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Calhanoglu-Zapata, Milan ed Atalanta si annullano a vicenda: e la Dea resta seconda.

SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 1-1: IL SOLITO DUVAN RIPRENDE I ROSSONERI

Pari e patta: difficile prevedere un esito diverso tra le due squadre più in forma del momento che si equivalgono nel match di San Siro. Un punto a testa per le ambizioni di Europa League senza i preliminari del Milan e quelle di restar nelle prime tre di un’Atalanta che resta seconda ed attende i risultati di Inter e Lazio. Match bello soprattutto nel primo tempo dove la Dea parte forte ma è il Milan a sbloccarla al quarto d’ora con Calhanoglu su punizione. La squadra del Gasp reagisce, Malinovskyi si guadagna un penalty che lui stesso sbaglia ma poi Zapata fa 1-1 pochi minuti dopo. Il risultato non cambierà più, nemmeno nella ripresa dove solo un tiro, ancora di Zapata, e un palo di Bonaventura sono le uniche due emozioni. Giusto così per quelle che sono le due più belle squadre di questa estate calcistica.

Milano: Milan ed Atalanta, ovvero “il meglio di…” per questo ultimo scampolo di campionato post lockdown: le due squadre che hanno fatto più punti dalla ripresa e che si sfidano questa sera nel deserto di San Siro con obiettivi importanti. Se i rossoneri vogliono prendersi l’Europa League senza passar dai preliminari, i nerazzurri del Gasp provano non solo a consolidare il secondo posto, ma a portarsi (in caso di successo) a tre punti dalla Juve capolista dopo lo scivolone di ieri dei bianconeri ad Udine; insomma un mix di motivazioni che fa presupporre un match divertente e ricco di gol ed emozioni.

C’E’ MALINOVSKYI DALL’INIZIO: il Gasp (oggi squalificato, in panchina il vice Gritti) schiera la miglior formazione possibile per provare a sgambettare anche il Milan: spazio quindi a Malinovskyi con il Papu a supporto di Zapata in avanti mentre in mezzo non c’è Pasalic ma Freuler in mezzo e dietro tocca a Caldara guidar la difesa, proprio lui che fino gennaio giocava proprio nei rossoneri. Pioli invece deve far i conti con alcune assenze importanti ma davanti può contare su Rebic ed Ibrahimovic che sno i due pericolo numero uno tra i rossoneri con diversi ex in campo (Kessie e Kijaer) ed in panchina (Conti e Bonaventura) pronti a subentrare.

GIOCA LA DEA, LA SBLOCCA IL MILAN: clima gradevole a Milano dopo i nubifragi della mattinata con il match che può così iniziare e con la Dea a far la partita provando subito la conclusione, prima con De Roon e poi con il Papu ma peccando di mira. Il Milan si vede per la prima volta a ridosso del quarto d’ora e sblocca subito la partita con Calhanoglu direttamente su calcio di punizione velenosissimo che sorprende Gollini e porta a vanti gli uomini di Pioli.

DISCHETTO-MALEDETTO, MA POI C’E’ ZAPATA: 1-1!: colpita all’improvviso, l’Atalanta prova subito a reagire ed una decina di minuti dopo l’occasione è di quelle ghiotte quando Biglia rifila un brutto pestone in area a Malinovskyi che l’arbitro non ravvede inizialmente ma poi viene richiamato dal Var che lo induce ad indicare il dischetto del rigore ed ammonire (solamente aggiungiamo noi) il giocatore rossonero. L’ucraino atalantino si fa però ipnotizzare da Donnarumma che gli respinge il pallone e il punteggio resta così invariato. Il pari però è nell’aria ed i nerazzurri lo trovano con al minuto trentaquattro quando Freuler arriva fino ai limiti dell’area di rigore e conclude colpendo i difensori rossoneri, palla che arriva a Zapata che supera Donnarumma con un diagonale vincente che regala alla Dea il gol del meritato 1-1.

PRIMO TEMPO EQUILIBRATO: il match è vivace e le due squadre non rinunciano a giocare, il Milan aspetta e riparte contro una Dea che continua a far la partita anche se nulla cambierà prima della fine di un comunque bel primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero e con le due squadre in parità.

RIPRESA, C’E’ SUTALO: subito un cambio in avvio di ripresa per i nerazzurri con Sutalo che entra in campo in difesa al posto di Toloi ed il match che ricomincia dopo l’intervallo e proprio il neo entrato croato all’ottavo va sul fondo e crossa molto bene ma senza che nessun giocatore nerazzurro in area riesca a deviare la sfera. Poi all’undicesimo è il momento di Muriel che entra in campo al posto di Malinovskyi e va ad aggiungere peso la davanti nello scacchiere del Gasp. Al tredicesimo il Papu prova una bellissima conclusione a giro dal limite dell’area ma la sfera esce di un nulla.

DUE SOSSULTI E POCO PIU’, PARI GIUSTO: altri due cambi per la Dea a metà ripresa, è il turno di Pasalic e Castagne per Freuler e Gosens, poi intorno alla mezz’ora fiammata da una parte e dall’altra: prima Zapata prova la conclusione che viene deviata in corner da un difensore rossonero che evita guai peggiori, poi la ripartenza rossonera ed il palo colpito dalla distanza dall’ex Bonaventura. Dopo questi due sussulti il match rimane tuttavia sempre piuttosto bloccato e le emozioni continuano a latitare con le due squadre che si annullano a vicenda nonostante nel recupero sia la Dea a provarci di più ma senza successo. Il pari alla fine è la giusta sintesi tra le due squadre più in forma del momento che alla fine dimostrano di essere tali. L’Atalanta si gode così un’altra notte al secondo posto e si prepara all’ultima settimana di campionato: dopo Parma ed Inter sapremo dove la squadra del Gasp concluderà la sua comunque fantastica cavalcata.

IL TABELLINO:

MILAN-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 14′ pt Calhanoglu (M), 34′ pt Zapata (A)

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Laxalt; Kessié, Biglia (16′ st Krunic); Saelemaekers (24′ st Castillejo), Calhanoglu (16′ st Bonaventura), Rebic (16′ st Leao); Ibrahimovic – A disposizione: Begovic, Donnarumma A., Duarte, Brescianini, Olzer, Paquetà, Colombo, Maldini – All.: Pioli

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi (1′ st Sutalo), Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (24′ st Pasalic), Gosens (24′ st Castagne); Malinovskyi (12′ st Muriel), Gomez (43′ st Colley); Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Czyborra, Palomino, Bellanova, Tameze, Da Riva – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: gara di andata: Atalanta-Milan 5-0 – match disputato a porte chiuse – al 26′ p.t. Malinovskyi (A) ha sbagliato un calcio di rigore (parato) – ammoniti: Biglia (M); Toloi (A) – recupero: 1′ p.t. e 3′ s.t. 




Atalanta, nella tana del Diavolo per provare a spavantare la Juve

MILANO, ORE 21.45

LA BANDA DEL GOL DEL GASP SFIDA IBRA E IL MILAN RINATO

A questo punto… perchè non provarci? Tre punti per portarsi proprio a tre lunghezze dalla Juve capolista mettere quanto meno sotto pressione i bianconeri che, va ricordato, restano ancora i superfavoriti al titolo. L’Atalanta sogna di metter ulteriore agitazione in casa bianconera, per farlo però occorre vincere a San Siro in casa del Milan: mica cotica, verrebbe da dire! Già, perchè in questo frangente di campionato post-lockdown c’è solo una squadra che ha fatto gli stessi punti della Dea del Gasp, ed è proprio il Milan di Pioli che, trovata la quadra, ha collezionato punti e vittorie con bel gioco e qualità del gruppo ma anche del singolo con un Ibrahimovic diventato uomo-simbolo ma anche trascinatore dei rossoneri al punto tale da far meritare allo stesso Pioli la riconferma. Il Milan cerca altri punti pesanti per cercar di superare la Roma al quinto posto e di andar in Europa League senza bisogno di passare dai turni preliminari. Una sfida che si annuncia quindi emozionante e ricca di gol con la Dea che, ci auguriamo, possa compiere l’ennesima grande impresa!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: rispetto al successo con il Bologna il Gasp ritrova dopo la squalifica Hateboer che dovrebbe giocare in fascia insieme a Gosens con Pasalic che dovrebbe arretrare al centro e Malinosvkyi andar con il Papu a sostegno di Zapata davanti. Dietro potrebbe toccar all’ex Caldara con Toloi e Palomino in difesa.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Laxalt; Kessie, Biglia; Saelemaekers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic – Allenatore: Pioli

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, Pasalic, Freuler, Gosens; Malinovsky, Gomez; Zapata – Allenatore: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 36a giornata

BAGARRE IN CODA, L’EMPOLI FA TREMARE TUTTI

In una terz’ultima giornata di serie A in cui in testa poco o nulla cambia, in coda si avverto invece gli scossoni più importanti: l’Empoli vince a Genova in casa della Samp e avvicina un gruppone di squadre che, da quota quaranta punti in giù, non può sentiersi al sicuro. Il Parma viene travolto dal Bologna e risucchiato nel vortice con Udinese e Genoa per un finale di stagione che prevede fuochi d’artificio per evitare il terzo posto che porta in serie B. Vediamo ora tutti i risultati di questo turno, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Atalanta-Genoa 2-1: 46′ Barrow (A), 53′ Castagne (A), 89′ Pandev (G) – giocata sabato 11 ore 15:00 

Cagliari-Lazio 1-2: 31′ Luis Alberto (L), 53′ Correa (L), 91′ Pavoletti (C) – giocata sabato 11 ore 18:00 

Fiorentina-Milan 0-1: 35′ Calhanoglu – giocata sabato 11 ore 20:30 

Torino-Sassuolo 3-2: 27′ Bourabia (S), 56′, 82′ Belotti (T), 71′ Lirola (S), 81′ Zaza (T) – giocata ore 12:30 

Frosinone-Udinese 1-3: 11′, 45′ Okaka (U), 41′ Samir (U), 85′ Dionisi (F) 

Sampdoria-Empoli 1-2: 56′ Farias (E), 75′ Di Lorenzo (E), 92′ rig. Quagliarella (S) 

Spal-Napoli 1-2: 48′ Allan (N), 83′ Petagna su rigore (S), 88′ Mario Rui (N) – ore 18:00

Roma-Juventus 2-0: 79′ Florenzi, 92′ Dzeko- ore 20.30

Bologna-Parma 4-1: 52′ Orsolini (B), 59′ aut. Sepe (B), 72′ Lyanco (B), 81′ Inglese (P), 84′ aut. Sierralta (B) – lunedì 13 ore 19

Inter-Chievo Verona 2-0: 39′ Politano, 86′ Perisic – lunedì 13 ore 21

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus* 89 36 28 5 3 69 27
2 Napoli** 76 36 23 7 6 68 32
3 Inter 66 36 19 9 8 54 28
4 Atalanta 65 36 19 8 9 73 44
5 Milan 62 36 17 11 8 50 34
6 Roma 62 36 17 11 8 64 47
7 Torino 60 36 15 15 6 48 32
8 Lazio 58 36 17 7 12 52 40
9 Sampdoria 49 36 14 7 15 58 51
10 Sassuolo 42 36 9 15 12 52 57
11 Spal 42 36 11 9 16 40 50
12 Cagliari 40 36 10 10 16 34 51
13 Bologna 40 36 10 10 16 42 51
14 Fiorentina 40 36 8 16 12 47 44
15 Parma 38 36 9 11 16 39 59
16 Udinese 37 36 9 10 17 34 50
17 Genoa 36 36 8 12 16 38 56
18 Empoli 35 36 9 8 19 46 67
19 Frosinone*** 24 36 5 9 22 29 67
20 Chievo V. (-3)*** 15 36 2 12 22 25 75

*campione d’Italia
**qualificata alla prossima Champions league
***retrocessa in serie B




Si, è tutto vero: l’Atalanta stende il Genoa ed è terza (almeno fino lunedì)!

SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

ATALANTA-GENOA 2-1: BARROW E CASTAGNE ACCENDONO LA DEA

Il miglior modo possibile per arrivare all’attesissima finale di mercoledì: l’Atalanta piega il Genoa nella ripresa e si prende il terzo posto almeno fino a lunedì quando l’Inter affronterà il Chievo. Una enorme iniezione di fiducia per i nerazzurri che, privi per squalifica del Papu, Mancini e Masiello, hanno la meglio sui rossoblu che tengono discretamente un tempo ma si arrendono nella ripresa quando Barrow sblocca il match dopo pochissimi secondi coincisi con il suo ingresso in campo e Castagne fa il bis sei minuti dopo; nel finale il gol di Pandev mette un pizzico di pepe agli ultimi minuti di gara dove però non succede più nulla e la Dea può festeggiare la sua ennesima impresa.

PRIMO TEMPO EQUILIBRATO: senza Toloi, Mancini, Masiello e Gomez, Gasperini arretra Hateboer e chiede fantasia a Pasalic che all’ottavo trova l’imbucata per Castagne: dribbling e tiro del belga respinto da Radu e tap-in vincente di Gosens ma con Zapata in fuorigioco; tutto da rifare. Al diciottesimo lo stesso colombiano scatta un filo in fuorigioco e segna, stessa sorte della rete precedente: annullata. Ci si aspetta l’arrembaggio dell’Atalanta e invece il Genoa è bravo a contenere anche perché i nerazzurri solo raramente alzano il ritmo. Così gli ospiti si vedono a due dalla mezz’ora con Lapadula (colpo di testa alto) e poi con Veloso, che calcia fuori da lontano. Il primo tiro valido dell’Atalanta arriva al trentatre, ma la conclusione di Ilicic è fuori dallo specchio. Sono invece ancora gli ospiti a farsi vedere nel finale della prima frazione: prima con Lapadula che manda sul fondo un bel cross di Kouame, poi a fil di sirena Gollini devia in angolo un tiro pericoloso di Veloso.

BARROW-CASTAGNE, TUTTO IN 7′: nell’intervallo mister Gasperini cerca di dare la scossa inserendo a inizio ripresa un’altra punta: Barrow sostituendo un sin li evanescente Pasalic e Ilicic arretra sulla trequarti e la mossa porta subito i risultati attesi: passano quarantuno secondi, perfetto lancio di De Roon, Barrow prende il tempo a Zukanovic e batte Radu. La partita a questo punto cambia cambia e i nerazzurri la chiudono all’ottavo sono già sul 2-0 riversandosi quasi in massa nell’area avversaria: Zapata trova Gosens, che scarica a Djimsiti il cui cross trova Castagne libero nell’area piccola per il punto del raddoppio nerazzurro. Sfortunatissimo poi lo stesso Barrow che prende un brutto colpo ed è costretto ad abbandonare dopo una ventina di minuti dal suo ingresso e lasciar il posto a Pessina.

DAL SOGNO-CHAMPIONS ALLA COPPA: il Genoa fatica a reagire e l’Atalanta controlla così quasi con sorprendente facilità una gara che scivola via velocemente senza particolari sussulti: solo nel finale la Dea si rilassa, complice forse anche l’uscita di Ilicic per Ibanez, cominciando forse a pensare alla Coppa Italia; così Romero a sette dalla fine impegna Gollini di testa e poi, a due dal novantesimo, smarca Pandev per la rete che cambia il punteggio ma non la storia di un match che porta sempre più su i ragazzi del Gasp che continuano a sognare e giovedì proveranno a riportare a Bergamo un trofeo che nella ultracentenaria storia della società nerazzurra manca dal 1963. C’è una intera città che non aspetta altro.

IL TABELLINO

ATALANTA-GENOA 2-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 46’ Barrow (A) , 53’ Castagne (A), 89’ Pandev (G)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Hateboer, Djimsiti, Palomino; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic (46′ Barrow, 64′ Pessina), Ilicic (89′ Ibanez); Zapata. A disp: Berisha, Rossi, Reca, Colpani, Del Prato, Piccoli – All.: Gasperini

GENOA (4-3-3): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic (56′ Pereira), Criscito; Lerager (50′ Pandev), Radovanovic, Veloso; Bessa, Lapadula, Kouamé (73′ Sanabria) – A disp: Marchetti, Jandrei, Gunter, Pezzella, Rolon, Dalmonte, Lakicevic, Schafer – All.: Prandelli

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: gara di andata: Genoa-Atalanta 3-1 – spettatori: 16mila circa – ammoniti: Palomino (A) Veloso, Pandev, Romero (G) – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Genoa

BARROW SFORTUNATO MA DECISIVO, OGGI PASALIC DELUDE

Partita che si accende nella ripresa grazie anche alla mossa decisiva di Gasperini che inserisce Barrow capace di sbloccare subito il match anche se poi prende un brutto colpo ed è costretto ad uscire; non bene invece Pasalic oggi un po’ fuori dallo schema mentre Gosens e Castagne sono anch’essi fondamentale. 

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: vede le difficoltà del primo tempo e osa nella ripresa con la scelta di Barrow che lo premia. Successo importantissimo che regala un week-end al terzo posto ai suoi. E mercoledì ci si gioca la Coppa…

GOLLINI 6.5: sicuro di se, passa una giornata da quasi disoccupato; non può nulla sul gol.

HATEBOER 6.5: bene anche in ruolo di contenimento non propriamente suo. Nella ripresa anche lui spinge di più.

DJIMSITI 6.5: non fa rimpiangere gli assenti dietro e chiude bene tutti gli spazi. 

PALOMINO 6.5: ottimo dietro, concede davvero le briciole a Lapadula in attacco. Bene.

CASTAGNE 7.5: un ciclone nella ripresa, si scatena e trova anche il gol che mette un bel macigno sul match.

DE ROON 7: detta i tempi e geometrie con grande velocità.

FREULER 7: gran partita anche per lui, subisce un brutto colpo nel primo tempo ma nulla lo distrugge!

GOSENS 7: imprendibile nella ripresa con diverse discese importanti, una porta al gol del raddoppio.

ILICIC 6.5: non pimpante nel primo tempo, nella ripresa ha il guizzo per offrire a Barrow il pallone del vantaggio. (IBANEZ s.v.: dentro nel finale, si gode l’esordio con la maglia nerazzurra).

PASALIC 5.5: gli è concesso solo un tempo è vero, ma oggi non trova la giocata per poter cambiare sin da subito il match. Quando troppo avanzato soffre parecchio (BARROW 7: pronti, via e segna un gol che potrebbe scrivere la storia della Dea, poi subisce un brutto colpo ed è costretto a dover uscire. Sfortunatissimo ma decisivo!, PESSINA 6.5: mostra buone cose in un momento importante della partita dove era importante impedir al Genoa di rientrare in partita).

ZAPATA 6.5: utile come sempre alla causa, gli annullano anche un gol per giusto fuorigioco. 




La finale può attendere: forza Atalanta, battere il Genoa per una notte al terzo posto

REGGIO EMILIA, ORE 15

GOMEZ OUT, TOCCA AD ILICIC SPINGERE LA DEA

Assaltare il terzo posto prima, pensare alla finalissima di mercoledì poi: l’Atalanta ha le idee ben chiare e si prepara da oggi ad affrontare una lunghissima settimana che sarà sicuramente ricca di grandissime emozioni: si inizia oggi con il Genoa alle 15 a Reggio Emilia (sono infatti iniziati i lavori di abbattimento e ricostruzione della Curva Nord del Comunale di Bergamo che di fatto è inagibile) con un match dal peso specifico importantissimo per l’Europa, ma anche per la salvezza. Se infatti i nerazzurri cercano tre punti per scavalcar al terzo posto l’Inter per almeno una notte, il Grifone di Prandelli arriva con una classifica non certo delle migliori e dovrà anch’esso cercare punti per non restar invischiato ancor di più nella lotta per non retrocedere. Assenti sicuri di giornata (oltre al lungo degente Toloi) anche il Papu, Mancini e Masiello tutti squalificati dal giudice sportivo: formazione quindi che è un mezzo rompicapo per il Gasp, deciso però a puntare sui migliori per cercare l’ennesima impresa con la sua Atalanta.

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I DUBBI DEL MISTER: pur con gli uomini contati viste le contemporanee squalifiche di Gomez, Mancini e Masiello, mister Gasperini pare orientato a schierare la miglior formazione possibile vista anche l’importanza di un match che potrebbe proiettar i nerazzurri al terzo posto solitario per una notte. Dietro potrebbe arretrare uno tra Hateboer e Castagne mentre in avanti spazio a Pasalic avanzato con Ilicic e Zapata di punta per fare male al Grifone di Prandelli.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Hateboer, Palomino, Djimsiti; Castagne, Freuler, De Roon, Gosens; Pasalic, Ilicic; Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Pessina, Colpani, Del Prato, Piccoli, Barrow. – All.: Gasperini

GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic; Lazovic, Lerager, Radovanovic, Miguel Veloso, Criscito; Lapadula, Kouamé – A disposizione: Marchetti, Jandrei, Gunter, Sanabria, Pezzella, Rolon, Pandev, Dalmonte, Pereira, Lakicevic, Schafer – All.: Prandelli

ARBITRO: Irrati di Pistoia




I precedenti di Atalanta-Genoa

Atalanta e Genoa hanno un bilancio abbastanza equilibrato nei precedenti in serie A disputati a Bergamo, leggermente favorevole ai padroni di casa che – nei 34 incontri totali – si sono imposti per 14 volte, contro le 10 degli ospiti e i 10 pareggi.

La partita di sabato si svolgerà a Reggio Emilia e purtroppo richiama alla memoria un precedente, quello del 30 Maggio 1993, disputato sul neutro di Bologna per squalifica del comunale: era la penultima giornata, l’Atalanta era ancora in corsa per agganciare un posto Uefa, mentre il Genoa era in piena lotta salvezza; la partita la vinsero però i rossoblù per 2-1, ponendo fine ai sogni europei degli orobici. Tocchiamo pure ferro a questo punto…

Una nota curiosa di questo match vuole che mister Gasperini ha vinto le ultime 4 sfide disputate in terra bergamasca; negli ultimi 2 confronti infatti si sono imposti i nerazzurri, 3-1 il 29 Aprile 2018 e 3-0 il 30 Ottobre 2016, mentre nelle due precedenti stagioni, quando il nostro tecnico era sulla panchina genoana, vinsero appunto i rossoblù, 0-2 nel Gennaio 2016 e 1-4 nel Maggio 2015 (sconfitta pesante che però coincise con la salvezza matematica per i nerazzurri quel pomeriggio).

Il pareggio manca invece dall’Aprile 2014, 1-1 con reti di De Ceglie e De Luca.

Citiamo
anche la vittoria più larga dei padroni di casa, che è un 4-0 del Novembre 1949
(quattro reti nel primo tempo tra le quali una doppietta di Sorensen).

Le due
formazioni si sono incontrate anche 9 volte in serie B, con 5 affermazioni
bergamasche (le ultime 3 sempre per 1-0), 3 dei liguri e un solo pareggio.