Serie A, i risultati dopo la 8a giornata

NAPOLI INARRESTABILE, SOLO L’INTER RESTA IN SCIA

L’ottava giornata di campionato si apre con la clamorosa stacca interna della Juve contro la Lazio (autentica bestia nera dei bianconeri, sconfitti ad agosto in supercoppa proprio dai biancocelesti) che consente al Napoli di allungare ulteriormente grazie al successo in casa della Roma; dietro insegue solo l’Inter che, trascinata da Icardi, vince il derby col Milan (terza sconfitta consecutiva per i rossoneri) e si mantiene a due punti dai partenopei in attesa della supersfida di settimana prossima. Bene Bologna e Fiorentina, mentre in coda primo successo del Verona e anche per il Genoa a Cagliari. Vediamo ora tutti i risultati di questa avvincente giornata insieme ai marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

14/10
ore 18
Juventus-Lazio 1-2: 24′ Douglas Costa (J), 47′, 54′ rig. Immobile (L)

ore 20.45
Roma-Napoli 0-1: 20′ Insigne

15/10
ore 12.30
Fiorentina-Udinese 2-1: 28′, 57′ Thereau (F), 72′ Samir (D)

ore 15
Bologna-Spal 2-1: 30′ Poli (B), 50′ aut. Salamon (B), 89′ Antenucci (S)

Cagliari-Genoa 2-3: 8′ Galabinov (G), 36′ Taarabt (G), 48′ Pavoletti (C), 76′ Rigoni (G), 80′ Joao Pedro (C)

Crotone-Torino 2-2: 25′ Rohden (C), 54′ Iago Falque (T), 65′ Martella (C), 93′ De Silvestri (T)

Sampdoria-Atalanta 3-1: 21′ Cristante (A), 57′ Duvan Zapata (S), 60′ Caprari (S), 69′ Linetty (S)

Sassuolo-Chievo Verona 0-0

ore 20.45
Inter-Milan 3-2: 28′ Icardi (I), 56′ Suso (M), 63′ Icardi (I), 81′ aut. Handanovic (M), 90′ rig. Icardi (I)

16/10
ore 20.45
Verona H.-Benevento 1-0: 74′ Romulo (V)

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS Ultime giornate
1 Napoli 24 8 8 0 0 26 5
V V V V V
2 Inter 22 8 7 1 0 17 5
V V V N V
3 Juventus 19 8 6 1 1 21 7
P N V V V
4 Lazio 19 8 6 1 1 21 10
V V V P V
5 Roma 15 7 5 0 2 14 5
P V V V V
6 Sampdoria 14 7 4 2 1 11 9
V P VNN
7 Bologna 14 8 4 2 2 8 8
V V V N P
8 Torino 13 8 3 4 1 14 13
NNP VN
9 Chievo V. 12 8 3 3 2 9 9
NV VNN
10 Milan 12 8 4 0 4 12 13
P P P V V
11 Fiorentina 10 8 3 1 4 12 11
V P N P V
12 Atalanta 9 8 2 3 3 13 13
P N N VN
13 Udinese 6 8 2 0 6 13 15
P V P P P
14 Cagliari 6 8 2 0 6 6 14
P P P P V
15 Crotone 6 8 1 3 4 6 14
NNV P P
16 Verona H. 6 8 1 3 4 4 16
V N P N P
17 Genoa 5 8 1 2 5 8 13
V P P N P
18 Spal 5 8 1 2 5 7 14
P N P P P
19 Sassuolo 5 8 1 2 5 4 15
NP P V P
20 Benevento 0 8 0 0 8 2 19
P P P P P



Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

BENE BOMBER-CRISTANTE, POI TANTE PROVE DOUBLE-FACE

Giornata davvero dal doppio volto per i ragazzi del Gasp passati dalla gloria del primo tempo ai nefasti della ripresa: e Cristante si ritrova così da bomber ed eroe di giornata a migliore in campo di una truppa che si scioglie come neve al sole nella seconda metà del match: nemmeno gli innesti di Gomez e Cornelius cambiano l’andazzo di una gara ormai compromessa con il mister blucerchiato Giampaolo che da scacco matto al Gasp con i cambi nell’intervallo.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 5.5: mette in gabbia la Samp nel suo derby personale in quel di Marassi ma non trova le giuste misure alle mosse del collega blucerchiato nell’intervallo che spengono la sua sin li bella Atalanta e la costringono alla resa. C’è da lavorare, ma siamo sicuri che troverà le giuste contromisure.

BERISHA 6: inizio col brivido, ma poi passa praticamente un tempo da spettatori e si ritrova nella ripresa ad incassarne tre senza nemmeno capire nemmeno lui come.

MASIELLO 6: un salvataggio importante nel finale di primo tempo, ma nella ripresa cede il fianco ad una Samp che sale un po’ da tutte le parti. Comunque sufficiente.

CALDARA 5.5: nel momento apatico dei suoi anche lui non riesce a porre rimedio subendo quel quarto d’ora da dimenticare che costa la partita.

PALOMINO 5.5: anche per lui pochi problemi nel primo tempo, ma nella ripresa patisce parecchio l’imprevedibilità di una Samp che sorprende un po’ ovunque i ragazzi del Gasp.

HATEBOER 6: benino, qualche sprint dei suoi di buona fattura, poi un po’ opaco nella ripresa nel grigiore generale.

DE ROON 5: si vede poco anche nel buon primo tempo dei suoi, poi nella ripresa sparisce dai radar sino alla sostituzione (GOMEZ 5.5: entra e prova a scuotere i suoi ma resta anche lui con le polveri bagnate sciupando un paio di opportunità che meritavano miglior sorte).

FREULER 5.5: peccato per quella botta da fuori che il portiere gli respinge di pugno nel primo tempo, poi nella ripresa soffre parecchio lo scompiglio generale e rimedia persino una sciocca ammonizione nel finale.

SPINAZZOLA 5.5: primo tempo in cattedra, con il lancio preciso sulla testa di Cristante per il gol del vantaggio e diverse buone giocate degne del suo nome, poi anche per lui scende il buio.

CRISTANTE 6.5: segna ancora e va pure vicino al raddoppio: i gol non dovrebbero nemmeno toccare a lui ma in questo avvio di stagione è sicuramente un’arma in più per il Gasp; se solo avesse segnato anche il secondo…

PETAGNA 5: movimento e passaggi non mancano ma il coraggio di concludere quello, come una costante, si. Peccato, perchè è forse questo il vero, grande suo problema che gli ha sinora impedito di esplodere definitivamente. (CORNELIUS 5.5: entra a gara compromessa, ha il merito di crearsi un paio di occasioni che però non concretizza).

ILICIC 5: tutto (o quasi) in una conclusione respinta di pugni da Puggioni, e qualche giocata discreta ma poi sfumata sul più bello. Da rivedere anche lui. (VIDO s.v.: non ha modo di farsi particolarmente notare, ingiudicabile).

 




Stregata da se stessa, l’Atalanta segna e domina, ma non basta: la Samp la ribalta, 3-1

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 3-1: GIAMPAOLO AZZECCA I CAMBI, DEA K.O.

Sconfitta davvero incredibile quella maturata a Marassi per i ragazzi del Gasp, che pagano caro un atteggiamento poco concreto sotto porta in un primo tempo letteralmente dominato e sbloccato solamente dall’illusorio gol di Cristante; le tante occasioni fallite per chiudere il conto consentono alla Samp di riorganizzarsi durante l’intervallo e trovare le giuste controffensive con gli innesti di Linetty e Caprari che saranno decisivi per ribaltare il match: infatti bastano quindici minuti di ripresa ai padroni di casa per stravolgere le gerarchie del primo tempo e chiudere i conti prima trovando il pari con Zapata, poi mettendo la freccia con Caprari e a venti dalla fine, mettere in ghiaccio il match proprio con Linetty. Sconfitta bruciante, ma che può servire per il futuro a questi ragazzi che hanno il brutto difetto di non riuscir mai a concretizzare le tante belle azioni sviluppate; c’è da lavorare insomma, ma il calendario non da tregua: giovedì c’è l’Apollon a Reggio Emilia per la terza, fondamentale, gara di Europa League.

Genova: una partita dai due volti, ma con l’impronta evidenti di entrambi gli allenatori con il nostro Gasperini che tiene in scacco per un tempo la Samp di Giampaolo ma non ha la lucidità giusta per metterla all’angolino e chiudere i conti nel momento in cui i padroni di casa erano in tilt; esattamente l’opposto di quanto il tecnico blucerchiato riesce a capitalizzare nella ripresa quando, con i cambi scuote il match e la ribalta andando a centro tre volte in altrettante occasioni nel giro di un quarto d’ora e dando scacco alla truppa atalantina che si ferma così dopo sette risultati utili consecutivi tra campionato e Europa League.

PAPU IN PANCHINA: Gasperini, probabilmente in vista dell’Europa League, lascia Gomez in panchina e in attacco si affida a Petagna, assistito da Ilicic. La Sampdoria, si affida alla vena realizzativa di Zapata e Quagliarella, e conta di far valere il fattore Marassi dove ne ha fatte le spese anche il Milan di recente.

AVVIO INCERTO, POI SOLO DEA: il mister si affida così Cristante dietro le punte, azzeccando in pieno la mossa. Il fantasista improvvisato causa una sorta di cortocircuito nella difesa della Samp: quando si inserisce, mentre Ilicic e Petagna si allargano, infatti, Torreira non lo segue e i centrali non trovano mai il tempo giusto per prenderlo. Dopo l’illusorio avvio, con l’errore di Berisha, che perde palla sull’attacco di Quagliarella, ma rimedia ribattendone il tiro, la sfida si mette in discesa per i bergamaschi: Puggioni para le conclusioni di Ilicic e Freuler, poi vede sfilare vicino al palo destro quella di Cristante.

CRISTANTE PER L’ILLUSIONE: il motore dei nerazzurri aumenta sempre più i suoi giri sino a sbloccare meritatamente il match: Puggioni cade nell’errore, uscendo a vuoto sul cross di Spinazzola e aprendo così la strada alla conclusione semplice, di testa, dell’incursore Cristante. La reazione blucerchiata è stentata, con il solo Zapata capace di rendersi pericoloso su assist di Praet, il tiro del colombiano, però, trova Berisha pronto alla respinta. Ultimo di un telegramma di un primo tempo che va così in archivio con i nostri avanti meritatamente nel punteggio.

GIAMPAOLO CAMBIA, E’ BLACK-OUT: secondo tempo che si apre con due cambi che si riveleranno decisivi con mister Giampaolo che inserisce Caprari e Linetty, rapidità e forza, per Ramirez e Verre, capovolgendo le sorti del match: Gasperini, nel frattempo, si è fatto più cauto, arretrando un po’ Cristante e spostando Ilicic su Torreira. Ma la Samp dilaga: all’undicesimo arriva il pari, Quagliarella salta Berishia in uscita defilata e mette in mezzo per la testa di Zapata che fa 1-1. Tutto da rifare.
CAPRARI-LINETTY, SI VA A PICCO: ma il peggio deve ancora arrivare: con i nerazzurri in bambola al quarto d’ora arriva il sorpasso, ancora su intuizione del colombiano a liberare Strinic e cross vincente per Caprari. Il colpo finale arriva da Linetty, su invenzione assist di Praet, e incursione perfetta con annessa conclusione vincente al minuto ventiquattro.
UNA LEZIONE DI CUI FAR TESORO: all’Atalanta non basta così l’ingresso di Gomez dopo il gol del 2-1, l’argentino fallisce anche un paio di buone occasioni quando la Dea prova a scuotersi nuovamente nel finale per tornare almeno in partita; dentro anche Cornelius e Vido con Gasperini che prova il tutto per tutto, ma il danese viene stoppato due volte da Puggioni nei minuti finali. Poco altro da aggiungere, pare tutto un film già visto, con un’Atalanta bella, a tratti straripante e convincente ma che finisce sempre col raccogliere meno di quanto seminato: un film già visto ad esempio a Firenze dove, tuttavia, si era portato a casa la pellaccia, oggi invece lo specchiarsi troppo in se stessa e l’eccessivo compiacimento ha portato ai nerazzurri una lezione che, se ne faranno tesoro in futuro, potrà anche rivelarsi salutare. Intento però testa bassa e pedalare, giovedì c’è l’Apollon in Europa League, e qui si che c’è da badare al sodo senza troppi fronzoli.

IL TABELLINO:

SAMPDORIA-ATALANTA 3-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 21′ Cristante (A), 56′ Zapata (S), 60′ Caprari (S), 68′ Linetty (S)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Strinic, Regini, Silvestre, Bereszynski; Praet, Torreira, Verre (dal 46′ Linetty); Ramirez (dal 46′ Caprari); Quagliarella, Zapata (dall’88’ Kownacki) – A disposizione: Krapikas, Tozzo; Andersen, Sala, Caprari, Djuricic, Alvarez, Ferrari, Murru – Allenatore: Giampaolo

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Spinazzola, Freuler, De Roon (dal 63′ Gomez), Hateboer; Cristante, Petagna (dal 67′ Cornelius), Ilicic (dal 72′ Vido) – A disposizione: Rossi, Gollini; Orsolini, Gosens, Castagne, Kurtic, Mancini, Haas, Bastoni – Allenatore: Gasperini

ARBITROMariani di Aprilia

NOTE: spettatori 20. 000 circa – ammoniti: Freuler, Hateboer e Cristante (A), Silvestre, Caprari e Regini (S)  – espulsi: nessuno – recuperi: p.t. 1′, s.t. 3′.




Atalanta, inizia dalla Samp un altro ciclo di ferro

GENOVA, ORE 15

DORIA NEL MIRINO, E GIOVEDI’ C’E’ L’APOLLON

Dopo la pausa per le nazionali, riecco il campionato di serie A che ricomincia oggi per i nerazzurri di Gasperini con la insidiosa trasferta di Genova in casa di una Samp partita alla grande in questo primo frangente di stagione ma reduce tuttavia dal brutto scivolone dell’ultimo turno contro l’Udinese. Gara importante per Gomez e compagni, molti dei quali reduci dagli impegni delle rispettive nazionali e quindi non certo in condizione fisica ideale: quella di Marassi è il primo appuntamento dell’ennesimo ciclo di ferro per i nerazzurri che giovedì torneranno in campo a Reggio Emilia contro l’Apollon Limassol per un altro fondamentale appuntamento di Europa League per un calendario che vedrà i ragazzi del Gasp impegnati praticamente ogni tre giorni da qui alla prima domenica di novembre. Una serie di test severissimi per capire ancor di più le reali possibilità di questa squadra che non vuol smettere di stupire.

AVVISO IMPORTANTE

L’appuntamento consueto con il racconto del match di questo pomeriggio a Marassi e delle pagelle è posticipato alla serata di questa sera a causa di un impegno che occuperà gran parte della giornata di chi vi sta scrivendo. Seguiremo live il match in diretta dalla nostra pagina Facebook come d’abitudine ma è quindi posticipato di qualche ora l’appuntamento con i nostri articoli sul sito Mondoatalanta.it. Grazie

LE PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-3-1-2): 1 Puggioni; 24 Bereszynski, 26 Silvestre, 19 Regini, 17 Strinic; 21 Verre, 34 Torreira, 18 Praet; 90 Ramirez; 91 Zapata, 27 Quagliarella. A disp.: 92 Tozzo, 13 Ferrari, 3 Andersen, 7 Sala, 29 Murru, 10 Djuricic, 16 Linetty, 11 Alvarez, 9 Caprari, 99 Kownacki. All. Gianpaolo.

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Palomino; 33 Hateboer, 11 Freuler, 4 Cristante, 37 Spinazzola; 72 Ilicic, 29 Petagna, 10 Gomez. A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 95 Bastoni, 28 Mancini, 21 Castagne, 15 De Roon, 27 Kurtic, 32 Haas, 7 Orsolini, 8 Gosens, 9 Cornelius, Vido. All. Gasperini.

ARBITRO: Mariani di Aprilia




Serie A, i risultati dopo la 7a giornata

NAPOLI FORZA SETTE: E’ IN TESTA DA SOLO

Turno di campionato che regala gol a grappoli ed emozioni, con il Napoli che si ritrova in vetta solitaria infilando la settima vittoria consecutiva con un perentorio 3-0 al Cagliari e sfruttando la frenata della Juventus a Bergamo. Al secondo posto con i bianconeri sale l’Inter, che piega a fatica il Benevento (alla settima sconfitta consecutiva ed ancora a zero punti); segue la Lazio che ne rifila sei al malcapitato Sassuolo. La Roma vince a San Siro e apre la mini-crisi del Milan mentre in coda importanti pari in rimonta per Verona e Crotone. Ricapitoliamo ora quanto successo in questa giornata con tutti i risultati, marcatori, e la nuova classifica:

I RISULTATI

30/9
ore 18
Udinese-Sampdoria 4-0:  27′ rig. De Paul, 66′ rig. e 85′ Maxi Lopez, 95′ rig. Fofana

ore 20.45
Genoa-Bologna 0-1: 73′ Destro

01/10
ore 12.30
Napoli-Cagliari 3-0: 5′ Hamsik, 41′ rig. Mertens, 47′ Koulibaly

ore 15
Benevento-Inter 1-2: 19′ e 22′ Brozovic (I), 42′ D’Alessandro (B)

Chievo V.-Fiorentina 2-1: 6′ Simeone (F), 25′ e 46′ Castro (C)

Lazio-Sassuolo 6-1: 27′ rig. Berardi (S), 46′ e 58′ Luis Alberto (L), 56′ De Vrij (L), 64′ e 70′ Parolo (L), 81′ rig. Immobile (L)

Spal-Crotone 1-1: 39′ Paloschi (S), 59′ Simy (C)

Torino-Verona H. 2-2: 31′ Iago Falque (T), 44′ Niang (T), 90′ Kean (V), 92′ rig. Pazzini (V)

ore 18
Milan-Roma 0-2:  72′ Dzeko (R), 77′ Florenzi (R)

ore 20.45
Atalanta-Juventus 2-2: 21′ Bernardeschi (J), 24′ Higuain (J), 31′ Caldara (A), 67′ Cristante (A)

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS Ultime giornate
1 Napoli 21 7 7 0 0 25 5
V V V V V
2 Juventus 19 7 6 1 0 20 5
NV V V V
3 Inter 19 7 6 1 0 14 3
V V N V V
4 Lazio 16 7 5 1 1 19 9
V V P V V
5 Roma 15 6 5 0 1 14 4
V V V V P
6 Torino 12 7 3 3 1 12 11
NP V N V
7 Milan 12 7 4 0 3 10 10
P P V V P
8 Sampdoria 11 6 3 2 1 8 8
P V N N V
9 Chievo V. 11 7 3 2 2 9 9
V V N N P
10 Bologna 11 7 3 2 2 6 7
V V N P P
11 Atalanta 9 7 2 3 2 12 10
NNV N V
12 Fiorentina 7 7 2 1 4 10 10
P N P V V
13 Udinese 6 7 2 0 5 12 13
V P P P V
14 Cagliari 6 7 2 0 5 4 11
P P P V V
15 Spal 5 7 1 2 4 6 12
NP P P P
16 Crotone 5 7 1 2 4 4 12
NV P P P
17 Sassuolo 4 7 1 1 5 4 15
P P V P P
18 Verona H. 3 7 0 3 4 3 16
NP N P P
19 Genoa 2 7 0 2 5 5 11
P P N P P
20 Benevento 0 7 0 0 7 2 18
P P P P P



Le pagelle di Atalanta-Juventus

BERISHA DIVENTA EROE, CALDARA MONUMENTALE

Match veramente incredibile quello dei ragazzi del Gasp, che dopo venti minuti parevano all’angolo come un pugile inerme e che hanno tirato fuori l’ennesima rimonta-capolavoro che vale anche un altro pareggio preziosissimo oltre che prestigioso. Tra gli eroi di serata Berisha, che riscatta l’erroraccio sul gol con una parata determinante sul penalty di Dybala mentre Caldara segna, ma la in mezzo è un autentico muro e che non si fa troppi scrupoli a segnare alla sua futura squadra. Note dolenti in avanti con un Cornelius disastroso, sostituito dopo mezz’ora o poco più e con uno Spinazzola che ha sentito un po’ troppo il peso della partita.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: perchè alla fine la partita la cambia ancora lui, ed il vero fenomeno della squadra è questo signore coi capelli grigi che sta facendo sognare una intera tifoseria. Sbaglia con Cornelius, corregge in corsa la sua Atalanta che si rialza e mette la Juve all’angolino e rimonta fino all’incredibile pareggio. Un mago!

BERISHA 7: il voto è una via di mezzo tra il brutto inizio e quello svarione che apre la strada all’1-o di Bernardeschi e il rigore parato a Dybala che vale come un gol. Direi che si è ampiamente riscattato. Grande!

MASIELLO 7: ennesima partita da applausi, la Juve all’inizio non la fa vedere a nessuno, poi però esce alla grande e concede davvero pochissimo ai quotati bianconeri di Allegri.

CALDARA 8: mostruoso. Trova un altro gol, poi la dietro in assenza di Toloi è lui il vero leader di un reparto che scricchiola in avvio ma poi riesce a metter alle corde anche una corazzata come quella bianconera.

PALOMINO 6: perde Higuain un paio di volte, una delle quali è fatale per il raddoppio bianconero. Poi riesce a mettersi a posto nella ripresa, tuttavia gli errori in precedenza hanno pesato e non poco.

HATEBOER 6.5: in un paio di occasioni fa veder i sorci verdi alla difesa della Juve, peccato che poi manchi un po’ troppo al momento dell’ultimo passaggio. Peccato.

CRISTANTE 7.5: sparisce a tratti nella partita, ma compare di nuovo al momento giusto e nel posto giusto quando il Papu pennella in mezzo quel cross che per la sua testa è quasi un gioco da ragazzi buttare alle spalle di Buffon e far esplodere lo stadio (DE ROON s.v.: entra nel finale).

FREULER 6.5: tanta sostanza la in mezzo anche in una serata in cui non riesce a farsi vedere come al solito. Bene.

SPINAZZOLA 5: la sente parecchio questa partita, probabilmente anche per le note vicissitudini di questa estate, tuttavia oltre ad un paio di accelerazioni nella ripresa non si vede altro. Un passo indietro.

KURTIC 5: mancava come titolare da diverse partite, tuttavia oggi non riesce a produrre una prestazione che possa in futuro far cambiare quelle che paiono gerarchie ben assodate.

CORNELIUS 4: impalpabile, tocca pochissimi palloni sbagliandoli e inducendo il Gasp al cambio subito dopo il gol di Caldara per crear ulteriori noie alla difesa bianconera. Bocciato. (ILICIC 6.5: dentro in una situazione difficilissima, aiuta i suoi nella ripresa ad andare all’inseguimento della rimonta. Buon impatto sul match).

GOMEZ 8: alla faccia di chi lo credeva stanco: su entrambi i gol c’è il suo zampino e il cross per il pareggio di Cristante è un cioccolatino da vedere, rivedere e vedere nuovamente per come dal suo piedino parta un pallone col contagiri che chiedeva solo di esser messo nel sacco. Immenso!

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, anche per la gara contro la Vecchia Signora sceglieranno loro il migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

GOMEZ: un plebiscito. Non segna, ma praticamente spalanca la porta bianconera ad entrambi i gol che permettono di rimontare la Signora che pensava forse troppo presto di aver la partita in tasca. Pilota i compagni con le sue giocate e fornisce due assist pazzeschi per arrivare così al 2-2.

IL PEGGIORE

SPINAZZOLA: purtroppo paga caro la partita contro la sua futura squadra e tutte le note vicende estive di cui abbiamo parlato fino alla noia. Peccato perchè a Lione si era visto qualcosa di buono, oggi un deciso passo all’indietro per lui. Ora però c’è la convocazione in nazionale che speriamo gli dia nuove energie e spirito per tornare ai fasti di un tempo.




La Signora scappa, ma questa Atalanta è sempre più infinita: ripresa la Juve, da 0-2 a 2-2!!!

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 2-2: CALDARA E CRISTANTE, DEA DA RIMONTA

Di questo passo qualcuno dovrà davvero aiutarmi a scrivere i testi, perchè trovare aggettivi nuovi per parlare di questa Atalanta ormai diventa davvero un compito difficilissimo: dominata per venti minuti da una grande Juve che va sul 2-0 grazie alle reti di Bernardeschi ed Higuain e la partita che pare in ghiaccio, ha la forza di rialzarsi, trovare poco dopo il gol che riaccende la speranza con Caldara e buttare il cuore oltre l’ostacolo nella ripresa trovando il pari con Cristante dopo una magia di Gomez, non arrendersi nemmeno quando un discutibile rigore concesso nel finale mette a tu per tu Berisha con Dybala e l’albanese che respinge la conclusione del fuoriclasse argentino che è il segno più tangibile che i ragazzi del Gasp possono davvero arrivare all’impresa, e così sarà. Il 2-2 finale consegna ai tifosi atalantini l’ennesima notte da sogno dopo il pari di Firenze domenica scorsa preso per i capelli, la strepitosa prova di Lione giovedì in Europa League, e questa sera contro la corazzata bianconera: e per fortuna che doveva essere un trittico di fuoco…

Bergamo: per dirla come ci piace fare ultimamente… “Signora, eccoci!”. Il trittico terribile sin qui superato alla grande dalla truppa del Gasp vede stasera l’ultimo atto con l’arrivo al Comunale della Juventus dei campioni, che sin qui ha fatto terra bruciata di tutte le squadre incontrate sulla sua strada: sei su sei in campionato le vittorie dei bianconeri che, vista anche le vittorie oggi di Inter e Napoli, non vorranno certo fermarsi; toccherà quindi a Gomez e compagni tirar fuori la prestazione formato gigante per provare a stoppare l’onda bianconera e, perchè no, andar a caccia di un successo che manca da sedici anni: difficile, specie se si pensa ai tanti sforzi fatti da domenica a Firenze e, soprattutto, nella straordinaria serata di giovedì a Lione in Europa League ma, si sa, tentare non costa nulla e, comunque vada, i nostri questa sera meriteranno solo applausi.

IL VICHINGO LA DAVANTI: squadra identica a quella di Lione fino al centrocampo mentre sono in avanti le novità che mister Gasperini propone per sorprendere i bianconeri con Cornelius al posto di Petagna in coppia con il Papu e Kurtic (che prende il posto di De Roon) ad ispirare i due che proveranno a creare problemi dalle parti di Buffon; nella Juve, Allegri ripropone dal primo minuto Higuain in avanti insieme ad un altro duo da paura con Dybala e Mandzukic con Bernardeschi all’esordio da titolare in questa stagione.

JUVE SUBITO LETALE: partita che prende il via nella straordinaria cornice di un Comunale gremito in ogni ordine di posto e con i bianconeri che prendono subito il comando delle operazioni e facendosi subito pericolosa al quarto d’ora con un traversone in area per Higuain che conclude sporco ma debole e Berisha sventa la minaccia; il portiere albanese tuttavia pasticcia invece al ventesimo quando i bianconeri sfondano ancora e passano grazie ad una botta da fuori di Matuidi che Berisha respinge male e Bernardeschi è li, a due passi, per metter in rete il pallone del vantaggio bianconero. La squadra del Gasp resta stordita dalla forza dei bianconeri che, tre minuti più tardi, vanno ancora a segno con una azione avvolgente fino all’area nerazzurra, palla da Higuain che si trascina dietro palla e marcatore e insacca il gol sotto l’incrocio su cui stavolta Berisha non può nulla ed i bianconeri sono già sul 2-0 dopo ventitre minuti.

CALDARA LA RIAPRE: l’Atalanta pare messa all’angolo dalla forza della capolista e invece trova le forze per reagire e rialzare la testa alla mezz’ora quando Gomez si guadagna una punizione dal limite simile a quella vincente di Lione, la botta è potente e stavolta sbaglia Buffon a respingere corto e Caldara è lesto da due passi a rimettere in pista la Dea dimezzando lo svantaggio. In concomitanza col gol, Gasperini opta subito per un cambio inserendo Ilicic al posto di un sin li impalpabile Cornelius.

INTERVALLO E SPERANZE: prendono coraggio i nerazzurri e subito il neo entrato Ilicic mette dentro un pallone al bacio per il connazionale Kurtic che però non riesce a colpir bene di testa un pallone che meritava sicuramente miglior fortuna. Partita che cala i suoi giri nel finale quando le emozioni scemano e si arriva senza squilli all’intervallo dopo un minuto di recupero concesso con la Juve avanti 2-1 ma con un’Atalanta che è apparsa viva dopo aver riaperto un match che pareva ormai chiuso dopo venti minuti di dominio bianconero.

IL VAR VEDE E PROVVEDE: match che riparte dopo il riposo e l’Atalanta sembra subito aggressiva andando alla conclusione in area con Hateboer al secondo minuto peccando però di precisione e pallone sul fondo. Al decimo Gasperini tenta subito il tutto per tutto inserendo anche Petagna per un Kurtic che esce e non la prende per nulla bene. Episodio importante all’undicesimo quando la Juve va in gol con un colpo di testa di Mandzukic ma in precedenza era stato commesso un fallo su Gomez da Lichtsteiner che sfugge l’arbitro ma non al Var: controllo dal monitor e il direttore di gara annulla il gol bianconero e ammonisce anche il giocatore svizzero.

CRISTANTE TESTA MAGICA, 2-2!: la Juve ha sin qui concesso veramente poco ai nerazzurri, ma quando lo ha fatto i ragazzi del Gasp sono stati letali e così, al ventunesimo, i nerazzurri completano la rimonta grazie ad un cross al bacio del Papu Gomez in area per la testa vincente di Cristante che mette alle spalle di Buffon e fa esplodere di gioia il Comunale: incredibile Atalanta, ecco il 2-2!

BERISHA IPNOTIZZA DYBALA: dopo l’incredibile rimonta pare proprio la squadra del Gasp ad averne di più rendendosi pericolosa due volte pericolosa prima con una bella galoppata di Spinazzola con conseguente cross che esce sul fondo sfiorando la traversa, poi con Hateboer che va sul fondo e tocca per Petagna che viene anticipato da Buffon in uscita. Ma la Juve risponde con una punizione pericolosissima di Dybala che Petagna tocca probabilmente di spalla in area respingendo la conclusione: per l’arbitro è rigore, e anche dopo il controllo del Var il direttore di gara conferma il tiro dagli undici metri per la Juve. Va dal dischetto lo specialista Dybala ma Berisha stavolta è strepitoso nel respingere la conclusione del giocatore argentino facendo esplodere di gioia il Comunale dopo aver trattenuto il respiro fino alla gran parata del portiere albanese che salva tutto.

AD ALTEZZA-JUVE: finale caldo, con la Juve che schiuma rabbia da tutte le parti ma l’Atalanta alza il muro in mezzo con l’innesto anche nel finale di De Roon al posto dell’applauditissimo Cristante ed impedisce così ai bianconeri di tornare a farsi pericolosi anche quando la il direttore di gara sancisce in ben sei i minuti di recupero: anni fa un extra-time del genere avrebbe intimorito i nerazzurri, costringendoli a ripiegare, non questa Atalanta che fa trascorrere i secondi senza affanni e si porta a casa l’ennesimo capolavoro di questa stagione, prendendosi un punto d’oro, salendo a nove punti in classifica ed ora può concedersi anche di tirare il fiato in questa pausa per gli impegni delle nazionali che servirà per ricaricar le pile e ricominciare con lo stesso spirito di adesso tra due settimana. E adesso tiriamo il fiato anche noi… ancora una volta, GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 2-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 21′ Bernardeschi (J), 24′ Higuain (J), 31′ pt Caldara (A); 22′ st Cristante

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, Cristante (43’st De Roon), Freuler, Spinazzola; Kurtic (11’st Petagna); Cornelius (32’pt Ilicic), Gomez. (Gollini, Castagne, Haas, Rossi, Vido, Gosens, Orsolini, Bastoni, Mancini). All. Gasperini.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (21’st Barzagli), Chiellini, Benatia, Asamoah; Bentancur, Matuidi; Bernardeschi (24’st Cuadrado), Dybala, Mandzukic (33’st Douglas Costa); Higuain – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Alex Sandro, Sturaro, Caligara – All.: Allegri

ARBITRO: Damato di Barletta

NOTE: cielo nuvoloso, terreno in buona condizioni – spettatori: 24 mila circa – al 38’st Berisha para un rigore a Dybala – ammoniti: Lichtsteiner, Gomez, Palomino, Petagna – calci d’angolo: 3-0 per la Juventus – recuperi: 1′ p.t. e 6′ s.t.