Il sogno se ne va, l’Atalanta resta: la coppa alla Lazio, ma alla Dea manca un rigore solare

COPPA ITALIA, LA FINALE

ATALANTA-LAZIO 0-2: SAVIC E CORREA DECIDONO IL MATCH

E’ andata così: possiamo scrivere tutto quel che vogliamo, ma alla fine è finita come nessuno voleva. L’Atalanta esce sconfitta dalla finale di coppa Italia contro la Lazio per via dei gol nel finale di Milinkovic Savic e Correa che regalano così alla squadra di Inzaghi il nono trofeo della sua storia. Ai nerazzurri restano invece le lacrime di una grandissima delusione, un rigore netto negato nel primo tempo per un fallo di mano di Bastos in area e l’immagine comunque bellissima dei ventiduemila tifosi giunti nella capitale per spingere la Dea, ma anche per abbracciarla a fine partita tra le lacrime per l’amarissimo epilogo di questa avventura.

Roma: delusione e orgoglio in una serata che, nel bene o nel male, i tifosi dell’Atalanta non dimenticheranno mai: da una parte lo spettacolo degli oltre 22mila festanti tifosi che hanno invaso Roma ed hanno cantato senza sosta prima e dopo la fine della partita, dall’altra l’amaro in bocca e le lacrime agli occhi per l’ennesimo urlo strozzato in gola unito ad un briciolo di rabbia per una discutibilissima decisione arbitrale che poteva davvero cambiare la storia di questa finale. Ma così è stato, il piangersi addosso non fa parte dello stile di chi vi scrive così come di nessun atalantino degno di tal nome: rimarrà sicuramente il ricordo indelebile di una serata in cui il popolo nerazzurro ha comunque dimostrato in mondovisione come l’essere tifosi sia un mestiere bello, ma a volte anche tremendamente difficile.

PARTITA MOLTO BLOCCATA: veniamo dunque alla partita: nella Dea il Gasp opta per Castagne al posto di Gosens in fascia e Djimsiti in difesa mentre davanti ritrova Ilicic, Gomez e Zapata mentre Inzaghi a destra preferisce Marusic a Romulo per sfruttare maggiormente la sua fisicità anche in fase di contenimento, con Correa in appoggio a Immobile. L’annunciato spettacolo in campo si fa attendere, il match vive di strappi alternati a delle pause improvvise, anche perché proprio sulle corsie esterne le due contendenti si annullano: Marusic-Castagne da una parte e Lulic-Hateboer dall’altra sono due sfide dove a lungo non c’è un vincitore; inoltre in in casa nerazzurra Ilicic fatica a carburare, mentre in quella biancoceleste Immobile conferma tutte le difficoltà dell’ultimo periodo. e anche il Papu appare piuttosto in ombra anche perché Leiva segue un po’ ovunque per limitarne l’inventiva.

IL RIGORE CHE NESSUNO VEDE: così il risultato è un primo tempo molto bloccato in cui però è la squadra del Gasp quella che sembra voler provare di più a spaccare la partita perchè comunque al primo minuto Gomez scalda subito le mani a Strakosha e Zapata di testa mette fuori male in elevazione. Poi, l’occasione per passare i nerazzurri ce l’hanno ed arriva al minuto venticinque: punizione del Papu, nel batti e ribatti De Roon colpisce il palo e lo stesso Zapata alla fine mette ancora fuori da buona posizione, ma sul tiro di dell’olandese c’è un fallo di mani netto di Bastos che né il direttore di gara Banti né il Var clamoramente non rilevano. Un episiodio che avrebbe portato al rigore per i nerazzurri e probabilmente anche all’espulsione di Bastos che era già ammonito; non a caso il tecnico Inzaghi corre ai ripari e sostituisce lo stesso Bastos poco dopo con Radu. L’Atalanta assapora la possibilità di passare, ma su uno dei suoi sbilanciamenti offensivi è Correa ad andare via uno contro uno a campo aperto con Masiello che è costretto al fallo per evitare guai peggiori. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude così sullo 0-0 dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, LA MUSICA NON CAMBIA: ad inizio ripresa è ancora la Dea a provar a spingere con il Gasp che passa al tridente d’attacco in modo di sottrarre Gomez dalla marcatura di Leiva e allargare le maglie della difesa biancoceleste. Tuttavia l’attacco nerazzurro non appare quello capace di far più gol di tutti in campionato, con Ilicic che non trova alcuna giocata importante e Zapata la davanti quasi non pervenuto. Nella Lazio, Inzaghi a metà ripresa cambia e si gioca la carta Caicedo e al ventiquattresimo Correa ha la palla giusta su di un anticipo sbagliato di Djimsiti, ma il recupero in scivolata di Palomino è fondamentale.

SAVIC ENTRA E LA SPACCA: i minuti passano ma di occasioni degne di tal nome ancora niente perché con lo scorrere dei minuti gli equilibri difensivi diventano predominanti, esattamente come la paura di prendere un gol che potrebbe essere letale. A provarci di più è ancora l’Atalanta: al trentunesimo Gomez insiste sul dribbling e colpisce l’incrocio esterno da posizione quasi impossibile. Una manciata di minuti dopo e Inzaghi manda dentro anche Milinkovic Savic: sarà lui a infrangere il sogno della Dea perché dopo appena 4 minuti dal suo ingresso il serbo sblocca la partita: angolo di Leiva e colpo di testa decisivo, anticipando Djimsiti.

CORREA CHIUDE I GIOCHI, DEA IN LACRIME: mister Gasperini allora tenta di scuotere i suoi mandando dentro in un colpo solo Barrow, Pasalic e Gosens, ma a tenere in piedi i nerazzurri è Gollini che salva a tu per tu con Correa una prima volta, ma non la seconda, perché ad un minuto dal novantesimo in ripartenza il giocatore laziale salta Freuler, scarta anche Gollini e stavolta insacca il 2-0. La crudele sentenza è scritta: la coppa Italia va alla Lazio, all’Atalanta restano le lacrime e l’abbraccio del suo popolo giunto da tutto il mondo sin nella capitale a dimostrazione del folle innamoramento e del legame indissolubile tra squadra e tifosi: stavolta, putroppo, il bicchiere è solo mezzo vuoto e dentro racchiude le lacrime di tutti noi. Non è giusto forse, ma purtroppo è così.

GRAZIE LO STESSO RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-LAZIO 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 37′ st Milinkovic-Savic, 45′ st Correa

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Palomino, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon (39′ st Pasalic), Freuler, Castagne (39′ st Gosens); Gomez; Ilicic, Zapata (39′ st Barrow). A disp.: Berisha, Rossi, Mancini, Reca, Ibanez, Colpani, Delprato, Pessina, Piccoli – All.: Gasperini

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Bastos (35′ Radu); Marusic, Parolo, Leiva, Luis Alberto (34′ st Milinkovic-Savic), Lulic; Correa, Immobile (21′ st Caicedo) – A disp.: Proto, Guerrieri, Patric, Wallace, Durmisi, Badelj, Romulo, Cataldi, Neto – All.: Inzaghi

ARBITRO: Banti di Livorno

NOTE: spettatori 66mila circa di cui oltre 22mila tifosi atalantini – ammoniti: Masiello, Zapata, Freuler (A), Bastos, Lulic, Marusic, Leiva (L) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 6′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Lazio

L’ATTACCO A SECCO, LE FASCE NON SFONDANO: DEA IMBAVAGLIATA

Episodio arbitrale a parte, la partita dei nostri non è stata sicuramente delle migliori: imbavagliata sulle fasce e disinnescato Ilicic, il Papu si ritrova isolato, commettendo anche errori abbastanza banali. Anche Zapata non riesce a pungere.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: peccato, alla fine si gioca tre cambi in un colpo solo ma come mossa della disperazione. La sua Dea tiene bene il campo e comunque crea più occasioni della Lazio in una partita molto bloccata e che pareva quasi destinata ai supplementari. Dispiace, per lui come per i suoi ragazzi per questo amaro epilogo.

GOLLINI 6: quasi clamorosamente inoperoso per buona parte del match, subisce nel finale due gol senza particolari colpe.

PALOMINO 6: poche sbavature in una gara tutto sommato sufficiente.

DJIMSITI 5.5: un po’ incerto, nel finale in occasione del gol della Lazio sbanda insieme alla difesa.

MASIELLO 6: partita attenta, non concede molto agli avversari sino ai nefasti minuti finali.

HATEBOER 5: disinnescato e reso incapace di avanzare e rendersi pericoloso non ha modo di poter creare seri pericoli in area biancoceleste.

DE ROON 6: anche lui fa fatica ad imporsi e dettare i tempi ma è protagonista nell’occasione che porta al contestato episodio del rigore negato (PASALIC s.v.: entra nel disperato finale).

FREULER 5.5: poco attivo anche lui, riesce a tratti e non in maniera precisa come solitamente gli riesce.

CASTAGNE 5: pure lui ha pochissime occasioni per prendere campo, ben controllato (spesso con le cattive) dagli avversari. (GOSENS s.v.: ingiudicabile).

GOMEZ 5.5: parte a razzo con una bella discesa che scalda subito i guantoni al portiere laziale, poi pian piano si spegne senza riuscire ad inventare la giocata per spaccare il match. Affranto a fine gara. Grazie lo stesso capitano.

ILICIC 5.5: preso (e parecchio) di mira anche lui dagli avversari (con il benestare dell’arbitro), purtroppo risulta macchinoso e poco incisivo nella gara in cui tutti si aspettavano da lui una serata da assoluto protagonista.

ZAPATA 5: poco servito dai compagni, ma anche incapace di creare occasioni importanti per cercare di sbloccare una partita che ha spesso viaggiato sul binario dell’equilibrio sino al drammatico epilogo nel finale. (BARROW s.v.).




Dai Atalanta, c’è da scrivere la storia: tutti all’Olimpico per prenderci la Coppa Italia!

ROMA, ORE 20.45: LA DEA VA A CACCIA DEL SOGNO!

LA DEA A CACCIA DI UN TROFEO CHE MANCA DAL 1963

Tutte le strade portano a Roma, compreso il sogno della Dea e del suo popolo che si prepara a disputare questa sera la finale di Coppa Italia all’Olimpico contro la Lazio. L’attesa è finita, i nerazzurri di Gasperini vanno così a caccia del secondo trofeo della loro centenaria storia dopo quello vinto nel 1963 a cui seguirono poi le due finali perse contro Napoli prime e Fiorentina poi. Stavolta però la Dea e i suoi oltre ventunmila tifosi al seguito giunti nella capitale vogliono provare a cambiare tutti insieme la storia in un match che si annuncia equilibratissimo contro una Lazio che però Papu e compagni sono già stati capaci di battere in entrambi i confronti diretti in campionato. Una gara che promette quindi di regalare grandissime emozioni e che seguiremo in diretta con voi dallo stadio Olimpico a partire dalle 20.45 per raccontare dal vivo momenti che vorremmo davvero siano magici ed indimenticabili per tutti noi. Andiamo a prenderci il sogno, tutti insieme! FORZA RAGAZZI!!!

SEGUITE LA FINALE INSIEME A NOI A PARTIRE DALLE 20.45 CON IL RACCONTO LIVE IN DIRETTA DALL’OLIMPICO SUI NOSTRI CANALI SOCIAL
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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: può contare su praticamente tutta la sua rosa a disposizione mister Gasperini con eccezione degli infortunati Toloi e il lungodegente Varnier, tuttavia i dubbi principali del tecnico nerazzurro riguardano la difesa con uno tra Djimsiti e Mancini a giocarsi un posto da titolare con Palomino e Masiello mentre in mezzo e davanti pochi i dubbi con Castagne ed Hateboer in fascia e al centro Freuler e De Roon con Ilicic libero di inventare per il Papu e Zapata la davanti pronti a colpire.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Masiello, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Ilicic, Gomez; Zapata – All.: Gasperini

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Romulo, Parolo, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile – All.: S. Inzaghi

ARBITRO: Banti di Livorno




I precedenti di Atalanta-Lazio

Lazio e Atalanta si sono trovate di fronte complessivamente per 9 volte in Coppa Italia. La prima addirittura nell’anteguerra, il 26 Dicembre 1938, per i sedicesimi di finale; si giocava in partita secca a Roma nell’allora stadio Nazionale del PNF e vinse la Lazio (che schierava tra le sue fila anche Silvio Piola) per 1-0 con rete di Baldo.
Il secondo incrocio risale a molti anni dopo: il 5 Settembre 1971 a Bergamo, nel girone valevole come primo turno, 0-0 il risultato. Stesso punteggio anche nel 1974 (sempre primo turno), mentre il 29 Agosto 1976 l’Atalanta si impose per la prima volta: 2-1 in casa, con reti di Tavola e Bertuzzo, alle quali seguì l’autorete di Andena.

Quattro sfide poi negli anni 80: ancora un primo turno, sia nell’agosto 1982, 0-0 a Roma, sia nel 1985, 2-2 con l’Atalanta che era andata avanti di due reti nel secondo tempo (Magrin su rigore e Stromberg) ma venne ripresa da D’Amico (anch’egli su tiro dal dischetto) e Fiorini. Nella stagione 1988/89 l’unico confronto su doppia sfida: quarti di finale, andata a Bergamo il 4 Gennaio 1989 con i nerazzurri ad avere la meglio per 2-0 grazie a Serioli e a un rigore di Evair, mentre nel ritorno nella capitale i biancocelesti prevalsero per 3-2 (in goal anche Gregucci nella Lazio) non riuscendo però a ribaltare il risultato. I bergamaschi avrebbero poi perso la semifinale contro la Sampdoria.

L’ultimo confronto è andato in scena a Roma il 1 Ottobre 2008: era il quarto turno eliminatorio e si giocava in gara unica; vittoria capitolina per 2-0 con reti di Ledesma e Pandev.




Le pagelle di Lazio-Atalanta

GOMEZ E’ UNO SPETTACOLO, CASTAGNE BRAVO BEN OLTRE IL GOL

Ennesima affermazione straripante dei nostri che, ancora una volta, partono subendo gol a freddo ma senza poi scomporsi e ritrovando subito la matassa che vale una rimonta importantissima in chiave Europea. Grande il Papu, supportato da un Ilicic oggi forse non al top come al solito ma sicuramente positivo; dietro invece molto bene Djimisiti con Castagne che, oltre al gol, è anche una spina nel fianco per i laziali.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: ancora una volta conferma di non aver paura di nessuno. Va, non si fa intimorire dal gol preso a freddo, e guida i suoi ad una rimonta di importanza fondamentale per avvicinare l’Europa: che poi sia quella dei “grandi” o meno, questo resta ancora da decifrare. Grandissimo!

GOLLINI 6.5: quasi sorpreso sul diagonale di Parolo in avvio che apre i giochi, ma poi invece è bravo a fermare Immobile una decina di minuti dopo; il resto è una gara di quasi incredibile ordinaria amministrazione.

DJIMISITI 7.5: si francobolla su Caicedo rendendolo praticamente innocuo, in più spunta dal diluvio in occasione del terzo gol obbligando di fatto Wallace a buttarla nella propria porta.

PALOMINO 6: un po’ in difficoltà, specie in avvio di partita ma complessivamente non una prova di quelle maiuscole per lui, tant’è che viene sostituito nell’intervallo (MANCINI 6.5: determinato e attento, concede pochissimo ai biancocelesti nella ripresa. Peccato per l’ammonizione che lo terrà fuori sabato prossimo contro il Genoa).

MASIELLO 6.5: con Toloi fuori per infortunio, ci pensa lui a proporsi spesso in avanti e sparigliare le carte agli avversari. Assenza pesante anche la sua in vista di sabato, ammonizione che gli costa la squalifica.

HATEBOER 6.5: attento e ordinato, la sua partita merita una abbondante sufficienza. Bene!

DE ROON 7: smista palloni, ragiona e fa valere la sua forza nella ripresa, quando sotto il diluvio spinge i suoi alla ricerca del gol per chiudere la partita.

FREULER 6.5: promesso sposo fresco di annuncio nei giorni scorsi (auguri!) nasce da una sua conclusione poco pretenziosa l’azione che Zapata trasforma nel gol del pareggio che cambia la partita. Il resto è una partita ordinata e attenta; manca di un nulla il 2-1 nell’azione in cui poi ci pensa Castagne. (PESSINA s.v.: dentro nel finale).

CASTAGNE 7.5: diverse azioni importanti per lui a portar la squadra in zona offensiva, poi la ciliegina è il gol che spiana la strada verso una vittoria di importanza straordinaria.

ILICIC 6.5: torna dopo il riposo forzato di lunedì e, dopo un avvio un po’ spento, si accende a tratti andandosi anche a divorare una clamorosa occasione nel primo tempo. Comunque positivo. (PASALIC 6: dentro nella parte finale del match, si vede per un colpo di testa in area che meritava miglior sorte).

GOMEZ 7.5: scatenato per larghi tratti del match, mette a disposizione dei compagni palloni d’oro che procurano diversi problemi ai laziali. Bravo nell’azione del raddoppio a rimediare al fatto di non aver calciato subito in porta offrendo l’assist decisivo che Freuler manca, ma Castagne sfrutta al meglio.

ZAPATA 7: sbaglia quasi un rigore in movimento mancando il pari in maniera quasi incredibile ma si riscatta poi trovando il gol pochi minuti più tardi. Nella ripresa fa spesso a sportellate con i difensori di casa riuscendo per lunghi tratti ad aver la meglio.




Pazzesca Atalanta, ribalta anche la Lazio e ora vede persino il terzo posto!

SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 1-3: UNA RIMONTA CHE PROFUMA D’EUROPA

Finiti ormai da tempo gli aggettivi, ci affidiamo alla ripetitività per descrivere l’ennesima impresa-capolavoro di un’Atalanta che stravince all’Olimpico contro la Lazio dopo esser (come d’abitudine) andata sotto in avvio per via del gol-lampo di Parolo per i padroni di casa. Superato lo sbandamento, la squadra del Gasp inizia a macinare gioco ed occasioni: Zapata prima sciupa la clamorosa chance del pari e poi lo trova a metà primo tempo intercettando una conclusione di Freuler. La ripresa si apre su ritmi molto blandi ma con il difensore laziale Wallace che la combina grossa regalando al Papu la palla che vale l’azione che Castagne tramuta nel 2-1. La Lazio esce di scena e, sotto un autentico diluvio, la Dea trova il 3-1 sugli sviluppi di un corner che Djimsiti mette in porta trovando la deviazione galeotta ancora di Wallace che mette nella propria porta. Partita a quel punto chiusa, l’Atalanta lascia la stessa Lazio a sette punti di distacco e ne mette cinque tra se ed il Toro in attesa delle partite di Roma e Milan. Finisse così anche tra una decina di giorni…

Roma: si usa solitamente dire che “Tutte le strade portano a Roma”: nel caso dell’Atalanta in questa stagione mai tale detto fu più azzeccato, perchè oggi dalla capitale si capirà ancor di più quanto valgono davvero le ambizioni da Europa “dei grandi” (la chiamiamo così, visto i tanti scaramantici che ci leggono e non vogliono sentir spesso il nome di quella competizione) della Dea mentre tra dieci giorni sapremo se i nostri riusciranno a portar a casa la loro seconda coppa Italia della storia: avversario di turno? Ovviamente sempre lo stesso anche quello, una Lazio altalenante in questa stagione ma per certi versi capace a volte di grandi partite ottenute con lo stesso bel gioco che la banda del Gasp ha quasi sempre messo sul banco per provare vincere i match chiave di questa sua stagione sin qui meravigliosa.

GASP RECUPERA ILICIC: un paio di variazioni rispetto all’undici che ha superato l’Udinese per il Gasp che ritrova davanti Ilicic e lo inserisce a sostegno di Gomez e Zapata mentre dietro tocca a Djimsiti giocare al posto di Mancini; in mezzo c’è Freuler, che vince il ballottaggio con Pasalic. Nella Lazio, con Milinkovic e Lulic out, Inzaghi propone Immobile e Caicedo davanti mentre in corsia tocca a Marusic con Luis Alberto in mezzo.

I “SOLITI” AVVII DELLA DEA, PAROLO FA 1-0: tempo più simile a fine novembre che ad inizio maggio nella capitale, con il match che prende il via e l’Atalanta conferma tutte le sue difficoltà nel gestire gli avvii di partita: al secondo minuto la Lazio è già avanti con una conclusione in diagonale in area di Parolo con Gollini fermo a vedere il pallone che finisce nell’angolino e porta avanti i padroni di casa. Momento di sbandamento per la squadra del Gasp, che subisce l’ennesimo gol a freddo che costringe così i nerazzurri a dover rincorrere: al tredicesimo è bravo Gollini con i pugni sulla conclusione da fuori di Immobile salvando così i suoi dal nuovo pericolo.

ZAPATA, ERRORE E RISCATTO, 1-1!: con il passare dei minuti però la squadra nerazzurra prende campo ed inizia a macinare gioco ed occasioni: al diciassettesimo Gomez combina con Castagne che offre un pallone d’oro a Zapata che calcia alle stelle un rigore in movimento. Il colombiano avrà però modo di rifarsi circa cinque minuti dopo quando una conclusione di Freuler abbastanza debole finisce in area e arriva tra i piedi del numero novantuno nerazzurro che fa 1-1 da due passi.

OCCASIONISSIMA-ILICIC: è la squadra del Gasp a questo punto a giocare meglio e va addirittura ad un passo dal gol del vantaggio al minuto ventotto quando Ilicic è servito splendidamente da Gomez in area e prova il tiro incrociato che però si spegne clamorosamente sul fondo. Il sole fa capolino tra la pioggia all’Olimpico mentre il ritmo ora cala in campo ed il match si trascina così fino all’intervallo che arriva dopo due minuti di recupero e con le due squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, ENTRA MANCINI: via alla ripresa con subito una novità nell’undici nerazzurro: Palomino lascia posto a Mancini in difesa e l’Atalanta sfiora subito il gol dopo una manciata di secondi quando Ilicic prova la gran giocata in area e conclude, Strakosha vola e salva la Lazio con la difesa che poi si rifugia in corner.

CASTAGNE PER IL SORPASSO!: la partita pare non voler più decollare rispetto alla prima parte di gara, ma al dodicesimo ha dell’incredibile l’errore di Wallace, che in un goffo tentativo di rinvio regala palla al Papu che si ritrova un’autostrada verso la porta, si decentra, crossa in mezzo dove Freuler non ci arriva ma c’è Castagne che insacca in diagonale il gol facile facile che porta la Dea avanti all’Olimpico.

WALLACE SBAGLIA PORTA NEL DILUVIO, 3-1!: la Lazio non reagisce al colpo subito e l’Atalanta resta in controllo del match mentre nel frattempo si scatena un autentico nubifragio sull’Olimpico con la pioggia che cade a secchiate ed i nerazzurri che affondano così il colpo alla mezz’ora sugli sviluppi di un corner dove spunta Djimsiti che pare deviare in rete il punto del 3-1 che in realtà è toccato in maniera decisiva da Wallace: poco cambia comunque per un’Atalanta che mette in ghiaccio il match con i padroni di casa letteralmente alle corde.

LA DEA NON MOLLA IL QUARTO POSTO: l’ultimo quarto d’ora diventa a quel punto pura accademia per i ragazzi del Gasp mentre la pioggia lentamente inizia a diminuire e mister Gasperini decide di inserire nei minuti finali anche Pessina al posto di uno sfinito Freuler. I tre minuti di recupero concessi (poi divenuti quattro) sono così un dolcissimo conto alla rovescia per i circa sessanta tifosi giunti nella capitale da Bergamo pronti a scatenare la festa al triplice fischio finale. La Dea vince, conferma ancora una volta che questo quarto posto vuole tenerselo stretto il più possibile ed ovviamente spera che un risultato di questo genere sia anche quello del match previsto tra una decina di giorni con gli stessi attori protagonisti in palio. Questa “prova generale” in vista della finale di Coppa può dirsi superata a pieni voti!

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 3′ Parolo (L), 22′ Zapata (A), 58′ Castagne (A), 76′ aut. Wallace (A)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, Acerbi, Bastos (78′ Neto); Romulo, Parolo, Leiva (78′ Badelj), Luis Alberto, Marusic; Caicedo (55′ Correa), Immobile – A disp: Proto, Guerrieri, Alia, Luiz Felipe, Durmisi, Kalaj, Zitelli, Cataldi, Jordao – All.: S. Inzaghi

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Palomino (46′ Mancini), Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler (85′ Pessina), Castagne; Gomez, Ilicic (65′ Pasalic); Zapata – A disp: Berisha, Rossi, Ibanez, Reca, Gosens, Colpani, Delprato, Piccoli – All.: Gasperini

ARBITRO: Gianpaolo Calvarese (Teramo)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Lazio 1-0 – spettatori: 25mila circa – ammoniti: Bastos, Caicedo, Leiva, Correa (L) Masiello, Gomez, Mancini (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




La strada dei sogni passa sempre da Roma: forza Atalanta, la Lazio vale un pezzo di Europa

ROMA, ORE 15

LAZIO-DEA ATTO PRIMO: OGGI PER LA CHAMPIONS, POI PER LA COPPA

Un “antipasto” di quel che sarà il ricco menù del 15 maggio sera, ma di importanza comunque non indifferente nemmeno oggi: Lazio ed Atalanta si ritrovano oggi per la prima delle due puntate di un romanzo che scriverà molto da qui a metà mese per ambo le squadre, oggi per la volata in chiave Europea, tra dieci giorni invece per assegnare la vincente della Coppa Italia. Partiamo però da questo pomeriggio dove i nerazzurri del Gasp sono chiamati a difendere i loro quattro punti vantaggio proprio sui biancocelesti cercando un risultato positivo che consoliderebbe ulteriormente le ambizioni europee di Gomez e compagni. Certo, con un successo, la Dea vedrebbe davvero avvicinarsi il sogno di un posto in Champion’s Legue: roba da non crederci! Non sarà certo facile contro una Lazio che si gioca anch’essa una buona fetta di speranze europee in questo match tutto da vivere tra due squadra a cui piace giocare a calcio: il divertimento insomma è assicurato.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL MISTER: un paio di novità probabili nella formazione del Gasp rispetto alla gara di lunedì sera: se da un lato è quasi certo il rientro di Ilicic a sostegno di Gomez e Zapata, dall’altro la novità più importante potrebbe riguardare il centrocampo con Pasalic in campo per far rifiatare Freuler almeno dall’inizio.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

LAZIO (3-5-2): 1 Strakosha; 3 Luiz Felipe, 33 Acerbi, 15 Bastos; 27 Romulo, 16 Parolo, 6 Leiva, 10 Luis Alberto, 77 Marusic; 20 Caicedo, 17 Immobile – A disp.: 24 Proto, 23 Guerrieri, 4 Patric, 13 Wallace, 14 Durmisi, 66 Jordao, 19 Badelj, 11 Correa, 32 Cataldi, 30 Neto – All.: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): 95 Gollini; 23 Mancini, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 21 Castagne; 10 Gomez; 72 Ilicic, 91 Zapata. A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 8 Gosens, 7 Reca, 41 Ibanez, 19 Djimsiti, 22 Pessina, 88 Pasalic, 17 Piccoli, 70 Colpani, 78 Delprato – All.: Gasperini

ARBITRO: Calvarese di Teramo