Nemmeno gli ex fermano l’Atalanta: Spal battuta, la Dea mantiene il ritmo-Champions

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-SPAL 2-1: PETAGNA GRAFFIA, POI RIMONTA DELLA DEA

Altri tre punti, pesantissimi: l’Atalanta conquista un’altra vittoria pesantissima contro la Spal dopo esser andata subito sotto in avvio per via del gol dell’ex Petagna (il terzo quest’anno contro i nerazzurri) ed andando a tratti in difficoltà nella prima parte del match. Grazie però ad una grande ripresa a tutta, la Dea ribalta il match grazie alle reti di Ilicic e Zapata che consentono ai nerazzurri di restar nel gruppo con Roma e Lazio al quarto posto, attendendo la gara di questa sera del Milan (prossimo avversario al Comunale il prossimo sabato sera). Vittoria importante ma anche molto complicata quella di oggi, che assume perciò un valore ancora più grande perchè ottenuta senza brillare particolarmente ma in maniera cinica, proprio come una grande squadra. E adesso, testa al Milan.

Bergamo: quasi una rimpatriata, ma la festa si potrà fare solo dopo il fischio finale, prima sarà battaglia; arriva la Spal e l’Atalanta si ritrova di fronte non solo ad una squadra, quella di Semplici, capace dal suo ritorno in A di strappare due pari e battere i nerazzurri nella gara di andata ma anche ad un incredibile numero di ex che hanno fatto la storia recente e passata del club nerazzurro, da Petagna a Kurtic (protagonisti del fantastico quarto posto di due anni fa) a Paloschi (che in nerazzurro non ha trovato fortuna) e Floccari (tanti i ricordi piacevoli delle sue stagioni in maglia atalantina) che proveranno sicuramente a farsi rimpiangere.

IN DIFESA TOCCA AL MANCIO: gioca Mancini in difesa e non Djimisiti con Ilicic completamente recuperato che riprende il suo posto in avanti insieme al Papu a sostegno di Zapata; in panchina va anche il difensore brasiliano Ibanez, neo acquisto di gennaio del quale si dice molto bene. Negli ospiti, oltre agli ex menzionati sopra, occhio anche a Lazzari in corsia, autore di già otto assist quest’anno; in avanti Semplici sceglie Petagna e Paloschi.

PETAGNA, L’EX LANCIA LA SPAL: pioggia quasi autunnale al Comunale all’ingresso delle due squadre in campo con il match che inizia con gli ospiti subito più determinati con un pressing quasi asfissiante che disorienta i nerazzurri portandoli ad errori abbastanza banali come all’ottavo quando Toloi sbaglia il disimpegno lanciando Petagna a rete con Berisha che salva tutto mandando la sfera in corner dai cui sviluppi una combinazione tra ex manda sotto la Dea: da Kurtic cross per la testa ancora di Petagna che insacca il gol dell’1-0 ospite; terzo gol contro la sua ex squadra per l’ariete triestino.

VIVIANO, DOPPIA SUPER-PARATA: l’Atalanta prova a riprendere il bandolo della matassa andando sin da subito a caccia del pari: al quindicesimo bello scambio tra Ilicic, Zapata e Gomez che prova a liberare il destro che si spegna sull’esterno della rete. Al ventitre è il portiere ospite protagonista ancora sul Papu: perfetto assist di Zapata per il capitano nerazzurro che si trova a calciare un rigore in movimento: palla piazzata alla sinistra di Viviano, il portiere si allunga con la gamba e riesce a respingere e sulla respinta ancora Gomez va al tiro e il portiere blocca con sicurezza.

ANCHE QUALCHE RISCHIO NEL FINALE: nel finale Ilicic riceve e sguscia fino al limite dell’area poi ci prova con il destro, deviato e con palla a fil di palo, poi anche la Spal si fa vedere con una velenosissima punizione prima con un provvidenziale salvataggio sulla linea di Castagne su colpo di testa di Bonifazi e poi con una punizione di Kurtic velenosissima che non trova la deviazione di nessuno in area e sfila sul fondo. Telegramma finale di un primo tempo che si chiuderà senza recupero con gli ospiti avanti di un gol.

RIPRESA, CI PENSA ILICIC, 1-1: dopo il riposo il match riprende con i medesimi ventidue della prima parte di gara ma con i nerazzurri che appaiono più determinati e provano a stringere gli ospiti nella propria area di rigore nelle prime battute ma senza successo; la squadra del Gasp ha il guizzo giusto all’undicesimo quando Castagne avvia il contropiede veloce di Zapata che arriva in area e crossa rasoterra per l’accorrente Ilicic che deve solo metter dentro il gol del pareggio nerazzurro.

ZAPATA RUGGISCE, SORPASSO-DEA: la prima mossa del Gasp dopo il pareggio ottenuto è l’inserimento di Gosens in fascia al posto di Castagne ma con la Spal che concede davvero poco ai nerazzurri di seriamente pericoloso e senza rinunciare a farsi vedere in avanti. Alla mezz’ora tocca anche a Pasalic far il suo ingresso in campo con Freuler che gli lascia il posto. Alla mezz’ora occasione per Gomez, servito da Freuler sulla corsa, controllo complesso dell’argentino che perde l’attimo. La Dea però sente odore di sorpasso ed i ragazzi del Gasp mettono la freccia a dieci dalla fine quando Hateober scatta e fa partire un cross al bacio per l’accorrente Zapata che al volo non sbaglia e batte Viviano: esplode il Comunale, l’Atalanta va sul 2-1.

VITTORIA DI PLATINO, ORA IL MILAN: incassato il gol che ribalta il match la Spal, che già aveva calato ritmo e pressione rispetto al primo tempo, non riesce più a rendersi seriamente pericolosa dalle parti di un Berisha che ha trascorso un secondo tempo quasi da spettatore. C’è spazio anche per l’ultimo cambio nel frattempo in casa nerazzurra con il Papu che si prende gli applausi del pubblico e lascia il posto a Pessina proprio all’inizio dei tre di recupero al termine dei quali il triplice fischio finale sancirà l’ennesima vittoria pesantissima della squadra del Gasp che resta aggrappata al treno delle grandi in lotta per l’Europa ed il prossimo sabato vivrà una gara dall’assoluto profumo europeo sempre in casa, stavolta contro il Milan che ci dirà probabilmente ancora più chiara dove il sogno impossibile di questi ragazzi potrà arrivare. Avanti tutta!

IL TABELLINO

ATALANTA-SPAL 2-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 8′ Petagna (S), 12′ st Ilicic (A), 35′ st Zapata (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, De Roon, Freuler (33′ st Pasalic) , Castagne (25′ st Gosens); Gomez (45′ st Pessina), Ilicic; Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Djimsiti, Ibanez, Masiello, Kulusevski, Pasalic, Reca, Barrow – All.: Gasperini

SPAL (3-5-2): Viviano, Cionek, Vicari, Bonifazi (38′ st Floccari); Lazzari, Valoti (26′ st Murgia), Missiroli, Kurtic, Costa; Paloschi, Petagna (34′ st Antenucci) – A disposizione: Gomis, Poluzzi, Dickmann, Regini, Simic, Spina, Uzela, Valdifiori – All.: Semplici

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: gara di andata: Spal-Atalanta 2-0 – spettatori: 17mila circa – ammoniti: Hateboer (A), Missiroli, Valoti, Paloschi (S) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Arriva la Spal, l’Atalanta chiede strada al suo passato

BERGAMO, ORE 15

DA PETAGNA A PALOSCHI, LA DEA SFIDA IL SUO PASSATO

La ventitreesima del campionato di serie A propone ai nerazzurri di Gasperini la sfida alla Spal tra le mura amiche del Comunale: dopo il bel successo di Cagliari, la squadra nerazzurra non vuol perdere terreno dopo le vittorie negli anticipi di Roma e Lazio per restare agganciata al treno che vale quarto e quinto posto in classifica. Certo, l’avversario di oggi non sarà dei più agevoli: dal suo ritorno in A la squadra spallina ha strappato alla Dea due pareggi e una vittoria, quella di questo inizio stagione, con la doppietta dell’ex Petagna: e a proposito di ex saranno davvero tanti quelli in campo oggi, dal già citato Petagna, a Kurtic e senza scordarsi Paloschi e Floccari. Partita quindi da non prendere assolutamente sotto gamba da parte di Gomez e compagni per piegare quello che è stato sin qui un avversario decisamente scomodo per l’Atalanta.

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I DUBBI DEL GASP: con Ilicic completamente recuperato, lo sloveno dovrebbe tornare titolare mentre in difesa potrebbe toccare a Mancini giocare dandosi così il cambio con Djimsiti mentre in mezzo e davanti poche variazioni con il Papu ad ispirare Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 2 Toloi, 6 Palomino, 23 Mancini; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 21 Castagne; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez – A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 7 Reca, 8 Gosens, 19 Djimsiti, 5 Masiello, 41 Ibanez, 44 Kulusevski, 88 Pasalic, 22 Pessina, 99 Barrow – All.: Gasperini

SPAL (3-5-2): 2 Viviano; 4 Cionek, 23 Vicari, 14 Bonifazi; 29 Lazzari, 8 Valoti, 6 Missiroli, 16 Kurtic, 33 Costa; 43 Paloschi, 37 Petagna – A disp.: 1 Gomis, 17 Poluzzi, 5 Simic, 13 Regini, 24 Dickmann, 16 Valdifiori, 28 Schiattarella, 11 Murgia, 45 Nikolic, 7 Antenucci, 10 Floccari – All.: Semplici

ARBITRO: Massa di Imperia




I precedenti di Atalanta-Spal

Nella stagione 2016/2017 la Società Polisportiva Ars Et Labor (Spal è l’acronimo) è tornata in serie A dopo 49 anni. I confronti nella massima divisione tra l’Atalanta e la formazione di Ferrara erano un classico degli anni 50 e 60. Tutti i precedenti nel massimo campionato tra le due squadre sono infatti concentrati in questi due decenni, ovviamente eccezion fatta per l’ultimo incontro, quello della passata stagione. Era il 5 novembre 2017 e la partita terminò 1-1, con reti di Cristante nel primo tempo e Rizzo (che a Gennaio sarebbe poi passato all’Atalanta, senza però mai scendere in campo in campionato) nella ripresa; gli orobici conclusero poi in 10 uomini, per l’espulsione di Freuler al 69’minuto.
Il primo confronto a Bergamo in serie A è datato invece 16 Settembre 1951 e lo vinsero i padroni di casa per uno a zero con rete di Sorensen.

Il bilancio totale dei confronti in terra orobica – nella massima divisione italiana – parla di 6 successi bergamaschi, 7 pareggi e 3 affermazioni degli estensi. Una curiosità: tutte e tre le vittorie dei biancazzurri spallini sono sempre state per 0-1, nel 1953, 1954 (queste due con rete dello stesso giocatore, Bulent) e 1966.




Le pagelle di Spal-Atalanta

Molto simile ad un naufragio, la serata nerazzurra in quel di Ferrara ha davvero poco da salvare: Gollini tiene in piedi i suoi nel primo tempo ed evita almeno altri due gol nella ripresa, Toloi è baluardo di una difesa tuttavia non più invincibile come una volta. In mezzo e davanti poche notizie positive, Ilicic rientra ma non è ancora al top della condizione mentre Rigoni è apparso lontano parente del bel giocatore ammirato a Roma: il Papu punge poco.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: votaccio. Squadra brutta e poco ordinata sin dalle prime battute, che si fa sovrastare dall’avversario non trovando le giuste contromisure. L’uno-due di Petagna in avvio di ripresa taglia definitivamente le gambe ad una squadra che, da cooperativa del gol, è diventata incapace di andar a segno: tre gare in bianco. Qualcosa non va.

GOLLINI 6.5: ne prende due, ma nel primo tempo evita un gol quasi fatto e poi ne salva un’altro dopo la mezz’ora su Fares. Sui gol subiti può davvero poco.

TOLOI 6.5: le poche notizie positive di questa sera arrivano anche da lui, ultimo baluardo a cedere di una squadra oggi davvero troppo fragile. Sfortunato in occasione del raddoppio, una sua leggera deviazione rende imparabile la conclusione di Petagna a Gollini.

PALOMINO 5.5: primo tempo tutto sommato sufficiente, ma nella ripresa non appare all’altezza.

MASIELLO 6: nel finale va vicino al gol. E’ lui l’attaccante più pericoloso dell’Atalanta di questa sera: il che la dice molto lunga…

CASTAGNE 5.5: si vede a tratti, ma senza incidere particolarmente.

DE ROON 5.5: forse tra i migliori del primo tempo, cala vistosamente nella ripresa e, già ammonito, rischia grosso in un paio di occasioni inducendo il mister al cambio nel finale (PASALIC s.v.: dentro nel finale, a gara oramai compromessa).

FREULER 5: in ombra, poche giocate importanti, diversi palloni persi in maniera inspiegabile da uno come lui. Non ci siamo.

GOSENS 5: manca la Dea oggi in campo, ma mancano anche i tanti palloni spioventi in area dalle fasce che stasera non sono pervenuti. Colpa anche sua. Si macchia del fallo da cui nasce la punizione dell’1-0.

RIGONI 5: un paio di discrete giocate in avvio, poi sbaglia tanti, troppi passaggi e rimedia anche una ammonizione evitabile; dulcis in fundo un pallone perso ingenuamente dopo la mezz’ora manda fuori di se il Gasp che lo cambia addirittura prima della fine del primo tempo. Non ci siamo. (ILICIC 5.5: il suo ritorno non incide, tuttavia bisogna riconoscergli tutte le attenuanti del caso dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo da gioco)

SERATACCIA PER RIGONI, SOSTITUITO DA ILICIC A FINE PRIMO TEMPO

ZAPATA 5: parte bene con un bel colpo di testa fuori di poco, poi il nulla. Vuoi che non riceve palloni importanti, vuoi che non riesce a trovare lo spunto giusto, ma questa sera il confronto con l’ex Petagna è impietoso nei suoi confronti.

PAPU GOMEZ 5.5: se manca la luce è difficile che la macchina funzioni; e il Papu di questa sera è troppo poco per poter dar quel qualcosa in più che è mancato all’Atalanta in campo. Qualche guizzo, ma anche diversi palloni persi o sprecati. No, serve ben altro. (BARROW s.v.: anche lui dentro nel finale, può far davvero poco per cambiare le cose)




L’Atalanta non segna più, l’ex Petagna si: Dea ancora al tappeto

SERIE A, QUARTA GIORNATA

SPAL-ATALANTA 2-0: NERAZZURRI A TRATTI INGUARDABILI

Chi sperava in una sosta salutare è rimasto deluso: l’Atalanta ripete, se non peggiora, in quel di Ferrara le sensazioni avute nella gara di Bergamo contro il Cagliari: Copenaghen è tutt’altro che alle spalle. Lenta, prevedibile e mai pericolosa, la squadra del Gasp parte discretamente ma poi si lascia andare in balia di una Spal che ci crede di più, mette più grinta e determinazione ed alla fine porta a casa la vittoria con merito grazie alla doppia vendetta dell’ex Petagna, che ne fa due in dieci minuti in avvio di ripresa e regala due grossi dispiaceri ai suoi ex tifosi dopo che già nel primo tempo Gollini aveva salvato i nerazzurri proprio con una bella parata sull’ariete triestino. Momento difficile per Gomez e compagni, come forse non si era davvero più abituati negli ultimi due anni: il mister avrà davvero il suo bel da fare.

Ferrara: la splendida cornice di pubblico del nuovo stadio Mazza, fresco di ristrutturazione estiva e che ospita questa sera la prima gara dopo le opere di ammodernamento, fanno da contorno al terzo monday-match su quattro di campionato di un’Atalanta che arriva in quel di Ferrara per riprendere il discorso in campionato dopo la maledetta settimana di fine settembre che ha visto l’esclusione dei nerazzurri dall’Europa League e la sconfitta interna subita dal Cagliari; se la sosta quindi sarà stata un toccasana per Papu e compagni lo scopriremo quindi stasera contro un avversario motivato e in forma (oltre che avanti due lunghezze sulla Dea in classifica) come la Spal degli ex Kurtic, Paloschi, Floccari e, soprattutto, Andrea Petagna.

RIGONI SI, PASALIC NO: mister Gasperini non si nasconde e propone un’Atalanta a trazione anteriore con Rigoni al posto di Pasalic a ispirare i due davanti Gomez e Zapata mentre dietro torna Gollini tra i pali con Gosens e Castagne sulle fasce. Nella Spal, oltre agli ex in campo Kurtic e Petagna, occhio alle iniziative di Felipe e alla qualità di quel Lazzari a lungo oggetto del desiderio atalantino in estate.

GOLLINI SUPER SU PETAGNA: la partita inizia ed al quinto Gosens mette subito dentro un bel pallone in area per Zapata che colpisce di testa mandando fuori di poco il pallone; è tuttavia un fuoco di paglia quello dei nerazzurri che restano preda della maggior forza fisica della Spal che prende in mano l’iniziativa ed a ridosso del quarto d’ora ci prova da fuori con Antenucci ma con scarsa precisione e vanno invece vicinissimi al gol a metà del primo tempo quando è strepitoso il riflesso di Gollini sulla conclusione in diagonale in area di Petagna con la sfera che finisce in corner.

LA DEA NON VA, GASP METTE ILICIC: l’andamento della gara e l’atteggiamento della sua Atalanta non soddisfano per nulla mister Gasperini che va su tutte le furie alla mezz’ora di fronte all’ennesimo pallone perso ingenuamente da Rigoni e ne fa paga le conseguenze poichè il tecnico nerazzurro inserisce al minuto trentasette Ilicic proprio al posto dell’argentino. Poche le emozioni dell’ultima parte di un primo tempo in cui la Spal continua a mantenere l’iniziativa ed i nerazzurri faticano davvero tanto a proporre qualcosa di interessante. Due minuti di recupero e il primo tempo va così in archivio con il punteggio ancora fermo sullo 0-0.

UN, DUE… PETAGNA, CHE VENDETTA!: la ripresa prende il via e per i nerazzurri si fa subito grigia al quinto quando la Spal fa centro e passa sugli sviluppi di un calcio di punizione dove Gollini respinge a terra la prima conclusione ma non può nulla quando Petagna (si, proprio lui) si ritrova sui piedi il pallone facile facile da spedire in rete e portar così avanti la squadra di Semplici. All’ariete triestino tuttavia non basta un gol contro la sua ex squadra e, cinque minuti più tardi, la vendetta può dirsi completa quando riceve palla in area, conclude in porta con la deviazione di Toloi che diventa quasi decisiva nello spiazzare Gollini che nulla può: 2-0 per la Spal, mentre per la Dea è notte fonda.

PETAGNA,
L’EX CHE FA PIANGERE LA DEA

DEA IRRICONOSCIBILE: la prestazione sin li appena sufficiente dell’Atalanta diventa così ampiamente negativa per una squadra che non trova modo di reagire ed appare così lontanissima parente della bella squadra ammirata nelle prime due giornate di campionato. Gasperini prova a cambiar qualcosa inserendo prima Pasalic per De Roon e, in ultimo, anche Barrow al posto di uno zoppicante Gomez, ma l’azione più pericolosa è di Masiello che va vicino al gol con un diagonale che finisce fuori di un nulla a dieci dalla fine mentre in precedenza Fares aveva sfiorato il tris per la Spal con una conclusione in area respinta da Gollini, tra i pochi a salvarsi stasera. In pieno recupero protestano i nerazzurri per un contatto subito da Ilicic probabilmente dentro l’area di rigore della Spal ma il direttore di gara opta solamente per una punizione dal limite che lo sloveno spedisce sul fondo. Ma sarebbe cambiato comunque poco, l’Atalanta esce nuovamente sconfitta e a testa bassa al triplice fischio finale: la sindrome di Copenaghen pare tutt’altro che curata, e domenica il Milan ci attende a San Siro…

IL TABELLINO

SPAL-ATALANTA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 5′ s.t. Petagna (S), 11′ s.t. Petagna (S)

SPAL (3-5-2): Gomis; Cionek, Vicari (33′ s.t. Djourou), Felipe; Lazzari (41′ s.t. Simic), Kurtic, Schiattarella, Missiroli (27′ s.t. Everton Luiz), Fares; Petagna, Antenucci – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-3): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, de Roon (30′ s.t. Pasalic), Freuler, Gosens; Rigoni (38′ p.t. Rigoni), Zapata, Gomez (33′ s.t. Barrow) – All.: Gasperini

ARBITRO: Maurizio Mariani di Aprilia

NOTE: serata umida – terreno in perfette condizioni – spettatori: 16mila circa – ammoniti: 6′ p.t. Freuler (A), 36′ p.t. Rigoni (A), 40′ p.t. Petagna (S), 15′ s.t. Felipe (S), 19′ s.t. de Roon (A), 49′ s.t. Everton Luiz (S), 49′ s.t. Ilicic (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, dopo la sosta ricomincia dalla Spal il cammino in campionato

FERRARA, ORE 20.30

IL CAMMINO RIPARTE NELLA SFIDA AI TANTI EX

Si ricomincia: archiviata la sosta per le nazionali, l’Atalanta riprende questa sera il suo cammino di campionato chiudendo in quel di Ferrara la quarta giornata con la sfida alla Spal dei tanti ex nerazzurri. Gara importante per i ragazzi del Gasp, chiamati a riscattare lo scivolone interno con il Cagliari nella nefasta settimana coincisa con la prematura uscita dall’Europa League. Non sarà però facile contro questa Spal, che questa sera inaugura lo stadio dopo i lavori estivi di ristrutturazione, e che ha sorpreso tutti in questo avvio di campionato e stazione due punti davanti proprio ai nerazzurri: gli ex Kurtic, Paloschi e (ultimo, ma non in ordine di importanza) Petagna cercheranno di fare un brutto scherzetto ai loro vecchi compagni di squadra che invece proveranno a cercar un successo che varrebbe proprio il sorpasso in classifica ai ferraresi.

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FORMAZIONE, LE ULTIME: con l’infermeria praticamente vuota, mister Gasperini conta su ampia abbondanza in ogni reparto ed orientato a puntare in avanti su Gomez e Zapata con Pasalic a supporto mentre dietro torna Bellini tra i pali. Convocato dopo gli ormai noti problemi ai denti anche Ilicic, che però è molto probabile parta dalla panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SPAL (3-5-2): 1 Gomis; 4 Cionek, 23 Vicari, 27 Felipe; 29 Lazzari, 19 Kurtic, 16 Valdifiori, 6 Missiroli, 93 Fares; 7 Antenucci, 29 Petagna – A disp.: 32Milinkovic Savic, 22 Thiam, 3 Djourou, 5 Simic, 33 Costa, 24 Dickmann, 28 Schiattarella, 25 Everton Luiz, 8 Valoti, 43 Paloschi, 10 Floccari, 11 Moncini – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2): 91 Gollini; 2 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 21 Castagne, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 88 Pasalic; 10 Gomez, 91 Zapata – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 23 Mancini, 19 Djimsiti, 33 Hateboer, 53 Alì Adnan, 7 Reca, 4 Valzania, 22 Pessina, 24 Rigoni, 72 Ilicic, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia





Le pagelle di Spal-Atalanta

PETAGNA OGGI NON VA, BARROW E’ PIU’ DI UNA BELLA PROMESSA

Non tante le notizie positive in una partita dove i ragazzi del Gasp hanno decisamente faticato contro un avversario tosto ed in salute; certo oggi Petagna non ha convinto, ma nemmeno l’innesto di Cornelius ha cambiato le cose. Mossa vincente del Gasp quella di Barrow, che ha creato più di un problema alla difesa emiliana. La davanti Gomez non brilla ma è ancora decisivo trovando il rigore del pareggio firmato poi da De Roon.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: nozze coi fichi secchi, atto secondo. Un po’ come con la Samp deve far di necessità virtù, stavolta però i suoi appaiono in ulteriore calo fisico contro una squadra rocciosa come la Spal. La corsa all’Europa si complica, tuttavia i buoni segnali dati da Barrow fanno sperare…

BERISHA 6: subito decisivo su Grassi, poi rischia di farla grossa con quel tiro di Viviani che gli scappa via come una saponetta. Nella ripresa è graziato dalla traversa. Poco altro da dire.

MANCINI 5.5: le prende e le da, ma oggi il suo appare un passo indietro rispetto a quanto fatto vedere con la Samp. Nel recupero rischia per un intervento su Grassi.

PALOMINO 6: quelli della Spal lo fanno un po’ dannare ma tutto sommato se la cava senza errori particolari. (BARROW 6.5: mette pepe alla gara, tira in porta e gli piace tener palla. Un bel segnale, il ragazzo continua a crescere. Lo rivedremo spesso).

MASIELLO 6.5: anche per lui un bel rischio nel finale sull’ex Paloschi, complessivamente però la sua è forse la prova più positiva nel reparto arretrato nerazzurro.

HATEBOER 5.5: siamo sempre li, se si pensa a Conti lo scorso anno non ci sono paragoni, tuttavia oggi arriva sempre a far cose egregi per poi andar in apnea al momento dell’ultimo passaggio. Così così.

FREULER 5.5: oggi troppo nervoso e poco propositivo, anche lui deve forse tirare il fiato.

DE ROON 6.5: salva baracca e burattini prendendosi la responsabilità di calciare quel rigore che pesa un macigno e che mette alle spalle del portiere in una partita di grande sacrificio per lui. Bene.

GOSENS 5: parte benissimo sfiorando anche il gol in avvio, poi evapora con il passare dei minuti.

CRISTANTE 6: meglio nella ripresa dopo un primo tempo al di sotto delle aspettative. Energie in calo anche per lui.

PETAGNA 5: oggi combina poco, non riesce nemmeno ad aver palloni particolarmente importanti, ma rimedia un giallo pesante che lo terrà fuori con l’Inter. Brutta tegola. (CORNELIUS 5.5: non riesce ad incidere particolarmente, l’effetto-sorpresa del cambio svanisce subito).

GOMEZ 6.5: sbaglia cose non da lui, è vero, però alla fine il rigore se lo procura lui e, nella pochezza generale la davanti è sempre il più insidioso. (TOLOI s.v.: entra negli ultimi due minuti)