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Frenata imprevista: Atalanta, solo pari con la Cremonese. Resta prima, ma in compagnia.

SERIE A, SESTA GIORNATA

ATALANTA-CREMONESE 1-1: VALERI RISPONDE A DEMIRAL

Bergamo: primi si, ma in compagnia. Passo falso dell’Atalanta che non va oltre l’1-1 interno con la Cremonese ma rimane comunque in testa alla classifica anche se adesso insieme a Milan e Napoli. Partita complicata per i ragazzi del Gasp contro un avversario ben organizzato che nel primo tempo riesce a disinnescare l’attacco nerazzurro che nella ripresa cambia passo, spinge e segna prima con Koppmeiners ma con fallo di mano di Okoli che porta all’annullamento al Var del gol e poi con Demiral (stavolta in modo regolare); sembra fatta per la Dea che però viene invece ripresa pochi minuti dopo dopo una indecisione difensiva ed una incertezza di Musso che regala a Valeri il gol del definitivo 1-1.

IN DIFESA TORNA OKOLI: il Gasp torna a tre dietro recuperando Demiral e riproponendo Okoli insieme a Toloi mentre davanti torna Muriel dopo l’infortunio con Malinovskyi e Lookman a supporto del colombiano con le fasce affidate da Hateboer e Soppy. Nella Cremonese l’ex allenatore dell’AlbinoLeffe Alvini conferma davanti il duo Okereke-Dessers mentre dietro guida la difesa Chiriches e in porta c’è l’ex interista Radu.

BRIVIDI IN AVVIO: prossimo al tutto esaurito lo Stadium all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia su ritmi bassi ma con l’Atalanta che al quarto d’ora rischia di complicarsi da sola la vita quando Okoli perde un pallone sanguinoso, Dessers va alla conclusione dall’interno dell’area, tiro murato da Toloi ed Escalante calcia da fuori area e Musso che vola e devia in corner.

KOOP VICINO AL GOL: la Dea prova a ribattere al ventunesimo Malinovskyi tenta l’azione personale, alla fine tenta di smarcare in area sulla destra Muriel, ma il passaggio è errato; due minuti dopo punizione da sinistra di Muriel che serve al limite dell’area Koopmeiners, rasoterra dell’olandese e difficile respinta a terra del portiere Radu che si tuffa sulla sua destra. Partita vivace con la Cremonese che gioca a viso aperto ed i ragazzi del Gasp che vanno a ritmo alternato: alla mezz’ora ancora Muriel avanza sulla sinistra, si accentra un po’, prende la mira, ma il suo rasoterra di destro dal limite dell’area sfiora il palo alla destra di Radu. Poco altro per un primo tempo tutto sommato gradevole ma avaro di occasioni da gol che si chiude con l’inevitabile risultato di 0-0.

RIPRESA, KOOP SEGNA, IL VAR ANNULLA: si riparte dopo il riposo senza cambi con il tema tattico del match che non cambia, così dopo dieci minuti il Gasp prova a correre ai ripari inserendo Ederson ed Hojlund al posto di Malinovskyi e Muriel oggi decisamente poco in partita. Al diciottesimo proprio Hojlund si guadagna una punizione dal limite esterno dell’area di rigore su cui si presenta Koopmeiners che manda in porta il pallone che supera Radu e finisce dentro ma con la colpevole deviazione di mano di Okoli che non sfugge al Var ed il vantaggio nerazzurro sfuma così dopo la revisione al monitor da parte del direttore di gara.

DERMIRAL LA SBLOCCA, VALERI PAREGGIA: l’Atalanta prosegue nel suo forcing alla ricerca del gol che viene premiato otto minuti dopo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Koop, sbuca la testa di Demiral in area e buca la porta di Radu e porta in vantaggio la squadra del Gasp. Nemmeno il tempo di godersi il ritorno in vetta da sola, che la Dea subisce il pareggio ospite nato da una indicesione di Okoli al limite dell’area, conclusione da fuori e respinta corta di Musso sui piedi di Valeri che conclude in porta e segna il gol dell’1-1. Nel mentre Lookman aveva lasciato il campo per Pasalic.

LA DEA RALLENTA MA RESTA PRIMA: nel finale spazio anche per Zortea e Maehle che danno il cambio sulle fasce a Hateboer e Soppy ma l’Atalanta non riesce più ad avere chance per rimettere il muso davanti alla Cremonese: solo un tentativo di Okoli (parato da Radu) su un bel passaggio di Maehle a un minuto dal novantesimo e poco altro, nemmeno durante i cinque di recupero concessi dal direttore di gara. Finisce 1-1, la Dea resta prima in classifica ma ora è in compagnia di Napoli e Milan. Una frenata magari imprevista ma che ci insegna come nulla nel calcio debba esser dato per scontato.




Salutate la capolista: grande Atalanta, vince a Monza ed è capolista solitaria!

SERIE A, QUINTA GIORNATA

MONZA-ATALANTA 0-2: HOJILUND E LOOKMAN LANCIANO LA DEA IN VETTA

Monza: primi, e pure da soli! L’Atalanta sbanca Monza e sfrutta la debacle della Roma ad Udine per prendersi il primato solitario in classifica di Serie A, evento che a Bergamo non si verificava da oltre cinquant’anni. E dire che questa Dea, partita a fari spenti e tra il mormorio generale di tifosi e addetti ai lavori è riuscita finora a stupire di nuovo tutti: quattro vittorie e un pari nelle prime cinque, l’ultima a Monza questa sera dove, dopo un primo tempo un po’ bruttino, cambia marcia nella ripresa e lascia a zero i brianzoli con le reti di Hojilund (prima gioia in nerazzurro per lui) e il raddoppio di Lookman che regalo il primo posto alla Dea e fanno partire la festa dei tifosi nerazzurri giunti in massa in Brianza questa sera.

GASP DIFENDE A QUATTRO: cambia qualche cosa il Gasp rispetto al match vittorioso con il Toro di giovedì sera, sopratutto dietro dove con l’arretramento di Hateboer e Zappacosta la Dea difende a quattro dietro mentre davanti ecco titolare Hojlund con Ederson, Lookman e Malinovskyi a suo sostegno. Nel Monza, stroppa non schiera l’ex Petagna ma Dani Mota davanti insieme a Caprari mentre in mezzo (e capitano) c’è l’ex Pessina con Sensi per dar fluidità alla manovra.

MUSSO SUBITO SUGLI SCUDI: bella cornice di pubblico al Brianteo nonostante l’inusuale orario di un giorno lavorativo con il match che inizia e Musso dopo nemmeno un minuto è già provvidenziale a salvare su Caprari che conclude a colpo praticamente sicuro dopo una indecisione di Toloi ma trova l’opposizione del portiere atalantino che si ripete pochi istanti dopo toccando in corner una conclusione da fuori di Dani Mota.

POCHE OCCASIONI: dopo il quarto d’ora si vede la Dea, prima al diciannove con una bella azione di Malinovskyi che tenta di sfondare a centro area, poi svirgola il tiro, poi a ridosso della mezz’ora quando Lookman trova spazio sulla fascia si accentra, la difesa del Monza è sorpresa, ma invece che tirare, mette un cross rasoterra in area e l’azione sfuma. All’inizio dell’unico minuto di recupero concesso c’è il cross al centro per Toloi che non prende la palla di testa ma trova la deviazione di Caldirola verso la sua porta, con la palla che esce di un soffio. Ultimo telegramma di un primo tempo tutt’altro che brillante e che va così in archivio con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

HOJLUND LA SBLOCCA (CON IL VAR): il Gasp cambia subito ad inizio ripresa con Soppy che entra in campo al posto di Zappacosta e con i nerazzurri subito pericolosissimi con Hojlund che calcia in porta e costringe Di Gregorio alla grande parata in corner con anche l’aiuto del palo a salvare il portiere del Monza. Al decimo bella ripartenza di Koopmeiners che però in area conclude troppo debolmente e la sfera è facile preda del portiere. L’Atalanta due minuti dopo passa in vantaggio: altra splendida azione di Soppy che lancia Lookman sul filo del fuorigioco, palla per Hojlund che la mette dentro ma l’arbitro inizialmente annulla il gol poi, richiamato dal Var convalida il punto che lancia la Dea sull’1-0.

LOOKMAN TIMBRA IL RADDOPPIO: il gol libera mentalmente l’Atalanta che ora gioca con più serenità e dopo sei minuti timbra ancora: Ederson fugge sulla fascia destra e mette un cross sul palo opposto dove c’è Lookman che in scivolata mette in rete il raddoppio nerazzurro con la deviazione di Marlon che appare decisiva. Con la partita che si incanala sui binari desiderati, il Gasp cambia inserendo Scalvin e Pasalic al posto di Malinovskyi e Hojlund e, una manciata di minuti dopo, anche Maehle per Ederson.

SALUTATE LA CAPOLISTA!: nel finale spazio anche per Boga negli ultimi minuti al posto di Lookman con minuti che scorrono inesorabili e anche nei quattro di recupero il Monza non ne ha davvero più per provare a cambiar il proprio destino di ultima in classifica a zero punti e nemmeno quello di una Dea che dopo tantissimi anni si ritrova prima, da sola, a guidare la classifica della serie A. Niente male davvero per una squadra partita a fari spenti e che si ritrova capolista solitaria: fin quando durerà poco importa, godiamocela amici, ce lo siamo meritato.




Atalanta, l’Europa al cardiopalma: succede di tutto a Berna, 3-3 con lo Young Boys

CHAMPIONS LEAGUE, QUINTA GIORNATA

YOUNG BOYS-ATALANTA 3-3: LA DEA VEDE L’INFERNO, MURIEL E MUSSO LA SALVANO NEL FINALE

Girandola di emozioni a Berna, dove l’Atalanta non va oltre un pirotecnico 3-3 contro lo Young Boys: le reti nerazzurre di Zapata, Palomino e di Muriel che entra e segna il provvidenziale pari su punizione ma nel finale la Dea ringrazia Musso che para tutto negli ultimi secondi. Alla banda del Gasp ora servirà una vittoria tra due settimane a Bergamo contro il Villarreal per centrare la terza qualificazione di fila agli ottavi di Champions.

Berna (Svizzera): passo dopo passo. L’Atalanta prova a costruire il suo futuro europeo uno step alla volta e questa sera sa che con un risultato positivo da Berna può mettersi in tasca almeno la certezza di proseguire il suo cammino europeo, in quale competizione poi lo si deciderà nello scontro diretto contro il Villareal, stasera battuto in casa dal Manchester United che si è così qualificato agli ottavi con un turno di anticipo.

DEMIRAL TORNA TITOLARE: tre cambi rispetto al match con lo Spezia per il Gasp che in difesa sceglie Demiral e non Djimsiti, in mezzo Freuler torna titolare al posto di Koopmeiners mentre davanti con Zapata ci sono a supporto del colombiano Pasalic e Malinovskyi (e non Ilicic). Negli svizzeri, conferma tra i pali per Faivre con il tecnico Wagner che davanti si affida al tridente composto da Elia, Siebatcheu e Ngamaleu.

PRONTI, VIA… ZAPATA!: bella cornice di pubblico a Berna all’ingresso delle squadre in campo con circa milleseicento tifosi nerazzurri giunti da Bergamo a sostenere la Dea in questo match che prende il via e l’Atalanta al nono fa subito la voce grossa: bella azione di Maehle che trova Freuler libero in area di offrire a Zapata il pallone che il colombiano trasforma nell’1-0 con una bellissima girata in porta e fa esplodere di gioia lo spicchio di tifosi nerazzurri giunti in Svizzera.

PARTITA COMBATTUTA: dopo il vantaggio, la squadra del Gasp continua a menar le danze e al diciottesimo sfiora il bis: sugli sviluppi di un corner, testa di Palomino e palla fuori di poco. Poi però escono gli svizzeri e la Dea un po’ misteriosamente scende di tono: alla mezz’ora Zappacosta sbaglia un disimpegno, ne approfitta Ngamaleu che cade in area, l’arbitro è vicino e fa proseguire. I nerazzurri rispondono con Malinoskyi che sulla fascia mette un pallone rasoterra per Pasalic che tenta un tiro a giro da fuori area ma il pallone si spegne sopra la traversa. Proteste atalantine poco dopo per un fallo in area subito da Pasalic, anche stavolta però l’arbitro fa proseguire dopo il consulto al Var.

SIEBATCHEU TROVA IL PARI, LA DEA PERDE ZAPPACOSTA: cinque minuti dopo lo Young Boys trova il pareggio: angolo di Aebisher per la testa di Siebatcheu che anticipa tutti con un colpo di testa che sorprende Musso, tocca la parte bassa della traversa e entra in rete rimettendo il match in parità. Piove sul bagnato per i ragazzi del Gasp poco dopo quando Ngamaleu rifila pestone su Zappacosta che deve uscire dal campo per farsi curare mentre per il difensore giallonero è solo ammonizione. Due minuti di recupero e il primo tempo va così in archivio con le due squadre in parità.

RIPRESA, PALOMINO FIRMA IL NUOVO SORPASSO: dentro subito Pezzella per Zappacosta in avvio di ripresa con la gara che riprende dopo il riposo con Malinovskyi che al terzo scalda i guantoni a Faivre che devia in corner; due minuti dopo però la Dea rimette il muso davanti grazie a Palomino che in controbalzo da fuori area mette sotto la traversa un tiro che vale il nuovo vantaggio dei nerazzurri ed il primo gol in Champions League per il difensore argentino.

FAIVRE PARA, SIERRO TROVA IL 2-2: i padroni di casa provano subito a reagire e al dodicesimo Musso anticipa tutti su un cross basso in area e sventa una bella occasione per i padroni di casa. Due cambi per i nerazzurri a cinque dalla mezz’ora con Koopmeiners e Djimsiti che entrano in campo al posto di Pasalic e Demiral; poi è anche il turno di Pessina al posto di uno sfinito Freuler alla mezz’ora. Al trentadue la Dea sfiora il tris con un tiro di Pezzella che Faivre devia in corner con una gran parata; è il segnale per la squadra del Gasp che la beffa è dietro l’angolo quando a dieci dalla fine da una banale rimessa laterale Sierro si incunea in area senza opposizione e mette in rete il gol del pareggio svizzero.

FINALE FOLLE: HEFTI FA 3-2, MA MURIEL ENTRA E PAREGGIA: tutto finito? Proprio no, perchè l’Atalanta nel finale vive una andata e ritorno all’inferno nel giro di una manciata di minuti: al trentanove Hefti gela i nerazzurri con un gol splendido dal limite dell’area che si infila sotto la traversa e batte nuovamente Musso. Pare la fine, con la Dea scivolata all’ultimo posto del girone e col morale a pezzi per una gara dai risvolti incredibili. Invece il Gasp pesca il jolly dalla panchina al quarantaduesimo quando inserisce Muriel proprio nel momento in cui Pezzella si conquista una punizione dal limite: il colombiano entra, prende il pallone e calcia magistralmente in fondo al sacco il pallone dell’incredibile 3-3.

MUSSO MONUMENTALE A FIL DI SIRENA: restano ancora tre minuti di recupero in cui il protagonista stavolta è Musso: le manone del portiere argentino salvano i nerazzurri per almeno due volte nell’extra-time, l’ultima a un secondo dalla fine con una super-parata che evita un gol che avrebbe potuto davvero cambiare tutto quanto. Se l’Atalanta proseguirà il suo cammino europeo, grande merito è sicuramente suo in una serata svizzera dove la Dea torna a casa con un punto, tra luci ed ombre.

IL TABELLINO:

YOUNG BOYS-ATALANTA 3-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 10′ pt Zapata (A), 39′ pt Siebatcheu (Y), 6′ st Palomino (A), 35′ st Sierro (Y), 39′ st Hefti (Y), 42′ st Muriel (A)

YOUNG BOYS (4-3-3): Faivre; Hefti, Burgy, Lauper, Garcia; Aebischer, Martins Pereira, Rieder (22′ st Sierro); Elia (22′ st Mambimbi), Siebatcheu, Ngamaleu – A disposizione: Zbinden, Lfort, Lustenberger, Maceiras, Jankewitz, Maier, Spielmann, Sulejmani, Kanga, Toure – Allenatore: Wagner

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral (26′ st Djimsiti), Palomino; Zappacosta (1′ st Pezzella), De Roon, Freuler (33′ st Pessina), Maehle (42′ st Muriel); Malinovskiy, Pasalic (26′ st Koopmeiners); Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Scalvini, Ilicic, Miranchuk, Piccoli – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Siebert (Ger)

NOTE: spettatori 28mila circa – ammoniti: Garcia, Ngamaleu, Hefti (Y), Demiral, Zapata (A) – recuperi: 3′ p.t. e 3′ s.t.




Il bivio svizzero dell’EuroAtalanta: vincere a Berna per restare ancora in Europa

BERNA, ORE 21

ZAPATA GUIDA L’ASSALTO AGLI YOUNG BOYS

La fatidica puntualità Svizzera alla prova della voglia di Europa dell’Atalanta. Nella sfida di Berna di questa sera contro gli Young Boys, la Dea va a caccia di un successo che blinderebbe quanto meno il terzo posto nel girone che varrebbe, nella peggiore delle ipotesi, un posto nei sedicesimi di Europa League a febbraio; ovviamente i nerazzurri puntano al bersaglio grosso nel cercar la terza qualificazione consecutiva agli ottavi di Champions League, ma occorre andare per gradi. Quella di questa sera contro gli svizzeri è una sfida-chiave per porre le basi per provar nell’ultima giornata l’ennesima grande impresa nerazzurra. Ma prima occorre portar a casa il bottino pieno questa sera, contro una squadra che è stata capace di battere il Manchester United e che va quindi non sottovalutata assolutamente.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: il Gasp può contare su quasi tutta la rosa a sua disposizione ma si va verso solo qualche piccolo cambiamento rispetto alla gara con lo Spezia: in difesa Demiral è favorito su Dijmsiti per un posto da titolare mentre in mezzo torna Freuler per Koopmeiners. Davanti Zapata sarà supportato sicuramente da Pasalic e da uno tra Malinovskyi e Ilicic.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

YOUNG BOYS (4-4-2): Faivre; Hefty, Burgy, Lauper, Garcia; Fassnacht, Aebischer, Sierro, Ngamaleu; Elia, Riedere – Allenatore: Wagner

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta, De Roon, Freuler, Maehle; Pasalic, Malinovskyi; Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Daniel Siebert




Serie A, i risultati dopo la 5a giornata

Risultati della 5ª Giornata di Serie A

Martedì 21 settembre

Ore 18:30

Bologna-Genoa 2-2: 49’ Hickey, 55’ Destro, 85’ rig. Arnautovic, 89’ rig. Criscito

Ore 20:45

Atalanta-Sassuolo 2-1: 3’ Gosens, 37’ Zappacosta, 44’ Berardi

Fiorentina-Inter 1-3: 23’ Sottil, 52’ Darmian, 55’ Dzeko, 87′ Perisic

Mercoledì 21 settembre

Ore 18:30

Salernitana Verona 2-2: 7′ e 29′ Kalinic, 47′ Gondo, 76′ M.Koulibaly

Spezia-Juventus 2-3: 28′ Kean, 33′ Giasy, 39′ Antiste, 66′ Chiesa, 72′ De Ligt

Ore 20:45

Cagliari-Empoli 0-2: 29′ Di Francesco, 69′ Stulac

Milan-Venezia 2-0: 68′ Brahim Diaz, 82′ Theo Hernandez

Giovedì 22 settembre

Ore 18:30

Sampdoria-Napoli 0-4: 10′ e 50′ Osimhen, 39′ Ruiz, 59′ Zielinski

Torino-Lazio 1-1: 76′ Pjaca, 90’+1 rig. Immobile

Ore 20:45

Roma-Udinese1-0: 36′ Abraham

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 5 5 0 0 14 2 +12 15
2 Inter 5 4 1 0 18 5 +13 13
3 AC Milan 5 4 1 0 10 2 +8 13
4 Roma 5 4 0 1 12 5 +7 12
5 Atalanta 5 3 1 1 6 4 +2 10
6 Fiorentina 5 3 0 2 8 9 -1 9
7 Lazio 5 2 2 1 12 7 +5 8
8 Bologna 5 2 2 1 7 10 -3 8
9 Torino 5 2 1 2 8 5 +3 7
10 Udinese 5 2 1 2 6 7 -1 7
11 Empoli 5 2 0 3 5 8 -3 6
12 Juventus 5 1 2 2 7 8 -1 5
13 Sampdoria 5 1 2 2 5 7 -2 5
14 Sassuolo 5 1 1 3 5 7 -2 4
15 Verona 5 1 1 3 8 11 -3 4
16 Genoa 5 1 1 3 7 12 -5 4
17 Spezia 5 1 1 3 7 13 -6 4
18 Venezia 5 1 0 4 3 10 -7 3
19 Cagliari 5 0 2 3 7 13 -6 2
20 Salernitana 5 0 1 4 4 14 -10 1



L’Atalanta ritrova le sue ali e si rimette in moto: Sassuolo battuto con Gosens e Zappacosta

SERIE A, QUINTA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 2-1: TUTTE LE RETI NEI PRIMI 45′

Bergamo: l’Atalanta va, trova la seconda vittoria nel giro di una manciata di giorni e, pur sempre a ritmo alternato, risale la classifica si porta a quota dieci punti. Batte il Sassuolo grazie alle reti dei suoi esterni Gosens e Zappacosta, divora una quantità incredibile di palle gol nel primo tempo e viene punita dal gol di Berardi in chiusura di prima frazione che mette pepe ad una ripresa che invece è piuttosto scialba e con pochissime emozioni: tanto basta però a certificare i tre punti alla banda del Gasp che continua il suo percorso di crescita mostrando decisi miglioramenti. Le prossime due sfide in campionato con Inter prima e Milan poi (con in mezzo la sfida allo Young Boys di Champions League) diranno molte cose in più sui nerazzurri del Gasp.

QUALCHE CAMBIO PER IL GASP: il turnover di Gasperini riguarda principalmente Palomino, sostituito al centro della difesa da Demiral, e Freuler: accanto a De Roon, che rientra dopo quattro turni di squalifica, scelto per la prima volta da titolare Koopmeiners. Dopo la panchina di Salerno torna Pessina dietro le punte, che sono Malinovskyi e Zapata. Negli ospiti Dionisi cambia tanto rispetto alla gara con il Torino, ovvero sei uomini: tre quarti di difesa, con Muldur e Kyriakopulos sulle fasce e Ayhan al fianco di Ferrari; Traoré fa da mezzala e Boga assieme a Berardi nel tridente.

GOSENS LA SBLOCCA SUBITO: partita subito in discesa per l’Atalanta: neanche tre minuti e un radente da destra di Malinovskyi non trova opposizione della difesa neroverde, ma sull’altro palo, il tap-in vincente di Gosens che vale l’1-0. Il Sassuolo, che però si riorganizza discretamente e con il suo tridente che non dà punti di riferimento tiene bassa per un po’ l’Atalanta, sfiorando anche il preggio con Defrel, che brucia Demiral ma poi storpia la conclusione a porta vuota, altissima.

LA DEA SCIUPA, MA ZAPPACOSTA RADDOPPIA: l’onda dell’Atalanta continua a crescere: la corsia destra diventa la più battuta e lì Malinovskyi cerca il sempre più irrefrenabile Zappacosta, che cerca Gosens, anticipato in extremis da Muldur. Altre due chance per la Dea con Pessina, che gestisce male due ripartenze favorevoli, prima perdendo l’attimo per l’assist a Zapata o Gosens e poi allargando troppo il sinistro a porta quasi scoperta. Alla quarta occasione sprecata (cross di Zappacosta, alto il colpo di testa di Zapata) l’Atalanta teme la punizione del destino, ma è con una splendida azione iniziata da Koopmeiners e conclusa da Zappacosta che la squadra di Gasperini firma il 2-0.

BERARDI LA RIAPRE PRIMA DELL’INTERVALLO: certi sprechi tornano in mente ai nerazzurri proprio quando sembrano avere la partita in mano: a due dal riposo Berardi scappa a Gosens, punta la porta, e chiude con il sinistro sul palo di Musso, forse coperto al momento del tiro e riapre i giochi.

RIPRESA LENTA, TRE PUNTI D’ORO: chi si aspettava ulteriori fuochi d’artificio nella ripresa rimarrà deluso: il match cala di intensità, soprattutto l’Atalanta diminuisce i giri del proprio motore e rischia subito dopo sette minuti quando Defrel mette fuori un cross molto interessante di Kyriakopoulos, sfiora l’allungo con Ilicic, su cui l’ex Consigli fa un mezzo miracolo, e poi subisce per almeno negli ultimi venti minuti la pressione del Sassuolo, che tuttavia è sterile e non crea particolari problemi alla retroguardia nerazzurra. Nel finale è invece il neo entrato Piccoli a rendersi pericoloso per l’Atalanta con una conclusione potente che al quarantesimo è neutralizzata in due tempi da Consigli. Finisce 2-1, la Dea sale a quota dieci punti in classifica e arriva al meglio (più mentalmente che fisicamente) all’appuntamento di sabato con l’Inter che darà un ulteriore giudizio sul processo di crescita di Zapata e compagni dopo un avvio di campionato tutt’altro che semplice.

IL TABELLINO:

ATALANTA-SASSUOLO 2-1 (primo tempo 2-1)

RETI: 3′ Gosens, 37′ Zappacosta (A), 44′ Berardi (S)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta (69′ Maehle), De Roon, Koopmeiners, Gosens (69′ Pezzella); Malinovskyi (63′ Ilicic), Pessina (84′ Pasalic); Zapata (84′ Piccoli) – Allenatore: Gasperini

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi (82′ Maxime Lopez), Magnanelli (60′ Harroui); Berardi, Traore (67′ Djuricic), Boga (60′ Raspadori); Defrel (82′ Scamacca) – Allenatore: Dionisi

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: spettatori: 11mila circa – ammoniti: Ferrari, Maxime Lopez (S), Malinovskyi, Pezzella (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Sassuolo

MUSSO (6): Incolpevole sul gol di Berardi, per il resto del match non ha dovuto fare gli straordinari

TOLOI (7): Nel primo tempo annulla Boga da solo, nel secondo tempo si ripete con gli capita.

DJIMSITI (7): Accompgna intelligentemente Berardi, rischiando pure di farlo calciare, ma sul gol non è colpevole e riesce a neutralizzarlo anche nella seconda frazione

DEMIRAL (7): Voto alto soprattutto per la grinta e lo spirito guerriero mostrato a Salerno: Defrel annicchilito, e non è mai banale

ZAPPACOSTA (7,5): Più che zappa, ara la fascia e stravince il duello contro l’altro 77. In più segna un gol e pare instancabile (69′ MAEHLE (6): da subentrante ha poco tempo per entrare in partita, e sicuramente copiare quanto fatto dal suo omologo nei 70 minuti precedenti questa sera non era facile per nessuno)

DE ROON (7):Marten torna a fare legna, e guarda caso la squadra ricomincia a girare e trovare i suoi accordi. IMPRESCENDIBILE

KOOPMEINERS (7): Come interditore dimostra di esser davvero un’ottima copia di De Roon, ma ancora latita in fase di impostazione, dove sarà complicato competere con il metronomo svizzero Freuler. In crescita e sicuramente a livello tattico ci consentirà di essere più solidi e imprevedibili.

GOSENS (6,5): Solita freccia sulla sinistra, e finalmente con il suo gol tutto torna alal normalità. Rispetto a Zappacosta però nels econdo tempo cala un po’ fisicamente ( 69′ PEZZELLA (6): si dimostra ottimo comprimario, ma ancora deve limare qualche difetto tecnico)

PESSINA (6,5): Molto attivo e nel vivo del gioco soprattutto nella prima frazione, dove quell’errore a tu per tu con Consigli grida ancora vendetta. Nel secondo tempo tende a nascondersi fra le linee, ma regge bene fisicamente (84′ PASALIC (S.V))

MALINOVSKYI (6,5): Dopo 3 minuti assist per Gosens, e non si tira indietro dal cercare filtranti per le corsie esterne che non a caso fruttano molto. Come spesso capita però cala vistosamente nel secondo tempo (63′ ILICIC (6,5):entra bene, sempre nel vivo del gioco e delle manovre, e come spesso capita regala un’altra perla di tacco per Maehle che avrebbe meritato maggior fortuna)

ZAPATA( 6) Si sbatte, corre in lungo e in largo, ma questa volta non crea nemmeno una palla da gol, il pane quotidiano per una punta come lui (84′ PICCOLI (S.V)

GASPERINI (6,5): Azzecca la formazione iniziale e ritrova le sue ali che però finiscono la benzina dopo un’ora. Rischia relativamente di subire il pareggio, amministrando il vantaggio per tutto il secondo tempo, segno ulteriore di crescita di questa squadra e del suo allenatore.