Le pagelle di Genoa-Atalanta

ALL.: GASPERINI 8: serviva una risposta importante in trasferta, dopo aver fatto tanto e bene in casa, il Genoa era un gran banco di prova. Esame ampiamente superato. Sbanda solo cinque minuti a inizio ripresa ma poi ricomincia come se nulla fosse e vince con merito una partita importantissima. Avanti!

CARNESECCHI 7: sicuro di se, attento e reattivo. Salva i suoi in almeno tre occasioni. Bravo.

SCALVINI 7: che peccato, il Var gli toglie un gol che sarebbe stato una soddisfazione per lui oltre che unico nel suo genere in quanto segnato senza scarpa ai piedi (TOLOI s.v. dentro negli ultimi minuti per la battaglia nel recupero).

DJIMSITI 7: soffre e stringe i denti anche lui, ma non si fa quasi mai sorprendere.

KOLASINAC 7: il solito muro la dietro, un baluardo che da grande sicurezza ai compagni.

HOLM 6.5: parte un po’ contratto, poi riesce a venir fuori con grande bravura (ZAPPACOSTA 6.5: entra, da una mano ai compagni e si toglie anche lo sfizio del gol dell’ex).

DE ROON 7.5: uomo-ovunque li in mezzo, lotta come un gladiatore e gioca sempre con grande intelligenza.

PASALIC 7: protagonista involontario nell’azione del gol annullato a Scalvini, ma gioca una grande partita e da il via alle azioni del terzo e quarto gol.

RUGGERI 6.5: un brutto errore in avvio che poteva costare caro, poi gioca una partita in crescendo e tutto sommato più che positiva (HATEBOER s.v.: dentro nel maxi-recupero per aiutar i compagni)

KOOPMEINERS 8: batte anche la febbre e rientra dopo l’infortunio e lascia subito il segno con una super-prestazione e un gol bellissimo che riporta subito la Dea avanti dopo un avvio di ripresa difficile.

DE KETELEARE 8: gol bellissimo a parte che vale il prezzo del biglietto da solo, confeziona l’ennesima prestazione da incorniciare. Giocatore totale! (MIRANCHUK 6.5: entra, sfiora subito il gol e ci va anche vicino nel finale. Bene)

SCAMACCA 6.5: non segna, ma non gli si può certo dire nulla per l’impegno e la dedizione. Promosso anche dal mister durante la conferenza stampa post-partita. (EL BILAL 7: entra, rompe il ghiaccio in serie A in una partita non certo facile, e trova anche il suo primo gol in nerazzurro. Chi ben comincia…)




L’Atalanta è sempre più un luna park del gol: poker a Marassi per una devastante Dea!

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 1-4: PRIMA GIOIA ANCHE PER EL BILAL

Genova: il quarto posto più solido che mai dell’Atalanta è tutto nei numeri: quarta vittoria di fila e sesto risultato utile consecutivo: anche il Genoa si deve inchinare a una superiorità netta e incontrovertibile. Nel primo tempo va in scena il De Ketelaere-show con tanto di gran sinistro al volo che vale l’1-0. Il Grifone si sveglia a inizio ripresa quando mette sotto assedio la difesa nerazzurra che cade sotto il gran sinistro dell’ex Malinovskyi. L’Atalanta però riprende il controllo delle operazioni e passa di nuovo con una punizione capolavoro di Koopmeiner. Il tris è di Scalvini dopo un triplice miracolo di Martinez, il nerazzurro segna senza scarpa ma un Var infinito annulla il gol per un tocco di Pasalic in posizione di fuorigioco. Così, nel mega recupero due contropiedi micidiali mandano in gol Zappacosta e l’esordiente Touré. 

GASP RITROVA KOOP: dopo l’infortunio e la sindrome influenzale dei giorni scorsi, mister Gasperini ritrova Koopmeiners e lo schiera alle spalle delle due punte CDK e Scamacca mentre Pasalic agirà al posto dello squalificato Ederson con Holm e Ruggeri sulle fasce. Nel Genoa, mister Gilardino punta davanti su Retegui e Gundmusson con il grande ex Malinovskyi in mezzo e Bani a guidare la difesa.

PARTITA SUBITO COMBATTUTA: bel colpo d’occhio a Marassi all’ingresso delle squadre in campo, sono poco più di un centinaio i tifosi della Dea giunti da Bergamo a sostener i nerazzurri per questo complicato match che inizia con le due contententi che non se le risparmiano fin dalle prime battute di gioco; tuttavia il match non decolla, si gioca soprattutto a metà campo con una prevalenza di costruzione dei bergamaschi.

CARLETTO SI INVENTA L’1-0: in una partita molto combattuta, occorre la prodezza del singolo per provare a sbloccarla: cosa che al ventiduesimo riesce al nostro CDK che controlla al limite e al volo mette un pallone delizioso all’incrocio dei pali dove Martinez non può nulla, inventandosi lo splendido gol che porta la Dea sull’1-0.

CARNESECCHI ATTENTO: il Genoa prova subito a reagire provandoci con Vasquez di testa su calcio d’angolo, ma Carnesecchi mette in angolo la minaccia. Poi nel finale Retegui dal limite tenta la conclusione ma anche stavolta il portierone atalantino e mette in corner; primo tempo che va così in archivio dopo due di recupero con i nerazzurri avanti di un gol.

RIPRESA, L’EX MALINOVSKYI FA 1-1: nessun cambio dopo l’intervallo e il match riparte con un Genoa subito determinato e che si rende pericoloso due volte con Retegui, nella seconda circostanza ancora bravo Carnesecchi coi guantoni ad evitare il peggio. Il portiere nerazzurro si deve però arrendere al quinto quando i padroni di casa trovano il pari al termine di una bella azione corale conclusa con un gran tiro dell’ex Malinovskyi che da un dispiacere ai suoi ex tifosi segnando il bel gol dell’1-1.

KOOP SU PUNIZIONE FIRMA IL 2-1: colpita a freddo, l’Atalanta in meno di cinque minuti reagisce, e alla grande trovando il nuovo vantaggio con un preciso calcio di punizione dal limite che Pasalic si conquista e Koop pennella in rete con una bellissima conclusione e riporta così la Dea in vantaggio a Marassi. Poi Gasp ne cambia subito tre al dodicesimo con Holm, Scamacca e CDK che escono per dar spazio a Zappacosta, Miranchuk e all’esordio in serie A con la maglia dell’Atalanta di El Bilal Tourè dopo il lungo infortunio.

SCALVINI SEGNA, IL VAR ANNULLA: l’Atalanta riprende pian piano le misure del match e rischia di segnare il terzo rispetto al Genoa di pareggiare: al tredicesimo ci prova Miranchuk con parata di Martinez, poi al quarto d’ora grande azione corale che porta Pasalic da solo davanti a Martinez, ma il portiere genoano lo ipnotizza e respinge il pallone. Poi alla mezz’ora succede di tutto: bella azione sotto porta dei nerazzurri, ci provano un po’ tutti ma alla fine spunta Scalvini che, senza una scarpa, riesce a battere in rete. 3-1, ma il Var ferma tutto per almeno sei/sette minuti e pesca un fuorigioco di mezza spalla di Pasalic sulla prima ribattuta e quindi annulla il tris della Dea.

ZAPPA-EL BILAL, LA DEA DILAGA NEL RECUPERO: a questo punto il Genoa ritrova speranza e tenta l’assalto al pareggio anche perchè i minuti di recupero saranno ben dieci! A due dal novantesimo Gudmusson calcia da due passi, Carnesecchi interviene d’istinto a salvare la sua porta e la squadra del Gasp. Poi il recupero gigante vede il Genoa caricare a testa bassa e la Dea diventare letale in contropiede: dopo che sono entrati Toloi e Hateboer per Scalvini e Ruggeri, la squadra nerazzurra dilaga al centesimo con Zappacosta, che mette in rete dopo la ribattuta sulla prima conclusione di Miranchuk e poi, addirittura El Bilal di testa firma al centodue il poker nerazzurro su assist del russo. Finisce 4-1, il Genoa esce comunque tra gli applausi dei suoi tifosi per la bella partita disputata, l’Atalanta si prende tre punti che danno un grande segnale nella lotta al quarto posto. Avanti tutta!




Un brodino per Natale: l’Atalanta con le pile scariche viene fermata anche dal Genoa

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 0-0: ZERO IN TUTTO, DEA COL FIATONE

Genova: un Natale in chiaroscuro. Da sorriso a settecento denti guardando la classifica, il quarto posto ed il record di punti nel girone d’andata dall’inizio dell’era-Gasp, al mezzo broncio delle ultime due partite dove la Dea si deve accontentar di un misero punticino conquistato questa sera a Marassi al termine di una gara davvero bruttina: un pari che ridimensiona un po’ i sogni in grande di Gasperini, tradito anche dall’infortunio muscolare di Zapata sul finire del primo tempo. Tegola pesante: l’Atalanta ha perso l’unico attaccante che con la sua fisicità poteva scardinare il muro granitico del Genoa. E il sostituto di Duvan, Muriel, ha dimostrato ancora una volta di essere lontano anni luce dai livelli notevoli dell’anno scorso.

C’E’ SPORTIELLO IN PORTA: qualche novità da parte del Gasp rispetto al match di sabato con la Roma a cominciare dai pali dove gioca Sportiello e non Musso poi in difesa Demiral concede riposo a Toloi mentre in mezzo c’è Koopmeiners con Freuler e davanti Miranchuk e Malinovskyi a supporto di bomber Zapata. Nel Genoa di Shevchenko c’è Destro in attacco con Ekuban mentre in mezzo di affida all’esperienza di Badelj e Portanova.

POCHE EMOZIONI, ZAPATA VA K.O.: non c’è il pubblico delle grandi occasioni a Marassi ma sicuramente c’è una buona presenza di tifosi nerazzurri giunti da Bergamo per un match che inizia e al sesto la Dea è pericolosa, Sirigu respinge una conclusione di Zapata che era stato servito da Miranchuk; al tredici ancora Zapata che cerca di girarsi dal limite ma la palla va molto alta sopra la traversa. La squadra del Gasp comanda le operazioni ma non è precisa nelle sue azioni: Miranchuk al ventesimo è anticipato in angolo da un difensore mentre cercava di girarsi in area e alla mezz’ora ancora il russo apre per Koopmeiners ma il suo diagonale è un tiro cross che si spegne sul fondo. Nel finale ci sono problemi per Zapata, che accusa un dolorino all’inguine e chiede subito il cambio con Muriel pronto a prendere il suo posto a ridosso dell’inizio dei due minuti di recupero di un primo tempo piuttosto bruttino che va inevitabilmente in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, IL COPIONE NON CAMBIA: si riparte con un altro cambio nell’undici atalantino: dentro De Roon al posto di Freuler con la gara che riparte e al quarto Miranchuk scalda i guantoni a Sirigu con una conclusione da fuori che il portiere di casa respinge corto ma senza che Malinovskyi riesca a deviar poi a sua volta in rete. La partita continua però a non decollare e il Gasp si affida così a Pasalic ed Ilicic al ventesimo che prendono il posto di Miranchuk e Malinovskyi.

UN PUNTO E NIENTE PIU’: non si sblocca la gara, ma alla mezz’ora Demiral manda alto di testa da buona posizione un bel cross in area di Muriel; proprio il colombiano ci prova poi dalla distanza a dieci dalla fine. Si gioca il tutto per tutto il Gasp nel finale inserendo Piccoli in avanti al posto di Koopmeiners. Cambia davvero poco però da li alla fine di un match ormai segnato: quattro minuti di recupero dopo il novantesimo e il 2021 di Genoa ed Atalanta finisce con un pareggio. Per la Dea il girone di andata va in archivio con un quarto posto certo indipendentemente dai risultati delle gare di domani, trentotto punti (record dell’era Gasperini) ma anche con una frenata finale nelle ultime due partite che fa capire come i ragazzi del Gasp siano arrivati davvero con le pile scariche dopo essere andati a mille negli ultimi due mesi. Che le festività imminenti siano l’occasione per far il pieno di energie ed iniziare il nuovo anno con il piede giusto. A voi tutti, nel frattempo, tanti auguri (ovviamente nerazzurri)!

IL TABELLINO:

GENOA-ATALANTA 0-0

GENOA (3-5-2): Sirigu; Bani, Vasquez, Criscito (dal 23′ st Ghiglione); Biraschi, Sturaro (dal 42′ st Hernani), Badelj, Portanova (dal 42′ st Melegoni), Cambiaso; Destro (dal 26′ st), Ekuban – A disposizione: Serpe, Masiello, Sabelli, Galdames, Toure, Bianchi, Andrenacci, Semper – Allenatore: Shevchenko

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Djimsiti, Demiral, Palomino; Hateboer, Freuler, Koopmeiners (dal 39′ st Piccoli), Zappacosta; Malinovskyi (dal 20′ st Ilicic), Miranchuk (dal 20′ st Pasalic); Zapata – A disposizione: Lovato, Pezzella, Scalvini, De Roon, Pessina, Musso, Rossi – Allenatore: Gasperini

NOTE: spettatori: 7mila circa – Ammoniti: Sturaro, Freuler, Badelj – calci d’angolo: 8-3 per l’Atalanta – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Genoa-Atalanta

ALL.: GASPERINI 5.5: chiude l’anno col fiatone la sua Dea, oggi poco convincente e praticamente mai pericolosa. Quasi una notizia il solo gol segnato nelle ultime due.

SPORTIELLO s.v.: praticamente mai impegnato dagli avversari.

PALOMINO 7: impeccabile come sempre la sua partita la dietro. Poco impegnato, ma sempre attento.

DEMIRAL 6.5: chiude bene tutti gli spazi. Promosso.

DJIMSITI 6.5: svolge bene il compito richiesto contro un avversario abbastanza rinunciatario.

HATEBOER 5: impalpabile da quella parte, non si vede quasi mai.

FREULER 5.5: un po’ stanco anche lui oltre che nervoso; nel finale viene ammonito e sarà poi sostituito (DE ROON 6: qualcosa meglio rispetto a quanto fatto vedere dal suo compagno di reparto).

KOOPMEINERS 5.5: troppi lanci, tanti di questi a vuoto. Oggi anche lui fuorigiri (PICCOLI s.v.: entra nel finale).

ZAPPACOSTA 5.5: anche lui con le batterie che segnano la riserva. Poco rapido, troppe impreicisioni.

MALINOVSKYI 5.5: parte bene, poi col passare dei minuti inizia a sbagliar troppo ed uscire dal gioco (ILICIC 6: spessore tecnico superiore, ma non riesce a trovar la giocata che spacca il match).

MIRANCHUK 5.5: dopo alcune gare in cui ha fatto ben sperare, oggi è tornato un po’ troppo timido (PASALIC 5.5: il suo ingresso non cambia di molto le cose).

ZAPATA 5.5: l’unico a crearsi almeno mezza occasione ma, sul più bello, si infortuna. Speriamo non sia nulla di grave! (MURIEL 5.5: dovrebbe dar la sveglia la davanti, invece pare addormentarsi anche lui…).




Le pagelle di Genoa-Atalanta

DEVASTANTI DAVANTI, SBAVATURE O TROPPO RELAX DIETRO?

Una vittoria fondamentale per centrare l’obiettivo da parte della Dea tra la solita prorompenza offensiva e le classiche amnesie dietro, oggi figlie anche di un certo rilassamento eccessivo dopo un primo tempo praticamente a senso unico. Bravo comunque Gollini in avvio sull’ex Melegoni e bene anche Gosens nonostante l’errore che porta al penalty per il Genoa. Davanti ottimo Zapata (gol e assist) oltre all’ormai solito Malinovskyi.

ALL.: GASPERINI 9: i suoi tagliano il traguardo con una giornata di anticipo, un altro capolavoro dei suoi è compiuto. Bergamo e la sua gente rivedranno di nuovo la Champions League: pazzesco anche solo a pensarci. Ora manca davvero solo la ciliegina sulla torta, quel trofeo che questa squadra vuol riportarsi a casa dopo tanti anni e che tutti sognano di poter alzare al cielo mercoledì sera. Proviamoci, tutti insieme!

GOLLINI 6.5: ne prende tre nella ripresa dopo un primo tempo in cui viene impegnato solo in avvio dall’ex Melegoni e sul cui tiro si fa trovare pronto. Incolpevole sulle reti subite.

TOLOI 6: torna dopo l’infortunio e disputa una egregia partita pur senza strafare. Bene in vista di mercoledì.

ROMERO 5.5: distrazioni decisamente evitabili nella ripresa, specie sul primo gol segnato del Genoa (con la collaborazione di Djimsiti)

DJIMSITI 5.5: sotto pressione anche lui nella ripresa pasticcia un po’ troppo ed è complice con Romero del primo gol segnato da Shomurodov.

HATEBOER 6.5: buona partita, bellissimo il cross che manda in gol l’altro esterno, Gosens.

DE ROON 6.5: bene anche la sua gara, cala un po’ nella ripresa dove però un po’ tutta la squadra è apparsa decisamente meno sul pezzo.

FREULER 7: un gran primo tempo, poi il mister lo conserva per la finalissima di mercoledì (PESSINA

GOSENS 7: bello il gol che chiude virtualmente il match a fine primo tempo, un po’ meno quel braccio largo a metà ripresa che vale il rigore del 4-2 segnato da Pandev. (PALOMINO s.v.: dentro nel finale).

MALINOVSKYI 7: ci mette la firma anche oggi con l’assist al gol di Zapata che apre il match ed il gol del raddoppio, poi fa movimento e giocate fino quando non viene sostituito (LAMMERS 5.5: un po’ fuori giri, e lo si è visto. Torna in campo oggi per più di mezz’ora tra più ombre che luci).

MIRANCHUK 6.5: gioca quasi tutto il match e mostra cose buone come in quasi tutte le occasioni avute in questa stagione. Nella prossima è probabile che troverà più spazio. (MURIEL s.v.: pochi minuti per lui in campo).

ZAPATA 7.5: oggi particolarmente in palla, gol dei suoi per sbloccare il match poi assist, al bacio per Malinovskyi per firmare il raddoppio. Grande Panteron! (PASALIC 7: entra e mette la firma sul quarto gol che, a conti fatti, risulterà essere decisivo per portar a casa i tre punti. Decisivo come contro il Benevento dalla panchina).




Atalanta, Champions al cardiopalma: prima dilaga, poi rischia con il Genoa ma alla fine festeggia!

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 3-4: PARTITA INCREDIBILE, MA LA DEA STACCA IL PASS PER LA TERZA CHAMPIONS CONSECUTIVA

Poteva non finire così? L’Atalanta celebra con una partita simbolo di questa pazzesca stagione il suo approdo alla sua terza volta nella coppa dei campioni: domina il primo tempo, pare blindare il risultato con i gol di Zapata, Malinovskyi e Gosens, ma nella ripresa perde certezze e lucidità con il Grifone che si rifà sotto con Shomurodov, poi Pasalic allunga subito dopo ma poi un rigore di Pandev e ancora l’uzbeco regalano un finale thriller ai tifosi nerazzurri che però tagliano il traguardo con annesso rischio infarto. I ragazzi del Gasp ora si concentrano sulla finalissima di coppa Italia di mercoledì contro la Juve per provare a riportar a Bergamo un trofeo che manca dal 1963.

Genova: che gran divertimento: sette gol e successo dell’Atalanta clamorosamente in discussione sino alla fine dopo aver chiuso sul 3-0 il primo tempo, anche se la squadra di Gasperini stacca il pass per un posto in Champions per la terza stagione di fila. I rossoblù, già salvi dopo il successo di mercoledì scorso a Bologna e in campo con diverse seconde linee, hanno fatto soffrire nella ripresa i nerazzurri sino alla fine, anche se al fischio finale a festeggiare è stata la compagine bergamasca.

GASP LANCIA LO ZAR: poche variazioni da parte del Gasp che vuol chiudere la pratica-Champions prima di pensare alla finale di Coppa Italia: torna dopo l’infortunio ed è subito titolare Toloi in difesa poi solo conferme in mezzo per tutti i titolari mentre la variazione principale in avanti riguarda Miranchuk dal primo minuto insieme a Malinovskyi a supporto di Zapata unica punta. Nel Genoa, Ballardini da spazio a chi ha giocato meno e punta su diversi ex nerazzurri come Masiello, Radovanovic e Melegoni con l’ex AlbinoLeffe Marchetti tra i pali e davanti Destro e Pjaca.

BRIVIDI DAGLI EX, POI ZAPATA LA SBLOCCA: giornata grigia e a Genova all’ingresso delle due squadre in campo ma clima tutto sommato gradevole per questo match che inizia con due incredibili brividi portati da due ex alla Dea: prima Melegoni, che brucia sul filo del fuorigioco la difesa nerazzurra ed in area calcia addosso a Gollini che devia in corner, poi proprio dalla bandierina spunta Masiello tutto solo su una corta respinta della difesa e manda la palla fuori di un nulla scheggiando il palo. Passato lo spavento, la Dea si sveglia ed inizia a macinare gioco e la sblocca: Zapata taglia in area, pallone delizioso servito da Malinovskyi, il colombiano non sbaglia e mette in rete il vantaggio per i ragazzi del Gasp.

MALINOVSKYI RADDOPPIA (DOPO IL VAR): con in tasca il gol che la riporterebbe per il terzo anno di fila in Champions League, l’Atalanta mantiene il controllo della situazione e, quando può, si rende pericolosa: a metà primo tempo  Miranchuck la passa Zapata di tacco per Gosens che da posizione defilata conclude a rete, Marchetti c’è e mette in angolo. Cinque minuti dopo però arriva il raddoppio nerazzurro con uno Zapata oggi davvero straripante che va via sul fondo e serve un assist perfetto per Malinovskyi che a porta vuota mette in rete; l’arbitro in un primo momento annulla, ma poi al controllo Var, l’arbitro convalida in quanto il pallone non è uscito, 2-0!

GOSENS FA TRIS A FINE PRIMO TEMPO: forte del raddoppio, i ragazzi del Gasp calano il ritmo contro un Genoa che non riesce più a sorprendere la retroguardia atalantina come era successo in avvio di gara e, anzi, mettono una seria ipoteca sul match nell’ultimo minuto del primo tempo quando Hateboer offre l’assist all’altro esterno Gosens che di testa spinge in rete il suo undicesimo gol stagionale. 3-0 in un primo tempo davvero senza storia che va in archivio senza recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, SHOMURODOV ACCORCIA, PASALIC RISPONDE: il secondo tempoinizia con subito gli ingressi di Pasalic e Pessina al posto di Zapata e Freuler in campo e con il Genoa che al terzo minuto accorcia dopo un pasticcio difensivo tra Romero e Djimsiti che perde la palla al limite dell’area l’attaccante genoano Shomurodov non perdona e firma l’1-3. Tre minuti dopo però l’Atalanta si porta di nuovo in vantaggio di tre gol quando il neo entrato Pasalic si libera bene in area e spiazza Marchetti fintando il diagonale e poi tirando sul primo palo.

PANDEV SU RIGORE E SHOMURODOV, FINALE THRILLER!: altro cambio in casa nerazzurra con il Gasp che al dodicesimo inserisce Lammers al posto di Malinovskyi. La partita sonnecchia fino a metà ripresa quando, un’altra leggerezza, costa il gol alla squadra del Gasp: Gosens devia un cross dalla destra con la mano e l’arbitro rivede al Var assegnando il giusto penalty al Grifone che Pandev non fallisce dagli undici metri e accorcia: 4-2. Palomino da il cambio a Gosens nell’ultimo quarto d’ora ma l’Atalanta si conferma troppo distratta in questa ripresa e, a cinque dalla fine, ancora Shomurodov si prende gioco dei difensori nerazzurri e insacca il gol che costringe l’Atalanta e i suoi tifosi ad un finale tirato quanto inaspettato. Ultimo cambio per un Gasp molto preoccupato con Muriel che entra in campo al posto di Miranchuk.

WE ARE IN CHAMPIONS (ATTO TERZO): tuttavia gli ultimi minuti regalano solamente souspance e adrenalina ma nessun altro gol, quanto basta dopo i quattro di recupero a poter staccare il pass per il terzo anno consecutivo per potersela giocare da settembre contro squadroni del calibro di Barcellona, Real e Bayern. Un ennesima stagione da sogno regalata ai propri tifosi che ora chiedono l’ultimo capolavoro a questi ragazzi: riportare a Bergamo un trofeo che manca da tanti, troppi, anni.

GENOA-ATALANTA 3-4 (primo tempo 0-3)

RETI: 9′ Zapata (A), 26′ Malinovskyi (A), 43′ Gosens (A), 48′ e 84′ Shomurodov (G), 51′ Pasalic (A), 67′ rig. Pandev (G) 

GENOA (3-5-2): Marchetti; Onguéné, Radovanovic, Masiello; Ghiglione (57′ Portanova), Zajc (46′ Caso), Rovella, Melegoni (79′ Eyango), Cassata (46′ Shomurodov); Destro (46′ Pandev), Pjaca – All.: Ballardini

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (46′ Pessina), Gosens (76′ Palomino); Malinovskyi (57′ Lammers), Miranchuk (89′ Muriel); D. Zapata (46′ Pasalic) – All.: Gasperini

ARBITRO: Marinelli di Tivoli

NOTE: gara di andata: Atalanta-Genoa 0-0 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Djimsiti (A), Toloi (A), Rovella (G) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, match-point per la Champions: battere il Genoa per ritornare nell’Europa dei grandissimi!

L’ULTIMO SFORZO PRIMA DI PENSARE ALLA COPPA ITALIA

L’ultimo sforzo prima del traguardo: l’Atalanta vede ad un passo la sua terza, storica, qualificazione (consecutiva) alla Champions League ed ha questo pomeriggio un vero e proprio match point per mettere la ciliegina sulla torta al suo straordinario campionato: vincendo in casa del Genoa i nerazzurri otterrebbero con una giornata di anticipo l’aritmetica certezza di avere il pass per la prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie. Gara importantissima per una Dea che vede all’orizzonte anche la finalissima di Coppa Italia mercoledì contro la Juve ma non deve concedersi distrazioni contro un Genoa che ha festeggiato a Bologna l’aritmetica salvezza ma non starà sicuramente a guardare nella sua ultima partita interna stagionale. Novanta minuti-chiave per i ragazzi del Gasp da disputare con la determinazione e la grinta di una finale. Forza ragazzi!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Toloi recuperato ma non ancora al top della forma, mister Gasperini potrebbe preservarlo per la finale di Coppa Italia: dietro si potrebbe tornare a tre con il rientro di Djimsiti titolare mentre da capire se in mezzo toccherà come sempre a De Roon e Freuler o vi sarà spazio per Pasalic mentre davanti dovrebbe esserci Zapata con Malinovskyi e Pessina a supporto.

GENOA (3-5-2): Marchetti; Goldaniga, Zapata, Masiello; Ghiglione, Zajc, Radovanovic, Strootman, Zappacosta; Shomurodov, Destro – All.: Ballardini

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina, Malinovskyi; Zapata – All.: Gasperini