Le pagelle di Atalanta-Chievo Verona

CRISTANTE & ILICIC SHOW, PETAGNA IN LEGGERA RIPRESA

Partita veramente complicata quella odierna per i nerazzurri, che risolvono il match grazie al gol di Mancini che conquista così i galloni di migliore in campo; il buon lavoro del centrocampo ed una difesa solida rischiavano però di esser vanificati la davanti dove i soli Ilicic e Cristante provavano soluzioni per cercare la rete: la loro qualità è quel qualcosa in più che i nerazzurri dovrebbero sfruttar meglio, specie in gare dove il Papu è fermo ai box. Ma alla fine la vittoria è sicuramente strameritata.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: alla fine vince lui, perchè la scelta di Mancini paga con un gol che vale tre punti ma, guardando la classifica, ne vale probabilmente il doppio e vincendo la seconda di fila rinunciando al Papu che ha urgente bisogno di recuperare la forma migliore. Ovvio, tutte quelle occasioni sprecate gridano vendetta, specie se nell’unico tiro in porta del Chievo nel finale il pallone uscito di poco non avesse avuto destinazione diversa, ma sarebbe stato davvero troppo. Avanti il prossimo!

BERISHA 6: una giornata praticamente di relax, il Chievo dalle sue parti si vede più o meno mezza volta in tutta la partita…

TOLOI 6.5: gli ospiti sono spesso rognosi, ma lui non si lascia intimorire e concede loro solo le briciole.

MANCINI 8: in campo un po’ a sorpresa rispetto alle indicazioni della vigilia, trova il gol da tre punti alla sua seconda da titolare in A e da la sensazione di essere destinato ad un grande futuro. Avanti tutta!

MASIELLO 6.5: una giornata relativamente tranquilla anche per lui.

HATEBOER 6.5: butta in mezzo una infinità di palloni, uno dei quali è anche malamente sprecato da Cristante e che poteva valere il vantaggio con ampio anticipo.

DE ROON 6.5: la in mezzo detta i tempi e mette ordine, qualche pallone sbagliato ogni tanto ma sono errori “veniali” che gli si può perdonare.

FREULER 6.5: bene anche lui, forse solo nel finale risente un po’ delle fatiche di martedì calando un po’ come tutta la squadra.

SPINAZZOLA 6: qualche pallone di troppo perso nel primo tempo, nella ripresa fa vedere cose migliori, compreso un bel cross in area che Cristante per poco non manda nel sacco. Benino.

CRISTANTE 7.5: alla fine la sua posizione in campo è sempre più vicina a quella di un attaccante; tutti i palloni in area finivano per arrivare a lui; ha sciupato parecchio, è vero, ma è sempre più un punto fondamentale di questa squadra.

ILICIC 7: la giocata la prova sempre, nella ripresa pare un attimo calare di intensità ma poi cresce insieme alla squadra alla ricerca del gol. Esce stremato nel finale. (PALOMINO 6: venti minuti, stringe i denti nel finale insieme ai compagni).

PETAGNA 6: torna titolare dopo diverse giornate e qualche colpo dei suoi lo mette anche in mostra oltre che dimostrare un gran sacrificio a servizio dei compagni; tuttavia non colleziona particolari occasioni degne di nota. (CORNELIUS 6: entra, si prende un bel po’ di botte anche lui e sfiora anche il gol trovando l’opposizione di Sorrentino che si supera sulla sua conclusione. Sufficiente).




Niente paura, ci pensa Mancini: l’Atalanta spreca, ma alla fine abbatte il muro del Chievo

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-CHIEVO V. 1-0: MANCIO-GOL, LA DEA SORRIDE

Importantissimo successo dei ragazzi di Gasperini che piegano il Chievo al termine di una partita che, ad un certo punto, pareva stregata dove i nerazzurri sprecano tantissimo e non riescono a piegare la resistenza difensiva degli ospiti: serve così la rete del baby-Mancini (in campo oggi al posto di Caldara) a tre dalla mezz’ora della ripresa per trovare il gol-vittoria che viene prima annullato per un presunto tocco di mano in occasione della marcatura, ma poi convalidato dopo il consulto tra il direttore di gara e l’assistente-Var con le immagini che provano come il tocco del difensore sia di petto. Tre punti pesantissimi alla luce anche dei risultati delle dirette concorrenti per l’Europa con i nerazzurri che scavalcano il Milan al settimo posto ed avvicinano la Samp a due lunghezze di distanza.

Bergamo: mettersi alle spalle la serata di coppa e ripartire, magari “riconquistando” proprio lo stadio amico; dopo la sconfitta nella semifinale di andata contro la Juve, l’Atalanta prova a scuotersi di dosso le scorie di una sconfitta amara ma anche andando alla ricerca di punti importanti per continuare ad inseguire l’Europa passando anche dal fortino del Comunale, ultimamente un po’ troppo terreno di conquista (tre sconfitte nelle ultime uscite casalinghe tra campionato e coppa) al contrario di quanto avviene lontano da casa dove i nerazzurri ne hanno vinte quattro di fila.

IN DIFESA TOCCA A MANCINI: mister Gasperini deve fare a meno di Caldara e Gomez non al meglio lanciando così dal primo minuto Mancini (che vince il ballottaggio con Palomino) in difesa mentre recupera Spinazzola con la davanti Petagna ritrova i galloni di titolare insieme ad Ilicic e con Cristante a sostegno. Nel Chievo, Maran deve far i conti anche lui con squalifiche ed infortuni e si affida così subito la davanti al nuovo arrivato Giaccherini, giunto in veneto nelle ultime ore di calciomercato questa settimana.

GARA BLOCCATA: il match prende il via dopo il doveroso minuto di silenzio dedicato ad Azelio Vicini, indimenticato commissario tecnico della nazionale ai tempi delle “notti magiche” di Italia ’90 e con il Chievo che mette inizialmente maggior pressione ai nerazzurri impedendo così alla squadra del Gasp di ragionare, ma con i nerazzurri che prendono poi maggiormente palla ed al dodicesimo hanno la prima occasione del match sugli sviluppi di un corner di Ilicic su cui arriva Cristante di testa mandando fuori.

PIU’ DEA MA NIENTE GOL: ancora Atalanta a metà del primo tempo, stavolta è Freuler a prendere palla ed andar in area saltando il diretto marcatore con la conclusione dello svizzero che però è imprecisa da buona posizione. Prova ad accendersi anche Ilicic a cinque dalla mezz’ora, grande azione dello sloveno che poi prova il destro da fuori e pallone che finisce di poco sopra la traversa; due minuti dopo il Chievo prova il break in contropiede con Meggiorini che sbaglia l’ultimo passaggio e Berisha può così uscire e far sua la sfera. E’ ancora però la squadra del Gasp a rendersi pericolosa al trentunesimo quando Ilicic apre bene per Cristante che conclude dall’ingresso dell’area di rigore ma il tiro è troppo debole e Sorrentino blocca senza problemi. Ancora il numero quattro nerazzurro protagonista a tre minuti dall’intervallo quando riceve la sfera dopo una prolungata azione di Petagna e prova a concludere rasoterra mandando fuori di un niente. Va così in archivio un primo tempo senza gol dopo un minuto di recupero concesso dal direttore di gara con i nerazzurri sicuramente più propositivi ma poco incisivi al momento della finalizzazione.

RIPRESA, CRISTANTE NE SPRECA DUE: prende il via la ripresa ed al quarto minuto l’Atalanta sciupa subito la prima occasionissima della ripresa quando Hateboer va sul fondo e mette in mezzo un pallone comodo comodo per Cristante che, da ottima posizione, spedisce alle stelle. Pochi minuti dopo Spinazzola tenta la sortita offensiva, va sul fondo e crossa per la testa, ancora una volta, di Cristante che colpisce ma la sfera per l’ennesima volta finisce sopra la traversa. Prova il cambio il Gasp poco dopo il quarto d’ora, la staffetta è tra Petagna e Cornelius che entra in campo al suo posto per provare a scardinare il muro ospite.

MANCINI, NO… VAR… GOL!!: la costanza è la virtù dei forti, e l’Atalanta premia la sua pazienza a tre dalla mezz’ora quando, sugli sviluppi di un corner, spunta in mischia Mancini che mette in rete ma l’arbitro inizialmente annulla la rete per un presunto tocco di mano del difensore nerazzurro; tuttavia il controllo al Var dimostra come il giocatore nerazzurro tocchi di petto il pallone spingendolo in rete: qualche secondo di attesa e il direttore di gara corregge la sua decisione e convalida il gol che porta avanti la squadra del Gasp.

SORRENTINO EVITA IL RADDOPPIO: con il vantaggio l’Atalanta prende ulteriore spinta e sfiora subito il raddoppio tre minuti dopo con una conclusione in area di De Roon che però Sorrentino respinge con un colpo di reni; ancora il portiere del Chievo protagonista una manciata di minuti dopo quando Cornelius ruba palla al difensore e può involarsi verso l’area ma conclude centrale e l’estremo difensore ospite si supera mandando la palla in corner. Ad otto dalla fine è il momento di rinforzar gli ormeggi in difesa per il Gasp che inserisce Palomino al posto di uno sfinito ma applauditissimo Ilicic.

SPAURACCHIO-RIGONI, MA E’ VITTORIA!: minuti che scorrono con gli ospiti che a cinque dalla fine si rendono pericolosissimi quando Inglese crossa dall’interno dell’area per la testa di Rigoni che, da ottima posizione, manda fuori di un nulla. La fatica del match di martedì si fa sentire nel finale ma nonostante gli ospiti provino a prendere coraggio, nemmeno i sei minuti di recupero complessivi concessi dal direttore di gara generano particolari problemi alla difesa nerazzurra se non un lungo sospiro di sollievo che i tifosi tirano al triplice fischio finale: l’Atalanta spezza così il digiuno di vittorie interne e centra la seconda consecutiva che le consente di sorpassare il Milan in classifica al settimo posto e di avvicinare la Samp a soli due punti per una classifica che, grazie al gol di Mancini, torna nuovamente a profumare di Europa.

IL TABELLINO

ATALANTA-CHIEVO VERONA 1-0 (Primo tempo 0-0)

RETE: 27′ s.t. Mancini (A)

ATALANTA (3-5-1-1): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Cristante, Spinazzola; Ilicic (37′ s.t. Palomino); Petagna (18′ s.t. Cornelius) – A disposizione: Barrow, Bastoni, Castagne, Gollini, Gosens, Haas, Melegoni, Rossi, Schmidt – Allenatore: Gasperini

CHIEVO VERONA (3-5-1-1): Sorrentino; Bani, Dainelli (1′ s.t. Cesar), Gamberini (34′ s.t. Inglese); Depaoli, Hetemaj, Radovanovic, Giaccherini (18′ s.t. Rigoni), Jaroszynski; Birsa; Meggiorini – A disposizione: Castro, Confente, Gaudino, Gobbi, Leris, Pellissier, Pucciarelli, Seculin, Stepinski – Allenatore: Maran

ARBITRO: Gianpaolo Calvarese di Teramo

NOTE: gara di andata: Chievo V.-Atalanta 1-1 – spettatori: 16mila circa – ammoniti: 47′ s.t. Bani (CV) – recuperi: 1′ p.t., 5′ s.t.




Arriva il Chievo, l’Atalanta prova a riconquistare il Comunale

BERGAMO, ORE 15

CACCIA AI TRE PUNTI, NONOSTANTE LE ASSENZE

Archiviata la semifinale di andata di Coppa Italia, torna il campionato questo pomeriggio con l’Atalanta di Gasperini che prova a mettersi alle spalle la delusione per la serata di martedì andando a caccia di punti contro il Chievo: gara non semplice per i nerazzurri, orfani di due pedine fondamentali come Caldara e Gomez, entrambe lasciati a riposo dal tecnico atalantino viste le loro non perfette condizioni in quella che è comunque uno snodo importante per la stagione: un successo sui clivensi consentirebbe all’Atalanta di restar agganciata al treno delle squadre in lotta per un posto nella prossima Europa League oltre che ritrovare il sorriso tra le mura amiche dove i nerazzurri sono reduci (tra campionato e coppa) da tre sconfitte consecutive.

SEGUI IL MATCH SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

vivi tutte le emozioni del match interno contro i clivensi dei ragazzi del Gasp attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 4 Cristante; 72 Ilicic, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 28 Mancini, 21 Castagne, 8 Gosens, 23 Melegoni, 95 Bastoni, 32 Haas, 88 Schmidt, 9 Cornelius, 99 Barrow – All.: Gasperini

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): 70 Sorrentino; 14 Bani, 5 Gamberini, 3 Dainelli, 19 Gobbi; 97 Depaoli, 8 Radovanovic, 56 Hetemaj; 23 Birsa; 20 Pucciarelli, 9 Stepinski – A disp.: 90 Seculin, 98 Confente, 2 Jarosz; 4 Rigoni, 12 Cesar, 31 Pellusier, 17 Giaccherini, 69 Meggiorini, 11 Leris, 19 Castro, 45 Inglese, 10 Gaudino – All.: Maran

ARBITRO: Calvarese di Teramo




A Verona il Var toglie e restituisce: l’Atalanta prima sciupa e poi rischia col Chievo, 1-1

SERIE A, QUARTA GIORNATA

CHIEVO V.-ATALANTA 1-1: BASTIEN LA SBLOCCA, IL PAPU RIMEDIA

Pareggio che alla fine può dirsi più che positivo per l’Atalanta quello rimediato a Verona contro il Chievo al termine di una gara in cui il Var prima toglie un rigore ed un gol ad Ilicic con i ragazzi del Gasp che sprecano moltissimo nel primo tempo e nella ripresa vanno sotto al primo tiro in porta del Chievo con un gran gol di Bastien che scompiglia le carte ad un’Atalanta che prova ancora l’assalto nel finale e stavolta la moviola induce l’arbitro a concedere un netto rigore per un fallo piuttosto evidente subito in area da Orsolini e non ravvisato dal direttore di gara: Papu fa 1-1 per un pari che fa salire a quattro punti in classifica la banda del Gasp che prosegue così il periodo positivo tra coppa e campionato.

Verona: e adesso… il campionato! Dopo l’ubriacatura europea per l’Atalanta arriva un avversario di quelli tosti di dover affrontare: la testa; già, perchè dopo una serata come quelle di giovedì è facile alzarsi da terra e sognare, ma è anche altrettanto facile cadere e quella di oggi in casa del Chievo è la classica partita-trappola dove solo tenendo alta la concentrazione riesci ad uscirne indenne, e oggi i ragazzi del Gasp proveranno a dimostrare di esser diventati davvero grandi riuscendo a gestire anche un turn-over che si annuncia corposo contro un avversario che arriva da tre sconfitte consecutive e sarà certo determinato ed agguerrito.

TURN-OVER MASSICCIO: aveva parlato di qualche possibile cambio nell’intervista del sabato ma è ampio il turn-over attutato da mister Gasperini: oltre a Toloi lasciato a casa per scelta tecnica e Cornelius non al meglio, dopo le fatiche di Europa League riposo anche per Gomez, Cristante e Berisha, sostituiti da Ilicic Kurtic e Gollini. Nei padroni di casa rinunciano c’è spazio per qualche cambio anche per Maran che rinuncia inizialmente a Pucciarelli dall’inizio, e schiera Castro e Birsa dietro l’unica punta Inglese.

RIGORE, NON PER IL VAR: doveroso minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione che ha colpito Livorno il match inizia con il primo pallone toccato dai nerazzurri con Petagna per un’Atalanta che inizia mettendosi subito costantemente nella metà campo del Chievo ed al quinto minuto si conquista subito un calcio di rigore per un fallo subito in area da Ilicic; penalty tuttavia revocato dopo che il direttore di gara ha consultato il Var: ad inizio azione era infatti uscito il pallone al momento in cui Petagna lo recupera; giusto così.

KURTIC E CASTRO PERICOLOSI: cinque minuti dopo è ancora la squadra del Gasp a confezionare una bella azione con Castagne che entra in area e offre un gran pallone a Kurtic che però spara alle stelle da ottima posizione; il Chievo sonnecchia ed aspetta, ma quando si fa vedere è anch’esso pericoloso come al quarto d’ora sugli sviluppi di un corner con Castro, che riceve da buona posizione e manda sull’esterno della rete un pallone insidiosissimo.

IL VAR CE L’HA CON ILICIC: scampato il pericolo l’Atalanta torna a crescere e al venticinquesimo De Roon scalda i guantoni a Sorrentino con una conclusione dalla distanza potentissima che il portiere del Chievo manda in corner; quattro minuti più tardi l’Atalanta va in gol sfruttando una respinta corta sempre di Sorrentino sull’ennesima botta da fuori di De Roon con Ilicic che recupera palla e segna ma, anche stavolta, il Var è nuovamente decisivo ad annullare il gol nerazzurro per una posizione di probabile fuorigioco dell’ex giocatore della Fiorentina.

PALOMINO SALVATUTTO: ultimi scampoli di primo tempo con stavolta i padroni di casa ad essere pericolosi e con un Palomino determinante su un colpo di testa in area che il difensore salva praticamente sulla linea di porta evitando così guai peggiori per una delle ultime emozioni di una prima frazione di gara piuttosto vivace ma con le due formazioni ancora inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, BASTIEN DOCCIA FREDDA: il match riprende dopo l’intervallo senza cambi ma con il Gasp che opera dopo cinque minuti la prima sostituzione inserendo Papu Gomez al posto di uno stanco Petagna ma i problemi sorgono un minuto dopo per i nerazzurri quando Bastien da fuori trova il sinistro imprendibile che si infila nell’angolino battendo Gollini: il Chievo adesso è avanti 1-0.

PORTIERI SUGLI SCUDI: prova a reagire subito la squadra del Gasp, al decimo Ilicic conclude in area a colpo quasi sicuro ma è ancora una volta provvidenziale Sorrentino con una gran parata a sventare la minaccia; tocca poi a Gollini al quarto d’ora deviare in corner una conclusione dalla distanza di Birsa molto insidiosa. Ultimi due cambi a disposizione che il tecnico atalantino si gioca prima della mezz’ora inserendo prima Cristante per Freuler e poi Orsolini (esordio in serie A per lui) al posto di Castagne per tentare l’assalto alla ricerca del gol del pareggio.

IL VAR… DI RIGORE, PAPU FA 1-1: il Chievo si rintana in difesa e per l’Atalanta è davvero un rompicapo scardinare la difesa di Maran negli ultimi frangenti di match fino a sei dalla fine quando Orsolini viene travolto in area di rigore ma il direttore di gara lascia inizialmente correre fino a venir nuovamente richiamato a consultare il Var che lo convince stavolta a concedere il tiro dagli undici metri a favore dei nerazzurri con Papu Gomez che va dal dischetto e realizza il punto del meritato 1-1 per i ragazzi del Gasp.

NIENTE FLESSIONE, PUNTO POSITIVO: raggiunto l’obiettivo minimo, l’Atalanta a quel punto fa scorrere gli ultimi minuti del match senza particolari sussulti nemmeno nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara: finisce quindi 1-1 un match che i ragazzi del Gasp hanno dominato in lungo e in largo nel primo tempo ma senza riuscire a concretizzare al meglio le ghiotte occasioni avute con il Var che è stato inflessibile nel negare il rigore inizialmente concesso da Ilicic e al gol a lui annullato quanto lo è stato a sua volta nel penalty che ci ha portato un punto meritatissimo che muove la classifica: dopo la sbornia di Europa League era molto il timore che la concentrazione potesse venir meno e invece possiamo dire che, tutto sommato, va decisamente bene così!

IL TABELLINO

CHIEVO-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-0)

RETI: Bastien (C) al 7′ s.t., Gomez (A) su rigore 40′ s.t.

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Tomovic, Cesar, Gobbi (dal 9′ s.t. Gamberini); Bastien, Radovanovic, Hetemaj (dal 30′ s.t. Depauli); Castro; Birsa (dal 34′ s.t. Pucciarelli), Inglese – A disposizione: Confente, Seculin, Dainelli, Gamberini, Garritano, Jaroszynski, Leris, Pellissier, Rigoni, Stepinski – All. Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler (dal 22′ s.t. Cristante), Castagne (dal 29′ s.t. Orsolini); Kurtic; Ilicic, Petagna (dal 7′ s.t. Gomez). (Berisha, Rossi, Bastoni, Gosens, Haas, Mancini, Melegoni, Orsolini, Vido). All. Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: spettatori: 6mila circa – ammoniti Cesar (C) e Bastien (C) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.

 



SuperPapu fino alla fine: l’EuroAtalanta chiude sognando il quarto posto

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-CHIEVO V. 1-0:  PAPUDANCE PER TUTTI, POI L’EUROFESTA

Con un gol dell’uomo-simbolo di questa straordinaria stagione, l’Atalanta si congeda con una vittoria da questo campionato che la proietta alla quota-monstre di settantadue punti in classifica ed al momentaneo quarto posto: solo stasera, al termine di Crotone-Lazio sapremo se i ragazzi del Gasp hanno messo l’ultima ciliegina sulla torta di un torneo dolcissimo che riporta i colori nerazzurri in Europa a distanza di quasi trent’anni. Grande festa ieri in un Comunale gremito in ogni ordine di posto per un match che ha riservato anche i toccanti momenti dei saluti al calcio giocato di due bandiere come Cristian Raimondi e Giulio Migliaccio a cui lo stadio ha dedicato il meritato tributo per il contributo dato negli anni passati sino ad oggi alla nascita di quella che ormai tutti chiamano EuroAtalanta. Ultima di campionato viva solo a tratti, con un Chievo ordinato che nel primo tempo concede solo un paio di occasioni ai nerazzurri che passano in avvio di ripresa con Gomez e rischiano solo una volta nel finale con Gollini autore di una grande parata; palo di Cristante a metà ripresa a negare il raddoppio ai nostri.

Bergamo: infinita, incredibile, insaziabile: non si può che commentare così anche l’ultima partita di questo campionato da fuori di testa di un’Atalanta che fuori di testa ha mandato tutti noi con numeri da far paura che parlano da soli: settantadue punti, ventun vittorie e un quarto posto al momento virtuale che stasera potrebbe diventare realtà se la Lazio non vince a Crotone. Tutto vero, nessuno scherzo, non siamo impazziti: non vi abbiamo raccontato fantasie o pura utopia da metà ottobre quando, dopo la sconfitta con interna con il Palermo i ragazzi del Gasp avevano messo da parte tre punti in cinque partite. Il futuro nero si è presto colorato di un azzurro cielo infinito sino a contornarsi di stelle, quelle dell’Europa che l’Atalanta conquista a distanza di ventisei anni dall’ultima avventura. E, come titolo di coda di una stagione immensa, non poteva che esserci una vittoria, nonostante una settimana di festeggiamenti per giocatori, staff e tifosi, una volta in campo i Papu boys hanno saputo matare pure il Chievo grazie ad un guizzo dell’argentino che arriva così a quota sedici reti in campionato, eguagliando il connazionale German Denis che a Bergamo è rimasto nel cuore di tutti noi.

L'abbraccio a Giulio Migliaccio e Cristian RaimondiIL TRIBUTO A GIULIO MIGLIACCIO E CR77: una partita non banale in nessuno dei suoi argomenti quella di ieri, che tra le cose ha sancito anche la chiusura di carriera di due pilastri come Raimondi e Migliaccio, ora destinati a un futuro societario: magari non protagonisti in questa stagione, ma che sicuramente hanno scritto negli anni passati la storia di quella che è poi diventata l’attuale Atalanta formato europeo; negli anni meno importanti, nelle partite dove c’era da gettare il cuore oltre l’ostacolo e dove era richiesto cuore e grinta più che tecnica e qualità loro erano lì a fare la differenza. L’applauso di tutto lo stadio, la coreografia della curva a loro dedicata, i ringraziamenti toccanti di due ragazzi semplici che si sono conquistati l’affetto e il cuore di una tifoseria che ha così iscritto il loro nome tra le bandiere ed i simboli di questa società. Difficile potersi dimenticare di loro che adesso sono parte della storia ultracentenaria della società Atalanta.

La spettacolare coreografia della Curva PisaniLA PARTITA: festeggiamenti a parte (di cui continueremo a parlare ampiamente nel prossimo pezzo) dobbiamo anche raccontare il match contro il Chievo. Gasperini (come già ricordato sopra) concede la passerella a Cristian Raimondi, bergamasco e atalantino doc, che a 36 anni appende le scarpette al chiodo lasciando fuori Spinazzola, così come Kessie, a cui viene preferito Cristante mentre trovano conferma tutti gli altri titolari della storica cavalcata verso l’Europa con l’eccezione dell’infortunato Berisha. Qualche cambio anche per Maran nel Chievo dove mancano gli squalificati Castro e Radovanovic, chance così per il giovane Depaoli da interno di centrocampo e De Guzman da play con in porta Seculin e non Sorrentino. La Dea inizia col piglio giusto, trascinata dalla splendida cornice di pubblico, con tanto di coreografia dedicata alla conquista dell’Europa. I ritmi sono alti per essere l’ultima stagionale: la prima occasione da gol è tuttavia degli ospiti con un rasoterra di De Guzman, sul quale Gollini si distende bene, deviando in corner. La risposta nerazzurra è affidata al solito Papu Gomez: serpentina e destro al minuto ventisette che Seculin respinge; poi Raimondi crossa per l’accorrente Conti che colpisce al volo e stavolta è più agile la parata per il portiere del Chievo. Dieci minuti dopo, ancora Gomez ci prova su punizione e palla fuori di un soffio. Un minuto di recupero e il primo tempo va così ai posteri.

2RIPRESA, LA SBLOCCA IL PAPU: l’Atalanta in avvio di ripresa a spinge con sempre più convinzione: Gasperini inserisce Spinazzola per un concedere la passerella finale all’applauditissimo Raimondi, salutato calorosamente da tutti i compagni, oltre che dal pubblico e al settimo la Dea passa: una geniale imbucata di Cristante manda in porta Gomez, freddo a battere Seculin sul primo palo: gol e PapuDance che risuona in tutto il Comunale per il sedicesimo centro per il Papu in campionato, record personale in A e dalla curva parte il coro “resta a Bergamo”. Chissà…

TANTI SPRECI E UN RISCHIO: cinque dalla mezz’ora Petagna ha la palla del raddoppio, su precisa verticalizzazione di Kurtic, ma Seculin fa muro e tiene in partita i suoi. Che poco dopo ci provano con il neoentrato Kiyine ma Gollini è attento a coprire il suo palo. Dall’altra parte è ancora Seculin a salire in cattedra, allungando sul palo al trentunesimo il diagonale dal limite di Cristante. Ma è a otto dalla fine che il Chievo si crea dal nulla un’occasionissima per pareggiare: Pellissier trova il corridoio per l’avanzata di Spolli, che a tu per tu con Gollini non riesce però a superarlo: molto bravo il portiere nerazzurro a uscire con tempi e modi impeccabili.

FINALE, TOCCA ANCHE A GIULIO: scampato il pericolo, il tecnico atalantino inserisce anche Migliaccio, per la gioia di tutto lo stadio: il Chievo a quel punto non ne ha davvero più e l’Atalanta gestisce con ordine i minuti finali sino al triplice fischio del direttore di gara che chiude la stagione di ambo le contendenti, ma apre la festa del popolo atalantino per il coronamento di un sogno nato praticamente dal nulla e diventata una delle più belle favole recenti del calcio italiano. Per i Papu boys la consapevolezza di aver scritto una pagina storica ma anche di una estate che si annuncia rovente: il calciomercato incombe e le offerte sonanti delle squadre avversarie farebbero vacillare chiunque. Prima di pensare alla prossima stagione però è tempo di far festa davanti a migliaia di tifosi.

Festaaaaaa!!!

IL TABELLINO (e le pagelle):

ATALANTA-CHIEVO VERONA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: Gomez al 7′ s.t.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 7; Masiello 6.5, Caldara 6.5, Toloi 7; Raimondi 6 (dal 5′ s.t. Spinazzola 6.5), Freuler 6.5, Cristante 6.5, Conti 6.5; Kurtic 6.5 (dal 41′ s.t. Migliaccio s.v.); Gomez 7.5 (dal 26′ s.t. Kessie s.v.), Petagna 6.5 – A disposizione: Rossi, Bastoni, Zukanovic, Hateboer, D’Alessandro, Grassi, Mounier, Peüic, Paloschi – All.: Gasperini 8

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Seculin, Cacciatore, Spolli, Cesar, Gobbi; Izco, De Guzman (dal 17′ s.t. Vignato, Depaoli; Bastien; Birsa (dal 26′ s.t. Kiyine), Inglese (dal 1′ s.t. Pellissier) – A disposizione: Sorrentino, Bressan, Gakpe’, Isufaj, Pogliano, Sardo, Frey, Troiani, Rabbas – All.: Maran

ARBITRO: Celi di Bari

NOTE: gara di andata: Chievo V.-Atalanta 1-4 – spettatori: 18mila circa – ammoniti: Caldara (A) – calci d’angolo: 6-5 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Chievo Verona-Atalanta

BERISHA RIENTRO INCERTO, GOMEZ-SHOW E CHE PETAGNA!

Ennesima prestazione da incorniciare dei ragazzi del Gasp che iniziano come meglio non potevano il nuovo anno: dalla doppietta di un incredibile Gomez fino alle giocate indispensabili di Petagna ma anche il gran match di Spinazzola e un ispiratissimo Conti con una difesa quasi impenetrabile; poco da aggiungere con l’unica nota un po’ così del rientro di Berisha che esce davvero a vuoto sul gol (in fuorigioco) di Pellissier.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: mercato di qui, cessioni di là, ma lui non pare curarsene e prosegue per la sua strada motivando al massimo chiunque scenda in campo e la risposta la si è vista con una prestazione sontuosa contro un Chievo che, prima di oggi, aveva perso poco in casa e subito pochi gol. La sua Atalanta gira a ritmo di record e chiude l’andata a quota trentacinque in classifica. Impossibile chiedere di più: grande!

BERISHA 5.5: vero, Pellissier segna in fuorigioco, ma in occasione del suo gol buca completamente l’uscita. Torna tra i pali dopo l’infortunio con una incertezza perdonabile solo per via del risultato già acquisito.

TOLOI 6.5: concede poco o nulla ad un Chievo apparso davvero poca cosa oggi.

MASIELLO 7.5: che partita! Dalle sue parti non si passa grazie ad una gara attenta e ordinata lasciando solo alle bricioli agli avversari.

Grassi esulta con i compagniZUKANOVIC 6.5: al posto di Caldara influenzato si fa valere con una prestazione di tutto rispetto.

CONTI 7.5: partita importante con il valore aggiunto del gol che manda di fatto in archivio il match con un tempo di anticipo.

FREULER 7.5: e se il sostituto del partente Gagliardini è lui… forse possiamo dormire sonni tranquilli. Gara di spessore con un gol importante che vale il poker definitivo ai veneti. Tanta roba. Avanti così!

GRASSI 6.5: dato in partenza o forse no, ma oggi risponde con una prestazione di tutto rispetto. Merita di restare…

SPINAZZOLA 7: indemoniato, fa tutto lui in occasione del secondo gol, fa impazzire i difensori del Chievo per tutta la partita con una prestazione davvero importante.

KURTIC 6.5: anche per lui una gara più che positiva, peccato per un paio di occasioni fallite che meritavano miglior sorte.

PETAGNA 8: non segna ancora, è vero, ma vederlo in campo fa davvero impressione per come attorno a lui riesca a ruotare tutta la squadra: davvero al bacio l’assist a Freuler per il gol del 4-1. Fenomeno!

GOMEZ 9: altra prova spettacolare, condita da una grande doppietta e da una corsa da folletto imprendibile che fa impazzire la retroguardia del Chievo. Simbolo anche lui di questa Atalanta che vuol continuare a sognare, e se non molla lui, figuriamoci noi tifosi! Campione!

TOP…

PETAGNA: copertina per lui, perchè è lo stesso mister a dire come intorno a questo giocatore ruoti tutta l’Atalanta dei sogni; forse anche più di Gomez, variabile impazzita, lui porta la certezza di giocate in grado di mandare in porta chiunque. Applausi.

SPINAZZOLA: potremmo spendere tante parole sugli altri “soliti noti”, ma diamo merito a lui che partito da brutto anatroccolo oggi è arrivato alla definitiva consacrazione con una prova di spessore e un grande assist a Gomez per il raddoppio. Bravo!

… & FLOP!

BERISHA: tanti tifosi avranno tirato un sospiro di sollievo con il suo rientro tra i pali al posto di Sportiello, tuttavia l’uscita a vuoto che ha regalato a Pellissier il gol del 3-1 non è stata certamente un bel biglietto da visita nel giorno del suo rientro dai pali. Speriamo in un incidente di percorso che non ha causato particolari danni in un match già in ghiaccio.




Anno nuovo, ma l’Atalanta fa ancora sognare: poker al Chievo, Dea straripante!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

CHIEVO V.-ATALANTA 1-4: PAPU-BIS, CONTI E FREULER: DEA-SHOW

Spettacolare partita di un’Atalanta che inizia alla grande il 2017 andando a vincere in casa del Chievo con un sonoro 4-1 frutto di una gara praticamente perfetta che i nerazzurri conducono dall’inizio alla fine andando a segno subito al terzo con Gomez, che si ripete poi al ventiduesimo; partita già in ghiaccio a fine primo tempo quando Conti segna il punto che manda all’intervallo l’Atalanta sul 3-0. Nella ripresa, il Chievo accorcia con Pellissier (in posizione di fuorigioco) che approfitta di una uscita spericolata di Berisha ma i ragazzi del Gasp ristabiliscono poco dopo le distanze con la rete di Freuler che chiude definitivamente i giochi. La squadra nerazzurra chiude così il girone di andata a quota trentacinque punti, record storico per la società, ed in piena corsa per un posto in Europa, grande sogno di tutti i tifosi. Nemmeno le voci di mercato fermano la banda del Gasp! E mercoledì c’è la Juve negli ottavi di coppa Italia!

Verona: panettone e spumante ormai alle spalle, il 2017 del campionato di serie A offre oggi l’ultima giornata del girone di andata e per l’Atalanta di Gasperini c’è l’impegno sul campo del Chievo Verona per continuare a cullare il sogno che questo gruppo di ragazzi terribili si è costruito con i trentadue punti conquistati sin qui con la speranza che le tante, troppe voci (e non solo) di mercato non condizionino l’andamento di questa orchestra così ben governata dal Gasp: con Gagliardini ormai in partenza (destinazione Inter) e Kessiè alle prese con la coppa d’Africa mezzo centrocampo è di fatto da reinventare.

TORNA BERISHA: ripresosi dall’infortunio, l’unico in formazione per il Gasp arriva tra i pali con il rientro di Berisha tra i pali mentre in difesa la febbre ferma Caldara che parte dalla panchina e sostituito da Zukanovic mentre in mezzo Freuler e Grassi proveranno a non far rimpiangere Kessiè e Gagliardini con Gomez e Petagna duo fisso d’attacco. Nel Chievo c’è Frey al posto di Cacciatore, out per Maran anche Hetemaj mentre in attacco c’è Meggiorini al fianco di Pellissier.

GOMEZ ACCENDE IL 2017: nemmeno tre giri d’orologio e l’Atalanta trova subito il primo squillo del nuovo anno andando a segno con capitan Gomez che finalizza al meglio la bella azione, tutta di prima, iniziata da Petagna, finalizzata da Freuler per lo stesso Papu che da posizione invitante non sbaglia il gol che porta avanti la squadra di Gasperini.

ATALANTA DA CORSA: padrona assoluta del campo, l’Atalanta è un piacere a vedersi in questo avvio di partita con il Chievo che fa davvero fatica a contenere i nerazzurri che al dodicesimo sono ancora pericolosi con l’ncursione di Petagna per vie centrali, servito Conti che crossa al centro ma trova l’opposizione della difensa clivense e il tentativo di Freuler che finisce alto.

PAPU-BIS, CHE DEA!: prove generali del raddoppio nerazzurro che arriva al minuto ventidue: Spinazzola affonda come un coltello nel burro sulla fascia sinistra, cross perfetto per il Papu Gomez che si fa trovare pronto al centro dell’area e batte nuovamente Sorrentino per un’Atalanta che vola così sul 2-0. Continua il monologo nerazzurro con la squadra del Gasp che va vicinissima al tris poco dopo la mezz’ora con un’altra azione straripante di Gomez che offre un buon pallone a Kurtic che però spara alto. Poi a dieci dalla fine Petagna si porta mezza difesa del Chievo a spasso e conclude ma trova l’opposizione di Gamberini sul suo tiro; poi ci riprova Conti con un tiro-cross che finisce fuori di un niente!

L’ARBITRO NON VEDE…: tre minuti dopo c’è tempo anche per le proteste da parte dei nerazzurri per via di un clamoroso tocco in area di mano di Dainelli ma con il direttore di gara che non si avvede del fallo del difensore della squadra di casa e lascia correre con mister Gasperini visibilmente infuriato per la decisione.

Conti esulta dopo il terzo gol… CONTI SI’, ED E’ TRIS!: ma all’Atalanta di questo pomeriggio riesce davvero tutto ed a quattro dalla fine il terzo gol arriva lo stesso grazie a Conti, che devia facile facile in porta il doppio tentativo, prima di Petagna, poi di Gomez e firma il 3-0 di un’Atalanta da leccarsi i baffi in un primo tempo che va così in archivio, senza recupero, con la squadra del Gasp avanti di tre gol.

QUANTE OCCASIONI!: prende il via la ripresa e dopo un paio di discrete iniziative dei padroni di casa, l’Atalanta torna a caricar a testa bassa ed al dodicesimo gran numero di Freuler in area, Sorrentino evita il quarto gol dei nerazzurri; due minuti dopo Petagna improvvisa uno show al limite dell’area e mette il pallone in mezzo per Kurtic che butta alle stelle una ghiotta occasione per segnare ancora.

PELLISSIER ACCORCIA: poi il Chievo inizia a farsi vedere e va vicino al gol al sedicesimo con una conclusione in occasione di un corner su cui è fondamentale il salvataggio sulla linea di un difensore; il gol dei padroni di casa arriva però un minuto dopo quando Pellissier accorcia le distanze approfittando dell’uscita incerta di Berisha, partendo però in posizione irregolare.

FREULER FA POKER: la squadra di casa pare galvanizzata dal punto che riaccende la speranza e a quel punto mister Gasperini decide per il primo cambio inserendo Konko al posto di un Grassi autore di una buona prestazione in un’Atalanta che ristabilisce però subito le distanze andando a trovare il quarto gol al ventiquattresimo dopo l’ennesima galoppata di Petagna, che si fa circondare da tutti i difensori avversari poi libera Freuler con un tocco delizioso ed il centrocampista svizzero non sbaglia ristabilendo così le distanze: 4-1.

ANDATA DA RECORD!: minuti finali che diventano così pura accademia per la squadra di Gasperini che darà poi spazio negli ultimi minuti anche a D’Alessandro (per Gomez) e l’ex Paloschi (al posto di Petagna) mentre si incomincia a fare i conti di un girone di andata da record con trentacinque punti in diciannove partite, gran gioco, un Gomez trascinatore ma anche un gruppo capace di non arrendersi alle difficoltà iniziali ed alle scelte tecniche che parevano una follia e che si son trasformate invece in oro e punti importantissimi che hanno dato il via a quello che pareva un sogno e che pian piano sta trasformando sempre più questa Atalanta da favola ad autentica realtà di questo campionato: e noi tifosi continuiamo a chiedere solo una cosa… NON SVEGLIATECI!!! Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO

CHIEVO VERONA-ATALANTA 1-4 (primo tempo: 0-3)

RETI: Gomez (A) al 4′ pt ed al 23′ pt, Conti (A) al 42′ pt, Pellissier (C) al 18′ st, Freuler (A) al 24′ st

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Castro, Radovanovic, De Guzman (Bastien dal 1′ st); Birsa (Kiyine dal 39′ st); Pellissier, Meggiorini (Floro Flores dal 1′ st) – A disposizione: Vignato, Depaoli, Confente, Bressan, Spolli, Cesar, Izco, Inglese – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Masiello, Zukanovic; Conti, Grassi (23′ st Konko), Freuler, Spinazzola; Kurtic; Gomez (43′ st D’Alessandro), Petagna (45′ st Paloschi) – A disposizione: Sportiello, Bassi, Melegoni, Bastoni, Caldara, Gagliardini, Migliaccio, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Federico La Penna

NOTE: spettatori: 6mila circa – ammoniti Grassi (A) e Frey (C) – recuperi: 2′ p.t. e 2′ s.t.