Le pagelle di Atalanta-Parma

GOSENS E IL VIZIETTO DEL GOL, ILICIC ISPIRATO QUANTO BASTA

Ottime notizie anche dalla partita odierna per il Gasp che vede i suoi ragazzi crescere mentalmente ma anche fisicamente. Gosens trova oggi il suo quarto gol consecutivo in altrettante partite mentre in mezzo la diga formata da De Roon e Freuler è a tratti insormontabile per gli avversari. Bene anche Ilicic, ispirato il giusto per mandar Muriel in porta nell’azione dell’1-0.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7.5: anche oggi la squadra risponde sul campo e continua la sua crescita che porta a risultati importanti ed al deciso miglioramento di una classifica ottima già di suo. Cambia davanti e anche questa scelta da i suoi frutti: segnano sia Muriel che Zapata mentre Mahele pare aver già capito cosa fare al cospetto del mister. Bene così!

GOLLINI 6.5: una sola parata, importante, nel finale sull’ex Cornelius nell’unico tiro in porta del Parma in tutta la partita. Per il resto è spettatore in campo.

TOLOI 6.5: partita poco impegnata per lui, lo si vede più spesso in fase offensiva che in quella difensiva.

PALOMINO 6.5: ordinaria amministrazione, il Parma risulta inoffensivo per quasi tutto il match.

DJIMSITI 6.5: idem come sopra, rende vano ogni minimo, timido tentativo da parte degli ospiti.

HATEBOER 7: bene, ottima prova anche per lui con diverse iniziative che ne mettono in mostra le capacità (CALDARA s.v.: dieci minuti scarsi in campo per lui, ma grande gioia nel rivederlo dopo il lungo infortunio. Bentornato Mattia!)

DE ROON 7: giganteggia in mezzo insieme a Freuler e lascia le briciole agli avversari. Tenta anche il gol dalla distanza nella ripresa ma senza fortuna.

FREULER 7: tanta roba anche lui, sempre più un insostituibile in questa squasdra. Bene. (MIRANCHUK 6: entra e sfiora anche il gol con un colpo di testa che esce di pochissimo. Sufficiente).

GOSENS 7.5: timbra anche oggi con una partita già sontuosa di suo ma ulteriormente valorizzata dal gol che chiude definitivamente il match. Il quarto centro consecutivo in campionato. Niente male. (MAHELE 7: il biglietto da visita è di quelli importanti, un paio di ottime ripartenze, e un gol sfiorato con una conclusione che il portiere Sepe gli devia in corner con una prodezza. Se il buongiorno si vede dal mattino…)

PESSINA 7: non segna oggi ma è sempre al centro dell’azione, muove palloni per tutti i compagni e quando può cerca anche la via del gol. C’è il suo zampino nell’azione del raddoppio. Molto bene.

ILICIC 7.5: la gara inizia in sordina? Niente paura, la risveglia lui con quell’assist con il goniometro che mette Muriel davanti al portiere. Bravo! (MALINOVSKYI 6: ci si aspetta sempre molto da lui, certo entrare in gare già sbloccate o comunque ormai decise non è mai facile. Sufficiente).

MURIEL 7.5: segna da subentrato, ma anche da titolare: sblocca il match ed è probabilmente il più pericoloso dei suoi nel primo tempo con almeno un paio di ulteriori opportunità guadagnate. Lascia il campo al connazionale di reparto nell’intervallo. (ZAPATA 7.5: anche lui ci mette davvero poco: tre minuti e… boom! Segna il raddoppio che taglia definitivamente le gambe al Parma. Determinante anche lui!).




Atalanta, una Befana ricca di gol e spettacolo: Parma travolto, altra vittoria per la Dea!

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-PARMA 3-0: TRIS AI DUCALI CON MURIEL, ZAPATA E GOSENS

Trappola evitata: contro un Parma in totale disarmo i nerazzurri avevano tutto da perdere dalla sfida ai ducali; invece la truppa del Gasp prosegue sulla strada di quanto di bello visto contro il Sassuolo e travolge anche il Parma conquistando altri tre punti preziosissimi per le ambizioni europee della Dea. Subito avanti con Zapata al quarto d’ora, il match non è mai in discussione fino alla ripresa quando Zapata entra e segna subito il raddoppio e poi Gosens firma il tris finale segnando il suo quarto gol consecutivo in altrettante partite. Nella ripresa c’è spazio anche per il neo acquisto Mahele che si presenta con una ottima prova e anche per il ritorno di Caldara dopo l’infortunio. La Befana nella sua calza distribuisce solo sorrisi e felicità ai tifosi atalantini.

Bergamo: calze appese nelle case di tutti i bambini (e non solo), la Befana questa notte ha dispensato dolci e carbone in tutto il mondo ed i tifosi nerazzurri sperano che la Dea possa aggiungere ulteriori gioie in questa ultima giornata delle festività natalizie. Di fronte a Bergamo oggi c’è il Parma, squadra in difficoltà e con un allenatore in bilico: motivo in più per non sottovalutare l’avversario, cosa che l’Atalanta non può permettersi se vuole continuare la risalita in classifica.

MURIEL SI, ZAPATA NO: senza lo squalificato Romero, il Gasp inserisce Toloi in difesa e cambia anche davanti il terminale offensivo con Muriel titolare e non Zapata mentre Ilicic e Pessina agiranno a sostegno del colombiano. Nel Parma, Liverani recupera l’ex Kurtic e davanti si affida a Inglese sosteuto da Karamoh.

ILICIC CREA, MURIEL REALIZZA L’1-0: qualche problema con la tecnologia di cui sono dotati i direttori di gara slittano di diversi minuti l’inizio del match che parte con circa otto minuti di ritardo e su ritmi piuttosto lenti fin quando, al quarto d’ora, Ilicic si infiamma e si inventa un diagonale profondo per Muriel che non si fa sfuggire l’occasione per superare Sepe e portare avanti la Dea.

OCCASIONI SOLO NERAZZURRE: trovato subito il vantaggio, l’Atalanta prova ad approfittare delle difficoltà degli ospiti per provare ad arrotondare il risultato: al ventunesimo Muriel servito bene al limite, si smarca ma il tiro è debole e facile preda di Sepe; sempre il colombiano al trentottesimo dopo un’azione avvolgente dei nerazzurri, va tiro alto sopra la traversa. Poco altro da aggiungere da li alla fine di un primo tempo che si chiude dopo due di recupero e con la Dea sin qui in controllo di un match che conduce 1-0 all’intervallo.

RIPRESA, ENTRA ZAPATA E FIRMA IL 2-0: primo cambio per il Gasp durante l’intervallo, avvicendamento in attacco con Muriel che esce e Zapata che entra in cambio all’inizio di una ripresa e lascia subito la sua impronta sul match al terzo minuto quando il colombiano è servito bene da Gosens (a sua volta imbeccato da Pessina) e non perdona Sepe portando i nerazzurri sul 2-0.

GOSENS TIMBRA ANCHE OGGI E FA TRIS: si fa sempre più ardua per il Parma, si diverte invece sempre più la squadra del Gasp: al nono bella iniziativa di Ilicic che entra in area ma conclude sull’esterno della rete. Poi altro cambio in casa nerazzurra con Malinovskyi che entra in campo al posto di Ilicic e l’Atalanta che trova anche il tris che porta ancora la firma di Gosens che va ancora a segno per la quarta partita consecutiva e mette in ghiaccio definitivamente il match.

MAEHLE SI PRESENTA SFIORANDO IL POKER: proprio il tedesco lascia il campo dopo pochi minuti dal gol segnato con il neo acquisto Mahele che fa il suo esordio con la maglia nerazzurra ed anche Freuler che esce per Miranchuk: e proprio il danese è pericolosissimo alla mezz’ora quando calcia a colpo sicuro e Sepe gli nega la gioia del gol all’esordio dopo l’ottimo assist di Zapata. Altra bella notizia per i nerazzurri arriva a dieci dalla fine quando torna in campo anche Mattia Caldara dopo il lungo infortunio con Hateboer che lascia il campo.

DEA SULLA STRADA GIUSTA, AVANTI TUTTA!: nel finale sfiora il gol anche Miranchuk con un colpo di testa al quarantesimo fuori di pochissimo, poi c’è gloria anche per Gollini che respinge con i pugni il primo tiro in porta del Parma dell’ex Cornelius che arriva a quattro dal novantesimo. Un po’ poco per i ducali nei complessivi novantadue minuti di gioco che, di fatto, non sono mai entrati in partita mentre la Dea lo è stata evitando la trappola emiliana e blindando una vittoria mai in dubbio per i ragazzi del Gasp che continuano la loro crescita e restano agganciati al treno per un posto in Europa che racchiude in solo cinque punti le squadre che vanno dal terzo al sesto posto attualmente occupato dai nerazzurri che, è bene ricordarlo, hanno una partita in meno (quella di Udine da recuperare il prossimo 20 gennaio). Insomma, prepariamoci a vederne delle belle in questo 2021 iniziato alla grande da Ilicic e compagni.

IL TABELLINO

ATALANTA-PARMA 3-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 15′ Muriel (A), 4′ st Zapata (A), 16′ st Gosens (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (36′ st Caldara), De Roon, Freuler (20′ st Miranchuk), Gosens (20′ st Maehle); Pessina; Ilicic (13′ st Malinovskyi), Muriel (1′ st Zapata). All.: Gasperini

PARMA (4-3-3): Sepe; Busi, Alves, Valenti, Gagliolo (33′ Pezzella); Hernani, Sohm, Cyprien; Karamoh (10′ Mihaila), Inglese (1′ st Cornelius), Kurtic. All.: Liverani

ARBITRO: Sacchi di Macerata

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Cyprien (P), Pessina (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 2′ s.t.




Serie A, i risultati dopo la 16a giornata

INTER, BEFFA A FIRENZE E LA JUVE LA RIAGGANCIA

E’ durato meno di una settimana il vantaggio di due punti dell’Inter sulla Juve, il pari in extremis della Fiorentina sugli uomini di Conte consente ai bianconeri (vincenti sull’Udinese) di tornare appaiati ai nerazzurri in testa alla classifica. Più dietro, prosegue la marcia di Lazio e Roma che superano rispettivamente il Cagliari (due gol in pieno recupero per i biancocelesti) e la Spal consolidando così il terzo e quarto posto. Il Sassuolo ferma il Milan sul pari a San Siro mentre un gol di Gabbiadini regala alla Samp il derby con il Genoa. Nel recupero della settima giocata mercoledì 18, il Sassuolo vince in casa del Brescia. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Brescia-Lecce 3-0: 32′ Chancellor, 44′ Torregrossa, 61′ Spalek – giocata sabato 14 ore 15:00 

Napoli-Parma 1-2: 4′ Kulusevski (P), 64′ Milik (N), 93′ Gervinho (P) – giocata sabato 14 ore 18:00 

Genoa-Sampdoria 0-1: 85′ Gabbiadini – giocata sabato 14 ore 20:45 

Hellas Verona-Torino 3-3: 36′, 62′ Ansaldi (T), 55′ Berenguer (T), 69′ rig. Pazzini (V), 78′ Verre (V), 84′ Stepinski (V) – ore 12:30 

Bologna-Atalanta 2-1: 12′ Palacio (B), 53′ Poli (B), 60′ Malinovskyi (A)

Juventus-Udinese 3-1: 9′, 37′ Cristiano Ronaldo (J), 45′ Bonucci (J), 94′ Pussetto (U)

Milan-Sassuolo 0-0

Roma-Spal 3-1: 44′ rig. Petagna (S), 53′ aut. Tomovic (R), 66′ rig. Perotti (R), 83′ Mxit’aryan (R) – ore 18:00 

Fiorentina-Inter 1-1: 8′ Borja Valero (I), 92′ Vlahovic (F) – ore 20:45 

Cagliari-Lazio 1-2: 8′ Simeone (C), 93′ Luis Alberto (L), 98′ Caicedo (L) – lunedì 16 ore 20:45 

Brescia-Sassuolo 0-2: 25′ Traorè, 71′ Caputo (Recupero 7a giornata (18/12 ore 20.45)

LA CLASSIFICA
Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 16 12 3 1 29 16 +13 39
2 Inter 16 12 3 1 32 14 +18 39
3 Lazio 16 11 3 2 38 16 +22 36
4 Roma 16 9 5 2 29 16 +13 32
5 Cagliari 16 8 5 3 32 21 +11 29
6 Atalanta 16 8 4 4 38 25 +13 28
7 Parma 16 7 3 6 23 19 +4 24
8 Napoli 16 5 6 5 25 21 +4 21
9 Torino 16 6 3 7 21 24 -3 21
10 Milan 16 6 3 7 16 19 -3 21
11 Sassuolo 16 5 4 7 28 27 +1 19
12 Bologna 16 5 4 7 24 27 -3 19
13 Hellas Verona 16 5 4 7 17 20 -3 19
14 Fiorentina 16 4 5 7 20 24 -4 17
15 Lecce 16 3 6 7 20 32 -12 15
16 Udinese 16 4 3 9 11 27 -16 15
17 Sampdoria 16 4 3 10 13 25 -12 15
18 Brescia 16 4 1 11 14 28 -14 13
19 Genoa 16 2 5 9 17 31 -14 11
20 SPAL 16 2 3 11 10 25 -15 9



Le pagelle di Bologna-Atalanta

GOLLINI SEMPRE SUPER, PASALIC OGGI SPRECONE

La gara di Bologna regala indicazioni anche positive per i nerazzurri che confermano la forza di Gollini, anche oggi determinante in almeno due occasioni oltre che la crescita di Malinovskyi che, fallisce si due gol, ma poi va a segno e sfiora più volte il pari nel finale. Barrow è croce e delizia: offre l’assist per il gol del 2-1, ma poi fallisce due ottime opportunità.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: si gioca tutto quel che ha a disposizione e, in campo, la sua Atalanta gira comunque a dovere, peccato però che il peso offensivo ridotto al lumicino porti i suoi a sciupare troppe occasioni che, alla lunga, la Dea ha pagato a caro prezzo. Ora però bisogna voltar subito pagina e pensar al Milan per provare a regalar ai tifosi nerazzurri un Natale di quelli da leccarsi i baffi.

GOLLINI 7: ne prende due senza particolari colpe, ma è determinante in almeno altre due occasioni ad evitare che i felsinei arrotondino il risultato prima dell’intervallo.

TOLOI 6: non al meglio, rientra oggi disputando una gara tutto sommato sufficiente.

PALOMINO 5.5: si fa anticipare troppo facilmente da Poli in occasione del raddoppio del Bologna. Leggerezza che pesa.

DJIMSITI 6.5: bene, dietro ma anche in avanti quando nel finale sfiora di testa il possibile pareggio con il pallone che esce di pochissimo.

CASTAGNE 6: bene nel primo tempo, nella ripresa appare in evidente calo con il passare dei minuti finendo poi per essser sostituito. (HATEBOER 5.5: il suo ingresso non cambia di molto l’andazzo delle cose).

DE ROON 6.5: grintoso (a volte troppo), va spesso a recuperare palloni importanti in mezzo, ma anche a perderli…

FREULER 5.5: paga la stanchezza del match di Champions, ma la sua gara non pare essere mai all’altezza delle sue capacità. Poi sostituito. (BARROW 6.5: chiaro, questo giudizio potrebbe scatenare discussioni infinite. Ma è già la seconda occasione in cui sfodera un assist decisivo per mandare in rete in compagno, tuttavia butta alle ortiche anche un paio di ottime opportunità, e anche questo va sottolineato.

GOSENS 6.5: prova a metter il turbo specialmente nella ripresa, la cosa gli riesce discretamente anche se ogni tanto perde anche lui qualche pallone che grida vendetta. Comunque bene.

MALINOSVKYI 6.5: croce e delizia anche lui. Sciupa due incredibili occasioni in avvio che potevano cambiar il match, poi però coglie l’attimo giusto per riaprirla e, nel finale, per due volte il portiere del Bologna gli nega il possibile gol della doppietta e del pari. Deve cancellare certi momenti in cui ha delle amnesie che possono costar caro, ma la strada pare quella giusta.

PASALIC 5: da innamorato (calcisticamente parlando) di questo giocatore, oggi mi spiace un sacco doverlo mandare dietro la lavagna, ma quel gol clamoroso fallito prima dell’intervallo grida ancora vendetta in una partita dove comunque non riesce ad esprimersi al meglio e come dovrebbe. Era stanco, e lo si è visto.

MURIEL 5: regala l’assist per l’occasione clamorosa sciupata da Pasalic, poi si nota davvero poco, troppo per un giocatore che la davanti non dovrebbe far sentire la mancanza di Zapata. L’impegno non manca, il resto è molto rivedibile. (COLLEY s.v.: nella mischia nel finale, non ha modo di mettersi in evidenza).




L'Atalanta spuntata spreca troppo, il Bologna la punisce: cade l'imbattibilità in trasferta

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 2-1: PALACIO E POLI MANDANO LA DEA K.O.

Prima o poi doveva capitare, ed alla fine il momento è arrivato: l’Atalanta trova in quel di Bologna la sua prima sconfitta esterna stagionale in campionato e ferma così a quattro la sua striscia di vittorie consecutive tra campionato e Champions. Privo dell’intero attacco titolare, mister Gasperini deve anche far i conti con la stanchezza post-Ucraina dei suoi che nel primo tempo sprecano subito due occasioni con Malinovskyi e poi vanno sotto con un gol in tap-in di Palacio dopo il palo di Orsolini; Pasalic si divora il pari a fine primo tempo e Poli in avvio di ripresa fa 2-0 a cui però la Dea risponde subito, proprio con Malinovskyi che accorcia. Poi Skorupski diventa decisivo con almeno tre ottime parate ed il Bologna resta in dieci nel finale: ma non basta, a sorridere sono i felsinei, ai nerazzurri resta il rammarico di non aver almeno ripreso una gara in cui la Dea avrebbe meritato qualcosina in più.

Bologna: dopo la gloria ed il trionfo, è il momento di tornare a pensare alla vita di tutti i giorni: perchè la Champions è una impresa si straordinaria, ma il campionato può e deve regalare ancora grandi soddisfazioni da qui a Natale e si ricomincia oggi da Bologna, dove l’Atalanta ci arriva orfana contemporaneamente di Ilcic, Gomez e Zapata. Una scommessa ancor più grande per il Gasp che vuol veder ancor di più il carattere di questa squadra senza i suoi tre uomini più rappresentativi. Non sarà facile, perchè il Bologna non è in un ottimo momento ma ha saputo metter spesso in difficoltà squadre quotate.

DEA IN EMERGENZA: non era probabilmente mai capitato nella storia recente dei nerazzurri, certo è che il Gasp deve sostituir contemporaneamente Ilicic, Zapata e Gomez in un colpo solo ed allora spazio a Malinovskyi con Muriel davanti e Pasalic a supporto mentre in fascia tocca ancora a Castagne e Gosens. Nel Bologna, davanti ci sono Palacio con Orsolini ad ispirare e Sansone più arretrato con Mihajlovic che è in panchina ancora una volta dopo la lunga malattia: una bellissima notizia per tutti.

MALI SPRECA, PALACIO NO: avvio di partita vivace con le due squadre che non rinunciano sin da subito ad attaccare e l’Atalanta che tra il sesto e l’ottavo costruisce due grandi occasioni per Malinovskyi che però in entrambe le circostanze l’Ucraino fallisce l’appuntamento con il gol, cosa che invece non succede a parti invertite al dodicesimo qundo Orsolini si libera per il tiro che si infrange sul palo ma sulla ribattiuta più veloce di tutti arriva Palacio che mette in rete mandando sotto i ragazzi del Gasp.

PASALIC SCIUPONE, GOLLINI DECISIVO: l’Atalanta prova a reagire da subito, ma il vantaggio galvanizza anche il Bologna che concede poco ai nerazzurri aspettandoli e provando a colpirli in ripartenza in un match che rimane comunque gradevole e con le due squadre che si affrontano senza troppi timori. Al quarantesimo però è clamorosa l’occasione sciupata da Pasalic che riceve un pallone d’oro in area da Muriel ma lo manda clamorosamente in orbita a tu per tu con Skorupski. Ma una manciata di minuti dopo la Dea deve ringraziare ancora una volta il suo portiere, con Gollini che è bravissimo a deviar la conclusione da fuori ancora di Palacio e salvare i suoi. Titoli di coda di un primo tempo che si chiude con una punizione proprio dello stesso Palacio che va oltre la traversa nell’unico minuto di recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA: POLI SCAPPA, MALINOVSKYI ACCORCIA: la ripresa inizia senza cambi e con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima frazione e con i padroni di casa che provano a scappare all’ottavo quando Poli riceve un bel pallone in area e segna di testa il facile gol che supera Gollini. Il Gasp a quel punto cambia inserendo subito Barrow per Freuler e il giovane attaccante nerazzurro ricambia subito la fiducia pochi minuti dopo con il bell’assist a Malinovskyi che stavolta non sbaglia e riaccorcia subito: 2-1.

SKORUPSKI NEGA IL PARI: al diciassettesimo si gioca la seconda sostituzione la panchina nerazzurra inserendo Hateboer al posto di Castagne al ventidue l’Atalanta va ad un passo dal pari ma Danilo con un incredibile salvataggio sulla linea evita il punto del 2-2 di Barrow che aveva concluso a rete con un pallonetto delizioso. Ci prova ancora la squadra nerazzurra, due minuti dopo la mezz’ora Skorupski ci mette i pugni sulla conclusione da fuori di Malinovskyi, poi Barrow manda alto da buona posizione.

PRIMO K.O. IN TRASFERTA: nel finale il Gasp si gioca anche la carta Colley per dar fantasia in avanti inserendolo al posto di Muriel ma è ancora Malinovskyi a quattro dal novantesimo a sfiorar il pari su punizione ma nuovamente Skorupski dice di no all’ucraino. A due dal novantesimo Danilo si guadagna la doccia anticipata ricevendo la seconda ammonizione nel giro di pochi minuti e l’Atalanta sfiora ancora il pari con un colpo di testa in area di Djimsiti fuori di un nulla. Non accadrà altro nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara, al Bologna riesce di tener lontano i nerazzurri dalla propria area e di portar così a casa una vittoria importante in ottica-salvezza. L’Atalanta invece esce si sconfitta vedendo anche cadere la propria imbattibilità in trasferta in campionato che durava da inizio stagione, ma con i giocatori contati e l’attacco titolare infortunato ai ragazzi del Gasp oggi era davvero impossibile chiedere di più, specialmente dopo la notte magica di mercoledì in Champions. Grazie lo stesso ragazzi!

IL TABELLINO

BOLOGNA-ATALANTA 2-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 12′ Palacio (B), 53′ Poli (B) e 60′ Malinovskyi (A).

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomyiasu, Bani, Danilo, Denswil; Poli, Medel (dal 63′ Svamberg); Orsolini (dal 90′ Mbaye), Dzemaili, Sansone; Palacio (dal 79′ Santander) – Allenatore: Mihailovic

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Castagne (dal 63′ Hateboer), de Roon, Freuler (dal 54′ Barrow), Gosens; Malinovskyi, Pasalic; Muriel (dal 83′ Colley) – Allenatore: Gasperini

NOTE: spettatori 23mila circa – ammoniti: 31′ Pasalic (Atalanta); 62′ Orsolini, 71′ Sansone, 76′ Palacio, 86′ e 88′ Danilo (Bologna) – espulsi: 88′ Danilo (B) per somma di ammonizioni – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, sotto l’albero solo tanta amarezza: nerazzurri stesi dal Genoa

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 3-1: POMERIGGIO NERISSIMO PER LA DEA

Ci auguravamo un Natale diverso, e invece è forse il più nero degli ultimi anni: l’Atalanta a Marassi perde male una partita in cui ha avuto anche le chance per portarla dalla sua parte (sprecandola) e dovendo vedersela contro un Genoa combattivo (fin troppo!) che alla fine ha la meglio sui nerazzurri apparsi però a tratti troppo molli e imprecisi. Finisce 3-1, ed il numero tre è proprio protagonista: tre gol subiti, tre punti svaniti e altrettanti giocatori chiave fuori per la gara dell’anno contro la Juve del giorno di Santo Stefano. Già, perchè contro i bianconeri saranno assenti sicuramente Palomino e Toloi per squalifica oltre probabilmente a De Roon, steso dopo un minuto di gioco da Romero. L’Atalanta sciupa alla mezz’ora un rigore con Ilicic, poi il Genoa passa al sesto (sesto!) di recupero del primo tempo con un autogol di Toloi; nella ripresa Zapata pareggia i conti sempre dal dischetto ma poi la Dea esce di scena, così Lazovic e a Piatek la puniscono nuovamente. Più che Babbo Natale, è arrivato il Grinch…

Genova: il passato che torna a bussare sotto l’albero per Genoa e Atalanta che si ritrovano di fronte nella diciassettesima di serie A: mister Gasperini da una parte ha lasciato ricordi indelebili ed il cuore nella “sua” Genova rossoblu, e dall’altra Cesare Prandelli che da sole due partite è subentrato a Juric nel Grifone cercando di invertire la marcia negativa della squadra del presidente Preziosi che, dopo un buon avvio di stagione, è incappata in un momento di buio molto difficile che l’ex giocatore e tecnico atalantino deve provare a risolvere per evitare il peggio.

PALOMINO CE LA FA E GIOCA: con il recupero in extremis di Palomino, è praticamente la stessa formazione che ha vinto con la Lazio quella schierata dal Gasp con Mancini ancora una volta preferito a Masiello e davanti confermatissimo Zapata (quasi un derby per l’ex doriano oggi) con Ilicic ed il Papu. Nel Genoa il capocannoniere Piatek fa coppia con Kuame in avanti mentre Veloso viene preferito a Sandro in cabina di Regia.

SUBITO DE ROON K.O.: si comincia, e per la squadra del Gasp c’è subito la prima tegola dopo poco più di un minuto quando De Roon subisce un brutto fallo a centrocampo da Romero (poi ammonito) ed è costretto al forfait con Pessina che gli subentra in mezzo al campo. Partita tosta, e si vede per l’agonismo in campo: al diciannovesimo l’Atalanta sfiora il gol con una punizione di Ilicic, tocca Toloi e Radu si supera e mette in angolo.

VAR, E RIGORE… SCIUPATO: abbastanza noiosa fin la mezz’ora, la gara si accende al minuto trentuno dopo che Romero tocca in area con un braccio durante un contrasto in area con Mancini: l’arbitro lascia prima correre, poi viene richiamato dalla sala-Var e invitato a rivedere l’azione. Il replay porta al ripensamento del direttore di gara che indica il dischetto; va Ilicic dagli undici metri ma Radu ipnotizza il giocatore sloveno respingendo la sua conclusione.

RADU-SHOW E BEFFA NEL RECUPERO (DEL RECUPERO): nonostante l’occasione sprecata gioca meglio la squadra del Gasp nel finale, sfiorando il gol proprio al quarantacinquesimo quando il Papu riceve palla in area e conclude centrando il palo, poi sulla seconda conclusione dell’argentino è ancora Radu a dire no ai nerazzurri. Iniziano a quel punto i tre minuti di recupero, nuovamente interrotti per un controllo al Var per un presunto fallo di mano in area di Criscito proprio sull’azione del palo del Papu, ma stavolta l’arbitro decide di lasciar correre; il recupero così si allunga, e di molto, e per l’Atalanta diventa fatale: prima Berisha al quarantanove devia in corner un colpo di testa che pareva destinato in rete, poi al sesto di extra-time spunta Piatek su corner di testa (con deviazione decisiva di Toloi) mette dentro il gol del beffardo 1-0 per i rossoblu con un primo tempo che terminerà di li a poco con il medesimo risultato.

ALTRO RIGORE, VA ZAPATA: 1-1!: dopo l’intervallo, l’Atalanta prova ad iniziare con un piglio diverso la ripresa e al primo minuto Zapata riceve un bel pallone in area ma calcia fuori da buona posizione. All’ottavo però la Dea accelera di nuovo: Zapata inventa ai limiti dell’area trovando Freuler pronto a colpire ma steso da Criscito; altro rigore per i nerazzurri ma stavolta con un finale diverso rispetto al primo tempo con Zapata che mette alle spalle di Radu che intercetta ma nulla può stavolta: 1-1.

DEA MOLLE, LAZOVIC LA PUNISCE DI NUOVO: trovato il pareggio, l’Atalanta prova a gestir meglio la gara e mister Gasperini decide al diciassettesimo di inserire davanti anche Rigoni sostituendo Gomez ma la sostituzione non porta le sorti volute dal tecnico in quanto cinque minuti dopo il Genoa passa ancora: cross dalla destra, Hateboer non ci arriva di testa, e palla a Lazovic che fa partire un destro potente e imprendibile che riporta avanti gli uomini di Prandelli.

COME PERDERE TESTA, E PARTITA: per un risultato amaro, il finale diventa ancor peggiore per la squadra del Gasp che, dopo aver provato l’inserimento di Barrow al posto di Zapata, finisce per perdere non solo la partita, ma anche la testa, specie negli ultimi dieci minuti quando viene ammonito per la seconda volta Palomino e, di conseguenza, espulso. Con praterie a sua disposizione concesse dallo sbilanciamento alla caccia del pari, il Genoa trova ampio campo per il contropiede e Piatek prima fallisce il pallone del 3-1 al trentanove, ma poi lo trova a due dal novantesimo con una bella conclusione proprio all’ingresso dell’area di rigore che supera nuovamente Berisha. Nonostante la partita ormai alle ortiche, l’Atalanta decide di farsi male ancora in pieno recupero quando Toloi si fa espellere per fallo da ultimo uomo su Bessa: un fallo inutile, a gara già chiusa dove anche subire un altro gol non avrebbe cambiato nulla. Il fischio finale del direttore di gara è così la fine di un pomeriggio pre-natalizio da dimenticare per la squadra di Gasperini che perde partita e probabilmente tre uomini fondamentali in un colpo solo. Peggio di così? La Juventus mercoledì…. nonostante tutto, buon Natale a tutti i nostri tifosi-lettori!

IL TABELLINO

Genoa-Atalanta 3-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 51’ pt Piatek (G); 10’ st Zapata rig. (A), 22’ st Lazovic (G), 43′ st Piatek (G)

GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Romulo, Hiljemark, Veloso (1’ st Rolon), Bessa, Lazovic (37′ st Pereira); Kouamé (26’ st Sandro), Piatek – All.: Prandelli

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, de Roon (5’ pt Pessina), Freuler, Gosens; Gomez (18’ st Rigoni); Ilicic, Zapata (30’ st Barrow) – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri Danilo di Roma.

NOTE: spettatori: 18mila circa – al 35’ pt Radu (G) respinge un rigore a Ilicic (A) – ammoniti: 2’ pt Romero (G), 12’ pt Palomino (A); 9’ st Criscito (G), 26’ st Rolon (G) – espulsi: 36′ st Palomino (A) per doppia ammonizione, 48′ st Toloi (A) per fallo da ultimo uomo – recuperi: 6′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Genoa-Atalanta

QUASI UNA CAPORETTO, SI SALVANO BERISHA E POCHI ALTRI

Giornata davvero negativa quella di Marassi per i nerazzurri, autori di una prova incolore e sottotono, al di la del risultato negativo finale. Incoraggiano però le belle parate di Berisha, e la discreta prova di Pessina al posto di De Roon oltre al solito Zapata, oggi ancora in gol.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: l’attenuante sta nel fatto che perde subito De Roon, ma ci sono dei cambi nella ripresa che non si è ben capito se siano stati fatti per preservar alcuni giocatori in vista di mercoledì o scelte tecniche abbastanza difficili da capire: su tutte l’uscita di Zapata per Barrow con la squadra sotto di un gol. Era deluso anche lui a fine partita, un po’ come tutti noi oggi.

BERISHA 7: ne prende tre, ma probabilmente ne evita almeno altri due nel corso del match. Tiene a galla i suoi finchè può, poi si deve arrendere anche lui.

TOLOI 4: una follia l’espulsione che va quasi a cercarsi a partita ormai compromessa e per cui un gol in più o in meno non avrebbe cambiato praticamente nulla. Assenza pesantissima anche la sua nel mercoledì contro Cristiano Ronaldo & C..

MANCINI 5.5: partecipa all’azione che porta al rigore poi sciupato da Ilicic ma poi spesso imposta male le ripartenze e sbaglia passaggi in maniera non da lui.

PALOMINO 5.5: con la sua espulsione scende definitivamente il sipario sul match; va anche detto che il secondo cartellino giallo appare molto fiscale. Ma anche lui contro la Juve non ci sarà.

GOSENS 5.5: 

FREULER 6: si conquista in avvio di ripresa il penalty dell’illusorio 1-1. Gara più “normale” del solito anche per lui tuttavia oggi.

DE ROON s.v.: il tempo nemmeno di iniziare a giocare e viene steso da Romero: la buona notizia è che non dovrebbe trattarsi di nulla di particolarmente grave. Forza Marten! (PESSINA 6: in una giornata grigia, la sua partita comunque non dispiace. Sbaglia alcuni passaggi ma complessivamente gioca una prova sufficiente dopo tanto tempo passato in panchina).

HATEBOER 5: viene scavalcato dal cross che poi finisce sui piedi di Lazovic e che vale il nuovo vantaggio per il Genoa. Oggi poco in partita anche lui.

GOMEZ 6: sfortunato quando la sua conclusione centra il palo e, sulla successiva ribattuta, Radu compie l’ennesima prodezza. Poi nella ripresa viene sostituito. (RIGONI 5.5: rileva il Papu in un momento delicato della gara, il nuovo vantaggio del Genoa poco dopo lo complica ulteriormente).

ILICIC 5: altra prova incolore, aggravata dall’errore dal dischetto sul penalty che poteva cambiare completamente la partita.

ZAPATA 6.5: trova ancora il gol, ma stavolta non basta. Tutto sommato è tra i pochissimi oggi a meritare qualcosa di più della sufficienza. (BARROW 5: ci si aspettava un cambio di passo con il suo innesto, si è visto praticamente solo fumo e poco arrosto).