Atalanta, pari preziosissimo allo Stadium: con tre punti si va in Champions League!

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 1-1: AD ILICIC RISPONDE MANDZUKIC

Il primo punto allo Stadium non si scorda mai: potremmo iniziarlo così il nostro racconto di questa partita, perchè in effetti questo pari importantissimo conquistato in casa della Juve campione proietta la Dea a tre soli punti da un piazzamento in Champions League: se i ragazzi del Gasp batteranno il Sassuolo domenica prossima, la Dea approderà per la prima volta nella sua storia alla Coppa dei Campioni, e lo farà da terza in classifica. Già, perchè il pari di Torino porta Papu e compagni sul gradino più basso del podio complice l’incredibile debacle dell’Inter a Napoli. Il resto è una partita in cui i nerazzurri giocano molto meglio nel primo tempo, sfiorando il gol in un paio di occasioni e trovandolo con Ilicic poco prima della mezz’ora; nella ripresa la Juve spinge di più, la Dea risente delle fatiche di coppa e arretra forse un po’ troppo subendo a dieci dalla fine il pari in spaccata di Mandzukic. Nel finale viene espulso Bernardeschi per un brutto fallo su Barrow ma il risultato non cambierà più. I ragazzi del Gasp hanno comunque la certezza da oggi di giocar nuovamente in Europa la prossima stagione, in quale competizione (Champions? Europa League dai gironi o dai preliminari di luglio?) lo scopriremo settimana prossima.

Torino: la Signora in festa, la Dea con l’Europa in tasca (almeno i preliminari di Europa League) dopo i risultati di ieri ed oggi ma ancora ferita dopo la bruciante sconfitta in finale di coppa. Il posticipo dello Stadium della penultima di serie A mette di fronte obiettivi e ambizioni diverse con i bianconeri già da diverse settimane giunti al traguardo della conquista del campionato, i nerazzurri che cercano un risultato positivo per continuare a sognare un posto in Champions: la vittoria del Milan alle 18 sul Frosinone obbliga di fatto Papu e compagni a cercar almeno un punto alla corte della Signora bianconera per poi giocarsi tutto nell’ultima a Reggio contro il Sassuolo.

HATEBOER DIETRO, MANCIO IN PANCA: con Palomino squalificato, il Gasp punta su Hateboer in difesa insieme a Djimsiti e Masiello con Gosens titolare in fascia e davanti i soliti tre, Gomez, Ilicic e Zapata; nei padroni di casa gioca Barzagli che oggi saluta i bianconeri mentre Cancelo è titolare con in avanti Ronaldo insieme a Dybala con Cuadrado a supporto.

CR7 SPRECA, HATE PURE: bella cornice di pubblico allo Stadium, dove a fine partita seguirà la festa dei tifosi bianconeri per la conquista del titolo, con il match che inizia subito con una occasione per Ronaldo che manda alle stelle da ottima posizione il pallone messo in mezzo da Cuadrado. La risposta dell’Atalanta non si fa attendere al settimo una bella conclusione di Freuler è respinta in corner da Szczesny sui cui sviluppi Hateboer non sfrutta il rimpallo mandando alle stelle una ghiotta occasione da due passi. Al sedicesimo Ilicic prova ad inventarsi un numero dei suoi e mette un pallone rasoterra in mezzo su cui però non arriva nessuno a deviare.

ILICIC LANCIA LA DEA!: il ritmo del match è abbastanza intermittente, tuttavia la Dea pare più determinata dei bianconeri e al ventisette va ad un nulla dal gol con la bella iniziativa di Zapata che, entrato in area, conclude in diagonale mandando fuori di un nulla. Prove generali del gol che la banda del Gasp trova due minuti dopo la mezz’ora sugli sviluppi di un corner, buca mezza difesa bianconera e il più lesto è Ilicic che mette dentro il gol che porta avanti i nerazzurri. La Juve prova una reazione, ci prova Dybala cinque minuti dopo il gol atalantino con una conclusione da fuori che finisce ampiamente sopra la traversa. Poco o nulla da raccontare per un primo tempo che va in archivio dopo due minuti di recupero con i ragazzi del Gasp avanti di un gol.

RIPRESA, DENTRO IL MANCIO: la ripresa prende il via senza cambi da parte di mister Gasperini e con i padroni di casa che provano di più a spingere nella ricerca del pareggio mentre al quarto d’ora lo stadio bianconero rende il doveroso omaggio ad Andrea Barzagli che chiude con oggi la sua carriera da professionista; nel contempo entra in campo Mancini al posto di Gosens con l’intento del mister di avanzar Hateboer in fascia ed inserire il numero ventitre nerazzurro in difesa.

MANDZUKIC IN SPACCATA FA 1-1: a cinque dalla mezz’ora la Dea guadagna punizione da ottima posizione e Ilicic prova la realizzazione sbattendo però su Szczesny che è bravo a mettere in corner. Le fatiche di coppa iniziano però a farsi sentire col passare dei minuti e la Dea arretra ulteriormente il suo baricentro: per assestare il tutto il Gasp da fiato a Gomez ed Ilicic inserendo Pasalic e Barrow ma la maggior diga a centrocampo non si rivela utile, e la Juve arriva al pari quando mancano poco meno di dieci minuti dalla fine con Mandzukic, ben pescato in area e che con una spaccata sorprende Gollini che vede il pallone passar sotto le gambe e finire nel sacco: 1-1.

DEA TERZA, CHAMPIONS A TRE PUNTI: il finale a quel punto è un vero armistizio tra le due contendenti, la Juve vede avvicinarsi il momento della festa (che si svolgerà subito dopo il fischio finale), la Dea vede comunque tramutarsi in realtà il punto che cercava per continuare a sognare un posto nella prossima Europa dei Grandi. Ultimo sussulto del match l’espulsione di Bernardeschi per un brutto fallo su Barrow che gli costa la doccia anticipata. Il triplice fischio del direttore di gara rinvia tutto di una settimana per le sentenze definitive in ambito Europeo: gironi di Champions, Europa League o preliminare di luglio attenderanno i nostri eroi? Voi, nel frattempo, iniziate a preparare i passaporti…

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 33′ Ilicic (A), 35′ st Mandzukic (J)

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Barzagli (16′ st Mandzukic), Bonucci, Alex Sandro (1′ st Bernardeschi); Emre Can, Pjanic, Matuidi (40′ st Kean); Cuadrado, Dybala, Ronaldo – A disp.: Pinsoglio, Del Favero, Chiellini, Rugani, De Sciglio, Caceres, Spinazzola, Bentancur, Nicolussi – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Hateboer, Djimsiti, Masiello; Gosens (16′ st Mancini), De Roon, Freuler, Castagne; Gomez (29′ st Pasalic); Ilicic (33′ st Barrow), Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Pessina – All.: Gasperini

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 25mila circa – gara di andata: Atalanta-Juventus 2-2 – ammoniti: Alex Sandro, Ronaldo, Matuidi (J), Hateboer (A) – espulsi: Bernardeschi (J) al 91′ per gioco scorretto – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




La Signora ci aspetta: dai Atalanta, è il momento di rialzarsi per sognare la Champions

TORINO, ORE 20.30

STADIUM IN FESTA, ALLA DEA SERVE ALMENO UN PARI

Rialzarsi tutti insieme, per andare a caccia di un posto nella prossima Champions League che sarebbe un traguardo impensabile ad inizio stagione. Con le ferite di coppa ancora vive, l’Atalanta fa visita stasera alla Juventus campione e va in cerca di un risultato positivo allo Stadium per consolidar sempre più il suo sogno per un posto nell’Europa delle grandi. Sicuri di un piazzamento europeo grazie alla sconfitta del Toro ad Empoli (nella peggiore delle ipotesi i nerazzurri staccheranno il pass per i preliminari di Europa League), Papu e compagni sono chiamati ad una nuova partita di grande attenzione e carattere perchè i bianconeri sono si già campioni, ma non saranno sicuramente disposti a concedere troppe libertà ai nostri che dovranno pertanto cercare la partita-perfetta se vorranno uscirne indenni.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: senza Palomino squalificato, è molto probabile l’impiego di Mancini in difesa (in vantaggio su Hateboer per quel ruolo) con l’unico dubbio nel mezzo che riguarda uno tra Freuler e Pasalic con lo svizzero che potrebbe rifiatare dando spazio al croato; per il resto Gasperini pare intenzionato a confermare quasi tutti i protagonisti della sfortunata finale di Coppa di mercoledì.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Barzagli, Spinazzola; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Ronaldo, Dybala – A disposiz.: Pinsoglio, Cancelo, Alex Sandro, Rugani, Caceres, Kastanos, Nicolussi Caviglia, Bentancur, Matheus Pereira, Cuadrado, Kean, Mandzukic – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – A disposiz.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Pessina, Pasalic, Piccoli, Barrow, Castagne – All.: Gasperini




I precedenti di Juventus-Atalanta

Quella che l’Atalanta si appresta a disputare domenica è con ogni probabilità la trasferta statisticamente più dura per la compagine nerazzurra. Sono infatti 56 i precedenti nei campionati a girone unico di Serie A in casa della Juventus e la nostra Dea si è imposta solamente in 4 occasioni, contro le 38 dei bianconeri e i 14 pareggi.
I piemontesi hanno inoltre prevalso negli 8 confronti più recenti – gli ultimi 7 dei quali disputati nel nuovo Juventus Stadium, dove pertanto i bergamaschi non hanno ancora ottenuto alcun punto.

L’ultima occasione nella quale l’Atalanta è uscita imbattuta da Torino risale al 17 Maggio 2009, 2-2 alla terzultima giornata, risultato che causò l’esonero di Claudio Ranieri, allora tecnico dei bianconeri. I gol vennero realizzati tutti nel primo tempo, in apertura Cigarini per gli ospiti, poi Iaquinta e Cristiano Zanetti a ribaltare il risultato, quindi nel finale di frazione pareggio di Pellegrino. Prima di allora l’Atalanta aveva ottenuto il precedente pareggio nella stagione 1996/97, 0-0 il 12 Gennaio.
La vittoria orobica manca dal 1989, che è stato un vero e proprio anno di grazia nelle sfide contro la Juventus: nello stesso anno solare infatti i bergamaschi ottennero due vittorie, entrambe per 0-1 e con Mondonico allenatore, prima il 22 Gennaio – a segno Evair all’88’-, poi l’8 Ottobre, rete di Caniggia al 74’.
Curiosamente, anche le altre due vittorie nerazzurre risalgono ad un lasso di tempo molto breve: una il 28 Febbraio 1960, gol di Zavaglio contro una Juve che si sarebbe laureata campione d’Italia, e l’altra il 23 Settembre 1962, 2-3 nella stagione che si sarebbe conclusa con la conquista della Coppa Italia per la compagine atalantina.

Tra le tante vittorie della Juventus ce ne sono anche di molto pesanti: 5-0 nel 1939, 5-1 nel 1942, 6-2 e 7-1 nel 1951 e ancora un 5-1 nel 1984, quando alla seconda giornata, su una malcapitata Atalanta neopromossa, infierirono Boniek, Platini e l’ex Scirea.
Ricordiamo anche la sfida dello scorso campionato, programmata per il 25 Febbraio ma rinviata per neve al Mercoledì 14 Marzo: 2-0 in favore dei bianconeri, a segno Higuain e Matuidi.




Serie A, i risultati dopo la 37a giornata

JUVE, ADESSO E’ FATTA: BIANCONERI CAMPIONI

Con il pareggio di Roma contro i giallorossi, la Juventus conquista il settimo scudetto consecutivo: un record in Italia conquistato con merito dai bianconeri di Allegri che hanno vinto lo sprint finale sul Napoli con un duello a distanza non privo di polemiche. Venendo agli altri risultati, clamoroso invece il tonfo interno dell’Inter con il Sassuolo, la squadra di Spalletti tuttavia si giocherà domenica le residue speranze di acciuffare un posto in Champions nello scontro diretto in casa della Lazio (fermata sul 2-2 dal Crotone). In coda, fondamentali successi del Cagliari a Firenze, del Chievo a Bologna e dell’Udinese a Verona: ora Spal e Crotone rischiano tantissimo. Ma vediamo ora tutti i risultati di questo penultimo turno di campionato con i marcatori e la classifica:

I RISULTATI

12/5
ore 18
Benevento-Genoa 1-0: 87′ Diabatè

ore 20.45
Inter-Sassuolo 1-2: 25′ Politano (S), 72′ Berardi (S), 80′ Rafinha (I)

13/5
ore 15
Bologna-Chievo V. 1-2: 12′ rig. Verdi (B), 48′ Giaccherini (C), 60′ Inglese (C)

Crotone-Lazio 2-2: 17′ rig. Lulic (L), 29′ Simy (C), 61′ Ceccherini (C), 84′ Milinkovic-Savic (L)

Fiorentina-Cagliari 0-1: 37′ Pavoletti

Verona H.-Udinese 0-1: 20′ Barak

Torino-Spal 2-1: 22′ Grassi (S), 68′ Belotti (T), 88′ De Silvestri (T)

ore 18
Atalanta-Milan 1-1: 60′ Kessie (M), 92′ Masiello (A)

ore 20.45
Roma-Juventus 0-0

Sampdoria-Napoli 0-2: 72′ Milik, 82′ Albiol

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus* 92 37 29 5 3 84 23
2 Napoli 88 37 27 7 3 75 28
3 Roma 74 37 22 8 7 60 28
4 Lazio 72 37 21 9 7 87 46
5 Inter 69 37 19 12 6 63 28
6 Milan 61 37 17 10 10 51 41
7 Atalanta 60 37 16 12 9 57 38
8 Fiorentina 57 37 16 9 12 53 41
9 Sampdoria 54 37 16 6 15 55 57
10 Torino 51 37 12 15 10 52 45
11 Sassuolo 43 37 11 10 16 29 58
12 Genoa 41 37 11 8 18 32 41
13 Bologna 39 37 11 6 20 40 51
14 Chievo V. 37 37 9 10 18 35 59
15 Udinese 37 37 11 4 22 47 63
16 Cagliari 36 37 10 6 21 32 61
17 Spal 35 37 7 14 16 36 58
18 Crotone 35 37 9 8 20 39 64
19 Verona H.** 25 37 7 4 26 29 76
20 Benevento** 21 37 6 3 28 33 83
* campione d’Italia
** retrocessa in serie B



Le pagelle di Atalanta-Milan

MASIELLO L’EROE DELLA SERATA, PER TOLOI ROSSO SCIOCCO

Partita dalle mille emozioni al Comunale, ma anche molto nervosa, con Toloi che viene espulso dopo aver ricevuto una ammonizione ingenerosa ma aver poi applaudito l’arbitro che non perdona il gesto al brasiliano; Masiello è gioco forza il personaggio della partita con quel gol fondamentale per i suoi grazie anche ai continui assist di un Papu oggi preso particolarmente di mira ma bravo a non arrendersi mai; giornata un po’ così per Barrow, oggi poco brillante.

LE PAGELLE

ALL.: GRITTI 7 (GASPERINI SQUALIFICATO): vale ancora una volta la regola del “con lui in panchina non si perde mai”, ed anche questa volta guida la squadra con ordine  seguendo in maniera attenta i suggerimenti arrivati dal mister in tribuna. In un possibile ritorno in Europa può dire anche lui di averci messo del suo.

BERISHA 6: praticamente inoperoso o quasi per tutta la partita, si arrende al diagonale imprendibile dell’ex compagno Kessie.

TOLOI 5: si, probabilmente l’ammonizione è molto, molto severa, ma cadere nella tentazione di applaudire l’arbitro ed offrirgli il miglior assist per cacciarlo dal terreno di gioco è un errore che un giocatore della sua esperienza non dovrebbe commettere.

CALDARA 6.5: oggi capitano nella sua ultima gara a Bergamo prima di partire con destinazione Juve, dimostra tutta la sua forza e qualità, peccato per quel gol divorato ad un niente dalla porta rossonera che poteva cambiare il match.

MASIELLO 8: l’eroe di giornata, e forse di una stagione: perchè quel suo colpo di testa quando tutto pareva perduto regala ai suoi tre quarti di possibile qualificazione-bis in Europa la prossima stagione. Gigante in difesa col vizio del gol: applausi!

CASTAGNE 6.5: primo tempo un po’ in difficoltà, nella ripresa fa vedere cose migliori. Bene. (HATEBOER s.v.: dentro nel finale)

DE ROON 6.5: dirige con saggezza e qualità le operazioni la in mezzo. Promosso.

FREULER 6.5: anche lui forse un po’ troppo nervoso oggi, ma evita almeno una ammonizione che sarebbe costata cara in vista del match di Cagliari di domenica prossima.

GOSENS 6.5: spinge molto forte nella ripresa e, con il Papu inizia a dialogare con più frequenta e ottimi risultati.

CRISTANTE 6.5: va vicinissimo al gol anche lui, con una conclusione che fa la barba all’incrocio e meritava miglior fortuna, viene sostituito nel finale (HAAS 6: dentro nell’ultimo quarto d’ora di gara, carica a testa bassa insieme ai suoi alla ricerca del pari).

BARROW 6: i suoi non brillano nel primo tempo e lui si ritrova un po’ spaesato in mezzo al nulla; nella ripresa ha solo pochi minuti prima di lasciar posto al compagno (ILICIC 6.5: suona la carica ai suoi anche se ogni tanto da l’idea di non voler quasi mai passare il pallone; c’è comunque il suo zampino nel finale nell’azione che porta al gol del pari).

GOMEZ 6.5: preso parecchio di mira dai giocatori rossoneri, fa emergere nel secondo tempo la sua qualità dispensando diversi palloni importanti in area che i compagni sfruttano però poco.




Il cuore dell’Atalanta non muore mai: Milan ripreso nel recupero, la Dea a un passo dall’Europa

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 1-1: ALL’EX KESSIE’ RISPONDE MASIELLO

Emozioni, brividi, grinta e tanto, tantissimo cuore: l’Atalanta pesca il pari contro il Milan a fil di sirena in una partita giocata per lunghi tratti giocata sotto un autentico diluvio e ricca di emozioni con i gol dell’ex Kessie a lanciare i rossoneri in avvio di ripresa ed il pari al secondo di recupero di Masiello condito nel mezzo ad una espulsione per parte (Toloi per i nerazzurri e poi Montolivo per i rossoneri). Un punto acciuffato in extremis ma pesantissimo, che contente a Gomez e compagni di allungare quanto basta sulla Fiorentina per tenerla a distanza di tre lunghezze ad una giornata dalla fine e con una differenza reti notevole a favore dei nerazzurri in caso di arrivo a pari punti; con l’Europa quasi in tasca, ora resta da capire come eventualmente l’Atalanta vi accederà: se da settima in classifica attraverso i preliminari, oppure provando a piazzar l’allungo sul Milan domenica prossima dove i rossoneri attendono a San Siro proprio i viola ed i nerazzurri andranno a Cagliari (oggi vincente a Firenze).

Bergamo: profumo d’Europa, talmente forte da poterla quasi toccare: l’Atalanta trova un pari che pareva ormai insperato con il Milan nel secondo minuto di recupero della ripresa e piazza un altro mattoncino di quelli fondamentali nella corsa verso l’Europa-bis, ora mai così vicina. Nerazzurri e rossoneri saranno probabili protagonisti nell’ultima giornata del duello a distanza per vedere chi ci andrà direttamente in coppa e chi dovrà iniziare a luglio con il cammino dei preliminari prima e dei playoff poi. Il tutto al termine di una partita davvero tiratissima, giocata sotto un diluvio torrenziale per lunghi tratti e che gli ospiti giocano meglio nel primo tempo, ma colpiscono nella ripresa con l’ex di turno Kessie proprio quando pareva invece l’Atalanta pronta a scattare: gara che poi si innervosisce anche troppo, ne fanno le spese Toloi prima e Montolivo poi, entrambi cacciati dall’arbitro fino ad arrivare alla testata vincente nel finale (con la complicità di Donnarumma) che regala l’1-1 ai bergamaschi e fanno esplodere i tifosi di gioia al Comunale.

CALDARA CAPITANO: Gasperini cambia un solo giocatore rispetto alla sfida contro la Lazio nel turno precedente: Caldara (oggi capitano nella sua ultima partita a Bergamo con la maglia dell’Atalanta) torna titolare nella difesa con Palomino che si accomoda in panchina mentre De Roon e Freuler formano la coppia in mezzo al campo con Castagne e Gosens sugli esterni con in avanti la coppia offensiva composta da Gomez e Barrow. Nel Milan, Abate sostituisce Calabria sulla destra, Kessie’, Biglia e Bonaventura formano il trio di centrocampo con Kalinic che prende il posto di Cutrone al centro dell’attacco.

AVVIO, MEGLIO IL MILAN: si comincia in una splendida cornice di pubblico e con la pioggia che comincia a cadere in concomitanza con l’ingresso in campo delle squadre, ed è proprio quella di Gattuso che sembra aver più lucidità e tranquillità nel gestire la palla e portarsi verso l’area atalantina: al quarto d’ora colpo di tacco di Kalinic per liberare Kessie appena dentro l’area di rigore: Masiello, con un’ottima diagonale difensiva, non permette al giocatore ivoriano di andare alla conclusione. A metà primo tempo azione manovrata degli ospiti con Kalinic appoggia per Bonaventura che scarica un sinistro dalla lunga distanza: il tiro del centrocampista ex Atalanta si spegne sul fondo.

LA DEA ESCE NEL FINALE: dopo la mezz’ora, ecco l’Atalanta che inizia a farsi vedere, prima con il Papu che si libera bene di un avversario, sinistro da fuori area: il tiro dell’attaccante argentino non inquadra la porta difesa da Donnarumma. A ridosso dell’intervallo tripla occasione per la squadra di Gasperini che cii prova due volte Cristante e una volta Freuler da posizione ravvicinata: la difesa rossonera si salva e respinge le tre conclusioni; un minuto di recupero e le due squadre vanno così al riposo sullo 0-0.

RIPRESA, CALDARA CHE OCCASIONE!: l’Atalanta nella ripresa vuole far sul serio, ed all’ottavo va per tre volte ad un passo dal gol: prima un tiro di Cristante da fuori area deviato e uscito di poco a lato della porta di Donnarumma e poi dal calcio d’angolo grande parata dell’estremo difensore milanista su colpo di testa spizzicato di Cristante e poi da solo davanti alla porta Caldara manda a lato incredibilmente.

KESSIE’, IL RUGGITO DELL’EX: mister Gasperini opta per il primo cambio inserendo Ilicic al posto di un Barrow oggi apparso meno pimpante del solito, ma sono i rossoneri a passare al primo tentativo della ripresa dopo una respinta di Toloi, è Kessie’ scaricare un destro in diagonale dal limite dell’area su cui Berisha non può nulla.

VOLANO I CARTELLINI: passano i minuti e la gara, sin li già molto tirata, diventa ulteriormente nervosa ed a farne le spese è Toloi che viene espulso dal direttore di gara dopo esser stato prima ammonito da Guida per un intervento su un giocatore del Milan, e poi per aver applaudito ironicamente la decisione dell’arbitro che, avvisato dal quarto uomo lo manda anzitempo sotto la doccia. Gasperini prova a cambiare ancora inserendo Haas al posto di Cristante, ma alla mezz’ora la parità numerica si ristabilisce dopo che anche Montolivo viene cacciato dal direttore di gara per un brutto fallo commesso su Gomez.

MASIELLO FA ESPLODERE IL COMUNALE: l’Atalanta a quel punto inizia a caricare a testa bassa alla ricerca disperata del pari: a due dal novantesimo Gomez scodella un pallone interessante per l’inserimento di Gosens: il laterale tedesco impatta al volo con l’esterno sinistro, palla a lato di pochissimo; è il preludio al pari che arriva al secondo dei cinque di recupero quando Ilicic si porta palla sul sinistro e pennella un cross dalla destra sul secondo palo: Abate è in ritardo, Masiello no e colpisce di testa all’angolino dove Donnarumma tocca ma si porta la palla in porta facendo impazzire il pubblico del Comunale. Con merito, ma anche con tanto cuore, l’Atalanta trova un pareggio preziosissimo che la fa salire a quota sessanta punti in classifica. Domenica prossima a Cagliari il verdetto finale di una squadra la cui voglia di Europa è tale da portarla a riprendere partite come queste che parevano ormai perse. Applausi.

IL TABELLINO

ATALANTA-MILAN 1-1 (primo tempo 0-0)

RETI: Kessie (M) al 15′, Masiello (A) al 47′ s.t.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Castagne (dal 34′ s.t. Hateboer), De Roon, Freuler, Gosens; Cristante (dal 24′ s.t. Haas); Barrow (dal 9′ s.t. Ilicic), Gomez – A disposizione: Rossi, Gollini, Bastoni, Del Prato, Palomino, Mancini, Kulusevski, Peli – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia (dal 1′ s.t. Montolivo), Bonaventura (dal 38′ s.t. Borini); Suso (dal 32′ s.t. Locatelli), Kalinic, Calhanoglu – A disposizione: A. Donnarumma, Storari, Antonelli, Calabria, Gomez, Musacchio, Mauri, Cutrone, André Silva – All.: Gattuso

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.

NOTE: gara di andata: Milan-Atalanta 0-2 – spettatori: 19mila circa – espulsi Toloi (A) al 19′ s.t. per somma di ammonizioni e Montolivo (M) al 30′ s.t. per gioco scorretto – ammoniti Masiello (A), Abate (M), Toloi (A) De Roon (A), Kalinic (M), Calhanoglu (M), Gosens (A), Borini (M) per gioco scorretto, Romagnoli (M) per proteste, Ilicic (A) per simulazione, Donnarumma (M) per c.n.r. – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




La Dea chiede al Diavolo il pass per l’Europa: forza Atalanta, riconquistiamola!

BERGAMO, ORE 18

STADIO PIENO PER LA PARTITA CHE VALE UNA STAGIONE

Tutto (o quasi) in una sera: l’Atalanta attende il Milan in una penultima giornata di campionato decisiva nella volata verso l’Europa League con i rossoneri che arrivano a Bergamo dopo la pesante sconfitta nella finale di coppa Italia per mano della Juventus ma avanti di un punto in classifica proprio sui nerazzurri del Gasp che inseguono con invece la Fiorentina due lunghezze sotto e che oggi pomeriggio attende un Cagliari disperato al Franchi. Partita quindi di importanza capitale per Gomez e compagni: un successo sui rossoneri varrebbe quantomeno la certezza di tornare in Europa anche l’anno prossimo (da capire poi se sarà in maniera diretta o tramite i turni preliminari di luglio e agosto) e compiere l’ennesimo capolavoro della stagione. Qualche dubbio ancora da sciogliere per il tecnico nerazzurro che pare però orientato a confermare nuovamente in avanti Gomez e Barrow sostenuti da Cristante con Ilicic dunque inizialmente in panchina. Stadio che si annuncia esaurito, con tutto il popolo nerazzurro pronto a spingere i propri beniamini verso l’impresa. Sarà Mattia Caldara il capitano della sfida, ultima sfida a Bergamo con la maglia nerazzurra per lui, a giugno si trasferirà alla Juventus.

E OGGI… ANDIAMO TUTTI ALL’ATALANTA!!!

Mondoatalanta sarà allo stadio per raccontarvi in diretta le emozioni di questo decisivo match che vedrà protagonisti i ragazzi del Gasp contro il rossoneri di Gattuso; seguite tutti gli aggiornamenti dalla nostra pagina Facebook che vi terrà informati con il racconto LIVE ed anche fotografie/video prima, durante e dopo il match.

Ricordiamo invece che, l’appuntamento consueto per il racconto della gara da leggere sul nostro sito è posticipato alla tarda nottata di oggi, vista la nostra presenza allo stadio durante e dopo il match con un ricco post-partita.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 4 Cristante; 10 Gomez, 99 Barrow – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 6 Palomino, 28 Mancini, 21 Castagne, 95 Bastoni, 44 Kulusevski, 53 Peli, 78 Del Prato, 32 Haas, 72 Ilicic – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

MILAN (4-3-3): 99 Donnarumma; 2 Calabria, 19 Bonucci, 13 Romagnoli, 68 Rodriguez; 79 Kessié, 73 Locatelli, 5 Bonaventura; 8 Suso, 63 Cutrone, 10 Calhanoglu – A disp.: 90 A. Donnarumma, 30 Storari, 15 Gomez, 22 Musacchio, 20 Abate, 31 Antonelli, 17 Zapata, 21 Biglia, 18 Montolivo, 4 Mauri, 9 Andrè Silva, 11 Borini, 7 Kalinic – All.: Gattuso

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata