Atalanta, avanti a piccoli passi: pari a Sassuolo tra brividi e tanti rammarichi

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

SASSUOLO-ATALANTA 1-1: A GOSENS RISPONDE BERARDI DAL DISCHETTO

Non è mai una Atalanta normale: resta in dieci contro il Sassuolo per l’espulsione di Gollini ma passa lo stesso grazie a Gosens ma poi nella ripresa viene ripresa da un rigore (generoso) realizzato da Berardi, con il Sassuolo che si vede annullare il sorpasso per questioni di millimetri. La Dea poi spreca il rigore che Muriel si procura e poi sbaglia poco dopo la mezz’ora e nel finale deve così accontentarsi di un pari che, alla luce del pareggio del Napoli, può andar bene così.

Reggio Emilia: il pareggio dell’Atalanta contro il Sassuolo regala lo scudetto all’Inter di Conte ma non ancora la certezza ai ragazzi del Gasp di staccare il pass per la prossima Champions League. Per Muriel e compagni ci sarà ancora da sudare con quel pari del Cagliari nel finale a Napoli che fa un grande favore ai nerazzurri che restano secondi insieme al Milan. In questo finale insomma ne vedremo delle belle.

TORNA PESSINA DAL 1′: il Gasp alla fine punta su un assetto più prudente facendo affidamento davanti sul solo Zapata ma supportato dietro da Pessina e dall’ispiratissimo Malinovskyi con Muriel inizialmente ai box mentre poche novità dietro e in mezzo se non la conferma dall’inizio anche di Hateboer sulla fascia con Gosens dall’altra. Nei padroni di casa mister De Zerbi si affida a Defrel davanti con dietro di lui Berardi, Boga e Traore per provar a dar fastidio alla difesa atalantina mentre c’è l’ex Consigli tra i pali.

GOLLINI DA ROSSO SU BOGA, DEA SUBITO IN DIECI: clima gradevole al Mapei all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via ed al quarto c’è già lavoro per l’ex Consigli che deve alzar in corner con un bel colpo di reni una punizione velenosa di Malinovskyi dal limite sinistro dell’area di rigore. Poi Zapata al quarto d’ora protesta per una trattenuta in area di rigore ma senza che il direttore di gara intervenga. Il match della Dea si complica però al ventidue quando Gollini viene espulso per un fallo da ultimo uomo su Boga che era lanciato in porta: uscita con il tempismo sbagliato del portiere nerazzurro, l’arbitro non ha dubbi anche e per scrupolo poi guarda la Var e conferma la decisione che lascia in dieci i ragazzi del Gasp.

GOSENS PORTA AVANTI I NERAZZURRI: la partita a questo punto cambia, il Gasp deve richiamare Pessina in panchina per consentire a Sportiello di sostituire il collega di reparto espulso e con il Sassuolo che si fa vedere alla mezz’ora con Locatelli il cui diagonale dalla sinistra viene messo in angolo dal portiere atalantino. L’Atalanta però non si scompone e, due minuti dopo, colpisce:  nonostante l’uomo in meno i nerazzurri passano in vantaggio quando Malinovskyi illumina per Gosens che al volo in mezza sforbiciata mette alle spalle di Consigli portando la Dea avanti.

ZAPATA FA BIS MA IN FUORIGIOCO: la partita è gradevole con i nerazzurri che riescono a sopperir al meglio all’inferiorità numerica ed il Sassuolo che prova a rispondere allo svantaggio: a sei dall’intervallo Locatelli ruba palla a Freuler e serve Berardi che da buonissima posizione spara fuori di un nulla. I ragazzi del Gasp rispondono e vanno a segno al quarantadue con Zapata ma il Var annulla per la posizione di fuorigioco di Hateboer all’inizio dell’azione. Ultimo telegramma di un bel primo tempo che l’Atalanta chiude avanti dopo due di recupero nonostante l’uomo in meno.

RIPRESA, BERARDI PAREGGIA SUBITO DAL DISCHETTO: si riparte dopo il riposo e dopo quattro minuti il Sassuolo pareggia grazie ad un penalty concesso per un fallo (piuttosto dubbio) di Freuler su Traore in area e che Berardi non fallisce dagli undici metri riportando così il match in equilibrio. Tutto da rifare quindi per la Dea che però non si arrende e ci prova con Hateboer pochi minuti dopo ma la sua conclusione trova la grande risposta di Consigli in corner.

LOCATELLI RADDOPPIA, IL VAR ANNULLA: cambia il Gasp al quarto d’ora con Zapata che lascia il posto a Muriel in attacco per provare a cambiar un po’ e mettere freschezza la davanti. Il Sassuolo però si rende pericoloso al diciottesimo e segna con Locatelli ma Raspadori è scattato sul filo del fuorigioco e viene pizzicato dal Var che salva così la Dea con il punteggio che resta in parità.

MURIEL FALLISCE IL RIGORE DEL SORPASSO: alla mezz’ora poi la gara svolta di nuovo quando Marlon si addormenta in area e commette fallo su Muriel con l’arbitro che indica il rigore per la Dea e mostra il rosso per doppia ammonizione al difensore di casa ma il colombiano della Dea dal dischetto si fa respingere il pallone da Consigli. Sul rovesciamento di fronte ammonito Djimsiti per fallo su Boga lanciato in contropiede con tentativo di Berardi su punizione che centra la barriera.

PARI E PATTA (E GRAZIE CAGLIARI): entra Palomino al posto di Toloi nell’ultimo quarto d’ora di partita dove la Dea accusa anche la stanchezza nel finale di gara e con i ragazzi del Gasp che nel finale hanno una ultima confusa azione all’interno dell’area del Sassuolo che si salva opponendosi due volte con il corpo. Non c’è poi più tempo per altre emozioni di un match che finisce quindi 1-1 e con l’Atalanta che porta via un punto comunque prezioso alla luce anche del pari in extremis del Cagliari a Napoli che lascia i nerazzurri al secondo posto in classifica insieme al Milan in attesa del match serale tra Juve e Udinese. A piccoli passi ma verso un nuovo, grande traguardo.

IL TABELLINO:

SASSUOLO-ATALANTA 1-1

Reti: 32′ Gosens, 51′ rig. Berardi

SASSUOLO: Consigli; Muldur (87′ Toljan), Marlon, Chiriches (46′ Ferrari), Kyriakopoulos; Obiang (60′ Bourabia), Locatelli; Berardi, Traore (78′ Ayhan) Boga; Defrel (46′ Raspadori) – A disposizione: Pegolo, Magnanelli, Rogerio, M. Lopez, Djuricic, Peluso, Haraslin – Allenatore: De Zerbi

ATALANTA: Gollini; Toloi (79′ Palomino), Romero; Djimsiti; Hateboer,De Roon, Freuler, Gosens; Malinosvkiy, Pessina (26′ Sportiello); Zapata (60′ Muriel) – A disposizione: Rossi, Maehle, Sutalo, Lammers, Caldara, Kovalenko, Miranchuk, Ilicic, Pasalic – Allenatore: Gian Piero Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Nichelino.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Sassuolo 5-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Marlon (S), Chiriches (S), Locatelli (S), Obiang (S), Ferrari (S), Djimsiti (A) – espulsi: 22′ Gollini (A) per intervento da ultimo uomo; 75′ Marlon per doppia ammonizione – al 76′ Consigli (S) para un rigore a Muriel (A) – recuperi 2′ p.t. e 3′ s.t.




Arriva il Bologna, ora l’Atalanta vuol provare a restare nelle prime tre

BERGAMO, ORE 19.30

IL RITORNO A CASA DI MUSA BARROW

Rush finale per il campionato di serie A, con l’Atalanta che dopo aver acquisito la matematica certezza di entrar nelle prime quattro anche in questa stagione (incredibile!), prova a strizzar l’occhio al terzo posto (che già occupa) o addirittura il secondo per cercare di scrivere un’altra, incredibile pagina di storia. Per farlo occorrerà comunque dare il meglio in queste ultime quattro gare, ad iniziar da quella di questa sera contro il Bologna di Mihajlovic che all’andata costrinse Papu e compagni alla sin qui unica sconfitta stagionale in trasferta: l’appuntamento con i felsinei dell’ex attesissimo Musa Barrow sarà quindi occasione anche per vedere quanta fame hanno ancora i ragazzi del Gasp che, inutile nascondersi, stanno anche pensando al quarto di finale di Champions contro il PSG da giocare tra qualche settimana.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Ilicic ancora ai box, mister Gasperini non ha grandi alternative davanti dove è probabile che giochino i tre di Verona con Zapata sostenuto dal Papu e Malinovskyi mentre dietro potrebbe riposare Freuler con Pasalic in mezzo al suo posto mentre Castagne giocherà al posto dello squalificato Hateboer.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Castagne, De Roon, Pasalic, Gosens; Malinovskyi, Gomez; D. Zapata – All.: Gasperini

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Tomiyasu, Krejci; Medel, Dominguez; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio – All.: Mihajlovic




Serie A, i risultati dopo la 34a giornata

JUVE, LE MANI SULLO SCUDETTO

Quattro giornate al termine e in testa i giochi paiono ormai fatti, specie dopo l’ennesimo rallentamento dell’Inter (fermata sul pari dalla Roma) e la vittoria della Juve nello scontro diretto con la Lazio che proietta i bianconeri a otto punti dalla squadra di Conte. Prosegue invece il testa a testa per l’Europa League con il Milan che travolge il Bologna e si avvicina alla Roma. In coda, importantissimo successo del Genoa sul Lecce mentre il Brescia supera la Spal e la condanna alla retrocessione. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Hellas Verona-Atalanta 1-1: 50′ Duvan Zapata (A), 59′ Pessina (V) – giocata sabato 18 ore 17:15

Cagliari-Sassuolo 1-1: 12′ Caputo (S), 63′ Joao Pedro (C) – giocata sabato 18 ore 19:30

Milan-Bologna 5-1: 10′ Saelemaekers (M), 24′ Calhanoglu (M), 44′ Tomyiasu (B), 49′ Bennacer (M), 57′ Rebic (M), 92′ Calabria (M) – giocata sabato 18 ore 21:45

Parma-Sampdoria 2-3: 18′ Gervinho (P), 40′ aut. Bereszynski (P), 48′ Chabot (S), 69′, 78′ Bonazzoli (S) – ore 17:15

Brescia-Spal 2-1: 42′ Dabo (S), 69′, 93′ Zmrhal (B)

Fiorentina-Torino 2-0: 15′ aut. Lyanco, 75′ Cutrone

Genoa-Lecce 2-1: 7′ Sanabria (G), 60′ Mancosu (L), 81′ aut. Gabriel (G)

Napoli-Udinese 2-1: 22′ De Paul (U), 31′ Milik (N), 95′ Politano (N)

Roma-Inter 2-2: 14′ De Vrij (I), 46′ aut. De Vraji (R), 57′ Mkhitaryan (R), 87′ Lukaku (rigore) (I) – ore 21:45

Juventus-Lazio 2-1: 50′ rig. e 53′ Ronaldo (J), 81′ Rig. Immobile (L) – lunedì 20 ore 21:45

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 34 25 5 4 72 36 +36 80
2 Inter 34 21 9 4 74 36 +38 72
3 Atalanta 34 21 8 5 94 44 +50 71
4 Lazio 34 21 6 7 69 37 +32 69
5 Roma 34 17 7 10 63 46 +17 58
6 SSC Napoli 34 16 8 10 55 45 +10 56
7 Milan 34 16 8 10 53 43 +10 56
8 Sassuolo 34 13 9 12 63 58 +5 48
9 Hellas Verona 34 11 12 11 42 42 +0 45
10 Bologna 34 11 10 13 48 57 -9 43
11 Cagliari 34 10 12 12 49 50 -1 42
12 Fiorentina 34 10 12 12 43 45 -2 42
13 Sampdoria 34 12 5 17 45 56 -11 41
14 Parma 34 11 7 16 47 50 -3 40
15 Torino 34 11 4 19 41 62 -21 37
16 Udinese 34 9 9 16 32 48 -16 36
17 Genoa 34 8 9 17 42 64 -22 33
18 Lecce 34 7 8 19 42 76 -34 29
19 Brescia 34 6 6 22 32 71 -39 24
20 SPAL* 34 5 4 25 24 64 -40 19

*retrocessa in serie B




Le pagelle di Verona H.-Atalanta

IL PAPU E’ UN PO’ STANCO, ZAPATA FA SEMPRE LA DIFFERENZA

Una gara non certo memorabile dei nostri, che ci hanno sicuramente abituato molto bene, ma comunque la prestazione dei nostri è complessivamente più che sufficiente. E’ davvero stanchissimo il Papu Gomez, che sta tirando la volata da inizio ripresa del campionato e oggi non è apparso al meglio mentre il Zapata ha dimostrato che, volente o nolente, il gol lui lo trova sempre. Dietro bene in difesa nonostante il gol subito.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: un altro passo verso il traguardo, e va più che bene così. Sfuma la suggestione-scudetto ma non certo quella di un possibile secondo o terzo posto. Ci proveranno fino alla fine i suoi che chiaramente oggi non erano in palla e concentrati come nelle ultime gare. Siamo umani anche noi. Avanti con fiducia!

GOLLINI 6: almeno tre interventi discreti, però sul gol respinge forse un po’ troppo corto una conclusione che gli spunta un po’ a sorpresa.

TOLOI 6.5: spesso proiettato anche in avanti, dove riesce in alcune occasioni anche a far vedere cose egrege.

PALOMINO 6.5: bene anche lui, riesce a contenere il più possibile Salcedo nel Verona anche se a volte deve cedere il passo (CALDARA 5.5: qualche controllo da brividi, complessivamente però non combina guai)

DJIMSITI 6.5: bravo, concede poco agli avversari. Tra i migliori oggi.

HATEBOER 6: pasticcia un po’ troppo e rimedia pure una ammonizione che gli costerà la squalifica contro il Bologna. Un po’ sottotono oggi.

FREULER 6.5: bene, forse meno irriverente del solito ma complessivamente la sua partita è più che sufficiente (DE ROON s.v.: un quarto d’ora di gara per lui in un match che tutto sommato andava già verso il tramonto).

PASALIC 6: buona la sua prova in una posizione che comunque lui non predilige, però come pesano quelle due occasioni mancate, più la prima dell’ultima in pieno recupero. Comunque sufficiente.

GOSENS 6: un po’ di cartucce a salve oggi per lui, in una gara dove probabilmente patisce un po’ il grande caldo (CASTAGNE 6: poco da segnalare, una ventina di minuti abbondante senza particolari acuti)

MALINOVSKYI 6: oggi il cannoncino spara a salve e fa anche a tratti indispettire il mister che lo richiama più volte. Ma tutto sommato la sua prova è comunque sufficiente. (MURIEL s.v.: subito uno scatto che per poco non gli consentiva di far male, poi poco altro).

GOMEZ 6: di stima, per quanto fatto sin qui in queste partite, ma oggi è mancata la sua luce in campo e, guarda caso, anche la squadra non è riuscita ad incantare come al solito.

ZAPATA 7: in un modo o nell’altro lui il gol lo trova; una occasione sventata da Silvestri nel primo tempo, poi nella ripresa è bravo a capire l’errore del difensore del Verona e andare a prendersi di forza un gol importante per i suoi. Bravo!




Atalanta, un punto e qualche rammarico, ma va bene così: pari a Verona, 1-1.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

VERONA H.-ATALANTA 1-1: A ZAPATA RISPONDE L’EX PESSINA

Un punto, e alla fine va bene così: l’Atalanta torna a casa da Verona con un pari che rende onore ad un Verona tosto e probabilmente anche più motivato dei nerazzurri che conferma ancora una volta la bravura del suo tecnico Juric che fa un piccolo scherzetto al suo maestro Gasperini che vede la sua Dea meno pimpante del solito ma che crea comunque le occasioni più nette per vincere il match: nel primo tempo con Pasalic e Zapata, nella ripresa proprio con il colombiano che sblocca il match salvo poi incappare nel pareggio di uno che atalantino lo è di proprietà del cartellino: quel Matteo Pessina che bene sta facendo a Verona e oggi lo dimostra nuovamente con il tap-in vincente del definitivo 1-1. Poi ci son un paio di belle parate di ambo i portieri e una occasionissima in pieno recupero di Pasalic che esce di un nulla. Finisce 1-1, i nerazzurri salgono al secondo posto a pari con l’Inter e se la Roma domani non vince sono almeno quarti: chi trova qualche motivo per cui lamentarsi merita di diventare un caso di studio…

Verona: amici contro. In mezzo alle ambizioni di classifica di Verona ed Atalanta c’è la sfida nella sfida tra i due tecnici Juric e Gasperini con il primo cresciuto calcisticamente e come allenatore all’ombra del secondo e che con il neo promosso Hellas ha fatto vedere cose strabilianti in questa stagione che vede gli scaligeri ancora nutrire una piccola speranza europea che invece la Dea ha già certificato nel derby vinto col Brescia e che oggi vuol provare a staccar un altro pass: quello della certezza del quarto posto e di andar a quattro punti dalla Juve capolista, mettendo così un po’ di spavento ai bianconeri.

C’E’ MALINOVSKYI DAL 1′: rispetto al derby di martedì, il Gasp ripropone diversi titolari con Toloi e Palomino che rientrano in difesa, con Pasalic arretrato a centrocampo dove Hateboer e Gosens sono in corsia mentre davanti c’è Malinovskyi con il Papu a supporto di Zapata; nel Verona manca Kumbulla mentre occhi puntati su Pessina (ex, in prestito in gialloblu) a centrocampo con Salcedo unica punta per Juric.

AVVIO VIVACE DI PARTITA: buono l’avvio dei nerazzurri che alzano sin dalle prime battute il baricentro e già al terzo Zapata va sul fondo e crossa per il Papu che colpisce di testa, facile per Silvestri bloccar la sfera. Al tredicesimo poi bel pallone di Malinovskyi che mette Pasalic a tu per tu con Silvestri che è bravissimo in uscita sul croato e devia in corner. Poi risponde il Verona al ventunesimo con Faraoni che prova un tiro-cross che Gollini devia in corner per non correre rischi: dalla bandierina spunta di testa Salcedo che manda alto da ottima posizione.

IL MATCH NON SI SBLOCCA: partito sotto i migliori auspici, il match diventa lento e macchinoso con il passare dei minuti, anche se è sempre la squadra del Gasp che prova a dire la sua, specie nel finale della prima frazione con una conclusione di Zapata in girata parata da Silvestri e un cross del Papu che Pasalic manda fuori colpendo di testa. Ultimi sussulti di un primo tempo a specchio tra due squadre che non trovano il guizzo giusto per farsi male e dopo un minuto di recupero lo 0-0 all’intervallo è inevitabile.

RIPRESA, ZAPATA ROMPE L’EQUILIBRIO: si ricomincia dopo l’intervallo senza cambi da parte del Gasp e con la Dea che sblocca di forza il match con Zapata, che sfrutta una disattenzione degli avversari e prende palla concludendo senza lasciar speranze stavolta a Silvestri e portando avanti i nerazzurri al quarto minuto.

L’EX PESSINA TROVA IL PAREGGIO: il Verona non ci sta e prova a reagire spingendo sull’acceleratore riuscendo a trovare il pari nel giro di dieci minuti: prima un tentativo di Veloso dalla distanza su punizione è respinto dalla barriera, poi al quarto d’ora ecco l’1-1 che porta la firma, ironia della sorte, proprio dell’ex Pessina che raccoglie una corta respinta di Gollini su una conclusione dalla distanza e insacca facilmente il punto del pari.

PORTIERI SUGLI SCUDI: la partita si fa bella e divertente con le due squadre che giocano a viso aperto e Gollini al diciassettesimo è bravo in due tempi sulla conclusione di Salcedo, poi tocca a Silvestri ad esser decisivo due volte in pochissimi secondi, prima sulla conclusione del Papu da fuori poi sul tentativo di ribattuta di Zapata. E’ poi il momento dei cambi per il Gasp che inserisce Caldara e Castagne al posto di Palomino e Gosens.

DI PASALIC L’OCCASIONE FINALE, MA FINISCE 1-1: proprio il neo entrato Caldara ci prova di testa sugli sviluppi di un corner ma con mira poco precisa. Dopo la mezz’ora si gioca il tutto per tutto Gasperini inserendo Muriel per Malinovskyi e De Roon per Freuler ma l’Atalanta oggi ha meno piglio del solito, complice anche il grande caldo di una partita giocata ad un orario abbastanza insolito. Nel primo dei due di recupero però è ancora nerazzurra la chance per portar a casa l’incontro con un bel colpo di testa di Pasalic ben beccato in area che esce di un nulla proprio a pochissimi secondi dal fischio finale. Finisce 1-1, un risultato tutto sommato giusto di un match tra due squadre che si sono verosimilmente specchiate l’una con l’altra: l’Atalanta fa un altro passettino in avanti (se la Roma domani non vince è almeno quarta) vede forse svanire la suggestiva possibilità di far paura alla Juve, non quella di centrare il quarto secondo posto con quattro partite ancora a disposizione. Bravi tutti!

IL TABELLINO:

HELLAS VERONA-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 50′ Zapata (A), 59′ Pessina (V)

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter (82′ Lovato), Empereur; Faraoni, Miguel Veloso, Amrabat, Lazovic (73′ Dimarco); Zaccagni (46′ Borini), Pessina; Salcedo (73′ Di Carmine) – A disposizione: Berardi, Radunovic, Lovato, Badu, Eysseric, Stepinski, Di Carmine, Verre, Borini, Lucas, Dimarco, Terracciano – Allenatore: Juric

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (69′ Caldara), Djimsiti; Hateboer, Freuler (78′ De Roon), Pasalic, Gosens (69′ Castagne); Malinovskyi (78′ Muriel), Gomez; Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Caldara, Sutalo, Tameze, Czyborra, Muriel, De Roon, Da Riva, Castagne, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

NOTE: gara di andata: Atalanta-Verona H. 3-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Amrabat, Pessina (V), Hateboer, Toloi (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 2′ s.t.




Serie A, i risultati dopo la 34a giornata

CROLLO-MILAN, L’EUROPA ORA E’ IN PERICOLO

Quattro giornata al termine del campionato e, mentre in testa la situazione è ormai delineata da tempo, il vero scossone di giornata è segnato dall’ennesimo passo falso del Milan, battuto e agganciato dal Toro in classifica con i rossoneri che scivolano addirittura al settimo posto. In coda, importante successo del Bologna sull’Empoli la cui situazione resta sempre più critica mentre per il Frosinone (sconfitto dal Napoli) le speranze di salvezza sono ormai ridotte al lumicino. Vediamo ora tutti i risultati di questo turno di campionato, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Bologna-Empoli 3-1: 17′ Pajac (E), 51′ Soriano (B), 82′ Orsolini (B), 95′ Sansone (B) – giocata sabato 27 ore 15:00 

Roma-Cagliari 3-0: 5′ Fazio, 8′ Pastore, 86′ Kolarov – giocata sabato 27 ore 18:00 

Inter-Juventus 1-1: 7′ Nainggolan (I), 62′ Cristiano Ronaldo – giocata sabato 27 ore 20:30 

Frosinone-Napoli 0-2: 19′ Mertens, 49′ Younes – giocata ore 12:30 

Chievo Verona-Parma 1-1: 38′ Kucka (P), 66′ Meggiorini (C) 

Spal-Genoa 1-1: 36′ Felipe (S), 57′ Lapadula (G) 

Sampdoria-Lazio 1-2 – ore 18:00 

Torino-Milan 2-0: 58′ rig. Belotti, 69 Berenguer – ore 20.30

Atalanta-Udinese 2-0: 81′ De Roon su rigore, 85′ Pasalic – giocata lunedì 29 ore 19

Fiorentina-Sassuolo 0-1: 37′ Berardi – giocata lunedì 29 ore 21

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus* 88 34 28 4 2 68 24
2 Napoli 70 34 21 7 6 64 30
3 Inter 62 34 18 8 8 52 28
4 Atalanta 59 34 17 8 9 68 42
5 Roma 58 34 16 10 8 61 46
6 Torino 56 34 14 14 6 44 29
7 Milan 56 34 15 11 8 47 33
8 Lazio 55 34 16 7 11 49 36
9 Sampdoria 48 34 14 6 14 54 46
10 Sassuolo 41 34 9 14 11 48 52
11 Cagliari 40 34 10 10 14 32 47
12 Fiorentina 40 34 8 16 10 47 42
13 Spal 39 34 10 9 15 35 48
14 Bologna 37 34 9 10 15 37 48
15 Parma 37 34 9 10 15 35 52
16 Genoa 35 34 8 11 15 36 53
17 Udinese 33 34 8 9 17 31 49
18 Empoli 29 34 7 8 19 43 66
19 Frosinone 23 34 5 8 21 26 62
20 Chievo (-3)** 15 34 2 12 20 25 69

*campione d’Italia
** retrocesso in serie B




Le pagelle di Atalanta-Udinese

DE ROON, FREDDEZZA DAL DISCHETTO, PASALIC COME UN DIESEL

Partita che ad un certo punto pareva compromessa e destinata all’ennesimo pareggio-delusione per i nostri che invece hanno avuto il merito di andar oltre la fatica e cercar con forza la vittoria, anche a costo di rischiare di perderla: determinante la freddezza di De Roon dal dischetto sul rigore procurato da Masiello così come Zapata oggi non segna ma offre a Pasalic l’assist del raddoppio.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: ribalta la sua Atalanta in tutti i modi fino a trovare la giusta chiave per prendersi vittoria e quarto posto. La mossa-Piccoli in avvio di ripresa pare un azzardo, invece tutto sommato paga per la ricerca di un episodio per svoltare un match che pareva bloccato.

GOLLINI 6: poco impegnato, non può nulla quando De Paul centra il palo, rischia quando non controlla un pallone per terra abbastanza agevole e quando si fa sorprendere fuori dai pali da Lasagna.

MANCINI 6: gioca un primo tempo senza particolari sussulti, poi durante all’intervallo lascia posto ad un attaccante nella ripresa. (PICCOLI 6.5: si ritrova un tempo intero in campo e, dopo qualche difficoltà iniziale, gioca discretamente e offre anche un assist preciso che Zapata non sfrutta di un nulla. Bene così!)

PALOMINO 6.5: chiude bene gli spazi e spesso è decisivo con interventi fondamentali quando l’Udinese prova a sorprendere i nostri in contropiede.

MASIELLO 7: determinante, sia in fase difensiva, sia quando va a prendersi il rigore che è la chiave di volta del match e spiana la strada al successo della squadra.

HATEBOER 6.5: primo tempo un po’ incerto, nella ripresa fa valere la maggior freschezza non avendo giocato in coppa giovedì per squalifica.

FREULER 6.5: dopo la prova un po’ così in coppa, oggi si riscatta con una discreta prestazione, poi lascia il campo stremato nel finale (DJIMSITI s.v.: gioca l’ultimo quarto d’ora, ingiudicabile).

DE ROON 8: pesantissima la responsabilità che si assume andando a calciare quel rigore che vale il quarto posto in classifica. Determinante!

GOSENS 6.5: parte velocissimo, poi alla distanza si perde un po’ e non risulta più incisivo. Sfiora anche il gol, salvato dall’intervento di Musso (CASTAGNE 6.5: poco meno di mezz’ora per lui, utile alla causa).

PASALIC 7: l’avvio è sempre di quelli lenti, tanti passaggi sbagliati e poca lucidità; poi cresce, diventa incisivo quando il Gasp lo arretra in mezzo e trova anche il gol che chiude i giochi. Il ragazzo è un diesel.

GOMEZ 7: senza Ilicic, oggi è lui a dover creare ed inventare, ci riesce anche a tratti ma senza però trovare il guizzo decisivo ed andando a sbattere contro la serata di grazia di Musso.

ZAPATA 6.5: sciupa anche un paio di discrete occasioni, ma è utile spesso in fase di costruzione; offre un pallone delizioso a Pasalic per il gol che vale il 2-0.