Atalanta corsara a Liverpool:”This is Anfield”, ma noi siamo la Dea

Ormai è un dato di fatto: questa Atalanta è fatta per le grandi imprese, e un po’ le piace farsi desiderare nei momenti clou della stagione, come nel caso della super sfida di Liverpool.

Se il pareggio ottenuto contro il City aveva lasciato l’amaro in bocca per qualcosa di incompiuto, lo 0-2 corsaro in uno dei templi del calcio come Anfield consegna la squadra orobica alla storia della Champions.

This is Anfield”: questa scritta campeggia nel tunnel che porta al glorioso campo dei reds, ma per quanto dimostrato in campo, pare che Liverpool sia sempre stata la seconda casa della Dea. Dalla sfida con l’Everton al Goodison Park vinta 1-5 al capolavoro tecnico-tattico di ieri sera di Anfield, la Dea ha finalmente ritrovato se stessa.

Liverpool Atalanta: Dea show ad Anfield

RITORNO AL FUTURO- Il calo della condizione dell’ultimo mese a tratti ci aveva fatto tornare ai brutti tempi del passato, quando tra Serie B e Serie A la Dea non riusciva ad esprimere un calcio degno del suo nome.  L’Atalanta dei miracoli si era già sciolta? Una domanda che in molti avevano già vaticinato, e di certo la memoria corta non li ha aiutati a capire la realtà dei fatti, perché l’Atalanta dell’era Gasperini aveva solo bisogno di tempo e del giusto teatro europeo dove tornare a splendere.

Abbiamo rivisto i soliti accordi della fantastica creatura nerazzurra: intensità, aggressività, qualità, quantità e quel cuore gettato oltre l’ostacolo che da anni ci ha permesso di raggiungere vette inimmaginabili.

ALI DELL’ENTUSIASMO- La Dea ha spiegato le ali e non poteva che volare con leggiadria sul campo inglese. Eccoli ritrovati i nostri Hans e Robin, così lontani in campo, ma con un’affinità elettiva degna di pochi (rivedere il secondo gol per conferma). Due cavalli in più nel motore atalantino che hanno alzato i giri della macchina. Risultato? Mal di testa i due esterni reds, e tanta gloria per le nostre frecce.

CHIAVE PESSINA– Da punto interrogativo di centrocampo a chiave tattica di Anfield. Matteo Pessina ha sconvolto i piani tattici di Klopp, confermando la sua duttilità a centrocampo, con un insolito (ma non inedito) ruolo da elastico tra attacco e centrocampo. Soluzione o alternativa? Soffermiamoci a risorsa importante.

Papu e Iicic: bentornati fenomeni

NEL NOME DI DIEGO- Una serata da incorniciare per tutto il popolo nerazzurro, ma con sfumature agrodolci soprattutto per il capitano Papu Gomez. L’addio prematuro dell’idolo Diego Armando Maradona lo ha segnato nell’anima, ma non nello spirito e nella testa, perché i veri campioni attingono nuova linfa vitale e opportunità di mettersi in discussione da questi episodi. Niente malessere dunque, ma un Papu come al solito tuttocampista, e l’assist per Ilicic non poteva che essere diretta conseguenza del suo talento, mai perso, e mai messo in discussione. Un assist nel nome di Diego, anche se non esplicitamente dedicato al cielo.

BENTORNATO PROFESSORE- Basta didattica a distanza: il professore Josip Ilicic torna ad insegnare calcio, e lo fa da una delle cattedre più prestigiose dell’università Champions.  Un gol non propriamente alla “Ilicic”, ma sicuramente di un’importanza capitale, perché ad Anfield ogni gol vale il doppio.

Gasperini ha voluto testardamente puntare sullo sloveno, nonostante una condizione precaria e a volte approssimativa, scatenando le perplessità di molti tifosi e addetti ai lavori. Josip c’è sempre stato, ma aveva solo bisogno di qualche corso d’aggiornamento per tornare in pari con i suoi colleghi. L’apprendimento è durato poco, e ora il professore è pronto a tornare all’insegnamento in presenza anche in Serie A.

“Chiedi chi erano i Beatles”, così recita una canzone degli Stadio, e il giorno dopo la domanda si fa seria, perché per una notte la banda Gasp ha cancellato il nome dei 4 baronetti di Liverpool.




Le pagelle di Liverpool-Atalanta

PAPU SALE IN CATTEDRA, ROMERO E’ INSUPERABILE

Lodi per tutti dopo una serata del genere in casa nerazzurra, ma sicuramente il Papu rimane il faro di questa squadra che alla fine ruota in gran parte intorno al suo estro e quello di un Ilicic che pare ritrovato. Dietro la difesa regge alla grande contro i campioni inglesi guidati dalla qualità di un Romero sempre più leader.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI:

ALL.: GASPERINI 10: l’ha fatto davvero! Rimbalza al mittente i possibili mugugni di una formazione apparsa prudente dando scacco matto ai campioni inglesi. Controlla a suo piacimento la gara, la gestisce e poi colpisce due volte in cinque minuti mandando al tappeto l’avversario senza consentirgli nemmeno di reagire. E’ forse questa la vittoria tatticamente più bella della sua esperienza sin qui sulla panchina nerazzurra. Bella, e anche pesantissima in ottica del sogno di qualificazione agli ottavi.

GOLLINI s.v.: fa quasi sorridere vero? Invece è davvero così. Una gara per lui quasi da spettatore non pagante: pochissimi interventi e, tutti, di facilità estrema. Chi l’avrebbe mai detto di vivere una serata da disoccupato ad Anfield?

TOLOI 8: impressionante, fenomenale. Blocca le offensive avversarie e nel giro di poco lo vedevi in avanti: da non credere. Applausi.

ROMERO 9: una roccia, prende per meno la difesa e la guida ad una prestazione superlativa. Ormai è davvero un caposaldo del reparto arretrato del Gasp. Pazzesco.

DJIMSITI 8: alcuni interventi sono importantissimi, lui li fa sembrare quasi normali. Anche per lui questa sera davvero tanta tanta roba.

HATEBOER 8: galoppa come un matto sulla fascia, oggi pare davvero essere tornato il “cavallo pazzo” che tutti conoscevamo. Bravissimo!

FREULER 9: mamma mia, incredibile. Li in mezzo lui e De Roon sono una autentica diga che argina ogni tentativo di avanzata dei Reds.

DE ROON 9: vedi sopra, vero che lui il calcio inglese lo conosceva, ma questa sera ancora una volta dimostra quanto sia fondamentale in questa squadra.

PESSINA 8: buona anche la seconda! Si ritrova titolare in champions in una gara tutt’altro che facile e dimostra nuovamente tutto il suo valore. (MIRANCHUK s.v.: ultimi cinque minuti abbondanti di match per lui)

GOSENS 9: fa le prove generali del gol nel primo tempo dove chiama Alisson alla parata deviando in corner la sua conclusione ma nella ripresa non sbaglia e segna un gol che resterà nella storia dell’Atalanta. (MOJICA 6.5: minuti finali giocati con attenzione ed ottimo approccio in campo).

GOMEZ 10: alla fine il migliore è sempre lui. Primo tempo un po’ nascosto poi sale in cattedra nella ripresa e non ce ne è per nessuno mettendoci lo zampino sul primo gol (assist) e finalizzando l’azione del secondo

ILICIC 9: che bello, è tornato davvero! Non solo per il gol, importantissimo e storico a sua volta, ma anche per la prestazione convincente e concreta. Ripaga come meglio non poteva la fiducia del mister nelle ultime partite che pure aveva suscitato qualche mugugno… rispedito al mittente! (ZAPATA 6.5: pochi palloni giocabili per lui, aiuta i compagni e prova ad andar al tiro in una occasione).




Oh yes, Atalanta questa è una impresa storica: la Dea sbanca Liverpool, che lezione ai campioni!

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTA GIORNATA

LIVERPOOL-ATALANTA 0-2: ILICIC E GOSENS MANDANO IN TILT I REDS

C’erano riuscite, prima di stasera, solo cinque italiane a vincere qui: l’Atalanta dalle 23 di oggi è la sesta. Non è uno scherzo, la Dea vince ad Anfield contro i Reds e resta prepotentemente in corsa per accedere agli ottavi di champions (ed è già certa che, nella peggiore delle ipotesi, finirà giocherà almeno in Europa League). Una bellissima Atalanta strega il Liverpool e lo abbatte con le reti nella ripresa di Ilicic (che ritrova il gol dopo le difficoltà vissute in estate) e di Gosens nel giro di pochi minuti. Un uno-due che non concede scampi ai Reds di Klopp, che inserisce tutti i big ma non riesce a trovar contromisure ad una Atalanta meravigliosa che si prende i tre punti e sale a quota sette in classifica. Giù il cappello, per l’ennesima volta, di fronte alla grandissima impresa di questi ragazzi.

Liverpool (Inghilterra): nella notte in cui il calcio ha da poco appreso la notizia della scomparsa di Diego Armando Maradona, per l’Atalanta è tempo di sentir risuonare nuovamente la musichetta della Champions League che risuona in quel di Anfield dove la Dea si confronta di nuovo con il Liverpool nella prima sfida del gironcino di ritorno che ci dirà nel giro di qualche settimana il destino Europeo dei nerazzurri che vanno a caccia del secondo, storico pass per gli ottavi di Coppa.

GASP SENZA PUNTA: il tecnico Gasperini decide di iniziare il match affidandosi davanti ad Ilicic e Gomez ma senza Zapata, rinunciando quindi ad una vera punta di ruolo ed inserendo a sorpresa Pessina che si posiziona a supporto del duo davanti mentre Romero è confermato al centro della difesa con Gollini che torna tra i pali. Nel Liverpool, Klopp rinuncia inizialmente a Jota (tripletta all’andata) ma punta su gente come Salah e Manè davanti che sicuramente non sono da meno.

DEA PROPOSITIVA E ATTENTA: il deserto di Anfield fa da cornice al minuto di silenzio in ricordo di Maradona che precede il fischio di inizio di un match che i nerazzurri iniziano col piglio giusto con una conclusione di Ilicic fuori misura al terzo, poi con Gosens all’ottavo che impegna Alisson alla respinta coi pugni in corner e al nono con un diagonale del Papu però fuori misura.

PRIMO TEMPO SENZA ACUTI: i Reds contengono comunque senza troppe difficoltà le iniziative atalantine ma non riescono a farsi comunque vedere seriamente dalle parti di Gollini: solo al quarantatreesimo Salah prova una conclusione al volo all’interno dell’area nerazzurra ma con palla ampiamente sopra la traversa. Poco altro da dire di un primo tempo disputato davvero egregiamente dalla banda del Gasp e che si chiude dopo un minuto di recupero con il risultato inchiodato sullo 0-0.

RIPRESA, ILICIC LA SBLOCCA!: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e il match riprende con i medesimi ventidue della prima parte di partita con l’andazzo che non cambia in campo, Klopp vede i Reds sempre troppo molli e lenti mentre la Dea continua la sua partita e al quarto d’ora passa ad Anfield e ritro allo stesso tempo il gol di Ilicic che mette dentro un perfetto cross di Gomez dalla fascia.

PANZER GOSENS FA BIS: CHE ATALANTA!: andato sotto, il Liverpool prova a scuotersi e Klopp ne cambia addirittura quattro in un colpo solo, ma la Dea non cambia, affatto e i ragazzi del Gasp arrivano addirittura al raddoppio: cross di Gomez, sponda di testa di Hateboer e colpo al volo di Gosens che insacca alle spalle di Alisson. Un sogno!

GASP CAMBIA, I REDS NON PUNGONO: con il doppio vantaggio in tasca, anche mister Gasperini decide di cambiare qualcosa in cambio, dentro quindi forze fresche con Zapata che da spazio ad un grandissimo Ilicic e poi Mojica per uno stremato Gosens alla mezz’ora. Proprio Zapata a nove dalla fine prova la conclusione dall’interno dell’area ma senza fortuna. Il Liverpool non riesce proprio a pungere, tant’è che Gollini rimarrà quasi inoperoso per tutto il match.

IMMENSA DEA, IMPRESA STORICA: c’è spazio anche per Miranchuk negli ultimi cinque di gara con Pessina che esce al termine anche lui di una ottima partita. Il tempo scorre e nulla stavolta si inserisce tra l’Atalanta e la sua rincorsa verso un sogno meraviglioso che diventa realtà dopo i due minuti di recupero concessi dal direttore di gara. La Dea vince a Liverpool, non stiamo scherzando, lo fa con una prova sontuosa e vendicando così la brutta sconfitta di qualche settimana fa che aveva fatto vedere le streghe in vista di oggi. Ma il calcio, e questa squadra, oggi ci insegnano nuovamente che in questo sport nulla va mai dato per scontato. Stasera lo ha capito il Liverpool, ma lo abbiamo capito e imparato sopratutto noi. GRANDISSIMI!

IL TABELLINO:

LIVERPOOL-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 15′ st Ilicic, 19′ st Gosens

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; N. Williams, R. Williams, Matip (40′ st Minamino), Tsimikas (16′ st Robertson); Jones, Wijnaldum (16′ st Fabinho), Milner; Salah (16′ st Firmino), Origi (16′ st Diogo Jota), Mané. A disposizione: Adrian, Kelleher, Cain, Clarkson, Koumetio. Allenatore: Klopp

ATALANTA (3-5-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pessina (39′ st Miranchuk), Freuler, Gosens (30′ st Mojica); Ilicic (25′ st Zapata), Gomez. A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Lammers, Muriel, Piccini, Ruggeri, Scalvini, Panada. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna)

NOTE: match disputato a porte chiuse – gara di andata: Atalanta-Liverpool 0-5 – ammoniti: Tsimikas (L), De Roon (A). Recupero: 1′ e 2′




Atalanta, si va a Liverpool: la Dea prova a cancellare la batosta dell’andata

LIVERPOOL, ORE 21

GASP AD ANFIELD FA DUECENTO SULLA PANCHINA DELLA DEA

Nella sera in cui il calcio mondiale è attonito di fronte alla scomparsa di Diego Armando Maradona ad appena sessant’anni, l’Atalanta riassapora il palcoscenico europeo per la prima gara del gironcino di ritorno di Champions League che vede i nerazzurri del Gasp opposti al Liverpool in quel di Anfield: una partita che, vedendo l’esito del match di qualche settimana fa pare aver un esito pressoché scritto, ma il calcio insegna spesso che nulla è scontato. Indiscutibile la forza dei Reds, con i loro campioni e le cui giocate possono far la differenza contro chiunque, ma dopo la batosta dell’andata Papu e compagni proveranno a dare il massimo per cercare un colpo a sorpresa che ridarebbe animo anche ad un ambiente nerazzurro ultimamente decisamente troppo negativo di fronte al momento non certo brillantissimo che i nostri ragazzi stanno attraversando. Chissà che non sia questa proprio l’occasione giusta per tornare a stupire ancora tutti quanti…

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: tra infortuni e problemi legati al Covid-19 sono diverse le assenze con cui mister Gasperini deve fare i conti nell’avvicinamento alla gara con i Reds; in ultimo l’assenza di Pasalic per infortunio ma con De Roon e Freuler in mezzo che paiono recuperati così come Hateboer. Dietro dovrebbe tornare Gollini tra i pali mentre in attacco il Papu e Zapata sono sicuri del posto, da capire chi tra Ilicic, Muriel o Miranchuk potranno affiancarli.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Liverpool (4-3-3): Alisson; Robertson, Williams, Philips, Tsimikas; Minler, Wijnaldum, Keita; Firmino, Manè, Diogo Jota – Allenatore: Klopp

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Romero; Freuler, De Roon, Gosens, Hateboer, Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini