Le pagelle di Real Madrid-Atalanta

ZAPATA ENTRA TARDI, MURIEL SEGNA UN BEL GOL

Pagelle non certo delle migliori questa sera, ma va riconosciuto impegno e cuore dei nostri ragazzi contro un avversario nettamente più forte. Purtroppo l’errore di Sportiello pesa, ma probabilmente si sarebbe perso lo stesso; bene Zapata con il suo ingresso in campo, meno bene Ilicic che perde il pallone che avvia l’azione del raddoppio del Real.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6: se la gioca con le armi a disposizione, ma la sensazione comunque è che stasera ai suoi manchi quel qualcosa in più per provare almeno a dar maggior fastidio ad un Real che gioca “da Atalanta” aspettando e poi colpendo la Dea al primo errore. Peccato, ma ci sarà occasione per rifarsi tuffandosi ora nel finale di stagione tra campionato e finale di Coppa Italia.

SPORTIELLO 5: dispiace davvero, ma va anche detto che (probabilmente) senza il suo errore probabilmente la Dea avrebbe comunque perso questa partita alla distanza. Certo lui agevola il compito ai padroni di casa con quel rinvio sbilenco che finisce sui piedi sbagliati: e con il Real queste leggerezze non te le puoi permettere o sono dolori…

TOLOI 5.5: partita complicata anche per lui, è poi anche protagonista dell’episodio del calcio di rigore che spiana definitivamente la strada al Real (PALOMINO s.v.: entra negli ultimi momenti del match).

ROMERO 6: tiene bene botta per buona parte del primo tempo, nella ripresa un po’ in affanno anche lui ma prova tutto sommato sufficiente la sua.

DJIMSITI 6: gara non facile, ma anche lui riesce comunque a strappare la sufficienza.

MAEHLE 5.5: va spesso in difficoltà quando deve coprire, per il resto è meno preciso rispetto ad altre occasioni.

DE ROON 6: dura anche per lui oggi, ma nonostante tutto non sfigura di fronte ad avversari decisamente superiori.

PESSINA 6: in un ruolo non certo più consono a lui, fa più fatica del solito ma ha anche una discreta opportunità nella ripresa. (CALDARA s.v.: dentro negli ultimi istanti di gara).

GOSENS 5.5: più occupato a contenere che proporre oggi, si vede pochino e nella ripresa è costretto ad uscire per un guaio muscolare. Speriamo non sia nulla di grave (ILICIC 5: ahimè si presenta con un errato passaggio dopo pochi minuti dal suo ingresso che spiana la strada al raddoppio Blancos. Non bene).

PASALIC 5: più palloni persi che giocate interessanti. Non bene. (ZAPATA 6.5: ottimo impatto sul match, ha due ottime occasioni che però il portiere di casa salva con altrettante ottime parate. Peccato).

MALINOVSKYI 6: a ritmo un po’ alternato ma comunque merita la sufficienza. Qualche pallone perso di troppo ma anche qualche buona iniziativa che non lo fanno sfigurare.

MURIEL 6.5: il gol che vale un pezzetto di storia almeno lui lo segna. Bellissima la punizione che firma il momentaneo 2-1; peccato venga fermato lanciato a rete al fischio finale del primo tempo (MIRANCHUK s.v.: vale quanto detto per Caldara. Ingiudicabile).




Il Real non perdona: Atalanta, non basta un cuore grande così. Finisce a Madrid l’avventura in Champions League.

CHAMPIONS LEAGUE, RITORNO OTTAVI DI FINALE

REAL MADRID-ATALANTA 3-1: MURIEL SEGNA IL GOL DELLA BANDIERA PER LA DEA

Adios! Scherziamoci un po’ su, ma alla fine sapevamo tutti di quanto sarebbe stata difficile tentare l’impresa contro il Real: non ci è riuscita l’Atalanta che, pur tenendo testa ai Blancos paga pegno ed esce sconfitta da Madrid 3-1 e saluta così la Champions agli ottavi di finale. Un grazie a tutti quanti per questo ennesimo e meraviglioso viaggio europeo che i nostri ragazzi ci hanno regalato portandoci fin qui, a confrontarci con una squadra che sarebbe troppo anche per un top-team italiano ben più quotato dei nerazzurri. La gara è decisa dalle reti di Benzema a fine primo tempo dopo un pasticcio di Sportiello, poi nella ripresa raddoppia Ramos su rigore e, nel finale, Muriel segna il gol della bandiera su punizione e Asensio allunga subito dopo firmando il 3-1.

Madrid: si chiama Champions League, si legge qualità. Troppa quella del Real Madrid, per cui la coppa è una gustosa abitudine, se confrontata con la cifra di talento della pur volenterosa Atalanta. Così, se all’andata c’era il rimpianto per l’espulsione di Freuler e una partita condizionata da un episodio arrivato troppo presto la ventosa serata di Valdebebas promuove i blancos che vincono 3-1 contro i nerazzurri che mostrano volontà e determinazione ma pagano carissimo certi tipi di errori che, a questi livelli, sono imperdonabili.

GASP CON MALINOVKYI E MURIEL: sorpresa nell’undici iniziale del Gasp che vara una Dea più prudente con il solo Muriel davanti e la sorpresa Malinovskyi ad agire insieme a Pasalic a suo supporto mentre in mezzo c’è Pessina per lo squalificato Freuler. Nel Real, recupera Ramos in difesa e Benzema davanti che già da soli sono due pezzi da novanta per i Blancos che ripresentano Mendy in mezzo, autore del gol-partita all’andata.

GOSENS CI PROVA, LA DEA TIENE BOTTA: c’è vento forte su Valdebebas, si gioca qui nella periferia di Madrid data l’indisponibilità del Bernabeu questo match storico per la Dea che comincia bene il match con una bella iniziativa di Muriel al secondo minuto, palla per Gosens che colpisce però debolmente e Curtois blocca senza problemi. Il Real fa possesso, l’Atalanta ci prova ma la partita rimane molto molto equilibrata: i padroni di casa sono pericolosi al ventisette quando Benzema dialoga con Vinicius, il cui tiro è respinto da Djimsiti che si butta letteralmente a terra e respinge il pallone.

PASTICCIO-SPORTIELLO, BENZEMA SEGNA: purtroppo la Dea, a questi livelli non ci si può permettere la minima distrazione come al trentaquattro quando Sportiello sbaglia nel rinvio regalando palla a Modric che serve Benzema che da solo non può sbagliare il gol che porta avanti il Real. Pagano davvero a caro prezzo la prima ed unica distrazione del primo tempo i nerazzurri a cui comunque, il gol subito cambia poco ai fini dell’obiettivo finale: per passare servono due gol nella ripresa dato che il primo tempo si chiude sull’1-0 per i Blancos e con l’arbitro che fischia la fine proprio su un passaggio filtrante per Muriel che si sarebbe trovato a tu per tu con il portiere del Real.

RIPRESA, RIGORE-REAL RAMOS RADDOPPIA: dopo l’intervallo tocca subito a Zapata che il Gasp inserisce in campo al posto di Pasalic nel tentativo di riportar in partita la Dea in questa ripresa dove in avvio Vinicius prova lo slalom gigante tra i difensori nerazzurri e mandando fuori praticamente. Qualche problema per Gosens che all’undicesimo chiede il cambio con Ilicic che entra al suo posto e, nostro malgrado, lascia subito il segno perdendo un pallone che lancia in campo aperto Vinicius che viene steso appena dentro l’area di rigore da Toloi: rigore per il direttore di gara che Sergio Ramos non fallisce dagli undici metri. 2-0 per i padroni di casa.

DUE VOLTE COURTOIS SU ZAPATA: incassato il 2-0 il Gasp opta per un cambio dietro inserendo Palomino al posto di Toloi con i nerazzurri che comunque vogliono provare a trovar almeno il gol della bandiera: ci prova Pessina (diagonale fuori), poi al ventidue Zapata viene servito sul filo del fuorigioco, si fa respingere il tiro dal portiere. Sul capovolgimento di fronte Sportiello salva su colpo di testa di Benzema che poi sulla respinta manda di testa sul palo. E il portiere di casa si ripete nuovamente alla mezz’ora, sempre su Zapata, stavolta respingendo con il piede il possibile gol della bandiera per la Dea.

MURIEL ACCORCIA, ASENSIO RI-ALLUNGA: l’Atalanta però il gol della bandiera lo trova, con pieno merito a sette dalla fine con una bellissima punizione di Muriel che non lascia stavolta scampo a Courtois e che dimezza lo svantaggio; tuttavia nemmeno il tempo di godersi il gol e gli ingressi di Caldara e Miranchuk per Pessina e lo stesso Muriel che il Real ha subito una micidiale ripartenza che Asensio chiude superando di nuovo Sportiello: 3-1.

E’ STATO COMUNQUE BELLO, GRAZIE RAGAZZI: negli ultimi minuti e con il risultato ormai acquisito da tempo succede veramente poco con i cinque minuti di recupero concessi che servono solamente alla statistica. Vince il Real, il viaggio dell’Atalanta in Champions League si ferma in quel di Madrid dove la Dea saluta alla sua seconda, storica partecipazione nella coppa dalle grandi orecchie. Poco da doversi rimproverare contro un avversario che si è comunque rivelato superiore ai ragazzi del Gasp che hanno comunque dato tutto fino all’ultimo. Ed era quello che noi volevamo. La speranza è di poter tornare in Europa la prossima stagione, magari tutti insieme stavolta a poter tifare dal vivo i nostri ragazzi a cui stasera va il nostro ennesimo ed infinito grazie.

IL TABELLINO:

REAL MADRID-ATALANTA 3-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 34′ Benzema (R), 59′ su rig Ramos (R), 82′ Muriel (A), 85′ Asensio (R)

REAL MADRID (3-5-2): Courtois; Varane, Sergio Ramos (64′ Militao), Nacho; Lucas Vazquez, Kroos, Valverde (81′ Asensio), Modric, Mendy; Vinicius (68′ Rodrygo), Benzema – A disposizione: Isco, Altube, Duro, Lunin, Marcelo – Allenatore: Zidane

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi (61′ Palomino), Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Pessina (83′ Caldara), Gosens (57ì Ilicic); Pasalic (46′ Zapata), Malinovskyi; Muriel (83′ Miranchuk) – A disposizione: Ghislandi, Gollini, Lammers, Rossi, Ruggeri – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Makkelie (Olanda)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Real Madrid 0-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Valverde, Mendy, Nacho, Kroos (R); Toloi (A) – recuperi: 0′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Real Madrid

Romero insuperabile, Ilicic ma cosa combini?

Una partita che lascia da una parte amarezza, ma dall’altra la consapevolezza di potercela giocare a Madrid, specie se la difesa si dimostrerà attenta ed ordinata come questa sera, guidata da un Romero superlativo e se davanti si riesce ad essere più concreti. Date tutte le attenuanti del caso a Zapata (uscito infortunato) e Muriel, l’ingresso di Ilicic non è piaciuto al mister al punto tale di doverlo cambiare a cinque dalla fine: molto molto male.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: alla fine se la gioca nel migliore dei modi, e per poco riesce quasi nell’impresa di strappare uno 0-0 in inferiorità numerica che sarebbe stato oro colato. L’1-0 è comunque un risultato che tiene vivo il discorso qualificazione. Certo, fa un po’ ridere pensare di dover vincere a Madrid, ma perchè non provarci?

GOLLINI 6.5: attento su una conclusione a fine primo tempo respinta da due passi, poi quasi inoperoso fino al gol di Mendy.

TOLOI 7: partita praticamente perfetta. Spesso lanciato anche in avanti ma con poche armi a disposizione della Dea per colpire stasera.

ROMERO 8: altra partita MOSTRUOSA per lui. Mette il bavaglio un po’ a tutti, non concede praticamente nulla alle bocche da fuoco del Madrid. Bravissimo!

DJIMISITI 7: anche per lui solo applausi. Una partita di grande sacrificio per la squadra. Bravo.

MAEHLE 7: li in fascia ormai prendendo sempre più confidenza nel ruolo e lo dimostra anche al cospetto di un avversario di assoluto valore. Molto bene!

DE ROON 6.5: una prova di quantità e sacrificio in mezzo specie dopo l’espulsione del suo alter-ego Freuler.

FREULER s.v.: come poter valutare la sua prova? Espulso dopo un quarto d’ora per un fallo che, visto e rivisto, ancora ora non ci spieghiamo come possa esser stato valutato da cartellino rosso. Fallo si, ammonizione anche, ma punire un fallo del genere con una esplulsione significa solo una cosa: rovinare una partita che si annunciava bellissima.

GOSENS 7: che bravo anche lui, lotta su ogni pallone e non si tira mai indietro. Un vero peccato si sia dovuto poi limitare a compiti più difensivi che offensivi.

PESSINA 6.5: buona anche la sua gara, perde un po’ di giri nel secondo tempo ma complessivamente resta sempre sul pezzo.

MURIEL 5.5: generoso come sempre, ma quando i piani tattici cambiano e Zapata è costretto ad uscire non trova modo di potersi rendere pericoloso. (ILICIC 4.5: entra e riesce nella grande impresa di far arrabbiare il Gasp a tal punto che lo sostituirà a cinque dalla fine; MALINOVSKYI s.v.: sfortunato, entra e poco dopo il Real trova il gol).

ZAPATA 5.5: sfortunato, resta subito isolato e poi si fa anche male. Che sfortuna, speriamo non sia nulla di male. (PASALIC 6: messo in mezzo al campo svolge il suo compitino e poco altro).




Con l’uomo in meno per oltre un’ora, cede solo nel finale: eroica Atalanta, battuta 1-0 ma non ancora sconfitta!

CHAMPIONS LEAGUE ANDATA OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-REAL MADRID 0-1: MENDY NEL FINALE STENDE UNA DEA IN DIECI DAL QUARTO D’ORA

Che rabbia! Quasi una partita intera disputata in inferiorità numerica per una (a dir poco ingiusta) espulsione al quarto d’ora di gioco, una eroica resistenza contro una delle squadre più forti al mondo e poi, ecco la beffa a quattro dalla fine. Il primo round degli ottavi di Champions va al Real, che vince a Bergamo grazie alla rete di Mendy nel finale e così parte decisamente avvantaggiato in vista del ritorno di Madrid a metà marzo: favorito si, ma contro questa Atalanta mai dire mai. I ragazzi del Gasp non hanno, di fatto, avuto modo di poter dire la loro per via di quell’espulsione di Freuler a dir poco severa che ha costretto a cambiare completamente i piani di gioco al tecnico nerazzurro ed ai suoi in campo. Ne è comunque uscita una gara ordinata e difensiva di una Atalanta che ha purtroppo dovuto arrendersi solo alla prodezza del singolo ma che al ritorno sarà sicuramente pronta a dare battaglia.

Bergamo: una serata meravigliosa per Bergamo, l’Atalanta e la sua gente: la sfida della Dea al Real Madrid in questo incredibile ottavo di finale di Champions League è una festa per tutta la città ed i suoi tifosi che, costretti a casa, cercheranno lo stesso di far sentire la propria vicinanza ai propri beniamini. Atalanta-Real è anche la sintesi esatta di come, talvolta, i sogni possono diventare realtà per una squadra che, fino qualche annetto fa, poteva solamente immaginare questa sfida alla Playstation nei videogame; invece, questa sera, è tutto vero.

FORMAZIONE CONFERMATA: mister Gasperini conferma in toto la squadra che ha battuto domenica il Napoli con Zapata e Muriel davanti assistiti da Pessina e con Maehle sulla fascia con Gosens dalla parte opposta e Romero a guidare la difesa. Nel Real, Zidane davanti propone Isco insieme ad Asensio ed il giovane Vinicius mentre in mezzo ci sono nomi da paura come Modrid e Kroos con tra i pali Courtois.

FREULER ESPULSO, DECISIONE INSPIEGABILE: viene osservato un minuto di silenzio prima dell’inizio del match per ricordare la tragica scomparsa dell’ex primavera nerazzurro Willy Ta Bi che un brutto male si è portato via a soli ventun anni poi il match può iniziare con l’equilibrio a regnare sovrano e le due squadre che si studiano reciprocamente. Al quindicesimo però c’è subito un episodio abbastanza incredibile nel match: Freuler mette giù Mendy al limite dell’area, l’arbitro estrae il cartellino rosso diretto tra la sorpresa generale: il fallo pare essrci, ma l’espulsione sembra proprio esagerata.

PARTITA COMUNQUE EQUILIBRATA: nonostante l’uomo in meno, i ragazzi del Gasp non si scompongono e provano a ribattere colpo su colpo agli spagnoli:  al ventunesimo Maehle spreca bella azione corale. Alla mezz’ora c’è un’altra tegola per il tecnico nerazzurro quando Zapata zoppica, e quindi la Dea è costretta al cambio che vede Pasalic entrare in campo al suo posto. Nel finale ecco il Real farsi vedere al trentanove con Isco che si libera in area il suo tiro è deviato in angolo, poi un minuto dopo Vinicius conclude alto dalla distanza. L’Atalanta risponde con Muriel dal limite ma il suo tiro rasoterra finisce fuori di poco; ultimo acuto però è di marca ospite con Gollini che salva su colpo di testa ravvicinato in occasione di un corner per un primo tempo che va così in archivio dopo tre di recupero e col risultato fermo sullo 0-0.

RIPRESA, BRIVIDO-MODRIC: si riparte dopo l’intervallo ed al terzo minuto il Real è pericolosissimo con una conclusione di Modric, deviata da Maehle che sfila sul fondo di un niente con Gollini immobile. Al decimo ecco Ilicic pronto ad entrare con un sin qui generosissimo ma poco servito Muriel che gli lascia il posto in campo.

MENDY LA SBLOCCA A QUATTRO DALLA FINE: gli ospiti mantengono costantemente l’iniziativa ma l’Atalanta è brava a contenere le offensive dei Blancos e tentar anche qualche timida iniziativa in ripartenza affidandosi a qualche lampo di Ilicic. La squadra del Gasp resiste quasi clamorosamente senza troppi affanni sino a cinque dalla fine: il tempo di inserire Malinovskyi per un Ilicic che non è per niente piaciuto al mister e Palomino per Maehle che, ecco, il Real pescare il jolly all’improvviso con Mendy, che da fuori con una conclusione precisa punisce i nerazzurri che sin li avevano eroicamente resistito.  

PRIMO ROUND A LORO, MA TUTTO E’ ANCORA POSSIBILE: dal gol ospite al fischio finale manca davvero poco e l’Atalanta non ha più le energie necessarie per provare almeno il guizzo per tentare di creare qualche situazione pericolosa in area spagnola. Così i tre minuti di recupero non regaleranno altre emozioni di un match che vede imporsi gli ospiti nel primo round di una partita in cui il vero protagonista probabilmente non giocava in nessuna delle due squadre in campo stasera. L’Atalanta cede il passo ad un Real che ha dovuto davvero sudarsi una vittoria ottenuta sui titoli di coda e con un avversario in dieci dopo un quarto d’ora di gara. La Dea esce sconfitta dal campo, ma con la consapevolezza di poter ancora dire la sua nella gara di ritorno prevista a Madrid a metà marzo. Chi crede che sia già finita non conosce bene i nostri ragazzi, che stasera meritano solo applausi.

IL TABELLINO:

ATALANTA-REAL MADRID 0-1 (primo tempo 0-0)

RETE: 43′ s.t. Mendy

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle (41′ st Palomino), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Muriel (11′ st Ilicic, 42′ st Malinovskyi), Zapata (31′ st Pasalic) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Sutalo, Lammers, Caldara, Ruggeri, Miranchuk. Allenatore: Gasperini

REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Vazquez, Varane, Nacho, Mendy; Casemiro, Kroos, Modric; Vinicius (14′ st Mariano Diaz), Isco (32′ st Hugo Duro), Asensio (31′ st Arribas) – A disposizione: Lunin, Altube, Blanco, Chust, Gutierrez – Allenatore: Zidane

ARBITRO: Stieler (Ger)

NOTE: match disputato a porte chiuse – espulso Freuler (A) al 17′ pt. – ammoniti: Gosens (A); Casemiro, Mendy (R) – recuperi: 3′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, la Coppa Italia parte col piede giusto. Cagliari battuto, la Dea vola ai quarti di finale!

COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-CAGLIARI 3-1: LO ZAR, MURIEL E SUTALO MANDANO A CASA I SARDI

Missione compiuta: l’Atalanta strappa il pass per i quarti di coppa Italia e compie il primo passo nella competizione nazionale a cui i nerazzurri dimostrano di tenere parecchio avendo la meglio su un Cagliari che viene sconfitto pur avendo fatto correre qualche brivido ai nerazzurri nonostante sia stato pericoloso in poche occasioni. La squadra del Gasp crea molto ma non sfonda fino a fine primo tempo quando Miranchuk raccoglie l’assist di Muriel e sblocca il match. Gara che pare in discesa per la Dea che viene però raggiunta nella ripresa nel primo tiro in porta sardo ad opera di Sottil. I nerazzurri reagiscono subito: Muriel prima e Sutalo poi portano a due i gol di vantaggio della Dea per il 3-1 che sarà anche il risultato finale. Ai quarti sfideremo la vincente di Lazio-Parma che si disputerà la prossima settimana.

Bergamo: due anni dopo, a campi invertiti. Atalanta e Cagliari si ritrovano nuovamente in coppa Italia per gli ottavi di finale, stavolta però con i nerazzurri a giocare in casa ed i tifosi della Dea si augurano un medesimo risultato anche in questa occasioni (quella volta finì 2-0 per l’Atalanta). La vincente troverà nei quarti la vincente di Lazio-Parma in programma la prossima settimana; il Gasp prova così a portare i suoi ragazzi il più in la possibile in questa competizione ed i sardi sono il primo ostacolo da affrontare e da non sottovalutare in questi ottavi che sin qui hanno visto le big passare ma soffrendo parecchio.

MALI-MIRANCHUK, DEA SPINTA DA EST: tanti cambi da ambo le parti rispetto alle formazioni titolari in questo match per i due allenatori. Il Gasp propone in avanti Muriel sostenuto da Miranchuck e Malinovskyi con il russo e l’ucraino sotto i riflettori mentre dietro c’è Sutalo in difesa con Sportiello tra i pali e Mahele titolare in fascia. Nel Cagliari gioca Vicario in porta mentre in avanti c’è l’esperienza di Pavoletti (rientrante dopo un lungo infortunio) con Sottil, Nandez e il giovane Tramoni a supporto.

DEA ALL’ATTACCO, VICARIO DICE NO: la partita inizia e la squadra del Gasp prova da subito a chiudere li i sardi nella propria metà campo con Miranchuk che va anche a segno dopo pochi minuti ma in netta posizione di fuorigioco, poi al nono ci prova Sutalo ad entrare in area e concludere ma con la sfera che sorvola la traversa. Intorno alla mezz’ora la Dea prova ad aumentar di nuovo i giri del proprio motore ma il portiere sardo Vicario sale in cattedra prima respingendo una conclusione ravvicinata di Miranchuck e poi volando sulla conclusione da fuori di Freuler e salvando nuovamente gli ospiti.

MIRANCHUK LA SBLOCCA PRIMA DELL’INTERVALLO: il forcing della Dea trova però sblocco a fil di sirena quando i nerazzurri trovano il gol del vantaggio con Miranchuk a tre dalla fine con il russo che colpisce dopo il bel pallone offerto da Muriel andando a concludere in maniera stavolta imparabile per Vicario con la Dea che così chiude in vantaggio la prima frazione del match che si concluderà senza recupero sull’1-0.

RIPRESA, L’ATALANTA SCIUPA E SOTTIL LA PUNISCE: la ripresa si apre con l’ingresso di De Roon in campo per Pessina che ha avuto un problemino durante l’intervallo ed il Gasp che preferisce così non rischiare e con un’Atalanta che ricomincia sulla falsa riga di come aveva terminato il primo tempo ovvero all’attacco. Al quarto prova la conclusione Mahele ma la sfera esce sul fondo. Poi al settimo Muriel direttamente da calcio di punizione pizzica la traversa con la sua potente conclusione; spreca tanto la Dea, il Gasp non gradisce ed ha perfettamente ragione perchè al settimo, al primo tiro in porta i sardi pareggiano: discesa di Sottil, che salta Sutalo ed entra in area battendo Sportiello con un diagonale che vale l’1-1. Tutto da rifare per i nerazzurri.

DEA ARRABBIATA, MURIEL E SUTALO LA PORTANO SUL 3-1: un po’ come in campionato a Benevento, i ragazzi del Gasp vengono puniti alla prima azione da parte degli avversari ed anche stavolta però la reazione della Dea non tarda ad arrivare: al quarto d’ora i nerazzurri tornano avanti quando Gosens offre un bel filtrante a Muriel che infila nell’angolino Vicario. Tre minuti dopo ed i nerazzurri portano a due i gol di vantaggio sul Cagliari dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Gosens apre per Sutalo che da centro area batte Vicario per la terza volta, 3-1.

TANTI CAMBI, POCHE EMOZIONI: altri cambi per il Gasp dopo aver allungato nel punteggio con al minuto venticinque Hateboer ed Ilicic che entrano in campo al posto di Gosens e Miranchuk a cui si aggiunge anche De Paoli per Freuler cinque minuti dopo. Il Cagliari però non si arrende ed è pericolosissimo ancora con Sottil al trentatreesimo quando l’ex attaccante della Fiorentina conclude da fuori centrando la traversa a Sportiello battuto. Ultimo cambio per il Gasp nel finale a due dal novantesimo l’ingresso di Palomino al posto di Muriel anche oggi a segno.

SI VOLA AI QUARTI DI COPPA!: cinque minuti oltre il novantesimo concessi dal direttore di gara e l’Atalanta può così staccare il pass per i quarti di finale di coppa Italia dove se la vedrà contro la vincente del match tra Lazio e Parma che si disputerà la prossima settimana. Missione compiuta e primo passo fatto in questa competizione dove i nerazzurri del Gasp hanno dimostrato anche stasera di voler provare ad andare il più avanti possibile.

IL TABELLINO

ATALANTA-CAGLIARI 3-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 44′ p.t. Miranchuk (A), 10′ s.t. Sottil (C), 16′ Muriel (A), 19′ s.t. Sutalo (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello, Šutalo, Romero, Djimsiti, Mæhle, Pessina (1′ s.t. de Roon), Freuler (30′ s.t. Depaoli), Gosens (24′ s.t. Hateboer), Malinovskyi, Miranchuk (24′ s.t. Ilicic), Muriel (43′ s.t. Palomino) – All.: Gasperini

CAGLIARI (4-3-2-1): Vicario, Zappa, Walukiewicz, Ceppitelli, Tripaldelli (38′ s.t. Lykogiannis), Nandez, Marin, Caligara (11′ s.t. Joao Pedro), Sottil (38′ s.t. Ounas), Tramoni (29′ s.t. Pereiro), Pavoletti (11′ s.t. Cerri) – All.: Di Francesco

ARBITRO: Federico Dionisi di L’Aquila.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 35′ s.t. Ilicic (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 5′ s.t.




Una Atalanta sperimentale prova a prendersi i quarti di Coppa Italia

BERGAMO, ORE 21.15

UNA COPPA DA ONORARE AL MEGLIO

Su il sipario sulla Coppa Italia per l’Atalanta: la squadra del Gasp fa il suo esordio dagli ottavi di finale della competizione nazionale in virtù del piazzamento tra le prime otto della scorsa stagione e cercherà il pass per i quarti affrontando il Cagliari tra le mura amiche del Gewiss Stadium. Partita in cui saranno probabili diversi esperimenti tattici e di giocatori da parte di ambo gli allenatori per dare spazio e possibilità di mettersi in luce a chi ha giocato meno. Una competizione tuttavia da non snobbare assolutamente e provare ad onorare al meglio fino in fondo per provare, chissà, a sognare ancora di arrivare fino alla finalissima di Roma e magari, questa volta, alzare al cielo un trofeo che la Dea non solleva dal 1963.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SFIDA DI COPPA ITALIA DELLA DEA CONTRO I SARDI A PARTIRE DALLE 21.15 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: ampio spazio al turnover per il tecnico nerazzurro che cambia un po’ in ogni reparto dando spazio a chi ne ha avuto meno: tra i pali c’è Sportiello, in mezzo riposo per De Roon ed esordio dal 1′ per Mahele sulla fascia mentre in avanti Malinovkyi e Miranchuk faranno da supporto a Muriel

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Sutalo, Caldara, Djimsiti; Maehle, Pessina, Freuler, Gosens; Malinovskyi; Miranchuk, Muriel – All.: Gasperini

CAGLIARI (4-3-2-1): Vicario; Zappa, Pisacane, Ceppitelli, Tripaldelli; Nandez, Oliva, Caligara; Ounas, Pereiro; Pavoletti – All.: Di Francesco




Le pagelle di Valencia-Atalanta

PALOMINO PASTICCIONE, FREULER E GOSENS D’ACCIAIO

Inutile dilungarsi sulla grandezza di Josip Ilicic (ne parleremo nella valutazione personale del giocatore), in questa storica serata per la Dea c’è gloria anche per molti dei nostri anche se Palomino riesce a combinare un paio di pasticci che costano due gol che pesano poco nel computo finale mentre in mezzo un Freuler sempre più in crescita e Gosens a tratti imprendibile sono due armi in più per il Gasp che perde poi De Roon per un colpo all’occhio e deve inserire Zapata che disputerà anche lui una buona prova al Mestalla.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: l’ennesimo capolavoro, aggiungere altro ormai diventa superfluo. Tiene la barra alta ai suoi nonostante il risultato dell’andata fosse di suo già rassicurante e li striglia quando vede calare la concentrazione. Ed alla fine vince, anche stavolta: la Dea è tra le prime otto d’Europa. Chapeau!

SPORTIELLO 6: ne becca tre tra alcune uscite un po’ incerte e anche un paio di buoni interventi, due dei quali, nel finale, salvano dal possibile 4-4 da parte degli spagnoli. Benino.

DJIMSITI 6: la dietro ballano un po’ tutti, lui tutto sommato un po’ meno degli altri.

CALDARA 6.5: bene, ordinato e con poche sbavature. Sta crescendo.

PALOMINO 5: un paio di pasticci un po’ sciagurati che costano altrettanti gol che, per fortuna, non pesano più del dovuto grazie al successo ampio dell’andata. Però ultimamente commette troppe ingenuità non da lui.

HATEBOER 6.5: meno mattatore rispetto all’andata dove mise a segno una doppietta, tuttavia anche oggi la sua prova è più che positiva.

DE ROON 5.5: sul primo pareggio del Valencia ci mette del suo con un passaggio abbastanza incomprensibile. Poi si infortuna subendo un colpo ad un occhio e viene sostituito verso la fine del primo tempo. (ZAPATA 6.5: partecipa a varie azioni, si crea anche un paio di buone opportunità che però non riesce a sfruttare).

FREULER 7: che sfortuna, si ferma alla traversa con una bellissima conclusione che poteva fargli bissare il gol già trovato anche all’andata. Ma complessivamente la sua prova è più che positiva.

GOSENS 7: un paio di sterzate che mandano in frantumi la debole difesa del Valencia, poi tante palle recuperate utili alla squadra. Insostituibile!

PASALIC 6.5: tanti palloni smistati, oggi non si avvicina spesso al gol come in altre circostanze ma disputa un’ottima partita. (TAMAZE s.v.: dentro nel finale)

GOMEZ 6.5: un po’ in ombra nel primo tempo, meglio nella ripresa anche se perde alcuni palloni in maniera banale che gridano un po’ vendetta (MALINOVSKYI s.v.: dieci minuti abbondanti di match per lui, si gode il successo con i compagni).

ILICIC 10: ogni commento ormai risulta superfluo. Non pago, ne segna addirittura quattro oggi e si diverte in campo a farsi sberleffi della difesa valenciana. Un piacere agli occhi veder giocare un calciatore di questo livello con la maglia dell’Atalanta: un autentico fuoriclasse. Clonatelo!