Le pagelle di Atalanta-Roma

ALL.: GASPERINI 8: la vince lui, con le sue scelte che parevano per l’ennesima volta discutibili e che invece sono la chiave di volta per questo successo pesantissimo. Punta su Zapata e Pasalic che gli regalano gol e assist, poi inserisce Palomino e questo partecipa subito all’azione del raddoppio. Capolavoro.

SPORTIELLO 6.5: attento e sicuro, non può nulla sul tiro dalla distanza di Pellegrini.

TOLOI 7: guida con ordine una difesa granitica e si prende buona parte del merito sul gol del raddoppio nonostante Llorente poi la butti nella propria porta

DJIMSITI 6.5: concede poco o nulla finchè resta in campo, poi un problemino lo costringe al cambio (PALOMINO 6.5: entra subito nel vivo, suo il colpo di testa che Rui Patricio respinge sui piedi di Toloi prima del 2-0.

SCALVINI 7.5: partita perfetta. Che recupero in occasione dell’azione porta all’1-0.

MAEHLE 6.5: oggi non segna come la scorsa settimana, ma fa il suo. Bene. (DEMIRAL 6: dentro nell’ultimo spezzone di gara a far da guardia la dietro).

DE ROON 7: giganteggia in mezzo al campo dettando ordine e tempi di gioco.

EDERSON 7.5: sontuoso per almeno un’ora abbondante di gara. In flessione nel finale di match. (SOPPY s.v.: entra nell’ultimo minuto di gioco).

ZAPPACOSTA 6.5: più in fase di contenimento che offensiva, ma fa bene il suo compito.

KOOPMEINERS 7: il gol è la ciliegina sulla torta di una partita semplicemente perfetta.

PASALIC 7.5: che bello rivederlo esultare! Dopo i tanti momenti difficili, le prove poco convincenti e gli infortuni, l’uomo a cui Gasp non rinuncia mail colpisce di nuovo! (HOJLUND 6.5: entra con il giusto carattere nel match).

ZAPATA 8: non segna, ma la palma del migliore in campo se la merita lui: offre l’assist per il primo gol, poi fa a sportellate con mezza difesa della Roma, uscendone spesso vincitore. Men of the match, per distacco! (MURIEL s.v.: entra nel finale).




Una notte da EuroAtalanta: la Dea rifila tre gol alla Roma e ritrova il sorriso.

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 3-1: APRE SUPER-MARIO, CHIUDE KOOP

Bergamo: l’Atalanta centra una splendida quanto inaspettata vittoria sulla Roma e rientra un po’ clamorosamente anche in corsa per la qualificazione alla prossima Champions battendo la Roma 3-1 e rovinando la centesima panchina giallorossa di José Mourinho. Partita praticamente perfetta dell’Atalanta che segna con Pasalic, Toloi e Koopmeiners. Inutile la rete del momentaneo 2-1 di Pellegrini che non rianima una squadra apparsa anche piuttosto stanca. Una serata di festa per i tifosi nerazzurri dopo un periodo decisamente complicato che ridanno anche speranza ad un ambiente che torna a sognare un posto in Europa.

ZAPATA UNICA PUNTA: parte prudente il Gasp nella delicata sfida ai giallorossi, infatti è Zapata l’unica punta con il supporto di Ederson e Pasalic che rientra dall’infortunio ed è subito titolare; dietro tra i pali c’è ancora Sportiello in porta. Nella Roma, Mou lascia Dybala in panchina e non ha Smalling in difesa dove giocano i due ex Mancini e Ibanez e in mezzo c’è pure un’altra conoscenza di Bergamo, Bryan Cristante; davanti c’è Abrham.

AVVIO LENTO DEL MATCH: altro pienone allo Stadium per spingere la Dea nella sua rincorsa europea il pubblico bergamasco si stringe intorno alla squadra del Gasp in questo match che inizia su ritmi piuttosto bassi e con le due squadre che finiscono di fatto per annullarsi a vicenda. La Roma tende a portar maggior possesso in mezzo al campo per cercar sbocchi in area di rigore nerazzurra dove Toloi e compagni si difendono con ordine e cercano a loro volta di ripartire.

RIECCO SUPERMARIO, 1-0!: al ventiduesimo Ederson scappa a Ibanez sulla fascia mette al centro ma chiude la difesa giallorossa; poi alla mezz’ora Toloi con un intervento su Abraham in area scatena qualche polemica da parte degli ospiti ma il direttore di gara tira dritto (dopo anche un breve check con la sala Var). Poi, all’improvviso, l’Atalanta sblocca il match: è il trentanovesimo quando Scalvini recupera un ottimo pallone, apre per Zapata che crossa al centro per Pasalic che di prima intenzione batte Rui Patricio e porta avanti la Dea. Il vantaggio nerazzurro scuote all’improvviso un match sin li davvero soporifero che però la squadra di Gasp è brava a portare al traguardo del primo tempo in vantaggio dopo quattro minuti di extra-time concessi dal direttore di gara.

RIPRESA, DE ROON SFIORA IL GOL: il match ricomincia senza cambi dopo il riposo con la Roma che prova a spingere sin da subito ma con l’Atalanta che non sta a guardare: al nono una punizione da ottima posizione di Koopmeiners è respinta dalla barriera, con De Roon che ci prova sulla respinta ma con scarsa precisione. Al ventiduesimo è pericolosa la Roma con Dybala, ma la difesa dell’Atalanta sbroglia tutto anche in questa circostanza.

UNA AUTORETE MANDA LA DEA SUL 2-0: al ventiquattresimo Pasalic ancora servito bene in area da Zappacosta ci riprova, ma stavolta il pallone va fuori da buona posizione. La Dea però sente che è il momento buono per cercare di affondare ancora: e mentre Djimsiti ha un problema ed è costretto al cambio, proprio il neo entrato Palomino è decisivo alla mezz’ora con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner che respinge Rui Patricio sui piedi di Toloi che calcia in rete, Llorente di testa la infila nella sua porta e i nerazzurri vanno sul 2-0. 

PELLEGRINI ACCORCIA, POI KOOP FA TRIS: con il doppio vantaggio, Gasp prova a mettere definitivamente in ghiaccio il match inserendo Pasalic e Maehle per Demiral e Hojlund ma nel giro di un minuto accade praticamente di tutto: al trentottesimo una distrazione difensiva costa cara alla Dea, con Pellegrini che in azione solitaria trova il jolly da fuori per dimezzare lo svantaggio ma, nemmeno un minuto più tardi, l’Atalanta torna a due gol di vantaggio grazie ad un erroraccio di Rui Patricio che non controlla un pallone facile, ne approfitta Koopmeiners che mette in rete il terzo gol.

SIGILLO SUL SETTIMO POSTO: il 3-1 ridà ulteriore fiducia ai nerazzurri in un finale in cui è ancora Pellegrini a far venire i brividi ai nerazzurri con una punizione di Pellegrini che supera la barriera e colpisce il palo interno per poi sfilare sul fondo. Poi c’è poco altro da dire per il finale di partita, nei sette di recupero concessi Gasp inserisce anche Soppy e Muriel concedendo gli applausi meritatissimi a Ederson e Zapata. Finisce così, la Dea scava un bel solco tra il suo settimo posto e le inseguitrici ed può ricominciare a sognare qualcosa di più di un possibile piazzamento in Conference League l’anno prossimo. A patto però di dare continuità al suo cammino da qui a fine stagione.




Dietro rallentano, l’Atalanta aspetta la Roma per provare a prendersi altri punti pesanti.

BERGAMO, ORE 20.45

DEA A CACCIA DELLO SCATTO IN CLASSIFICA PER L’EUROPA

Il contemporaneo stop delle inseguitrici Bologna e Fiorentina offre all’Atalanta una ghiotta occasione per mettere ulteriore terreno tra se e le rivali per quello che (al momento) sarebbe un posto nella prossima Conference League. Nel posticipo che chiude la trentunesima di serie A la Dea aspetta la Roma di Mou per provare a conquistare punti pensanti: certo, non sarà facile contro un avversario tosto come i giallorossi, in piena lotta con le milanesi per un posto in Champions e fresco semifinalista di Europa League. La squadra del Gasp è attesa da una partita di grande attenzione, ove le occasioni per far male all’avversario andranno sfruttate al massimo per cercare di portar a casa un risultato positivo.

NUMERI E CURIOSITA’:

La Roma ha vinto solo in tre delle ultime 16 gare di Serie A contro l’Atalanta (6N, 7P), ma due di queste tre vittorie sono arrivate nello scorso campionato. La squadra bergamasca ha vinto il match d’andata per 1-0 e non colleziona due clean sheets di fila contro i giallorossi nel massimo torneo dal 1965.

La Roma ha vinto nell’ultima trasferta a Bergamo di Serie A (4-1 il 18 dicembre 2021), ma non ottiene due successi di fila in casa dei bergamaschi nel massimo campionato addirittura dal 2001; i giallorossi sono andati a segno in tutte le ultime 12 partite in casa dell’Atalanta in Serie A.

L’Atalanta ha raccolto appena 14 punti in queste prime 11 gare del girone di ritorno, solo uno in più di quelli raccolti nelle prime 11 partite del girone di ritorno 2021/22; in tutte le altre stagioni dell’era Gasperini la Dea aveva sempre fatto meglio nella seconda parte della stagione.

Sfida tra le due squadre che hanno segnato più gol da fuori area (otto ciascuna) in questa Serie A e tra le due squadre che hanno ricevuto più rigori a favore in questo campionato (nove la Roma e otto l’Atalanta).

In questa partita si sfidano tre dei 10 attaccanti con almeno 20 presenze in questo campionato che hanno segnato di meno: zero reti in 24 gare per Andrea Belotti (a zero ci sono anche Success e Oudin), una rete sia per Muriel che per Zapata (come Lasagna, Gyasi, Kallon, Botheim e Djuric); i tre di Atalanta e Roma sono gli unici in questo gruppo a giocare per squadre nelle prime 10 posizioni della classifica.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Zappacosta, De Roon, Ederson, Maehle; Koopmeiners; Hojlund, Zapata – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Lookman, Pasalic, Ruggeri, Vorlicky

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Llorente; Zalewski, Cristante, Matic, El Shaarawy; Dybala, Pellegrini; Abraham. All. Mourinho

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Karsdorp




Atalanta, pomeriggio da dimenticare: strapazzata dalla Roma, la Dea cade a Bergamo.

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 1-4: POKER GIALLOROSSA, DEA NON PERVENUTA

Bergamo: il campionato ritrova la Roma che spezza il volo dell’Atalanta giocando forse la miglior partita stagionale e rivendica il pieno diritto di correre perlomeno per un posto Champions. La squadra del Gasp, che non perdeva dal 3 ottobre, si ferma a sei vittorie consecutive e ora vede il ritorno dei giallorossi a -6. Gli stessi punti che ora separano la Dea dalla vetta della classifica: forse per un po’ non si parlerà più di sogno scudetto per i nerazzurri in una settimana iniziata con le polemiche per la maglia con Skyline di Bergamo errata per il Christmas match ritirata poco prima dell’inizio della partita e culminata tra scossa di terremoto mattutina che ha colpito la Bergamasca (per fortuna senza danni) e l’uragano giallorosso che ha affondato la truppa del Gasp.

HATEBOER E PEZZELLA TITOLARI: Gasperini conferma quasi per intero la squadra che ha vinto Verona: uniche eccezioni Djimsiti (riposa Demiral), Freuler (per Koopmeiners) e Hateboer, che sulla fascia destra viene preferito a Zappacosta. Confermati Pezzella sulla sinistra e Ilicic e Pasalic a supporto di Zapata. Nessuna sorpresa da Mourinho: la linea a tre difensiva più affidabile con gli ex Mancini ed Ibanez in campo, Karsdorp e Vina sulle fasce, l’altro ex Cristante e Mkhitaryan con Veretout e davanti Zaniolo al fianco di Abraham.

DISASTRO IN AVVIO: il solito avvio choc dell’Atalanta, com’era già successo contro il Milan e più recentemente il Villarreal: sotto dopo meno di un minuto, con molti dubbi su come viene contrastata una combinazione fra Zaniolo e Abraham, ma anche il dubbio di un fallo su Djimsiti che interviene in modo troppo molle per spezzare il dialogo. De Roon e Toloi sono in ritardo per intervenire, ci prova Hateboer ma il suo tentativo di liberare crea solo un rimpallo che favorisce Abraham. La Dea prova a reagire e non va non lontana dal pareggio per due volte nel giro di un minuto tra il ventesimo e il ventunesimo con un gran tiro di Djimsiti e una girata di Zapata, su cui Rui Patricio, straordinario nel primo caso, difende bene la porta.

ZANIOLO RADDOPPIA, MURIEL (CON DEVIAZIONE) ACCORCIA: la Roma però ribatte colpo su colpo e poco prima della mezz’ora imbecca ancora la ripartenza vincente: Zaniolo detta la ripartenza con un colpo di tacco, Veretout la rifinisce restituendogli il pallone faccia alla porta e l’azzurro resiste al ritorno di Djimsiti, segnando il 2-0. Contro-reazione nerazzurra con Toloi, e Rui Patricio protegge benissimo il palo, ma Gasperini capisce che serve una scossa, anche tattica, e si gioca subito il tutto per tutto: fuori Djimsiti, dentro Muriel. Proprio il colombiano, a una manciata di secondi dall’intervallo, causa il 2-1, con la complicità di Cristante che spiazza Rui Patricio, deviando in porta la sua conclusione. La Dea rivede quindi la luce a ridosso del the caldo.

RIPRESA, PARI DI ZAPATA MA IL VAR DICE NO: in avvio di ripresa il Gas si gioca anche la carta Malinovskyi, al posto di Ilicic, e proprio l’ucraino sfiora il pareggio quasi subito, su punizione respinta da Rui Patricio. L’Atalanta continua ad avere il governo della partita in mano, schiaccia la Roma che però continua a difendersi con ordine e grande aggressività e si rende davvero pericolosa solo su calcio piazzato. Poi l’episodio che cambia la gara a metà del secondo tempo quando l’Atalanta su corner trova il pareggio, con colpo di testa di Zapata, ma Irrati annulla per fuorigioco di Palomino, che avrebbe ostacolato Cristante, trovandosi dunque in posizione attiva.

LA ROMA DILAGA NEL FINALE: un duro colpo per la Dea, quasi una scossa di adrenalina per la Roma, che trova poco dopo il 3-1 che ristabilisce il doppio vantaggio e chiude di fatto il match con Smalling che sfrutta benissimo una punizione di Veretout, scappando al controllo di Toloi, con Musso che sceglie di non uscire. Dieci minuti dopo ecco anche il poker giallorosso, a far calare definitivamente il sipario sul match è ancora Abraham su assist ancora di Veretout, dopo iniziativa di Shomurodov. Notte fonda per un’Atalanta che, pur recriminando per alcune decisioni arbitrali ha disputato un match ben al di sotto delle attese che la allontanano così dalla vetta della classifica e chiude in maniera decisamente amara il suo 2021 casalingo con una sonora sconfitta.

IL TABELLINO:

ATALANTA-ROMA 1-4 (primo tempo 1-2)

RETI: 1′ pt Abraham (R), 27′ pt Zaniolo (R), 46′ pt aut. Cristante (R), 27′ st Smalling (R), 37′ st Abraham (R)

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti (34′ pt Muriel); Hateboer (35′ st Zappacosta), De Roon, Freuler, Pezzella (34′ st Maehle); Pasalic (19′ st Miranchuk); Ilicic (46′ pt Malinovskyi), Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Koopmeiners, Malinovskiy, Demiral, Pessina, Lovato, Piccoli – Allenatore: Gasperini

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Karsdorp, Mkhitaryan (44′ st Calafiori), Cristante, Veretout (47′ st Kumbulla), Viña; Zaniolo (25′ st Shomurodov), Abraham – A disposizione: Boer, Fuzato, Villar, Pérez, Mayoral, Diawara, Bove, Darboe, Zalewski – Allenatore: Mourinho

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: spettatori 17mila circa – ammoniti: De Roon (A); Zaniolo, Ibanez, Mancini (R) – recuperi: 3′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Roma

ALL.: GASPERINI 5: ci capisce poco anche lui di questa partita dove le scelte in avvio non sono proprio convincenti, ma nemmeno quelle in corso d’opera. Alla fine contesta (anche giustamente) il gol del 2-2 non concesso dal Var, ma una squadra che ambisce a posizioni altissime non può continuare a subire gol in avvio di gara (ed in quel modo).

MUSSO 5: male male in occasione del terzo gol che (di fatto) chiude il match: Smalling lo anticipa senza problemi per la mancata uscita. Colpevole.

TOLOI 5: non ci siamo anche nel suo caso. Qualche scorribanda in avanti, ma poi dietro soffre parecchio.

PALOMINO 5.5: un po’ meglio rispetto ai compagni di reparto ma comunque insufficiente.

DJIMSITI 5.5: prova una conclusione da fuori che Rui Patricio gli manda in corner, ma dietro non è nemmeno lui convincente e viene sostituito addirittura dopo poco più di mezz’ora (MURIEL 5.5: trova il gol, fortunoso, che riapre il match a fine primo tempo ma nella ripresa sono più gli errori che le cose buone viste).

HATEBOER 5: qualche galoppata interessante e poco altro. Fumoso. (ZAPPACOSTA s.v.: entra a partita ormai compromessa).

FREULER 5.5: anche per lui una giornata con più ombre che lui. Ha bisogno di rifiatare.

DE ROON 5: prima parte nel suo ruolo, poi viene arretrato ma con “licenza” di avanzare. Risultati scarsini.

PEZZELLA 5.5: è sicuramente il minore dei colpevoli, ma oggi qualche passo indietro rispetto a Verona lo ha mostrato anche lui. (MAEHLE s.v.: ingiudicabile).

ILICIC 5.5: qualche numero dei suoi lo fa anche vedere, ma vincono senza dubbio i maggiori palloni persi in maniera piuttosto banale. (MALINOVSKYI 5: Gasp gli affida il compito di spaccar la partita, lui invece delude un po’ tutti).

PASALIC 5.5: anche per lui oggi una giornata sicuramente non indimenticabile. Poco in palla, si nota davvero raramente (MIRANCHUK 5.5: stavolta non gli riesce di esser nuovamente decisivo).

ZAPATA 5.5: probabilmente se fosse stato convalidato il gol del 2-2 parleremmo di tutt’altra valutazione, ma nel complesso perde la sfida con il collega di reparto Abraham sull’altra sponda.




Josip Ilicic: “The greatest showman” di Atalanta-Roma

ATALANTA ROMA JOSIP ILICIC- Un certo Socrate diceva che la meraviglia è un sentimento tipico del filosofo, ma solo perché ancora il calcio e lo sport in generale non erano stati inventati all’epoca.

Ci sono uomini come il nostro Josip Ilicic capaci di farci brillare gli occhi con giocate e gol che cozzano con la ragione umana, e che proprio per questo motivo continuano a stupirci e farci sognare.

Tanto (in realtà dal suo punto di vista poco) è bastato al funambolo sloveno per risolvere il match contro la Roma: 2 assist e un gol che in molti già vedono come un mix tra Maradona, Messi e Ronaldo, ma che in realtà è sempre stato un numero di alta scuola nel repertorio dello showman sloveno.

ATALANTA ROMA 4-1: LO SHOW DI ILICIC

BARNUM NERAZZURRO- Nella prima metà dell’800 l’americano Barnum ha di fatto creato il concetto di “show”, grazie alla messa in scena di spettacoli in cui il pubblico poteva ammirare ciò che cercava da tempo.  L’intrattenitore (poi ufficialmente dichiarato come imbonitore) sapeva come attirare il pubblico con fenomeni da baraccone e numeri da circo in grado di soddisfare ogni richiesta, anche la più bizzarra.

Di converso, negli anni al numero 72 è solo mancata quella continuità che forse avrebbe fatto tacere le malelingue viola, che già lo avevano etichettato come “impostore”.

Non c’è trucco e non c’è inganno: al nostro Josip Ilicic basta un pallone tra i piedi e un campo da calcio per mettere in scena il suo spettacolo, a cui i tifosi nerazzurri e cultori del calcio difficilmente rinunciano. Pochi minuti di pura magia e intrattenimento che fanno galoppare la nostra fantasia, perché la meraviglia ricreata dallo sloveno non può che produrre questi effetti.

Questa è la descrizione perfetta del grande showman, ben disposto a lasciare il palco alle altre comparse, ma il primi a prendere in mano il gruppo nei momenti difficili e trasformare i dubbi e le perplessità iniziali del pubblico in un oceano di applausi.

Proprio come fatto dallo sloveno contro la Roma, ma l’elenco delle performance strappa-applausi è assai lunga (giusto per citarne alcune, poker con il Valencia, doppietta a Dortmund, doppietta al Milan, tripletta al Sassuolo nel 2018).

Esattamente tre anni prima dello show contro i giallorossi nelle sale americane usciva il film “The Greatest showman”, ispirato proprio a Barnum. E chissà che magari non abbia continuato ad ispirare anche il nostro Josip.




Le pagelle di Atalanta-Roma

MURIEL SUBITO DECISIVO, GOLLINI ANCORA UNA VOLTA PROVVIDENZIALE

Partita davvero incredibile quella dei ragazzi del Gasp, autori di un grande secondo tempo che spazza via una Roma che sin li pareva in controllo della situazione: ancora una volta determinanti le parate di Gollini a tener in piedi una Dea che poi straripa guidata dal faro-Ilicic e con un Muriel capace di entrare e siglare dopo pochi secondi il terzo gol.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: passa anche questa settimana trascorsa a parlar di tutto, tranne che di calcio portandosi a casa un pari in casa della Juve e tre punti pesantissimi stasera.

Sveglia la squadra negli spogliatoi dopo un primo tempo un po’ timoroso e ne tira fuori il meglio inserendo un fuoriclasse come Ilicic che, quando è in queste condizioni, fa la differenza contro chiunque.

GOLLINI 7: decisivo tenendo in piedi i suoi a fine primo tempo sulla punizione insidiosissima di Pellegrini e ad inizio ripresa sulla botta dalla media distanza di Veretout. Da li poi la squadra costruisce l’incredibile rimonta che spazza via i giallorossi. Indispensabile.

TOLOI 6.5: spesso proiettato in avanti, è bravo anche in fase di copertura con l’eccezione della sbavatura (collettiva) in occasione del gol subito a freddo.

DJIMSITI 7: ottima partita, nella ripresa poi è spesso proiettato anche lui in avanti e diventa uno spettacolo vederlo insieme a tutti i suoi compagni.

ROMERO 6: ha il “peccato originale” sul gol di Dzeko in quanto è lui il più vicino al bosniaco che va a segno, poi tutto sommato sufficiente anche se viene sostituito ad inizio ripresa poichè ammonito a fine primo tempo. (PALOMINO 7: molto bene in una ripresa dove la squadra è una autentica sinfonia corale).

HATEBOER 6.5: sacrificio e corsa non gli mancano mai, un po’ impreciso nel primo tempo, decisamente meglio nella ripresa.

DE ROON 7.5: sale in cattedra nella seconda parte di gara e disintegra il centrocampo della Roma imponendosi di autorità.

FREULER 7.5: vale quanto detto sopra per il compagno di reparto, sfiora anche il gol che l’ex Ibanez gli nega salvando sulla linea la sua conclusione.

GOSENS 8: un autentico carro armato sulla fascia che macina chilometri e cross, trovandosi al posto giusto nel momento giusto con la testa per colpire e firmare il decisivo sorpasso ai giallorossi (MOJICA s.v.: entra nel finale, si gode la festa con i compagni).

PESSINA 6: oggi meno brillante rispetto alla gara di Torino, ma in un primo tempo comunque non certo ben giocato dai compagni che non lo aiutano molto di conseguenza

(ILICIC 9: signori e signore, rieccolo! Entra, si prende sulle spalle la squadra, dispensa giocate di grande spessore, assist a Zapata per il pareggio e, dulcis in fundo, il bellissimo gol del definitivo 4-1. La migliore risposta sul campo alle tante, troppe ed inutili parole scritte nei giorni scorsi).

MALINOVSKYI 6.5: ci mette lo zampino nell’azione dell’1-1, tuttavia spreca anche diversi palloni che meritavano sicuramente di essere sfruttate meglio. (MIRANCHUK s.v.: dentro anche lui a giochi ormai fatti, si può goder la festa con i compagni).

ZAPATA 7.5: un primo tempo nascosto, nella ripresa dategli un pallone e lui lo trasformerà in oro. Un gran gol, che spacca la traversa e finisce poi in porta che regala il pari ai compagni e segna la svolta del match

(MURIEL 7.5: pronti, via… gol! Entra e va subito a segno nel giro di pochissimi secondi mettendo sempre più in discesa la partita ai compagni. Un grande, e decisivo, impatto sul match).