Troppa Inter per un’Atalanta che ci prova, ma viene travolta da quattro gol.

SERIE A, VENTUNESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 4-0: DEA A PICCO NELLA NOTTE DI SAN SIRO

Milano: niente da fare. Troppo forte l’Inter per l’attuale Atalanta che viene travolta da quattro gol nel recupero della ventunesima di A in quel di San Siro. Al netto di alcuni episodi abbastanza discutibili, la squadra di Gasperini resta in partita fino alla fine del primo tempo quando, di fatto, il raddoppio di Lautaro al gol iniziale di Darmian mette sempre più in salita la partita di Koop e compagni. Nella ripresa, il rigore (concesso anche questo in maniera molto discutibile) in avvio per l’Inter sbagliato da Lautaro e ribadito in rete da Di Marco chiude definitivamente i giochi. Gasp a quel punto richiama molti titolari in panchina e Frattesi segna il definitivo 4-0. Per la Dea ora occorre voltar pagina quanto prima.

TURNOVER, MA NON TROPPO: Gasp cambia qualcosa, ma non troppo per la seconda consecutiva a San Siro: sulla fascia ecco Hateboer e Zappacosta mentre in mezzo gioca Pasalic e non De Roon. Davanti invece gli stessi di domenica: Koop, CDK e Miranchuk. Nell’Inter, out Thuram e Chalanglu, c’è Arnautovic davanti insieme a Lautaro mentre Asslani e Barella in mezzo e dietro l’ex Bastoni che rientra dopo il riposo a Lecce.

CDK SEGNA, IL VAR ANNULLA: ennesimo pienone a San Siro per la capolista Inter, quasi 70mila le persone allo stadio stasera di cui poco più di cinquecento gli altri nerazzurri, quelli di Bergamo giunti a sostener la Dea per questo match che prende il via con un lungo possesso interista che però non porta ad occasioni. Alla prima palla utile invece l’Atalanta va in gol al decimo su un errore della difesa dell’Inter, recupera la palla Miranchuk che tira, Sommer respinge e il pallone finisce sui piedi di De Ketelaere che mette in rete; l’arbitro è però richiamato al Var in quanto nel contrasto in area tra Miranchuk e Bastoni e pesca un leggero tocco di braccio del russo che induce il direttore di gara ad annullare la rete atalantina.

DARMIAN SBLOCCA LA PARTITA: al quarto d’ora ci prova ancora la squadra del Gasp con Miranchuk da buona posizione, ma il tiro finisce alto sopra la traversa. Poi si vede l’Inter a ridosso del ventesimo quando Barella riceve un pallone filtrante in area, anticipa Carnesecchi e mette in rete ma in fuorigioco. Poi il gol buono l’Inter lo trova al ventiseiesimo con un pallone penetrante per Arnautovic, esce in scivolata bassa Carnesecchi, ma non trattiene e Darmian è il più lesto a mettere in rete l’1-0 per l’Inter. 

LAUTARO RADDOPPIA PRIMA DEL RIPOSO: sbloccato il match, l’Inter riesce a manovrare con più facilità e rendersi sempre pù pericolosa: al quarantesimo Pasalic si fa scippare la palla da Dimarco che serve Lautaro, il suo tiro schizza la traversa e finisce sul fondo. Sui titoli di coda del primo tempo però, l’Atalanta si deve arrendere ancora, stavolta a Lautaro che prende palla al limite, elude Hateboer e poi tiro a giro imprendibile sul primo palo: 2-0 all’intervallo e per la Dea la salita si fa sempre più impervia.

RIPRESA, VAR E RIGORE, L’INTER FA TRIS: si apre la ripresa e subito un episodio destinato a cambiar nuovamente la partita dopo una azione in area, il pallone assume una traiettoria strana che sembra uscire con il guardalinee che alza la bandierina, il pallone viene giocato però da Dumfries, sul cui cross c’è tocco di mano di Hateboer.: si controlla al Var dopo oltre tre minuti di attesa l’arbitro va a rivederlo ed assegna il rigore all’Inter: Lautaro calcia, Carnesecchi para ma sulla ribattuta c’è lesto Di Marco a metter dentro il 3-0 che, di fatto, chiude la gara.

GASP CAMBIA, FRATTESI SEGNA IL 4-0: capito che non c’è più molto da fare, Gasp ne cambia quattro in un colpo solo: fuori Miranchuk, Koopmeiners, Kolasinac e Scalvini, entrano Lookman, Adopo, BAkker e Hien. La gara a questo punto ha davvero poco da dire anche se l’Inter riuscirà a trovare anche il quarto gol al ventiseiesimo sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla fascia destra, Frattesi taglia sul primo palo e di testa mette alle spalle di Carnesecchi il gol del 4-0.

DIMENTICARE E IN FRETTA: negli ultimi minuti c’è spazio anche per Tourè che entra al posto di CDK. Cinque di recupero e quella che, sin qui, è la peggior sconfitta stagionale dell’Atalanta può andar in archivio. Troppa Inter per i ragazzi del Gasp che non sfigurano e possono anche recriminare su qualche episodio risultato poi decisivo. Prima sconfitta da metà dicembre ad oggi che va metabolizzata nel modo giusto: voltando pagina e pensando alla sfida al Bologna di domenica: un vero e proprio scontro diretto con vista quarto posto.




Serie A, i risultati dopo la 21a giornata

I RISULTATI

Domenica 9 gennaio

Venezia-Milan 0-3: 2′ Ibrahimovic, 48′, 59′ rig. Hernandez
Empoli-Sassuolo 1-5:
13′ rig. Berardi, 16′ Henderson, 24′, 71′ Raspadori, 67′, 92′ Scamacca
Napoli-Sampdoria 1-0:
43′ Petagna
Udinese-Atalanta 2-6:
17′ Pasalic, 22′, 76′ Muriel, 43′ Malinovskyi, 59′ aut. Djimsiti, 87′ Beto, 89′ Maehle, 92′ Pessina
Genoa-Spezia 0-1:
14′ Bastoni
Roma-Juventus 3-4:
11′ Abraham, 18′ Dybala, 48′ Mkhitaryan, 53′ Pellegrini, 70′ Locatelli, 74′ Kulusevski, 77 De Sciglio
Hellas Verona-Salernitana 1-2:
30′ rig. Djuric, 63′ Lazovic, 70′ Kastanos
Inter-Lazio 2-1:
(30′ Bastoni, 35′ Immobile, 67′ Skriniar)

Lunedì 10 gennaio

Torino-Fiorentina 4-0: 19′ Singo, 23′, 31′ Brekalo, 58′ Sanabria

Martedì 11 gennaio

Cagliari-Bologna 2-1: 54′ Orsolini, 71′ Pavoletti, 93′ Pereiro

LA CLASSIFICA
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 20 15 4 1 51 16 +35 49
2 AC Milan 21 15 3 3 46 23 +23 48
3 SSC Napoli 21 13 4 4 37 15 +22 43
4 Atalanta 20 12 5 3 44 26 +18 41
5 Juventus 21 11 5 5 32 21 +11 38
6 Roma 21 10 2 9 35 28 +7 32
7 Fiorentina 20 10 2 8 34 29 +5 32
8 Lazio 21 9 5 7 43 39 +4 32
9 Torino 20 8 4 8 27 19 +8 28
10 Sassuolo 21 7 7 7 36 33 +3 28
11 Empoli 21 8 4 9 34 42 -8 28
12 Bologna 20 8 3 9 28 33 -5 27
13 Verona 21 7 6 8 37 35 +2 27
14 Udinese 19 4 8 7 28 34 -6 20
15 Sampdoria 21 5 5 11 28 38 -10 20
16 Spezia 21 5 4 12 21 41 -20 19
17 Venezia 20 4 5 11 18 37 -19 17
18 Cagliari 21 3 7 11 21 42 -21 16
19 Genoa 21 1 9 11 20 39 -19 12
20 Salernitana 19 3 2 14 13 43 -30 11



Ricomincio da 6: il nuovo anno dell’Atalanta inizia con una goleada ad Udine.

SERIE A, VENTUNESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 2-6: LA DEA RIPARTE COL BOTTO, MURIEL FA DOPPIETTA

Udine: hanno saputo entrambe solo ieri che questo match si sarebbe disputato. Udinese e Atalanta giocano la loro prima sfida del 2022 dove il Covid sta condizionando inevitabilmente anche la vita dei calciatori: l’Atalanta ne perde tre solamente ieri, i friulani ne hanno persi per strada oltre una dozzina in questa settimana. Ecco perchè questa sfida può aver risvolti imprevedibili e la Dea deve tener altissima la concentrazione se vuol iniziar al meglio il nuovo anno dopo aver chiuso col fiatone il 2021.

PEZZELLA SI, HATEBOER NO: con Zappacosta, Sportiello e Piccoli out per positività al Covid che si aggiungono a Gosens e Zapata lungodegenti, il Gasp davanti punta su Muriel con Malinovskyi e Pasalic a supporto del colombiano mentre sulle fasce ecco Maehle e Pezzella con Hateboer inizialmente in panchina; recuperano invece Palomino e Musso che erano positivi al Covid a inizio settimana.

RITMI BLANDI IN AVVIO: non c’è chiaramente il pubblico delle grandi occasioni a Udine, con il match che inizia su ritmi piuttosto blandi: al quarto Muriel prende palla in area, dopo una serie di finte tiro a incrociare a lato, poi l’Udinese si fa viva pochi istanti dopo con Pussetto, a tu per tu con Musso che respinge bene, ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco.

SUPERMARIO E MURIEL MANDANO LA DEA SUL 2-0: al quarto d’ora però la Dea si accende e sblocca la partita quando Pezzella crossa al centro, pallone leggermente deviato che finisce sulla testa di Pasalic che è bravissimo a girarlo alle spalle di Padelli e firmar il vantaggio atalantino. Cinque minuti dopo ed i ragazzi del Gasp concedono subito il bis con una azione stupenda di Muriel in contropiede con il colombiano che scarta mezza difesa friulana e deposita in rete il raddoppio.

MUSSO SALVA, POI MALI FA TRIS!: il doppio vantaggio mette l’Atalanta in posizione di poter gestir al meglio il match ma a patto di non concedersi distrazioni: al trentaquattresimo i nerazzurri ringraziano Musso che si ritrova Deulofeu davanti a se e l’estremo difensore atalantino respinge bene e sventa un possibile gol. A tre dall’intervallo però la Dea segna ancora e allunga ulteriormente: ripartenza dei nerazzurri con Pasalic che serve Koopmeiners, poi Muriel assist per Pezzella che tira di prima intenzione murato dalla difesa, il pallone finisce sui piedi di Malinoskyi che liberissimo non perdona Padelli. 3-0 per l’Atalanta che chiude così con questo risultato il primo tempo dopo il minuto di recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, MOLINA ACCORCIA (CON DEVIAZIONE): si riparte dopo l’intervallo con subito Pessina in campo al posto di De Roon (ammonito in precedenza) e con ritmi decisamente più bassi, specie da parte della Dea che paga dazio al quarto d’ora quando l’Udinese accorcia con Molina, il cui tiro da fuori area è deviato in modo decisvo da Djimsiti che spiazza Musso: 1-3. A quattro dalla mezz’ora altro doppio cambio per il Gasp che mette in campo Hateboer e Miranchuk al posto di Pezzella e Pasalic.

MURIEL FA BIS RISTABILISCE LE DISTANZE: alla mezz’ora l’Atalanta decide di concedersi un finale senza particolari ansie, grazie a Muriel che è ancora infallibile in contropiede: stoppa la palla sulla tre quarti si avvia verso l’area dribbling secco e tiro a incrociare che va sul palo interno ed entra in porta per un altro gol favoloso del colombiano che fa doppietta e firma il poker atalantino. Lo stesso Muriel è poco dopo sostituito da Ilicic nell’attacco nerazzurro.

BETO ACCORCIA, MA MAEHLE E PES FANNO 6-2!: nel finale Pessina va a un niente dalla cinquina concludendo in diagonale da fuori e con la sfera che fa la barba al palo. Ma è negli ultimi quattro minuti finali che il match vede nuovamente piovere gol: a due dal novantesimo Beto è bravo a liberarsi in area, saltare Musso e depositare in rete il gol del 4-2. Finita li? No, perchè la Dea dilaga nei minuti successivi: prima Maehle trova finalmente il suo primo gol con la maglia della Dea su assist di Hateboer, poi nel primo dei due di recupero concessi è Pessina a ritrovare la via della rete (non segnava dal match di Parma della scorsa primavera) e firmare il 6-2 per l’Atalanta proprio a ridosso del triplice fischio dell’arbitro. Il 2022 dell’Atalanta inizia con una grandinata di gol, tre punti importantissimi per la Dea alla vigilia di una settimana molto molto impegnativa tra coppa Italia (mercoledì c’è il Venezia a Bergamo) e campionato (domenica sera arriva l’Inter allo Stadium). Se le premesse sono queste, la banda del Gasp ha intenzione di farci divertire anche in questo nuovo anno.

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 2-6 (primo tempo 0-3)

RETI: 17′ Pasalic (A), 21′ Muriel (A), 43′ Malinovskiy (A), 59′ Molina (U), 76′ Muriel (A), 87′ Beto (U), 89′ Maehle (A), 92′ Pessina (A)

UDINESE (3-5-2): Padelli; Becao, De Maio, Nuytinck; Perez, Molina, Walace, Udogie (65′ Soopy), Pussetto (73′ Success9; Beto, Deulofeu. A disposizione: Castagnaviz, Piana,  Fedrizzi, Cocetta, Codutti, Damiani. All. Cioffi

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti (90′ Cittadini); Maehle, De Roon (46′ Pessina), Koopmeiners, Pezzella (73′ Hatebooer); Pasalic (73′ Miranchuk); Malinovskyi, Muriel (78′ Ilicic). A disposizione: Rossi, Bertini, Demiral, Scalvini.  All. Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

NOTE: gara di andata: Atalanta-Udinese 1-1 – ammoniti: Becao (U), Delofeu (U), De Roon (A), Djimsiti (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 2′ s.t.




Serie A, i risultati dopo la 21a giornata

I RISULTATI DELLA VENTUNESIMA GIORNATA:

VENERDI’ 5 FEBBRAIO
ore 20:45
Fiorentina-Inter 0-2:
31′ Barella, 52′ Perisic

SABATO 6 FEBBRAIO
ore 15:00
Atalanta-Torino 3-3:
14’ Ilicic, 19’ Sirigu aut., 21’ Muriel, 42’ Belotti, 45’+1 Bremer, 84’Bonazzoli

Sassuolo-Spezia 1-2: 25′ Caputo, 39′ Erlic, 78′ Gyasi

ore 18:00
Juventus-Roma
 2-0: 13′ Cristiano Ronaldo, 69′ Ibanez, aut.

ore 20:45
Genoa-Napoli 2-1: 11′, 26′ Pandev, 79′ Politano

DOMENICA 7 FEBBRAIO
ore 12:30
Benevento-Sampdoria 1-1:
55′ Caprari, 80′ Keita

ore 15:00
Milan-Crotone 4-0:
30′,64′ Ibrahimovic, 69′, 70′ Rebic

Udinese-Verona 2-0: 83′ Silvestri aut., 91′ Deulofeu

ore 18:00
Parma-Bologna
 0-3: 15′, 33′ Barrow, 92′ Orsolini

ore 20:45
Lazio-Cagliari 1-0:
61′ Immobile

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 21 15 4 2 45 23 +22 49
2 Inter 21 14 5 2 51 23 +28 47
3 Juventus 20 12 6 2 41 18 +23 42
4 Roma 21 12 4 5 44 35 +9 40
5 Lazio 21 12 4 5 36 27 +9 40
6 SSC Napoli 20 12 1 7 44 21 +23 37
7 Atalanta 21 10 7 4 48 29 +19 37
8 Sassuolo 21 8 7 6 34 32 +2 31
9 Hellas Verona 21 8 6 7 26 23 +3 30
10 Sampdoria 21 8 3 10 31 32 -1 27
11 Udinese 21 6 6 9 23 28 -5 24
12 Genoa 21 6 6 9 24 31 -7 24
13 Bologna 21 6 5 10 28 35 -7 23
14 Benevento 21 6 5 10 24 41 -17 23
15 Fiorentina 21 5 7 9 21 33 -12 22
16 Spezia 21 5 6 10 28 38 -10 21
17 Torino 21 2 10 9 32 41 -9 16
18 Cagliari 21 3 6 12 24 39 -15 15
19 Parma 21 2 7 12 14 41 -27 13
20 Crotone 21 3 3 15 22 50 -28 12



Le pagelle di Atalanta-Torino

POCHI A SALVARSI, MA LA PROVA DI GOSENS SIA DI ESEMPIO PER TUTTI

In una prestazione incolore, ovvio attendersi giudizi non certo teneri, anche per lo stesso Gasperini, le cui scelte non hanno per nulla convinto. Menzione di merito per il solo Gosens, ultimo a mollare e autore di un bellissimo gol.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI

ALL.: GASPERINI 5: sbaglia parecchio anche lui. Scelte iniziali che non convincono, cambi in corso d’opera che non cambiano una situazione che stava inevitabilmente precipitando. Qualcosa non va, occorre trovare subito la quadra entro mercoledì sera.

GOLLINI 6: ne prende tre senza colpe particolari, ma è bravo sul rigore di Belotti a respingerlo anche se poi non può nulla sulla successiva ribattuta.

TOLOI 5.5: la sua faccia a fine partita è tutta un programma. La delusione gliela si legge in faccia.

ROMERO 5.5: in difficoltà anche lui in una giornata decisamente poco positiva per i suoi nonostante il buon inizio.

PALOMINO 5: commette una ingenuità sul rigore concesso a Belotti, poi è decisivo in un’altra circostanza poco dopo. Però il suo errore pesa parecchio.

RUGGERI 5: dura anche oggi solo un tempo, e lo fa male. Altra occasione sprecata. (DJIMSITI 6: entra nella ripresa, non incanta, ma nemmeno commette errori particolari).

DE ROON 6: molti palloni persi dopo un avvio di gara assolutamente convincente. Suo l’assist all’1-0 di Ilicic.

PESSINA 6: più arretrato, ma comunque propositivo (PASALIC s.v.: dentro nel finale).

GOSENS 7: l’ultimo a mollare; gol bellissimo a parte la sua prestazione dovrebbe servire d’esempio a tutti.

MALINOVSKYI 5.5: parte bene, avvia con una sua ripartenza l’azione del terzo gol nerazzurro, poi sparisce un po’ come buona parte dei suoi compagni (LAMMERS s.v.: dieci minuti in campo senza lasciar traccia).

ILICIC 6: bene in occasione del gol ed alcune sue giocate, male nella ripresa quando non riesce più a sterzare e dare la scossa ai compagni (MIRANCHUK 6: sfortunato, pare in palla e centra pure un palo. Ma non basta).

MURIEL 6: trova il gol, ma molto spesso finisce anche lui con il commettere errori e leggerezze non da lui. (ZAPATA 5: ha una sola occasione degna di nota, la spreca malamente. E poteva chiudere il match…).




Atalanta che follia: va sul 3-0 e stacca la spina. Ed il Toro rimonta tre gol ai nerazzurri

SERIE A VENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 3-3: TRE GOL IN VENTI MINUTI, POI LA RIMONTA GRANATA

Poche sono le partite che fanno davvero arrabbiare il tifoso: questa è una di quelle. L’Atalanta riesce nella grande impresa di farsi rimontare tre gol dal pericolante Torino in una gara folle che i nerazzurri paiono mettere in discesa in ventun minuti con i gol di Ilicic, Gosens e Muriel ma che consente incredibilmente al Toro di riaprire con Belotti e Bremer nel finale di primo tempo. I granata nella ripresa ci credono, le due squadre trovano un legno per parte e poi Bonazzoli entra e fa 3-3. Un calo di tensione inaccettabile che denota come alcuni dei nostri abbiano incredibilmente staccato la spina dopo il 3-0. E mercoledì c’è il ritorno della semifinale di coppa Italia dove non saranno amessi cali di alcun genere.

Bergamo: sei gol e mille emozioni di un match incredibile che l’Atalanta aveva in tasca e che il Toro gli ha sfilato da sotto il naso rimontandole tre gol. Incredibile prestazione dei nerazzurri, che staccano la spina dopo il triplo vantaggio e ne combinano di ogni per consentir ai granata di rientrare in partita e, con merito, riprendersi un match che pareva ormai andato. Senza testa e concentrazione questa squadra torna “normale” ed i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti i tifosi, oggi molto delusi.

ALTRA CHANCE PER MALINOVSKYI: con un occhio anche alla semifinale di ritorno con il Napoli, il Gasp cambia qualcosa in mezzo dove Pessina gioca al posto di Freuler con Malinovskyi che ha un’altra chance in posizione avanzata con Ilicic a supporto di Muriel mentre sulle fasce ci sono Ruggeri e Gosens. Nel Toro, Nicola propone subito il neo arrivato Mandragora e recupera Izzo affidandosi davanti a Zaza e Belotti.

BRIVIDO-ZAZA POI ILICIC LA SBLOCCA: giornata grigia a Bergamo all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia ed il Toro si fa vedere per primo al settimo con un passaggio di Belotti per Zaza che gira in area e manda fuori di un soffio. A ridosso del quarto d’ora però la Dea la sblocca alla prima azione: Ilicic scatta sul filo del fuorigioco e insacca anche con un po’ di fortuna: l’arbitro in un primo momento annulla per fuorigioco e poi invece, convalida dopo il ricorso al Var che consegna così il vantaggio ai nerazzurri.

GOSENS-MURIEL, DEA SUL 3-0: il gol dello sloveno scombina i piani difensivi del Toro che, a quel punto, non può difendere e i ragazzi del Gasp ne approfittano subito segnano altri due gol nel giro di due minuti tra il diciannovesimo ed il ventunesimo: prima Muriel per Gosens che in scivolata mette alle spalle di un Sirigu non totalmente senza responsabilità nell’episodio. Poi, due minuti più tardi, Ilicic offre un passaggio illuminante per Muriel, il primo tiro è respinto da Sirigu, il secondo no: 3-0.

BELOTTI, BEL GESTO DI FAIRPLAY: bel gesto di Belotti alla mezz’ora, che cade in contrasto con Romero e l’arbitro fischia fallo ed ammonisce il difensore atalantino: l’attaccante granata richiama invece l’arbitro dicendogli di essere scivolato: ammonizione tolta e applausi da tutta la panchina atalantina. Una partita che pare in discesa per i nerazzurri e, invece, i cali di tensione della Dea uniti alla crescita di un Toro non domo cambiano l’andazzo del match: l’avvisaglia arriva al trentasettesimo quando Murru, dribbla Gollini e appoggia verso la porta, intervento provvidenziale di testa di Gosens che toglie la palla letteralmente dalla porta.

BELOTTI E BREMER RIAPRONO TUTTO: al quarantesimo le sensazioni che qualcosa sta cambiando diventano realtà quando Palomino trattiene Belotti in area e l’arbitro indica il dischetto del rigore: lo stesso attaccante granata va dagli undici metri, Gollini respinge ma sulla ribattuta il Gallo mette dentro il 3-1. L’Atalanta non c’è con la testa e, nel primo dei due minuti di recupero concessi, il Toro la riapre con merito: azione confusa in area con una traversa di Mandragora, poi insacca Bremer. E’ 3-2 all’intervallo in una partita davvero incredibile.

RIPRESA, TOCCA SUBITO A DJIMSITI: subito un cambio dopo l’intervallo per il Gasp che toglie Ruggeri ed inserisce Djimsiti con l’Atalanta che prova a richiudere il Toro nella propria metà campo e ripristinare così le gerarchie in campo oltre che nel risultato. Al dodicesimo entrano anche Zapata e Miranchuk con Muriel e Ilcic che escono dal terreno di gioco. Al sedicesimo Toro pericoloso con Toloi decisivo in area a respingere la conclusione di Zaza.

UN LEGNO PER PARTE: si rivede al ventesimo la squadra del Gasp con Zapata che, ben imbeccato in area da Miranchuk, spedisce alle stelle da ottima posizione. Il Toro però risponde ed è pericolosissimo a sua volta con Singo, che da fuori tenta la conclusione a giro che centra in pieno la traversa. La partita è un continuo capovolgimento di fronte, alla mezz’ora anche la Dea centra il legno con il palo colpito da Miranchuk in area con Sirigu che nulla avrebbe potuto sulla conclusione del russo.

BONAZZOLI ENTRA E SEGNA: i minuti passano ed il Toro aumenta la pressione alla ricerca di un pari che la squadra granata trova al trentasettesimo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione, il neo entrato Bonazzoli spizzica di testa in area e non può nulla Gollini: la Dea confeziona così il suo suicido perfetto in un match che torna incredibilmente in parità.

COSI’ NON VA PER NULLA BENE: il finale di partita regala un’ultima emozione al quarto di recupero quando Verdi prova a calciare direttamente su punizione dal limite ma Gollini riesce a bloccare. Il 3-3 finale è lo specchio del periodo davvero strano che l’Atalanta sta attraversando, un girone di ritorno iniziato non con il giusto carisma e la mentalità per poter continuare a restar in alto. E ora testa a mercoledì, un appuntamento molto importante per cercare di conquistare la finalissima di coppa Italia: certo, servirà ben altra testa e ben altra Atalanta di quella vista oggi…

IL TABELLINO:

ATALANTA-TORINO 3-3 (primo tempo 3-2)

RETI: 14′ Ilicic (A), 18′ Gosens (A), 20′ Muriel (A), 42′ Belotti (T), 46′ Bremer (T), 84′ Bonazzoli (T)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Romero, Palomino, Toloi; Ruggeri (46′ Djimsiti), De Roon, Pessina, Gosens; Malinovskyi (78′ Lammers); Muriel (58′ Zapata), Ilicic (58′ Miranchuk). A disposizione: Caldara, Freuler, Ghislandi, Kovalenko, Pasalic, Rossi, Sportiello, Sutalo. Allenatore: Gasperini.

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Singo (72′ Verdi), Lukic (55′ Baselli), Mandragora, Rincon (81′ Gojak), Murru (55′ Ansaldi); Belotti, Zaza (81′ Bonazzoli). A disposizione: Buongiorno, Linetty, Lyanco, Milinkovic-Savic, Ujkani, Vojvoda. Allenatore: Nicola.

ARBITRO: Fourneau di Roma.

NOTE: gara di andata: Torino-Atalanta 2-4 – al 42′ Gollini (A) respinge un rigore a Belotti (T). Ammoniti Palomino (A); Zaza (T) – recupero: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Prima il Toro, poi la coppa: l’Atalanta prova a riprendere a correre in campionato

BERGAMO, ORE 15

FORZA DEA, PRENDIAMO IL TORO PER LE CORNA

Un passo alla volta, con la giusta determinazione: l’Atalanta si prepara a rituffarsi in campionato dopo il pari di mercoledì nella semifinale di andata contro il Napoli ed attende oggi il Toro tra le mura amiche del Gewiss Stadium con la speranza di riscattare la sconfitta di domenica contro la Lazio. Per farlo però servirà la giusta determinazione contro i granata che, dall’arrivo di Nicola in panchina e con i nuovi innesti del calciomercato di gennaio hanno ritrovato spirito da battaglia e saranno sicuramente un osso duro per i ragazzi del Gasp.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: ancora una volta senza gli uomini sulle fasce, il Gasp può contare sul solo Gosens mentre sull’altra corsia probabile tocchi ancora al baby-Ruggeri. Davanti poche novità con Pessina ed Ilicic che dovrebbero supportare Zapata. Dietro ci sarà Romero che sarà squalificato in coppa.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Ruggeri, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini

TORINO (3-5-2): Sirigu, Izzo, Nkolou, Bremer; Singo, Lukic, Mandragora, Rincon, Murru; Zaza, Belotti – Allenatore: Nicola