCUDI: la partita si fa bella e divertente con le due squadre che giocano a viso aperto e Gollini al diciassettesimo è bravo in due tempi sulla conclusione di Salcedo, poi tocca a Silvestri ad esser decisivo due volte in pochissimi secondi, prima sulla conclusione del Papu da fuori poi sul tentativo di ribattuta di Zapata. E’ poi il momento dei cambi per il Gasp che inserisce Caldara e Castagne al posto di Palomino e Gosens.

DI PASALIC L’OCCASIONE FINALE, MA FINISCE 1-1: proprio il neo entrato Caldara ci prova di testa sugli sviluppi di un corner ma con mira poco precisa. Dopo la mezz’ora si gioca il tutto per tutto Gasperini inserendo Muriel per Malinovskyi e De Roon per Freuler ma l’Atalanta oggi ha meno piglio del solito, complice anche il grande caldo di una partita giocata ad un orario abbastanza insolito. Nel primo dei due di recupero però è ancora nerazzurra la chance per portar a casa l’incontro con un bel colpo di testa di Pasalic ben beccato in area che esce di un nulla proprio a pochissimi secondi dal fischio finale. Finisce 1-1, un risultato tutto sommato giusto di un match tra due squadre che si sono verosimilmente specchiate l’una con l’altra: l’Atalanta fa un altro passettino in avanti (se la Roma domani non vince è almeno quarta) vede forse svanire la suggestiva possibilità di far paura alla Juve, non quella di centrare il quarto secondo posto con quattro partite ancora a disposizione. Bravi tutti!

IL TABELLINO:

HELLAS VERONA-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 50′ Zapata (A), 59′ Pessina (V)

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter (82′ Lovato), Empereur; Faraoni, Miguel Veloso, Amrabat, Lazovic (73′ Dimarco); Zaccagni (46′ Borini), Pessina; Salcedo (73′ Di Carmine) – A disposizione: Berardi, Radunovic, Lovato, Badu, Eysseric, Stepinski, Di Carmine, Verre, Borini, Lucas, Dimarco, Terracciano – Allenatore: Juric

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (69′ Caldara), Djimsiti; Hateboer, Freuler (78′ De Roon), Pasalic, Gosens (69′ Castagne); Malinovskyi (78′ Muriel), Gomez; Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Caldara, Sutalo, Tameze, Czyborra, Muriel, De Roon, Da Riva, Castagne, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

NOTE: gara di andata: Atalanta-Verona H. 3-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Amrabat, Pessina (V), Hateboer, Toloi (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 2′ s.t.




Verona-Atalanta promette spettacolo: la Dea prova a portarsi a -4 dalla Juve

VERONA, ORE 17.15

JURIC-GASP: L’ALLIEVO E IL MAESTRO A CONFRONTO

Per blindare matematicamente il quarto posto e, perchè no, metter un pochino di fiato addosso alla Juve portandosi a sole quattro lunghezze dalla capolista: l’Atalanta ci prova oggi in quel di Verona nel tentare la sua rincorsa a qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato a inizio stagione: prendersi nuovamente il secondo posto ed attendere i risultati delle altre domani. La squadra del Gasp, dopo la goleada al Brescia di martedì, si confronta oggi con gli ostici gialloblu di Juric, che dal mister nerazzurro ha imparato tanto durante la sua carriera di giocatore prima, e allenatore poi, tant’è che questo Verona assomiglia proprio ad una piccola Dea, capace di grandi imprese al suo primo anno dal ritorno in serie A e addirittura di sognar ancora un posto in Europa per la prossima stagione: niente male per una neopromossa che venderà cara la pelle sicuramente in un match che promette emozioni e spettacolo che noi tifosi nerazzurri ci auguriamo sorrida nuovamente a Papu e compagni.

SEGUI IL MATCH DI VERONA IN DIRETTA CON NOI A PARTIRE DALLE 17.15 ATTRAVERSO IL NOSTRO RACCONTO SOCIAL SU FACEBOOK E TWITTER

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: rispetto al derby con il Brescia, mister Gasperini pare orientato a schierare qualche titolare in più ritrovando così Hateboer in corsia e Palomino dietro con Malinovskyi che dovrebbe partire dal primo minuto insieme a Gomez a supporto di Zapata con Muriel pronto a subentrare.

LE PROBABILI FORMAZIONI

VERONA H. (3-4-2-1): Silvestri; Empereur, Rrhamani, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di Carmine – All.: Juric

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djmsiti; Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens; Gomez, Malinovskyi; Zapata – All.: Gasperini




Le pagelle di Atalanta-Verona H.

IL PAPU E’ SEMPRE UNO SPETTACOLO, CASTAGNE FONDAMENTALE

Partita ricchissima di emozioni quella odierna, grazie anche a due squadre che non badano certo a difendersi. Malinovskyi entra e segna un gol molto importante a fine primo tempo che lo galvanizza per la ripresa mentre il Papu è un costante show quando ha la palla tra i piedi. Dietro, nonostante le incertezze la difesa confeziona il gol della vittoria. Muriel non brilla ma è a sua volta decisivo dal dischetto.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: cercata, voluta e trovata, nonostante l’allievo Juric gliela ha fatta sudare parecchio. Nel finale l’osservare come praticamente tutta la squadra offendesse alla ricerca del successo è la sintesi perfetta del suo credo. Talvolta può anche non andare per il meglio, oggi si. E adesso serve l’impresa in coppa! Grande!

GOLLINI 6: si fa passare sotto le gambe il pallone dell’1-0 (che risulta tuttavia un gol irregolare), poi è incolpevole in occasione del raddoppio ospite.

TOLOI 6.5: cancella qualche incertezza nel corso del match sfoderando l’assist vincente per il gol della vittoria.

DJIMSITI 8: gol di una importanza fondamentale il suo, arrivato in un frangente della gara dove ormai il pareggio sembrava inevitabile. Freddo e attento, mette invece dentro un pallone che pesa tantissimo. Grande!

PALOMINO 6.5: buona anche la sua prova, soffre forse di più nella prima parte del match rispetto alla seconda. Comunque bene.

HATEBOER 6.5: spinge solo a sprazzi, ma riesce comunque a creare anche qualche situazione pericolosa in area con i palloni messi in mezzo dalla sua fascia.

PASALIC 6.5: oggi non segna, ma comunque disputa una buona partita e spesso lo si ritrova anche in area avversaria pronto a colpire.

FREULER 6.5: tante azioni e giocate interessanti, specialmente nel primo tempo. Un po’ meno in vista nella ripresa, poi sostituito (DE ROON 6.5: entra e da la carica, guida i suoi poi all’assalto finale verso la vittoria).

CASTAGNE 7: bravo, ottima partita condita anche da quel rigore che si procura poco dopo il nuovo vantaggio dell’Hellas che diventa decisivo ai fini del risultato.

ILICIC s.v.: la sua partita dura davvero poco, poi noie muscolari lo costringono ad uscire anzitempo. Speriamo in bene per mercoledì. (MALINOVSKYI 7: non parte benissimo, ma poi sfodera quel gol bellissimo che consente ai suoi di trovar il pari a fine primo tempo e nella ripresa è un altro giocatore nonostante qualche pallone perso un po’ ingenuamente che grida vendetta).

GOMEZ 7.5: nella ripresa gioca una sfida tutta sua con il portiere del Verona, non riesce a superarlo ma ha il grande merito di trascinare i suoi anche quando nel finale le energie e la lucidità mentale viene meno.

MURIEL 6.5: bene per il rigore e per la freddezza con cui si presenta sempre dal dischetto, un po’ meno per il gol incredibilmente fallito in avvio. Qualche sprazzo, unito ad amnesie. (BARROW 6: gettato nella mischia nel finale, un paio di giocate e poi ha il piacere di godersi la festa con i compagni).




Il recupero sorride alla Dea: Verona steso nel finale, sono tre punti d'oro!

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 3-2: DJIMSITI LA RISOLVE NEL RECUPERO

Ci saremmo divertiti, e così è stato: certo, ad un certo punto in pochi si sarebbero attesi alla fine una vittoria che invece pesa tantissimo sulla classifica e sul morale dell’Atalanta in vista della decisiva sfida di Champions martedì a Kharkiv. Girandola di emozioni nel match con il Verona, con i nerazzurri che divorano subito il vantaggio con Muriel e invece Di Carmine che lo trova a metà primo tempo. La risposta nerazzurra arriva nel finale con un bellissimo gol di Malinovskyi ma, nella ripresa, il Verona torna avanti, sempre con di Carmine che però Muriel riprende dal dischetto cinque minuti dopo. La gara è combattuta ma il punteggio pare non cambiare fino al finale di gara: ospiti in dieci e Dea all’assalto, Silvestri fa il fenomeno almeno tre volte sul Papu ma nulla può quando Djimsiti si ritrova il pallone da spinger dentro al terzo di recupero. E’ il tripudio per i ragazzi del Gasp che l’allievo Juric ha spavantato parecchio oggi. Si sale a ventotto punti in classifica, e adesso testa a mercoledì, in Ucraina ci si gioca la Champions.

Bergamo: guardarsi allo specchio. Atalanta e Verona si ritrovano di fronte nel primo anticipo di questo sabato di campionato: l’allievo Juric sfida il maestro Gasp che lo ha allenato e visto crescere fino a vederlo consacrare da allenatore di un Verona che, da neo promossa, ha sin qui stupito tutti con i suoi diciotto punti conquistati sin qui. Dall’altra però la Dea non vuole badare ai sentimentalismi e cercar di riconquistare il proprio stadio dove nelle ultime due ha perso (contro Cagliari e Juve).

GASP RECUPERA IL PAPU: stringe i denti il Papu e alla fine il Gasp lo schiera dal primo minuto con Ilicic e Muriel davanti con Pasalic confermatissimo in mezzo dopo la doppietta nel derby (panchina per De Roon) e Castagne in fascia con Hateboer. Nel Verona, Juric schiera in mezzo Pessina (in prestito dalla Dea) a supporto davanti di Zaccagni e Di Carmine, Amrabat invece agisce più arretrato a centrocampo.

MURIEL SPRECA, DI CARMINE NO: la partita inizia e dopo la classica fase di studio al nono un pasticcio della difesa ospite libera Muriel in area ma il colombiano trova l’opposizione di Silvestri che salva il Verona. L’Atalanta però non ha la solita brillantezza vista in altre gare e gli ospiti contengono senza troppi affanni ed al minuto ventidue passano sugli sviluppi di una rimessa laterale in cui Di Carmine trova spazio (troppo) in area ed è libero di calciare in porta: palla sotto le gambe di Gollini e Verona sull’1-0. Non è nemmeno fortunata l’Atalanta perchè cinque minuti dopo Ilicic accusa un dolore preoccupante ad una coscia e Gasp è costretto al cambio inserendo Malinovskyi al suo posto.

MALINOVSKYI SPACCA LA PORTA, 1-1!: ben ingabbiata dal Verona, la Dea fa molta fatica a rendersi pericolosa nonostante provi a prender in mano il controllo delle operazioni provando anche ad affidarsi alla giocata del singolo, che arriva a due minuti dalla fine quando proprio il neo entrato Malinovskyi fa partire un missile da fuori area che va a spaccare la porta di Silvestri finendo nell’angolino inarrivabile per chiunque: la Dea trova il pari, 1-1! Galvanizzata dal gol, la squadra del Gasp prova ad attaccar ancora anche nel finale del primo tempo che però non avrò più scossoni nemmeno dopo i due di recupero concessi dall’arbitro e il match arriva all’intervallo in equilibrio.

RIPRESA, DI CARMINE FA BIS: acque agitate in casa nerazzurra durante l’intervallo, quando anche le immagini tv confermano che il gol del Verona è irregolare per la presenza di due palloni in campo ma senza che la tecnologia se ne sia accorta, ma il match riparte senza cambi e con il tema tattico che non cambia rispetto al finale del primo tempo: la Dea prova a far sua la partita, il Verona però non sta a guardare e, quando può è anche pericoloso. Al dodicesimo infatti ancora un’incertezza della difesa nerazzurra concede la ripartenza agli uomini di Juric e ancora Di Carmine batte Gollini: gli ospiti vanno sul 2-1. 

IL VAR E MURIEL DAL DISCHETTO, 2-2!: cinque minuti dopo il gol il Var è protagonista quando Zaccagni entra male in area su Castagne e l’arbitro viene richiamato a veder le immagini che lo convincono ad indicare il dischetto del rigore: va Muriel dagli undici metri e ristabilisce la parità spiazzando Silvestri, è 2-2. La partita è davvero bella, l’Atalanta prova a spingere dopo aver ripreso nuovamente il match e tra il ventitreesimo ed il venticinquesimo il portiere ospite Silvestri è protagonista due volte con altrettante parate importanti sul Papu che aveva provato ad illuminare la scena.

SILVESTRI-PAPU, LA SFIDA INFINITA: i minuti scorrono e la stanchezza inizia a farsi sentire da ambo le parti con gli ospiti che nel finale restano in dieci quando Davidowicz rimedia il doppio cartellino giallo per un fallo commesso su Barrow, da poco entrato per Muriel in campo. Nel finale, al novantesimo il Papu scalda ancora i guantoni a Silvestri che però non si fa sorprendere e respinge la conclusione del numero dieci atalantino. Pare una sfida infinita tra l’estremo difensore del Verona e l’argentino che si replica anche al secondo dei sei di recupero quando il portiere è ancora prodigioso sulla conclusione da fuori di Gomez.

CI PENSA DJIMSITI, LA DEA LA VINCE, 3-2!: ma l’Atalanta vede il sorpasso, tutto confezionato da difensori al terzo di recupero: da Toloi per Djimsiti che si ritrova davanti a Silvestri che stavolta nulla può: esplode lo Stadium, la Dea completa completa la sua rimonta e si porta a casa tre punti pesantissimi e quasi insperati ad un certo punto del match; alza bandiera bianca un Verona comunque tostissimo e che ha fatto dannare a più ripresa la squadra del Gasp. L’allievo Juric non ha superato il maestro Gasp oggi, ma ci è andato molto vicino ed il mister nerazzurro si può godere una vittoria che da una carica immensa per preparare al meglio l’assalto allo Shaktar mercoledì prossimo in Champions League. Preparate le valige, l’Ucraina ci attende!

IL TABELLINO:

ATALANTA-VERONA H. 3-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 23′ e 57′ Di Carmine (V), 43′ Malinovskyi (A), 63′ rig. Muriel (A), 93′ Djimsiti (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Toloi, Palomino; Castagne, Pasalic, Freuler (54′ De Roon), Hateboer; Gomez; Muriel (77′ Barrow), Ilicic (28′ Malinovskyi) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Gosens, Guilherme, Piccoli, Ibanez – Allenatore: Gasperini

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Dawidowicz, Bocchetti (46′ Empereur); Faraoni, Amrabat, Miguel Veloso, Lazovic; Pessina (78′ Verre), Zaccagni; Di Carmine (86′ Adjapong) – A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Henderson, Stepinski, Pazzini, Kumbulla, Danzi, Wesley, Tutino – Allenatore: Juric

NOTE: cielo poco nuvoloso – spettatori 20mila circa – ammoniti: Hateboer, Miguel Veloso, Bocchetti, Zaccagni – espulsi: Dawidowicz (doppia ammonizione) – recuperi: 2′ p.t. e 6′ s.t.




Arriva il Verona, l'Atalanta prova a riconquistare il Gewiss Stadium

BERGAMO, ORE 15

JURIC-GASP: L’ALLIEVO SFIDA IL MAESTRO

Dopo la bella vittoria nel derby a Brescia, l’Atalanta si rituffa nel campionato ed attende tra le mura amiche il Verona di Juric, squadra ostica e allenata da un allenatore che il tecnico Gasperini conosce molto bene avendolo allenato da giocatore e che da tecnico si ispira proprio al mister nerazzurro, tant’è che i risultati degli scaligeri sono li sotto gli occhi di tutti. I nerazzurri però vanno ancora una volta a caccia di punti pesanti per restare il più in alto possibile in classifica e cercare di far valere un fattore-campo che nelle ultime due partite interne ha visto la Dea sconfitta da Cagliari e Juventus. Match importante quindi per trovare anche slancio e morale alto in vista della importantissima sfida di mercoledì in Champions League a Kharkiv contro lo Shaktar.

SEGUITE IL MATCH INSIEME A NOI A IN DIRETTA A PARTIRE DALLE 15 CON IL RACCONTO LIVE SUI NOSTRI CANALI SOCIAL
FACEBOOK E TWITTER

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Gomez non al top, Zapata ancora out (torna dopo Natale?) ed uno sguardo alla gara di Champions decisiva di mercoledì in Ucraina, mister Gasperini ha i suoi bei grattacapi in un match comunque molto importante per il campionato: quasi certa la conferma di Pasalic in mezzo per De Roon mentre Malinovskyi potrebbe trovar spazio a supporto davanti di Ilicic e Muriel. Dietro conferma per Toloi, Palomino e Djimsiti.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Castagne; Malinovskyi; Ilicic, Muriel – All.: Gasperini

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Dawidowicz, Bocchetti; Faraoni, Amrabat, Veloso,  Lazovic; Verre, Zaccagni; Di Carmine – All.: Juric




Le pagelle di Verona H.-Atalanta

ILICIC E’ POESIA, IL PAPU SFORTUNATO MA DA APPLAUSI

E’ quasi difficile esprimere oggi dei giudizi sui nerazzurri di fronte ad una prestazione di questo spessore, tuttavia è chiaro come l’uomo-copertina sia oggi Ilicic ma anche Papu Gomez che sembra aver un conto aperto con la sfortuna ma che ha comunque ritrovato la via del gol, cosa non di poco conto. Bene anche Cristante, che ritrova qualità, quantità e gol insieme ad un Freuler anch’esso devastante nella ripresa; ottima la prova di Spinazzola che nel finale però si fa male: speriamo non sia nulla di grave.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: non sbaglia la grande occasione e il successo dell’Inter sulla Samp a mezzogiorno carica ulteriormente i suoi che paiono indemoniati in campo sin dal calcio d’inizio. Approccio perfetto al match e gara chiusa praticamente in un tempo; la pausa servirà a tirare il fiato per prepararsi così alla lunga rincorsa finale verso il sognato ritorno-bis in Europa.

BERISHA 6: un solo brivido arriva da quella sua uscita a terra un po’ così che per poco Matos non manda nel sacco; lo salva la traversa nell’unica, vera, occasione del Verona di tutta la partita. Benino.

TOLOI 7: un gigante la dietro, praticamente fa un po’ quel che vuole.

PALOMINO 7: bravo con un paio di interventi importanti e con l’ennesima gara che ne conferma le sue qualità.

MASIELLO 7: oggi anche in versione uomo-assist in occasione del gol del Papu poi annullato dal Var. Bene così!

CASTAGNE 6.5: preferito ad Hateboer, si limita spesso a contenere più che spingere ma riesce bene nel compito svolto.

CRISTANTE 7: ritrova subito il gol che gli mancava da tempo e la cosa lo carica ulteriormente in una gara che segna anche il suo ritorno a livelli eccelsi. Ora lo aspetta la Nazionale: se l’è più che meritata. (DE ROON s.v.: dentro nel finale.)

FREULER 7: avvio con qualche passaggio di troppo sbagliato ma poi prende campo con il passare dei minuti ed anche lui a tratti è imprendibile.

SPINAZZOLA 7.5: ancora una volta una freccia in più: spinge e corre per tutta la partita, solo nel finale accusa qualche problemino che speriamo non sia nulla di grave specie per il momento di forma che sta attraversando. (GOSENS s.v.: dentro per circa due minuti di gara; ingiudicabile).

ILICIC 9: signori, il calcio! Giocate da gran giocatore, numeri in area quasi sempre riusciti, tira un po’ da tutte le parti e per tre volte buca la rete; porta a casa il pallone di una partita che difficilmente dimenticherà: sontuoso! (HAAS s.v.: pochi minuti anche per lui, si gode la festa con i compagni).

GOMEZ 7: la sfortuna è cieca ma il Papu prova in ogni modo a prenderla a calci: si vede annullare un gol ma non si arrende; offre assist a ripetizione nella ripresa, trova finalmente la rete ma poi è emblematico il momento in cui sfiora la doppietta e, ancora una volta, la iella gli dice no: palo, pallone che passa lungo tutta la linea di porta ed esce. Incredibile.

PETAGNA 6.5: lotta, corre e scalpita e si guadagna anche il preziosissimo rigore che il Var non si lascia sfuggire e che consente ai suoi di andar sul 2-0 prima dell’intervallo. Buona prova la sua: in crescita.