Le pagelle di Atalanta-Verona

BENE PALOMINO, IL TRIDENTE E’ SPENTO

Una partita dalla doppia faccia per un’Atalanta che crea molto e, ancora una volta, non concretizza complice la serata non delle migliori del Papu, Ilicic e Zapata mentre dietro Palomino fa una ottima figura con Toloi che invece, con il suo fallo ingenuo da rigore, cambia di fatto la gara.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI:

ALL.: GASPERINI 6: tutto sommato ha in parte ragione pure lui: sin prima di subire il gol, la sua Dea pareva quella destinata prima o dopo a segnare. Così non è stato e, andata sotto, la sua squadra si è sciolta ed è stata incapace di reagire. Questione di stanchezza? O anche di testa? C’ha il suo bel lavoro da fare anche lui. L’impresa di Champions è stata storica, occorre ritrovare la stessa Atalanta anche in campionato.

GOLLINI 6: si rivedono i fantasmi del precedente infortunio che lo ha tenuto fuori causa da agosto sino a due settimane fa. Davvero sfortunato in un match da quasi-disoccupato sino al rigore di Veloso su cui può far poco. (SPORTIELLO 6: incassa il raddoppio senza colpe particolari).

TOLOI 5: purtroppo è lui a dar il la alla vittoria ospite con un fallo di rara ingenuità che costa il penalty dell’1-0. Da li in poi cambia la partita con la squadra che non riuscirà a reagire.

PALOMINO 6.5: buona la sua partita, dalle sue parti concede poco agli avversari.

DJIMSITI 6: prestazione complessivamente sufficiente.

HATEBOER 6: pimpante nel primo tempo, un po’ in ombra invece nella ripresa.

DE ROON 6: un po’ stanco, e lo si è notato. Regge anche lui per un’ora, poi cala vistosamente.

FREULER 6: qualche discreto pallone giocato e poco altro.

MOJICA 5.5: qualche discreta iniziativa, ma la precisione resta ancora un optional (RUGGERI s.v.: dentro nel finale)

GOMEZ 6: un paio di ottimi palloni che meritavano miglior sorte e due conclusioni fuori misura. (DIALLO s.v.: non cambia di molto le cose il suo ingresso).

ILICIC 5.5: si, qualche lampo dei suoi lo fa vedere, ma sciupa nel primo tempo una occasione molto importante per sbloccar il match (LAMMERS 5: troppi palloni persi, nessuna conclusione. Non va).

ZAPATA 6: non gli manca la solita generosità, ma pecca almeno un paio di volte di precisione sotto porta. Il portiere ospite fa il resto con grandi parate. (MURIEL 5: doveva provare a cambiar le cose, missione fallita).




No, l’Atalanta di campionato non riesce a svoltare: Dea sciupona, punita due volte dal Verona.

SERIE A, NONA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 0-2: LO SCACCO MATTO DI JURIC AL MAESTRO-GASP

Colpita e affondata nel momento migliore: l’Atalanta di campionato non ne vuol proprio sapere di riprendere a correre. Sconfitta in casa, e sorpassata, dal Verona di Juric che la aspetta, pare non pungere e poi invece la colpisce proprio quando pareva la Dea essere ad un nulla dallo sbloccare il match. Dopo un primo tempo con poche occasioni, nella ripresa i nerazzurri spingono ma Veloso colpisce la traversa per gli ospiti in avvio.

Poi il portiere veneto Silvestri compie tre grandi parate nel giro di pochi secondi: è uno dei momenti-chiave perchè poi Toloi commette una ingenuità in area che costa il penalty che lo stesso Veloso realizza. La Dea non si rialza più, il Gasp prova a cambiare ma finisce per incassare il 2-0 in contropiede con Zaccagni. Notte fonda per la Dea di campionato, ferma a quota quattordici e Gasp sorpassato proprio dall’allievo-Juric.

Bergamo: con negli occhi ancora le immagini della magica notte di mercoledì ad Anfield, per l’Atalanta è già tempo di rimettersi in pista e tornar in campo per la nona di campionato che vede i nerazzurri del Gasp ospitare il Verona sempre più sorprendente e guidato dall’ormai allievo più che consacrato Juric, cresciuto calcisticamente prima e come tecnico poi sotto la guida del tecnico di Grugliasco: e i risultati si sono sin qui visti.

ZAPATA TORNA TITOLARE: il Gasp deve rinunciare a Gosens e Pasalic out per problemi fisici oltre a Miranchuk risultato positivo al Covid-19 e da così spazio a Mojica al posto del tedesco in fascia mentre davanti conferma Ilicic ed il Papu con l’aggiunta di Zapata; dietro c’è Palomino con Romero in panchina. Nel Verona, Juric non ha Kalinic davanti ma davanti Di Carmine mentre in mezzo c’è l’ex Tamaze.

IL RICORDO DI MARADONA: doveroso minuto di silenzio in ricordo di Diego Armando Maradona, scomparso mercoledì, e la partita prende così il via su ritmi decisamente bassi e con le due squadre che non riescono a prevalere l’una sull’altra. Poi, al quarto d’ora l’Atalanta prova ad accendersi: bella azione con il Papu per Zapata che libera Ilicic in area che prova a concludere a giro ma con mira ampiamente imprecisa.

PAPU CI PROVA, MIRA IMPRECISA: la Dea tiene in mano il pallino del gioco mancando tuttavia al momento decisivo: alla mezz’ora il Papu si inventa uno slalom entrando in area e conclude con Silvestri che con i pugni si salva ed evita guai peggiori ai suoi.

Sempre il Papu nel primo minuto di recupero salta il diretto marcatore, si accentra ma conclude in maniera decisamente non impeccabile. Ultimo telegramma di un primo tempo che si chiude con le due squadre inchiodate sullo 0-0 ma con una Dea comunque propositiva contro un avversario molto rognoso.

RIPRESA, SILVESTRI SALVA GLI OSPITI: nessun cambio durante l’intervallo, con la Dea che riparte con i medesimi undici del primo tempo e con maggior decisione nel cercar il gol del vantaggio anche se il Verona spaventa i nerazzurri con il neo entrato Veloso che calcia da fuori e colpisce in pieno la traversa al settimo.

Poi, due minuti dopo, il portiere Silvestri è tre volte prodigioso nel giro di pochi secondi con tre grandi parate su Zapata due volte e poi Toloi con la Dea che va a un niente dal vantaggio.

TOLOI INGENUO, VELOSO LA SBLOCCA: poi esce dal guscio il Verona, prima con Di Carmine che in mischia in area manda fuori di pochissimo e poi con l’episodio che porta al rigore per la squadra di Juric quando Toloi entra malamente in area su Zaccagni. Pochi dubbi per l’arbitro, va Veloso dal dischetto e non sbaglia portando avanti gli ospiti dagli undici metri.

GOLLINI, ALTRO INFORTUNIO: a quel punto il Gasp cambia subito in attacco con Lammers e Muriel che entrano in campo al posto di Ilicic e Zapata poi la sfortuna si abbatte di nuovo su Gollini pochi minuti dopo con il portiere nerazzurro che accusa dolore ancora una volta nello stesso punto che gli costò l’infortunio ad agosto ed è costretto ad uscire, sostituito da Sportiello tra i pali.

ZACCAGNI CHIUDE I CONTI IN CONTROPIEDE: nel finale le prova un po’ tutte il mister nerazzurro inserendo Ruggeri ed il baby Traore al posto di Mojica e del Papu ma la sua Atalanta è più azzardo che testa. E il Verona la infila di nuovo: in contropiede è Zaccagni il più lesto ad entrar in area e superare Sportiello con un preciso diagonale. Sipario, partita in ghiaccio.

Nemmeno il gol della bandiera per una Dea che segna solo una rete nelle ultime tre uscite di campionato: incredibile per una squadra che macinava gol a grappoli nelle prime giornate di campionato. Una flessione che preoccupa ma non deve comunque abbattere. La squadra ha tenuto botta e fatto la partita per almeno un’ora abbondante ma si è improvvisamente spenta dopo il rigore ospite che ha aperto le marcature: e per una squadra abituata sin poco tempo fa a rimontare chiunque, questo è forse il segnale meno confortante. Dove non arriva la testa e la concentrazione, serate come queste diventano quasi scontate.

IL TABELLINO:

ATALANTA-VERONA H. 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 17′ s.t. Veloso (V), 38′ s.t. Zaccagni (V)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini (21′ s.t. Sportiello),  Toloi, Djimsiti, Palomino, Hateboer, de Roon, Freuler, Mojica (32′ s.t. Ruggeri), Iličić (18′ s.t. Lammers), Gomez (32′ s.t. Diallo), Zapata (18′ s.t. Muriel) – All.: Gasperini

VERONA H. (3-4-1-2): Silvestri, Ceccherini (29′ s.t. Favilli), Lovato (31’p.t. Danzi (1′ s.t. Veloso)), Dawidowicz, Faraoni, Tameze, Ilic (13′ s.t. Colley), Dimarco, Zaccagni, Barak, Di Carmine (13′ s.t. Salcedo) – All.: Juric

ARBITRO: Davide Massa di Imperia.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 20′ p.t. Gasperini (A), 39′ p.t. Ceccherini (V), 45′ p.t. Dawidowicz (V), 15′ s.t. Toloi (A), 35′ s.t. Diallo (A), 37′ s.t. Veloso (V) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, c’è il Verona: la Dea vuol tornar a correre anche in campionato

BERGAMO, ORE 20.45

SI RINNOVA LA SFIDA TRA IL GASP E “L’ALLIEVO” JURIC

L’impresa di Anfield ancora negli occhi di giocatori e tifosi, ma per l’Atalanta è già tempo di voltare pagina e pensare nuovamente al campionato: dopo la storica impresa di Champions in casa del Liverpool, i nerazzurri attendono questa sera il Verona nell’anticipo serale della nona di Serie A.

Partita importante per la truppa del Gasp, che vuol cercare di ritrovare la vittoria anche in campionato dopo i due pari contro Inter e Spezia ma, per farlo, dovrà vedersela con un Verona che, nonostante le tante partenze durante il mercato, è sempre la bella realtà della scorsa stagione, guidata dalla bravura di quel Juric cresciuto e maturato calcisticamente all’ombra del Gasp sia da calciatore che da allenatore e che vorrà provare a rendere complicate le cose al proprio punto di riferimento.

Testa e mentalità giusta quindi, se questa Dea vuol portarsi un po’ più in alto nella classifica e ritrovare ancora le zone altissime della serie A.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: non ce la fanno Pasalic e Gosens che si aggiungono alla lista degli infortunati mentre Miranchuk è positivo al Covid e dunque anche lui salterà il match. Da queste certezze il Gasp deve costruire la sua Atalanta dove è probabile che in avanti giochino Zapata e Muriel con il Papu a supporto mentre dietro potrebbe riposare Romero (chance per Palomino?). In fascia una maglia per due tra Mojica ed il baby Ruggeri.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Mojica; Gomez; Muriel, D. Zapata – All.: Gasperini

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Cetin, Ceccherini, Dawidowicz; Faraoni, Veloso, Tameze, Dimarco; Barak, Zaccagni; Di Carmine – All.: Juric




Le pagelle di Atalanta-Verona H.

IL PAPU E’ SEMPRE UNO SPETTACOLO, CASTAGNE FONDAMENTALE

Partita ricchissima di emozioni quella odierna, grazie anche a due squadre che non badano certo a difendersi. Malinovskyi entra e segna un gol molto importante a fine primo tempo che lo galvanizza per la ripresa mentre il Papu è un costante show quando ha la palla tra i piedi. Dietro, nonostante le incertezze la difesa confeziona il gol della vittoria. Muriel non brilla ma è a sua volta decisivo dal dischetto.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: cercata, voluta e trovata, nonostante l’allievo Juric gliela ha fatta sudare parecchio. Nel finale l’osservare come praticamente tutta la squadra offendesse alla ricerca del successo è la sintesi perfetta del suo credo. Talvolta può anche non andare per il meglio, oggi si. E adesso serve l’impresa in coppa! Grande!

GOLLINI 6: si fa passare sotto le gambe il pallone dell’1-0 (che risulta tuttavia un gol irregolare), poi è incolpevole in occasione del raddoppio ospite.

TOLOI 6.5: cancella qualche incertezza nel corso del match sfoderando l’assist vincente per il gol della vittoria.

DJIMSITI 8: gol di una importanza fondamentale il suo, arrivato in un frangente della gara dove ormai il pareggio sembrava inevitabile. Freddo e attento, mette invece dentro un pallone che pesa tantissimo. Grande!

PALOMINO 6.5: buona anche la sua prova, soffre forse di più nella prima parte del match rispetto alla seconda. Comunque bene.

HATEBOER 6.5: spinge solo a sprazzi, ma riesce comunque a creare anche qualche situazione pericolosa in area con i palloni messi in mezzo dalla sua fascia.

PASALIC 6.5: oggi non segna, ma comunque disputa una buona partita e spesso lo si ritrova anche in area avversaria pronto a colpire.

FREULER 6.5: tante azioni e giocate interessanti, specialmente nel primo tempo. Un po’ meno in vista nella ripresa, poi sostituito (DE ROON 6.5: entra e da la carica, guida i suoi poi all’assalto finale verso la vittoria).

CASTAGNE 7: bravo, ottima partita condita anche da quel rigore che si procura poco dopo il nuovo vantaggio dell’Hellas che diventa decisivo ai fini del risultato.

ILICIC s.v.: la sua partita dura davvero poco, poi noie muscolari lo costringono ad uscire anzitempo. Speriamo in bene per mercoledì. (MALINOVSKYI 7: non parte benissimo, ma poi sfodera quel gol bellissimo che consente ai suoi di trovar il pari a fine primo tempo e nella ripresa è un altro giocatore nonostante qualche pallone perso un po’ ingenuamente che grida vendetta).

GOMEZ 7.5: nella ripresa gioca una sfida tutta sua con il portiere del Verona, non riesce a superarlo ma ha il grande merito di trascinare i suoi anche quando nel finale le energie e la lucidità mentale viene meno.

MURIEL 6.5: bene per il rigore e per la freddezza con cui si presenta sempre dal dischetto, un po’ meno per il gol incredibilmente fallito in avvio. Qualche sprazzo, unito ad amnesie. (BARROW 6: gettato nella mischia nel finale, un paio di giocate e poi ha il piacere di godersi la festa con i compagni).




Il recupero sorride alla Dea: Verona steso nel finale, sono tre punti d'oro!

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 3-2: DJIMSITI LA RISOLVE NEL RECUPERO

Ci saremmo divertiti, e così è stato: certo, ad un certo punto in pochi si sarebbero attesi alla fine una vittoria che invece pesa tantissimo sulla classifica e sul morale dell’Atalanta in vista della decisiva sfida di Champions martedì a Kharkiv. Girandola di emozioni nel match con il Verona, con i nerazzurri che divorano subito il vantaggio con Muriel e invece Di Carmine che lo trova a metà primo tempo. La risposta nerazzurra arriva nel finale con un bellissimo gol di Malinovskyi ma, nella ripresa, il Verona torna avanti, sempre con di Carmine che però Muriel riprende dal dischetto cinque minuti dopo. La gara è combattuta ma il punteggio pare non cambiare fino al finale di gara: ospiti in dieci e Dea all’assalto, Silvestri fa il fenomeno almeno tre volte sul Papu ma nulla può quando Djimsiti si ritrova il pallone da spinger dentro al terzo di recupero. E’ il tripudio per i ragazzi del Gasp che l’allievo Juric ha spavantato parecchio oggi. Si sale a ventotto punti in classifica, e adesso testa a mercoledì, in Ucraina ci si gioca la Champions.

Bergamo: guardarsi allo specchio. Atalanta e Verona si ritrovano di fronte nel primo anticipo di questo sabato di campionato: l’allievo Juric sfida il maestro Gasp che lo ha allenato e visto crescere fino a vederlo consacrare da allenatore di un Verona che, da neo promossa, ha sin qui stupito tutti con i suoi diciotto punti conquistati sin qui. Dall’altra però la Dea non vuole badare ai sentimentalismi e cercar di riconquistare il proprio stadio dove nelle ultime due ha perso (contro Cagliari e Juve).

GASP RECUPERA IL PAPU: stringe i denti il Papu e alla fine il Gasp lo schiera dal primo minuto con Ilicic e Muriel davanti con Pasalic confermatissimo in mezzo dopo la doppietta nel derby (panchina per De Roon) e Castagne in fascia con Hateboer. Nel Verona, Juric schiera in mezzo Pessina (in prestito dalla Dea) a supporto davanti di Zaccagni e Di Carmine, Amrabat invece agisce più arretrato a centrocampo.

MURIEL SPRECA, DI CARMINE NO: la partita inizia e dopo la classica fase di studio al nono un pasticcio della difesa ospite libera Muriel in area ma il colombiano trova l’opposizione di Silvestri che salva il Verona. L’Atalanta però non ha la solita brillantezza vista in altre gare e gli ospiti contengono senza troppi affanni ed al minuto ventidue passano sugli sviluppi di una rimessa laterale in cui Di Carmine trova spazio (troppo) in area ed è libero di calciare in porta: palla sotto le gambe di Gollini e Verona sull’1-0. Non è nemmeno fortunata l’Atalanta perchè cinque minuti dopo Ilicic accusa un dolore preoccupante ad una coscia e Gasp è costretto al cambio inserendo Malinovskyi al suo posto.

MALINOVSKYI SPACCA LA PORTA, 1-1!: ben ingabbiata dal Verona, la Dea fa molta fatica a rendersi pericolosa nonostante provi a prender in mano il controllo delle operazioni provando anche ad affidarsi alla giocata del singolo, che arriva a due minuti dalla fine quando proprio il neo entrato Malinovskyi fa partire un missile da fuori area che va a spaccare la porta di Silvestri finendo nell’angolino inarrivabile per chiunque: la Dea trova il pari, 1-1! Galvanizzata dal gol, la squadra del Gasp prova ad attaccar ancora anche nel finale del primo tempo che però non avrò più scossoni nemmeno dopo i due di recupero concessi dall’arbitro e il match arriva all’intervallo in equilibrio.

RIPRESA, DI CARMINE FA BIS: acque agitate in casa nerazzurra durante l’intervallo, quando anche le immagini tv confermano che il gol del Verona è irregolare per la presenza di due palloni in campo ma senza che la tecnologia se ne sia accorta, ma il match riparte senza cambi e con il tema tattico che non cambia rispetto al finale del primo tempo: la Dea prova a far sua la partita, il Verona però non sta a guardare e, quando può è anche pericoloso. Al dodicesimo infatti ancora un’incertezza della difesa nerazzurra concede la ripartenza agli uomini di Juric e ancora Di Carmine batte Gollini: gli ospiti vanno sul 2-1. 

IL VAR E MURIEL DAL DISCHETTO, 2-2!: cinque minuti dopo il gol il Var è protagonista quando Zaccagni entra male in area su Castagne e l’arbitro viene richiamato a veder le immagini che lo convincono ad indicare il dischetto del rigore: va Muriel dagli undici metri e ristabilisce la parità spiazzando Silvestri, è 2-2. La partita è davvero bella, l’Atalanta prova a spingere dopo aver ripreso nuovamente il match e tra il ventitreesimo ed il venticinquesimo il portiere ospite Silvestri è protagonista due volte con altrettante parate importanti sul Papu che aveva provato ad illuminare la scena.

SILVESTRI-PAPU, LA SFIDA INFINITA: i minuti scorrono e la stanchezza inizia a farsi sentire da ambo le parti con gli ospiti che nel finale restano in dieci quando Davidowicz rimedia il doppio cartellino giallo per un fallo commesso su Barrow, da poco entrato per Muriel in campo. Nel finale, al novantesimo il Papu scalda ancora i guantoni a Silvestri che però non si fa sorprendere e respinge la conclusione del numero dieci atalantino. Pare una sfida infinita tra l’estremo difensore del Verona e l’argentino che si replica anche al secondo dei sei di recupero quando il portiere è ancora prodigioso sulla conclusione da fuori di Gomez.

CI PENSA DJIMSITI, LA DEA LA VINCE, 3-2!: ma l’Atalanta vede il sorpasso, tutto confezionato da difensori al terzo di recupero: da Toloi per Djimsiti che si ritrova davanti a Silvestri che stavolta nulla può: esplode lo Stadium, la Dea completa completa la sua rimonta e si porta a casa tre punti pesantissimi e quasi insperati ad un certo punto del match; alza bandiera bianca un Verona comunque tostissimo e che ha fatto dannare a più ripresa la squadra del Gasp. L’allievo Juric non ha superato il maestro Gasp oggi, ma ci è andato molto vicino ed il mister nerazzurro si può godere una vittoria che da una carica immensa per preparare al meglio l’assalto allo Shaktar mercoledì prossimo in Champions League. Preparate le valige, l’Ucraina ci attende!

IL TABELLINO:

ATALANTA-VERONA H. 3-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 23′ e 57′ Di Carmine (V), 43′ Malinovskyi (A), 63′ rig. Muriel (A), 93′ Djimsiti (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Toloi, Palomino; Castagne, Pasalic, Freuler (54′ De Roon), Hateboer; Gomez; Muriel (77′ Barrow), Ilicic (28′ Malinovskyi) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Gosens, Guilherme, Piccoli, Ibanez – Allenatore: Gasperini

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Dawidowicz, Bocchetti (46′ Empereur); Faraoni, Amrabat, Miguel Veloso, Lazovic; Pessina (78′ Verre), Zaccagni; Di Carmine (86′ Adjapong) – A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Henderson, Stepinski, Pazzini, Kumbulla, Danzi, Wesley, Tutino – Allenatore: Juric

NOTE: cielo poco nuvoloso – spettatori 20mila circa – ammoniti: Hateboer, Miguel Veloso, Bocchetti, Zaccagni – espulsi: Dawidowicz (doppia ammonizione) – recuperi: 2′ p.t. e 6′ s.t.




Arriva il Verona, l'Atalanta prova a riconquistare il Gewiss Stadium

BERGAMO, ORE 15

JURIC-GASP: L’ALLIEVO SFIDA IL MAESTRO

Dopo la bella vittoria nel derby a Brescia, l’Atalanta si rituffa nel campionato ed attende tra le mura amiche il Verona di Juric, squadra ostica e allenata da un allenatore che il tecnico Gasperini conosce molto bene avendolo allenato da giocatore e che da tecnico si ispira proprio al mister nerazzurro, tant’è che i risultati degli scaligeri sono li sotto gli occhi di tutti. I nerazzurri però vanno ancora una volta a caccia di punti pesanti per restare il più in alto possibile in classifica e cercare di far valere un fattore-campo che nelle ultime due partite interne ha visto la Dea sconfitta da Cagliari e Juventus. Match importante quindi per trovare anche slancio e morale alto in vista della importantissima sfida di mercoledì in Champions League a Kharkiv contro lo Shaktar.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Gomez non al top, Zapata ancora out (torna dopo Natale?) ed uno sguardo alla gara di Champions decisiva di mercoledì in Ucraina, mister Gasperini ha i suoi bei grattacapi in un match comunque molto importante per il campionato: quasi certa la conferma di Pasalic in mezzo per De Roon mentre Malinovskyi potrebbe trovar spazio a supporto davanti di Ilicic e Muriel. Dietro conferma per Toloi, Palomino e Djimsiti.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Castagne; Malinovskyi; Ilicic, Muriel – All.: Gasperini

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Dawidowicz, Bocchetti; Faraoni, Amrabat, Veloso,  Lazovic; Verre, Zaccagni; Di Carmine – All.: Juric




Le pagelle di Atalanta-Verona H.

ILICIC DOMINATORE, ANCHE GOLLINI CI METTE DEL SUO

Partita un po’ dalle due facce quella dei nostri oggi, dopo un primo tempo con troppi errori e qualche occasione di troppo concessa ad un Verona che non era per nulla intenzionato a star a guardare, la ripresa parte con uno spirito completamente diverso agevolata anche dal gol di Freuler che spiana la strada ai nostri trascinati anche da un Ilicic sontuoso nel giorno in cui non brilla particolarmente il Papu ancora acciaccato; gloria anche per l’ex Gollini nel finale che nega il gol della bandiera agli scaligeri.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: azzarda tanti cambi rispetto a domenica e si ritrova una squadra che attacca ma perde molti palloni allo stesso tempo e non riesce a concretizzare; nell’intervallo catechizza i suoi che nella ripresa riescono ad andar a segno subito e mettere così in discesa il match. Avanti il prossimo.

GOLLINI 7: e alla fine c’è gloria anche per lui con quella bella parata che nega al Verona il gol della bandiera e mette il sigillo alla seconda partita consecutiva senza subire gol. Bravo!

TOLOI 7: in avvio va vicinissimo ad un gol che poteva essere bellissimo ed a cui solo il portiere Nicolas riesce a negargli con un grandissimo intervento. Al rientro dopo l’infortunio, appare già in buona condizione.

CALDARA 6.5: nel primo tempo il Verona gli crea qualche difficoltà di troppo, ma nella ripresa trova le giuste misure e a quel punto gli ospiti non pungono più.

PALOMINO 7: ottima partita anche la sua, mette il bavaglio più volte a Cerci rendendolo praticamente inoffensivo.

HATEBOER 6.5: ottima la sua crescita nel corso del match, molte galoppate ma talvolta concluse non nel modo migliore.

DE ROON 6.5: primo tempo un po’ così, poi nella ripresa fa vedere cose migliori e cresce insieme a tutta la squadra. Bene.

FREULER 7.5: domenica ha fatto segnare, oggi è andato lui a segno; giocatore che prosegue la sua crescita e maturazione verso livelli da vero top player.

GOSENS 6: forse il “meno bello” di tutta la serata, troppo timido nel primo tempo, osa anche lui qualcosina di più nella ripresa ma rimanendo ancora un passo indietro rispetto al livello dei compagni. Crescerà.

ILICIC 8: calcio e poesia, quando è in giornate come questa sera è un vero piacere vederlo giocare; il gol è bellissimo, ma quello che sfiora pochi minuti dopo colpendo a giro da fuori area poteva far venir giù lo stadio. Sontuoso! (VIDO s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile)

GOMEZ 6.5: non era al top, e lo si è visto. Stringe i denti e resta in campo sacrificandosi per la causa, ovvio che il vero Papu è tutt’altra cosa. (ORSOLINI s.v.: un quarto d’ora anche per lui a match già deciso. Ingiudicabile).

CORNELIUS 6.5: oggi non segna, ma manda in rete Freuler anche se poi il Var renderà vano lo sforzo. Nella ripresa accusa anche la stanchezza e deve essere sostituito (KURTIC 7: entra e va subito a mille andando a centrare il bel gol che vale il 3-0 finale. Chiamato in causa, risponde subito presente anche se quest’anno non è stato ancora protagonista come nella scorsa stagione).

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, anche per la gara contro gli scaligeri sceglieranno loro il migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

ILICIC: tutti gli indizi oggi erano sicuramente per lui dopo le grandi giocate viste soprattutto nella ripresa con un bel gol ed uno ancor più bello solamente sfiorato. La sensazione è sempre quella: se in palla questo ragazzo può fare la differenza in campo.

IL PEGGIORE

GOSENS: errori piuttosto elementari e la sensazione che, al momento, sia ancora piuttosto intimorito ed una sorta di corpo estraneo rispetto ai compagni; certo deve aver maggior tempo e possibilità, però è decisamente indicativo come ad un certo punto si sia spinto persino Caldara a sovrapporsi con lui in avanti per dargli manforte. Da rivedere.