Serie A, i risultati dopo la 26a giornata

JUVE, MANI SUL CAMPIONATO: NAPOLI A -16

Qualora fossero necessarie ulteriori conferme, la ventiesiesima giornata di campionato cuce due terzi di scudetto sul petto della Juventus, che si impone a Napoli nello scontro diretto contro gli azzurri e vola via a sedici lunghezze dai campani. Novità anche poco più dietro dove il Milan ora è terzo grazie al successo sul Sassuolo dei rossoneri che consente il sorpasso ai cugini dell’Inter, sconfitti nell’anticipo a Cagliari. In coda, pesantissima vittoria dell’Udinese sul Bologna, pari e spettacolo tra Empoli e Parma. Rivediamo ora tutti i risultati della giornata, con i marcatori e la classifica aggiornata:

I RISULTATI

Cagliari-Inter 2-1: 31′ aut. Perisic (C), 38′ Lautaro Martinez (I), 43′ Pavoletti (C) – giocata venerdì 1 ore 20:30 

Empoli-Parma 3-3: 13′ Gervinho (P), 19′ Dell’Orco
(E), 46′ Rigoni (P), 59′ rig. Caputo (E), 82′ Bruno Alves (P), 91′ aut.
Bruno Alves (E) – giocata sabato 2 ore 15:00 

Milan-Sassuolo 1-0: 35′ aut. Lirola (M) – giocata sabato 2 ore 18:00 

Lazio-Roma 3-0: 12′ Caicedo, 73′ rig. Immobile, 89′ Cataldi – giocata sabato 2 ore 20:30 

Torino-Chievo Verona 3-0: 76′ Belotti, 92′ Rincon, 93′ Zaza – giocata ore 12:30 

Genoa-Frosinone 0-0

Spal-Sampdoria 1-2: 4′, 11′ Quagliarella (S), 94′ Kurtic (Sp)

Udinese-Bologna 2-1: 24′ rig. De Paul (U), 39′ Palacio (B), 79′ Pussetto (U)

Atalanta-Fiorentina 3-1: 3′ Muriel (F), 28′ Ilicic (A), 34′ Gomez (A), 59′ Gosens (A) – ore 18:00

Napoli-Juventus 1-2: 28′ Pjanic (J), 39′ Emre Can (J), 61′ Callejon (N) – ore 20.30

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 72 26 23 3 0 55 16
2 Napoli 56 26 17 5 4 47 20
3 Milan 48 26 13 9 4 39 22
4 Inter 47 26 14 5 7 38 22
5 Roma 44 26 12 8 6 49 36
6 Lazio 41 25 12 5 8 36 27
7 Torino 41 26 10 11 5 33 22
8 Atalanta 41 26 12 5 9 54 37
9 Sampdoria 39 26 11 6 9 43 33
10 Fiorentina 36 26 8 12 6 41 32
11 Sassuolo 31 26 7 10 9 35 41
12 Genoa 30 26 7 9 10 32 41
13 Parma 30 26 8 6 12 28 40
14 Cagliari 27 26 6 9 11 23 37
15 Udinese 25 25 6 7 12 21 32
16 Spal 23 26 5 8 13 23 39
17 Empoli 22 26 5 7 14 33 51
18 Bologna 18 26 3 9 14 20 40
19 Frosinone 17 26 3 8 15 19 49
20 Chievo V. (-3) 10 26 1 10 15 19 51



Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

GOLLINI IN GRAN SPOLVERO, IL PAPU DA SPETTACOLO

Rimonta spettacolare dei ragazzi del Gasp, che si complicano la vita da soli in avvio ma poi si riprendono un match dominandolo a tratti contro un avversario che non perdeva da sei giornate. Sfrutta al meglio la sua chance Gollini, decisivo almeno in tre circostanze, ma anche Gosens risponde presente con il gol del 3-1 ripagando al meglio la fiducia del Gasp. Ilicic e il Papu la davanti sono uno spettacolo, con Zapata ultimamente più in versione di supporto che goleador.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: non era facile, dopo lo sforzo di mercoledì e soprattutto dopo il suicidio iniziale che regala il gol agli ospiti. Eppure i suoi avevano voglia di vincere da vendere e lo si è visto. Resta in corsa anche in campionato per qualcosa di importante e dimostra, ancora una volta, che i suoi giocano divertendosi. E finchè va così, guai a porsi limiti.

GOLLINI 7.5: che ritorno! Dopo diversi mesi da “eterno secondo” a Berisha, oggi viene gettato nella mischia e regala almeno tre parate fondamentali, la più importante su Chiesa, che evita ai viola il possibile 2-0. Bravissimo!

MASIELLO 5.5: non in perfette condizioni, concede un po’ troppo a Chiesa e deve poi far i conti nella ripresa con il riacutizzarsi dei suoi problemi musolari (PALOMINO 6.5: dentro per quasi un tempo intero, riscatta la brutta prova di coppa con un paio di interventi decisivi proprio su Chiesa).

DJIMSITI 6.5: un po’ disorientato in avvio, poi riesce ad entrar in partita e nel secondo tempo va anche vicinissimo al gol. Bene.

MANCINI 6.5: prova anche a cercar il gol con un colpo “da scorpione” rimpallato dalla difesa Viola. Avesse segnato, veniva giù lo stadio. Per il resto bene, pur con qualche sbavatura in fase di copertura.

GOSENS 7.5: in campo un po’ a sorpresa (nella semifinale di ritorno ci sarà quasi sicuramente vista la squalifica di Hateboer) dimostra anche lui di esser in gran condizione. Condisce la sua ottima prova con il gol che mette in ghiaccio il match.

FREULER 7: gioca condizionato da un cartellino giallo che lo costringe a contenersi, ciò nonostante riesce in più occasioni ad uscirne vincente dai contrasti contro gli avversari. (HATEBOER s.v.: entra nel finale, ingiudicabile)

DE ROON 5: alla fine ci possiamo tranquillamente ridere su, ma quell’errore in avvio di gara è veramente inconcepibile; puntualmente ogni partita ultimamente capitano episodi come questo che complicano tutto quanto. Inspiegabile, specialmente a questi livelli dove ci si gioca veramente tanto con l’avvicinarsi del finale di stagione.

CASTAGNE 6.5: suo il traversone che porta al gol di Gosens che vale il 3-1 in una azione da vedere e rivedere più volte per la sua bellezza.

GOMEZ 8: sbaglia nel finale un gol facilissimo ma ne segna uno fondamentale per mettere il muso davanti ai viola e regala giocate di grande qualità. Finchè il fiato lo sostiene è un piacere vederlo giocare.

ILICIC 8: e dire che non sembrava essere molto la sua partita nelle fasi iniziali; invece regala una magia che vale l’importantissimo pareggio, poi sforna grandi giocate a ripetizione. Anche lui stremato, rallenta solo nei minuti finali di gara.

ZAPATA 6.5: da diverse gare in versione più utile che prolifica, anche oggi non ha grandissime occasioni (tranne una, su cui non trova il contatto con il pallone) però fa un gran lavoro che permette ai suoi di salire e rendersi pericolosi in area ospite (PASALIC 6: una ventina di minuti discreti per lui).




L’Atalanta vede Viola e si scatena: Fiorentina ribaltata e sconfitta

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 3-1: ILICIC, PAPU E GOSENS PER LA RIMONTA

Dopo lo spettacolo di coppa, si bissa anche stasera e questa volta la Dea la vince, con la speranza che l’esito sia il medesimo anche nella semifinale di ritorno di fine aprile: l’Atalanta si fa male da sola, si rialza, lotta e ribalta la squadra di Pioli che passa dopo due minuti con Muriel dopo una sciocchezza incredibile di De Roon che regala di fatto al colombiano il pallone del vantaggio viola. I nerazzurri rischiano, vengono salvati da Gollini e poi rientrano in pista con Ilicic, che trova il pari sfruttando una punizione battuta con astuzia dai nerazzurri. Ancora Gollini salva i suoi su Laurini, poi il Papu si inventa da solo l’azione del sorpasso partendo da metà campo e saltando almeno un paio di marcatori diretti. Nella ripresa la squadra del Gasp continua a spingere, gioca bene e sfiora il terzo gol due volte per poi trovarlo con Gosens. Lo spettacolo però non finisce, Chiesa centra una traversa per gli ospiti, poi il Papu e Freuler si divorano il quarto gol; può bastare così, con la Viola ci si rivede a fine aprile, domenica altro scontro diretto in casa della Samp.

Bergamo: dalla coppa al campionato, il peso specifico della sfida tra Atalanta e Fiorentina non cambia; dopo i fuochi d’artificio di coppa con lo spettacolare 3-3 che mette i nerazzurri in lieve vantaggio in vista del ritorno di fine aprile, la squadra del Gasp e quella di Pioli sono di nuovo di fronte, stavolta a campi invertiti ma con i tre punti che valgono oro per entrambe le contendenti dato che dietro e davanti nella corsa all’Europa hanno vinto tutte. Partita che arriva al termine di una settimana ancora piuttosto turbolenta a causa del brutto episodio accaduto ai tifosi atalantini sulla via di ritorno da Firenze, con due bus di supporter nerazzurri fermati dalla polizia e culminati con un brutto episodio di violenza che li a visti loro malgrado protagonisti. Anche per questo, prima del match, una marcia pacifica dei tifosi chiede giustizia e verità, le identiche parole di un lungo striscione esposto in curva. Ma il match contro i viola è anche la bella occasione per ricordare al meglio la memoria di Davide Astori, nativo della provincia di Bergamo e capitano viola, ad un anno domani dalla sua scomparsa.

TOLOI OUT, TOCCA A MASIELLO: un problema alla coscia complica i piani al Gasp che rinuncia così al brasiliano inserendo in difesa Masiello con Mancini e Djimisiti mentre tra i pali torna Gollini al posto di Berisha; in mezzo De Roon e Freuler con Gosens e non Hateboer in fascia con davanti Ilicic il Papu e Zapata. Nella viola si rivede Pezzella dopo l’infortunio mentre in avanti Piola li schiera tutti e tre: Muriel, Chiesa e Simeone.

DE ROON, REGALO A MURIEL, 1-0: pronti-via e l’Atalanta decide subito di complicarsi come peggio non si può il match al secondo minuto quando uno sciagurato quanto inspiegabile retropassaggio mette in moto Muriel che ha una autostrada tra se e la porta e deve solo arrivar in area e metter dentro il vantaggio ospite; impressionante davvero questa serie di errori clamorosi che ultimamente stanno condizionando negativamente la stagione nerazzurra. Momento complicato per i nerazzurri che all’undicesimo devono ringraziare Gollini quando Chiesa parte sull’ennesimo pallone perso, stavolta da Ilicic, in maniera sciocca ed il portiere nerazzurro si supera ed evita il raddoppio ospite.

MINUTO TREDICI, IL RICORDO DI DAVIDE ASTORI: scocca il minuto tredici e tutto lo stadio si ferma e si stringe in un lunghissimo applauso nel ricordo di Davide Astori ad un anno dalla sua scomparsa: Bergamasco, di San Pellegrino Terme, e capitano Viola, il buon Davide spegne ogni rivalità sugli spalti che gli dedicano un lungo minuto emozionante e toccante.

SI ACCENDE LA DEA, ILICIC-PAPU: 2-1!: l’Atalanta da segnali di risveglio al diciottesimo quando per due volte ci prova Gomez, prima con un tiro dal limite deviato in angolo da Lafont e, sul corner successivo ancora il Papu che si libera per un tiro da posizione defilata e ancora l’estremo difensore viola respinge in corner di nuovo. Il gol è nell’aria e, a tre dalla mezz’ora, l’Atalanta batte velocemente una punizione dal limiti, palla ad Ilicic che conclude, deviazione di un difensore ospite e punto dell’1-1. Match che non si ferma e continua a regalare emozioni, due minuti dopo il pari atalantino Gollini è ancora decisivo su Laurini ben servito da Chiesa dopo un disimpegno errato di Masiello. Ma quattro minuti più tardi la Dea sale ancora in cattedra, stavolta con una grande azione di Gomez che scarta un paio di avversari e calcia in porta dal limite bucando ancora la porta della Fiorentina e ribaltando il risultato con il Comunale che esplode di gioia al gol del 2-1 per i ragazzi del Gasp. Il finale è tutto per i nerazzurri che provano ancora ad assaltare la porta ospite e, a fil di intervallo, prima Mancini con il tacco e poi Gomez, creano due occasionissime per i nerazzurri che chiamano nuovamente Lafont agli staordinari. Ultimo sussulto di un bellissimo primo tempo che va in archivio dopo due di recupero con la Dea avanti per 2-1.

RIPRESA, ASSEDIO-DEA GOSENS FA TRIS!: la ripresa inizia con i medesimi ventidue del primo tempo ma dopo tre minuti Masiello chiede il cambio per un problema che già gli aveva dato noie nel primo tempo e quindi Palomino entra al suo posto in campo con un’Atalanta che appare molto più determinata dei viola in avvio nell’andare alla caccia del gol: al dodicesimo Ilicic viene atterrato al limite, sulla successiva punizione si salva ancora Lafont in angolo sui cui sviluppi Zapata manca di un nulla l’impatto col pallone. Al quattordicesimo l’Atalanta stringe all’angolo gli ospiti, come un pugile sul ring e sferra il nuovo colpo vincente: non ci sono più parole per esprimere il gioco spumeggiante dei nerazzurri: prima sfiora il gol due volte, con Djimisiti di testa e poi ancora con Zapata che non trova il pallone di un nulla ma poi Gosens con un colpo di testa dopo un’azione corale fantastica iniziata da Ilicic e continuata da Castagne mette dentro il punto del 3-1 per la Dea.

RESTIAMO SUL TRENO PER L’EUROPA: la Viola però non molla la presa e prova a rientrare in partita, tant’è che al ventunesimo Chiesa ci va davvero vicino quando fa partire un bolide dalla media distanza che centra in pieno la traversa e con la sfera che torna in campo; è però ancora l’Atalanta a provare a chiudere definitivamente il match sciupando alla mezz’ora una grandissima occasione quando Gomez scappa in contropiede si decentra sulla sinistra , appena entrato in area lascia partire un bel diagonale che finisce di poco fuori. Un minuto più tardi, stesso diagonale e stessa sorte per Freuler, ben imbeccato in area di rigore lo svizzero che però sciupa nella stessa maniera del Papu pochi istanti prima. Scorrono i minuti ed arrivano anche gli ultimi cambi del mister che si gioca anche Pasalic ed Hateboer nel finale al posto di Zapata e Freuler. Il risultato non cambierà più da li alla fine e l’Atalanta piega così la Fiorentina quasi escludendola dal treno che porta in Europa dove i nerazzurri restano aggrappati nel gruppo che comprende anche Lazio e Torino. La Dea riprende dunque la sua marcia dopo la bella prova di mercoledì in coppa arriva il successo sulla Viola dopo gli ultimi due scivoloni in campionato contro Milan e Toro. Con la Fiorentina invece, appuntamento a fine aprile per il ritorno della semifinale di coppa Italia: ah, finisse così anche tra due mesi…

IL TABELLINO:

ATALANTA-FIORENTINA 3-1 (primo tempo 2-1)

RETI: 3′ Muriel (F), 28′ Ilicic (A), 34′ Gomez (A), 14′ st Gosens (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello (4′ st Palomino); Castagne, De Roon, Freuler (42′ st Hateboer), Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata (27′ st Pasalic) – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Pessina, Ibanez, Kulusevski, Barrow – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-4-3): Lafont; Milenkovic, Pezzella (19′ st Vitor Hugo), Ceccherini (40′ st Pjaca); Laurini (19′ st Dabo), Veretout, Edmilson, Biraghi; Chiesa, Simeone, Muriel – A disp.: Terracciano, Brancolini, Norgaard, Gerson, Mirallas, Hancko, Benassi, Graiciar – All.: Pioli

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

NOTE: gara di andata: Fiorentina-Atalanta 2-0 – spettatori: 19mila circa –
ammoniti: Masiello, Freuler, De Roon, Palomino (A), Ceccherini, Veretout (F) – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




L’Atalanta da una Viola… all’altra: stasera si replica a Bergamo, punti pesanti per l’Europa in palio

BERGAMO, ORE 18

MATCH NEL RICORDO DI DAVIDE ASTORI

Dalla coppa al campionato, cambia l’obiettivo ma non l’avversario: di nuovo di fronte Atalanta e Fiorentina (stavolta tra le mura amiche del Comunale) a tre giorni e mezzo di distanza dalla spettacolare semifinale finita 3-3 in cui i nerazzurri hanno sfoderato una prestazione-monstre pur con le solite difficoltà difensive che hanno impedito a Gomez e compagni di mettersi mezza finale in tasca già al Franchi. Stasera si replica in una sfida che vale un pezzetto di Europa per entrambe: con il Toro che ha vinto, le due contendenti cercano tre punti per non staccarsi troppo dalla zona nobile del campionato in una partita che preannuncia ancora una volta gol e spettacolo ma anche dal sapore particolare nel ricordo di Davide Astori ad ormai un anno (l’anniversario sarà domani) dalla scomparsa del capitano viola nato in provincia di Bergamo.

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QUALCHE CAMBIO PER IL GASP: mister Gasperini ritrova De Roon (a segno mercoledì) anche in campionato e pare orientato a confermarlo titolare in mezzo insieme a Freuler mentre dietro potrebbe toccare nuovamente a Djimsiti stare in mezzo alla difesa mentre in avanti confermatissimo il trio composto dal Papu, Ilicic e Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Djimsiti, Mancini; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Masiello, Palomino, Ibanez, Reca, Gosens, Pasalic, Pessina, Kulusevski, Barrow – Allenatore: Gasperini

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Laurini, Milenkovic, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Fernandes, Veretout; Chiesa, Simeone, Muriel – A disposizione: Terracciano, Brancolini, Pezzella, Ceccherini, Hancko, Norgaard, Dabo, Gerson, Pjaca, Mirallas, Graiciar – Allenatore: Pioli




I precedenti di Atalanta-Fiorentina

Se le trasferte in terra toscana in casa della Fiorentina sono sempre state molto dire per l’Atalanta, il bilancio delle sfide a Bergamo è invece favorevole alla squadra nerazzurra, sebbene negli ultimi anni la
tradizione si sia leggermente invertita.

L’ultima vittoria atalantina è infatti datata 29 Aprile 2012: un 2-0 firmato Denis e Bonaventura, che certificò la matematica salvezza della formazione bergamasca con 3 giornate di anticipo, nell’annata dei 6 punti di penalizzazione.

Nei 4 campionati successivi, addirittura 4 vittorie consecutive dei gigliati: 0-2 nell’Aprile 2013 e nel Settembre 2013, 0-1 nel Settembre 2014 (rete di Kurtic) e 2-3 nel Febbraio 2016.
Nelle ultime due stagioni invece due pareggi: 0-0 nel Marzo 2017 e 1-1 il 18 Febbraio 2018, con reti di Badelj e Petagna. Considerando l’era Gasperini, ovvero le ultime tre annate, la Fiorentina è l’unica squadra, oltre alla Juventus, che in campionato non è mai stata sconfitta dai nerazzurri.

Il bilancio totale dei confronti disputati a Bergamo in serie A parla di 19 successi orobici, 22 pareggi e 14 affermazioni ospiti; clamoroso, tra le vittorie esterne, l’1-7 della stagione 1963/64, con 5 reti di Kurt
Hamrin. C’è anche un precedente rinviato per neve, quello dell’11 Gennaio 1987, recuperato il giorno dopo, un lunedì pomeriggio, vinto dai padroni di casa per 2-0 con goal di Francis e Magrin. Tra i successi casalinghi, ricordiamo anche quello del 6 gennaio 2004, che rappresentava la prima vittoria dell’Atalanta in quel campionato, arrivata solamente alla diciassettesima giornata ( 1-0, marcatore Igor Budan).




Le pagelle di Juventus-Atalanta

BENE GOSENS, PER IL PAPU ALTRA SERATA-NO

Sconfitta preventivabile, ma con diversi punti di riflessione per quanto visto in campo: dalla positiva partita di Gosens passando per quella di Mancini che è tuttavia “macchiata” dall’ingenua espulsione rimediata nel finale. De Roon anche oggi ha fatto vedere ottime cose per una squadra che ha giocato a tratti anche bene fino al momento di arrivare alla conclusione: li iniziano le dolenti note con una nuova giornata buia per Gomez, un Ilicic non irresistibile e Petagna-Cornelius inseriti in corsa incapaci di incidere.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: sarò fatto a modo mio, ma questa Atalanta non mi è dispiaciuta: in partita fino a dieci dalla fine e con quell’occasione di Mancini che grida vendetta ancora adesso. Le prova tutte per invertire la rotta della chimera-Juve in quel di Torino ma ahimè anche la fortuna lo abbandona nei momenti fondamentali. Peccato, ma trovandone i lati positivi i suoi possono uscirne rafforzati da questa sconfitta.

BERISHA 6: nemmeno troppo impegnato, subisce due gol su cui ha poche colpe ma complessivamente la Juve non riesce a straripare come suo solito in area nerazzurra.

MANCINI 5.5: verrebbe quasi da dire “croce e delizia”: tiene bene su un osso duro come Higuain, va addirittura ad un passo da un gol che sarebbe stato storico per certi versi, ma allo stesso tempo si fa cacciare nel finale con due ammonizioni nel giro di poco. Errori di gioventù, ma il ragazzo ha qualità da vendere.

PALOMINO 6: serata non facilissima, lo si vede anche in avanti di tanto in tanto su corner o calci piazzati.

TOLOI 5.5: sbaglia qualche pallone di troppo in ripartenza, complessivamente non ha la sicurezza solita a cui ci ha abituato.

HATEBOER 6: torna titolare sulla fascia, nel primo tempo è coraggioso e quasi troppo spregiudicato al contrario della ripresa dove appare troppo timido fino alla sostituzione (CORNELIUS 5: entra ma non lascia segni di presenza)

DE ROON 6.5: nel finale rischia quasi la rissa con uno juventino, oggi meno determinante che a Bologna ma la sua gara è comunque più che sufficiente.

HAAS 5.5: prima da titolare per lui, decisamente non tra le più semplici. Fa vedere qualcosina ma è un po’ troppo poco per poter avere un giudizio preciso vista l’importanza dell’avversario. Avrà altre chance. (SPINAZZOLA 5.5: una sola bella iniziativa poco dopo il suo ingresso in campo, poi poco altro).

GOSENS 6.5: coraggioso nel primo tempo con alcune belle iniziative e diversi contrasti vinti. Nella ripresa parte ancora bene per poi eclissarsi un po’, venendo sostituito (PETAGNA 5: il suo peso specifico con l’entrata in campo non si è putroppo visto. Evanescente)

CRISTANTE 5.5: da diverse giornate la stanchezza si fa sentire anche per lui e, complessivamente, finisce anche con il riflettersi su un attacco dove i suoi dieci gol hanno sin qui oscurato molti problemi.

ILICIC 6: serata un po’ così la sua, con alcune belle giocate importanti ma dei palloni sciocchi persi in maniera decisamente non all’altezza delle sue qualità. Comunque è tra gli ultimi a mollare. Sufficiente.

GOMEZ 5: poco, troppo poco anche oggi. E da lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più che continua a non arrivare in questo momento grigio per il nostro capitano in cui i tifosi veri devono lasciar da parte le critiche per stringersi attorno a lui. Forza capitano!




Atalanta, la Signora resta un tabù: Higuain-Matuidi, la Juve vince il recupero

SERIE A, IL RECUPERO DELLA VENTISEIESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 2-0: UN GOL PER TEMPO, DEA AL TAPPETO

Sarà per la prossima, ancora una volta: niente da fare per l’Atalanta che si arrende alla Juventus nel recupero della ventiseiesima di campionato rinviata per neve due settimane fa. I nerazzurri tengono anche bene il campo a tratti contro un avversario che fatica a tratti ad arrivare dalle parti di Berisha ma, alla prima sterzata passa con Higuain intorno alla mezz’ora, ma è ad inizio ripresa che i nerazzurri vanno ad un nulla da pareggio con Mancini, che di testa manda fuori di un soffio il pallone dell’1-1 ma alla mezz’ora si fa cacciare ricevendo due cartellini gialli in pochi minuti e la Juve la chiude un istante dopo con Matuidi. Sconfitta comunque preventivabile, ora testa a Verona dove domenica i nerazzurri.

Torino: niente neve stavolta, Juve e Atalanta si ritrovano così in questo mercoledì sera di fronte per recuperare la partita rinviata un paio di settimane fa e con entrambe le contendenti motivate a far punti: i bianconeri cercano un successo per andare addirittura quattro punti avanti al Napoli, i nerazzurri dal canto loro cercano conferme dopo la vittoria di Bologna che li ha avvicinati a soli tre lunghezze dalla Samp per contendersi un posto nella prossima Europa League a cui i ragazzi del Gasp le proveranno tutte per tornarci anche l’anno prossimo.

C’E IL PAPU CON ILICIC: il dubbio della vigilia per il Gasp era la presenza di Gomez: l’attaccante argentino agirà al fianco di Ilicic con Cristante alle loro spalle mentre dietro Caldara e Masiello vanno in panchina, Mancini e Palomino nella difesa a tre mentre sulle fascie torna Hateboer con Gosens dall’altra parte per Spinazzola ed Haas al posto di Freuler. Nella Juve, a caccia del decisivo allungo sul Napoli in classifica, Allegri ha l’imbarazzo della scelta a partire dai pali dove rientra Buffon fino in avanti dove da spazio al trio formato da Douglas Costa, Dybala e Mandzukic alle spalle dell’unica punta Higuain.

AVVIO EQUILIBRATO: il match prende il via e l’Atalanta dimostra sin dalle prime battute di volersi giocare tutte le sue possibilità a viso aperto senza troppi timori nei confronti della corazzata bianconera che fatica infatti a rendersi subito insidiosa anche se alla prima fiammata bianconera Palomino è determinante sugli sviluppi di un corner a deviare il tentativo a colpo quasi sicuro di Matuidi. A quattro dalla mezz’ora il Papu recupera un bel pallone e lo offre all’accorrente Haas al limite dell’area che ci prova ma con la sfera che finisce alle stelle.

HIGUAIN ROMPE L’EQUILIBRIO: tuttavia, appena cambia marcia la Juve diventa letale per i nerazzurri: al ventiseiesimo Douglas Costa si mette in moto portandosi mezzo centrocampo nerazzurro a spasso e aprendo per Higuain che arriva così in area e fa partire un diagonale che supera Berisha; mezza distrazione e tutto quanto costruito sin qui dall’Atalanta va alle ortiche: 1-0 per i bianconeri.

LA DEA CI PROVA: l’Atalanta prova subito a scuotersi dal gol subito e, sugli sviluppi di un corner, Palomino va più alto di tutti ma colpisce in maniera infelice mandando la sfera sul fondo. Nel finale è ancora la squadra di casa pericolosa con Higuain, che riceve si palla e si gira concludendo spendendo la sfera fuori di poco in quello che è l’ultimo telegramma di un primo tempo che si chiude con i bianconeri avanti di un gol.

MANCINI A UN PASSO DAL PARI: inizia la ripresa senza nessun cambio in campo ma con l’Atalanta che al quarto minuto va ad un nulla dal pari quando, in occasione di un tiro dalla bandierina, Mancini svetta su tutti a colpire e manda fuori di un nulla il pallone per quella che è una grandissima chance per i ragazzi del Gasp di arrivare al pari. Il mister nerazzurro cambia all’undicesimo inserendo Spinazzola al posto di Haas mentre i bianconeri sfiorano anche loro il colpo del raddoppio con un diagonale di Douglas Costa che finisce di un nulla sul fondo in concomitanza con l’ingresso in campo di Petagna al posto di Gosens.

DEA IN DIECI, MATUIDI RADDOPPIA: a venti dalla fine Gasperini ridisegna in modo camaleontico la sua Atalanta inserendo anche Cornelius la davanti al posto di Hateboer per provare a cercare il guizzo che valga il punto del pari, ma i piani nerazzurri si complicano tre minuti dopo la mezz’ora quando Mancini rimedia in serie due cartellini gialli nel giro di pochi minuti e per lui arriva una macchia pesantissima su una partita sin li quasi perfetta con l’aggravante ulteriore che, con l’uomo in meno e con un modulo spregiudicato, i padroni di casa arrivano al raddoppio con Matuidi che con un diagonale in area di rigore fa secco di nuovo Berisha e, di fatto, chiude i giochi.

FATTO IL POSSIBILE, PECCATO: il raddoppio bianconero fa così scendere il sipario su un match dove comunque l’Atalanta ha provato in più occasioni a dire la sua; è chiaro che non bisogna mai cercare scuse di fronte ad una sconfitta, ma quando arriva nei confronti di una squadra che nel 2018 le ha vinte tutte e senza mai subir sin qui un gol, la sensazione che si ha al termine del match è che comunque i ragazzi del Gasp siano riusciti a creare anche qualche grattacapo alla capolista del torneo. I tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara servono così solo alla statistica, i tre punti vanno alla Juve, ma questa Atalanta ha comunque dentro di se la consapevolezza di essersela giocata contro una squadra che, da inizio 2018, non ha subito neanche un gol in campionato: e contro i marziani è difficile fare di più. Testa a Verona, domenica c’è subito l’occasione per il riscatto!

IL TABELLINO

JUVENTUS-ATALANTA 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: Higuain al 29′ p.t.; Matuidi al 36′ s.t.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (dal 5′ s.t. De Sciglio), Benatia, Chiellini, Asamoah; Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (dal 33′ s.t. Barzagli), Dybala, Mandzukic (dal 17′ s.t. Alex Sandro); Higuain – A disposizione: Szczesny, Del Favero, Rugani, Khedira, Bentancur, Sturaro, Marchisio – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Mancini, Palomino; Hateboer (dal 25′ s.t. Cornelius), Cristante, De Roon, Gosens (dal 20′ s.t. Petagna); Ilicic, Haas (dal 12′ s.t. Spinazzola); Gomez – A disposizione: Gollini, Rossi, Caldara, Masiello, Castagne, Melegoni, Freuler, Cornelius, Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 2-2 – spettatori: 36.753 – espulso Mancini (A) al 34′ s.t. (doppia ammonizione – ammoniti Cristante (A), Alex Sandro (J), Benatia (J), De Roon (A) e Asamoah (J) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.