Real-Atalanta: all’università del calcio o si vince o si impara

REAL-ATALANTA/ Come ha sempre detto Gasp, l’Atalanta o vince o impara, e purtroppo contro il Real Madrid ha dovuto prendere più appunti del previsto.

Anche un maestro come Gasp all’università della Champions non può che sedersi e assimilare ogni singola giocata, perché spesso la teoria applicata alla pratica non basta.

La Dea ha giocato sotto i suoi standard, e sicuramente i dettagli a questi livelli fanno la decisamente la differenza, e già il fatto di poter recriminare su qualche episodio evidenzia la caratura europea acquisita dai nerazzurri.

Real-Atalanta: il rettore e la studentessa

L’Atalanta in questi due anni universitari tra lezioni subite e quelle impartite ha mostrato una crescita esponenziale, un ruolino di marcia degno della studentessa più precoce e brillante, non solo del suo corso.

Se la sconfitta con il PSG poteva rappresentare una simulazione di laurea con controindicazioni, la doppia sfida con il Real ha rappresentato un colloquio diretto con il rettore dell’Ateneo Champions.

Anche per una squadra dalla forte mentalità europea come la Dea il confronto con chi da anni esercita il suo potere con esperienza e qualità illimitate (per fortuna quindi non solo un potere politico) pesava come un macigno a livello psico-fisico, e mi sarei stupito del contrario.

Il Real conosce come le sue tasche la competizione, e già la sicurezza surreale in entrambi  i match ha fatto la differenza. Se poi hai come alleati altri professori del calibro di Ramos, Kroos, Modric e Benzema a darti man forte, lo scontro si palesa impari in partenza.

Tuttavia, l’Atalanta ha sempre dimostrato di non guardare alla carta, ma di volersi affidare alle proprie capacità, e spesso Gasp ha avuto ragione, ma forse contro i galacticos qualcosa non è andato nel verso giusto.

Diario degli errori

Cercare possibili errori tattici/tecnici dopo un’eliminazione oggettivamente giusta potrebbe sembrare superficiale, ma qui non si tratta di critica, ma di imparare dai propri errori, e se la lezione te  la impartisce il rettore in persona, si prende nota con diligenza.

Tre gol frutto di errori individuali che non ridimensionano il lavoro di Gasperini. Tuttavia, l’assenza di Freuler ha spinto Gasperini a dare maggiore copertura a centrocampo. Scelta accorata e giustificata dalla presenza di un certo Kroos e Modric, ma  con un passivo di un gol da recuperare, forse l’azzardo di un Zapata subito poteva sovvertire l’ordine delle cose.

Insomma, coi “se” e coi “ma” la storia non si fa, e il day after siamo tutti buoni a vestire i panni dell’allenatore, ma poco a cogliere il bello nella “tragedia” sportiva. La Dea ha imparato a sognare in grande, e noi continueremo a sognare insieme a lei.




Le pagelle di Real Madrid-Atalanta

ZAPATA ENTRA TARDI, MURIEL SEGNA UN BEL GOL

Pagelle non certo delle migliori questa sera, ma va riconosciuto impegno e cuore dei nostri ragazzi contro un avversario nettamente più forte. Purtroppo l’errore di Sportiello pesa, ma probabilmente si sarebbe perso lo stesso; bene Zapata con il suo ingresso in campo, meno bene Ilicic che perde il pallone che avvia l’azione del raddoppio del Real.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6: se la gioca con le armi a disposizione, ma la sensazione comunque è che stasera ai suoi manchi quel qualcosa in più per provare almeno a dar maggior fastidio ad un Real che gioca “da Atalanta” aspettando e poi colpendo la Dea al primo errore. Peccato, ma ci sarà occasione per rifarsi tuffandosi ora nel finale di stagione tra campionato e finale di Coppa Italia.

SPORTIELLO 5: dispiace davvero, ma va anche detto che (probabilmente) senza il suo errore probabilmente la Dea avrebbe comunque perso questa partita alla distanza. Certo lui agevola il compito ai padroni di casa con quel rinvio sbilenco che finisce sui piedi sbagliati: e con il Real queste leggerezze non te le puoi permettere o sono dolori…

TOLOI 5.5: partita complicata anche per lui, è poi anche protagonista dell’episodio del calcio di rigore che spiana definitivamente la strada al Real (PALOMINO s.v.: entra negli ultimi momenti del match).

ROMERO 6: tiene bene botta per buona parte del primo tempo, nella ripresa un po’ in affanno anche lui ma prova tutto sommato sufficiente la sua.

DJIMSITI 6: gara non facile, ma anche lui riesce comunque a strappare la sufficienza.

MAEHLE 5.5: va spesso in difficoltà quando deve coprire, per il resto è meno preciso rispetto ad altre occasioni.

DE ROON 6: dura anche per lui oggi, ma nonostante tutto non sfigura di fronte ad avversari decisamente superiori.

PESSINA 6: in un ruolo non certo più consono a lui, fa più fatica del solito ma ha anche una discreta opportunità nella ripresa. (CALDARA s.v.: dentro negli ultimi istanti di gara).

GOSENS 5.5: più occupato a contenere che proporre oggi, si vede pochino e nella ripresa è costretto ad uscire per un guaio muscolare. Speriamo non sia nulla di grave (ILICIC 5: ahimè si presenta con un errato passaggio dopo pochi minuti dal suo ingresso che spiana la strada al raddoppio Blancos. Non bene).

PASALIC 5: più palloni persi che giocate interessanti. Non bene. (ZAPATA 6.5: ottimo impatto sul match, ha due ottime occasioni che però il portiere di casa salva con altrettante ottime parate. Peccato).

MALINOVSKYI 6: a ritmo un po’ alternato ma comunque merita la sufficienza. Qualche pallone perso di troppo ma anche qualche buona iniziativa che non lo fanno sfigurare.

MURIEL 6.5: il gol che vale un pezzetto di storia almeno lui lo segna. Bellissima la punizione che firma il momentaneo 2-1; peccato venga fermato lanciato a rete al fischio finale del primo tempo (MIRANCHUK s.v.: vale quanto detto per Caldara. Ingiudicabile).




Il Real non perdona: Atalanta, non basta un cuore grande così. Finisce a Madrid l’avventura in Champions League.

CHAMPIONS LEAGUE, RITORNO OTTAVI DI FINALE

REAL MADRID-ATALANTA 3-1: MURIEL SEGNA IL GOL DELLA BANDIERA PER LA DEA

Adios! Scherziamoci un po’ su, ma alla fine sapevamo tutti di quanto sarebbe stata difficile tentare l’impresa contro il Real: non ci è riuscita l’Atalanta che, pur tenendo testa ai Blancos paga pegno ed esce sconfitta da Madrid 3-1 e saluta così la Champions agli ottavi di finale. Un grazie a tutti quanti per questo ennesimo e meraviglioso viaggio europeo che i nostri ragazzi ci hanno regalato portandoci fin qui, a confrontarci con una squadra che sarebbe troppo anche per un top-team italiano ben più quotato dei nerazzurri. La gara è decisa dalle reti di Benzema a fine primo tempo dopo un pasticcio di Sportiello, poi nella ripresa raddoppia Ramos su rigore e, nel finale, Muriel segna il gol della bandiera su punizione e Asensio allunga subito dopo firmando il 3-1.

Madrid: si chiama Champions League, si legge qualità. Troppa quella del Real Madrid, per cui la coppa è una gustosa abitudine, se confrontata con la cifra di talento della pur volenterosa Atalanta. Così, se all’andata c’era il rimpianto per l’espulsione di Freuler e una partita condizionata da un episodio arrivato troppo presto la ventosa serata di Valdebebas promuove i blancos che vincono 3-1 contro i nerazzurri che mostrano volontà e determinazione ma pagano carissimo certi tipi di errori che, a questi livelli, sono imperdonabili.

GASP CON MALINOVKYI E MURIEL: sorpresa nell’undici iniziale del Gasp che vara una Dea più prudente con il solo Muriel davanti e la sorpresa Malinovskyi ad agire insieme a Pasalic a suo supporto mentre in mezzo c’è Pessina per lo squalificato Freuler. Nel Real, recupera Ramos in difesa e Benzema davanti che già da soli sono due pezzi da novanta per i Blancos che ripresentano Mendy in mezzo, autore del gol-partita all’andata.

GOSENS CI PROVA, LA DEA TIENE BOTTA: c’è vento forte su Valdebebas, si gioca qui nella periferia di Madrid data l’indisponibilità del Bernabeu questo match storico per la Dea che comincia bene il match con una bella iniziativa di Muriel al secondo minuto, palla per Gosens che colpisce però debolmente e Curtois blocca senza problemi. Il Real fa possesso, l’Atalanta ci prova ma la partita rimane molto molto equilibrata: i padroni di casa sono pericolosi al ventisette quando Benzema dialoga con Vinicius, il cui tiro è respinto da Djimsiti che si butta letteralmente a terra e respinge il pallone.

PASTICCIO-SPORTIELLO, BENZEMA SEGNA: purtroppo la Dea, a questi livelli non ci si può permettere la minima distrazione come al trentaquattro quando Sportiello sbaglia nel rinvio regalando palla a Modric che serve Benzema che da solo non può sbagliare il gol che porta avanti il Real. Pagano davvero a caro prezzo la prima ed unica distrazione del primo tempo i nerazzurri a cui comunque, il gol subito cambia poco ai fini dell’obiettivo finale: per passare servono due gol nella ripresa dato che il primo tempo si chiude sull’1-0 per i Blancos e con l’arbitro che fischia la fine proprio su un passaggio filtrante per Muriel che si sarebbe trovato a tu per tu con il portiere del Real.

RIPRESA, RIGORE-REAL RAMOS RADDOPPIA: dopo l’intervallo tocca subito a Zapata che il Gasp inserisce in campo al posto di Pasalic nel tentativo di riportar in partita la Dea in questa ripresa dove in avvio Vinicius prova lo slalom gigante tra i difensori nerazzurri e mandando fuori praticamente. Qualche problema per Gosens che all’undicesimo chiede il cambio con Ilicic che entra al suo posto e, nostro malgrado, lascia subito il segno perdendo un pallone che lancia in campo aperto Vinicius che viene steso appena dentro l’area di rigore da Toloi: rigore per il direttore di gara che Sergio Ramos non fallisce dagli undici metri. 2-0 per i padroni di casa.

DUE VOLTE COURTOIS SU ZAPATA: incassato il 2-0 il Gasp opta per un cambio dietro inserendo Palomino al posto di Toloi con i nerazzurri che comunque vogliono provare a trovar almeno il gol della bandiera: ci prova Pessina (diagonale fuori), poi al ventidue Zapata viene servito sul filo del fuorigioco, si fa respingere il tiro dal portiere. Sul capovolgimento di fronte Sportiello salva su colpo di testa di Benzema che poi sulla respinta manda di testa sul palo. E il portiere di casa si ripete nuovamente alla mezz’ora, sempre su Zapata, stavolta respingendo con il piede il possibile gol della bandiera per la Dea.

MURIEL ACCORCIA, ASENSIO RI-ALLUNGA: l’Atalanta però il gol della bandiera lo trova, con pieno merito a sette dalla fine con una bellissima punizione di Muriel che non lascia stavolta scampo a Courtois e che dimezza lo svantaggio; tuttavia nemmeno il tempo di godersi il gol e gli ingressi di Caldara e Miranchuk per Pessina e lo stesso Muriel che il Real ha subito una micidiale ripartenza che Asensio chiude superando di nuovo Sportiello: 3-1.

E’ STATO COMUNQUE BELLO, GRAZIE RAGAZZI: negli ultimi minuti e con il risultato ormai acquisito da tempo succede veramente poco con i cinque minuti di recupero concessi che servono solamente alla statistica. Vince il Real, il viaggio dell’Atalanta in Champions League si ferma in quel di Madrid dove la Dea saluta alla sua seconda, storica partecipazione nella coppa dalle grandi orecchie. Poco da doversi rimproverare contro un avversario che si è comunque rivelato superiore ai ragazzi del Gasp che hanno comunque dato tutto fino all’ultimo. Ed era quello che noi volevamo. La speranza è di poter tornare in Europa la prossima stagione, magari tutti insieme stavolta a poter tifare dal vivo i nostri ragazzi a cui stasera va il nostro ennesimo ed infinito grazie.

IL TABELLINO:

REAL MADRID-ATALANTA 3-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 34′ Benzema (R), 59′ su rig Ramos (R), 82′ Muriel (A), 85′ Asensio (R)

REAL MADRID (3-5-2): Courtois; Varane, Sergio Ramos (64′ Militao), Nacho; Lucas Vazquez, Kroos, Valverde (81′ Asensio), Modric, Mendy; Vinicius (68′ Rodrygo), Benzema – A disposizione: Isco, Altube, Duro, Lunin, Marcelo – Allenatore: Zidane

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi (61′ Palomino), Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Pessina (83′ Caldara), Gosens (57ì Ilicic); Pasalic (46′ Zapata), Malinovskyi; Muriel (83′ Miranchuk) – A disposizione: Ghislandi, Gollini, Lammers, Rossi, Ruggeri – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Makkelie (Olanda)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Real Madrid 0-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Valverde, Mendy, Nacho, Kroos (R); Toloi (A) – recuperi: 0′ p.t. e 5′ s.t.




Vamos Atalanta, illumina Madrid e regalaci una notte stellare!

MADRID, ORE 21

MISSION IMPOSSIBLE? FORSE, MA COMUNQUE VADA GRATI A QUESTI FANTASTICI RAGAZZI

Ci siamo: dentro o fuori, è giunta l’ora della verità. Dopo il beffardo 1-0 di Bergamo con annesse polemiche, stasera è di nuovo tempo di Champions League e l’Atalanta proverà a gettar il cuore e tanto altro oltre l’ostacolo per tentare la storica impresa a Madrid contro il Real. Inutile girarci intorno, non sarà sicuramente facile trovare un successo in terra spagnola che regalerebbe ai nerazzurri il pass per i quarti di coppa, ma la squadra del Gasp ha il bello di non aver davvero nulla da perdere dall’esito di questa gara e, quindi, perchè non crederci? Gli spagnoli partono da favoritissimi anche grazie all’1-0 maturato all’andata ma, se sottovalutata, questa Atalanta potrebbe crear più di un problema ai blancos di Zidane e tutto potrebbe tornare in discussione. Prepariamoci pertanto a vivere una nuova serata stellare targata Atalanta: comunque vada, applausi per tutti.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: senza lo squalificato Freuler sta in mezzo al campo l’unico, vero dubbio del Gasp che alla fine potrebbe optare per Pessina al posto dello Svizzero con Pasalic avanzato, dopo la bella doppietta di sabato allo Spezia, a supporto davanti del duo Muriel-Zapata. Per il resto è confermata la formazione-tipo delle ultime giornate.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

REAL MADRID (3-5-2): Courtois; Varane, Ramos, Nacho; Lucas Vazquez, Modric, Kroos, Valverde, Mendy; Rodrygo, Benzema – All.: Zidane

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Pessina, Gosens; Pasalic: Muriel, Zapata – All.: Gasperini