I precedenti di Atalanta-Juventus

Quella di Mercoledì prossimo sarà la decima sfida di Coppa Italia giocata a Bergamo tra Atalanta e Juventus.

Chissà quanti saranno a conoscenza del
curioso primo precedente tra le due formazioni: si giocò il 7 Aprile
1960 e si trattava del quarto di finale in gara secca. La partita
terminò 2-2, al termine vennero calciati 6 rigori per parte, tutti
eseguiti da uno stesso giocatore. Montico per i bianconeri e Marchesi
per i nerazzurri li realizzarono tutti e per determinare la
vincitrice dell’incontro si dovette far ricorso al sorteggio che,
purtroppo per noi, arrise ai Piemontesi.

Punteggio di parità anche nei 4
confronti successivi: 3 volte nel primo turno eliminatorio a gironi;
1-1 nel 1969/70; 2-2 nel 1984/85; 1-1 nel 1988/89. Poi 0-0
nell’andata degli ottavi di finale del 1990/91 (nel ritorno
prevalsero poi i bianconeri).

Il precedente al quale siamo
probabilmente più legati è quello degli ottavi di finale della
stagione 1995/96: partita secca all’Azzurri d’Italia, 25 Ottobre
1995. La risolse Fabio Gallo al 12′ del secondo tempo supplementare
con un gran gol da fuori area. Celebre l’esultanza polemica di
Mondonico dopo la rete del nostro centrocampista.

Due vittorie nerazzurre anche nei successivi due incontri, quando però si trattava di turni ad eliminazione diretta con doppio confronto. Il 17 Gennaio 2002, dopo aver perso 4-2 a Torino l’andata dei quarti di finale, gli orobici vinsero 2-1, non riuscendo però a passare il turno.

Invece il 19 Novembre 2004, andata
ottavi, i bergamaschi si imposero per 2-0 con doppietta di Andrea
Lazzari, che poi segnerà 3 gol nel 3-3 a Torino, riuscendo nella
celebre impresa di realizzare 5 gol in 2 partite alla Juventus.

L’ultimo precedente, che ricorderete, è la semifinale di andata della scorsa stagione con successo bianconero per 1-0. Ed è pertanto l’unica vittoria bianconera in casa atalantina. Gol lampo di Higuain al 3′, con Buffon che para un rigore al Papu Gomez al 25′.




Le pagelle di Atalanta-Juventus

BERISHA-SUPER, PER DJIMISITI UNA GIORNATA DA DIMENTICARE

Molto buona la prova dei ragazzi del Gasp al cospetto di una squadra che sta letteralmente stritolando il campionato: bene Berisha, determinante quando in avvio la Juve pareva determinata a far un sol boccone dei nostri, ottima prova anche per Freuler e Gomez. Note dolenti la prova di Djimsiti ed Ilicic, decisamente poco convincenti e di un Pasalic ancora una volta anonimo.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: cercava il riscatto, nella grande emergenza: e per poco non sfiora una clamorosa vittoria. Alla fine va bene così, i suoi dimostrano di saper tener testa ad un vero e proprio squadrone e si portano a casa un punto, magari stretto, ma che da tantissimo morale. Ora testa al Sassuolo.

BERISHA 7: complessivamente poco impegnato ed incolpevole sui gol subiti, ma compie una grande parata quando la Juve centra la traversa in avvio di gara e già avanti di un gol. Poteva esser la fine dei giochi, invece da li è iniziata la rimonta.

MASIELLO 6.5: torna titolare dopo alcune partite in cui aveva inciso, ma in maniera non certo positiva. E finalmente si rivede a tratti lo smalto perduto. (BARROW s.v.: entra nel finale)

DJIMSITI 4.5: non una giornata da incorniciare per lui: svirgola subito il pallone in avvio e provoca un autogol quasi da film comico, inoltre nell’occasione del pari juventino c’è sempre lui a venir anticipato da CR7 al momento della conclusione per il pareggio. Una giornataccia; si rifarà.

MANCINI 6.5: bene, gara spinosa e dove occorre anche fisicità; dote che a lui non manca.

HATEBOER 6: oggi quasi più impegnato a contenere che spingere, ha comunque un paio di fiammate importanti. Sufficiente.

FREULER 6.5: alza il ritmo anche lui nella ripresa, e la in mezzo è spesso vincitore di tante battaglie sul pallone. D’acciaio!

PASALIC 5: anche oggi è risultato un oggetto abbastanza misterioso. Si è visto poco e a volte ha commesso errori abbastanza grossolani. (GOSENS 6: mezzo tempo discreto per lui, oggi tenuto a riposo inizialmente)

CASTAGNE 6.5: torna in campo dopo diverse giornate passate in panchina e dimostra comunque di non essere per nulla arrugginito. Bene.

ILICIC 5: fumoso e con pochi lampi degni di nota. Una punizione calciata nel finale da ottima posizione spedita sulla barriera; poi niente altro. (PESSINA 6: anche per lui pochi minuti in campo, ma senza particolari errori).

GOMEZ 7: gli assist per i due gol di Zapata partono dal suo piedino, oggi prova decisamente di spessore per lui dopo alcune giornate di più ombre che luci.

ZAPATA 8: ormai fa reparto da solo, e i numeri lo dicono chiaramente: tutti i gol delle ultime partite della Dea portano la sua firma. Inutile aggiungere altro: questo, ad oggi, è un signor attaccante.

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Tra Atalanta e Juve vince la regola del 2-2: la Dea ferma la corsa della Signora

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 2-2: SUPER-ZAPATA FA TREMARE I CAMPIONI

Quasi una consuetudine: per la terza stagione di fila il match di Bergamo tra Atalanta e Juventus finisce 2-2 con i ragazzi del Gasp che rispondono alla grande alla brutta batosta pre-natalizia di Genova e sfiorano addirittura il colpaccio contro i campioni bianconeri, salvati nel finale da Cristiano Ronaldo. Eppure le cose non si erano messe benissimo quando dopo poco più di un minuto Djimsiti la fa veramente grossa mettendo alle spalle di Berisha il pallone dell’1-0 per gli ospiti; la Dea però c’è e reagisce e trova il pari con un bel gol di Zapata a sei dalla mezz’ora. Nella ripresa la Juve resta in dieci e i nerazzurri sognano trovando il sorpasso ancora con Zapata all’undicesimo; nel finale però la mossa vincente di Allegri è l’ingresso di Cristiano Ronaldo che trova il 2-2 in mischia. Finisce quindi con un pari che porta la Dea nel gruppo delle squadre a quota venticinque punti in classifica a tre sole lunghezze dal sesto posto.

Bergamo: il primo boxing-day della storia recente del calcio italiano regala all’Atalanta di Gasperini un pomeriggio di Santo Stefano da brividi contro l’invincibile armata bianconera. Ciò nonostante i nerazzurri mettono sul campo una fisicità debordante, sia sul piano della corsa che nei duelli di potenza contando su un centravanti, Duvan Zapata, in stato di grazia che con la doppietta alla Juve fa 8 gol in 5 partite, praticamente tutti i gol di dicembre dei bergamaschi sono suoi.

PASTICCIO DJIMSITI, RISPOSTA-ZAPATA: ppure per la Dea l’inizio è da incubo, con la Juve, avanti dopo nemmeno due minuti con un tocco di Djimsiti nella propria porta che pare mettere in discesa il match per i campioni d’Italia. Tuttavia i nerazzurri col passare dei minuti prendono campo mentre un po’ stranamente i bianconeri attendono, accontentandosi di gestire: e vengono puniti. Il gol dell’1-1 arriva alla prima occasione per l’Atalanta, ma non è per nulla immeritato: Zapata salta Bonucci e lo manda al bar e scarica il sinistro potente alle spalle di Szczesny che non incassava gol in campionato da inizio novembre. Trovato il pari la partita a quel punto rallenta il suo ritmo, con le due squadre che paiono voler attendere l’intervallo e riservare i fuochi d’artificio per la ripresa. Con una punizione di Ilicic che sbatte sulla barriera si chiude così il primo tempo.

GRANDE PROVA DI CARATTERE DI UNA DEA CHE NON SI ABBATTE DOPO IL GOL-SUBITO A FREDDO E SFIORA LA CLAMOROSA VITTORIA

ANCORA ZAPATA, LA DEA SOGNA: mentre Allegri pare preservare ancora CR7 dal suo ingresso in campo, la ripresa inizia con l’espulsione all’ottavo di Bentancur per doppia ammonizione che lascia i bianconeri con un uomo in meno: a quel punto la Dea decide di non accontentarsi e va a caccia del sorpasso, che arriva in occasione di un calcio d’angolo del Papu e ancora da Zapata mette in porta il 2-1 scatenando il delirio al Comunale.

CR7 ENTRA E SEGNA, 2-2: nonostante l’inferiorità numerica, la Juventus non ci sta a perdere la sua prima gara in questo campionato: Allegri dunque ridisegna la squadra mettendo dentro pezzi da novanta come Pjanic e Cristiano Ronaldo. E proprio l’ex giocatore del Real è protagonista del pari, che i bianconeri trovano a dodici dalla fine con il portoghese che brucia ancora Djimsiti e pareggia da azione da palla inattiva dopo un tocco di Mandzukic e Zapata che fa un po’ di confusione in marcatura.

PARI IMPORTANTE, ORA IL SASSUOLO: brivido per i tifosi nerazzurri nel finale, quando la partita è molto intensa, a tratti anche bella: Bonucci segna il 3-2 sugli sviluppi di una punizione, ma c’è fuorigioco sul tocco di Alex Sandro; sospiro di sollievo e giusto così, l’Atalanta tira fuori tutto il suo orgoglio e, nonostante le assenze pesanti, fa vedere i sorci verdi ad una squadra che sin qui, su diciassette partite, ne aveva vinte sedici pareggiandone soltanto una: un punto pesante, che riscatta l’opaca prova di domenica a Genova. Ora testa a sabato, dove a Reggio Emilia contro il Sassuolo c’è l’occasione per chiudere magari nel migliore dei modi un 2018 già ricco di belle soddisfazioni.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 2-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 2′ pt aut. Djimsiti (J), 24′ pt Zapata (A), 11′ st Zapata (A), 33′ st Ronaldo (J)

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Masiello (41′ st Barrow), Djmsiti, Mancini; Hateboer, Freuler, Pasalic (22′ st Gosens), Castagne; Ilicic (32′ st Pessina), Gomez; Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Valzania, Reca, Tumminello, Peli, Kulusevski, Okoli, Delprato – All.: Gasperini.

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (20′ st Ronaldo), Emre Can, Bentancur; Douglas Costa (12′ st Pjanic), Dybala, Mandzukic – A disposizione: Pinsoglio, Perin, Benatia, Cristiano, Rugani, Spinazzola, Kastanos – All.: Allegri

ARBITRO: Banti di Livorno.

NOTE: spettatori: 18mila circa – espulsi: all’8 st Bentancur (J), per somma di ammonizioni – ammoniti: Zapata, Mancini, Hateboer, Freuler (A); Chiellini, Mandzukic (J) – recupero: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Santo Stefano con la… Signora: l’Atalanta coi cerotti cerca la grande impresa contro la Juve

BERGAMO, ORE 15

MEZZA DIFESA OUT, MA BISOGNA PROVARCI

Smaltiti in fretta i bagordi natalizi è già tempo di campionato nel giorno di Santo Stefano con l’Atalanta che, dopo il brutto scivolone di Genova, è chiamata a rialzar la testa contro il peggiore degli avversari: la Juventus di Cristiano Ronaldo. Senza Toloi e Palomino squalificati e De Roon infortunato, quella dei ragazzi del Gasp pare davvero una missione quasi impossibile: tuttavia il calcio insegna che nulla è scontato e le grandi imprese possono nascere spesso dai momenti che appaiono di grandi difficoltà. Spinta dal suo pubblico, la Dea prova così la caccia alla grande impresa.

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LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): 1 Berisha; 5 Masiello, 19 Djimsiti, Mancini; 33 Hateboer, 11 Freuler, 22 Pessina, 8 Gosens; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez. A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 21 Castagne, 7 Reca, 13 Bettella, 88 Pasalic, 4 Valzania, 20 Tumminello, 99 Barrow, 78 Del Prato, 44 Kulusevski, 32 Peli. All. Gasperini.

JUVENTUS (4-3-3): 1 Szczesny; 2 De Sciglio, 19 Bonucci, 5 Benatia, 12 Alex Sandro; 30 Bentancur, 5 Pjanic, 23 Emre Can; 10 Dybala, 17 Mandzukic, 11 Douglas Costa. A disp.: 22 Perin, 21 Pinsoglio, 24 Rugani, 3 Chiellini, 37 Spinazzola, 6 Khedira, 7 Ronaldo, 18 Kean. All. Allegri.

Arbitro: Banti di Livorno




Le pagelle di Atalanta-Juventus

ILICIC ENTRA TARDI, POCO DA SALVARE STASERA

Il risultato contenuto ha in parte attutito l’atteggiamento di una squadra apparsa impaurita ed incapace di ribattere allo strapotere fisico dei bianconeri che lasciano davvero le briciole ai nostri che si permettono persino il “lusso” di sbagliare il rigore che poteva almeno rimettere il match in equilibrio sciupando con un Papu mai così grigio il tiro dal dischetto. Non convince nemmeno la scelta di Gasperini di rinunciare per un tempo ad Ilicic, l’uomo con maggiore qualità negli ultimi tempi in casa nerazzurra.

LE PAGELLE 

ALL.: GASPERINI 5.5: avversario forte e tosto sicuramente, ma scelte discutibili in avvio che stavolta non hanno pagato: rinunciare ad Ilicic in avvio è stato un po’ come consegnare un pericolo in meno ad una Juve che stasera non aveva per nulla voglia di far sconti, e lo si è visto. Ha concesso una sola sbavatura, con il rigore, sciupata poi come peggio non si poteva dal Papu. Doveva essere “la partita” ma la sensazione è che proprio questo match ha dimostrato come, probabilmente, i suoi non siano ancora pronti a partite di questi livelli. Peccato, se ne riparla a fine febbraio con in mezzo altre gare in cui provare a rialzare la testa sin da subito: domenica c’è il Chievo.

BERISHA 6: sul gol può davvero pochino, il resto è complessivamente ordinaria amministrazione.

TOLOI 5.5: nel finale tenta persino di trovar la via della rete andando a sbattere contro Buffon, ma in precedenza non si era vista la sicurezza che lo aveva sin qui contraddistinto in questa stagione.

MASIELLO 5.5: discreto in fase di copertura, ma sbaglia tanti, troppi palloni in fase di ripartenza.

PALOMINO 5.5: tentenna un po’ troppo anche lui in questa grigia serata per i colori nerazzurri.

HATEBOER 5: lento, macchinoso, oggi non ne combina praticamente una giusta.

DE ROON 5: fatale quel contrasto perso in avvio che consegna palla ad Higuain che va a segnare l’1-0; poteva starci anche il fallo, ma è l’approccio alla partita suo e dei compagni che non è stato certamente dei migliori.

FREULER 5.5: galleggia la in mezzo per buona parte del match; vivo solo nel finale quando si prova un “mini-assedio” negli ultimi frangenti di gara ma senza successo.

CASTAGNE 5.5: spesso finisce per andare a sbattere, non riesce a portar palla in avanti e mandar in mezzo palloni accettabili per gli attaccanti.

CRISTANTE 5: capita a tutti una serata storta, e stasera nel grigiore generale anche lui è tra coloro non pervenuti. (BARROW 6: dentro nel finale, mette un po’ di pepe ai suoi con qualche bella galoppata che riaccende il pubblico)

CORNELIUS 5.5: tutto sommato, il rigore arriva per un contrasto tra lui e Matuidi che poi tocca con la mano, ma per il resto combina davvero poco anche lui questa sera. (ILICIC 6.5: forse entra tardi, ma almeno con le sue giocate e la qualità tra i piedi riesce a dar un po’ di fastidio alla difesa bianconera).

GOMEZ 5: mamma mia, che serataccia anche per lui. Non solo per il rigore tirato veramente male, ma complessivamente per le sue giocate che questa sera sono completamente mancate; e se non gira nemmeno lui, la squadra resta completamente (o quasi) al buio. (PETAGNA s.v.: dentro dieci minuti nel finale, può farci davvero poco).




Higuain non perdona, l’Atalanta si dissolve nella nebbia del Comunale; la finale è un miraggio.

TIM CUP, SEMIFINALE: GARA DI ANDATA

ATALANTA-JUVENTUS 0-1: DECIDE HIGUAIN IN AVVIO DI GARA

Bisognava in tutti modi evitare di subir gol nella partita di andata e, invece, l’Atalanta lo incassa dopo tre minuti da Higuain e non riesce più a rialzarsi: la partita dei sogni diventa così quasi un mini-incubo per i ragazzi del Gasp che si disperdono nella nebbiosa serata del Comunale e abbandonano quasi definitivamente le speranze (già poche) di poter arrivare alla finale di Roma a maggio. Partita complicatissima sin dall’inizio, con il vantaggio bianconero che spariglia i piani nerazzurri che hanno anche la clamorosa occasione per arrivare al pareggio con un calcio di rigore concesso (con l’ausilio del Var) per un fallo di Matuidi su Cornelius ma che il Papu calcia come peggio non potrebbe facendosi ipnotizzare da Buffon. Nella ripresa la Juve resta in controllo del match senza insistere più di troppo ma nel finale l’Atalanta prova almeno ad arrivare al pari ma qualche mischia in area e una conclusione sventata ancora da Buffon nel recupero negano al pubblico la gioia di almeno un pari che avrebbe perlomeno reso meno amaro un match di ritorno a fine febbraio che pare quanto mai una gara senza molte chance. Peccato.

Bergamo: una serata storica lo sarà già di suo, comunque vada. A distanza di un ventennio l’Atalanta torna a giocarsi la possibilità di andare in finale di Coppa Italia: dopo aver superato Sassuolo e Napoli nei precedenti turni, i ragazzi del Gasp si trovano oggi di fronte addirittura la Juve campione in carica e detentrice del trofeo che sta facendo praticamente campionato a se in vetta insieme al Napoli; una partita di quelle che possono regalare al popolo nerazzurro un’altra notte di quelle da incorniciare con la speranza di tenere aperto il discorso qualificazione anche in vista della gara di ritorno a Torino di fine febbraio.

GASP INSISTE COL VICHINGO: dopo l’ampio turnover di sabato a Reggio contro il Sassuolo, Gasperini propone una Atalanta molto vicina a quella titolare con le sole eccezioni di Palomino in difesa al posto di Caldara e De Roon aggiunto a centrocampo sacrificando così inizialmente Ilicic che va in panchina: in avanti ci sono così il Papu e Cornelius con Cristante dietro. Nella Juve, mister Allegri ritrova Buffon (neo quarantenne da un paio di giorni) in porta con De Sciglio confermato titolare in difesa, mentre la davanti, inutile dirlo, occhio Douglas Costa, Higuain e Mandzukic capaci di far male in qualsiasi momento.

HIGUAIN LA METTE SUBITO IN SALITA: in un Comunale strapieno inizia così un match che si fa purtroppo subito in salita per i ragazzi del Gasp al secondo minuto quando in fase di disimpegno De Roon viene contrastato (in maniera fallosa?) e finisce col perdere la palla che arriva ad Higuain che ha davanti a se un’autostrada verso Berisha e va a segnare il gol che porta avanti i bianconeri.

BUFFON IPNOTIZZA IL PAPU: colpita a freddo, l’Atalanta fatica ad organizzare subito una reazione importante con i bianconeri che comandano agevolmente le operazioni nel primo frangente di gara fino al diciottesimo quando Hateboer prova il break andando in area da solo e tentando di crossar in mezzo ma con la difesa juventina attenta. Cinque minuti un pallone in area per Cornelius è toccato con la mano da Matuidi ed il direttore di gara, dopo un consulto con il Var, prima lascia correre e poi torna indietro nella sua decisione assegnando il penalty ai nerazzurri. Va il Papu Gomez dal dischetto ma il tiro è debole e Buffon riesce ad opporsi senza particolari difficoltà: l’argentino sciupa così l’incredibile occasione di rimettere in equilibrio il match.

DEA SBIADITA: c’è più Juve nell’ultimo parte di primo tempo con gli ospiti pericolosi in almeno un paio di circostanze con due pericolosissime conclusioni di Matuidi che fortunatamente sbaglia mira da ottima posizione e facendo tirare un grosso sospiro di sollievo ai tifosi nerazzurri allo stadio; tuttavia non è la solita Atalanta quella vista in questo primo tempo che, rigore sciupato dal Papu a parte, va in archivio dopo due minuti di recupero e con i bianconeri avanti di un gol.

RIPRESA BLOCCATA: il Gasp cerca la scossa durante l’intervallo e la risposta è nell’innesto di Ilicic al posto di Cornelius dall’inizio di una ripresa in cui l’Atalanta prova a partir con un piglio diverso sin dalle prime battute con un cross del Papu al terzo minuto che Buffon smanaccia in corner; i minuti tuttavia passano e la Juve riprende ben presto il controllo della partita con i nerazzurri che fanno a tratti più possesso palla ma non riescono a scardinare la difesa bianconera.

DENTRO ANCHE BARROW: la panchina nerazzurra prova il jolly ad un quarto d’ora dalla fine inserendo la giovane stellina della primavera Barrow al posto di un evanescente Cristante con Ilicic che ci prova due minuti dopo dal limite dell’area ma con la difesa bianconera per l’ennesima volta attenta; dentro anche Petagna negli ultimi dieci minuti con l’ariete triestino che prende il posto di un Gomez anche lui deludente questa sera. Al trentanovesimo Higuain torna a farsi vedere con una conclusione dal limite dell’area che esce sul fondo di poco.

PER LA FINALE SERVE UN MIRACOLO: Il finale risveglia l’Atalanta, con la Juve che accusa qualche stanchezza e i nerazzurri che provano ad andar alla ricerca almeno del pari ma tocca di nuovo a Buffon negare il gol ai nerazzurri quando Toloi, ben smarcato in area da Ilicic, prova la conclusione che il numero uno bianconero gli stoppa. Nel recupero qualche pallone in area provoca ancora un po’ panico nella difesa ospite ma la lucidità per fare centro manca ormai anche ai ragazzi del Gasp che non riescono a creare ulteriori situazioni degne di nota. Cinque giri di orologio e finisce dunque così, con la Juve che si prende la vittoria di questa semifinale di andata e per un’Atalanta grigia come la nebbia che ha avvolto il Comunale per lunghi tratti di questa gara l’impresa già difficile in partenza di puntare alla finale pare ora una montagna praticamente insormontabile. Se ne riparla a fine febbraio.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 0-1 (primo tempo 0-1)

RETE: 3′ pt Higuain.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Cristante (32’st Barrow); Cornelius (1’st Ilicic), Gomez (37’st Petagna) – A disposizione: Gollini, Rossi, Orsolini, Gosens, Caldara, Mancini, Haas, Schmidt, Bastoni – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio, Benatia (37’st Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (45’st Bentancur), Matuidi; Douglas Costa (18’st Bernardeschi), Higuain, Mandzukic – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Lichtsteiner, Rugani, Asamoah, Marchisio, Sturaro – All.: Allegri

ARBITRO: Valeri di Roma

NOTE: spettatori: 16mila circa – al 25′ p.t. Buffon ha parato un rigore a Gomez – ammoniti Chiellini (J), Toloi (A), Masiello (A), Bentancur (J) – calci d’angolo: 5-4 per la Juventus – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Juve, eccoci: l’Atalanta di coppa cerca la gara perfetta per inseguire la finale

BERGAMO, ORE 20.45

STADIO STRAPIENO, DAI RAGAZZI PROVIAMOCI!

A distanza di oltre vent’anni, l’Atalanta questa sera torna in campo al Comunale per la semifinale di andata di coppa Italia contro la Juventus dei campioni a caccia dell’impresissima contro i bianconeri per giocarsi fino alla fine le chance per la finale di Roma a metà maggio. Gara da brividi per il popolo nerazzurro ed i ragazzi del Gasp, chiamati in causa contro un’avversario fortissimo ed anche contro la statistica di un successo che, contro i bianconeri, manca da tantissimi anni: pubblico delle grandi occasioni questa sera allo stadio per inseguire il sogno di una intera città: tentare l’impresa di tener aperto il discorso qualificazione con una gara di quelle che i nerazzurri ci hanno spesso saputo regalare e poi giocarsela a fine febbraio a Torino nella gara di ritorno. Formazione con ancora qualche dubbio per il mister nerazzurro, sicuramente non ci sarà Spinazzola (infortunato e nemmeno convocato dal Gasp) e con Petagna e Cornelius a contendersi un posto in attacco insieme al Papu ed Ilicic.

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vivi tutte le emozioni di questa che si annuncia comunque una storica semifinale di Coppa Italia per ii ragazzi del Gasp attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Petagna – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Higuain, Manduzkic – All.: Allegri