Gioca alla pari, ma non basta: sconfitta dall’Inter, primo K.O. interno per l’Atalanta

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-INTER 1-2: ACCORCIA SCAMACCA, MA NON BASTA

Bergamo: non sempre chi esprime il miglior calcio ha la meglio. E la sfida tra Atalanta e Inter ne è la riprova: condizionata da episodi, la Dea incappa nella prima sconfitta interna stagionale pur tenendo testa all’Inter che si conferma capolista e probabilmente sempre più favorita numero uno per lo scudetto. Decidono il match le reti di Calhanoglu su rigore a fine primo tempo e quella di Lautaro in avvio di ripresa; illusorio invece il gol di Scamacca che accorcia le distanze ed il forcing finale nerazzurro anche con l’uomo in meno nel finale per la doppia ammonizione rimediata dal subentrato Toloi.

LA DEA PARTE BENE: l’approccio dell’Inter è timido, quello dell’Atalanta è più aggressivo, anche se l’avvio del match non produce occasioni da gol. L’Atalanta scherma bene Calhanoglu e l’Inter fatica a costruire, la squadra di Gasperini innesca spesso a destra l’asse Zappacosta-Koopmeiners. Per arrivare alla prima vera chance bisogna arrivare al ventunesimo quando Scamacca apre per Zappacosta, cross di quest’ultimo, il pallone arriva sul sinistro di Ruggeri che al volo manda fuori.

MUSSO BUCA, INTER AVANTI SU RIGORE: al ventisettesimo la squadra del Gasp insiste con Scalvini che si allunga troppo il pallone dopo un’invenzione di Koopmeiners. Ma al trentanovesimo all’improvviso il match cambia padrone quando Calhanoglu al primo vero pallone giocato inventa un corridoio per Darmian su cui Musso esce in maniera avventata travolgendo il difensore e causando il rigore nonostante le proteste da parte atalantina. Dal dischetto lo stesso turco va a segno e l’Inter si ritrova avanti al primo tiro nello specchio alla fine di un primo tempo quasi totalmente di marca orobica.

RIPRESA, LAUTARO FA 2-0: dopo l’intervallo si riparte senza cambi ma con la Dea decisamente diversa da quella vista nel primo tempo: così l’Inter prima sfiora il bis con Dimarco che al quinto con il sinistro, poi si vede anche annullare per fuorigioco il raddoppio di Lautaro. Gasp al decimo prova a metterci una pezza: dentro Hateboer e Pasalic per Zappacosta e Kolasinac. Ma l’effetto è quello opposto e neppure il tempo di sistemarsi che Lautaro tira fuori una magia: l’argentino controlla, si accentra e con il destro a girare trova l’angolo più lontano.

SCAMACCA ACCORCIA: stavolta però la reazione dell’Atalanta non tarda e dopo nemmeno quattro minuti dal raddoppio Lookman ruba il pallone a Dimarco e serve al centro Scamacca che fa l’1-2. Gasp comunque non cambia idea: dentro Toloi e fuori Scalvini. L’Atalanta prova ad alzare i ritmi e alla mezz’ora è Lookman con un destro dalla distanza a impegnare Sommer, bravo a deviare.

ASSALTO VANO, ROSSO A TOLOI: nel finale si gioca nuove forze fresche il mister: fuori Lookman e Koopmeiners per De Ketelaere e Muriel. Neppure un minuto dopo e Sommer è reattivo nel respingere un sinistro di Scamacca, che aveva tentato la girata proprio dopo una respinta del portiere svizzero. Dall’altra parte al trentotto Dumfries fallisce quasi all’altezza del dischetto il match point. Nel caldissimo finale, prima dei 6′ di recupero Sanchez sfiora il gol con un destro sul palo lontano appena entrato in area. Poi proprio il cileno, pochi istanti più tardi, fa espellere Toloi, costringendolo al secondo giallo. Le ultime chance sono dell’Atalanta che non molla nemmeno in inferiorità numerica, con Hateboer che sul secondo palo fallisce di testa su assistenza di Muriel e Scamacca che devia fuori di testa su angolo. La vince l’Inter alla fine, l’Atalanta esce tra gli applausi del pubblico che sono di incoraggiamento ma non portano punti in classifica in una gara in cui avrebbe sicuramente meritato di più. Testa ora all’Europa, giovedì con lo Sturm Graz l’occasione per rialzar subito la testa.




E all’undicesima l’Atalanta si fermò: vince con merito la Lazio, primo K.O. per la Dea

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 0-2: ZACCAGNI E FELIPE ANDERSON A SEGNO

Bergamo: doveva capitare, ed alla fine è successo. Prima sconfitta stagionale per l’Atalanta che disputa una partita davvero negativa e poco propositiva contro una Lazio che si prende i tre punti, agganciando al terzo posto i nerazzurri in classifica con le reti, una per tempo, di Zaccagni e Felipe Anderson. Poco da dire sull’opaca prova dei nerazzurri, che non tirano praticamente mai in porta e si fanno vedere dalle parti di Provedel che, di fatto, non compie parate degne di nota.

RIENTRA HATEBOER SULLA FASCIA: cambia poco il Gasp rispetto alla partita di settimana scorsa con il Sassuolo dove il mister recupera e schiera Hateboer dopo la squalifica con Soppy sulle fasce mentre davanti tocca ancora a Muriel supportato da Lookman e Pasalic. Nella Lazio, senza Immobile infortunato Sarri punta davanti su Savic, Pedro e Zaccagni più esterno con Luis Alberto che parte dalla panchina.

ZACCAGNI SORPRENDE SUBITO LA DEA: ennesima serata da pienone allo Stadium, splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia e per la Dea al nono si fa subito in salita quando da un cross in area che pare innocuo di Pedro, spunta Zaccagni dalle retrovie e sorprende la difesa nerazzurra che pareva schierata e supera Sportiello portando avanti gli ospiti.

SOLO UNA CHANCE PER HATEBOER: l’Atalanta prova subito a reagire e al ventitre Soppy mette un bel cross in area per Hateboer che, in posizione di sospetto fuorigioco, manda alto di testa. Il resto, però, è una sorta di monologo biancoceleste che disinnesca ogni timido tentativo di rialzar la testa della squadra del Gasp e mantiene il controllo di una partita in cui i nerazzurri sembrano davvero capirci poco. Poco altro da dire per un primo tempo che si trascina sino a due minuti oltre il quarantacinquesimo con le squadre che vanno al riposo con gli ospiti avanti di un gol.

SI RIPARTE E LA LAZIO RADDOPPIA: la ripresa prende il via con subito due cambi da parte del Gasp che inserisce Malinovskyi e Djimsiti al posto di Pasalic e Okoli ma il copione non cambia in campo e gli ospiti al settimo trovano il meritato raddoppio: ripartenza della Lazio, lancio per Marusic che mette dentro per Felipe Anderon che prende la mira e fredda Sportiello. Si fa durissima per la Dea.

KOOP SFIORA IL GOL: con una montagna da scalare davanti a se, l’Atalanta prova a caricare a testa bassa e a farsi vedere dalle parti di Provedel: al quarto d’ora bel pallone dentro leggermente alto per Koopmeiners, il suo colpo di testa fuori coordinazione è sopra la traversa. Altri cambi per i nerazzurri col passare dei minuti, dentro prima Maehle per Soppy, poi Duvan Zapata rientra dopo l’infortunio e prende il posto in campo di Lookman ed infine Ederson alla mezz’ora dopo che De Roon chiede il cambio per un problema ai flessori.

ROSSO-MURIEL, GIORNATA NO PER LA DEA: poco altro da dire anche nel finale di gara, se non che piove pure sul bagnato per la squadra del Gasp che nel finale perde anche Muriel, che rimedia una sciocca ammonizione nel primo dei tre minuti di recupero che gli costa la doccia anticipata ed il colombiano salterà la partita di Empoli domenica prossima. Prima sconfitta stagionale dunque per la Dea, un 2-0 che non ammette replica contro un avversario che ha meritato e dominato la partita. Doveva capitare prima o poi, ora analizzar quanto prima cosa non è andato e voltare presto pagina, tutti insieme.




Serie A, i risultati dopo l’11a giornata

I RISULTATI:

Sabato 30 ottobre

Atalanta-Lazio 2-2: 18′ Pedro, 45+1′ Zapata, 74′ Immobile, 94′ De Roon

Hellas Verona-Juventus 2-1: 11′, 14′ Simeone, 80′ McKennie

Torino-Sampdoria 3-0: 17′ Praet, 52′ Singo, 93′ Belotti

Domenica 31 ottobre

Inter-Udinese 2-0: 60′, 68′ Correa

Fiorentina-Spezia 3-0: 44′ rig., 62′, 74′ Vlahovic

Genoa-Venezia 0-0

Sassuolo-Empoli 1-2: 44′ Traore, 83′ Pinamonti, 92′ Zurkowski

Salernitana-Napoli 0-1: 61′ Zielinski

Roma-Milan 1-2: 25′ Ibrahimovic, 57′ rig. Kessie, 93′ El Shaarawy

Lunedì 1 novembre

Bologna-Cagliari 2-0: 49′ De Silvestri, 96′ Arnautovic

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 11 10 1 0 23 3 +20 31
2 AC Milan 11 10 1 0 25 10 +15 31
3 Inter 11 7 3 1 28 12 +16 24
4 Roma 11 6 1 4 19 12 +7 19
5 Atalanta 11 5 4 2 20 14 +6 19
6 Lazio 11 5 3 3 22 19 +3 18
7 Fiorentina 11 6 0 5 16 13 +3 18
8 Verona 11 4 3 4 24 20 +4 15
9 Juventus 11 4 3 4 15 15 +0 15
10 Bologna 11 4 3 4 17 22 -5 15
11 Empoli 11 5 0 6 16 21 -5 15
12 Torino 11 4 2 5 15 11 +4 14
13 Sassuolo 11 4 2 5 15 15 +0 14
14 Udinese 11 2 5 4 12 16 -4 11
15 Sampdoria 11 2 3 6 14 23 -9 9
16 Venezia 11 2 3 6 8 17 -9 9
17 Genoa 11 1 5 5 15 22 -7 8
18 Spezia 11 2 2 7 12 26 -14 8
19 Salernitana 11 2 1 8 10 23 -13 7
20 Cagliari 11 1 3 7 12 24 -12 6



Le pagelle di Atalanta-Lazio

ALL.: GASPERINI 7: nel finale butta dentro tutto il suo potenziale offensivo, ciò nonostante il gol gli arriva dal suo difensore-improvvisato De Roon. Buona prova dei suoi, al netto però dei soliti errori che hanno rischiato di costare nuovamente carissimo alla Dea.

MUSSO 7: almeno un paio di parate decisive, l’ultima delle quali proprio appena prima del definitivo pari siglato nel recupero del match. Fondamentale.

DE ROON 6.5: dalla disattenzione fatale che costa la ripartenza che porta al secondo gol laziale, a quel gol (bellissimo) che fa tirar un sospiro di sollievo a tutti quando ormai tutto pareva perduto. Croce e delizia.

DEMIRAL 6: liscia sul primo gol ospite il pallone su cui Musso va prima a metterci una pezza ma sul secondo tap-in di Pedro non può davvero nulla. Nel finale offre a De Roon la palla del 2-2. Benino.

LOVATO 6.5: bene, lo si vede anche in avanti nella ripresa in occasione dei calci d’angolo; parte dal suo piede il pallone per Duvan che innesca così l’azione dell’1-1 (SCALVINI 6.5: una ventina di minuti abbondanti ben giocati).

ZAPPACOSTA 6.5: una furia nel primo tempo, cala i giri del motore invece nella ripresa. (PICCOLI 6: dentro nel finale, non riesce a lasciar il segno).

FREULER 6.5: tiene alti per tutto il match i giri del motore nerazzurro la in mezzo.

KOOPMEINERS 7: bene, dispensa palloni importanti ai compagni, difficilmente appare in difficoltà.

MAHELE 6.5: lui invece meglio nella ripresa dopo un primo tempo un po’ timido.

PASALIC 6: svolge il compitino senza troppi acuti. (MALINOVSKYI 6.5: nel finale va ad un passo dal gol, dandone l’illusione ottica colpendo l’esterno della rete).

ILICIC 6: non incanta come a Marassi, va a sprazzi e spesso perde palloni non da lui. Oggi così così. (MURIEL 6: va a un nulla dal gol nel finale con una conclusione a fil di palo).

ZAPATA 7: gran gol, di importanza vitale alla fine di un primo tempo che sembrava ormai destinato ad andare in archivio con gli ospiti avanti e di cui lui cambia invece la storia.

Foto di copertina da Sportmediaset.it




Il bello dei titoli di coda: Atalanta che cuore, riprende due volte la Lazio nei minuti di recupero!

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 2-2: DUVAN E DE ROON RIPRENDONO I BIANCOCELESTI

Bergamo: tra una squadra che fatica da matti a vincere in casa e un’altra che in trasferta aveva raccolto appena 4 punti sinora, il risultato più logico è il pareggio anche se il segno X di oggi è più frutto dell’irrazionale, sia in positivo (lo sforzo della Dea nel riprendere una partita che sembrava ormai andata, il cinismo degli ospiti nel sbloccarla nel momento più difficile) che in negativo (la paura che incomprensibilmente abbassa la squadra di Sarri nel finale, gli errori di gestione dei padroni di casa, dettati più che altro dalla frenesia). Fatto sta che dal Gewiss Stadium Atalanta e Lazio escono con un punto a testa che lascia sostanzialmente inalterata la classifica, in attesa degli impegni delle altre.

GASP RITROVA DEMIRAL: mister Gasperini deve fare ancora i conti con le assenze e recupera il solo Demiral, che prende posto al centro della difesa, dove mancano però Palomino (squalificato), Djimsiti e Toloi (infortunati) mentre De Roon è ancora arretrato nella retroguardia a tre, in mediana confermato Koopmeiners, davanti riecco Ilicic con Zapata. Negli ospiti, mister Sarri sceglie Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, mentre in difesa Hysaj e Marusic sono i terzini, con Lazzari in panchina.

ATTACCA LA DEA, SEGNA LA LAZIO: il canovaccio della partita è chiaro sin dai primi minuti, con l’Atalanta molto aggressiva in pressione e la Lazio più compassata nel palleggio, con il solo Immobile alla ricerca della profondità, che però arriva di rado nel primo quarto d’ora. Ritmi gradevoli, anche se le occasioni da gol faticano ad arrivare: al decimo sugli sviluppi di un corner Demiral avrebbe la palla buona sulla testa, ma struscia solamente il tentativo. Otto minuti dopo, però, è a sorpresa la Lazio a passare, praticamente alla prima vera sortita offensiva: Cataldi verticalizza per Immobile, Demiral va a vuoto in scivolata, Musso ci mette una pezza, ma sulla respinta Pedro è il più rapido di tutti ad arrivare sulla palla e infilare il vantaggio biancoceleste.

ZAPATA, PARI A FIL DI SIRENA: sotto di uno, l’Atalanta comincia a sbagliare di più tecnicamente, forse perché in preda alla frenesia di raddrizzare una gara che stava conducendo dal punto di vista tattico in avvio. Gli ospiti, invece, continuano nella loro partita di grande attenzione, non concedendo praticamente nulla a Zapata e compagni sino all’ultimo secondo del primo tempo: fatale alla squadra di Sarri sono infatti gli ultimi tre secondi del minuto di recupero concesso dall’arbitro Guida; sul lancio apparentemente innocuo di Lovato, Marusic cicca e innesca Zapata, Acerbi non è tempestivo nel raddoppio e il colombiano è poi bravo a resistere al ritorno un po’ morbido del serbo e a fulminare Reina con un destro terrificante da posizione defilata. Con il primo, vero, tiro in porta del match l’Atalanta trova l’1-1 a un nulla dal riposo.

RIPRESA, IMMOBILE LANCIA ANCORA GLI OSPITI: il secondo tempo si apre con una botta da fuori di Freuler, ben controllata da Reina. La risposta laziale arriva subito con una granche chance: Cataldi batte velocemente una punizione a metà campo, cogliendo Demiral fuori posizione e mettendo Immobile solo davanti a Musso che respinge alla grande il sinistro a colpo sicuro del bomber della Nazionale. Il primo cambio della gara è di Gasperini al quarto d’ora del secondo tempo con Pasalic che lascia il posto a Malinovskyi; otto minuti dopo, dentro anche Muriel e Scalvini per Ilicic e Lovato. L’Atalanta però fatica ad alzare il ritmo e la Lazio prende decisamente campo andando ancora a segno ad un minuto dalla mezz’ora: tutto nasce dalla palla persa da De Roon, palla scaricata a Basic e recapitata poi a meraviglia dall’ex Bordeaux a Immobile, libero di insaccare a due passi di Musso. Cinque minuti dopo, il neo entrato Raul Moro ha sul sinistro la chance per chiudere i conti, ma è ancora Musso a dire di no col piede e a tenere in vita i suoi.

DE ROON RIMEDIA CON IL 2-2 NEL RECUPERO: quella di Musso diviene così una parata fondamentale, perché nel finale la Lazio si abbassa troppo e concede a un’Atalanta stanca, ma infarcita di giocatori offensivi (Gasp chiuderà con Malinovskyi, Zapata, Piccoli e Muriel in campo), di provarci sino all’ultimo respiro. Prima è Muriel dal limite a calciare fuori di poco, poi Malinovskyi col destro dà solo l’illusione del gol colpendo l’esterno della rete. Nel recupero però, De Roon su sponda di Demiral trova il bersaglio grosso, dove Reina non può arrivare e fa esplodere lo Stadium. Un 2-2 che non guarisce le patologiche difficoltà della Dea nel far risultato tra le mura amiche (sei punti in sei gare sin qui) ma da una bella iniezione di fiducia a Zapata e compagni che tengono dietro proprio la stessa Lazio in classifica e possono preparar al meglio la grande sfida di martedì sera in Champions contro lo United.

IL TABELLINO:

ATALANTA-LAZIO 2-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 18′ pt Pedro (L), 46′ pt Zapata (A), 28′ st Immobile (L), 48′ st De Roon (A).

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Demiral, Lovato (22′ st Scalvini); Zappacosta (38′ st Piccoli), Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic (14′ st Malinovskyi), Ilicic (22′ st Muriel); Zapata – A disposizione: Miranchuk, Pezzella, Rossi, Sportiello – Allenatore: Gasperini

LAZIO (4-3-3): Reina; Marusic, Acerbi, Luiz Felipe, Hysaj; S. Milinkovic, Cataldi (31′ st Leiva), L. Alberto (24′ st Basic); Anderson (31′ st Moro), Immobile (39′ st Muriqi), Pedro – A disposizione: Adamonis, Akpa Akpro, Escalante, Lazzari, Patric, Radu, Romero, Strakosha. Allenatore: Sarri

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

NOTE: spettatori: 16mila circa – ammoniti Demiral (A); Luiz Felipe, Reina, Leiva (L) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

Foto di copertina da Sportmediaset.it




Serie A, i risultati dopo la 11a giornata

I RISULTATI DELL'UNDICESIMA GIORNATA:

VENERDI’ 11 DICEMBRE

ore 20:45
Sassuolo-Benevento 1-0
: 8′ rig. Berardi

SABATO 12 DICEMBRE

ore 15:00
Crotone-Spezia 4-1:
7′ Messias, 18′ Farias, 49′ Reca, 56′ Eduardo Henrique, 97′ Messias

ore 18:00
Torino-Udinese 2-3:
24’ Pussetto, 54’ De Paul, 66’ Belotti, 67’ Bonazzoli, 69’ Nestorowski

ore 20:45
Lazio-Verona 1-2
: 45’ Lazzari autogol, 56’ Caicedo, 67’ Tameze

DOMENICA 13 DICEMBRE

ore 12:30
Cagliari Inter 1-3:
42′ Sottil, 77′ Barella, 84′ D’Ambrosio, 94′ Lukaku

ore 15:00
Atalanta-Fiorentina
 3-0: 44′ Gosens, 55′ Malinovsky, 63′ Toloi

Bologna-Roma 1-5: 5′ Poli autogol, 10′ Dzeko, 15′ Pellegrini, 24′ Cristante autogol, 35′ Veretout, 44′ Mkhitaryan

Napoli-Sampdoria 2-1: 20′ Jankto, 53′ Lozano, 68′ Petagna

ore 18:00
Genoa-Juventus
 1-3: 57′ Dybala, 61′ Sturaro, 78′ Ronaldo rig., 89′ Ronaldo rig.

ore 20:45
Milan-Parma
 2-2: 13′ Hernani, 56′ Kurtic, 58 Hernandez, 91′ Hernandez

LA CLASSIFICA

# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 11 8 3 0 25 11 +14 27
2 Inter Milan 11 7 3 1 29 15 +14 24
3 SSC Napoli 11 8 0 3 26 11 +15 23
4 Juventus 11 6 5 0 23 9 +14 23
5 Sassuolo 11 6 4 1 21 12 +9 22
6 Roma 11 6 3 2 24 16 +8 21
7 Hellas Verona 11 5 4 2 15 9 +6 19
8 Atalanta 10 5 2 3 21 16 +5 17
9 Lazio 11 5 2 4 17 19 -2 17
10 Udinese 10 4 1 5 13 14 -1 13
11 Cagliari 11 3 3 5 18 23 -5 12
12 Bologna 11 4 0 7 16 22 -6 12
13 Sampdoria 11 3 2 6 16 19 -3 11
14 Parma 11 2 5 4 12 19 -7 11
15 Benevento 11 3 2 6 12 22 -10 11
16 Spezia 11 2 4 5 15 23 -8 10
17 Fiorentina 11 2 3 6 11 19 -8 9
18 Torino 11 1 3 7 19 27 -8 6
19 Genoa 11 1 3 7 10 22 -12 6
20 Crotone 11 1 2 8 10 25 -15 5



L’Atalanta torna a vincere (e convincere) anche in campionato: tris alla Fiorentina che da carica e morale.

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 3-0: GOSENS, MALI E TOLOI MANDANO AL TAPPETO LA VIOLA

Rieccola! Finalmente anche in campionato: dopo tre match a digiuno l’Atalanta del Gasp vince netto contro la Fiorentina 3-0 con gli ospiti che devono ringraziare il loro portiere Dragowski che ha impedito che il passivo fosse anche più ampio. Prova convincente dei nerazzurri che, pur senza Gomez ed Ilicic in campo, chiudono la Viola nella sua area sin dalle prime battute di gioco, sfiorano almeno tre volte il gol e lo trovano a fil di sirena del primo tempo con Gosens. Nella ripresa Malinovskyi su punizione segna il raddoppio e, pochi minuti dopo Toloi di testa chiude i conti contro una Fiorentina mai in partita. Si sale a quota diciassette punti in classifica, tanta fiducia e morale in vista dei successivi match contro Juve e Roma.

Bergamo: ad entrambe la vittoria manca da parecchio; la Viola sta sul fondo ed annaspa, la Dea invece è un più avanti ma ha rallentato parecchio negli ultimi tempi con i nerazzurri che non vincono da tre partite. Urge una svolta da ambo le parti in una gara delicata per il Gasp e per Prandelli che vogliono provare a ritrovare gol e tre punti in una gara dove sicuramente ci sarà da divertirsi.

MALINOVSKYI SI, PAPU NO: mister Gasperini preserva inizialmente il Papu anche in vista del big match contro la Juve di mercoledì sera a Torino e schiera inizialmente Malinovskyi insieme a Pessina a dar sostegno all’unica punta davanti che è Zapata mentre dietro e in mezzo gioca la miglior formazione possibile. Nella viola non c’è Ribery da subito ma Eysseric davanti con Vlahovic con l’ex Bonaventura a sostegno appena dietro.

IL RICORDO DI “PABLITO”: c’è il doveroso ricordo di Paolo Rossi prima dell’inizio del match con un minuto di silenzio a ricordare il grande Pablito prima che il match cominci con un’Atalanta subito propositiva in due occasioni: con Freuler che conclude in diagonale sul fondo dopo una ottima sponda di Zapata e poi proprio il colombiano va di testa all’ottavo ma Dragowski si supera e manda in corner la sfera.

DRAGOWSKI LE PRENDE TUTTE: il portiere viola è ancora sugli scudi al diciottesimo quando si supera su un colpo di testa di Romero concedendo solamente corner ad una Dea che, sul rovesciamento di fronte, ringrazia stavolta Gollini che compie una gran parata e manda a sbatter sulla traversa la bella conclusione di Vlahovic da fuori area. A quattro della mezz’ora è ancora l’estremo difensore viola a compiere l’ennesimo miracolo, di nuovo su un colpo di testa di Zapata che pareva destinato davvero in fondo al sacco e che invece viene spinto sopra la traversa ed in calcio d’angolo.

GOSENS SPEZZA L’EQUILIBRIO!: la Dea però non demorde ed insiste centrando il bersaglio quando ormai il pari a fine primo tempo pareva inevitabile: al quarantaquattro i nerazzurri passano grazie a Gosens, che riceve un gran pallone da sinistra da Duvan e butta in porta l’1-0 con Dragowski che stavolta non può farci nulla. Importante per la squadra del Gasp riuscire a sbloccare il match proprio ad un nulla dall’intervallo che arriva infatti dopo un solo minuto di recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, MALI SU PUNIZIONE FA 2-0: non cambia nessuno il Gasp durante l’intervallo ed il match riprende dopo il riposo con gli ospiti che provano ad alzare il proprio baricentro ma la Dea si difende con ordine e all’ottavo colpisce ancora: bella punizione guadagnata da Zapata che il piedino caldo di Malinovskyi manda alle spalle di Dragowski con una spledida esecuzione: 2-0 per i nerazzurri!

DJIMSITI-TOLOI, LA DIFESA CONFEZIONA IL TRIS: il raddoppio nerazzurro complica ulteriormente la vita alla viola che accusa il colpo contro una Dea che invece ritrova sempre più se stessa, e piazza il tris al diciottesimo sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla destra, Djimsiti salta e fa sponda per Toloi che mette dentro di testa il terzo gol per i ragazzi del Gasp.

GASP CAMBIA, LA DEA NON SOFFRE: avanti di tre gol, il Gasp prova a quel punto a modellar al meglio la sua Dea per far scorrere senza rischi i minuti che restano alla fine del match: a due dalla mezz’ora dentro Muriel e Palomino per Malinovskyi e Romero seguiti pochi minuti dopo dagli ingressi di Lammers e Mojica per gli stremati (ma bravissimi) Zapata e Gosens.

VITTORIA E MORALE IN VISTA DI JUVE E ROMA: negli ultimi due minuti c’è il tempo anche per l’esordio del baby Gyabuaa al posto di Pessina quando ormai resta davvero poco di questa partita da giocare ed il triplice fischio arriva dopo tre minuti di recupero e sancisce il ritorno alla vittoria in campionato di un’Atalanta che vince, torna a convincere e arriva con il giusto morale ad una settimana davvero importante: mercoledì la sfida a Torino contro la Juve, domenica sera quella alla Roma a Bergamo che ci diranno ancora di più sul valore di questa squadra. Avanti, senza paura!

IL TABELLINO

ATALANTA-FIORENTINA 3-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 44′ Gosens, 55′ Malinovskiy, 62′ Toloi

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero (73′ Palomino), Dijmsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (79′ Mojica); Malinovskiy (73′ Muriel), Pessina (89′ Gyabuaa); Zapata (81′ Lammers) – Allenatore: Gasperini

FIORENTINA (4-4-1-1): Dragowski; Venuti, Pezzella, Milenkovic, Biraghi (72′ Barreca); Lirola (55′ Callejon), Amrabat, Pulgar (45′ Castrovilli), Bonaventura; Eysseric (55′ Ribery), Vlahovic (65′ Kouamé) – Allenatore: Prandelli

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Romero (A), Ribery (F) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.