Atalanta, di buono c’è solo il pareggio: una brutta Dea si salva nel recupero ad Udine

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 1-1: EDERSON SALVA LA DEA NEL FINALE

Udine: brutta, stanca, opaca e priva di idee. L’Atalanta ad Udine aveva tutte le carte in tavola per tornare a casa sconfitta: invece un lampo nel finale di Ederson la salva da un K.O. che probabilmente avrebbe anche meritato. La salva il brasiliano nel finale su assist del neo entrato Zappacosta che pareggia così il vantaggio friulano del primo tempo di Walace con la decisiva deviazione di Djimsiti; nel mentre un rigore calciato sul palo da Success, un legno colpito e due paratone di Carnesecchi contro una Dea che non è quasi mai riuscita a tirar in porta se non nel momento più importante. Un punto che fa salire l’Atalanta a venti punti in classifica e la porta all’ultima sosta con all’orizzonte la sfida con il Napoli alla ripresa.

GASP CON BAKKER E MIRA: diversi cambi da parte di mister Gasperini che, tra infortuni e lo squalificato Toloi, deve far di necessità-virtù arretrando De Roon dietro mentre conferma Bakker sulla fascia con Hateboer e davanti ci sono Miranchuk e Muriel con Koop alle loro spalle. Nell’Udinese c’è Succes come unica punta con Pereyra alle sue spalle con Ebosele e Zemura sugli esterni e Bjiol al centro della difesa.

MATCH SUBITO VIVACE: oltre mille e cento i tifosi giunti da Bergamo in Friuli a spingere la Dea in questo importante match che prende il via su ritmi gradevoli, con le due squadre che duellano sin da subito in mezzo al campo per provare a metter il proprio avversario in difficoltà. L’Udinese però inizia a romper gli indugi al ventesimo quando Ebosele scatta dalla metà campo, arriva in area, cade e reclama il fallo di Djimsiti: contatto troppo lieve, si continua a giocare.

SUCCESS CI GRAZIA DAL DISCHETTO: alla mezz’ora però il penalty per i padroni di casa arriva dopo l’uscita di Carnesecchi su Ferreira che cade a terra in area a seguito di una veloce ripartenza friulana dopo un brutto pallone perso in mezzo da Pasalic. L’Atalanta però ringrazia la sua buona stella quando Success dal dischetto spiazza Carnesecchi ma manda la palla a sbatter sul palo.

WALACE LA SBLOCCA PRIMA DELL’INTERVALLO: la fortuna tenta ancora di assistere una Atalanta svogliata e opaca nel finale di primo tempo quando Samardzic calcia di sinistro e colpisce la traversa al minuto quarantaquattro ma poi, sul proseguo dell’azione Walace calcia da fuori area e colpisce Djimsiti che si trova sulla traiettoria: deviazione decisiva la palla finisce in rete alle spalle di Carnesecchi. 1-0 meritato per i padroni di casa che chiuderanno così avanti il primo tempo dopo due di recupero contro una Dea in versione davvero sin qui sottotono.

RIPRESA, CARNESECCHI DUE VOLTE SUPER: cerca la scossa il Gasp nella ripresa, dentro quindi subito Lookman e Scamacca al posto di Pasalic e Muriel per cercare di riprendere questo match anche se al terzo Carnesecchi è bravissimo a chiudere le gambe sulla conclusione di Zemura a colpo sicuro e salvare i suoi. Poi al quinto tocca anche ad Holm entrar in campo al posto di Hateboer con il mister che cerca più spinta offensiva da quella parte ma al quarto d’ora è di nuovo Carnesecchi a evitare che la partita si chiuda anzitempo con una grande parata sulla conclusione a colpo sicuro di Pereyra deviata in corner dal portiere nerazzurro.

OCCASIONE PER LOOKMAN: al ventesimo si rivede anche Zortea, in campo al posto di Bakker mentre poco prima su un bel traversone di Bakker, Lookman appostato sul secondo polo prova la deviazione volante e la palla va di poco fuori. Poi al trentatre ci prova anche Scamacca dall’interno dell’area ma la sua conclusione finisce alle stelle. Molto sfortunato Holm, che pochi minuti dopo si fa male e quindi è costretto ad uscire dopo esser da poco entrato in campo con Zappacosta che gli subentra.

EDERSON A FIL DI SIRENA FA 1-1: nel finale proprio il neo entrato Zappacosta è protagonista nel secondo dei sei di recupero concessi nell’azione che regala un insperato pareggio alla Dea con un suo cross preciso per la testa di Ederson che batte Silvestri in quello che, probabilmente, è il primo tiro in porta della giornata per la squadra del Gasp che trova così un 1-1 che sa di beffa per i friulani ma che invece può consolare i nerazzurri: in nove casi e mezzo su dieci una gara del genere la si sarebbe persa, stavolta portiamo a casa un punto probabilmente immeritato che probabilmente fa a pari con quello perso sabato scorso nella sfortunata partita con l’Inter. Il calcio è così, a volte toglie e a volte da, e la Dea (quella bendata) è sempre meglio averla dalla propria parte…




Le pagelle di Udinese-Atalanta

ALL.: GASPERINI 6: il pari alla fine salva anche lui dopo una prestazione decisamente al di sotto dei suoi che vengono salvati dalla prodezza di Ederson a fil di sirena. Sul resto c’è tanto, ma tanto su cui lavorare durante questa sosta.

CARNESECCHI 7: da rivedere un po’ in occasione del rigore, ma si riscatta con gli interessi nella ripresa salvando letteralmente due gol su Zemura prima e Pereyra poi. Decisivo.

DE ROON 6: fa fatica nel ruolo di braccetto a cui le assenze costringono il mister a schierarlo. Peccato per il giallo ricevuto nel finale che gli costerà la squalifica contro il Napoli.

DJIMSITI 6: sfortunatissimo quando il tiro di Walace lo centra in pieno causando la decisiva deviazione che causa il gol dell’1-0.

KOLASINAC 6.5: anche lui oggi fa parecchia fatica, ma alla fine è un gradino al di sopra dei suoi compagni di reparto.

HATEBOER 5.5: ha fatto decisamente meglio giovedì in coppa, oggi soffre un po’ la vivacità dell’Udinese e poi nella ripresa viene sostituito (HOLM 6: la sua partita purtroppo dura meno di mezz’ora, poi è costretto a dover uscire. Sfortunato; ZAPPACOSTA 6.5: l’uomo della provvidenza: entra e confeziona l’assist preciso per la testa di Ederson che vale l’insperato 1-1).

EDERSON 7: salta fuori all’improvviso dopo una partita sin li buona ma senza acuti con quel colpo di testa che vale oro e regala ai suoi un punto che pareva ormai insperato.

PASALIC 4.5: grave l’errore in fase di impostazione che regala palla all’Udinese e da il via all’azione che porta al calcio di rigore poi sbagliato da Succes. Male. (LOOKMAN 5.5: non riesce a mettersi in mostra come vorrebbe, vuoi la giornata-no dei suoi compagni, vuoi la bravura degli avversari. Solo un paio di tentativi e poco più).

BAKKER 6: bravo e attento in fase difensiva e di copertura, poco visibile in fase offensiva. Prova comunque tutto sommato accettabile. (ZORTEA 6: anche lui alla fine svolge con ordine il compitino assegnato senza acuti).

KOOPMEINERS 5.5: inutile girarci intorno, quando anche lui (e De Roon) non gira la squadra ne risente e pare incapace di poter imbastire azioni pericolose. Meglio nella ripresa ma ci si aspetta molto di più.

MIRANCHUK 5: una partita intera in campo ma la sensazione è che spesso non sappia nemmeno lui cosa fare. Non ci siamo.

MURIEL 5: il grande ex stavolta non riesce a far male ai suoi ex compagni. Non bene. (SCAMACCA 5.5: anche oggi tanto fumo e poco arrosto. C’è parecchio da lavorare).




Atalanta, missione ripartenza: a Udine per riprendere a correre in campionato.

UDINE, ORE 15

Le gioie europee sono alle spalle, ora è tempo di riprendere a far sul serio anche in campionato: dopo la sconfitta di sabato scorso con l’Inter, per l’Atalanta del Gasp è tempo di tornar in campo ed andar nuovamente a caccia di punti in quel di Udine dove i nerazzurri sono impegnati nella sfida non facile contro i friulani di Cioffi reduci dalla importantissima vittoria in casa del Milan che ha decisamente rilanciato l’Udinese dopo un avvio non certo entusiasmante di stagione. Su un campo non certo facile la Dea, in emergenza per via delle numerose assenze, dovrà provare a cercare il colpo per provar ad arrivare all’ultima sosta per le nazionali di questo 2023 nella maniera migliore.

STATISTICHE E CURIOSITA’

L’Atalanta è imbattuta nelle ultime 11 sfide di Serie A contro l’Udinese: sette vittorie e quattro pareggi, inclusi i due dello scorso campionato; l’ultima vittoria friulana contro i bergamaschi nel torneo risale al 2-1 del 29 ottobre 2017 (reti di De Paul su rigore e Barak per i bianconeri, di Kurtic per i nerazzurri).

Nelle ultime otto sfide di campionato in Friuli tra Udinese e Atalanta, entrambe le squadre sono sempre andate a segno: sono stati prodotti in questo parziale ben 31 gol, 3.8 di media a match.

Dopo quattro pareggi consecutivi, l’Udinese ha vinto nell’ultimo turno di campionato contro il Milan: i friulani non riescono a vincere due partite consecutivamente in Serie A dallo scorso marzo (contro Empoli e proprio Milan).

Era dal 2018/19 che l’Atalanta non incassava almeno quattro ko nelle prime 11 giornate di campionato: nell’era Gasperini non sono mai arrivate cinque sconfitte nelle prime 12 (ultima volta nel 2014/15, sei sotto la guida di Stefano Colantuono).

L’Atalanta ha collezionato tre clean sheets nelle ultime sei gare esterne di Serie A, ma non riesce a chiudere due partite di fila in trasferta nel massimo campionato senza subire reti da settembre 2022 (serie di quattro in quel caso).

L’Udinese è la formazione che ha segnato meno gol su azione in questo campionato (tre) e quella che in percentuale ha realizzato più reti da palla inattiva (quattro su sette, il 57%).

Solo l’Inter (cinque) ha subito meno gol su azione dell’Atalanta (sei) in questa Serie A: la squadra bergamasca ha incassato il 40% dei propri gol su palla inattiva (solo il Torino, 46%, ha una più alta percentuale finora).

Roberto Pereyra si conferma indispensabile per l’Udinese: con il “Tucu” titolare i friulani viaggiano a 1.4 punti di media in questa Serie A, con un gol di media segnato a match, senza l’argentino le medie si abbassano rispettivamente a 0.5 punti a gara e 0.3 gol segnati.

L’Udinese è il bersaglio preferito di Luis Muriel in Serie A: il colombiano ha segnato 12 gol e fornito tre assist in 15 gare nella competizione contro i friulani, tra cui sei reti e un passaggio vincente nelle ultime quattro trasferte contro i bianconeri.

Gianluca Scamacca – a segno nella sua ultima sfida contro l’Udinese in Serie A, datata 7 maggio 2022, con la maglia del Sassuolo – ha messo a referto cinque gol finora: nell’era dei tre punti a vittoria soltanto tre giocatori nella loro prima stagione all’Atalanta hanno realizzato almeno sei reti nelle prime 12 partite della Dea in un campionato di Serie A (Muriel nel 2019/20, Denis nel 2011/12 e Inzaghi nel 1996/97).

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Perez, Bijol, Masina; Ebosele, Samardzic, Walace, Lovric, Kamara; Pereyra; Success – All.: Cioffi

Squalificati: Kabasele

Indisponibili: Brenner, Deulofeu, Ebosse, Ehizibue, Kristensen, Semedo

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Djimsiti, Kolasinac; Hateboer, Koopmeiners, Ederson, Zappacosta; Pasalic, Lookman; Scamacca. All. Gasperini

Squalificati: Toloi

Indisponibili: El Bilal, Palomino, De Kateleare, Scalvini, Ruggeri




Le pagelle di Udinese-Atalanta

ALL.: GASPERINI 6: la domina praticamente per oltre un’ora, poi con i cambi la squadra (che probabilmente era un po’ in debito) non tiene più l’Udinese che rientra in partita e poi la pareggia. Peccato, ma dobbiamo essere contenti di questo punto, come ha giustamente detto anche lui in conferenza stampa.

SPORTIELLO 5.5: forse è in leggero ritardo quando parte la punizione di Deulofeu che vede partire all’ultimo e che riapre così una partita sin li apparsa a senso unico.

OKOLI 7: tosto e impeccabile per un’ora abbondante, poi anche lui nel finale sente la fatica.

DEMIRAL 6.5: lotta e non molla un centimetro, guida la difesa da vero leader.

SCALVINI 5.5: bene per larghi tratti del match, poi però da una sua distrazione nasce l’azione del pari friulano. (RUGGERI s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile).

HATEBOER 6.5: bravo, altra partita attenta in copertura ma ottima anche in fase di proposizione offensiva.

DE ROON 6.5: diga quasi insormontabile la in mezzo, nella ripresa sbava un po’ ma resta sempre più che positiva la sua prova.

KOOPMEINERS 7: il passaggio che apre la strada al primo gol della Dea vale da solo il prezzo del biglietto. Il resto è la solita, grandissima partita di quantità e qualità.

MAEHLE 5: troppi palloni persi, poca lucidità. Da la sensazione di non entrare mai in partita. (SOPPY s.v.: ultimo quarto d’ora in campo per lui. Non lascia tracce di se).

PASALIC 5.5: timido in avvio, non da l’impressione di esser sicurissimo di se, poi sbaglia anche lui in occasione del gol del pari (EDERSON s.v.: anche per lui solo uno sprazzo di partita nel finale di gara).

LOOKMAN 7: il solito impatto devastante sul match: velocità, grinta e un altro gol pesantissimo. Esultanza con beffa, viene ammonito senza sapere il perchè. (MALINOVSKYI 5: impatto negativo sul match. Combina poco, sbaglia tanto. Non bene).

MURIEL 7.5: corre, ispira e segna. E’ in un momento positivo, ricomincia a sorridere e questo è il punto di partenza principale per lui che oggi ritrova la rete prendendosi la responsabilità non da poco di andar sul dischetto a calciare. (HOJLUND 6: qualche spunto interessante, poi però non si mette in evidenza).




L’Atalanta si illude, l’Udinese però non molla mai: pari e spettacolo tra due bellissime squadre

SERIE A, NONA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 2-2: DI LOOKMAN E MURIEL I GOL DELLA DEA

Udine: l’Atalanta assapora la grande impresa, poi deve accontentarsi di dividere la posta in palio con una ottima Udinese che rimonta due gol ai nerazzurri passati in vantaggio con Lookman e Muriel su rigore con le reti di Deulofeu e Perez per un pareggio spettacolare che, alla fine, accontenta entrambe le contendenti. I nerazzurri conquistano un punticino comunque pesante contro una squadra che arrivava da sei vittorie consecutive e resta prima in attesa del risultato di Cremonese-Napoli di questa sera.

C’E PASALIC LA DAVANTI: scelte forzate dietro per il Gasp che ritrova Demiral come leader della giovanissima difesa composta dal Turco, Scalvini e Okoli mentre sulle fasce c’è Maehle e non Soppy con Hateboer mentre davanti c’è l’ex Muriel con Lookman e Pasalic a supporto. Nell’Udinese, sono Beto e Deulofeu i terminali offensivi di Sottil con dietro Ebosse al posto di Becao che parte inizialmente dalla panchina perchè non al meglio.

GASP FA 300 CON LA DEA: tutto esaurito alla Dacia Arena di Udine per questo inedito big match (quasi duemila i tifosi nerazzurri giunti da Bergamo) e con mister Gasperini che festeggia la sua panchina numero trecento alla guida della Dea con il match che inizia subito su ritmi alti imposti dai padroni di casa ma con i ragazzi del Gasp bravi a non farsi sorprendere e attenti in zona difensiva. All’ottavo Muriel prova la conclusione direttamente da calcio di punizione, ma la sfera prende un giro troppo ampio e finisce sul fondo.

LOOKMAN PORTA AVANTI LA DEA: partita molto intensa ma avara di emozioni, entrambe le squadre riescono a controllarsi a vicenda senza rischiare più del dovuto almeno sino al trentasei quando l’Atalanta con una azione di quelle che paiono telecomandate come in un videogame passa: lancio chilometrico e precisissimo di Koopmeiners per Muriel che si porta sulla fascia e mette un pallone delizioso in area per Lookman che mette alle spalle di Silvestri e manda la squadra del Gasp avanti. Il vantaggio atalantino galvanizza ulteriormente i nerazzurri che non rischiano praticamente più nulla fino alla fine di un primo tempo che va in archivio dopo due di recupero e con la capolista avanti ad Udine 1-0.

RIPRESA, MURIEL RADDOPPIA DAL DISCHETTO: si riparte dopo il riposo e senza cambi da parte dei due allenatori con l’Udinese che prova a caricare sin da subito a testa bassa e l’Atalanta che però tiene bene e tenta di rispondere quando gli avversari si allungano. All’ottavo Maehele prova la conclusione in area dopo una bella ripartenza veloce di Lookman ma viene murato dalla difesa friulana; un minuto dopo e la Dea fa di nuovo paura (e male) all’Udinese: Muriel conquista palla ed entra in area di rigore saltando il diretto marcatore che decide di stenderlo. Rigore solare per il direttore di gara che Lucho, dal dischetto, non fallisce e porta così i ragazzi del Gasp sul 2-0 a Udine.

DEULOFEU RIAPRE IL MATCH: primi cambi per la Dea dopo aver raddoppiato, ecco al diciannovesimo Malinovskyi e Hojlund entrar in campo al posto di Lookman e Muriel, i due marcatori sin qui del match. Due minuti dopo, da una punizione conquistata dai friulani in maniera abbastanza inaspettata Deulofeu calcia in maniera precisa verso la porta, Sportiello è leggermente sorpreso e la sfera finisce dentro con i padroni di casa che rientrano in partita e dimezzano lo svantaggio per quella che è la prima rete subita in stagione fuori casa dall’Atalanta.

PEREZ TROVA IL PARI DI TESTA: il gol incassato fa perdere certezze alla Dea che rischia grosso un minuto dopo la rete subita con Hateboer che si immola in area e salva i suoi rifugiandosi in corner. Passano però una decina di minuti e il forcing friulano paga: dopo una serie di occasioni sciupate ecco Perez che mette di testa in rete su ottimo servizio di Pereyra il pallone del 2-2.

PARI GIUSTO, APPLAUSI PER TUTTE: dentro anche Ruggeri negli ultimi minuti al posto di uno sfinito Scalvini in questo finale di una partita bellissima in cui le due squadre si dividono, con merito, l’intera posta in palio. L’Atalanta conferma la sua solidità anche se nell’ultima parte di gara deve cedere il fianco alla strapotenza fisica di una Udinese che rimonta con merito e sfiora pure il colpaccio nel finale. Un punto che la Dea si deve tenere stretto in vista del futuro e intanto godersi questo primato che, almeno per qualche ora in attesa di Cremonese-Napoli è ancora tutto suo.




Opposti contro: la solidità della Dea alla prova della sorprendente Udinese di Sottil

UDINE, ORE 15

GASP FA TRECENTO, LA DEA VUOL TENERSI IL PRIMATO

Se qualcuno avesse scommesso di ritrovare Udinese e Atalanta rispettivamente al secondo e primo posto dopo nove giornate di campionato, probabilmente sarebbe stato scambiato per pazzo: invece è tutto vero. La Dea del Gasp difende il primato in terra friulana contro la sorprendente squadra bianconera che in panchina ha un ex nerazzurro, Andrea Sottil, che arriva da sei vittorie consecutive in campionato. Record su record per queste due squadre che oggi si ritrovano alle 15 l’una contro l’altra alla Dacia Arena: il gioco a tratti arrembante dei friulani (che hanno già battuto squadre del calibro di Inter, Roma e Fiorentina) che un po’ ricorda quello dell’Atalanta di un paio di anni fa sfida la nuova era nerazzurra firmata Gasp che ha nel suo Dna solidità e concretezza. Una sfida affascinante che potrebbe consacrare l’una o l’altra squadra come la vera rivelazione di questo inizio di stagione.

STATISTICHE

L’Atalanta è imbattuta da nove gare contro l’Udinese in Serie A (7V, 2N) e nella sua storia ha registrato una serie di 10 sfide consecutive senza sconfitte solo contro quattro avversarie nella competizione: Triestina (nel 1948), Lazio (nel 1972 e nel 1992), Cesena (nel 2015) e Sassuolo (nel 2021).

Le ultime sei sfide tra Udinese e Atalanta in Serie A hanno prodotto complessivamente 30 reti, una media di cinque a incontro; in generale tra le formazioni affrontate almeno 50 volte nella competizione, quella friulana è quella contro cui i bergamaschi hanno segnato più gol in media, 1.3 a partita (esattamente 100 in 76 precedenti).

L’Udinese ha vinto tutte le ultime sei gare in campionato e solo una volta nella sua storia ha ottenuto più successi di fila in Serie A: otto tra aprile e maggio 2013, con Francesco Guidolin alla guida.

L’Atalanta ha vinto le quattro gare esterne di questo campionato con un punteggio complessivo di 6-0: solo una squadra in tutta la storia della Serie A ha vinto tutte le prime cinque trasferte di un singolo campionato senza subire gol, l’Inter nel 1966/67.

Un successo in questa gara porterebbe l’Atalanta a quota 23 punti, risultato che nella sua storia in Serie A non ha mai raggiunto prima della 13ª partita giocata in una singola stagione. Dall’altra parte, una vittoria dell’Udinese porterebbe i friulani a 22 punti, quota che nel massimo campionato non hanno mai toccato prima dell’11ª gara stagionale.

La prossima sarà la 300ª panchina di Gian Piero Gasperini con l’Atalanta considerando tutte le competizioni; dal suo esordio con i bergamaschi nella stagione 2016/17, solo tre tecnici hanno collezionato più gare da allenatori con una singola squadra nei maggiori cinque campionati europei: Pep Guardiola con il Man City (363), Jürgen Klopp con il Liverpool (339) e Diego Simeone con l’Atletico Madrid (326).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

UDINESE (3-5-2): Silvestri; Perez, Bijol, Ebosse; Pereyra, Lovric, Walace, Makengo, Udogie; Deulofeu, Beto. All.: Sottil

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Buta, Masina

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Scalvini, Demiral, Okoli; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Soppy; Ederson; Lookman, Muriel – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Djimsiti, Musso, Palomino, Toloi, Zapata, Zappacosta




Le pagelle di Udinese-Atalanta

ALL.: GASPERINI 7: missione compiuta. La sua Atalanta ritrova la vittoria e inizia col piede giusto il 2022: ora è atteso da una settimana tra coppa contro il Venezia e la partitissima di domenica con l’Inter.

MUSSO 6.5: un paio di ottimi interventi a fermare i suoi ex compagni, incolpevole sui due gol subiti, uno dei quali su deviazione di un compagno che lo spiazza.

TOLOI 6.5: un po’ imballato in avvio, poi gara in scioltezza per lui.

PALOMINO 7: la solita grande partita di solidità e attenzione. Bravo.

DJIMSITI 6: sfortunato in occasione del gol friulano, ma complessivamente non è attento come in altre occasioni. Benino. (CITTADINI s.v.: esordio in serie A per lui, seppur per pochi minuti).

MAEHLE 7: buona partita per lui dove nel finale trova anche, finalmente, il primo gol con la maglia nerazzurra. Che sia il primo di una lunga serie!

DE ROON 6.5: buon primo tempo anche se rimedia nel finale un cartellino giallo che induce il Gasp a sostituirlo nell’intervallo per non correre rischi. (PESSINA 6.5: trova nel finale un gol che conta solo ai fini statistici ma conta molto per lui in termini di morale. Bene).

KOOPMEINERS 7: ottime geometrie, diversi palloni importanti giocati per i compagni. Bravo.

PEZZELLA 6.5: titolare un po’ a sorpresa, ci mette lo zampino nell’azione che porta Pasalic a sbloccare il match. In crescita. (HATEBOER 6.5: buon impatto in campo, sua l’azione prorompente che porta all’assist per il quinto gol di Maehle).

PASALIC 7: fondamentale come al solito. Sblocca un match sin li piuttosto incartato e privo di emozioni, spianando così la strada ai compagni. (MIRANCHUK 6.5: un paio di belle giocate nei pochi minuti disputati, splendido il tacco che agevola l’azione del quinto gol).

MALINOVSKYI 7: un po’ in ombra nel primo tempo fino al minuto quarantatre dove si fa trovare al posto giusto, al momento giusto per firmare il 3-0.

MURIEL 8: pare un po’ svogliato nei primi minuti, invece regala due gol uno più bello dell’altro: dallo slalom da metà campo per il 2-0 alla perla che porta al 4-1. Ritrovato definitivamente? (ILICIC 6: dentro nel finale, qualche buon pallone giocato e niente più).