Tutto in una notte: l’Atalanta aspetta il Napoli per tentare l’assalto alla finale di Coppa Italia.

BERGAMO, ORE 20.45

ALLA DEA SERVE UNA VITTORIA PER CENTRARE LA FINALISSIMA DI MAGGIO

A caccia di un’altra notte storica: l’Atalanta da l’assalto alla seconda finale di coppa Italia negli ultimi tre anni. Per farlo serve però battere il Napoli di Gattuso che, dopo il pari a reti bianche della gara di andata, ha tuttavia a disposizione due risultati su tre: Ilicic e compagni devono pertanto vincere se vogliono staccare il pass per la finalissima di maggio. Non sarà certo facile ma i ragazzi del Gasp vorranno sicuramente provare a regalare ai propri tifosi un’altra serata da sogno dopo le ultime uscite non proprio convincenti di campionato. Una partita che, ci auguriamo, possa regalare grandissime emozioni ai tifosi nerazzurri.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Hateboer ancora out, il Gasp dovrebbe recuperare in extremis Mahele e puntare sulla miglior formazione possibile per cercare l’assalto alla finale. Dietro mancherà lo squalificato Romero, spazio quindi a Palomino al centro della difesa. In avanti Ilicic e Zapata (favorito su Muriel) saranno sostenuti da Pessina alle loro spalle.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata – All: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Hysaj; Elmas, Bakayoko, Zielinski; Lozano, Osimhen, Insigne . All: Gattuso




Atalanta-Napoli 1-0, quando il sogno divenne realtà

2 ottobre 2016: una data forse ancora poco celebrata, ma una tappa che ha segnato la storia recente dell’Atalanta, perché il sogno è diventato qualcosa di impronosticabile.

Erano le 15 di una domenica di ottobre soleggiata, tempo ideale per guardare la Dea allo stadio (l’allora Atleti Azzuri d’Italia), colmo in ogni suo anfratto, per la bellezza di oltre 15mila anime nerazzurre in festa e forse consapevoli che quel giorno qualcosa avrebbe cambiato radicalmente la storia  della Dea.

 Gasperini si era appena insediato sulla panchina nerazzurra, e nonostante la vittoria in trasferta a Crotone gli abbia fatto tirare un sospiro di sollievo per un clamoroso esonero (oggi è così, ma allora tutti noi me compreso volevano il suo esonero),  il Gasp si rigioca nuovamente tutto contro i partenopei.

Dall’altra parte il Napoli di Sarri, destinata in seguito a giocarsi lo scudetto con la Juventus cannibale, e sulla carta una delle peggiori avversarie che il tecnico di Grugliasco potesse affrontare in quel momento, data la criticità del momento.

Ecco il primo segno del cambiamento epocale: data l’assenza di Kessie in mediana (espulso a Crotone), Konko e Spinazzola infortunati, Gasperini decide di affidarsi alla linea verde, buttando nella mischia un imberbe ma talentuoso Mattia Caldara affianco a Toloi e Masiello, inserire in medina Gagliardini e dare fiducia ancora una volta a Petagna , in un tandem d’attacco con Papu Gomez già collaudato in quel di Crotone pochi giorni prima.

Pronti via, sul piano del gioco e delle occasioni create è la Dea a fare il Napoli per una volta, con un gioco fluido e molto aggressivo in fase di non possesso che imbriglia di fatto la formazione partenopea. Papu Gomez sulla fascia sinistra fa quello che vuole, facendo venire un’emicrania al povero Hisaj, incapace di contenere la sua esplosività. Una nuova mentalità che viene subito premiata dalla fortuna: al 9’ l’argentino pennella un cross in area, che viene mancato goffamente da Koulibaly, Ghoulam respinge ma la palla finisce tra i piedi di Petagna che a due passi da Reina insacca.

Ecco la seconda folata del vento del cambiamento, con una rete che perdurerà  fino al 90’, quando l’arbitro fischierà la fine, sancendo così l’inizio ufficiale dell’età Gasperiniana, arrivata oggi al suo culmine con la semifinale di Champions sfiorata e con una squadra che finché avrà consapevolezza dei propri mezzi, non potrà far altro che superare i suoi limiti.




Le pagelle di Atalanta-Napoli

PASALIC RUGGISCE, IL PAPU REGALA L’ENNESIMO ASSIST

Diventa sempre più piacevolmente difficile trovare difetti ad una squadra che pare una vera e propria macchina da calcio pronta a regalare gioie a non finire ai propri tifosi: il Pasalic di oggi nella sua posizione ideale è perfetto come giocate e anche per il gol che sblocca il match frutto dell’ennesimo assist del Papu. Bene anche la difesa che oggi non concede gol ad un avversario molto rognoso come il Napoli. Nel finale esordio in serie A anche per Sutalo.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: per centrar il record di vittorie consecutive, oggi la sua Atalanta stupisce per intelligenza e capacità di saper aspettar l’avversario senza esporsi troppo. Nella ripresa da la sterzata vincente in avvio con quell’uno-due che manda al tappeto i sogni di rimonta Champions del Napoli e poi gestisce con ordine subendo anche poco. Giù il cappello!

GOLLINI 6.5: un liscio nel finale salvato dal fuorigioco di Milik per il resto anche un paio di interventi importanti.

TOLOI 6.5: bene, una partita fatta di solidità e attenzione oltre ad una discreta chance fallita nel primo tempo. (SUTALO s.v.: esordio in serie A per lui in una giornata davvero speciale per lui ed i compagni)

CALDARA 6.5: buona fase di copertura e spesso presente anche in qualche tentativo in zona offensiva (PALOMINO 6.5: uno spezzone di partita anche per lui, bene nonostante non fosse al meglio).

DJIMSITI 7: bravo, non era facile dopo le incertezze di Udine, e invece gioca una partita decisamente positiva (HATEBOER s.v.: dentro nel finale).

CASTAGNE 7: fa il bello ed il cattivo tempo ed avvia l’azione che porta al raddoppio

DE ROON 7: una diga la in mezzo che concede veramente le briciole agli avversari. Bravo!

FREULER 7: anche lui ruggisce, specie nella ripresa dopo un primo tempo un po’ timido. Prestazione maiuscola nella seconda parte del match.

GOSENS 7.5: firma il gol che da ancor più slancio ai suoi come ciliegina sulla torta di una prestazione super, l’ennesima del tedesco.

GOMEZ 7: assist vincente numero quindici in questa stagione: un altro record a cui magari in pochi fanno caso ma che rende l’idea dell’importanza straordinaria di questo giocatore (MURIEL s.v.: pochi minuti di gara per lui).

PASALIC 7.5: torna al suo posto ed i risultati si vedono. Può muoversi e spaziare con maggior libertà ed è pronto al posto giusto nel momento giusto al momento del cross del Papu che manda con la testa alle spalle di Meret (TAMAZE s.v.: ultimi scampoli di partita per il ragazzo).

ZAPATA 7: oggi non va a segno come ci ha abituato, ma è bene osservare sempre la sua partita. Trovarlo spesso a dar una mano ai compagni in fase di copertura rende bene l’idea della crescita continua di questo ragazzo.




L’Atalanta sgretola un altro record: Napoli K.O., settima vittoria consecutiva!

SERIE A, VENTINOVESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 2-0: SUPERMARIO E GOSENS STENDONO GATTUSO

Sette vittorie consecutive: l’Atalanta frantuma un altro suo record nemmeno troppo vecchio (firmato dalle gestioni Colantuono ed eguagliato da Gasperini al suo primo anno in nerazzurro) ed inanella un filotto di sette successi consecutivi, pronto ovviamente ad esser ritoccato in meglio nelle prossime partite e lo fa con una prestazione dapprima attenta e poi pronta a colpire al posto giusto ed al momento giusto senza neppure (udite, udite) subire gol: il Napoli va al tappeto dopo un primo tempo in cui le contendenti paiono non voler pungersi a vicenda ma con una ripresa dove la Dea regola i partenopei in dieci minuti: prima con il colpo di testa di Pasalic in avvio, poi con il raddoppio di Gosens. Poi il Napoli prova a rialzar la testa ma senza la giusta lucidità per riuscire a graffiare una squadra che continua a vincere e regalare gioie e sorrisi ad una città che mai come in questo momento se lo merita.

Bergamo: la prima contro la seconda nel girone di ritorno, i gol a grappoli della Dea contro la concretezza del Napoli che con la cura-Gattuso ha ritrovato spirito e carattere oltre ad aver vinto la coppa Italia in finale con la Juve: insomma l’ennesimo terzo grado per la Dea dello stregone-Gasp che proverà a consolidar ancor di più il suo piazzamento Champions tentando magari di centrare quella settima vittoria consecutiva in campionato che sarebbe un nuovo record per la società orobica da andare a inserire nelle numerosissime pagine recenti del libro dei sogni nerazzurro.

ILICIC ANCORA IN PANCHINA: Gasperini recupera il Papu Gomez, che aveva preso una botta in allenamento mentre in difesa non ha Palomino (al suo posto Djimsiti) mentre non riposa Duvan Zapata, che è ancora titolare mentre in mezzo c’è De Roon con Pasalic avanzato a supporto dei due davanti ed Ilicic parte invece in panchina. Nel Napoli scioglie i dubbi della vigilia Gattuso e Mertens vince il ballottaggio con Milik in avanti con l’ex Inter Politano e Insigne, ed a centrocampo torna titolare Zielinski.

PARTITA A SCACCHI: dopo il minuto di silenzio osservato sullo scorrere delle note di “rinascerò, rinascerai” il match prende il via su ritmi decisamente lenti e con le due squadre che sembrano studiarsi a vicenda senza però tentare di far male l’una all’altra sin da subito. Al quarto d’ora il Papu prova a prendersi la scena provando la conclusione dalla distanza trovando l’opposizione di Ospina che manda in corner. Il portiere del Napoli è poi sfortunato poco prima della mezz’ora quando si taglia durante uno scontro di gioco ed è costretto ad uscire applaudito da compagni di squadra e avversari con Meret che entra al suo posto.

POCHE EMOZIONI: decisamente poche le emozioni del primo tempo, l’equilibrio regna sovrano tra due squadre che sembrano rispettarsi a vicenda senza però cercar di colpirsi e farsi male e l’inevitabile conseguenza è che il primo tempo si chiude con uno scontatissimo 0-0 dopo quattro di recupero.

PASALIC-GOSENS, LA DEA RIPARTE COL TURBO!: nessun cambio durante l’intervallo da parte del Gasp che però deve aver dato la carica ai suoi che ripartono con un piglio diverso ed al terzo la musica cambia: il Papu sgomma via e crossa in area per la testa di Pasalic, tutto solo e libero di battere Meret e portar la Dea sull’1-0. I nerazzurri volano sulle ali dell’entusiasmo dopo aver sbloccato il match, nemmeno cinque minuti ed ecco il raddoppio firmato da Gosens che colpisce con un bel diagonale all’interno dell’area dopo una bella azione atalantina che vale il 2-0!

NAPOLI CI PROVA MA SENZA PUNGERE: messo all’angolo con un uno-due terribile dei nerazzurri, il Napoli prova a scuotersi e appena prima del quarto d’ora Gollini è fondamentale in uscita su Lozano; poi al ventitre è Fabian Ruiz a far venir i brividi ai tifosi nerazzurri con una conclusione che finisce fuori di un soffio. Nel frattempo il Gasp inizia con i cambi inserendo Palomino per Caldara, mentre i minuti scorrono e a dieci dalla fine Gollini la fa grossa respingendo una conclusione da fuori e regalando palla a Milik che segna, ma in fuorigioco.

SETTE VOLTE DEA, E’ RECORD!!!: scorrono i minuti e l’Atalanta inizia a veder la linea del traguardo dell’ennesima grande impresa, con il Napoli che a sua volta inizia ad alzar bandiera bianca: così nel finale il Gasp può inserir diversi giocatori, da Hateboer per Djimsiti fino al Muriel, Tamaze e Sutalo (esordio in serie A per lui) al posto rispettivamente di Gomez, Pasalic e Toloi. Quattro minuti di recupero e per l’Atalanta è tempo di festeggiar un nuovo record: sette vittorie consecutive in serie A, sgretolato il record che fu della Dea di Colantuono (e anche del primo anno di Gasperini) che diventano nove se si considerano anche le due gare di Champions con il Valencia. Questi ragazzi ormai ci lasciano ogni partita di più senza parole: Bergamo e la sua gente può continuare così a sognare e sorridere, cosa per nulla scontata visti gli ultimi mesi da cui siamo reduci un po’ tutti noi. Grazie di cuore ragazzi!!!

IL TABELLINO:

ATALANTA-NAPOLI 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 2′ st Pasalic (A), 13′ st Gosens (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi (44′ st Sutalo), Caldara (27′ st Palomino), Djimsiti (36′ st Hateboer); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez, Pasalic (44′ st Tameze); Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Bellanova, Czyborra, Da Riva, Ilicic, Colley, Muriel – Allenatore: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina (30′ pt Meret); Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Demme (28′ st Lobotka), Ruiz, Zielinski; Politano (28′ st Callejòn), Mertens (12′ st Lozano), Insigne (13′ Milik) – A disposizione: Karnezis, Luperto, Ghoulam, Manolas, Hysaj, Elmas, Younes – Allenatore: Gattuso

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 2-2 – partita disputata a porte chiuse – ammoniti: Toloi (A); Mario Rui (N) – recuperi: 4′ p.t. e 4′ s.t.




Arriva il Napoli, l’Atalanta va a caccia della settima meraviglia

BERGAMO, ORE 19.30

ZAPATA-INSIGNE E’ LA GRANDE SFIDA DEL GOL

Dopo il successo di Udine, l’Atalanta delle meraviglie torna nuovamente in campo questa sera nella giornata conclusiva della ventinovesima di serie A aspettando a Bergamo il Napoli di Gattuso. I nerazzurri continuano la caccia a punti pesanti per metter sempre più al sicuro il quarto posto in classifica ma nel match odierno vanno a caccia di un nuovo record di vittorie consecutive in campionato: eguagliato quello di sei successi (già riuscito in precedenza alla Dea targata Colantuono e poi anche all’attuale tecnico Gasperini) di fila, una vittoria contro i partenopei segnerebbe una nuova pagina di storia da parte dei nostri ragazzi. Occhi però al Napoli, che nel girone di ritorno ha collezionato un solo punto in meno della Dea e che cercherà il colpaccio per alimentare ancora qualche speranza di quel posto in Champions attualmente occupato da Gomez e compagni con dodici punti di margine sui campani. Un’altra grande serata di gol ed emozioni pare attenderci, prepariamoci a gustarcela al meglio: forza ragazzi!!!!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out Palomino in difesa, scelte quasi obbligate dietro per il tecnico nerazzurro che conferma i tre che hanno iniziato il match di Udine mentre Castagne pare favorito su Hateboer in corsia con Pasalic avanzato a supporto del Papu e Zapata mentre ancora panchina per Ilicic non ancora al meglio.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-5-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez, Pasalic; Zapata – All.: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Demme, Zielinski; Politano, Mertens, Insigne – All.: Gattuso




Le pagelle di Atalanta-Napoli

LA DIFESA BALLA, MA ZAPATA E’ IN CRESCITA

Al di la del risultato finale, la prova con il Napoli conferma le difficoltà di una difesa che già ad Empoli aveva dimostrato di non aver più la sicurezza di un tempo: anche oggi sui due gol incassati sono ampie le responsabilità del pacchetto arretrato nerazzurro le cui lacune pesano in maniera pressochè decisiva sul risultato finale. Davanti invece arriva la nota positiva: Zapata sa tirar sul la squadra in avanti ma anche segnare, e questo è sicuramente un ottimo viatico per il futuro.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5.5: anche oggi ci lascia qualche perplessità con il cambio Rigoni-Valzania, proprio nel momento in cui l’argentino pareva aver carburato ed era reduce da un paio di discrete giocate; la squadra a quel punto arretra ulteriormente e viene poi punita nel finale. 

BERISHA 6: prende due gol, ne salva un terzo nel finale. Tuttavia nell’occasione del secondo gol la difesa ha forti responsabilità ma anche lui non pare impeccabile.

MASIELLO 5: va in bambola su entrambi i gol del Napoli continuando così il suo periodo decisamente poco positivo. Si rifarà.

PALOMINO 5.5: anche per lui diverse responsabilità in occasione del gol decisivo degli ospiti. Purtroppo era a corto di energie e lo si è visto.

MANCINI 5.5: non commette grossi errori ma anche lui non riesce a trovare mai qualche spunto dei suoi anche in fase offensiva (TUMMINELLO s.v.: entra nel finale, non riesce a trovar il guizzo giusto).

GOSENS 6.5: parte dai suoi piedi il cross che poi arriva a Zapata per il momentaneo 1-1. uona complessivamente la sua partita.

FREULER 6: più vivace nella ripresa dopo un primo tempo abbastanza sottotono. Sufficiente.

DE ROON 6.5: bene, prova di personalità e qualità, tra i migliori oggi in campo dei nostri.

HATEBOER 6: fase di spinta minore oggi, un po’ in difficoltà nella prima parte del match, meglio nella ripresa.

RIGONI 6: primo tempo abbastanza apatico, poi nella ripresa mette il turbo in un paio di occasioni ma viene poi sostituito sul più bello. Peccato. (VALZANIA 5.5: ingresso difficile, un po’ spaesato e con un paio di palloni persi decisamente pericolosi. Da rivedere).

GOMEZ 5.5: partita a ritmo alternato, si accende a tratti nella ripresa ma poi cala vistosamente nel finale quando serviva recuperare il match.

ZAPATA 7: senza dubbio il più positivo oggi: gol a parte il suo supporto in attacco è veramente importante, una volta accentrato in area trova anche il punto dell’illusorio 1-1. Bene.




L’Atalanta non fa i conti con Milik: vince il Napoli, la Dea si ferma ancora.

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-2: IL POLACCO ENTRA E LA DECIDE NEL FINALE

Niente da fare, l’Atalanta è costretta al secondo stop consecutivo: i nerazzurri cedono nel finale al Napoli per la seconda partita di fila non vanno a punti. Peccato, perchè il match era iniziato subito in salita con il gol a freddo di Ruiz ma i ragazzi del Gasp erano riusciti a rimetterlo in piedi nella ripresa con il gol di Zapata al decimo; poi la partita è calata di intensità e le occasioni sono state davvero poche fino al gol a cinque dalla fine del polacco Milik, appena entrato in campo, che consente agli ospiti di vincere al Comunale. I nerazzurri restano così a quota diciotto punti in classifica e domenica saranno di scena a Udine contro i friulani.

Bergamo: dopo una settimana ricca di (inutili) polemiche finalmente si gioca: e stasera la partita è di quelle importanti perchè il Napoli arriva a Bergamo con l’intenzione di non fermarsi e, di contro, l’Atalanta vuol dimenticar in fretta l’orrenda prova di Empoli e cercare di riprendere il cammino verso le zone nobili della classifica. Comunque andrà ci sarà insomma da divertirsi per un match che si annuncia ricco di emozioni.

L’ORA DEL RAYO: l’assenza di Ilicic per squalifica obbliga mister Gasperini a far affidamento su Emiliano Rigoni che viene inserito in avanti insieme al Papu e Zapata: per il giovane argentino è la grande occasione per dimostrare il suo valore. Dietro invece tocca a Mancini per Toloi con Palomino e Masiello. Nel Napoli occhio al grande stato di forma di Mertens con Insigne in avanti con Albiol che recupera in extremis ed è in campo.

RUIZ LA SBLOCCA SUBITO: splendida la cornice di pubblico all’ingresso delle due squadre in campo, con il match che inizia dopo il minuto di silenzio dedicato all’ex nerazzurro Nielsen recentemente scomparso. Un minuto e spiccioli di gioco e il Napoli passa subito in vantaggio: brutto posizionamento della difesa nerazzurra sulla ripartenza di Insigne che offre un pallone perfetto per Fabian Ruiz che deve solo battere Berisha per portare gli ospiti sull’1-0.

DEA SPUNTANTA, NAPOLI PERICOLOSO: il gol incassato a freddo scombina i piani di un’Atalanta che prova però a reagire: all’undicesimo ci prova Gomez dalla distanza, palla colpita troppo d’esterno: nessun problema per il portiere del Napoli che lascia spegnere la conclusione sul fondo. Sette minuti dopo da un rinvio sbagliato di Ospina, Freuler recupera palla e prova a servire Zapata in profondità: l’attaccante viene anticipato da Mario Rui che recupera la posizione e manda in corner. Al ventesimo occasione da ambo le parti quando da un angolo per i nerazzurri, nasce una mischia, ma nessuno riesce a calciare verso la porta del Napoli che riparte subito ancora con Insigne che serve Fabian Ruiz e stavolta l’attaccante tenta il tocco a sorpresa che non inganna Berisha. 

RIGONI-PAPU, NON VA: ultima parte del primo tempo con ospiti ancora pericolosi con Insigne abile a tagliare completamente la difesa nerazzurra, Berisha esce alla disperata e l’attaccante azzurro manda fuori di poco. A tre dalla fine una bella combinazione tra Rigoni e il Papu manda quest’ultimo alla conclusione ma con mira imprecisa. Ultimi sussulti di un primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero con gli ospiti avanti di un gol.

ANCORA UNA VOLTA DECISIVI GLI ERRORI DIFENSIVI DI UNA DEA MOLTO INCERTA DIETRO NELLE ULTIME DUE GARE

RIPRESA, CI PENSA ZAPATA: 1-1!: nessun cambio durante l’intervallo da parte del Gasp anche se la sua Atalanta pare entrare in campo con un piglio diverso e al primo minuto Zapata è autore di un’ottima iniziativa con la palla che poi arriva a Freuler che conclude a colpo quasi sicuro ma con la difesa del Napoli che riesce a salvarsi; poi Rigoni dialoga con il Papu ai lmiti dell’area ed il secondo prova la conclusione peccando però di mira e mandando alto. La Dea però pare aver un piglio decisamente diverso e al decimo trova il pari: cross di Gosens in area, testa di Hateboer per Zapata che, a un metro da Ospina, controlla e mette nel sacco il gol del meritato 1-1 dei nerazzurri.

MILIK, CAMBIO DECISIVO: il pareggio rende ancor più alto il ritmo della partita con le due squadre che non nascondono la loro voglia di vincere anche se la stanchezza affiora sempre più da ambo le parti con il passare dei minuti: a cinque dalla mezz’ora il Gasp decide di richiamare Rigoni in panchina inserendo il giovane Valzania in campo; al trentesimo occasione per il Papu che stoppa la palla invece di calciare al volo e si fa anticipare dalla difesa ospite. La partita pare ormai incanalata sulla via del pareggio ma invece è nel finale che il Napoli trova ancora le forze per spingere e trovare il gol-partita a cinque dalla fine quando il neo-entrato Milik manda al bar mezza difesa nerazzurra e trova un bel sinistro che batte Berisha: 2-1 per gli ospiti, i giochi sono fatti.

DEA A TERRA: già, perchè negli scampoli finali che restano del match i nerazzurri non hanno più le forze per tentare un assalto vincente: entra anche Tumminello per Mancini e, nel secondo dei quattro di recupero concessi, proprio l’ex giocatore del Crotone è anticipato di un nulla da un difensore al momento di ricevere un pallone spiovente in area. Troppo poco, alla Dea anche oggi restano solo rimpianti per un match che, con un po’ più di attenzione, si poteva portar a casa con un risultato positivo, e ancora zero punti in cascina per la seconda partita consecutiva. Testa bassa e lavorare, c’è poco altro da aggiungere.

IL TABELLINO: