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L’Atalanta resiste un’ora, poi si arrende: troppo Napoli per la Dea

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

NAPOLI-ATALANTA 2-0: I GOL CAMPANI ARRIVANO NELLA RIPRESA

Napoli: niente da fare. Era una impresa impossibile e tale è rimasta: l’Atalanta incappa a Napoli nella terza sconfitta nelle ultime quattro di campionato e prosegue il digiuno dal gol che ormai dura da tre partite. Eppure la squadra del Gasp ha disputato una partita di spessore e attenzione difensiva ma senza però pungere molto davanti. Nella ripresa, la perla di Kvaratskhelia spiana la strada alla vittoria del Napoli che poi troverà il raddoppio poco prima della mezz’ora con Rrahamani. La Dea rimane inchiodata al settimo posto a quota quarantadue e attende il risultato delle altre.

SCALVINI E ZAPATA TITOLARI: mister Gasperini recupera Scalvini e Zapata schierandoli entrambi titolari dietro e davanti dove il colombiano agirà in coppia con Hojlund e alle loro spalle ci sarà Pasalic (anch’esso recuperato dall’infortunio); sulle fasce tocca ancora a Ruggeri con Zappacosta pronto a subentrare. Nel Napoli, poco turnover per Spalletti in vista della gara di Champions contro l’Eintracht: davanti insieme ad Osimhen ci saranno Politano e Kvaratskhelia, in mezzo spazio ad Oliveira con Lobotka. Tra i pali non c’è Meret (dolore al polso durante il riscaldamento) ma l’ex Gollini.

MUSSO SUBITO ATTENTO: bel colpo d’occhio allo stadio Maradona all’ingresso delle squadre in campo, entusiasmo a mille in casa partenopea, mai così vicini i campani a riconquistare uno scudetto che manca da oltre trent’anni ed il match che prende il via e Musso dopo una manciata di minuti è subito reattivo su una conclusione da fuori di Politano che il portiere nerazzurro devia in corner.

DJIMSITI K.O., DENTRO DEMIRAL: passato lo spavento, prende bene le misure la Dea al Napoli e il match diventa piuttosto bruttino con i padroni di casa a forzare ma senza superare la diga difensiva atalantina con Musso bravo anche a metterci due ulteriori pezze al ventisette su Kvaratskhelia e poi ancora su Politano al quarantadue. Nel finale, problemi muscolari per Djimsiti che chiede il cambio poco prima del riposo e quindi tocca a Demiral entrar in campo al suo posto; tre minuti di recupero e un primo tempo piuttosto scialbo va così in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, KVARA LA SBLOCCA CON UN GRAN GOL: si riparte dopo il riposto con Muriel che entra subito in campo al posto di Hojlund, ricomponendo così la coppia d’oro con Zapata la davanti ma è il Napoli che continua a far la partita: al quarto d’ora Oshimen manda fuori di un soffio di testa in occasione di un calcio d’angolo. E’ il preludio al gol che i campani trovano qualche secondo dopo con Kvaratskhelia che, servito in area da Osimhen, fa fuori mezza difesa atalantina e mette in rete un pallone su cui questa volta Musso non può fare nulla; bellissimo gol del Georgiano che spezza l’equilibrio.

RRAHAMANI CHIUDE IL MATCH: il gran gol con cui la partita si è sbloccata a favore del Napoli impone al Gasp ulteriori cambiamenti e per questo escono Maelhe e Pasalic per Zappacosta e Boga al ventiquattresimo. La rete la trova però ancora il Napoli alla mezz’ora con Rrahamani di testa che beffa Zapata prima e Musso poi mettendo il pallone in rete e, di fatto, chiudendo il match. L’Atalanta prova nel finale a trovare quanto meno il gol della bandiera ma al trentottesimo la bordata di Ruggeri trova l’ex Gollini attento con i pugni a respingere. A un minuto dalla fine c’è spazio anche per Lookman al posto di Toloi ma la partita è ormai praticamente finita: quattro minuti di recupero e la terza sconfitta nelle ultime quattro di campionato per la Dea diventano una triste realtà. Nessun gol segnato nelle ultime tre e lo spettro del girone di ritorno della scorsa stagione che aleggia sempre più se non si proverà a cambiar passo dalle prossime partite.




Serie A, i risultati dopo la 26a giornata

I RISULTATI:

Venerdì 18 febbraio

Juventus-Torino 1-1: 13′ De Ligt, 64′ Belotti

Sabato 19 febbraio

Sampdoria-Empoli 2-0: 14′, 29′ Quagliarella
Roma-Verona 2-2: 5′ Barak, 20′ Tameze, 65′ Volpato, 84′ Bove
Salernitana-Milan 2-2:
5′ Messias, 29′ Bonazzoli, 72′ Djuric, 77′ Rebic

Domenica 20 febbraio

Fiorentina-Atalanta 1-0: 56′ Piatek
Venezia-Genoa 1-1:
13′ Henry, 29′ Ekuban
Inter-Sassuolo 0-2:
8′ Raspadori, 26′ Scamacca
Udinese-Lazio 1-1:
5′ Deulofeu, 45′ F. Anderson

Lunedì 21 febbraio

Cagliari-Napoli 1-1: 58′ Gaston Pereiro, 87′ Osimhen
Bologna-Spezia 2-1:
11′ Manaj, 40′, 84′ Arnautovic

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 AC Milan 26 17 5 4 52 28 +24 56
2 Inter 25 16 6 3 55 22 +33 54
3 SSC Napoli 26 16 6 4 47 18 +29 54
4 Juventus 26 13 8 5 38 23 +15 47
5 Atalanta 25 12 8 5 46 30 +16 44
6 Lazio 26 12 7 7 53 40 +13 43
7 Fiorentina 25 13 3 9 44 34 +10 42
8 Roma 26 12 5 9 44 34 +10 41
9 Verona 26 10 7 9 49 42 +7 37
10 Torino 25 9 6 10 32 26 +6 33
11 Sassuolo 26 8 9 9 43 44 -1 33
12 Bologna 25 9 4 12 31 41 -10 31
13 Empoli 26 8 7 11 38 50 -12 31
14 Sampdoria 26 7 5 14 35 42 -7 26
15 Spezia 26 7 5 14 28 48 -20 26
16 Udinese 24 5 10 9 31 41 -10 25
17 Venezia 25 5 7 13 23 44 -21 22
18 Cagliari 26 4 10 12 26 47 -21 22
19 Genoa 26 1 13 12 22 47 -25 16
20 Salernitana 24 3 5 16 19 55 -36 14



Le pagelle di Fiorentina-Atalanta

ALL.: GASPERINI 5.5: nemmeno oggi trova la chiave di volta per dare un volto alla sua Dea dai mille cerotti. Una gara, al netto degli episodi arbitrali, bruttina con poche cose da salvare e troppo attendista e timida.

MUSSO 7: il gol di Piatek è un rigore in movimento su cui nulla può, ma in precedenza è decisivo su Gonzalez e Sottil.

TOLOI 6.5: pochi errori in una gara piuttosto tesa e nervosa in cui viene sostituito nel finale dopo esser stato ammonito (SCALVINI 6.5: impatto positivo nei pur pochi minuti disputati. Bene).

DEMIRAL 6.5: bene su Piatek che, purtroppo per lui, gli scappa una volta sola e, in quella occasione, segna il gol-partita.

DJIMSITI 5.5: subito ammonito, rimane troppo nervoso e sbaglia qualche passaggio di troppo (PASALIC 5.5: non riesce a dare quel qualcosa in più la davanti richiesto dal mister).

HATEBOER 5.5: qualche fiammata delle sue ma troppo in maniera sporadica. Non convince a pieno.

DE ROON 6: galleggia li in mezzo senza però dare la scossa con qualche sortita offensiva.

FREULER 6: anche per lui una gara piuttosto grigia ma senza errori particolari (PESSINA 6: parte subito con forza, poi però si spegne piano piano).

ZAPPACOSTA 5.5: anche per lui diventa davvero difficile dare spinta offensiva senza un vero punto di riferimento la davanti (PEZZELLA 5.5: più errori che cose buone).

KOOPMEINERS 5.5: pesa come un macigno l’errore a tu per tu con il portiere viola nel primo tempo che poteva cambiar radicalmente la gara.

MALINOVSKYI 6: peccato, aveva segnato un gran gol annullato per un fuorigioco di un compagno, tra l’altro molto molto dubbio.

BOGA 5.5: oggi non riesce ad incidere nell’inedito ruolo di attaccante puro. Non fa per lui, molto meglio in fase di rifinitura. (MIHAILA s.v.: dentro nel finale, non si vede mai).




Viola di rabbia e anche sconfitta: l’Atalanta non brilla più e la Fiorentina la batte di nuovo

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

FIORENTINA-ATALANTA 1-0: LA DECIDE PIATEK NELLA RIPRESA

Firenze: una delle peggiori versioni dell’Atalanta in questa stagione non risponde al meglio all’ingresso dei nuovi soci statunitensi nel club: se era un “derby” italo americano con Steve Pagliuca, capocordata degli investitori che affiancheranno i Percassi, oggi ha sorriso solo Rocco Commisso, perché la Viola ha vinto per la terza volta in stagione contro la squadra nerazzurra e sogna sempre più una qualificazione europea mentre per la Dea arriva anche la prima sconfitta esterna stagionale in campionato: cade quindi un’altra certezza per una squadra che, tra assenze e decisioni arbitrali molto discutibili, non riesce più a vincere.

BOGA-MALI ATTACCO INEDITO: senza neppure Muriel davanti, il Gasp vara una inedita coppia formata da Boga e Malinovskyi con Koopmeiners dietro i due davanti con Zappacosta e Hateboer che riprendono possesso delle fasce e Demiral a guidar la difesa con Djimsiti e Toloi. Nei padroni di casa, mister Italiano si affida davanti a Piatek Gonzalez e Sottil mentre in mezzo c’è l’ex Bonaventura e tra i pali Dragowski invece di Terraciano out per Covid.

RITMI BLANDI: buona cornice di pubblico al Franchi all’ingresso delle squadre in campo con anche un nutrito gruppo di tifosi giunti a Bergamo in un match che prende il via ma le emozioni stentano a decollare. L’Atalanta chiude tutto (e bene) tentando di ripartire, la Viola non ha spazi: al ventesimo però ci prova Gonzalez di testa su cross di Sottil ma Musso non si fa sorprendere e blocca in due tempi.

PORTIERI PROTAGONISTI: piano piano anche l’Atalanta esce dal guscio ed alla mezz’ora ha la sua chance:  Koopmeiners, mandato in porta da Malinovskyi, calcia addosso al portiere Dragowski in uscita a distanza ravvicinata e l’azione sfuma. La squadra di casa risponde a cinque dalla fine con Sottil che prende palla sulla trequarti, si accentra e colpisce sul secondo palo ma Musso è bravissimo e si allunga mandando in angolo. Ultimo sussulto di un primo tempo che va così in archivio con le due squadre ancora ferme sullo 0-0 dopo due minuti di recupero.

RIPRESA, PIATEK LA SBLOCCA: si riparte senza cambi da parte del Gasp dopo l’intervallo con i nerazzurri che continuano ad occuparsi prevalentemente di contenere l’avversario ma al decimo devono pagare dazio: Odriozola in profondità per Gonzalez che serve Piatek che si ritrova tutto solo davanti a Musso e deve solo metter dentro l’1-0. 

IL VAR NEGA IL PARI A MALINOVSKYI: il Gasp prova subito a cambiare inserendone tre: dentro Pasalic per Djimsiti, Pessina per Freuler, Pezzella per Zappacosta. La Dea trova poi anche il pari pochi minuti dopo con un gran tiro da fuori di Malinovskyi ma il Var rende tutto vano in quanto viene segnalata una posizione attiva di fuorigioco di Hateboer ad inizio azione. Decisione che manda su tutte le furie anche mister Gasperini che finisce per essere espulso dal direttore di gara.

POCHE IDEE, GIUSTA SCONFITTA: nel finale entrano anche Mihaila e Scalvini per Boga e Toloi con Demiral che ci prova proprio al novantesimo di testa ma senza successo, poi anche Malinovskyi conclude di poco a lato nel terzo dei cinque di recupero. Resta poco altro però da raccontare di questo match che sancisce la prima sconfitta esterna stagionale di un’Atalanta che, al netto dell’episodio descritto sopra, è apparsa davvero sottotono. I piccoli segnali positivi visti giovedì in coppa evaporano nella primaverile giornata del Franchi. Ora testa a giovedì per provare ad Atene a tener in piedi quel poco di Europa rimasta alla Dea.

IL TABELLINO:

FIORENTINA-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 11′ st Piatek (F)

FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Odriozola, Milenkovic (22′ st Quarta), Igor, Biraghi (30′ st Terzic); Castrovilli (22′ st Duncan), Torreira (38′ Amrabat), Bonaventura (31′ st Maleh); Gonzalez, Piatek, Sottil – A disp.: Rosati, Callejon, Saponara, Cabral, Ikonè, Venuti, Nastasic – All.: Italiano

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi (31′ st Scalvini), Demiral, Djimsiti (13′ st Pasalic); Hateboer, De Roon, Freuler (14′ st Pessina), Zappacosta (14′ st Pezzella); Koopmeiners, Malinovskyi; Boga (37′ st Mihaila) – A disp.: Rossi, Sportiello, Mæhle, De Nipoti – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: gara di andata: Atalanta-Fiorentina 1-2 – ammoniti: Djimsiti (A), Milenkovic (F), Malinovskyi (A), Demiral (A), De Roon (A), Amrabat (F), Toloi (A) – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Va bene l’America, ma c’è anche il campionato: l’Atalanta (spuntata) ritrova la Fiorentina all’ora di pranzo

Tra la gara di andata e quella di ritorno in Europa League contro l’Olympiacos, l’Atalanta è chiamata ad affrontare la Fiorentina nel lunch match della ventiseiesima di serie A. La Dea affrontano i viola dieci giorni dopo la gara unica valida per gli quarti di finale di Coppa Italia cercando di vendicare l’amarezza dell’eliminazione patita all’ultimo secondo a Bergamo, ma anche la sconfitta interna della gara di andata sempre per mano della viola. Giornate a dir poco elettriche in casa nerazzurra, è di ieri la notizia del passaggio della maggioranza delle quote dalla famiglia Percassi ad una cordata americana guidata da Stephen Pagliuca che porterà ulteriore liquidità per poter garantire all’Atalanta un futuro sempre più ad alti livelli. Ma per sognare c’è tempo, ora bisogna pensare al campo dove i nerazzurri (pur tra mille difficoltà per via degli infortuni) hanno l’occasione per poter provare ad agganciar la Juve al quarto posto in classifica in caso di successo, un motivo che deve far da leva per andar oltre anche i tanti problemi che stanno affliggendo la Dea in questo periodo.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: scelte praticamente obbligate per mister Gasperini, specie in avanti dove si aggiunge anche Muriel alla lista degli infortunati: spazio così davanti a Boga e Malinovskyi con Koopmeiners in versione inedita alle spalle delle due punte. Dietro Palomino è ancora acciaccato quindi Demiral guida la difesa con Toloi e Djimsiti bomber europeo di giovedì mentre sulle fasce tornano Hateboer e Zappacosta.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Odriozola, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura, Torreira, Duncan; Nico Gonzalez, Piatek, Saponara – All.: Italiano

ATALANTA (3-4-1-2) : Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Koopmeiners; Malinovskyi, Boga – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri di Roma




Serie A, i risultati dopo la 26a giornata

I RISULTATI DELLA VENTISEIESIMA GIORNATA

SABATO 6 MARZO

Ore 15:00
Spezia-Benevento 1-1: 24′ Gaich, 71′ Verde

Ore 18:00
Udinese-Sassuolo 2-0: 42′ Llorente, 93′ Pereyra

Ore 20:45
Juventus-Lazio 3-1: 14′ Correa, 39′ Rabiot, 57′ e 60′ rig. Morata

DOMENICA 7 MARZO
Ore 12:30
Roma-Genoa 1-0: 24′ Mancini

Ore 15:00
Crotone-Torino 4-2: 27′ rig., 54′ Simy, 45’+1 Mandragora, 80′ Reca, 84′ Sanabria, 94′ Ounas

Fiorentina-Parma 3-3: 28′ Martinez Quarta, 32′ rig. Kucka, 42′ Milenkovic, 72′ Kurtic, 90′ Mihaila, 90’+4 aut. Iacoponi

Verona-Milan 0-2: 27′ Krunic, 50′ Dalot

Ore 18:00
Sampdoria-Cagliari 2-2: 11′ Joao Padro, 78′ Bereszynski, 80′ Gabbiadini, 96′ Nainggolan

Ore 20:45
Napoli-Bologna 3-1: 8′, 76′ Insigne, 65′ Osimhen, 73′ Soriano

LUNEDI’ 8 MARZO
Ore 20:45
Inter-Atalanta 1-0: 54′ Skriniar

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 26 19 5 2 63 25 +38 62
2 Milan 26 17 5 4 50 30 +20 56
3 Juventus 25 15 7 3 51 21 +30 52
4 Roma 26 15 5 6 51 38 +13 50
5 Atalanta 26 14 7 5 60 33 +27 49
6 SSC Napoli 25 15 2 8 55 29 +26 47
7 Lazio 25 13 4 8 39 35 +4 43
8 Hellas Verona 26 10 8 8 34 29 +5 38
9 Sassuolo 25 9 9 7 40 39 +1 36
10 Sampdoria 26 9 5 12 36 39 -3 32
11 Udinese 26 8 8 10 29 34 -5 32
12 Bologna 26 7 7 12 33 41 -8 28
13 Genoa 26 6 9 11 27 38 -11 27
14 Fiorentina 26 6 8 12 29 41 -12 26
15 Spezia 26 6 8 12 33 47 -14 26
16 Benevento 26 6 8 12 26 48 -22 26
17 Cagliari 26 5 7 14 29 43 -14 22
18 Torino 24 3 11 10 35 45 -10 20
19 Parma 26 2 10 14 23 52 -29 16
20 Crotone 26 4 3 19 28 64 -36 15



L’Atalanta non sfonda, all’Inter basta un tiro in porta per mandare K.O. la Dea

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 1-0: DECIDE SKRINIAR IN MISCHIA IN AVVIO DI RIPRESA

Il cinismo prima di tutto: basta un tiro, sporco di Skriniar in mischia all’Inter in avvio di ripresa per aver la meglio di un’Atalanta bella come al solito e che impatta almeno un paio di volte Handanovic ma che esce da San Siro a mani vuote. Un po’ di rammarico c’è per la truppa del Gasp che avrebbe sicuramente meritato qualcosa di più e che invece incassa la seconda sconfitta esterna stagionale dopo quella di Napoli in avvio di stagione. Eppure la Dea nel primo tempo aveva condotto le danze e, nel finale, sfiorato il gol con Zapata su cui Handanovic ha risposto da grande portiere: nella ripresa entra Ilicic ma l’Inter passa in avvio con Skriniar. Da li i nerazzurri di Bergamo vanno a caccia del pari ma la difesa della capolista si rivela impenetrabile. Lo stop di San Siro fa scendere al quinto posto la Dea, che resta però in piena corsa per un posto in Europa.

Milano: alla capolista basta un guizzo, la banda del Gasp avrebbe potuto provarci fin domattina ma, probabilmente, senza successo. L’Inter vince 1-0 la sfida contro una Dea che domina in lungo e in largo a San Siro sul piano del gioco ma va a sbattere su Handanovic (decisivo in almeno due circostanze) e contro una difesa di Conte davvero impenetrabile. Nemmeno gli innesti di Ilicic, Muriel e Miranchuck dopo il gol di Skriniar cambiano il destino di un match che vede fermare la corsa della Dea verso l’Europa che conta.

SORPRESA, GIOCA MALINOVKYI: mossa a sorpresa del Gasp che punta davanti sul solo Zapata con dietro di lui Pessina e (un po’ a sorpresa) Malinovskyi che relega alla partenza dai box tanto Ilicic quanto Muriel; tra i pali c’è ancora Sportiello con dietro ed in mezzo tutti i titolarissimi. Nell’Inter, Conte prova il nuovo allungo in vetta affidandosi davanti a Lukaku e Lautaro mentre non c’è Eriksen ma Vidal in mezzo.

PARTITA A SCACCHI: serata freddina ma serena a San Siro con il match che comincia con le due squadre che paiono aspettarsi a vicenda ma con i ragazzi del Gasp che però cercano di metter pressione alla capolista all’ottavo con Gosens quando, sullo scambio con Pessina il centrocampista tedesco crossa rasoterra in area, il pallone filtra ma non ci arriva nessuno di un soffio.

DJIMISITI SUGLI SCUDI: al quarto d’ora si vede anche l’Inter con Romero che anticipa Lukaku, il pallone va verso la porta, poteva sembrare un retropassaggio e per non rischiare Sportiello mette in angolo di testa. Poi la squadra di Conte rischia al ventiquattresimo quando Freuler in pressione nell’area milanese contrasta Vidal, e il pallone va di poco fuori. Un minuto dopo e Djimsiti è fondamentale con il suo intervento su Lukaku che si stava involando tutto solo verso Sportiello dopo esser scattato sul filo del fuorigioco.

HANDANOVIC SUPER SU ZAPATA: nel finale però la Dea a cinque dalla fine ha la grande chance per sbloccarla sugli sviluppi di un corner dove spunta la testa di Zapata ma Handanovic è bravissimo a respingere ed evitare che la squadra del Gasp trovi il vantaggio. Con la fiammata dell’Atalanta si chiude così senza ulteriori emozioni un primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, SKRINIAR LA SBLOCCA IN MISCHIA: tocca subito ad Ilicic nella ripresa con il Gasp che lo inserisce al posto di Malinovskyi per tentar di sfruttar al meglio l’imprevedibilità dello sloveno in un match sin qui molto bloccato che però, all’improvviso, l’Inter sblocca al nono minuto su calcio d’angolo con l’ex Bastoni che offre in spaccata l’assist per Skriniar che insacca di punta alle spalle di Sportiello. Due minuti dopo rischia tantissimo la Dea quando Toloi scivola e concede così campo libero per Lukaku, ma Romero è fondamentale e recupera da dietro con provvidenziale tempismo e in scivolata anticipa l’attaccante dell’Inter ormai a tu per tu con il portiere atalantino.

OCCASIONI PER ZAPATA E MURIEL: l’Atalanta prova a farsi rivedere a metà ripresa anche se è davvero difficile contro un’Inter che ora si chiude molto bene e concede pochissimo: Zapata conclude dall’interno dell’area al ventidue e la sfera esce di poco sul fondo. Prima della mezz’ora altri due cambi per il Gasp che inserisce Muriel e Miranchuk al posto di Zapata e Pessina per provare a cercar il pari. Ci prova Muriel alla mezz’ora ma ancora una volta Handanovic è attento e respinge coi piedi.

SCONFITTA A TESTA ALTA: c’è spazio anche per Pasalic e Palomino negli ultimi dieci minuti con Freuler e Djimsiti che gli lasciano spazio in campo nel finale dove il numero ottantotto croato prova subito a farsi vedere tentando una conclusione al volo che finisce alta, non di molto. E’ l’ultimo sussulto di un match che, ahinoi, non regalerà più grandi emozioni nemmeno nei quattro di recupero concessi dal direttore di gara: vince l’Inter 1-0, l’Atalanta resta con il cerino in mano dopo aver a tratti dominato in lungo e in largo il gioco ma non essere stata tuttavia abbastanza cinica sottoporta, l’esatto contrario della squadra di Conte. Peccato, una sconfitta lontano da Bergamo che arriva a distanza di mesi, l’ultima volta a Napoli ad inizio stagione. La sensazione comunque, è che questa Atalanta continuerà a dire la sua per una posizione di vertice in campionato fino in fondo.

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 9′ st Skriniar (I)

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni (40′ st D’Ambrosio); Hakimi, Barella, Brozovic (32′ st Gagliardini), Vidal (8′ st Eriksen), Perisic (40′ st Darmian); Lukaku, Lautaro Martinez (32′ st Sanchez) – A disposizione: Radu, Vecino, Kolarov, Sensi, Ranocchia, Young, Pinamonti – Allenatore: Conte

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti (36′ st Palomino); Maehle, Freuler (36′ st Pasalic), De Roon, Gosens; Pessina (28′ st Miranchuk), Malinovskyi (1′ st Ilicic), D. Zapata (25′ st Muriel). A disposizione: Rossi, Gollini, Lammers, Caldara, Kovalenko, Ruggeri, Ghislandi – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Inter 1-1 – match disputato a porte chiuse – Ammoniti: Conte (I); Romero (A). Recupero: 1′ p.t., 4′ s.t.