Natale è lontano ma l’Atalanta è in vena di regali: e il Milan non perdona una Dea in confusione

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 2-3: DI ZAPATA E PASALIC I GOL DELLA DEA

Non ci siamo: e il risultato finale non inganni. Il Milan poteva vincere con ampio margine e solo un paio di episodi nel finale ci hanno quasi clamorosamente rimessi in pista: l’Atalanta perde e lo fa male contro il Milan che sfrutta al meglio due clamorosi regali di Musso in avvio e di Freuler che valgono i primi due gol rossoneri di Calabria e Tonali. Nella ripresa il Gasp cambia, ma sono sempre i rossoneri a comandar il gioco e far tris con Leao; nel finale, Zapata su rigore e Pasalic in pieno recupero riaprono clamorosamente un match che però finisce con una sconfitta (la seconda stagionale) per la Dea.

Bergamo: faccia a faccia col Diavolo, la Dea prova a chiudere al meglio la sua settimana iniziata dal pari con l’Inter a San Siro di sabato, proseguita con il successo sullo Young Boys in Champions e che culmina stasera con il match contro il Milan. Uno scontro tra due squadre ambiziose, con i rossoneri che hanno iniziato bene in campionato, meno in Europa dove hanno sin qui collezionato solo sconfitte che però non devono ingannare: i ragazzi di Pioli giocano un ottimo calcio e saranno un avversario tosto per la Dea in un match che annuncia spettacolo ed emozioni.

ANCHE TOLOI OUT: altri problemi per il Gasp che all’assenza di Gosens per circa due mesi perde nel riscaldamento anche Toloi: spazio così dietro a Palomino insieme a Demiral e Djimsiti mentre in mezzo Maehle prende il posto di Gosens insieme a Zappacosta sulla fascia con Zapata davanti supportato da Pessina e Malinovskyi. Nel Milan, c’è l’ex Kjiaer in difesa e Kessie in mezzo con Rebic unica punta sostenuto dietro da Diaz e Leao.

MUSSO-SCHOCK, CALABRIA FA 1-0: non c’è il pienone allo Stadium ma è buono il colpo d’occhio all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via e dopo trenta secondi si fa subito incredibilmente in salita per la Dea: azione subito veloce del Milan con Hernandez che apre per Calabria che conclude in area, Musso respinge malissimo e regala di fatto nuovamente il pallone al giocatore del Milan che mette dentro il facile 1-0.

REAZIONE-DEA, MA MAIGNAN LE PRENDE TUTTE: colpita a freddo, la squadra del Gasp prova subito a reagire: all’ottavo bella azione da Zappacosta per De Roon che conclude ma con mira imprecisa. Poi al tredicesimo Tomori salva sulla linea una conclusione in area di Malinovskyi dopo la bella discesa di Zapata. Poi appena prima del ventesimo il portiere ospite Maignan è autore di due parate decisive: prima sulla conclusione di Zappacosta e, sul corner successivo, sul colpo di testa di Zapata che pareva destinato in fondo al sacco. La fortuna non è certo amica della Dea in questa partita, al ventitre Pessina si fa male in uno scontro di gioco in area rossonera e deve uscire in barella: Gasp inserisce un po’ a sorpresa Pezzella al suo posto.

FOLLIA-FREULER, RADDOPPIA TONALI: nel finale, l’Atalanta ci mette ancora più del suo per complicarsi la vita quando Freuler al trentanovesimo perde clamorosamente palla regalandola a Tonali che vola da solo verso la porta e supera Musso in uscita: 2-0 per gli ospiti in un primo tempo che si chiuderà sul medesimo risultato dopo due minuti di recupero e con i nerazzurri che escono a testa bassa dal campo.

RIPRESA, SUBITO KOOP IN CAMPO: si ricomincia dopo il riposo con subito una novità in campo per i nerazzurri, Koopmeiners prende il posto di Demiral in campo per mettere più uomini a centrocampo e provare la rimonta. Al settimo Malinovskyi ci prova direttamente da calcio di punizione, pallone però che finisce a lato. Al decimo entrano anche Ilicic e Muriel al posto di Malinovskyi e Maehle con il Gasp che prova il tutto per tutto.

LEAO FA TRIS, ZAPATA ACCORCIA SU RIGORE: l’Atalanta le prova un po’ tutte ma alla fine deve ringraziare (stavolta si) Musso se il match resta ancora quanto meno in discussione: il portiere argentino al dodicesimo è decisivo su Saelemaekers di testa che sfiora il tris per i rossoneri. Il terzo i rossoneri lo segnano tre minuti dopo la mezz’ora con Leao che, su assist di Theo Hernandez, mette all’incrocio dei pali. Il risultato pare in ghiaccio per i rossoneri, ma la Dea ha un sussulto d’orgoglio a sette dalla fine quando segna il gol della bandiera grazie al Var per un mani di un difensore milanista dentro l’area su tiro di Zappacosta; così Zapata dal dischetto fa 1-3.

PASALIC FA 2-3, MA ORMAI E’ TARDI: entra anche Pasalic per Freuler e, pare incredibile, al terzo dei quattro di recupero proprio il croato riceve da Zapata e mette dentro l’incredibile gol che accorcia ulteriormente sul 2-3. Non ci sarà comunque più tempo per poter provare a rimettere in piedi una partita che comunque l’Atalanta non avrebbe onestamente meritato di pareggiare. Questa pausa arriva a tempo debito per consentir al Gasp di poter riordinare le idee e cercar di trovare la giusta quadra di una squadra che, ad oggi, è ancora lontana parente di quella che lo scorso anno incantava e sopratutto divertiva.

IL TABELLINO:

ATALANTA-MILAN 2-3 (primo tempo 0-2)

RETI: 1′ Calabria (M), 42′ Tonali (M), 78′ Leao (M), 86′ Zapata (A), 94′ Pasalic (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti, Demiral (46′ Koopmeiners), Palomino; Maehle (56′ Muriel), De Roon, Freuler (87′ Pasalic), Zappacosta; Pessina (24′ Pezzella), Malinovskyi (56′ Ilicic); Zapata – All.: Gasperini

MILAN (4-2-3-1): Maignan, Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez (80’ Ballo-Touré); Tonali (80’ Bennacer), Kessié; Saelemaekers, Diaz (74′ Messias), Leao (90′ Pellegri), Rebic – All.: Pioli

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: spettatori: 12mila circa – ammoniti: De Roon (A), Brahim Diaz, Tomori, Messias, Leão (M) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.

foto di copertina di Sportmediaset.it




Atalanta, una serata col Diavolo prima della sosta: arriva il Milan, altro scontro diretto per la Dea

ROSSONERI TOSTI, SERVE UNA PROVA DA GRANDE ATALANTA

Il pari di San Siro una settimana fa sullo sfondo e la bella vittoria in Champions sullo Young Boys di mercoledì: resta l’ultimo tassello all’Atalanta del Gasp per chiudere il cerchio prima della seconda sosta per le nazionali di questo avvio di stagione, forse il più complicato di tutti. Il Milan di Pioli, che sta ben impressionando in questo avvio di stagione e che rappresenta sicuramente una delle realtà più forti di questo primo scorcio di campionato: allo Stadium questa sera si annuncia una grande partita tra due squadre che non rinunciano mai a giocare e proveranno a vincerla giocandola sul filo dell’equilibrio fino all’ultimo. Serve un ultimo sforzo ai ragazzi del Gasp, una partita ad altissima concentrazione contro un avversario che concede pochissimi margini di errori. Lo spettacolo insomma pare garantito.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: diverse le tentazioni del Gasp prima della sfida ai rossoneri, a cominciare da dietro dove uno tra Djimsiti e Palomino è in lotta per una maglia da titolare mentre in mezzo sulle fasce scelte obbligate con Zappacosta e Maehle mentre in avanti Zapata punto fisso con Pessina e Malinovskyi favoriti su Pasalic ed Ilicic.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta, De Roon, Freuler, Maehle; Pessina; Malinovskyi, Zapata – All.: Gasperini

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, T. Hernandez; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, B. Diaz, Leao; Rebic – All.: Pioli

ARBITRO: Di Bello di Brindisi




Zitti e buoni: questa Atalanta non potrà mai deluderci

“Zitti e buoni”, un titolo molto azzeccato per chi alla vigilia della sfida con il Milan ha voluto trovare complotti inesistenti, compresi alcuni tifosi forse ancora con gli occhi iniettati di sangue e che gridavano vendetta dopo la cocente sconfitta in Coppa Italia.

E parla, purtroppo certa gente parla, e non sa di cosa parla, se veramente pensa che la Dea si potesse tirare indietro per vendetta o per storico astio nei confronti della Vecchia Signora.

Anche il sottoscritto ci credeva tanto che potevamo fare l’ennesimo salto record in campionato, con un secondo posto all’altezza e una fila di altri limiti numerici da infrangere, ma la strada si è rivelata più in salita del previsto.

Le motivazioni del Milan e il conseguente calo psicofisico di fine stagione ha indirizzato il match verso un epilogo senza storie, ma si tratta di una sconfitta indolore e che come tale già da oggi in pochi ricorderanno con rabbia.

La “smotorata” nel prepartita e il saluto della squadra dagli spalti della Curva Nord ci hanno ricordato di quanto siamo sì, fuori di testa, ma diversi dalla maggior parte degli altri tifosi rancorosi e mai accontentabili.

Non sarà di certo una finale di Coppa Italia persa e un secondo posto mancato in campionato a rovinare l’ennesimo cammino straordinario fatto quest’anno, perché le soddisfazioni per alcuni obiettivi raggiunti valgono molto di più di certi trofei placcati d’oro.

Finché ci saranno 11 cuori pulsanti dietro a questa magli dai colori così magici, non ci sarà sconfitta nel cuore di chi lotta, ma soprattutto non ci potrà essere delusione. E tutti gli altri conviene stare zitti e buoni.




Le pagelle di Atalanta-Milan

SQUADRA SCARICA, SOLO ZAPATA SFIORA IL GOL

Sipario sul campionato con sconfitta per una Dea che chiude al terzo posto con una prova decisamente non delle migliori. Pochi all’altezza delle normali prestazioni abituali oggi: Zapata ci prova, mentre Maehle stecca sulla fascia e i cambi del mister non portano agli effetti sperati nel finale.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6: difficile tenera alta la concentrazione dopo mercoledì sera ed in una partita che contava davvero solo per la statistica. Fa quel che può, azzardando nel finale quando probabilmente era un po’ troppo tardi. Chiude un po’ così una stagione in cui comunque ha firmato l’ennesimo capolavoro per la Dea. Applausi.

GOLLINI s.v.: praticamente inoperoso per tutto il match, incolpevole sui due rigori imparabili di Kessie.

TOLOI 6: una partita senza troppi affanni ma senza nemmeno acuti (PALOMINO s.v.: dentro nel finale).

ROMERO 6: qualche incertezza e qualche rischio di troppo ma tutto sommato sufficiente.

DJIMSITI 5: il più incerto tra quelli la dietro. Chiude con una serata-no.

MAEHLE 5: colpevole sul rigore che sblocca un match sin li bloccatissimo (PASALIC 5.5: entra senza incidere).

DE ROON 5: perde la testa nel finale facendosi cacciare a gara ormai andata. Un peccato.

FREULER 5.5: meno brillante del solito anche lui, salterà la prima della nuova stagione in quanto ammonito e in diffida. (MIRANCHUK s.v.: entra nel finale).

GOSENS 5.5: anche lui piuttosto stanco, ci mette la manona nel finale che costa il secondo penalty ai rossoneri.

MALINOVSKYI 5.5: finisce anche lui col fiato corto una stagione in cui, nella seconda parte, si è preso sulle spalle la squadra trascinandola al traguardo-Champions.

PESSINA 5.5: pochi palloni giocati nella metà partita giocata. (MURIEL 5.5: una punizione fuori di poco, una conclusione anch’essa che esce di un niente e poco altro…)

ZAPATA 6: alla fine è il suo il pallone più pericoloso della Dea questa sera. Diagonale velenoso in area rossonera nella ripresa fuori di un nulla. Un po’ pochino…




Atalanta scarica e stanca, ma terza e felice. Due rigori mandano in Champions anche il Milan.

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 0-2: DECIDONO DUE PENALTY DELL’EX KESSIE

Una sconfitta per chiudere una stagione comunque da incorniciare: l’Atalanta chiude stanca e con il fiato corto una settimana certamente non indimenticabile tra sconfitta nella finale di coppa e questa sera dove il Milan vince a Bergamo e soffia all’ultima curva il secondo posto ai nerazzurri grazie ad una doppietta su rigore (uno per tempo) dell’ex Kessie. La squadra del Gasp ci prova facendo più gioco ma con poche conclusioni degne di nota; nella ripresa un diagonale velenosissimo di Zapata sfiora il pari ma poi i nerazzurri faticano a rendersi pericolosi. La Dea chiude così terza in classifica, per il terzo anno di fila e può iniziar così a pianificare al meglio il futuro che, tutti ci auguriamo, continui ad essere roseo e con la voglia di migliorarsi sempre di stagione in stagione.

Bergamo: Le due facce di una stagione comunque da incorniciare per la Dea questa sera passano attraverso i piedi di un ex che fa chiudere i nerazzurri con una sconfitta indolore questo campionato e regala al Milan il ritorno in Champions dopo otto anni. Al Gewiss Stadium comanda soprattutto Kessie, autore dei due rigori vincenti ma autore in generale di una prestazione davvero importante. L’Atalanta lascia il campo nervosa e arrabbiata, e c’è da capirla. Non è stato un granché come settimana: prima la sconfitta in finale di Coppa Italia, poi questa che fa male perché infrange il sogno del secondo posto. Sarebbe stato il piazzamento migliore nella storia del club. Questo ovviamente non cancella l’ennesima stagione meravigliosa della Dea, che rinnova la tessera nel club delle big.

GASP RILANCIA MAEHLE: il Gasp ne cambia due rispetto alla sfortunata finale di coppa persa mercoledì inserendo Djimsiti al posto di Palomino e in fascia Maehle al posto di Hateboer mentre davanti c’è ancora il solo Zapata con Pessina e Malinovskyi a suo supporto. Nel Milan mancano invece Ibra e Rebic con allora Pioli che punta su Leao davanti con l’ex Kessie in mezzo e Diaz ad inventare gioco con Theo Hernandez pronto a duellare con Gosens sulla fascia.

SI PARTE, LA DEA CI PROVA: si parte dal minuto di raccoglimento per ricordare i quattordici morti (accertati ad ora) della tragica caduta della funivia di Stresa di questo primo pomeriggio: morire così è davvero drammatico e ingiusto. Poi il match, con la gara che comincia con i nerazzurri ad impostare il gioco ed i rossoneri che contengono ma davanti non riescono tuttavia ad impensierire Gollini.

RIGORE SU HERNANDEZ, KESSIE LA SBLOCCA: la partita non decolla e le emozioni sono davvero merce rara in questo primo tempo dove la tensione rossonera ed una Dea apparsa un po’ scarica non hanno consentito allo spettacolo di avere la meglio. Al quarantesimo però il match cambia faccia quando Theo Hernandez viene atterrato in area da Mahele, intervento dubbio, ma l’arbitro concede il penalty: l’ex Kessie non sbaglia dal dischetto e porta avanti il Milan proprio a pochi istanti dal termine di un primo tempo che si chiuderà dopo un minuto di recupero e con gli ospiti avanti di un gol.

RIPRESA, SUBITO MURIEL: dopo l’intervallo il Gasp prova la scossa inserendo subito Muriel al posto di Pessina con il match che riparte con leggero ritardo per attendere la contemporaneità con gli altri campi dove Milan, Juve e Napoli si giocano i due posti in Champions rimanenti per far compagnia a Dea ed Inter. All’undicesimo Zapata ha una buona palla in area e conclude con un diagonale che esce fuori di un niente; poi ci prova anche Muriel su punizione ma con mira ampiamente imprecisa qualche minuto più tardi.

LEAO CENTRA IL PALO: quando esce dal guscio però il Milan è pericolosissimo, come al ventitreesimo quando una percussione di Leao in contropiede porta alla conclusione del giocatore rossonero che centra il pieno il palo a Gollini battuto. L’Atalanta risponde al venticinque con una conclusione a giro di Muriel che esce sul fondo di poco, poi il Gasp inserisce negli ultimi dieci minuti anche Pasalic al posto di un Maehle oggi non certamente impeccabile.

FINALE NERVOSO, ALTRO RIGORE E KESSIE FA 2-0: nel finale il Gasp si gioca gli ultimi cambi con Freuler e Toloi che lasciano il campo per Miranchuk e Palomino con il tentativo di dar l’assalto al possibile gol del pari, ma è il nervosismo a far da padrone: nel primo dei quattro minuti di recupero, altro rigore per il Milan quando Gosens tocca con un braccio una conclusione in area nerazzurra. De Roon perde la calma e va a spintoni con Krunic rimendiando così il cartellino rosso. Dal dischetto va ancora Kessie che con freddezza realizza il penalty che chiude i giochi: il Milan vince, si prende il secondo posto ai danni di una Dea apparsa davvero stanca e ancora probabilmente ferita dalla bruciante sconfitta di mercoledì che chiude però terza in classifica per la terza (gioco di parole) stagione consecutiva. Al netto di una ultima settimana non certamente indimenticabile, a questi ragazzi non si può far altro che dedicare il nostro più sentito grazie per un’altra stagione da incorniciare.

IL TABELLINO:

RETI: 40′ su rig. e 93′ su rig. Kessie (M)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi (87′ Palomino), Romero, Djimsiti; Maehle (80′ Pasalic), De Roon, Freuler (87′ Miranchuk), Gosens; Malinovskyi, Pessina (46′ Muriel); Zapata. A disposizione: Rossi, Sportiello, Caldara, Ruggeri, Sutalo, Ilicic, Lammers – Allenatore: Gasperini

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer (62′ Krunic), Kessie; Saelemaekers (79′ Dalot), Brahim Diaz (61′ Meité), Calhanoglu; Leao (79′ Mandzukic). A disposizione: A. Donnarumma, Tatarusanu, Kalulu, Romagnoli, Castillejo, Hauge, Tonali, Maldini – Allenatore: Pioli

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

NOTE: gara di andata: Milan-Atalanta 0-3 – match disputato a porte chiuse – espulso De Roon (A) al 93′ per comportamento non regolamentare – ammoniti De Roon, Toloi (A); Mandzukic, Dalot (M) – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Milan

PAPU ED ILICIC: POESIA DI NATALE

I giudizi di oggi sono anche il sunto di questo straordinario 2019 di questi ragazzi che chiudono in bellezza questo splendido anno. Molto bene la difesa, ottimi anche De Roon e Malinovskyi ma la vera gioia per gli occhi dei tifosi sono quei due: Ilicic e il Papu, insieme fanno paura!

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: e via, l’ennesimo capolavoro, la ciliegina sulla torta di un 2019 straordinario. Motiva a mille i suoi e la squadra risponde con una prestazione mostruosa. Più Buon Natale di così…

GOLLINI 7: attento se sicuro nelle rarissime incursioni rossonere.

TOLOI 8: anche oggi vero ministro della difesa. Solidità e forza.

PALOMINO 8: partita perfetta, gli avanti rossoneri non la vedono mai.

DJIMSITI 8: bravo la dietro, ci prova anche un paio di volte provando a concludere a rete.

CASTAGNE 8: imprendibile a tratti, nasce da un suo spunto la conclusione che poi Pasalic tocca in maniera vincente in porta per il raddoppio. E da li la strada si fa in discesa.

DE ROON 8: perfetta cabina di regia, taglia a fette la difesa rossonera con alcuni passaggi deliziosi.

PASALIC 8.5: ancora lui, ancora in gol, senza esultare contro la squadra che lo ha portato in Italia e forse non ha avuto il coraggio di credere in lui. Oggi il meritato riscatto per lui.

GOSENS 8: subito a mille sulla fascia, non smette mai di correre fino a fine partita. Bravo. (HATEBOER s.v.: si gode la festa nel finale).

GOMEZ 9: si veste subito da Babbo Natale e confeziona un regalo bellissimo ai 21mila giunti allo stadio con quel gol da incorniciare: tunnel al difensore (l’ex Conti), ingresso in area e… bum! Sotto l’incrocio. Magia! (FREULER s.v.: dentro nel finale).

MALINOVSKYI 8: bella prova per lui, prosegue il suo percorso di crescita anche se oggi non va a segno ma aiuta molto in fase di costruzione.

ILICIC 9: primo tempo con qualche sprazzo e un po’ intermittente, poi si scatena nella ripresa con una doppietta nel giro di pochi minuti che certifica come la sua presenza sia fondamentale spesso per questa squadra. (MURIEL 8: entra, e si iscrive anche lui all’elenco dei bomber di giornata siglando il punto del definitivo 5-0).




Atalanta, è un Natale straordinario: manita al Milan, Dea stratosferica!

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 5-0: APRE IL PAPU, CHIUDE MURIEL

Che Natale, che Natale! L’Atalanta affonda il Milan rifilandogli cinque gol, scavalca il Cagliari il classifica e passerà così le feste al quinto posto a quota trentun punti in classifica spedendo a -10 i rossoneri, mai in partita in quel di Bergamo. La Dea parte fortissimo e segna subito con un bellissimo gol del Papu, poi contiene le sterili offensive ospiti e trova Donnarumma a negare il raddoppio a Ilicic che però si rifarà nella ripresa quando Pasalic fa il bis dopo un quarto d’ora e lo sloveno si scatena con una doppietta che in meno di venticinque minuti porta la Dea sul 4-0; nel finale il sigillo del neo entrato Muriel per una storica cinquina ai rossoneri ed un Natale straordinario dei tifosi nerazzurri.

Bergamo: è davvero qui la festa. L’Atalanta scarta in un sol colpo regali di Natale e botti di capodanno e ne fa le spese il malcapitato Milan che ne prende cinque da una Dea in stato di grazia che stacca così di dieci punti i rossoneri e sale al quinto posto in classifica in una gara senza storia dove Papu e compagni affossano i ragazzi di Pioli segnando subito proprio con Gomez, contenendo i rari assalti ospiti e poi straripando nella ripresa con i gol di Pasalic, le due perle di Ilicic e Muriel per un Natale in oribita per la Dea ed i suoi tifosi.

MURIEL NO, MALINOVSKYI SI: ritrovati sia Ilicic che il Papu, il Gasp li schiera entrambi in campo con Malinovskyi invece di Muriel che parte dalla panchina e con Pasalic in mezzo con De Roon mentre dietro ci sono Toloi e Palomino con Djimsiti. Negli ospiti, Pioli rinuncia a Piatek proponendo però un folto numero di ex nerazzurri in campo: Conti, Kessie e Bonaventura con davanti Suso e Calhanoglu.

JINGLE BELLS-PAPU, 1-0!: dopo la tanta pioggia dei giorni scorsi, un bel sole accoglie le squadre al loro ingresso in campo nella splendida cornice di pubblico del Gewiss Stadium. L’Atalanta gioca oggi (come ormai da tradizione) con la maglia del Christmas Match che andrà poi all’asta in beneficenza per aiutare con il ricavato i bambini meno fortunati ed inizia la partita spingendo subito a mille e Donnarumma subito deve aver il suo bel da fare con una conclusione di Ilicic. Ma il vero regalo di Natale lo confeziona il Papu al decimo minuto: prende palla, manda l’ex Conti al bar, entra in area e conclude sotto l’incrocio per un gol bellissimo che fa esplodere di gioia i tifosi allo stadio. 1-0 per i nerazzurri.

BUONA DEA, MA POCHE OCCASIONI: l’Atalanta è padrona del campo e gioca un gran bel calcio che mette in seria difficoltà la squadra di Pioli come al quarto d’ora quando Pasalic conclude da fuori area e centra in pieno la traversa con la palla che poi finisce sul fondo. Dieci minuti dopo e si vede anche il Milan quando Rodriguez tira d’esterno da lontano, e la palla finisce fuori di poco. Con il passare dei minuti l’Atalanta abbassa i giri del motore e il Milan non pare voler insistere più di troppo e così la gara perde di intensità tranne al quarantesimo quando Ilicic conclude dall’interno dell’area e Donnarumma risponde con una gran parata che è il titolo di coda di un primo tempo che si chiuderà cinque minuti dopo (senza recupero) e con la Dea avanti di un gol.

RIPRESA, L’ELFO PASALIC E FOLLETTO-ILICIC, 3-0!: il secondo tempo inizia con Castagne che al quarto minuto va al tiro ma con scarsa precisione. E’ però il segnale che la Dea ha intenzione di far sul serio e non correre rischi: al quarto d’ora arriva il raddoppio dei nerazzurri quando proprio Castagne vola via ed entra in area, prova a concludere e trova la decisiva deviazione dell’ex Pasalic che mette in porta alle spalle di Donnarumma: 2-0. La fragilità del Milan esce completamente allo scoperto dopo il raddoppio, e la Dea ne approfitta di nuovo due minuti più tardi con un’altra azione avvolgente e veloce dei nerazzurri porta Ilicic davanti a Donnarumma che non può nulla sulla conclusione dello sloveno. Tutto vero, l’Atalanta è già 3-0!

ILICIC-BIS, POI IL RE MAGIO MURIEL FA 5-0: lo sloveno ci prende gusto e decide nel giro di tre minuti di infierire nuovamente sui rossoneri quattro minuti dopo andando ancora a segno: è incredibile il tiro dal limite dello sloveno, che supera nuovamente Donnarumma e certifica il poker della Dea. Sul 4-0 il Milan alza definitivamente bandiera bianca ed il ritmo del match si abbassa nuovamente ed il Gasp concede alla mezz’ora la standing ovation proprio ad Ilicic che lascia spazio a Muriel che ricambia subito la fiducia del suo allentatore andando a far diventare di proporzioni storiche il risultato per la Dea sfruttando al meglio il pallone ricevuto ed involandosi verso l’area rossonera, saltando Donnarumma in uscita e segnando il 5-0 a porta vuota con tanto di balletto con i compagni come esultanza.

UN MAGICO NATALE: è l’apoteosi a Bergamo, in pochi avrebbero scommesso su un risultato di simile portata che rimarrà nella storia (insieme ai tanti già iscritti in questi tre anni) della squadra nerazzurra. I minuti finali servono solo per segnalare gli ingressi di Hateboer e Freuler nel finale in attesa del fischio finale del direttore di gara dopo un minuto di recupero. L’Atalanta annienta il Milan come ciliegina sulla torta di un 2019 straordinario che i nerazzurri hanno sin da subito fatto intendere che era loro intenzione provare a portar l’intera posta in palio a casa. E ce l’ha fatta, anche stavolta, per una nuova ed incredibile impresa. Dopo Bologna, la scorsa settimana, avevo ribadito su queste pagine la mia fiducia per questa squadra che aveva comunque mostrato un buon gioco (nonostante le tante assenze): il tempo mi ha dato ragione nel giro di una settimana. Questi ragazzi sono davvero incredibili e se questo Natale sarà per l’ennesimo anno stellare il merito è soprattutto loro, del mister e di questa società. E auguri di cuore a tutti, che il Natale sia sereno e pieno di gioia e che il nuovo anno regali ancora grandissime soddisfazioni, sportive e non, a tutti voi!

IL TABELLINO

ATALANTA-MILAN 5-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 10′ pt Gomez (A), 16′ st Pasalic (A), 18′ st Ilicic (A), 27′ st Ilicic (A), 38′ st Muriel (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Castagne, De Roon, Pasalic, Gosens (44′ st Hateboer); Gomez (43′ st Freuler), Malinovskyi; Ilicic (35′ st Muriel) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Masiello, Ibañez, Barrow – Allenatore: Gasperini

MILAN (4-3-3): G.Donnarumma; A.Conti, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez (1′ st Calabria); Kessie, Bennacer, Bonaventura (19′ st Piatek); Suso (39′ st Castillejo), Leao, Calhanoglu – A disposizione Reina, A. Donnarumma, Borini, Rebic, Biglia, Caldara, Krunic, Gabbia, Brescianini – Allenatore: Pioli

ARBITRO: La Penna di Roma.

NOTE: spettatori: 21mila circa – ammoniti: Castagne, De Roon (A); Musacchio, Suso, Romagnoli, Kessie (M) – recuperi: 1′ p.t. e 1′ s.t.