Basta mezza Atalanta per liquidare l’Hapoel: al playoff ecco il Copenaghen

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI TURNO 3: GARA DI RITORNO

ATALANTA-HAPOEL HAIFA 2-0: ZAPATA E CORNELIUS A SEGNO

Con una formazione abbastanza sperimentale, la truppa di mister Gasperini supera gli israeliani nella ripresa andando a segno con Zapata poco prima della mezz’ora e Cornelius nel recupero dopo un primo tempo abbastanza noioso e con un paio di discrete occasione per parte ed un bell’intervento di Gollini nel finale di prima frazione a salvare il risultato.

Reggio Emilia: formalità doveva essere, e tale è stata: l’Atalanta non fa scherzi e, forte del 4-1 dell’andata, batte anche nella gara di ritorno gli israeliani dell’Hapoel Haifa e conquista il pass per il playoff decisivo per l’accesso ai gironi di Europa League: sulla strada dei nerazzurri ora resta solo il Copenaghen che ha battuto per 2-1 il Cska Sofia anche al ritorno e sarà quindi l’avversario di Papu Gomez e compagni nei match che si disputeranno il 23 ed il 30 agosto (andata a Reggio, ritorno in Danimarca).

GASP CAMBIA PARECCHIO: forte del risultato rassicurante dell’andata, mister Gasperini è indotto a testare diversi giocatori che sin qui si sono visti poco: dunque spazio dall’inizio a Pasalic a fianco di Freuler, Reca a sinistra e Djimsiti al centro della difesa entrambi al debutto assoluto, Castagne a destra con Pessina davanti a lui. Gli israeliani dal canto loro provano a far bella figura e cercar magari un risultato positivo che fa comunque prestigio con un 3-5-2 che affolla meglio il centrocampo e rende meno fluida la circolazione con aggiramento dell’Atalanta che fatica parecchio a costruire occasioni.

Il minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Genova

CASTAGNE SCIUPA, GOLLINI PARA: il match inizia dopo il doveroso minuto di silenzio in ricordo delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova due giorni fa e la prima occasione arriva dunque a metà primo tempo con un rimpallo di Zapata che premia Pessina, girata di prima in area deviata da Kapiloto. La Dea a quel punto spinge e va a un nulla dal vantaggio poco dopo quando Freuler trova sul secondo palo Castagne, che schiaccia debolmente, mentre alla mezz’ora ancora il belga arriva con un attimo di fatale ritardo sul cross basso di Pessina che gli aveva spalancato la porta. L’Hapoel si fa vedere con un sinistro di Buzaglo tra le braccia di Gollini: il goleador dell’andata si infortuna e lascia il posto a Plakuschenko. Alla mezz’ora Gomez disegna su punizione a giro, pallone fuori di pochissimo, ma nel primo di recupero gli ospiti sfiorano il vantaggio con un sinistro da fuori di Ginsari che Gollini in volo devia in angolo. Tre minuti di recupero e si va al riposo sullo 0-0.

ZAPATA APRE, CORNELIUS CHIUDE: la ripresa inizia con ancora i nerazzurri a caccia del gol al nono quando, da un angolo del Papu ci prova Djimsiti di testa ma il portiere Setkus si oppone d’istinto. Succede poi poco o nulla fino al momento in cui il match si sblocca al ventiseiesimo dopo che in precedenza si erano registrati solo un tiro di Gomez respinto da Setkus e un sinistro alto di Castagne; il sin li anonimo Reca affonda a sinistra e crossa, il pallone attraversa l’area e dall’altra parte Castagne ricostruisce con Pasalic che offre un bel filtrante per il belga e cross al centro dove Zapata stacca in anticipo su Mitrevski e mette in rete di testa il punto dell’1-0 e secondo gol atalantino per il colombiano dopo quello dell’andata. Gli ospiti non ci stanno a perdere anche al ritorno ma si fanno vivi tuttavia solo con un paio di conclusioni innocue di Plakushenko e Vermouth poi, mentre i ragazzi del Gasp hanno un’altra chance poco dopo la mezz’ora: Pasalic inventa per il Papu in area, sul suo sinistro che sembra diretto a Zapata viene mancato di un niente dal colombiano in maniera quasi clamorosa e il pallone finisce a lato. La girandola dei cambi prende vita nel finale per Gasperini che inserisce Valzania, Barrow e Cornelius: proprio quest’ultimo mette il timbro sul raddoppio nel primo dei tre di recupero con una conclusione diagonale lenta ma efficace a mandare in tilt la difesa israeliana per la seconda volta e quasi a voler avvisare i suoi ex compagni del Copenaghen, prossimi avversari nell’ultimo ostacolo da superare per centrare i gironi: come andrà a finire non si sa, ma sicuramente questi ragazzi ce la metteranno tutta per continuare a farci sognare!

IL TABELLINO

ATALANTA-HAPOEL HAIFA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 26’ st Zapata, 48’ st Cornelius

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Mancini; Masiello, Castagne, Freuler (32’ st Valzania), Pasalic, Reca; Pessina; Zapata (41’ st Cornelius), Gomez (37’ st Barrow) – All. Gasperini

HAPOEL HAIFA (3-5-2): Setkus; Mitrevsky, Tamas, Kapiloto; Malul, Ginsari, Sjodtedt (22’ st Vermouth), Hadida, Dilmoni (31’ st Arael); Ginsari, Papazoglou, Buzaglio (31’ pt Plakushchenko) – All.: Klinger

NOTE: gara di andata: Hapoel Haifa-Atalanta 1-4 – spettatori: 7mila circa – ammoniti: Thamas (H) – recuperi: 3′ p.t. e 3′ s.t.

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La carica dei seimila (e oltre) a Reggio per spingere l’EuroAtalanta al Playoff

REGGIO EMILIA, ORE 20

DEA, NIENTE SCHERZI STASERA!

Dopo la netta vittoria per 4-1 in Israele, la truppa di mister Gasperini è impegnata a Reggio Emilia questa sera nella gara di ritorno del terzo turno preliminare della UEFA Europa League: in palio c’è il pass per il playoff decisivo per accedere ai gironi da disputarsi contro la vincente di Cska Sofia-Copenaghen (si parte dal 2-1 per i danesi in Bulgaria).

Avversari di questa sera sono gli israeliani dell’Hapoel Haifa, superati per 4-1 da Gomez e compagni nel match di andata giocato una settimana fa in Israele: un punteggio che da ampi margini di sicurezza ai nerazzurri sul passaggio del turno ma che non deve comunque far pensare ad una sfilata ferragostana: sono oltre seimila i tifosi in movimento in queste ore verso Reggio Emilia per sostenere la squadra e cercare di fugare via le tante, troppe voci degli ultimi giorni tra mercato ed esternazioni di insoddisfazione circa i nuovi arrivati da parte del mister che hanno diviso anche la tifoseria. Questa sera c’è in palio l’accesso all’ultimo atto del percorso che può portare ai gironi di Europa League, è il momento di riportare ai massimi livelli la concentrazione e pensare a questo match, comunque importante, dove il mister è intenzionato a schierare giocatori sin qui meno impiegati e poterne testare così le capacità.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler, Reca; Pessina; Zapata, Gomez – A disposizione: Berisha, Pasalic, Tumminello, Valzania, Melegoni – Allenatore: Gasperini

HAPOEL HAIFA (4-3-3): Setkus; Malul, Kapiloto, Tamas, Dilmoni; Arael, Sjostedt, Plakushchenko; Ginsari, Vermouth, Papazoglou – A disposizione: Kadoch, Fedida, Shukrani, Zamir, Elbaz, Mitrevski, Qashoa – Allenatore: Klinger

ARBITRO: Schneider (Francia)





L’EuroAtalanta prenota il playoff: poker in rimonta all’Hapoel

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI TURNO 3: GARA DI ANDATA

HAPOEL HAIFA-ATALANTA 1-4: ZAPATA-PASALIC, ESORDIO CON GOL!

La squadra di Gasperini si impone in rimonta ad Haifa e mette una seria ipoteca sul passaggio al playoff decisivo per l’accesso ai gironi di Europa League: eppure la gara non inizia nel migliore dei modi per i nerazzurri, subito sotto per la rete di Buzaglu; il Gasp va su tutte le furie ed i suoi rispondono in campo ribaltando la gara in due minuti attorno al ventesimo: prima con Hateboer, poi con Zapata (nel mezzo la traversa di Freuler). Nella ripresa l’Hapoel prova a farsi vedere ma sono i nerazzurri a centrar il palo in avvio con Gomez su punizione e poi andar ancora a segno con Pasalic (esordio con gol per lui come per Zapata) e nel finale con Barrow che poi sciupa anche l’occasione del quinto gol. Finisce 4-1 per la Dea, giovedì a Reggio la gara di ritorno.

Haifa (Israele): dalla Bosnia ad Israele, il tour europeo estivo di un’Atalanta a caccia del visto per la fase a gironi della prossima Europa League prosegue oggi con l’andata del terzo turno eliminatorio. Avversario odierno è l’Hapoel Haifa, che nella partita precedente ha avuto la meglio degli islandesi dal nome abbastanza impronunciabile e si è così guadagnato la sfida contro i nerazzurri che oggi incontrano l’ennesimo avversario abbastanza sconosciuto ma più avanti nella preparazione e con il campionato già iniziato: importante quindi per Papu Gomez e compagni non perdere mai la concentrazione giusta per cercare di ipotecare già oggi l’accesso al playoff che sarà contro la vincente del match tra Copenaghen e CSKA Sofia.

GASP CAMBIA QUALCOSA: rispetto alla squadra che ha travolto il Sarajevo, mister Gasperini opera un paio di cambi inserendo tra i pali Gollini al posto di Berisha mentre in avanti stavolta tocca a Zapata dall’inizio con Barrow inizialmente in panchina e Pessina invece confermato a sostegno del duo davanti con il neo acquisto Pasalic che oggi è in panchina. Nei padroni di casa, buona qualità in mezzo al campo ma è in avanti il pericolo con il gigante Papazoglou schierato per provare a far male alla difesa nerazzurra.

BUZAGLO SORPRENDE TUTTI: bel colpo d’occhio all’ingresso delle squadre in campo nel modernissimo stadio di Haifa, un gioiellino di tecnologia e sede spesso anche di gare della nazionale israeliana. La partita inizia e l’Atalanta si fa subito sorprendere dai padroni di casa che al settimo sono già avanti: la difesa nerazzurra libera male sugli sviluppi di una punizione, il pallone torna così ai padroni di casa e finisce in mezzo per Buzaglo che si ritrova tutto solo in mezzo all’area e, di testa, trova l’angolo giusto dove Gollini non riesce ad arrivare.

HATE-ZAPATA, RIBALTONE IN DUE MINUTI: l’Atalanta pare intontita dal gol incassato a freddo e fatica a reagire: quando al quarto d’ora Plakushchenko fa partire un destro centrale che Gollini repinge con i pugni il Gasp è una furia in panchina con i suoi che, a quel punto, decidono di svegliarsi. Al minuto diciannove Hateboer pareggia i conti con un bel sinistro preciso dal limite dell’area: l’esterno raccoglie una respinta corta della difesa e piazza il tiro vincente che vale l’1-1; nemmeno il tempo di mettere il pallone al centro e i nerazzurri sfiorano prima il vantaggio con una clamorosa traversa colpita da Freuler e poi trovano il punto del sorpasso al ventunesimo con la prima rete in Europa con la maglia atalantina di Zapata che, pescato sul filo del fuorigioco, trova un destro preciso che si infila nell’angolino portanto il risultato dalla parte della Dea: 2-1!

HATEBOER SFIORA IL BIS: con il punteggio ora dalla sua parte, l’Atalanta prova a gestire con più serenità il match contro un avversario che si conferma comunque rognoso e decisamente migliore rispetto al Sarajevo; nel finale Hateboer, ben pescato da Palomino, cerca la doppietta personale con un bel sinistro che viene però parato dal portiere. Ultimo sussulto di un primo tempo che va in archivio con i ragazzi del Gasp avanti 2-1 ad Haifa.

PAPU FERMO AL PALO: la ripresa prende il via senza cambi e con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte del match e con i nerazzurri che vogliono cercare ancora un gol per provare a rendere ancor più serena la gara di ritorno di giovedì prossimo e ci vanno vicinissimi al nono con il Papu che calcia sul palo un bel calcio di punizione, con la sfera che picchia sul legno e poi rotola sul fondo. Non molla nemmeno l’Hapoel, che due minuti dopo crea scompiglio in area nerazzurra con la difesa che si rifugia in corner. Al quarto d’ora è il momento del neo acquisto Pasalic, che Gasperini manda in campo al posto di un Pessina stanco, ma ancora una volta positivo; pochi minuti dopo e l’avvicendamento avviene in attacco dove Zapata lascia posto a Musa Barrow.

LA DEA AD UN PASSO
DAL PLAYOFF

SUPERMARIO, ESORDIO CON GOL!: è la giornata dei battesimi con gol oggi in casa nerazzurra e, dopo il primo centro atalantino di Zapata, al ventesimo è Pasalic a presentarsi come meglio non si può al popolo nerazzurro: Toloi recupera palla, vien servito da Barrow ma fallisce una clamorosa occasione a tu per tu con il portiere ma, sul proseguo dell’azione è ancora il brasiliano a metter palla in area: testa di Barrow precisa per la zuccata vincente di Pasalic che timbra il punto che manda sul 3-1 la Dea!

BARROW PER IL POKER: con il risultato sempre più al sicuro, Gasperini concede fiato anche a Gomez inserendo Cornelius al suo posto a dieci dalla fine ma con i nerazzurri che non sono ancora paghi del risultato, ed a cinque dalla fine mettono definitivamente in ghiaccio il match con il poker firmato da Barrow con Pasalic che stavolta restituisce il favore e pesca l’attaccante in mezzo all’area: destro preciso che si infila all’angolino: 4-1 per la Dea!

PLAYOFF VICINI: finale ormai prossimo con i padroni di casa che non ne hanno più e proprio Barrow che, nel primo dei quattro di recupero, scatta sul filo del fuorigioco, salta il portiere ma calcia sul fondo il pallone del possibile quinto gol. Poco importa, il triplice fischio del direttore di gara sancisce la netta superiorità di un’Atalanta che, dopo un avvio incerto, travolge l’Hapoel Haifa e mette una discreta ipoteca sul passaggio del turno: quel playoff, contro Copenaghen o Cska Sofia che può valere l’accesso ai gironi di quel sogno chiamato Europa League che fa impazzire tutti noi. Avanti tutta!!

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IL TABELLINO:

HAPOEL HAIFA-ATALANTA 1-4 (primo tempo 1-2)

RETI: 7’ p.t. Buzaglo (H), 18’ p.t. Hateboer (A), 21’ p.t. Zapata (A), 20’ s.t. Pasalic (A), 41’ s.t. Barrow (A)

HAPOEL HAIFA (4-3-3): Setkus; Malus, Tamas, Kapiloto, Dilmoni; Buzaglo, Sjostedt, Plakushenko; Vermouth (14′ s.t. Hadida), Papazoglu (24′ s.t. Arael), Ginsari (14′ s.t. Eibaz) – Allenatore: Klinger

ATALANTA (3-5-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Pessina (25′ s.t.′ Pasalic), Freuler, Gosens; Zapata (28′ s.t. Barrow), Gomez (38′ s.t. Cornelius) – Allenatore Gasperini

ARBITRO: Harald Lechner

NOTE: serata calda, terreno in buone condizioni – spettatori: 11mila circa – ammoniti: Palomino e Gosens (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1’ p.t. e 4’ s.t.




Atalanta, c’è l’Hapoel stasera sulla strada verso l’Europa

HAIFA, ORE 18

TESTA E CONCENTRAZIONE PER L’ASSALTO AGLI ISRAELIANI

La strada dell’Atalanta verso i gironi di Europa League prosegue questa sera in terra d’Israele per il primo round del terzo turno preliminari che i ragazzi del Gasp disputeranno contro i padroni di casa dell’Hapoel Haifa. Dopo la larghissima vittoria di Sarajevo, Papu e compagni tornano quindi in campo a caccia di un successo che possa metter al riparo la Dea da sorprese nella gara di ritorno prevista a Reggio Emilia il prossimo giovedì: occhio però alle sorprese, specie quando si affrontano formazioni di cui si conosce poco e che hanno già incominciato i rispettivi campionati. Come avvenuto in Bosnia, la banda nerazzurra dovrà giocar col carattere e la grinta giusta per tutta la partita per cercare di ottenere il visto per il playoff decisivo contro la vincente del match tra Copenaghen e CSKA Sofia.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

HAPOEL HAIFA (4-3-3): Setkus; Malus, Tamas, Kapiloto, Dilmoni; Arael, Sjostedt, Plakushenko; Sisic, Vermouth, Papazoglu – All.: Klinger

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Pessina, Gosens; Barrow, Zapata, Gomez – All.: Gasperini

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La PapuDance conquista Sarajevo: esagerata Atalanta, otto gol e qualificazione conquistata!

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI TURNO 2: GARA DI RITORNO

SARAJEVO-ATALANTA 0-8: DEA ESAGERATA, TRIS PER BARROW

Vittoria extra-large (da record in Europa per i nerazzurri) e qualificazione al terzo turno centrata per i ragazzi del Gasp che ribaltano il clamoroso 2-2 dell’andata con un roboante 8-0 in casa di un Sarajevo che si sbriciola sin dalle prime battute sotto i colpi dei determinatissimi nerazzurri che vanno subito a segno con Palomino al terzo e ne segnano altri due nel primo quarto d’ora con una magia del Papu ed il tris di Masiello. Da qui a fine primo tempo la Dea piazza altri due gol con un altro bellissimo gol di Gomez e un autogol. Nella ripresa, si scatena Musa Barrow che ne segna tre, portandosi a casa il pallone e regalando una vittoria esagerata (contro un avversario veramente modesto) ad un’Atalanta che raggiunge quello che era l’obiettivo minimo di questa doppia sfida: l’accesso al terzo turno. Missione compiuta.

Sarajevo (Bosnia Erzegovina): vincere (o pareggiare, ma segnando almeno tre gol) per continuare la rincorsa ed evitare quella che sarebbe una tanto prematura quanto imprevista uscita di scena. L’Atalanta, dopo l’incredibile 2-2 subito in rimonta a Reggio Emilia una settimana fa visita al Sarajevo in terra bosniaca andando a caccia del visto per il terzo turno di Europa League: non sarà sicuramente una gita di piacere, come invece poteva sembrare dopo un’ora la scorsa settimana, perchè i padroni di casa promettono battaglia in quella che, per loro, è sicuramente una delle più importanti partite della loro storia recente di una città tristemente famosa anni fa per la guerra e la testimonianza ne è data dal cimitero presente vicino allo stadio.

GASP RITROVA FREULER: mister Gasperini accantona l’idea del tridente ritrovando Freuler ed inserendolo subito in mezzo e spostando Pessina nel ruolo di rifinitore alle spalle del Papu in avanti insieme a Barrow. Nei padroni di casa occhio a Sisic, che all’andata segnò il gol del pari e soprattutto allo spirito di lotta del gruppo allenato da Musemic.

PRONTI, VIA… JOSE’!: quasi trentamila spettatori a Sarajevo e bella cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con quasi quattrocento tifosi nerazzurri giunti da Bergamo che l’Atalanta ringrazia nel migliore dei modi dopo soli tre minuti di gioco quando i nerazzurri sbloccano il match sugli sviluppi di un calcio d’angolo, rimpalli in area di rigore e palla sulla testa di Palomino che l’ha messa dentro riportando così la bilancia della qualificazione subito dalla parte della Dea: 1-0!

MAGIA DEL PAPU, 2-0!: l’Atalanta non vuol più commettere l’errore dell’andata e non concede tregua agli avversari che si sbriciolano dopo aver incassato il gol a freddo. Così i nerazzurri restano in controllo del gioco e sfondano al quarto d’ora con il Papu Gomez che segna con un grandissimo tiro dalla distanza che si è insaccato alla sinistra del portiere del Sarajevo che vale il raddoppio della Dea.

MASIELLO E ANCORA PAPU, DEA-SHOW: va sul velluto la squadra di Gasperini che dilaga nei successivi dieci minuti segnando altri due gol e mettendo una definitiva pietra tombale sulla qualificazione: al diciottesimo il destro di Masiello in area è potente e preciso e vale il tris nerazzurro, ma l’ennesima perla arriva dal Papu Gomez a due dalla mezz’ora, con un destro preciso e telecomandato che finisce nell’angolino, imparabile per il portiere: PapuDance a Sarajevo e pubblico di casa ammutolito dallo strapotere della Dea.

LA CINQUINA ARRIVA SU AUTOGOL: nervovismo che cresce tra le fila dei padroni di casa con il portiere di casa autore di un brutto gesto nei confronti dei propri tifosi, rei di averlo applaudito ironicamente dopo il primo pallone parato in un match in cui ha subito quattro gol in meno di mezz’ora. Ma la lista delle reti incassate è destinata ad allungarsi per l’estremo difensore del Sarajevo che capitola ancora quando Palomino replica l’azione del gol del vantaggio finalizzando al meglio il cross proveniente da corner e mettendo dentro il gol del 5-0 con la netta complicità del difensore Ahmetovic che, nel tentativo di anticipo, mette nella propria porta. Ultimi minuti di prima frazione e Berisha che compie la sua prima parata al quarantesimo su un tiro dalla distanza che non impensierisce minimamente il portiere albanese per l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude con la manita della Dea ad un Sarajevo sin qui annichilito dallo strapotere nerazzurro.

RIPRESA NEL SEGNO DI BARROW, TRIPLETTA!: la ripresa inizia con la pioggia che cade fitta su Sarajevo e con un’Atalanta che ha ancora fame al sesto quando anche Barrow trova gloria andando a metter la sua firma sul gol del 6-0, nato da un cross un po’ casuale e deviato bene in porta dal giovane attaccante atalantino. Al nono Gasperini si fa tentare ancora dal tridente, inserendo così Zapata in avanti e dando riposo a De Roon che esce e gli lascia il posto. Per il giovane bomber nerazzurro c’è ancora gloria, a cinque della mezz’ora, quando Zapata si fa largo in mezzo all’area, combatte su una palla che arriva proprio a Barrow e piazza un sinistro al volo vincente per la personale doppietta ed il punto dell’incredibile 7-0. E non finisce qui, a tre dalla fine Musa decide di portarsi a casa il pallone segnando il personale Hattrick al malcapitato portiere del Sarajevo.

MISSIONE COMPIUTA, AVANTI IL PROSSIMO: niente recupero (giustamente) in questo match, può dunque bastare così al novantesimo con un’Atalanta che risponde in maniera esagerata alle perplessità della scorsa settimana battendo otto colpi e conquistando così l’accesso al terzo di Europa League: se sarà Islanda o Israele lo scopriremo nella tarda serata di oggi, ma la cosa più importante è che la Dea c’è! AVANTI TUTTA!!

IL TABELLINO:

SARAJEVO-ATALANTA 0-8 (primo tempo 0-5)

RETI: 4′ Palomino, 15′ Gomez, 18′ Masiello, 28′ Gomez, 39′ Palomino, 51′ Barrow, 70′ Barrow, 87′ Barrow

SARAJEVO (4-2-3-1): Pavlovic; Hebibovic, Adukor, Mujakic, Pidro; Dupovac, Rahmanovic (75′ Stanojevic); Sisic (83′ Tatar), Velkoski, Halilovic; Ahmetovic (68′ Handzic) – All.: Musemic

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi (75′ Castagne), Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler (81′ Valzania), de Roon (55′ Zapata), Pessina, Gosens; Barrow, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Stuart Attwell, Inghilterra (Edward Smart, Daniel Richard Cook; Kevin Friend)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Sarajevo 2-2 – spettatori: 35mila circa – l’Atalanta stabilisce il record di reti segnate in campo europeo, in una sola partita – ammoniti: 2′ Toloi (A), 37′ Hebibovic (S), 43′ Adukor (S) – recuperi: 2′ p.t. e 0′ s.t.

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Nuova Atalanta, problemi vecchi: rimontata dal Sarajevo, si complica l’Eurorincorsa

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI TURNO 2: GARA DI ANDATA

ATALANTA-SARAJEVO 2-2: LA DEA SI ILLUDE, RIPRESA-FLOP

Bella a per un tempo e poco più, incredibilmente distratta quanto basta per farsi rimontare in cinque minuti due gol e complicare terribilmente tutto quanto: l’Atalanta si lecca le ferite di un match di andata del preliminare di Europa League che ha illuso i nerazzurri di aver la gara in pugno contro i bosniaci del Sarajevo che, invece, nella ripresa rimontano il doppio vantaggio atalantino e si portano via un 2-2 preziosissimo che obbligherà Gomez e compagni a vincere giovedì prossimo per non dover abbandonare anzitempo la rincorsa al pass per gli EuroGironi. Quasi ottomila persone al Mapei Stadium per spingere la Dea e l’effetto pare farsi sentir subito all’undicesimo quando Toloi sblocca il match; nerazzurri padroni del campo e che concretizzano nel recupero della prima frazione con un altro difensore, Mancini, che di testa fa 2-0. Tutto fatto? Nemmeno per sogno, la ripresa segna il netto calo della banda del Gasp che concede due ripartenze letali ai bosniaci che rimettono tutto in gioco con Handzic e Sisic: giovedì prossimo a Sarajevo sarà battaglia vera.

Reggio Emilia: le notti europee hanno sempre il loro fascino, e vedere quasi ottomila nerazzurri accorrere fino a Reggio in un caldo pomeriggio lavorativo di luglio è l’ennesima (semmai ve ne fosse ancora bisogno) conferma dell’affetto che lega Bergamo alla sua Atalanta che contro il Sarajevo prova a regalare un’altra notte magica ai suoi tifosi, salvo poi risvegliarsi bruscamente e vedere l’anticamera di quello che, se non si vincerà in Bosnia tra una settimana, potrebbe diventare un piccolo-grande incubo di mezza estate.

INIZIO PROMETTENTE: e dire che la Dea aveva in pugno la sfida dopo il 2-0 realizzato nel primo tempo grazie ai gol dei difensori Toloi e Mancini. Il primo centro al dodicesimo (assist di Masiello) con un tocco di piatto ravvicinato ed il secondo nel terzo di recupero della prima parte di gara con Mancini bravo a raccogliere un assist di testa di Toloi e ad appoggiare di testa in rete. Sembra quindi tutto facile per i ragazzi del Gasp, capaci di sfiorare altri gol con Gomez e con Da Roon autore di una violenta conclusione da fuori area di poco sopra la traversa.

LA SOLITA DEA SPRECONA: la chiave tuttavia la si trova ad inizio ripresa in uno dei vecchi, pessimi vizi che quest’Atalanta ancora non si è scrollata di dosso: saper chiudere le partite. Gasperini inserisce anche Zapata al posto di D’Alessandro bello a metà nella prima frazione e prova l’assalto col tridente e nel giro di una manciata di minuti la Dea sfiora tre volte la terza rete con Barrow (conclusione sbagliata al volo), Zapata e Gosens, la cui conclusione viene respinta con un vero miracolo dal portiere bosniaco Pavlovic. Campanello d’allarme grosso come una casa per i nerazzurri, che sottovalutano l’incapacità di non aver chiuso il match e si specchiano troppo in se stessi, venendo così puniti in maniera tanto cinica quanto quasi come una punizione divina da parte del Sarajevo.

RIMONTA BOSNIACA: così, all’improvviso la gara cambia faccia: il Sarajevo non sbaglia un colpo e concretizza al massimo le sue occasioni: due tiri, i primi di tutta la partita, due reti e la frittata è servita: al ventidue da un errato disimpegno di Pessina gli ospiti ripartono e Handzic brucia sul tempo la linea difensiva dell’Atalanta e accorcia le distanze. Poco più di quattro minuti dopo e la rimonta è completata da Sisic che sfrutta ancora una volta un passaggio a vuoto della difesa bergamasca, tanto brava in fase offensiva (a segno con Toloi e Mancini) quanto incerta contro giocatori non certo irresistibili.

ASSALTO STERILE: Gasperini a quel punto le prova un po’ tutte e inserisce un altro attaccante, Tumminello continuando ad assediare la porta del Sarajevo alla ricerca del nuovo vantaggio che però non arriva, dopo nemmeno che l’arbitro Bognar concede sette minuti di recupero per punire certi atteggiamenti ostruzionistici dei bosniaci; gli ultimi assalti nerazzurri non producono niente di concreto, di certo resta solamente che il 2-2 al fischio finale fa festeggiare i quasi trecento tifosi ospiti increduli per la piccola-grande impresa compiuta dai loro beniamini e che per l’Atalanta servirà una vittoria in Bosnia per accedere al terzo turno dei preliminari di Europa League ed evitare così che il treno dei sogni europeo giunga al capolinea con un inatteso quanto incredibile anticipo. Il verdetto tra una settimana.

IL TABELLINO

ATALANTA-SARAJEVO 2-2 (primo tempo 2-0)

RETI: 11’ pt Toloi, 48’ pt Mancini, 22’ st H. Handzic, 27’ st Sisic

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Mancini (30’ st Palomino), Masiello; Hateboer, de Roon, Pessina, Gosens (38’ st Tumminello); D’Alessandro (9’ st Zapata), Barrow, Gomez. A disposizione: Gollini, Valzania, Reca, Castagne. All. Gasperini

FK SARAJEVO (4-3-3): Pavlovic; Hebibovic, Dupovac, Mujakic, Pidro; Adukor, Rahmanovic, Halilovic (39’ st Stanokevic); Sisic (40’ st Tatar), Ahmetovic (15’ st H. Handzic), Velkoski. A disposizione: Kovacevic, Sofranac, Mustafic, Kurdic. All. Musemic

ARBITRO: Tamas Bognar (HUN) (ass. Buzas-Georgiou; Iv uomo Solymosi)

NOTE: spettatori 7.518 di cui 350 nel settore ospiti – ammoniti Rahmanovic e de Roon per gioco scorretto – calci d’angolo: 8-1 per l’Atalanta – recuperi: 3’ p.t. e 7’ s.t.




Atalanta, ricomincia dal Sarajevo la caccia all’Europa League!

REGGIO EMILIA, ORE 20.30

I BOSNIACI PRIMO OSTACOLO VERSO L’EUROPA

Reggio Emilia torna a colorarsi di nerazzurro: il Mapei stadium è pronto questa sera ad accogliere nuovamente l’Atalanta ed i suoi tifosi nel match di andata del secondo turno dei preliminari di Europa League che potrebbe condurre la truppa di Gasperini per il secondo anno consecutivo ai gironi della Coppa. Per far questo, Gomez e compagni devono iniziare a superare i bosniaci del Sarajevo nel doppio turno tra oggi ed il prossimo giovedì e poi tentar la scalata ai successivi due turni di qualificazione: turni non privi di insidie, contro avversari magari poco conosciuti ma che hanno dalla loro una condizione fisica importante (il campionato bosniaco è iniziato la scorsa settimana) e quella voglia di cercare l’impresa contro una squadra più quotata. Massima attenzione quindi e concentrazione per spingere così una squadra e la sua tifoseria verso la conquista di un nuovo sogno europeo pronto ad iniziare questa sera alle 20.30. Qualche problemino di formazione per il tecnico nerazzurro che dovrà far a meno di Ilicic e Palomino ma con la possibilità di contare su diverse scelte di una rosa che fa stasera il suo esordio stagionale.

AVVISO IMPORTANTE

Come già ampiamente annunciato, questa sera saremo Reggio Emilia per raccontarvi in diretta tutte le emozioni del match di Europa League sperando che i nostri ragazzi riescano a regalarci altre indimenticabili emozioni come nella scorsa stagione e che noi vi racconteremo minuto per minuto attraverso la nostra pagina Facebook; per questo motivo saranno visibili solo a tarda serata/notte, non appena di rientro dallo stadio, il racconto del match e le pagelle firmate come sempre Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Castagne, de Roon, Valzania, Gosens; D’Alessandro, Barrow, Gomez – All.: Gasperini

SARAJEVO (4-2-3-1): Pavlovic; Hebibovic, Adukor, Mujakic, Pidro; Mustafic, Rahmanovic; Sisic, Velkoski, Halilovic; Ahmetovic – All.: Musemic

ARBITRO: Tamas Bognar (Ungheria)