Il ciclone-Koop si abbatte sul Monza: l’Atalanta chiude quinta e vola in Europa League!

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-MONZA 5-2: A SEGNO ANCHE HOJLUND E MURIEL

Bergamo: sette gol e due espulsioni nella sfida tra Atalanta e Monza che vede la Dea imporsi 5-2 con uno straripante Koopmeiners (tripletta, tra cui uno spettacolare da 50 metri) e i gol anche di Hojlund e Muriel per i bergamaschi, mentre per i brianzoli segnano gli ex Colpani e Petagna. La squadra del Gasp (che lunedì incontrerà la società per sciogliere la riserva in merito al suo futuro) chiude con un quinto posto e si mette in tasca il pass per la prossima Europa League tornano nelle coppe dopo un solo anno di distanza.

GASP CON HOJLUND: rispetto alla vigilia mister Gasperini lascia tutto come le previsioni mettendo Hojlund al centro dell’attacco. Negli ospiti, Raffaele Palladino recupera Caldirola e lo rimette in difesa sistemando Marlon in panchina.

LA PROTESTA DELLA CURVA: altro pienone allo stadium nonostante il tempo decisamente piovoso con i primi venti minuti che trascorrono senza il sostegno della Curva Pisani che per protesta dopo la squalifica per i cori verso Vlahovic resta in silenzio mostrando lo striscione “Repressione…” completato appunto 20’ con “Non fermerà la nostra passione”.

KOOP SBLOCCA IL MATCH: i brividi iniziali li procura Caldirola con una partenza dal basso troppo imprecisa che si trasforma in un passaggio a Koopmeiners che invece di controllare e calciare declina solo il secondo verbo senza prendere nemmeno lo specchio. La partita è leggera e aperta: il colpo di testa di Scalvini fuori e il sinistro di Colpani deviato da Sportiello scaldano i primi dieci minuti. Poi al dodicesimo la gara cambia: cross da sinistra di Maehle con la palla che arriva sulla testa proprio dell’olandese dell’Atalanta con il numero sette bruciando anche la reazione di Di Gregorio che non ci arriva: 1-0 per la Dea.

SPORTIELLO SALVA, POI KOOP FA BIS: intorno alla mezz’ora un paio di lampi: prima Hojlund può rifinire una bella riconquista palla della Dea ma Di Gregorio blocca a terra. Poi bello scambio Colpani-Caprari-Colpani, sinistro a giro dell’ex, ma Sportiello respinge e a porta praticamente spalancata Carlos Augusto spara alto di destro. A pochi secondi dalla fine del primo tempo arriva il raddoppio: Rovella sbaglia scelta e cede in impostazione a Izzo che viene aggredito subito con Koopmeiners che parte spedito, scambia in area con Maehle e dopo un primo tentativo ribattuto da Di Gregorio dribbla il portiere e infila in rete il 2-0.

RIPRESA, ACCORCIA COLPANI, ROSSO A GASP: a inizio ripresa al quinto il Monza riapre la partita: sponda per Colpani che dal limite con il sinistro pesca l’incrocio e supera Sportiello. S’intensifica la pioggia rendendo la serata molto più complicata: ad alimentare la pesantezza ci pensa anche il direttore di gara che prima ammonisce e poi espelle Gasperini.

ROSSO-MARLON, HOJLUND FA 3-1: la gara, sin li davvero tranquilla, diventa infuocata: Marlon entra per Izzo e dopo un minuto e poco più viene espulso per un pugno sulla schiena di Koop nel tentativo di liberarsi dalla sua pressione. A quel punto l’Atalanta capisce che è l’ora di chiudere i conti per evitar brutte sorprese: quando Ederson si infila nello spazio e Rovella entra in scivolata la palla finisce sulla corsa di Koopmeiners: palla al centro e Hojlund a porta vuota insacca alla mezz’ora.

MERAVIGLIA-KOOP, TRIPLETTA!: ma il vero capolavoro della serata arriva qualche minuto dopo ancora con Koopmeiners: calcia da cinquanta metri, defilato lungo la fascia sinistra e il suo mancino finisce direttamente in porta: un gol straordinario che sigilla la serata praticamente perfetta dell’Atalanta.

ANCHE L’EX PETAGNA E MURIEL A SEGNO: nonostante la pioggia incessante e il 4-1 che ormai non lascia molte altre speranze, il gol di un altro ex, Petagna, serve solo a rendere meno pesante il distacco tra Monza e Dea che nel chilometrico recupero (otto minuti!), si allunga ancor di più grazie al gol di Muriel su assist di Lookman. Finisce 5-2, l’Atalanta riaore il suo il viaggio europeo con l’Europa League: da capire (cosa non di poco conto) se con o senza Gasperini: per il momento a mister, squadra e società va il nostro immenso grazie per l’ennesima stagione da incorniciare.




Le pagelle di Atalanta-Milan

SQUADRA SCARICA, SOLO ZAPATA SFIORA IL GOL

Sipario sul campionato con sconfitta per una Dea che chiude al terzo posto con una prova decisamente non delle migliori. Pochi all’altezza delle normali prestazioni abituali oggi: Zapata ci prova, mentre Maehle stecca sulla fascia e i cambi del mister non portano agli effetti sperati nel finale.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6: difficile tenera alta la concentrazione dopo mercoledì sera ed in una partita che contava davvero solo per la statistica. Fa quel che può, azzardando nel finale quando probabilmente era un po’ troppo tardi. Chiude un po’ così una stagione in cui comunque ha firmato l’ennesimo capolavoro per la Dea. Applausi.

GOLLINI s.v.: praticamente inoperoso per tutto il match, incolpevole sui due rigori imparabili di Kessie.

TOLOI 6: una partita senza troppi affanni ma senza nemmeno acuti (PALOMINO s.v.: dentro nel finale).

ROMERO 6: qualche incertezza e qualche rischio di troppo ma tutto sommato sufficiente.

DJIMSITI 5: il più incerto tra quelli la dietro. Chiude con una serata-no.

MAEHLE 5: colpevole sul rigore che sblocca un match sin li bloccatissimo (PASALIC 5.5: entra senza incidere).

DE ROON 5: perde la testa nel finale facendosi cacciare a gara ormai andata. Un peccato.

FREULER 5.5: meno brillante del solito anche lui, salterà la prima della nuova stagione in quanto ammonito e in diffida. (MIRANCHUK s.v.: entra nel finale).

GOSENS 5.5: anche lui piuttosto stanco, ci mette la manona nel finale che costa il secondo penalty ai rossoneri.

MALINOVSKYI 5.5: finisce anche lui col fiato corto una stagione in cui, nella seconda parte, si è preso sulle spalle la squadra trascinandola al traguardo-Champions.

PESSINA 5.5: pochi palloni giocati nella metà partita giocata. (MURIEL 5.5: una punizione fuori di poco, una conclusione anch’essa che esce di un niente e poco altro…)

ZAPATA 6: alla fine è il suo il pallone più pericoloso della Dea questa sera. Diagonale velenoso in area rossonera nella ripresa fuori di un nulla. Un po’ pochino…




Atalanta scarica e stanca, ma terza e felice. Due rigori mandano in Champions anche il Milan.

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 0-2: DECIDONO DUE PENALTY DELL’EX KESSIE

Una sconfitta per chiudere una stagione comunque da incorniciare: l’Atalanta chiude stanca e con il fiato corto una settimana certamente non indimenticabile tra sconfitta nella finale di coppa e questa sera dove il Milan vince a Bergamo e soffia all’ultima curva il secondo posto ai nerazzurri grazie ad una doppietta su rigore (uno per tempo) dell’ex Kessie. La squadra del Gasp ci prova facendo più gioco ma con poche conclusioni degne di nota; nella ripresa un diagonale velenosissimo di Zapata sfiora il pari ma poi i nerazzurri faticano a rendersi pericolosi. La Dea chiude così terza in classifica, per il terzo anno di fila e può iniziar così a pianificare al meglio il futuro che, tutti ci auguriamo, continui ad essere roseo e con la voglia di migliorarsi sempre di stagione in stagione.

Bergamo: Le due facce di una stagione comunque da incorniciare per la Dea questa sera passano attraverso i piedi di un ex che fa chiudere i nerazzurri con una sconfitta indolore questo campionato e regala al Milan il ritorno in Champions dopo otto anni. Al Gewiss Stadium comanda soprattutto Kessie, autore dei due rigori vincenti ma autore in generale di una prestazione davvero importante. L’Atalanta lascia il campo nervosa e arrabbiata, e c’è da capirla. Non è stato un granché come settimana: prima la sconfitta in finale di Coppa Italia, poi questa che fa male perché infrange il sogno del secondo posto. Sarebbe stato il piazzamento migliore nella storia del club. Questo ovviamente non cancella l’ennesima stagione meravigliosa della Dea, che rinnova la tessera nel club delle big.

GASP RILANCIA MAEHLE: il Gasp ne cambia due rispetto alla sfortunata finale di coppa persa mercoledì inserendo Djimsiti al posto di Palomino e in fascia Maehle al posto di Hateboer mentre davanti c’è ancora il solo Zapata con Pessina e Malinovskyi a suo supporto. Nel Milan mancano invece Ibra e Rebic con allora Pioli che punta su Leao davanti con l’ex Kessie in mezzo e Diaz ad inventare gioco con Theo Hernandez pronto a duellare con Gosens sulla fascia.

SI PARTE, LA DEA CI PROVA: si parte dal minuto di raccoglimento per ricordare i quattordici morti (accertati ad ora) della tragica caduta della funivia di Stresa di questo primo pomeriggio: morire così è davvero drammatico e ingiusto. Poi il match, con la gara che comincia con i nerazzurri ad impostare il gioco ed i rossoneri che contengono ma davanti non riescono tuttavia ad impensierire Gollini.

RIGORE SU HERNANDEZ, KESSIE LA SBLOCCA: la partita non decolla e le emozioni sono davvero merce rara in questo primo tempo dove la tensione rossonera ed una Dea apparsa un po’ scarica non hanno consentito allo spettacolo di avere la meglio. Al quarantesimo però il match cambia faccia quando Theo Hernandez viene atterrato in area da Mahele, intervento dubbio, ma l’arbitro concede il penalty: l’ex Kessie non sbaglia dal dischetto e porta avanti il Milan proprio a pochi istanti dal termine di un primo tempo che si chiuderà dopo un minuto di recupero e con gli ospiti avanti di un gol.

RIPRESA, SUBITO MURIEL: dopo l’intervallo il Gasp prova la scossa inserendo subito Muriel al posto di Pessina con il match che riparte con leggero ritardo per attendere la contemporaneità con gli altri campi dove Milan, Juve e Napoli si giocano i due posti in Champions rimanenti per far compagnia a Dea ed Inter. All’undicesimo Zapata ha una buona palla in area e conclude con un diagonale che esce fuori di un niente; poi ci prova anche Muriel su punizione ma con mira ampiamente imprecisa qualche minuto più tardi.

LEAO CENTRA IL PALO: quando esce dal guscio però il Milan è pericolosissimo, come al ventitreesimo quando una percussione di Leao in contropiede porta alla conclusione del giocatore rossonero che centra il pieno il palo a Gollini battuto. L’Atalanta risponde al venticinque con una conclusione a giro di Muriel che esce sul fondo di poco, poi il Gasp inserisce negli ultimi dieci minuti anche Pasalic al posto di un Maehle oggi non certamente impeccabile.

FINALE NERVOSO, ALTRO RIGORE E KESSIE FA 2-0: nel finale il Gasp si gioca gli ultimi cambi con Freuler e Toloi che lasciano il campo per Miranchuk e Palomino con il tentativo di dar l’assalto al possibile gol del pari, ma è il nervosismo a far da padrone: nel primo dei quattro minuti di recupero, altro rigore per il Milan quando Gosens tocca con un braccio una conclusione in area nerazzurra. De Roon perde la calma e va a spintoni con Krunic rimendiando così il cartellino rosso. Dal dischetto va ancora Kessie che con freddezza realizza il penalty che chiude i giochi: il Milan vince, si prende il secondo posto ai danni di una Dea apparsa davvero stanca e ancora probabilmente ferita dalla bruciante sconfitta di mercoledì che chiude però terza in classifica per la terza (gioco di parole) stagione consecutiva. Al netto di una ultima settimana non certamente indimenticabile, a questi ragazzi non si può far altro che dedicare il nostro più sentito grazie per un’altra stagione da incorniciare.

IL TABELLINO:

RETI: 40′ su rig. e 93′ su rig. Kessie (M)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi (87′ Palomino), Romero, Djimsiti; Maehle (80′ Pasalic), De Roon, Freuler (87′ Miranchuk), Gosens; Malinovskyi, Pessina (46′ Muriel); Zapata. A disposizione: Rossi, Sportiello, Caldara, Ruggeri, Sutalo, Ilicic, Lammers – Allenatore: Gasperini

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer (62′ Krunic), Kessie; Saelemaekers (79′ Dalot), Brahim Diaz (61′ Meité), Calhanoglu; Leao (79′ Mandzukic). A disposizione: A. Donnarumma, Tatarusanu, Kalulu, Romagnoli, Castillejo, Hauge, Tonali, Maldini – Allenatore: Pioli

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

NOTE: gara di andata: Milan-Atalanta 0-3 – match disputato a porte chiuse – espulso De Roon (A) al 93′ per comportamento non regolamentare – ammoniti De Roon, Toloi (A); Mandzukic, Dalot (M) – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Serie A, i risultati dopo la 38a giornata e la classifica finale: Dea terza per il secondo anno di fila!

GENOA IN SALVO, IL LECCE FINISCE IN SERIE B

Le emozioni dell’ultima giornata di campionato erano per lo più relegate in coda dove mancava l’ultimo verdetto riguardante la terza retrocessa in serie B: toccherà al Lecce scendere in cadetteria. I salentini vengono sconfitti in casa dal Parma e la vittoria del Genoa sul Verona garantisce la salvezza ai rossoblu all’ultima giornata per la seconda stagione consecutiva. Chiudiamo quindi la stagione con i marcatori di questo ultimo turno, i risultati, la classifica finale e quella dei bomber:

I RISULTATI:

Brescia-Sampdoria 1-1: 41′ Leris (S), 49′ rig. Torregrossa (B) – giocata sabato 1 ore 18:00

Atalanta-Inter 0-2: 1′ D’Ambrosio, 20′ Young – giocata sabato 1 ore 20:45

Juventus-Roma 1-3: 5′ Higuain (J), 23′ Kalinic (R), 44′ rig, 52′ Perotti (R) – giocata sabato 1 ore 20:45

Milan-Cagliari 3-0: 11′ aut. Klavan, 55′ Ibrahimovic, 57′ Castillejo – giocata sabato 1 ore 20:45

Napoli-Lazio 3-1: 9′ Fabian Ruiz (N), 22′ Immobile (L), 54′ rig. Insigne (N), 93′ Politano (N) – giocata sabato 1 ore 20:45

Spal-Fiorentina 1-3: 30′ Duncan (F), 39′ D’Alessandro (S), 89′ Kouame (F), 94′ rig. Pulgar (F) – ore 18:00

Bologna-Torino 1-1: 18′ Svanberg (B), 66′ Zaza (T)

Genoa-Hellas Verona 3-0: 13′, 25′ Sanabria, 44′ Romero

Lecce-Parma 3-4: 11′ aut. Lucioni (P), 24′ Caprari (P), 40′ Barak (L), 45′ Meccariello (L), 52′ Cornelius (P), 66′ Inglese (P), 68′ Lapadula (L)

Sassuolo-Udinese 0-1: 53′ Okaka

LA CLASSIFICA:
POS SQUADRA PUNTI G V N P GF GS
1 Juventus* 83 38 26 5 7 76 43
2 Inter** 82 38 24 10 4 81 36
3 Atalanta** 78 38 23 9 6 98 48
4 Lazio** 78 38 24 6 8 79 42
5 Roma*** 70 38 21 7 10 77 51
6 Milan**** 66 38 19 9 10 63 46
7 Napoli*** 62 38 18 8 12 61 50
8 Sassuolo 51 38 14 9 15 69 63
9 Verona H. 49 38 12 13 13 47 51
10 Fiorentina 49 38 12 13 13 51 48
11 Parma 49 38 14 7 17 56 57
12 Bologna 47 38 12 11 15 52 65
13 Udinese 45 38 12 9 17 37 51
14 Cagliari 45 38 11 12 15 52 56
15 Sampdoria 42 38 12 6 20 48 65
16 Torino 40 38 11 7 20 46 68
17 Genoa 39 38 10 9 19 47 73
18 Lecce***** 35 38 9 8 21 52 85
19 Brescia***** 25 38 6 7 25 35 79
20 Spal***** 20 38 5 5 28 27 77

*Campione d’Italia – qualificata alla Uefa Champions League
**qualificata alla Uefa Champions League
***qualificata alla Uefa Europa League
****qualificata ai preliminari di Uefa Europa League
*****retrocessa in serie B

LA CLASSIFICA MARCATORI:

1 LAZIO Ciro Immobile 36
2 JUVENTUS Cristiano Ronaldo 31
3 INTER Romelu Lukaku 23
4 SASSUOLO Francesco Caputo 21
5 ATALANTA Duvan Zapata 18
5 ATALANTA Luis Muriel 18
5 CAGLIARI Joao Pedro 18
8 ROMA Edin Dzeko 16
8 TORINO Andrea Belotti 16
10 ATALANTA Josip Ilicic 15
11 SASSUOLO Domenico Berardi 14
11 LECCE Marco Mancosu 14
11 INTER Lautaro Martinez 14
14 PARMA Andreas Cornelius 12
14 SPAL Andrea Petagna 12




Le pagelle di Atalanta-Inter

ZAPATA ULTIMO AD ARRENDERSI, GOLLINI INCERTO E SFORTUNATO

Nessun voto brillante per questa ultima uscita di campionato, ma i ragazzi del Gasp oggi sono apparsi un po’ stanchi come già avuto modo di vedere a Parma nonostante la vittoria contro gli emiliani. Bene Zapata, che lotta e si danna fino alla fine, così come anche Caldara dietro dimostra buone cose mentre altra giornata-no per Pasalic apparso stanco e assente mentre Gollini esce male sul gol dell’Inter e si infortuna pure: sfortunatissimo.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6.5: non chiude col botto ma il terzo posto-bis non merita ulteriori specifiche. Fa qualcosa nuovamente di inimmaginabile con una squadra che sino quattro anni fa festeggiava al massimo la salvezza con qualche giornata di anticipo. Ora la testa va a Lisbona dove proverà a costruire l’ennesima grande impresa da poter ricordare. Maestro!

GOLLINI 5.5: tempo tre minuti e subisce gol dopo una uscita non certo perfetta, e si fa pure male travolto da Gosens nell’azione medesima. Sfortunatissimo! (SPORTIELLO 6: subisce senza colpe il secondo gol interista, poi è praticamente inoperoso da li in avanti).

TOLOI 6: gara senza acuti, ma complessivamente sufficiente.

CALDARA 6.5: bravo su Lukaku, rende quasi inoffensivo il forte bomber interista. Altra prova più che positiva per lui.

DJIMSITI 5.5: le da ma le prende anche. Rimedia l’ammonizione e poi rischia in un paio di circostanze. Prova un po’ incerta oggi per lui.

CASTAGNE 6: partita senza particolari acuti per lui. (HATEBOER 6: prova a dar maggior spinta in avanti ma senza riuscirci in maniera importante).

DE ROON 6.5: buona la sua prova, nella ripresa è tra quelli maggiormente attivi nel cercare di cambiare l’inerzia del match.

FREULER 6: non irresistibile come in altre occasioni, ma anche per lui una gara tutto sommato positiva. (MALINOVSKYI 6.5: nel finale un paio di sue ottime conclusioni potevano riaprire la gara. Peccato).

GOSENS 6: si vede soprattutto nel finale, con anche una ottima occasione che si procura ma che non realizza per questione di centimetri.

GOMEZ 6: oggi non riesce ad incidere come successo a Parma, purtroppo la stanchezza si fa sentire anche per lui. Bravo lo stesso. (DA RIVA s.v.: esordio in serie A per il giovane ragazzo della primavera. Non se lo scorderà nonostante la serata un po’ così…)

PASALIC 5: altra serata negativa. Non trova mai la giocata giusta (MURIEL 5.5: non spacca la partita, ma almeno prova la conclusione in un paio di occasioni).

ZAPATA 6.5: bravo a crederci fino alla fine, non trova il gol ma si crea da solo almeno un paio di discrete opportunità che non riesce però a concretizzare.




Atalanta sconfitta, ma con un sorriso grande così: la Dea chiude terza!

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-INTER 0-2: D’AMBROSIO E YOUNG CASTIGANO LA DEA

Ancora terzi, come un anno fa: numeri incredibili, quasi pazzeschi quelli di un’Atalanta che non riesce nell’ultima impresa di centrare il secondo posto ma chiude come aveva concluso l’ultima stagione e strappando il pass per la prossima Champions League in attesa di vedere come andrà a finire l’avventura in quella attuale. La squadra del Gasp chiude il campionato con una sconfitta, cedendo il passo all’Inter che vince, con merito, la sfida del Gewiss Stadium grazie alle rete in avvio di gara di D’Ambrosio prima e al bel gol di Young poi. Ai nerazzurri non riesce stavolta la rimonta ma le belle notizie da Napoli nel corso del secondo tempo e la conseguente sconfitta della Lazio fanno si che la caduta odierna sia indolore e la squadra del Gasp può godersi ora in tutta serenità il periodo che la separa dal quarto di finale con il PSG per provare a far sognare ancora Bergamo e la sua gente.

Bergamo: il miglior attacco contro la miglior difesa, stavolta a spuntarla sono i secondi con i nerazzurri di Milano che vincono al Gewiss Stadium e si prendono così la piazza d’onore del campionato (qualle “dei perdenti” secondo il loro tecnico Antonio Conte) mentre l’Atalanta arriva anche questa volta terza in classifica e sicuramente non potrà che essere felice così bissando in maniera ancor più clamorosa il terzo posto conquistato lo scorso anno. Peccato per non esser riusciti a superare quota cento gol ma le gambe girano meno del solito nelle ultime uscite dei ragazzi del Gasp ed è anche probabile che la testa sia già in parte a Lisbona dove a metà agosto il PSG ci aspetta per l’incredibile quarto di Champions League.

PASALIC SI, MALINOVSKYI NO: con Palomino non ancora al meglio, mister Gasperini non rischia e schiera Caldara in difesa mentre in fascia c’è Gosens e Castagne con Hateboer inizialmente in panchina mentre il nodo davanti vede vincitore Pasalic che è preferito a Malinovskyi con Gomez e Zapata in avanti. Grande interesse per la sfida proprio tra il colombiano atalantino e Lukaku, bomber trascinatore di un’Inter che Conte schiera con gli ex Bastoni e Gagliardini in campo e Brozovic in mezzo con davanti anche Lautaro insieme al belga.

D’AMBROSIO LA SBLOCCA, GOLLINI VA K.O.: e dopo aver risuonato anche in questa occasione le note di “rinascerò, rinascerai”, il match prende il via e per la Dea l’avvio è letteralmente da incubo con l’Inter che dopo nemmeno un minuto di gioco si porta in vantaggio anche grazie ad una uscita non impeccabile di Gollini che va a vuoto e D’Ambrosio di testa deve solo metter dentro il più facile dei palloni. Il portiere atalantino inoltre si infortuna e al terzo minuto è costretto al cambio il Gasp che inserisce Sportiello.

YOUNG PESCA IL JOLLY, L’INTER RADDOPPIA: l’Atalanta prova a scuotersi dopo il terribile avvio di match, al decimo palla un po’ troppo profonda in area di Pasalic per Zapata, anticipa Handanovic in uscita l’attaccante colombiano della Dea. Al ventesimo è ancora l’Inter però a fare il vocione e arriva così al raddoppio con una bellissima azione di Young che si libera al limite dell’area e infila Sportiello con una conclusione che sfiora il palo e si insacca in rete alle spalle del portiere nerazzurro. Un po’ come a Parma, la squadra del Gasp palesa diverse difficoltà e fiato corto contro un’Inter che, invece, pare averne decisamente di più anche se nel finale Zapata sfonda sulla fascia superando Bastoni, cross al centro ma nessuno ne approfitta e l’azione sfuma. Poco altro da dire per un primo tempo che si chiude dopo cinque di recupero con l’Inter avanti di due gol.

RIPRESA, GASP MISCHIA LE CARTE: nessun ulteriore cambio durante l’intervallo per il Gasp ed il match riparte così con il Papu che prova all’ottavo a concludere da fuori e Handanovic blocca però senza problemi. Poi a ridosso del quarto d’ora triplo cambio per la Dea con Hateboer, Muriel e Malinovskyi in campo al posto di Castagne, Pasalic e Freuler con una netta propensione offensiva impressa ai suoi da parte del mister. Il canovaccio della gara non pare però cambiare, la Dea non riesce a pungere, l’Inter si difende con ordine e, quando può, riparte.

DEA IN BIANCO, MA TERZA: i minuti scorrono, il gol non arriva per un’Atalanta che ha la grande occasione però con Gosens a otto dalla fine con il diagonale del tedesco in area che esce di un nulla sul fondo. Poi anche Zapata prova la conclusione a due dal novantesimo ma anche in questo caso la mira è imprecisa. Nel frattempo la testa inizia a spostarsi altrove e più precisamente a Napoli dove i partenopei stanno superando la Lazio e, di fatto, consegnando il terzo posto all’Atalanta che nel recupero proverà ancora un paio di conclusioni con Malinovskyi che finiranno fuori di poco ma senza trovare la via del gol. La squadra del Gasp rimane così incredibilmente a secco, ben ingabbiata da una ottima Inter che vince così con merito questo scontro diretto e si conquista il secondo posto in campionato mentre alla Dea resta il terzo posto (il Napoli alla fine vincerà 3-1 sulla Lazio) conquistato per il secondo anno consecutivo a testimonianza che ormai questa squadra non è più una sorpresa ma una piacevole realtà che continua a far sognare una città e tutta la sua gente. E adesso, testa al PSG per un appuntamento di metà agosto che, comunque vada, sarà comunque un grande successo. Grazie ragazzi!

IL TABELLINO:

ATALANTA-INTER 0-2 (primo tempo 0-2)

RETI: 1′ D’Ambrosio (Int), 20′ Young (Int)

ATALANTA (3-4-2-1) – Gollini (dal 5′ Sportiello); Toloi, Caldara, Djimsiti; Castagne (dal 60′ Hateboer), de Roon, Freuler (dal 61′ Malinovskyi), Gosens; Gomez (dal 90′ Da Riva), Pasalic (dal 61′ Muriel); Zapata – A disp.: Rossi, Sutalo, Tameze, Czyborra, Guth, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

INTER (3-5-2) – Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni (dal 78′ Biraghi); D’Ambrosio (dal 78′ Skriniar), Barella (dal 90′ Eriksen), Brozovic, Gagliardini, Young (dal 90′ Moses); Lautaro (dal 71′ Sanchez), Lukaku. A disp. Padelli, Berni, Ranocchia, Borja Valero, Esposito, Agoume, Candreva. Allenatore: Conte

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

Ammoniti: De Vrij, Brozovic (Int), Djimsiti, Toloi (Ata)

NOTE: gara di andata: Inter-Atalanta 1-1 – match disputato a porte chiuse




Titoli di coda: l’Atalanta aspetta l’Inter per una sfida che vale il secondo posto

BERGAMO, ORE 20.45: IL GRAN FINALE!

ZAPATA-LUKAKU: SUPER-BOMBER A CONFRONTO!

Tre squadre in un punto: tutto può succedere ed in palio c’è il secondo posto in questo campionato. Inter, Atalanta e Lazio (in rigoroso ordine di classifica) si giocano alle 20.45 la piazza d’onore di questo torneo con le prime due che si affrontano in quel di Bergamo per un match che promette sicuramente gol e grandi emozioni. Dopo la sofferta ma preziosissima vittoria di Parma in rimonta, i ragazzi del Gasp cercano l’ultimo sforzo per quello che sarebbe il nuovo miglior piazzamento nella storia della società bergamasca che chiuderebbe al meglio una stagione sin qui già fantastica di suo con l’ennesima ciliegina sulla torta in attesa del quarto di Champions League contro il PSG. Certo non sarà facile contro un’Inter che ha (insieme ai nerazzurri) il miglior rendimento fuori casa e capace di rialzarsi dopo un avvio di campionato post-lockdown decisamente deficitario. Ne vedremo delle belle insomma, ci auguriamo che i nostri ragazzi riescano a mettere a segno l’ennesima grande impresa che vorrebbe dire fare la storia.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: senza Palomino uscito con qualche problema durante la gara di Parma, mister Gasperini rilancia Caldara in difesa mentre in mezzo sulle corsie torna Hateboer insieme a Castagne favorito su Gosens. Dubbio in avanti: chi tra Pasalic e Malinovskyi insieme al Papu e Zapata?

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Pasalic, Gomez; D. Zapata – All.: Gasperini

INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; D’Ambrosio, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young; Lukaku, Lautaro – All.: Conte