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Le pagelle di Atalanta-Lecce

ALL.: GASPERINI 5.5: in campo non ci va certo lui, quindi grosse colpe non gliene si può dare. Però questa continua discontinuità per una squadra che lui vorrebbe sempre affamata ed ambiziosa diventa una costante abbastanza inspiegabile.

MUSSO 5: sul gol che apre la partita pare in ritardo nel momento in cui Ceesay fa partire il tiro dalla lunga distanza.

TOLOI 6: spesso proiettato in avanti, non è molto fortunato in zona offensiva ma dietro controlla senza troppi affanni.

DEMIRAL 5.5: entra in ritardo in occasione dell’azione del primo gol salentino, poi tutto sommato non sfigura ma viene sostituito nella ripresa (PALOMINO 6: entra nell’ultima parte di gara, non ha colpe particolari).

DJIMSITI 6: cerca gloria in avanti in varie occasioni, ma non è fortunato.

MAEHLE 5.5: ha sulla coscienza la grande occasione nel finale di primo tempo che spedisce a colpo sicuro addosso a Falcone.

KOOPMEINERS 5.5: oggi gira poco anche lui e, inevitabilmente, la squadra fa davvero molta fatica.

EDERSON 5: fuori dal gioco, sono più le palle perse rispetto a quelle ben giocate. Male. (VORLICKY 6: giovane di belle speranze, entra nel finale e piazza anche qualche bel colpo che fa ben sperare per il futuro).

ZAPPACOSTA 5.5: decisamente un effetto diverso oggi sul match rispetto a sabato sera. Apparso stanco, esce durante l’intervallo. (SOPPY 5: corsa e sprint un po’ a caso senza molta precisione. Non bene).

BOGA 5: torna titolare dopo le due panchine con Sassuolo e Lazio ma non riesce ad esser decisivo. (MURIEL 6: entra col piglio giusto e, per poco, nel finale non trova il gran gol per il possibile pareggio).

LOOKMAN 5.5: poco nel vivo delle azioni, segna in avvio di ripresa, ma in fuorigioco e poi torna ancora nel suo match anonimo.

HOJULUND 6: oggi piuttosto spento anche lui ma, tutto sommato, timbra ancora il cartellino con un gol al 90% regalato dal portiere Falcone ma per il 10% merito della sua fame di gol. Sufficiente.




Atalanta, brusco ritorno sulla terra: il Lecce sbanca Bergamo e diventa la bestia nera della Dea.

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-LECCE 1-2: COLPO GIALLOROSSO, NON BASTA HOJLUND

Bergamo: I sogni dell’Atalanta e di Gian Piero Gasperini si infrangono sul muro del Lecce eretto da Marco Baroni che diventa la bestia nera dei nerazzurri avendo vinto anche all’andata con lo stesso punteggio. I giallorossi vincono al Gewiss (1-2) con gol di Ceesay e Blin e solo un colossale errore del portiere Falcone che sbaglia un rinvio con Hojlund in agguato gli complica il finale. Ma l’Atalanta che nell’assalto spesso riesce ad essere speciale stavolta non compie neppure la rimonta. La Dea fallisce un esame che poteva sembrare tra i più facili, visto come era lanciata la banda del Gasp, bravissima all’Olimpico contro la Lazio: è andata male, stregata dalla compattezza dei salentini, attenti uomo su uomo a chiudere tutti gli spazi e portarsi a casa con merito la vittoria.

GASP COL TRIDENTE: con diverse assenze tra squalifiche e infortuni, mister Gasperini rispolvera Demiral che gioca al posto dello squalificato Scalvini al centro della difesa mentre in mezzo c’è Ederson al posto dell’assente De Roon e torna il tridente davanti con Boga, Hojlund e Lookman. Nel Lecce, mister Baroni punta anche lui sul tridente con Banda, Ceesay e Di Francesco con Strefezza non al meglio inizialmente in panchina mentre dietro c’è Baschirotto a guidar la difesa.

DOCCIA FREDDA CEESAY: c’è il pienone allo Stadium per questo match e ci sono quasi millesettecento tifosi giunti dal salento per seguire il Lecce che inizia col piede giusto il match, sorprendendo al terzo l’Atalanta con Ceesay che, sul lancio di Gendrey, con le spalle alla porta controlla il pallone, si libera dalla marcatura di Demiral, si gira e trafigge Musso dalla distanza.

MAEHLE SI DIVORA IL PARI: sotto di un gol, l’Atalanta ci capisce poco di un Lecce ordinato e ben organizzato ma prova una timida reazione: al sedicesimo cross di Maehle, Højlund in tuffo di testa anticipa Falcone, il pallone finisce fuori. Al ventidue Lookman si libera in area e calcia, Falcone respinge con i pugni. Il portiere salentino si ripete alla mezz’ora con una gran parata sulla conclusione di Maehle in area che chiama l’estremo difensore ospite alla gran parata. A un minuto dal quarantacinquesimo Lookman apre per Hojlund, l’attaccante danese però non riesce ad arrivare sul pallone; ultimo sussulto di un primo tempo decisamente sottotono dei nerazzurri che chiudono sotto dopo i tre di recupero concessi.

RIPRESA, DENTRO SOPPY: prima mossa del Gasp dopo l’intervallo con Soppy che entra in campo al posto di Zappacosta sulla fascia e con i nerazzurri che paiono più pimpanti: al secondo Lookman trova il pari ma la posizione è irregolare e l’arbitro annulla il gol; un minuto dopo Ederson recupera palla, si accentra e tira ma la palla finisce sopra la traversa. Al ventunesimo è il turno anche di Muriel, che da il cambio a Boga la davanti per cercar di dare la sveglia alla Dea.

BLIN RADDOPPIA, HOJLUND ACCORCIA: il problema per l’Atalanta è che la sveglia la suona nuovamente il Lecce, che al ventotto raddoppia: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Strefezza mette al centro, Blin colpisce di testa e segna bruciando una difesa di sale. A quel punto il Gasp gioca i cambi della disperazione: dentro Palomino e il baby Vorlicky, fuori Demiral ed Ederson. Tuttavia la Dea fatica a rialzar la testa, solo Toloi tira da posizione defilata, ma la palla sfila non distante dal palo. Poi è il Lecce stesso a rimetter in corsa la Dea a tre dal novantesimo quando sul rinvio di Falcone, Højlund in pressing respinge il pallone e lo manda in rete dimezzando lo svantaggio.

DALLA GLORIA ALLA MESTIZIA: nel recupero, proprio lo stesso Falcone si riscatta negando, nel terzo dei sette minuti di extratime concessi, il pari a Muriel con un colpo di reni a mandar in corner la conclusione potente del colombiano. Niente da fare per la Dea, che dopo la gloria di settimana scorsa a Roma, l’incredibile ed inaspettato passo falso di oggi che frena bruscamente la corsa all’Europa che conta dei nerazzurri. Onore al Lecce, che si prende sei punti su sei nelle sfide dirette con l’Atalanta e riporta i nerazzurri coi piedi per terra.




A pranzo con la Dea: l’Atalanta che vuol continuar a correre ospita il Lecce

SERVE VINCERE PER TENER IL PASSO DELLE MILANESI

Dopo la grande impresa di sabato scorso in casa della Lazio, l’Atalanta cerca il bis nel lunch-match della ventitreesima di A dopo i ragazzi del Gasp ospitano il Lecce: tra squalifiche ed infortuni è una partita, quella contro i salentini, in cui i nerazzurri sono chiamati all’ennesima dimostrazione di maturità contro un avversario molto rognoso e che ha saputo mettere in difficoltà diverse big in questa stagione, tra cui gli stessi atalantini che all’andata hanno subito una sconfitta al Via Del Mare che è costata punti molto molto importanti ad una Dea che oggi non vuole sbagliare.

NUMERI E CURIOSITA’:

Dopo il successo nel match d’andata per 2-1 lo scorso 9 novembre, il Lecce potrebbe vincere entrambe le sfide stagionali contro l’Atalanta per la seconda volta in Serie A, dopo il 1993/94.

L’Atalanta è rimasta imbattuta in 11 delle 12 partite casalinghe contro il Lecce in Serie A (6V, 5N): l’unica sconfitta risale al 13 marzo 1994 (3-4).

Solo il Napoli (18) ha guadagnato più punti dell’Atalanta nel 2023 in Serie A (14: 4V, 2N, 1P) – la Dea è la formazione che ha segnato di più nel nuovo anno solare in campionato (19 reti in sette match: 2.7 di media).

L’Atalanta ha vinto gli ultimi due match casalinghi di campionato, l’ultima volta che ha ottenuto più successi di fila al Gewiss Stadium in Serie A risale al periodo tra febbraio e maggio 2021 (sette in quel caso).

Il Lecce ha vinto l’ultima trasferta di campionato contro la Cremonese e non registra due successi fuori casa di fila in Serie A dal settembre 2019 (v Torino e SPAL in quel caso).

Sfida tra la squadra che ha segnato più gol su rigore in questo campionato (Atalanta, sei) e una delle due formazioni che ne ha subiti di più in percentuale dagli 11 metri (Lecce, 16% – al pari del Bologna).

Negli ultimi 50 anni solo due giocatori con al massimo 20 anni alla prima stagione con la maglia dell’Atalanta hanno realizzato almeno cinque gol in Serie A: Rasmus Højlund nel 2022/23 (cinque) e Franck Kessié nel 2016/17 (sei).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Ederson, Koopmeiners, Maehle; Lookman, Højlund, Boga – All.: Gasperini

Squalificati: De Roon, Scalvini

Indisponibili: Hateboer, Pasalic, Zapata

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Helgason, Hjulmand, Blin; Strefezza, Colombo, Di Francesco – All.: Baroni

Squalificati: Gonzalez

Indisponibili: Dermaku, Maleh, Pongracic




Le pagelle di Atalanta-Lecce

PAPU-SHOW, KJIAER D’AUTORITA’

Solo notizie positive dalla partita odierna per i nerazzurri, che ringraziano anche Gollini per l’importante parata subito dopo il vantaggio del solito Zapata. Un piacere veder giocare il Papu in queste condizioni fisiche mentre dietro, nonostante il “solito” gol subito, Kjiaer ha diretto molto bene il reparto arretrato.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: non era facile rialzare i suoi dopo la beffa di martedì, invece lui li carica alla grande ed i suoi rispondono con una prova maiuscola che gli regala addirittura il secondo posto in classifica. Sceglie di non rinunciare ai big ed i fatti gli danno per l’ennesima volta ragione.

GOLLINI 7: poco impegnato oggi ed incolpevole sul gol ospite, ma è decisivo in quella che è praticamente l’unica vera palla-gol creata dal Lecce in questo match: il salvataggio su La Mantia vale come un gol. Grande!

KJIAER 7: contro un avversario certamente non irresistibile mostra tuttavia grande sicurezza concedendo solo le briciole. (TOLOI 6: dentro nel finale, pochi pericoli per lui).

DJIMSITI 7: bene, quando entra anche Babacar negli ospiti riesce praticamente a renderlo completamente inoffensivo.

PALOMINO 7: un paio di ottimi interventi, sempre pronto a recuperar palla e far ripartire l’azione. Bene.

CASTAGNE 7: buona anche la sua partita, molto bene specialmente nella prima parte del match. Una spina nel fianco per la difesa leccese.

DE ROON 7: l’errore di mercoledì in coppa risultato decisivo non pare pesare molto oggi su di lui: saggia direzione delle operazioni la in mezzo.

FREULER 7: rientro da titolare di autorità, molto buona la sua prova in mezzo al campo.

GOSENS 7.5: spinta e corsa, è praticamente ovunque oltre a trovare meritatamente il gol nella ripresa (che già aveva sfiorato nel primo tempo). Si perde Lucioni in occasione del gol ospite; perdonato.

GOMEZ 8: a tratti spettacolare: trova un gol bellissimo, ne sfiora un altro ancor più bello e mette paura al Lecce per tutta la partita. Scatenato ed incontenibile: giù il cappello!

ILICIC 6.5: ad un certo punto la sfortuna pareva veramente accanirsi contro di lui che cercava in ogni modo di metter la firma sul match. Avrà altre occasioni. Bravo comunque. (MALINOVSKY 6.5: entra e regala anche un paio di ottime giocate. Bene anche lui).

ZAPATA 7.5: sciupa in avvio una grandissima chance di testa, poi si riscatta alla grandissima andando a sbloccare un match che sin li pareva stregato. (MURIEL 6: un paio di sterzate, due buone occasioni ma non riesce ad iscriversi anche lui ai marcatori di giornata).




Atalanta, ritorno a casa col botto: Lecce al tappeto, guarda Dea, sei seconda (fino stasera)!

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

ATALANTA-LECCE 3-1: ZAPATA & PAPU SHOW, SALENTINI TRAVOLTI

Se il buongiorno si vede dal mattino, cento di queste gare al Gewiss Stadium! L’Atalanta inaugura come meglio non poteva il nuovo stadio ristrutturato regolando il Lecce con tre gol che la portano al secondo posto in classifica in attesa che la Juve giochi questa sera contro l’Inter. Match praticamente senza storia a Bergamo, con i nerazzurri che regolano i salentini nel primo tempo sfiorando a ripetizione il gol in avvio e trovandolo poi con Zapata e Gomez a cavallo della mezz’ora. Nella ripresa Gosens firma il tris, la Dea spreca una caterva di occasione e subisce nel finale il classico golletto dagli avversari siglato da Lucioni. La squadra nerazzurra sale al secondo posto aspettando Inter-Juve di questa sera.

Bergamo: in uno stadio così, con una nuova curva così, l’Atalanta prova a mettersi alle spalle la beffa ucraina di martedì in Champions ed agganciare la Juve al secondo posto in classifica nell’attesa della sfida di questa sera tra i bianconeri e l’Inter. Per farlo però, occorre superare il Lecce, squadra neopromossa che sin qui ha raccolto già sei punti provenienti in toto da vittorie in trasferta contro Toro e Spal: una squadra, quella salentina, che un po’ come la Dea trova le proprie fortune lontano dalle mura amiche di casa in cui l’Atalanta torna invece oggi dopo un esilio iniziato a maggio tra Reggio Emilia e Parma terminato questo pomeriggio con il ritorno al nuovo Comunale ora chiamato Gewiss Stadium.

POCO TURNOVER PER IL GASP: aveva promesso che i big non sarebbero stati a riposo e così è stato: mister Gasperini conferma i tre tenori davanti, Ilicic, Gomez e Zapata mentre in mezzo torna titolare Freuler per Pasalic mentre dietro le maggiori novità con Kjiaer, Djimisiti e Palomino. Nel Lecce, Liverani si affida a Falco e La Mantia davanti con dietro difesa a quattro per i salentini.

ZAPATA E ILICIC SUBITO PERICOLOSI: atmosfera spettacolare all’ingresso delle squadre in campo, bellissimo il colpo d’occhio della nuova Curva Nord gremita in ogni ordine di posto ma con menzione anche per i circa duemila tifosi ospiti giunti dalla Puglia. Un minuto di raccoglimento prima del via per ricordare la recente scomparsa del patron del Sassuolo (e bergamasco) Giorgio Squinzi ed il match può iniziare con la Dea subito pericolosa al primo minuto con il Papu che va sul fondo e crossa per la testa di Zapata che, da ottima posizione, mette incredibilmente sul fondo. Nerazzurri che spingono e al nono il portiere Gabriel si supera sulla conclusione di Ilicic in diagonale che viene così messa in corner.

LA SBLOCCA EL PANTERON: un po’ come previsto alla vigilia, la squadra del Gasp fa la partita e gli ospiti aspettano e ripartono ma senza fare barricate: sono però dei nerazzurri le occasioni migliori, e dove non ci arriva la precisione dei nostri (Gosens al ventottesimo mette fuori di poco un bel passaggio di Zapata), arrivano le mani del portiere Gabriel che stoppano una conclusione di Gomez da fuori prima, ed un tentativo di Ilicic poi a cavallo con la mezz’ora. Segnali questi che il gol è quasi maturo per i nerazzurri ed arriva a dieci dalla fine quando Zapata riscatta al meglio l’errore iniziale recuperando palla, saltando il difensore e sfondando la rete con una conclusione imparabile che fa impazzire il pubblico allo stadio: 1-0 per la Dea.

GOLLINI CONSERVA, PAPU RADDOPPIA: nei successivi cinque minuti succede veramente di tutto, perchè il Lecce va ad un niente dal pari al trentottesimo quando Mancosu crossa, La Mantia se la ritrova li per caso e conclude e Gollini si supera e l’Atalanta ringrazia il suo portiere. Passano altri due giri d’orologio ed il Papu decide di fare tutto da solo, un po’ come successo a Reggio sabato scorso: palla ricevuta da Zapata, difensore saltato, e pallone in diagonale che sbatte sul palo e finisce nel sacco per il raddoppio della Dea. Con il 2-0 in tasca l’Atalanta abbassa i ritmi di un primo tempo giocato sin qui con grande passo e qualità che va in archivio pochi minuti dopo al termine del minuto di recupero concesso di un primo tempo praticamente a senso unico e chiuso meritatamente avanti di due gol.

RIPRESA, GOSENS FA TRIS SOTTO LA NORD: la partita riprende dopo il riposo senza alcun cambio da parte del Gasp e con il Papu che prova subito a regalare una nuova magia al quarto minuto con una bellissima conclusione a giro da fuori che finisce fuori di un nulla. Il tris però la Dea lo serve al decimo della ripresa quando Gosens riceve un bellissimo pallone all’interno dell’area avversaria e si ritrova tutto solo davanti a Gabriel: rasoterra che supera il portiere del Lecce ed il tedesco segna così il primo gol sotto la nuova Curva Nord. Il Gasp a quel punto cambia qualcosa nel suo scacchiere dando fiato ad un applauditissimo Zapata a cui subentra Muriel.

LA DEA SCIUPA, LUCIONI ACCORCIA: ci prova anche Ilicic pochi minuti dopo il terzo gol a mettere la firma in questo match ma lo sloveno manda alta la conclusione nata da un suo tiro dall’interno dell’area che però finisce fuori misura. A metà ripresa è il turno anche di Toloi, che da il cambio a Kjiaer in difesa. L’Atalanta però non si ferma e prova a straripare: alla mezz’ora prima il Papu prova uno slalom in area con conclusione parata da Gabriel con un gran balzo, poi tocca a Muriel impegnare da fuori il portiere del Lecce che evita così il quarto gol. Come già successo in diverse occasioni, i nerazzurri sprecano tantissime occasioni, per poi venir puniti alla prima distrazione: il Lecce infatti accorcia a tre dalla fine con Lucioni, abile di testa ad anticipare Gosens sugli sviluppi di un calcio di punizione e siglare il gol del 3-1.

SECONDI FINO ALMENO A STASERA: la rete subita (un classico di questo avvia di stagione nerazzurra) non ferma però la festa di un’Atalanta che festeggia al meglio il suo ritorno a casa, mettendosi alle spalle la beffa di martedì in champions e salendo (almeno fino stasera tardi) al secondo posto in classifica. Niente male per una squadra che ormai pare quasi non far più notizia: ma quello che stanno costruendo questi ragazzi giorno dopo giorno resterà per sempre nella storia nerazzurra: bentornata a casa Atalanta!

IL TABELLINO

ATALANTA-LECCE 3-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 35′ p.t. Zapata (A), 40′ p.t. Gomez (A), 11′ s.t. Gosens (A), 41′ s.t. Lucioni (L)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Kjaer (14′ s.t. Toloi), Palomino, Castagne, de Roon, Freuler, Gosens, Gomez, Iličić (30′ s.t. Malinovskyi), Zapata (13′ s.t. Muriel) – All.: Gasperini

LECCE (4-3-3): Gabriel, Rispoli, Lucioni, Rossettini, Calderoni, Petriccione (10′ s.t. Farias), Imbula (45′ s.t. Vera), Majer, Mancosu, Falco, La Mantia (15′ s.t. Babacar) – All.: Liverani

ARBITRO: Di Bello di Brindisi (Prenna, Fiore; Fourneau)

NOTE: spettatori: 20mila circa – ammoniti: 17′ s.t. Lucioni (L), 18′ s.t. Kjaer (A), 28′ s.t. de Roon (A), 39′ s.t. Majer (L), 45′ s.t. Rispoli (L) – espulsi: nessuno – calci d’angolo: 9-5 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




La nuova Curva, il Lecce e il secondo posto: dai Atalanta torniamo a sorridere!

BERGAMO, ORE 15

L’ARIA DI CASA PER SCACCIARE LA DELUSIONE DI COPPA

Per mandar definitivamente in soffitta la beffa ucraina in Champions di martedì a San Siro, l’Atalanta ha l’occasione di tornare nuovamente in campo oggi contro il Lecce per cercar una vittoria che sarebbe anche il miglior modo di inaugurare il ritorno all’ormai ex Comunale dei nerazzurri (ora si chiama Gewiss Stadium) di fronte alla nuova Curva Nord costruita a tempo di record in estate e che si annuncia gremita di tifosi vogliosi di vedere l’effetto che fa di osservare dai nuovi spalti la Dea del Gasp che con tre punti sarebbe seconda in classifica in attesa del big match tra Inter e Juve alle 20.45. Attenzione però al Lecce, squadra che sin qui ha conquistato in trasferta i suoi sei punti in classifica, togliendosi anche lo sfizio di vincere in casa del Torino qualche settimana fa: un avversario da non sottovalutare per un’Atalanta che vuol tornare a sorridere alla vigilia della seconda sosta del campionato.

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LA VIGILIA DEL MISTER: con le fatiche di coppa alle spalle, il tecnico Gasperini dovrà gioco forza inventarsi qualcosa per dar fiato a chi sin qui ha giocato di più e concedere chance a chi scalpita dalla panchina come ad esempio l’ex Muriel e Malinovski pronti a dimostrare il loro valore. Dietro potrebbe toccar a Kjaer dopo la bella partita di Roma mentre Freuler potrebbe far staffetta in mezzo con De Roon.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Kjaer, Djimsiti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Gosens; Malinovski; Muriel, Zapata – All.: Gasperini

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Rispoli, Rossettini, Lucioni, Calderoni; Majer, Tachtsidis, Petriccione; Mancosu; Falco, Babacar – All.: Liverani