Le pagelle di Cagliari-Atalanta

ALL.: GASPERINI 7: partita non facile doveva essere, e tale è stata. Soffre un po’ nella ripresa anche se, di fatto, il Cagliari non tira mai in porta. Punito invece nell’unica disattenzione dei suoi nel primo tempo. Però porta a casa tre punti molto importanti.

MUSSO s.v.: incolpevole in occasione del gol subito, per il resto non compie una parata degna di nota.

DEMIRAL 6: pasticcia un po’ nell’occasione dell’azione che poi porta al momentaneo 1-1 sardo.

PALOMINO 7.5: anche stasera un gigante la in mezzo all’area. Insuperabile!

DE ROON 7: bene, si stacca spesso per avanzare in mezzo al campo e finisce per rendersi anche pericoloso in area opposta.

ZAPPACOSTA 7: grande corsa e spinta nella prima parte del match, più contenuto nel secondo tempo.

KOOPMEINERS 7: assist al bacio per Zapata nella azione che porta al gol decisivo del colombiano (LOVATO 5.5: entra maluccio nei pochi minuti che gioca: almeno tre palloni persi in maniera piuttosto ingenua).

FREULER 7: la solita disarmante e continua costanza la in mezzo nel dare ordine e geometria alla manovra. (PESSINA s.v.: entra in pieno recupero, ma è un vero piacere ritrovarlo in campo dopo l’infortunio).

MAEHELE 6.5: spinta e un paio di spunti interessanti. Bene sopratutto nel primo tempo.

MALINOVSKYI 6: poteva fare di più. A tratti è apparso quasi impaurito al momento di dover concludere (ILICIC 6.5: un paio di ottime giocate, una delle quali chiama Cragno alla gran parata).

PASALIC 7: segna un gol molto importante in avvio di gara, poi offre sempre il suo contributo importante e prezioso ai suoi. (PEZZELLA s.v.: entra nel finale).

ZAPATA 8: sfiora il gol dopo una bellissima azione di gruppo, poi lo trova con la sua conclusione di potenza che non lascia scampo stavolta a Cragno. Più forte di tutto, segna una rete importantissima per i compagni. Forma straordinaria!

Foto di copertina di Sportmediaset.it




Zapata sfata il tabù-Cagliari: e l’Atalanta si gode una notte da sola al quarto posto!

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 1-2: PASALIC E ZAPATA STENDONO I SARDI

Cagliari: in situazioni opposte di morale e testa, Cagliari ed Atalanta si ritrovano di fronte questa sera e se da un lato i sardi voglio scuotersi dal difficile momento e cercare di staccarsi dall’ultimo posto in classifica, dall’altro la Dea vuole continuare a divertirsi viaggiando, cosa che continua a riuscir bene ai ragazzi del Gasp che sin qui hanno fatto decisamente meglio lontano da Bergamo in campionato rispetto che tra le mura amiche.

ILICIC NO, MALINOVSKYI SI: poche variazioni del Gasp rispetto alla gara di martedì con lo United, dietro viene confermato De Roon in versione arretrata con Demiral e Palomino mentre davanti c’è Malinovskyi e non Ilicic a supportare con Pasalic bomber Zapata. Nel Cagliari, l’emergenza costringe Mazzarri a dover cambiare parecchio e presentare anche l’ex Bellanova sulla fascia con Caceres squalificato e Ceppitelli che non recupera con davanti Nandez a sostenere Joao Pedro e Pavoletti invece in panchina.

SUPERMARIO LA SBLOCCA SUBITO: discreta cornice di pubblico nonostante una giornata di pioggia battente a Cagliari all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia con i sardi subito in pressione nel tentativo di mettere apprensione ad una Dea che risponde subito per le rime al quinto minuto andando a sbloccare il risultato:  Pasalic chiude un’azione stupenda della dea che parte da Zapata, sulla destra per Zappacosta che rimette dentro teso sul secondo palo dove c’è appunto il giocatore croato che non può sbagliare a mettere dentro il punto dell’1-0.

CRAGNO PARA, JOAO PEDRO FA 1-1: il Cagliari ha una timida reazione, così la Dea pare in controllo del match provando a cercare la palla per mettere il risultato già al sicuro: al venticinque l’occasione arriva ma Cragno ipnotizza Zapata, che si ritrova a tu per tu con il portiere sardo, e salva i suoi. Il calcio sa essere spietato a volte e la squadra del Gasp paga carissima l’occasione sprecata due minuti dopo quando Joao Pedro viene servito con il compasso da Godin supera Musso in uscita ed a nulla vale il ritorno di Demiral sull’attaccante sardo. Si passa così dal possibile raddoppio al pareggio del Cagliari, il tutto in due minuti.

DUVAN FA 2-1 PRIMA DELL’INTERVALLO: ritrovato l’equilibrio, il match cala di intensità con la Dea che prova a rimettere il muso davanti ed i sardi che provano nuovamente a giocarsela a viso aperto. Nel finale di primo tempo però la qualità dei nerazzurri torna e crescere ed ecco che l’Atalanta torna avanti a tre dall’intervallo: Zapata servito da Koopmeiners, prende la palla spalle alla porta, si gira e conclude con un diagonale che piega le mani di Cragno e fa 2-1 e segnando per la prima volta in carriera a Cagliari. Il risultato a quel punto non cambia più fino al duplice fischio del direttore di gara che, dopo uno di recupero, manda le squadre al riposo.

RIPRESA, RIGORE PER LA DEA, ANZI NO: si riparte dopo l’intervallo con il Gasp che non opera cambi durante l’intervallo e con l’ex Bellanova che dopo una manciata di secondi manda alle stelle la palla del possibile pareggio da ottima posizione. Poi al decimo Pasalic è toccato in area e cade con l’arbitro che inizialmente indica il dischetto del rigore ma, dopo un lungo consulto al Var cambia idea cancellando il penalty inizialmente concesso. Prime sostituzioni in casa nerazzurra subito dopo con gli ingressi di Lovato e Ilicic al posto di Koopmeiners e Malinosvkyi.

ATALANTA, VITTORIA E QUARTO POSTO: alla mezz’ora Ilicic fa un gran numero in area e conclude e grande la risposta di Cragno che vola e devia in corner il pallone dello sloveno; sul ribaltamento di fronte, tentativo di tacco in area di Pavoletti per i sardi con pallone sul fondo e pericolo scampato per i nerazzurri. E’ ancora Pavoletti a sei dalla fine ad andar vicino al pari con un colpo di testa in area che finisce sopra di un nulla sopra la traversa della porta di Musso. Nel finale, punizione di Ilicic a due dal novantesimo che però è una telefonata per Cragno. Scorrono i minuti, il Gasp nel primo dei quattro di recupero inserisce anche Pessina per Freuler e Pezzella per Pasalic ed il Cagliari non pungerà più. La Dea vince una gara non facile e torna a Bergamo con i tre punti e si gode una notte, solitaria al quarto posto in classifica.

IL TABELLINO:

CAGLIARI-ATALANTA 1-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 6′ Pasalic (A), 27′ Joao Pedro (C), 43′ Zapata (A)

CAGLIARI (4-5-1): Cragno; Zappa (45′ st Farias), Godin, Carboni, Lykogiannis; Bellanova (38′ st Pereiro), Marin, Strootman (16′ st Pavoletti), Deiola (1′ st Grassi); Nandez; Joao Pedro – Allenatore: Mazzarri

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Demiral, Palomino; Zappacosta, Freuler (47′ st Pessina), Koopmeiners (18′ st Lovato), Maehle; Pasalic (47′ st Pezzella), Malinovskyi (18′ st Ilicic); Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Forlì

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: Godin (C), Koopmeiners (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

Foto di copertina da ecodibergamo.it




Sosta in vista, ma l’Atalanta cerca a Cagliari l’ultimo sforzo per restare in alta classifica

CAGLIARI, ORE 20.45

CON BOMBER ZAPATA ALL’ASSALTO DEGLI ISOLANI

Con le emozioni di Champions ancora impresse negli occhi di tutti e con il gol-beffa di Ronaldo nel finale che non ha però tolto il sorriso ai tifosi nerazzurri per aver comunque fermato uno squadrone come lo United, la Dea si rituffa nel campionato con l’impegno di Cagliari questa sera prima dell’ultima sosta di questo 2021 per gli impegni delle nazionali. La squadra del Gasp vuole chiudere al meglio questo mini-ciclo di partite tra campionato ed Europa e provare a centrar un successo che terrebbe sicuramente al quarto posto i nerazzurri per le prossime due settimane. Occhio però ad un Cagliari che, seppur in difficoltà, è squadra imprevedibile e che cercherà sicuramente una reazione visto l’ultimo posto in classifica a cui sono relegati i sardi da un paio di settimane e con il tecnico Mazzarri che si gioca probabilmente questa sera la permanenza sulla panchina dei Casteddu.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: l’infermeria nerazzurra che va via via svuotandosi fa sorridere il tecnico Gasperini che porta in terra sarda anche Pessina, riabilitato ormai completamente dopo l’infortunio ma sicuramente destinato a partir dalla panchina. Dietro torna Djimsiti dal primo minuto insieme a Palomino e Demiral mentre davanti c’è Zapata con Ilicic e Pasalic favoriti su Malinovskyi e Muriel.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

CAGLIARI (4-4-2): Cragno; Zappa, Godin, Carboni, Lykogiannis; Bellanova, Grassi, Marin, Nandez; Joao Pedro, Pavoletti – Allenatore: Mazzarri

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Zappacosta, De Roon, Freuler, Maehle; Pasalic; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Forlì




Le pagelle di Cagliari-Atalanta

BENE MIRANCHUK, MAHELE DA LA SPINTA DECISIVA

La prova non certo brillantissima dei ragazzi del Gasp di oggi che è comunque valsa tre punti da comunque modo di trarre indicazioni positive da giocatori come Miranchuk e Maehle che hanno avuto un impatto importante da subentrati, senza dimenticarci di Muriel. Bene anche Sportiello, che ha vinto tutte le sfide col Cagliari di questa stagione.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: la decide con i cambi nonostante la sua Atalanta abbia oggi dimostrato come abbia bisogno di respirare. La prossima settimana sarà la prima in cui la squadra potrà allenarsi senza impegni infrasettimanali da due mesi a questa parte. Questo la dice veramente lunga: un plauso a lui ed a questi ragazzi.

SPORTIELLO 6.5: sicuro di se, il Cagliari gli porta decisamente bene. Presente in tutte e tre le sfide di questa stagione, coppa Italia compresa: tre vittorie. Un talismano!

DJIMSITI 6.5: ordinato e attento, sfiora anche il gol nel primo tempo con un colpo di testa.

ROMERO 6.5: bene, fa infuriare il Gasp con quella ammonizione sciocca a fine primo tempo che, però, non ne condiziona la gara.

PALOMINO 6.5: quasi mai in difficoltà nonostante Joao Pedro sia un peperino mica male da dover gestire.

SUTALO 6.5: un po’ timido, ma è decisivo ad inizio ripresa con un salvataggio su Joao Pedro lanciato a rete. (MAEHLE 7: ingresso che porta più spinta offensiva e parecchi cross in area. Bene).

PESSINA 6.5: primo tempo a ritmo alternato ma positivo, nella ripresa poi lascia spazio a De Roon la in mezzo (DE ROON 6.5: protagonista nel finale con quel contatto con Rugani che ha dato vita al rigore prima dato e poi tolto. Un rischio che comunque si poteva evitare a partita praticamente finita).

FREULER 6.5: resiste la in mezzo e prova anche qualche sortita offensiva. Bene.

PASALIC 6: torna titolare dopo tanto tempo e conferma di non aver ancora i ritmi giusti. Benino. (MIRANCHUK 6.5: buon approccio sul match, sviluppa diverse azioni in velocità e nel finale è spesso a crear insidie verso l’area sarda).

ILICIC 6: un po’ spento oggi, fa fatica a crear spazi e gioco come vorrebbe lui. Esce stremato. (MURIEL 8: ormai è una sentenza. Entra e segna il bellissimo gol che vale tre punti pesantissimi. Gli aggettivi ormai si sprecano per questo giocatore).

ZAPATA 6.5: messo in trappola dalla difesa sarda, riesce comunque a farsi vedere in un paio di occasioni e centrare la traversa sul bel cross di Muriel nel finale (MALINOVSKYI s.v.: entra nel finale, si gode la festa con i compagni).




Muriel, una magia sui titoli di coda: l’Atalanta vince (col brivido finale) a Cagliari

SERIE A, VENTIDUESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 0-1: MURIEL LA DECIDE A FIL DI SIRENA

Di tutto (e di più) nel finale: l’Atalanta si prende tre punti importantissimi da Cagliari in una gara non certo delle più entusiasmanti da parte dei ragazzi del Gasp e lo fa grazie ad una prodezza di Muriel praticamente al novantesimo minuto dopo un crescendo della Dea nell’ultimo quarto d’ora di un match sin li avaro di emozioni in cui però succede di tutto: dopo il gol nerazzurro, a pochi secondi da fine recupero l’arbitro vede un rigore per il Cagliari per via di un fallo di De Roon su Rugani che è in realtà un contrasto falloso del giocatore sardo su quello nerazzurro: richiamato al Var il direttore di gara ribalta la decisione, con sospiro di sollievo per i tifosi di un’Atalanta che vola a quaranta punti in classifica e resta così incollata al treno delle squadre in lotta per un posto nelle coppe Europee.

Cagliari: l’euforia della finale da cavalcare il più possibile. L’Atalanta che mercoledì ha compiuto l’ennesima impresa deve ora tentare di svoltare anche in campionato in questo girone di ritorno dove la Dea ha conquistato solo un pari ed una sconfitta; per farlo deve vedersela con un Cagliari che non vince invece da quattordici turni ed occupa un terz’ultimo posto che tuttavia non dice la verità su quanto fatto da veder qui dai sardi in questa stagione.

NOVITA’ TRA I PALI, C’E’ SPORTIELLO: il Gasp cambia diversi elementi a cominciare dal portiere dove c’è Sportiello tra i pali e non Gollini, poi c’è la conferma di Sutalo in fascia (Maehle non è ancora al meglio) e Pessina agirà in mezzo al campo con, più avanti, il ritorno di Pasalic a sostegno di Ilicic e Zapata davanti. Nei sardi, Di Francesco punta davanti su Simeone con dietro Joao Pedro e Naingollan con dietro Godin ed il neo arrivato Rugani a cercare di fermare le avanzate nerazzurre.

RITMO ALTO MA POCHE OCCASIONI: splende il sole all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via con il Cagliari che pressa sin dai primi minuti per cercar di intimorire i nerazzurri che si difendono però con ordine e senza sbandare. Tanto agonismo ma pochissime le occasioni: al ventiquattresimo ci prova di testa Djimsiti sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma senza precisione e mandando sopra la traversa la sfera.

0-0 INEVITABILE DOPO I PRIMI 45′: la partita rimane molto combattuta ma priva di emozioni, tant’è che i due portieri non compiono di fatto parate degne di nota anche in quel che resta di un primo tempo davvero molto bloccato e che le due squadre chiudono (senza recupero) inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, SUBITO DUE CAMBI: si apre subito con due novità in casa nerazzurra con gli ingressi di De Roon e Miranchuk al posto di Pessina e Pasalic ma con Sutalo subito determinante con un intervento decisivo su Joao Pedro pronto a calciare a rete che evita guai peggiori ai nerazzurri; subito dopo è Sportiello a respingere con i pugni una conclusione di Nandez. All’ottavo punizione dal limite per i nerazzurri che prova Ilicic a finalizzare ma la conclusione è centrale e facilmente preda di Cragno. Al quarto d’ora riecco anche Maehle che entra al posto di Sutalo.

ZAPATA SBATTE SULLA TRAVERSA: altro cambio per il Gasp al ventitreesimo della ripresa con Muriel che prova a metter pepe ad un attacco nerazzurro oggi davvero apatico entrando al posto di Ilicic; si vede la Dea alla mezz’ora con una bella azione di Maehle che crossa in area per Gosens che conclude ma viene ribattuto il tiro del tedesco all’ultimo ed il Cagliari si salva. Atalanta che cresce nell’ultima parte di gara, al trentasettesimo Muriel crossa in area per Zapata che, di testa, centra in pieno la traversa.

ALL’IMPROVVISO… MURIEL!: entra anche Malinovskyi negli ultimi minuti di gara al posto di Zapata per un finale in cui il Cagliari accusa la stanchezza e la Dea pare averne di più: e difatti a pochi secondi dal novantesimo ecco la magia di Muriel che si libera di due difensori e mette alle spalle di Cragno sbloccando un match che ormai sembrava destinato a non sbloccarsi più.

BRIVIDO-VAR: RIGORE, ANZI NO: tutto finito? No, perchè l’Atalanta sa far vivere finali mozzafiato ai propri tifosi in tutti i sensi. Nel terzo dei tre di recupero c’è un contatto in area tra De Roon e Rugani con l’arbitro che non ci pensa su due volte e indica il dischetto del rigore salvo poi venir richiamato dal Var dove il monitor gli mostra come sia il giocatore sardo a toccare il piede del centrocampista nerazzurro e rivede così la sua decisione tra le proteste dei padroni di casa. Ancora pochi secondi e il match può finire con la vittoria pesantissima di un’Atalanta che resta così agganciata al treno dell’Europa che conta salendo a quota quaranta punti in classifica, con buona pace delle coronarie sempre più in fibrillazione di noi tifosi… avanti tutta!

IL TABELLINO:

CAGLIARI-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-1)

RETI: al 90′ Muriel

CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Walukiewicz, Godin, Rugani; Zappa, Nandez, Marin (85′ Deiola), Lykogiannis; Nainggolan (79′ Duncan), Joao Pedro; Simeone (79′ Pavoletti). A disposizione: Aresti, Vicario; Asamoah, Calabresi, Carboni, Tripaldelli; Cerri, Pereiro, Tramoni. Allenatore: Di Francesco.

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Romero, Palomino; Sutalo (62′ Maehle), Pessina (46′ de Roon), Freuler, Gosens; Pasalic (46′ Miranchuk); Ilicic (68′ Muriel), D. Zapata (85′ Malinovskyi). A disposizione: Gollini, Rossi; Caldara, Ruggeri; Kovalenko; Lammers. Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Mauro Piccinini di Forlì.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Cagliari 5-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: 8′ Walukiewicz (C), 45′ Romero (A), 60′ Rugani (C), 67′ Ilicic (A), 69′ Lykogiannis (C) – espulsi: nessuno – Recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, dopo l’impresa di coppa ecco il Cagliari per riprendere a correre in campionato

CAGLIARI, ORE 15

LA DEA A CACCIA DELLA PRIMA VITTORIA NEL GIRONE DI RITORNO

Avanti tutta: dopo aver centrato la finale di Coppa Italia mercoledì sera, l’Atalanta si rituffa nel campionato ed è oggi di scena a Cagliari dove i nerazzurri cercheranno la prima vittoria in questo girone di ritorno appena iniziato e dove la Dea ha collezionato sin qui una sconfitta ed un pari. Partita rognosa e ricca di insidie in terra sarda quella che attende i nerazzurri contro un avversario in crisi di risultati e con una classifica difficile ma che ha sicuramente raccolto meno di quanto sin qui dimostrato sul campo e con uomini di esperienza in campo capaci di fare la differenza. Un match tosto per Ilicic e compagni insomma, prima della supersfida di Champions al Real Madrid di mercoledì prossimo.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SFIDA DI QUESTO POMERIGGIO DELLA DEA AL CAGLIARI A PARTIRE DALLE 15 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: alla fine Maehle è convocato ma non è per nulla certa la sua presenza da titolare con il Gasp che potrebbe riproporre Sutalo sulla fascia insieme a Gosens dall’altra parte. Davanti Ilicic e Muriel sembrano favoriti con uno tra Malinovskyi e Pessina a supporto (il primo più del secondo).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Rugani, Godin, Walukiewicz; Zappa, Nandez, Marin, Lykogiannis; Nainggolan, Joao Pedro; Simeone – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Dijmsiti, Romero, Palomino; Sutalo, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi; Ilicic, Muriel – All.: Gasperini




E’ un’Atalanta inarrestabile: cinque gol al Cagliari, Dea prima e a punteggio pieno

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 5-2: ANCHE LAMMERS A SEGNO NEL FINALE

Quattro non bastano più, meglio andare sul sicuro e segnarne cinque: l’Atalanta chiude il cerchio di questo inizio di campionato e si presenta alla sosta per gli impegni delle nazionali con tre vittorie su tre, tredici gol fatti e cinque subiti ed un primo posto in classifica da capire se in condivisione con qualcuno o in solitario. Numeri pazzeschi quelli della banda del Gasp che, nella sua prima uscita a Bergamo in questa stagione, asfalta anche il Cagliari: subito avanti con Muriel, i nerazzurri si fanno riprendere da Godin prima della mezz’ora, poi inizia lo show; Gomez (una magia il suo gol!), Pasalic e Zapata chiudono le marcature per il 4-1 del primo tempo e, nella ripresa, Joao Pedro per gli ospiti e Lammers (che gol per l’olandese, il primo in serie A per lui) fissano il definitivo 5-2 finale. La squadra del Gasp esce tra gli applausi dei circa mille presenti allo stadio e va alla sosta con il morale altissimo. Bergamo può continuare a sognare.

Bergamo: l’Atalanta è un rullo inarrestabile, e lo conferma anche nel debutto all’ora di pranzo al Gewiss Stadium, stadio pronto per la Champions, ma attualmente uno spettacolo per mille fortunati che vi hanno potuto accedere per via delle restrizioni in atto per l’emergenza sanitaria. Lo spettacolo comunque è sempre assicurato: finisce 5-2 per i nerazzurri primi in classifica con 13 gol all’attivo e cinque al passivo. Il Cagliari ci prova, arriva anche al pari con il neo arrivato Godin, ma poi è travolto dalla marea nerazzurra che spazza via una squadra che, negli ultimi anni, è stata capace di venir a Bergamo e compiere l’impresa.

APRE MURIEL, GODIN RISPONDE: le formazioni sono quelle annunciate con l’Atalanta che deve far a meno anche di Toloi, positivo ieri al tampone per il Covid: spazio così a Romero titolare dietro con Papu, Muriel e Zapata la davanti mentre nei sardi occhio a Simeone con Sottil e Joao Pedro nel tridente di Di Francesco. La Dea però dimostra di non fare sconti a nessuno e al settimo passa: errore in uscita e Palomino lancia nel corridoio centrale Luis Muriel in mezzo ai difensori gialli del Cagliari: sembra fuorigioco, ma il Var dà l’ok e l’arbitro Pasqua convalida. Gara subito in salita per la squadra di Di Francesco che vuole chiudere gli esterni nerazzurri per provare a ripartire: ma l’Atalanta, pur pasticciando in qualche occasione dietro, davanti è una macchina che funziona alla perfezione e continua a creare problemi con Cragno che respinge su gran botta di De Roon al ventidue che centra l’incrocio. Il Cagliari poi cresce e guadagna campo e gli uomini di Gasp devono intervenire più volte in scivolata per frenare gli assalti a destra ma al 24’, su angolo di Marin, spunta Godin che colpisce indisturbato di testa e pareggia.

GOMEZ-MAGIA, E LA DEA DILAGA: l’illusione del Cagliari dura solo cinque minuti perché dall’altra parte c’è il genio del Papu che si inventa una conclusione imparabile per Cragno facendo esplodere i mille del Gewiss Stadium. Da lì l’Atalanta prende il largo sfruttando la pochezza a destra dietro dei rossoblù: l’azione telecomandata del 3-1 viene rifinita da Gosens proprio per Pasalic a cui non resta che metter dentro al minuto trentasette. Cinque minuti dopo e arriva anche il 4-1 che lo confeziona Duvan Zapata (primo gol in campionato per il colombiano) sempre sulla corsia di destra bevendosi nell’uno contro uno Godin e battendo Cragno. Qualche minuto ancora e dopo un giro d’orologio di recupero si va al riposo.

RIPRESA, LA DEA SCIUPA E JOAO PEDRO SEGNA: nella ripresa l’Atalanta non molla e Cragno (davvero superlativo) deve compiere due prodezze su Zapata e Romero in avvio per evitare un passivo peggiore, e così al settimo il Cagliari accorcia con azione che è sviluppata da Nandez per Lykogiannis, che mette al centro e Joao è lesto ad anticipare tutti. L’Atalanta a quel punto vacilla un po’ ed è Simeone a sfiorare il 4-3 su percussione di Sottil. Poi iniziano i cambi: al ventesimo Gasp toglie Zapata e Gomez ed entrano Lammers e Malinovskyi e, pochi minuti dopo concede ancora minuti al colombiano Mojica e si copre un po’ inserendo Freuler per Muriel.

LAMMERS, GIOIELLO NEL FINALE: non è finita perché c’è gloria anche per uno degli ultimi arrivati, Sam Lammers: l’olandese ex Psv ubriaca Lykogiannis con un numero da fenomeno e colpisce in diagonale per il 5-2 a dieci dal novantesimo. Poi è ancora Cragno su Malinovskyi ad evitare che il passivo assuma proporzioni esagerate. Tre minuti di recupero e il match può così andar in archivio con la meritata vittoria dei ragazzi del Gasp che si possono così godere questo avvio di stagione da leccarsi i baffi in vetta alla classifica di serie A. E dopo la sosta, l’impegno di Napoli e l’inizio anche della Champions: prepariamoci amici, ne vedremo delle belle…

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 5-2 (primo tempo 4-1)

RETI: 7′ Muriel (A), 24′ Godin (C), 28′ Gomez (A), 37′ Pasalic (A), 42′ Zapata (A), 52′ Joao Pedro (C), 80′ Lammers (A).

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Romero, Palomino (84′ Sutalo), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens (74′ Freuler); Gomez (64′ Malinovskyi); Muriel (74′ Mojica), Zapata (64′ Lammers) – A disp.: Carnesecchi, Rossi, De Paoli, Ruggeri, Diallo – Allenatore: Gasperini.

CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Zappa (84′ Faragò), Walukiewicz, Godin (84′ Klavan), Lykogiannis; Nandez, Marin (65′ Tramoni), Rog; Sottil (78′ Caligara), Simeone, Joao Pedro (84′ Pavoletti) – A disp.: Aresti, Vicario, Tripaldelli, Pinna, Pisacane, Oliva, Carboni – Allenatore: Di Francesco

ARBITRO: Pasqua di Tivoli