Le pagelle di Inter-Atalanta

GOLLINI E CASTAGNE FONDAMENTALI, BARROW NON VA

Esame superato dunque, pur senza un uomo da venti gol come Zapata assente per squalifica: al di la della soddisfazione per aver preso il Milan al quarto posto resta la consapevolezza di una squadra capace di proporre, creare ma anche soffrire come in avvio e nel finale di partita: Gollini decisivo su Icardi e Naingollan, ma il salvataggio di Castagne vale un gol nel finale. Male, purtroppo, Barrow.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: si prende un punto preziosissimo nella tana della sua ex squadra e lo fa con la dimostrazione di solidità e dando anche continuità ad una serie di risultati che sale così a sei giornate. Certo, arrivare in Champions sarà davvero difficile, ma il non aver preso gol oggi su un campo di una squadra altalenante come l’Inter ma comunque molto temibile è davvero un buon segnale. Avanti tutta!

GOLLINI 7.5: complessivamente poco impegnato ma quanto basta per salvare i suoi due volte: la prima su Icardi nel primo tempo, la seconda su Naingollan nella ripresa. Complessivamente mostra grande sicurezza e nel finale è anche aiutato da Castagne con un salvataggio che vale un gol.

PALOMINO 7: buona partita in copertura, nella ripresa accusa qualche crampo che lo costringe al forfait (MASIELLO 6.5: si fa trovare pronto quando entra al posto del compagno).

DJIMSITI 6.5: ha annullato Icardi all’andata, oggi se lo lascia sfuggire un paio di volte ma tutto sommato la sua prova è più che positiva. Bene.

MANCINI 6.5: ottima partita anche per lui, concede il minimo agli avversari in fase offensiva.

HATEBOER 7: belli alcuni suoi fraseggi con Ilicic nel primo tempo, molto propositivo e anche attento a non farsi sorprendere quando bisogna ripiegare e difendere.

DE ROON 7: altra ottima prestazione la in mezzo che costringe in più fasi del match l’Inter a restare indietro oltre che a corto di idee.

FREULER 7: idem come sopra, lo svizzero tiene benissimo il campo e lo si vede anche in un paio di avanzate offensive oggi di una Dea senza il suo centravanti principe.

CASTAGNE 7.5: al di là della sua ottima prestazione, vale come un gol (se non di più) quel salvataggio di testa a pochi minuti dalla fine che impedisce a D’Ambrosio di andar a colpire praticamente a porta vuota. Determinante!

PASALIC 6.5: posizione non certo a lui ideale quella che ha occupato oggi, ma con discreti risultati anche se quando lo si trova in mezzo all’area in versione-centravanti è palese che Zapata sia ben altra cosa. (BARROW 5: male, non possiamo esimerci dal ribadirlo. Entra e non si rende praticamente mai utile allo spirito visto dalla squadra fin a quel momento; questo ragazzo è l’emblema, ma al negativo di un gruppo che invece appare unito più che mai. Troppa sufficienza, a volte quasi indisponente: di questo passo la fiducia del mister finirà con l’esaurirsi, ed è davvero un peccato).

GOMEZ 5.5: qualche bella combinazione con l’ispiratissimo Ilicic, ma alla fine il peso dell’incredibile gol fallito per questione di millimetri in avvio di ripresa pesa e parecchio sulla sua valutazione. Peccato.

ILICIC 7.5: il Gasp in conferenza stampa confesserà che non era neppure sicuro di poterlo schierare in campo: se a mezzo servizio i risultati sono questi, non osiamo immaginare quando guarirà dai problemini fisici che lo attanagliano da alcuni tempi. Grande! (PESSINA s.v.: pochi minuti nel finale di gara per lui. Ingiudicabile).




Atalanta, esame superato: pari a San Siro e aggancio al quarto posto!

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 0-0: UN PARI CHE ALLA FINE ACCONTENTA TUTTI

Missione compiuta: l’Atalanta torna da Milano con un pareggio preziosissimo che le consente di agganciare il Milan al quarto posto in classifica e superare così il difficile test contro l’Inter di Spalletti che parte subito forte, sbaglia un gol clamoroso con Icardi ma poi viene ben controllato da una difesa nerazzurra oggi attentissima e imbattuta. Senza Zapata la davanti il peso offensivo della Dea è decisamente minore ma Ilicic non si risparmia ed è in grande giornata e lo dimostra con bellissime giocate, una delle quali ad inizio ripresa mette un pallone in mezzo che il Papu non devia in rete in spaccata di un niente. Gara comunque spesso bloccata, con le due squadre che alla fine finiscono per annullarsi a vicenda: ne scaturisce un pari che, tutto sommato, sta bene ad entrambe e fa sognare sempre di più la banda del Gasp.

Milano: vale tanto, ma non tutto, e proprio per questo va affrontata con la giusta calma e serenità: l’Atalanta nella tana dell’Inter può agganciare o addirittura far suo in solitaria il quarto posto a causa dello scivolone del Milan ieri a Torino contro la Juve, ma allo stesso tempo sa che l’avversario non è certamente dei più facili; squadra molto umorale quella di Spalletti che, ritrovato anche il figlio-prodigo Icardi, ha calato il poker al Genoa a Marassi e vede oggi anch’essa la possibilità di consolidare il terzo posto allungando proprio sui rossoneri. Tanti gli stimoli da ambo le parti per vedere una bella partita e per i ragazzi del Gasp di invertir la tendenza degli ultimi anni che la vede sempre sconfitta nella San Siro nerazzurra.

PASALIC E DJIMISITI TITOLARI: la squalifica di Zapata priva di mister Gasperini del bomber principe della Dea con il tecnico nerazzurro che prova a metterci una pezza inserendo Pasalic a supporto del Papu e di Ilicic avanzati più avanti mentre qualche variazione anche dietro con Djimisiti che gioca al posto di Masiello e Castagne che oggi è preferito a Gosens. Nell’Inter, seconda da titolare per Icardi dopo il reintegro in squadra mentre Vecino gioca al posto di un non al top Naingollan con l’ex Gagliardini titolare anche lui in mezzo al campo della formazione di Spalletti.

GOLLINI FERMA VECINO: bella la cornice di pubblico a San Siro con oltre sessantamila spettatori, tra cui circa duemilasettecento provenienti da Bergamo ed il match che prende il via subito dopo il minuto di raccoglimento per ricordare il terrificante terremoto che colpì L’Aquila e l’Abruzzo dieci anni fa con i padroni di casa più determinati in avvio con la Dea che fatica a muoversi in campo e proporsi con la solita disinvoltura: all’ottavo Vecino chiama Gollini al colpo di reni in corner con una conclusione dalla distanza che non sorprende il portiere nerazzurro. Dopo il quarto d’ora si vede l’Atalanta, al diciottesimo Hateboer riceve bene da Ilicic e crossa dal fondo per Pasalic che colpisce debole di testa e para Handanovic.

PARTITA A SCACCHI: sulle montagne russe iniziali prende ben presto il sopravvento il peso della posta in palio con il match che si trasforma in una partita a scacchi che vive di sussulti: alla mezz’ora Icardi viene imbeccato perfettamente sul filo del fuorigioco, prova il colpo sotto che però non sorprende Gollini che blocca la sfera. L’Atalanta risponde a cinque dall’intervallo quando su un cross di Gomez radente in area Castagne arriva un po’ tardi, il suo tiro passa lungo tutto lo specchio della porta di Handanovic e viene messo in angolo da Skriniar. L’ultimo sussulto del primo tempo è però degli uomini di Spalletti al quarantatre Icardi che apre per Gagliardini il quale serve di prima Politano che da buona posizione viene anticipato da un grande intervento in scivolata di Palomino. Telegramma conclusivo di un tutto sommato bel primo tempo che si conclude sul punteggio ancora fermo sullo 0-0.

RIPRESA, PAPU CHE OCCASIONE!: nessun cambio durante l’intervallo e la ripresa prende il via con una grandissima occasione per la Dea al terzo quando Ilicic fa l’ennesimo numero e serve un pallone d’oro al centro per Gomez che a porta vuota è un soffio in ritardo nel trovare la deviazione per un gol che pareva già fatto. Al decimo ci prova ancora il Papu direttamente da calcio di punizione ma con mira piuttosto imprecisa. Qualche problemino per Palomino al quarto d’ora costringe mister Gasperini al primo cambio con Masiello dentro al suo posto.

CASTAGNE DECISIVO!: la partita resta tuttavia molto bloccata, con l’Atalanta che controlla tuttavia le operazioni e l’Inter che contiene, ma quando riparte è comunque pericolosa come al venticinquesimo quando Naingollan è ben imbeccato in area e conclude di punta e Gollini salva con un ottimo intervento. Il Gasp prova ad osare di più alla mezz’ora quando inserisce anche Barrow in campo al posto di Pasalic e poi sostituendo uno stremato Ilicic con Pessina negli ultimi dieci minuti, ma è l’Inter a provarci di più nel finale tant’è che Castagne è fondamentale al quarantunesimo quando salva di testa quasi sulla linea di porta un pallone che altrimenti sarebbe stato preda di D’Ambrosio pronto a segnare.

PUNTO D’ORO, MILAN AGGANCIATO: la squadra di Spalletti insiste più con la forza della disperazione che con lucidità, ma alla fine non accadrà più nulla nemmeno durante i tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara: finisce con uno 0-0 che alla fin fine non scontenta nessuno con l’Inter che allunga sul Milan staccandolo di cinque punti ed i nerazzurri che ora agganciano in classifica proprio gli stessi rossoneri. Non so se lo si è capito, ma (pur in condivisione) siamo quarti in classifica. Altro esame di maturità superato dai ragazzi del Gasp: avanti così!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 0-0

INTER (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Skriniar, Asamoah; Gagliardini (21′ st Borja Valero), Brozovic (23′ Nainggolan), Vecino; Politano (32′ st Keita), Icardi, Perisic – A disp.: Padelli, Ranocchia, Joao Mario, Cedric, Dalbert, Candreva – All.: Spalletti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Palomino (16′ st Masiello); Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Pasalic (29′ st Barrow); Ilicic (37′ st Pessina), Gomez – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Gosens, Piccoli, Ibanez, Kulusevski – All.: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Inter 4-1 – spettatori: 60mila circa di cui circa 2.700 tifosi atalantini – ammoniti: Politano (I), Gollini, Mancini (A) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Luci a San Siro con vista sul quarto posto: dai Atalanta, nulla è impossibile!

MILANO, ORE 18

QUASI UN MATCH POINT PER EUROPA (E CHAMPIONS)

La Scala del calcio è teatro nel tardo pomeriggio di un match-chiave in ottica europea dove Inter ed Atalanta daranno vita ad un derby tra nerazzurre tutto da vivere: se, da un lato, i ragazzi del Gasp vogliono provar a sfruttare al meglio il nuovo stop del Milan per agganciarlo o addirittura sorpassarlo al quarto posto, quelli di Spalletti hanno l’occasione per allungare proprio sui cugini rossoneri e metter una mezza ipoteca sul terzo posto. Orfani per squalifica del loro bomber-principe Zapata toccherà ad Ilicic e il Papu Gomez provare a far sognare gli oltre duemila atalantini attesi a San Siro per una partita che vale davvero tanto tantissimo per i sogni europei bergamaschi che potrebbero diventare ancora più grandi in caso di risultato positivo.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: Pasalic o Barrow? E’ questo il probabile enigma più grande da sciogliere per mister Gasperini alla vigilia del match contro l’Inter; la squalifica di Zapata priva la Dea del suo cannoniere principale ed il tecnico nerazzurro deve trovare la contro-mossa per spiazzare i nerazzurri di Spalletti. Pochi dubbi invece negli altri reparti dove pare quasi certo l’impiego dei medesimi giocatori che hanno steso il Bologna lunedì sera.

LE PROBABILI FORMAZIONI

INTER (4-2-3-1): 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 37 Skriniar, 23 Miranda, 18 Asamoah; 5 Gagliardini, 77 Brozovic; 16 Politano, 14 Nainggolan, 44 Perisic; 9 Icardi – A disp.: 27 Padelli, 46 Berni, 13 Ranocchia, 29 Dalbert, 21 Cedric, 20 Borja Valero, 15 Joao Mario, 8 Vecino, 87 Canderva, 11 Keita – All.: Spalletti

ATALANTA (3-4-2-1): 95 Gollini; 23 Mancini, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 21 Castagne; 10 Gomez, 88 Pasalic; 72 Ilicic – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 5 Masiello, 7 Reca, 8 Gosens, 44 Kulusevski, 41 Ibanez, 17 Piccoli, 22 Pessina, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia




I precedenti di Inter-Atalanta

Sono ben 57
i precedenti nella storia della serie A a girone unico tra Inter e Atalanta
giocati a Milano; 40 le vittorie per la formazione di casa, 9 i successi ospiti
e 8 i pareggi.

I meneghini sono reduci da 4 affermazioni consecutive in campionato: clamoroso e altisonante il 7-1 di due stagioni orsono, che tutti ricorderete. Anche in un’altra occasione l’Inter era riuscita a segnare 7 reti ai bergamaschi, il 25 Marzo 1990: 7-2 il risultato finale. La principale coincidenza che lega queste due pesanti sconfitte è però il fatto che alla fine di entrambe le stagioni gli orobici raggiunsero poi la qualificazione alle competizioni europee (la Uefa nel 1990, l’Europa League nel 2017).

L’ultima affermazione dell’Atalanta sul terreno di San Siro contro la Beneamata è l’1-2 del 23 Marzo 2014: fu la quarta delle sei vittorie consecutive della formazione guidata da Stefano Colantuono, che stabilì allora il record assoluto di successi consecutivi in serie A. Doppietta di Bonaventura in quell’occasione, che era andato in rete anche l’anno precedente, in un’altra vittoria bergamasca, un clamoroso 3-4 del 7 Aprile 2013 (stessa data del prossimo match), griffata da una tripletta di Denis.

Tra le
vittorie orobiche, impossibile non ricordare l’1-2 del (guarda un po’…) 7
Aprile 2002, quando l’Inter, in piena corsa scudetto, inciampò a causa delle
reti di Sala e Berretta, e avrebbe poi perso il titolo il 5 Maggio, e l’1-3 del
12 Gennaio 1986, con doppietta di Fulvio Simonini e rigore di Soldà.

Il pareggio invece manca dal 18 Marzo 2012: 0-0 con Consigli che para un rigore a Milito nel primo tempo. Era l’Inter di Ranieri, che aveva sostituito dopo sole 3 giornate l’esonerato Gasperini.

Le due
formazioni, oltre che in Serie A, si sono affrontate anche in Coppa Italia e in
un quarto di finale di Coppa Uefa, nella stagione 1990/91; 2-0 per i milanesi
che poi avrebbero vinto il trofeo.




Le pagelle di Spal-Atalanta

PETAGNA OGGI NON VA, BARROW E’ PIU’ DI UNA BELLA PROMESSA

Non tante le notizie positive in una partita dove i ragazzi del Gasp hanno decisamente faticato contro un avversario tosto ed in salute; certo oggi Petagna non ha convinto, ma nemmeno l’innesto di Cornelius ha cambiato le cose. Mossa vincente del Gasp quella di Barrow, che ha creato più di un problema alla difesa emiliana. La davanti Gomez non brilla ma è ancora decisivo trovando il rigore del pareggio firmato poi da De Roon.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: nozze coi fichi secchi, atto secondo. Un po’ come con la Samp deve far di necessità virtù, stavolta però i suoi appaiono in ulteriore calo fisico contro una squadra rocciosa come la Spal. La corsa all’Europa si complica, tuttavia i buoni segnali dati da Barrow fanno sperare…

BERISHA 6: subito decisivo su Grassi, poi rischia di farla grossa con quel tiro di Viviani che gli scappa via come una saponetta. Nella ripresa è graziato dalla traversa. Poco altro da dire.

MANCINI 5.5: le prende e le da, ma oggi il suo appare un passo indietro rispetto a quanto fatto vedere con la Samp. Nel recupero rischia per un intervento su Grassi.

PALOMINO 6: quelli della Spal lo fanno un po’ dannare ma tutto sommato se la cava senza errori particolari. (BARROW 6.5: mette pepe alla gara, tira in porta e gli piace tener palla. Un bel segnale, il ragazzo continua a crescere. Lo rivedremo spesso).

MASIELLO 6.5: anche per lui un bel rischio nel finale sull’ex Paloschi, complessivamente però la sua è forse la prova più positiva nel reparto arretrato nerazzurro.

HATEBOER 5.5: siamo sempre li, se si pensa a Conti lo scorso anno non ci sono paragoni, tuttavia oggi arriva sempre a far cose egregi per poi andar in apnea al momento dell’ultimo passaggio. Così così.

FREULER 5.5: oggi troppo nervoso e poco propositivo, anche lui deve forse tirare il fiato.

DE ROON 6.5: salva baracca e burattini prendendosi la responsabilità di calciare quel rigore che pesa un macigno e che mette alle spalle del portiere in una partita di grande sacrificio per lui. Bene.

GOSENS 5: parte benissimo sfiorando anche il gol in avvio, poi evapora con il passare dei minuti.

CRISTANTE 6: meglio nella ripresa dopo un primo tempo al di sotto delle aspettative. Energie in calo anche per lui.

PETAGNA 5: oggi combina poco, non riesce nemmeno ad aver palloni particolarmente importanti, ma rimedia un giallo pesante che lo terrà fuori con l’Inter. Brutta tegola. (CORNELIUS 5.5: non riesce ad incidere particolarmente, l’effetto-sorpresa del cambio svanisce subito).

GOMEZ 6.5: sbaglia cose non da lui, è vero, però alla fine il rigore se lo procura lui e, nella pochezza generale la davanti è sempre il più insidioso. (TOLOI s.v.: entra negli ultimi due minuti)




L’Atalanta è in riserva, con la Spal De Roon salva i nerazzurri: 1-1 a Ferrara

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

SPAL-ATALANTA 1-1: DE ROON SU RIGORE RISPONDE A CIONEK

La svolta arriva per metà, o forse nemmeno: l’Atalanta torna da Ferrara con un punto, sporco, prezioso anche perchè nemmeno troppo meritato ma che non consente ai ragazzi del Gasp di provare una nuova sterzata in zona Europa dove i nerazzurri si trovano davanti anche la Fiorentina; ma le energie sono veramente al minimo e lo si è visto chiaramente anche oggi dove i nerazzurri sono partiti bene ma per poi restar in balia di una Spal volenterosa e propositiva che, prima sfiora il gol con l’ex Grassi e poi lo trova con Cionek. Nella ripresa i nerazzurri provano ad alzar i ritmi ma è ancora la Spal a sfiorar il gol con una traversa colpita da Viviani; il pari però arriva grazie ad un rigore concesso per fallo subito da Gomez in area che De Roon realizza. Finisce così 1-1, ora per i nerazzurri sabato prossimo c’è l’Inter al Comunale, senza neppure lo squalificato Petagna.

Ferrara: chi cade deve poi rialzarsi, specie se si vuol mantenere alta la propria ambizione; dopo il passo falso con la Samp che ha rimesso in gioco un po’ tutti per l’Europa, dagli stessi liguri alla viola fino anche al Toro più staccato, l’Atalanta prova a ripartire da Ferrara dove lo attende una squadra in salute ed in serie positiva da cinque partite, una delle quali lo 0-0 su questo campo contro la capolista Juventus. Insomma un avversario mica da ridere e, curiosità, infarcito di ex nerazzurri passati e recenti: da Paloschi, Grassi e Kurtic fino a gente come Floccari e Dramè che hanno trascorsi e bei ricordi in quel di Bergamo. Insomma, una riunione di famiglia ma dove ognuno ha validi interessi per cercar punti.

GASP CAMBIA QUALCOSA: mister Gasperini cambia in difesa con Mancini ancora titolare, stavolta al posto di Toloi (diffidato, probabile scelta precauzionale in vista della gara con l’Inter di sabato prossimo) ed in mezzo Gosens preferito a Castagne con davanti conferma per Gomez e Petagna supportati da Cristante. Nella Spal, Semplici punta davanti su Paloschi ed Antenucci mentre in mezzo l’ex Kurtic e Grassi danno sostanza e qualità al centrocampo dei biancazzurri.

BUONA DEA IN AVVIO: parte con il giusto piglio la squadra del Gasp che al primo è già pericolosa quando Hateboer scende in fascia e crossa rasoterra, tocca il Papu e Gosens conclude con Meret che compie la prima parata del match deviando in calcio d’angolo; poi all’ottavo Gomez offre un bel pallone per Hateboer che conclude potente ma facile per il portiere di casa che blocca. La Spal risponde all’undicesimo e Berisha è subito protagonista su Grassi, che prova la conclusione ma viene respinta dal portiere albanese che salva così i nerazzurri.

MA LA SPAL NON STA A GUARDARE: il portiere nerazzurro rischia tuttavia di rovinare tutto pochi minuti dopo, quando al minuto diciassette Viviani conclude dalla distanza e Berisha pare prender il pallone che però gli sfugge e finisce fortunatamente solo sul fondo. Buon momento per la squadra di Semplici che è ancora pericolosissima al diciottesimo quando Costa entra in area e conclude, Mancini tocca e per poco non rischia il patatrack con la sfera che finisce in corner.

PAPU AL PALO, CIONEK APRE I GIOCHI: a cinque dalla mezz’ora l’Atalanta ha però un break che non è vincente di un nulla: Gomez riceve palla al limite dell’area e conclude, palla che centra in pieno il palo e torna in gioco con Freuler che mette dentro ma in posizione di fuorigioco. La risposta della Spal è invece ben più incisiva per un’Atalanta che subisce il gol dell’1-0 al trentottesimo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione, spunta Cionek che mette alle spalle di Berisha e porta avanti la squadra di Semplici. C’è poco tempo per reagire per i ragazzi del Gasp, che negli ultimi minuti non riescono ad esser particolarmente propositivi in un primo tempo che, dopo un minuto di recupero, va in archivio con i padroni di casa avanti di un gol.

CI SALVA LA TRAVERSA: la ripresa si apre con l’ingresso immediato di Cornelius al posto di Petagna nell’attacco nerazzurro e con Gomez che al secondo minuto chiama Meret alla deviazione di piede dopo una veloce ripartenza e conclusione all’interno dell’area. Ma la Spal non sta minimamente a guardare e, al dodicesimo, la traversa salva la porta di Berisha dopo la gran botta da fuori di Viviani che sbatte sul montante e poi torna in gioco graziando i nerazzurri.

DE ROON DAL DISCHETTO TROVA IL PARI: rischia il tutto per tutto il Gasp inserendo anche Barrow nell’attacco nerazzurro e togliendo Palomino per andar alla ricerca del pareggio: al ventiduesimo Hateboer mette un bel pallone in mezzo che però Cristante spreca di testa da ottima posizione, poi il Papu due minuti dopo scappa via e mette il pallone in area e Barrow è anticipato di un nulla da Meret in uscita. Poi l’Atalanta trova l’episodio che porta al pareggio due minuti dopo la mezz’ora quando Gomez è toccato fallosamente in area da Costa, per l’arbitro è rigore: dal dischetto De Roon supera Meret che tocca ma non basta per evitare il punto dell’1-1 dei ragazzi del Gasp.

UN PUNTICINO E POCO ALTRO: animi che si surriscaldano nel finale, con entrambe le contendenti alla ricerca di qualcosa di più del pareggio e con i padroni di casa che protestano per un contatto in area subito da Grassi nel recupero ma il risultato non cambierà più: si porta a casa un punticino questa Atalanta che appare in evidente riserva di energie oltre che di uomini-chiave out per infortunio. Se questo pari sarà un rimpianto o un punto guadagnato lo scopriremo solamente a fine stagione, sicuramente con queste batterie al livello di allerta la rincorsa all’Europa si fa veramente tosta, ma bisogna continuare a crederci!

IL TABELLINO:

SPAL-ATALANTA 1–1 (primo tempo 1-0)

RETI: Cionek (S) al 39’ p.t.; De Roon (A) al 33’ s.t.

SPAL (3-5-2): Meret; Cionek, Salamon, Felipe; Lazzari, Kurtic, Viviani (dal 30’ s.t. Everton Luiz), Grassi, Costa; Paloschi (dal 47’ s.t. Floccari), Antenucci – A disposizione: Gomis, Marchegiani, Bonazzoli, Floccari, Konate, Boccafoglia, Vaisanen, Esposito, Schiavon, Vitale – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Mancini, Palomino (dal 23’ s.t. Barrow); Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Cristante; Petagna (dal 1’ s.t. Cornelius), Gomez (dal 45’ s.t. Toloi) – A disposizione: Gollini, Rossi, Caldara, Castagne, Melegoni, Haas, Bastoni – All.: Gasperini

ARBITRO: Damato di Barletta

NOTE: gara di andata: Atalanta-Spal 1-1 – ammoniti Cionek (S) Lazzari (S) per gioco scorretto, Petagna (A) per c.n.r, Freuler (A) per proteste – spettatori: 20mila circa – calci d’angolo: 7-5 per l’Atalanta – recuperi: 1’ p.t., 3’ s.t.




L’Atalanta prova a rialzare la testa: a Ferrara per riprendere il cammino

FERRARA, ORE 18

LA SPAL DEI TANTI EX SULLA STRADA VERSO L’EUROPA

La ferita dopo la sconfitta di martedì è ancora fresca, ma se si vuole ritornare in Europa bisogna reagire: subito. L’Atalanta prova così a scuotersi in quel di Ferrara nell’anticipo di questa trentunesima di A per ricominciare a metter punti in cascina nella lunga volata per un posto in Europa League che attende i nerazzurri insieme a Fiorentina e Samp (con il Toro sullo sfondo). Avversario di questa sera è l’ostica Spal, in serie positiva da cinque turni e capace di fermare addirittura la Juve su questo campo un paio di settimane fa: formazione, quella di Semplici, che vanta anche un folto numero di ex nerazzurri: dai più recenti Paloschi, Grassi e Kurtic fino a gente come Dramè e Floccari dal trascorso importante in casa atalantina. Gara non facile, viste anche le sempre pesanti assenze di Ilicic e Spinazzola su tutti con il Gasp che dovrà cercare il massimo dai suoi per cercar di portar a casa l’intera posta in palio.

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vivi tutte le emozioni del match di questo pomeriggio allo stadio Mazza di Ferrara che vedrà protagonisti i ragazzi del Gasp attraverso la nostra cronaca LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match (visibile stasera anche sul sito partner Atalantini.com) lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SPAL (3-5-2): 97 Meret; 4 Cionek, 31 Salamon, 27 Felipe; 29 M. Lazzari, 77 Viviani, 88 Grassi, 19 Kurtic, 33 Costa; 43 Paloschi, 7 Antenucci – A disp.: 1 Gomis, 92 Marchegiani, 15 Vaisanen, 18 Schiavom 25 Everton Luiz, 12 Konate, 24 Vitale, 9 Bonazzoli, 10 Floccari – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 4 Cristante; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 13 Caldara, 95 Bastoni, 28 Mancini, 21 Castagne, 23 Melegoni, 32 Haas, 9 Cornelius, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Damato di Barletta