Tra Atalanta e Torino vince la paura di perdere: poche emozioni per uno scialbo 0-0

SERIE A, SESTA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 0-0: POCHI TIRI, TANTI SBADIGLI AL COMUNALE

Pochi tiri in porta, emozioni con il contagocce: la giusta sintesi di uno 0-0 già scritto o quasi dopo la prima frazione. Atalanta e Torino non si fanno male, ne esce una partita priva di spunti di cronaca anche se, va detto, sono i nerazzurri a provarci di più contro i granata ordinati e ben abbottonati dietro concedendo poco alla vena già poco in palla di Papu e compagni: le occasioni migliori capitano sui piedi Gomez e Rigoni, due per il numero dieci nerazzurro (una di queste in pieno recupero respinta da Sirigu con una bella parata) e una per l’ex avanti dello Zenit. Il punto conquistato fa salire a quota sei in classifica i nerazzurri, che restano così imbattuti da due partite: domenica altro importante test a Firenze.

Bergamo: due squadre a caccia della svolta. Atalanta e Toro dopo il loro sin qui non certo brillantissimo avvio di campionato si affrontano stasera nel turno infrasettimanale di serie A per capire ulteriormente il loro valore e cercare magari la svolta decisiva per consolidare le loro ambizioni. Se l’Atalanta qualcosa ha ritrovato a San Siro dopo il buon secondo tempo con il Milan che ha arginato così la serie di due sconfitte consecutive, i granata arrivano dalla brutta sconfitta interna contro il Napoli con Mazzarri che chiama i suoi alla riscossa questa sera.

TRA I PALI TORNA BERISHA: per il match numero novantanove in A tra Atalanta e Torino, mister Gasperini cambia tra i pali con Berisha che da fiato a Gollini e Hateboer che si rivede in fascia al posto di Castagne; davanti si cambia tanto con Rigoni e Zapata che si prendono il posto di Pasalic e Barrow in avanti con il Papu. Nei granata mister Mazzarri punta su Belotti in avanti con in mezzo l’ex Baselli con uno dei pupulli del Gasp, Rincon a portare qualità e quantità in mezzo al campo.

DEA PIMPANTE IN AVVIO: il match incomincia in una buona cornice di pubblico al Comunale e con l’Atalanta subito decisa a far la partita: al quarto il Papu recupera palla dopo un errato disimpegno avversario, arriva ai limiti dell’area e conclude però con mira poco precisa; quattro minuti dopo Zapata lavora un bel pallone per Rigoni che riceve in area e conclude in diagonale fuori di pochissimo.

POCHE EMOZIONI: nonostante le buone intenzioni di inizio partita, il Toro prende presto le misure ai nerazzurri che mantengono l’iniziativa ma non sfondano mai in maniera tale da creare seri problemi al portiere avversario: a sei dalla fine il Papu mette un bel pallone in area per Hateboer che viene anticipato di un niente da Sirigu in uscita evitando così che l’olandese possa provare a colpire. Tuttavia però è 0-0 il conto dei tiri effettivi in porta a fine primo tempo per ambo le contendenti ed il risultato non può rispettare quanto sentenziato dalla statistica dopo quarantacinuque minuti (più uno di recupero) di gioco.

RIPRESA, CAMBIA POCO: si comincia dopo l’intervallo senza cambi da parte dei due mister e con il Toro che al terzo è pericoloso con una punizione di Belotti molto vicina al limite dell’area con la difesa nerazzurra che mura bene la conclusione bassa dell’avanti granata. L’Atalanta risponde con un lampo di Rigoni, che apre per Hateboer e l’olandese crossa in area per la testa di Zapata che però è troppo centrale e bloccata da Sirigu. Al quarto d’ora bella ripartenza da Palomino che apre per il Papu in area che conclude però debolmente tra le braccia di Sirigu.

UN BRODINO PER DUE: arriva l’ora di Ilicic subito dopo il termine dell’azione con lo sloveno che prende il posto in campo di Rigoni. Al minuto ventiquattro proprio Ilicic lancia Hateboer con un bel pallone ma l’olandese tergiversa troppo e finisce sul fondo con il pallone; un minuto più tardi e anche Pasalic entra in campo sostituendo Freuler. Poche le emozioni anche in questo secondo tempo nonostante sia l’Atalanta a provarci di più ma trovando sempre difficoltà al momento di concludere nell’area avversaria. A sette dalla fine però è limpida l’occasione che capita sulla testa di Toloi sugli sviluppi di un corner battuto da Gomez, pallone sul fondo di pochissimo! Gasperini si gioca con l’ingresso di Tumminello al posto di Zapata l’ultima carta della partita ma è sui piedi del Papu il pallone per sbloccarla nel primo dei cinque di recupero: conclusione in area e respinta determinante di Sirigu in corner. Poi poco altro sino al triplice fischio del direttore di gara: 0-0 che sta forse un pochino stretto ai nerazzurri ma che fa proseguire appaiate in classifica il cammino di Toro e Atalanta a quota sei punti. Forse un po’ poco per due squadre così ambiziose.

IL TABELLINO



Dai Atalanta, prendi il Toro per le corna e ricominciare a correre

BERGAMO, ORE 21

RIPARTIRE DAL SECONDO TEMPO DI MILANO

Ripartire da li: dalla ottima ripresa di San Siro che ha consentito di agguantare il Milan e spezzare la serie di due sconfitte consecutive. L’Atalanta si prepara al turno infrasettimanale di campionato che vedrà questa sera giungere il Toro a Bergamo in una sfida tra due squadre partite con ambizioni importanti e che sin qui hanno stentato: per Gomez e compagni è l’occasione per andar a caccia di quei tre punti che mancano ormai dalla prima giornata (vittoria sul Frosinone) ma non sarà certo facile contro un Toro ferito dopo la brutta sconfitta interna rimediata domenica contro il Napoli. Testa, gambe e cuore per provare a riprendere a correre, proprio come una Dea.

VI ASPETTIAMO QUESTA SERA PER IL RACCONTO-SOCIAL LIVE SU FACEBOOK E TWITTER

I DUBBI DEL MISTER: per la seconda sfida delle tre previste in una settimana, mister Gasperini gode di abbondanza per ogni reparto ma sono diversi anche i dubbi di formazione che attanagliano il mister; dopo la bella prova di domenica, Zapata pare favorito per un posto da titolare così come Hateboer potrebbe trovar spazio in fascia al posto di Castagne mentre a sostegno delle punte potrebbe toccare ancora a Pasalic.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 91 Gollini; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 De Roon, 8 Gosens; 88 Pasalic; 10 Gomez, 91 Zapata – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 23 Mancini, 21 Castagne, 19 Djimsiti, 53 Adnan, 14 Valzania, 22 Pessina, 24 Rigoni, 72 Ilicic, 20 Tumminello, 99 Barrow – All.: Gasperini

TORINO (3-5-1-1): 39 Sirigu; 5 Izzo, 33 N’Koulou, 24 Moretti; 29 De Silvestri, 8 Baselli, 88 Rincon, 23 Meitè, 34 Aina; 6 Soriano; 9 Belotti. A disp.: 1 Ichazo, 25 Rosati, 36 Bremer, 30 Djidji, 7 Lukic, 21 Berenguer, 27 Parigini, 20 Edera, 19 Damascan, 11 Zaza – All.: Mazzarri

ARBITRO: Orsato di Schio.




Le pagelle di Atalanta-Torino

CASTAGNE, MOSSA VINCENTE; GOSENS UNA FURIA OGGI

Hanno messo il cuore oltre l’ostacolo i ragazzi del Gasp e hanno vinto una gara fondamentale in cui il tecnico nerazzurro aggiusta la sua Atalanta in corsa con l’innesto di Castagne che diventa la mossa vincente. Bene anche Gosens, autore di una grandissima partita oltre che del gol-vittoria; in crescita continua anche il Papu e baby-Barrow che anche oggi ha sfiorato il gol in almeno due occasioni. Dietro bene Caldara e Toloi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: legge benissimo un match interpretato al top dai suoi, vede Hateboer non in palla e lo cambia con Castagne spaccando così la partita. Preferisce Barrow ad un Petagna ancora convalescente e la mossa gli da ragione anche li. Siamo al sesto posto e, ancora una volta, gran parte del merito è suo.

BERISHA 6: rischia la “paperissima” rinviando addosso a Liaijc a fine primo tempo, si riscatta in un paio di uscite tempestive nella ripresa ma sul gol subito forse poteva far meglio.

TOLOI 6.5: giganteggia nel cuore dell’area di rigore. Bene.

CALDARA 7: anche lui concede davvero solo le briciole agli avversari.

MANCINI 6: benino, si fa sorprendere in un paio di circostanze, una importante in cui Edera lo salta e Berisha evita guai peggiori in uscita. (BASTONI 6: dentro nell’ultima parte di gara, fa buona guardia dopo l’ingresso di Niang)

HATEBOER 6: non entusiasmante nonostante provi a spingere molto nel primo tempo anche lui ma con troppi errori che il mister non gli perdona. (CASTAGNE 7: innesto decisivo; mette il piede in diverse azioni pericolose, crossa al posto giusto e al momento giusto offrendo a Gosens il pallone che vale tre punti. Mossa vincente!)

DE ROON 6.5: a fine gara si fa un giro di tutto lo stadio per esaltare il pubblico; è il simbolo di questa squadra che non molla mai, anche se oggi si è lasciato un attimo sorprendere in occasione dell’azione del pari dove si perde la marcatura di Liajic. Buona comunque la sua prova.

FREULER 7: orologio svizzero in mezzo al campo, timbra il cartellino del gol che sblocca il match e corona così la sua ennesima prestazione di grande spessore.

GOSENS 7.5: che partita! Da oggetto misterioso la sua crescita esponenziale sta diventando una probabile arma in più a disposizione del Gasp nella volata per ritrovare l’Europa perduta.

CRISTANTE 6: momento di forma non dei migliori, lo si nota da alcune giornate. Qualche pallone sbagliato di troppo e meno pimpante rispetto a qualche tempo fa.

BARROW 7: primo tempo con un paio di occasioni salvate da Sirigu, ripresa con quel cross vincente per Freuler e l’ennesima grande prova del ragazzino-prodigio di Zingonia. Molto bene! (CORNELIUS s.v.: dentro nel finale).

GOMEZ 6.5: prosegue la sua fase di crescita, oggi non trova il gol ma è autore di una buona gara e va anche vicino alla marcatura in un paio di occasioni, una delle quali sventata da Sirigu con una gran parata.




Freuler e Gosens mettono la freccia all’Atalanta: battuto il Toro, i nerazzurri scavalcano il Milan!

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 2-1: TUTTO NELLA RIPRESA, DEA AL SESTO POSTO

Missione compiuta: sfruttando al meglio le sconfitte di tutte quelle che stavano dietro (e davanti), l’Atalanta batte il Toro, lo esclude dalla volata per l’Europa e vola al sesto posto solitario che porterebbe diritti (e senza bisogno dei preliminari) in Europa Legue: certo, la strada è ancora lunga in queste quattro giornate che restano alla fine del campionato, ma oggi i nerazzurri hanno compiuto l’ennesimo capolavoro di questa stagione, specie contro un avversario di valore come i granata. Dopo un primo tempo equilibrato, Freuler di testa nella ripresa sblocca il punteggio ma il Toro reagisce subito pareggiando con Ljaijc due minuti dopo; ma i ragazzi del Gasp non mollano e mettono ancora la freccia al diciottesimo con Gosens, che sfrutta il bellissimo assist del neo entrato Castagne per metter dentro il gol del definitivo 2-1 che fa sognare una città intera. Avanti il prossimo!

Bergamo: una “corrida” per l’Europa. Titolo scontatissimo ma ricco di significati oggi tanto per l’Atalanta quanto per il Toro che si affrontano al Comunale il giorno dopo la contemporanea caduta delle rivali Fiorentina (in casa del Sassuolo) e Milan (clamoroso il tonfo dei rossoneri a San Siro con il Benevento): con un successo i nerazzurri possono addirittura scavalcare i rossoneri al sesto posto mentre i granata accorcerebbero ulteriormente la classifica, rilanciandosi anche loro nella bagarre per un posto nella prossima Europa League.

Gasperini insiste ancora su Barrow al fianco di Gomez, con Petagna che va in così inizialmente in panchina; dietro, assente Masiello, influenzato, e nemmeno in panchina aggiungendosi così alla lunga lista di infortunati, tra cui Spinazzola, Palomino e Ilicic. Nel Torino, Mazzarri dà spazio dal primo minuto a Bonifazi nel ruolo abitualmente di De Silvestri squalificato come Baselli. Davanti, al fianco di Belotti agisce Edera con Ljajic alle loro spalle.

LA PARTITA DEL… MONDO: giornata quasi estiva al Comunale, giocatori in campo con un segno rosso sulla faccia in testimonianza contro la violenza sulle donne, e il match inizia così con gli applausi di tutto lo stadio per la fotografia di Emiliano Mondonico che compare sul tabellone: il “Mondo”, scomparso a fine marzo, ha fatto la storia sia da tecnico dei nerazzurri che in casa granata. La prima offensiva del match è degli ospiti con un colpo di testa di Belotti al terzo sugli sviluppi di un corner con la sfera che finisce sopra la traversa. All’undicesimo occasione anche per l’Atalanta, Papu accelera e conclude ai limiti dell’area, diagonale sul fondo; ancora i nerazzurri sei minuti dopo si rendono pericolosi con la bella combinazione tra Barrow per Freuler che conclude fuori di poco.

FORCING DEA MA SENZA ACUTO: ancora i ragazzi del Gasp a farsi vivi al ventitre con Gosens che va sul fondo e crossa, Sirigu coi pugni toglie il pallone a Barrow pronto a deviar in porta. Progesue nel suo monologo la squadra del Gasp, a sette dalla fine Barrow mette il turbo, si accentra e tira potente e Sirigu è bravo a respinger coi pugni la conclusione dell’attaccante nerazzurro. La Dea spinge ma non sfonda, il Toro si vede davvero poco anche se, per poco, Berisha non la combina davvero grossa a due dalla fine andando a rinviare addosso a Lijaic nei paraggi con la sfera che, fortunatamente, scivola sul fondo: rischio “paperissima” per il portiere albanese. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero e con le due squadre ferme sullo 0-0.

FREULER-LIAJIC BOTTA E RISPOSTA: subito una novità in avvio di ripresa con il Gasp che inserisce Castagne a posto di un Hateboer che non ha soddisfatto il tecnico atalantino nel corso della prima frazione di gara. I nerazzurri tornano a spingere sin dalle prime battute nonostante sia il Toro a farsi vedere per primo al quarto quando Edera prova l’azione solitaria, si accentra e tira sopra la traversa. Ma l’Atalanta all’ottavo ha finalmente il guizzo giusto: Barrow in area si inventa un cross al bacio per la testa di Freuler che, tutto solo, mette nel sacco da due passi il gol che porta in vantaggio i suoi. La risposta del Toro però non si fa attendere: tempo nemmeno due minuti e il match torna subito in equilibrio grazie ad una veloce ripartenza ospite, Liajic riceve palla vicino l’area di rigore, brucia la marcatura di De Roon e batte Berisha firmando così il gol dell’1-1.

GOSENS SCATENATO FIRMA IL 2-1: partita che diventa sempre più bella col passare dei minuti, con l’Atalanta che ovviamente non ci sta e al dodicesimo Cristante, sugli sviluppi di un corner, colpisce di testa e manda la palla sopra la traversa di poco. Altri sette minuti e i ragazzi del Gasp passano ancora: bella azione di Castagne che crossa rasoterra per Gosens tutto solo e libero di metter nel sacco il punto del nuovo vantaggio atalantino.

TENSIONE FINALE: metà della ripresa e arriva il “cooling-break”, con i giocatori liberi di dissetarsi a bordocampo ed il gioco che si ferma per un paio di minuti; poi l’Atalanta va ancora vicina al gol in occasione di un corner dove spunta la testa di Mancini in area e pallone che finisce fuori per questione di centimetri. Tre giri d’orologio dopo la mezz’ora Berisha è bravissimo in uscita su Edera lanciato a rete dopo una non impeccabile marcatura di Mancini. Col passare dei minuti arrivano anche altri cambi in casa nerazzurra con l’ingresso di Bastoni al posto di Mancini e Cornelius che rileva un applauditissimo Barrow a cinque dalla fine. Tre minuti prima del novantesimo ancora Ljaijc su punizione fa venir i brividi sugli spalti con un tentativo che finisce alto sopra la traversa.

SORPASSO E SESTO POSTO!: restano ancora cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara per trattenere il respiro ma il Toro a quel punto non ne ha davvero più ed i nerazzurri non concedono più nulla ai loro avversari: tre fischi del direttore di gara e lo stadio esplode di gioia per un’Atalanta che mette la freccia e sorpassa il Milan arrivando addirittura al sesto posto: l’Europa-bis, che sino a qualche giornata fa appariva un sogno difficile da ritrovare ora è molto più di una speranza. Avanti tutta!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-TORINO 2-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 8’st Freuler, 11’st Ljajic, 19’st Gosens.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Mancini (35’st Bastoni); Hateboer (1’st Castagne), De Roon, Freuler, Gosens; Cristante; Barrow (41’st Cornelius), Gomez – In panchina: Rossi, Gollini, Petagna, Haas, Kulusevski, Latte Lath – Allenatore: Gasperini.

TORINO (3-4-3): Sirigu; Nkoulou, Burdisso, Moretti; Bonifazi (22’st Molinaro), Acquah (31’st Berenguer), Rincon, Ansaldi; Edera (39’st Niang), Belotti, Ljajic. In panchina: Ichazo, Milinkovic-Savic, Valdifiori, Butic, Fiordaliso, Kone, Adopo – Allenatore: Mazzarri

ARBITRO: Aureliano di Bologna.

NOTE: gara di andata: Torino-Atalanta 1-1 – giornata di sole, terreno in buone condizioni – ammoniti: Caldara, De Roon, Ansaldi, Moretti – calci d’angolo: 11-4 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Dai Atalanta, prendi il Toro per le corna e vola verso l’Europa!

BERGAMO, ORE 15

UNA CORRIDA CHE PUO’ VALERE IL SESTO POSTO: CREDIAMOCI!!!

La trentaquattresima giornata di campionato, alla luce dei risultati degli anticipi di ieri con le contemporanee sconfitte di Fiorentina e quella clamorosa del Milan in casa contro il Benevento, trasforma il match odierno delle 15 al Comunale tra Atalanta e Torino in un quasi match point per i nerazzurri di Gasperini che, in caso di successo, potrebbero scavalcare addirittura i rossoneri e salire al sesto posto in classifica. Gara importantissima, ma molto delicata per Gomez e compagni che dopo il bel successo sul Benevento cercano così altri punti pesantissimi per provare addirittura a fare il vuoto nella corsa verso l’Europa League. Occhio però ad un Toro in decisa forma, reduce da una serie di partite ben disputate e con ancora più di una ambizione  da volersi giocare per trovare un posto nelle coppe anche per gli uomini di Mazzarri. Ai nerazzurri servirà una gara praticamente perfetta, spinti dal pubblico che, mai come oggi, non farà certamente mancare il sostegno ai ragazzi del Gasp.

SEGUI IL MATCH SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

vivi tutte le emozioni di questo importantissimo matchdei ragazzi del Gasp contro i granata attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto della partita e le pagelle le troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 28 Mancini, 13 Caldara, 3 Toloi; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 4 Cristante; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 5 Masiello, 95 Bastoni, 44 Kulusevski, 45 Latte Lath, 21 Castagne, 32 Haas, 9 Cornelius, 99 Barrow – All.: Gasperini

TORINO (3-4-2-1): 39 Sirigu; 33 N’Koulou, 13 Burdisso, 24 Moretti, 15 Ansaldi; 88 Rincon, 22 Obi, 3 Molinaro; 20 Edera, 10 Ljajic; 9 Belotti – A disp.: 1 Ichazo, 99 Coppola, 23 Barreca, 4 Bonifazi, 5 Valdifiori, 21 Berenguer, 11 Niang, 6 Acquah, 14 Iago Falquez – All.: Mazzarri

ARBITRO: Aureliano di Bologna




Com’è triste il Mondo oggi: si è spento a 71 anni Emiliano Mondonico

ADDIO AL MISTER CHE FECE GRANDI ATALANTA E TORINO

Com’è grigio il Mondo la fuori questa mattina: il risveglio di tantissimi tifosi, ma anche quello di milioni di sportivi amanti del calcio visto come semplicemente un gioco è turbato dalla notizia della scomparsa di Emiliano Mondonico: mister dal cuore Viola che ha fatto grandi Torino e Atalanta. “La  bestia”, come la chiamava lui, quel tumore  malefico che, nonostante quattro interventi, l’asportazione di una massa tumorale di sei chili, di un rene, di un pezzo di intestino, lo ha aspettato ancora una volta al varco, stavolta avendo la meglio sull’omino coi baffi di Rivolta D’Adda:  “Il calcio mi dà la forza di per continuare la sfida”, diceva e ripeteva a chi lo conosceva e lo amava il mister che aveva compiuto 71 anni appena 20 giorni fa. Ci mancherà, come mancherà a tutti quegli sportivi amanti di quel calcio nostrano che oggi pare davvero un lontanissimo ricordo, quel calcio “pane & salame” che contraddistingueva il modo di essere del Mondo: un uomo buono, semplice forse più un papà che un allenatore ma capace di ottenere in panchina risultati che hanno fatto la storia di Torino e Atalanta.

QUELLA NOTTE CON IL MALINES: una carriera da giocatore vissuta tra Cremonese, Torino, Monza, Atalanta, ed ancora Cremonese per poi accomodarsi in panchina nelle vesti di mister: nel 1984 riporta la Cremonese dopo 54 anni in A, nel 1988 fa salire l’Atalanta ed è protagonista di una straordinaria corsa fino alle semifinali di Coppa Coppe col Malines. La partita di Bergamo, una sconfitta per 2-1, è rimasta scolpita nella memoria del popolo atalantino.

LA SEDIA GRANATA: straordinaria anche l’esperienza col Torino dove trascina i granata in finale di Coppa Uefa  ad Amsterdam dove alzava la sedia per protestare contro l’arbitro: il Toro perse quella finale ma quell’immagine è ancora oggi il simbolo di un modo tutto suo di protestare da parte di chi non sopportava le ingiustizie.

L’ALBINOLEFFE E “LA BESTIA”: la sua carriera prosegue poi con il ritorno all’Atalanta un’altra volta, dal 1994 al 1998, per poi spingersi a sud dove allenerà Napoli e Cosenza, fino a guidare la “sua” Fiorentina al ritorno in serie A. Ma il destino del Mondo torna ancora in bergamasca dove, con l’AlbinoLeffe è protagonista di due autentiche salvezze-capolavoro, l’ultima ai playout contro il Piacenza dove, al termine della gara, scappa via negli spogliatoi ove ai cronisti poi racconterà di dover nuovamente affrontare “la bestia” nei giorni successivi. Ultime esperienze da allenatore saranno ancora la Cremonese, prima di chiudere col Novara. Era un testimonial del Csi e dei suoi valori di lealtà sportiva e rispetto del prossimo; allenava i ragazzi delle medie di Rivolta, gli ex alcolisti e degli ex tossicodipendenti oltre che esser spesso presente in tv come commentatore sportivo.

Mister Mondonico lascia l’AlbinoLeffe per gravi motivi di salute: per il Mondo inizia la partita più importante

QUELL’UOMO COI BAFFI CHE MI HA FATTO DIVENTARE TIFOSO: quando qualcuno viene a mancare, si rischia spesso di cadere nel retorico, nelle cosiddette “frasi scontate” che si usano dire in determinate circostanze. Tuttavia il mio “grazie” a questo signore che questa notte ci ha lasciato potrà apparire scontato o dovuto, ma per chi vi scrive oggi è veramente una giornata di quelle brutte,  che ti trascinerai dentro per molto tempo: fino al 1997 ero un ragazzino che del calcio non aveva mai voluto sentir parlare, non ne ero minimamente interessato. Quell’anno, tuttavia, inizia ad interessarmi al pallone e a quell’Atalanta che aveva sì in Pippo Inzaghi il suo goleador simbolo, ma aveva in un signore coi baffi in panchina una figura che mi colpì particolarmente: iniziai quindi ad approfondire ancor di più su quel personaggio che tutti chiamavano il “Mondo” e che era diverso dai soliti mister. Il suo calcio era in tutto e per tutto un gioco, la sua missione era appassionare le persone e farlo vivere nella giusta maniera. Un personaggio che ti faceva appassionare e che si ascoltava sempre con interesse e passione: mai banale, sempre corretto e critico quando serviva, quel Mondo e la sua Atalanta trasformarono in tifoso un ragazzino che mai prima si sarebbe sognato di seguire una partita di calcio.

Uomo vero, mister “Pane e Salame” che con i suoi modi da sportivo vero ha trascinato il sottoscritto dentro il l’universo pallonaro in personaggi come lui sembrano esser sempre più merce rara.

Ci mancherai mister, chissà come sarà il Mondo visto da lassù: buon viaggio!




Le pagelle di Torino-Atalanta

BERISHA INCERTO, PETAGNA E’ SEMPRE TANTA ROBA

Partita dai due volti per i nerazzurri, che un po’ come nella passata stagione vanno sotto con il Toro ma poi si devono quasi mangiar le mani per non aver portato a casa il bottino pieno: il gol granata arriva da un pasticcio generato da un corner regalato da Caldara prima e da una errata uscita di Berisha sul corner decisivo; due disattenzioni pagate davvero a caro prezzo. Nella ripresa la squadra cresce e Ilicic dirige alla grande le operazioni, non tanto per il prezioso gol segnato subito, ma anche per le belle giocate viste in campo.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: alla lunga vede bene inserendo Ilicic nella ripresa e mandando in difficoltà i granata, ma quel primo tempo giocato un po’ così meritava sicuramente qualcosa in più da parte dei suoi in fase offensiva.

BERISHA 5: non deve fare gli straordinari in questo match: è attento in un paio di circostanze su Ljiaic e Belotti, ma buca clamorosamente l’uscita in occasione del gol. Errore grave per lui.

TOLOI 6: svolge con ordine il suo compitino senza particolari sussulti.

CALDARA 5.5: errore non da lui quel corner regalato in chiusura da cui il Toro sblocca la partita. Per il resto non commette altre disattenzioni particolari.

MASIELLO 6: anche per lui una serata di assoluta normalità, rimedia un giallo ingiusto per una netta simulazione di Belotti.

HATEBOER 5.5: prende più coraggio nella ripresa dopo un primo tempo quasi inguardabile. Troppo poco.

CRISTANTE 6: gara un po’ anonima, diciamo che ogni tanto si trasforma in giocatore “umano” anche lui. Sufficiente.

FREULER 6: gioca a nascondino nel primo tempo, poi si fa vedere di più una volta raggiunto il pari.

SPINAZZOLA 6.5: gara discreta al rientro dopo l’infortunio. Nella ripresa prova la conclusione che, per poco, non sorprende Sirigu.

KURTIC 5.5: parte subito bene, ma il primo tempo opaco dei suoi compagni non lo aiutano certo a mostrare le sue qualità (ILICIC 7: decisivo, in tutto e per tutto; entra e segna subito il gol del pari, tira su la squadra e sfiora anche il gol che poteva valere il colpaccio. Oggi veramente devastante!)

PETAGNA 7: l’assist per Ilicic vale da solo il prezzo del biglietto. Gara rognosa per lui, ciò nonostante trova il guizzo giusto per essere nuovamente decisivo (CORNELIUS s.v.: entra a giochi praticamente fatti. Ingiudicabile).

GOMEZ 6.5: fiato sospeso nel finale quando, steso da Sirigu, pareva esser rimasto a terra infortunato; fortuntamente alla fine pare essere nulla di grave. Nel complesso disputa una buona partita, fallendo anche una ghiotta occasione nella ripresa che avrebbe meritato miglior sorte. Comunque positivo.