Le pagelle di Atalanta-Chievo Verona

DJIMSITI E GOSENS MALE, ILICIC EVITA GUAI PEGGIORI

Una partita non certo brillantissima quella odierna dei nerazzurri, con diverse evidenze (in negativo) nei giudizi: Djimsiti si lascia completamente sorprendere sul gol ospite così come Gosens (due gol nelle ultime due per lui) è apparso lontano parente del bel giocatore visto ultimamente. Masiello sciupa una occasione colossale, forse la più nitida del match mentre in mezzo De Roon perde spesso i tempi e davanti il buon Ilicic evita una sconfitta clamorosa in una giornata di scarsa vena per Zapata.

LE PAGELLE

ALL.: GRITTI (GASPERINI SQUALIFICATO) 6: se ne serviva una riprova, oggi è arrivata la conferma: se manca anche solo un briciolo di tensione e concentrazione giusta, i guai questa squadra se li costruisce da sola. Vero, l’attenuante di un avversario che non ti lascia mai giocare conta, ma fino ad un certo punto. Trovato il pari nella ripresa, la squadra ha sciupato almeno tre nitide opportunità (di cui una clamorosa) per ribaltarla. Peccato, ma questa partita va definita con le parole del mister: “Occasione persa per quella che era la vigilia, ma per come si era messa è un buon punto”.

GOLLINI 6.5: esce anche con i tempi giusti in occasione del gol, ma nulla può sulla ribattuta di Meggiorini in porta.

MANCINI 6.5: lo si vede più in fase avanzata che difensiva, ma oggi non riesce ad aver anche lui il giusto mordente in zona-gol.

DJIMSITI 5: sorpreso, e colpevole, in occasione del gol del Chievo, dove Meggiorini si fa beffa di lui ed andando poi a segnare. Male.

MASIELLO 5.5: poco da dire dietro, dove oggi non è risultato impegnatissimo ma quell’errore a due passi dalla porta dopo l’assist perfetto di Zapata grida davvero vendetta (BARROW s.v.: dentro nei minuti finali).

HATEBOER 6: soprattutto nella ripresa mette in mostra qualche bella accelerata delle sue e alcune buona giocate. Ma non è nemmeno lui in gran giornata, e si vede.

DE ROON 5: troppi errori, spesso nervoso, passaggi spesso sbagliati e fuori misura. Non era lui, un po’ come tutti oggi i nostri in campo.

FREULER 6: bene per l’assist ad Ilicic che porta al gol dell’1-1, ma fino a quel momento non si era mai visto.

GOSENS 5: brutto passo indietro dopo le due precedenti ottime uscite (con gol). Poco presente, dopo un primo tempo sottotono viene sostituito nella ripresa. (CASTAGNE 6: buon impatto con il match, sicuramente riesce meglio del suo compagno di reparto).

GOMEZ 6: appena prima del gol ospite va lui ad un passo dal vantaggio trovando però l’opposizione del solito Sorrentino in giornata super. Poi si danna parecchio l’anima ma senza trovare una sterzata decisiva. Benino.

ILICIC 6.5: forse il più pimpante in campo sin dalle prime battute. Letteralmente preso di mira dai giocatori ospiti che ricorrono spesso al fallo sistematico per fermarlo, riesce comunque a trovare un gol che evita un K.O. che avrebbe avuto del clamoroso. (PASALIC 6: dentro nel finale, qualche pallone giocato discretamente e poco più).

ZAPATA 6: utile come uomo di movimento ed assist, meno in fase offensiva dove ha un discreto pallone giocabile in tutto il match ma lo spreca un po’ malamente. Offre a Masiello l’assist di testa che il difensore butta alle ortiche.




Atalanta, assalto fallito: solo 1-1 con il Chievo, sfuma il quinto posto.

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA- CHIEVO V. 1-1: ILICIC RISPONDE A MEGGIORINI

L’occasione era di quelle ghiottissime, eppure l’Atalanta conferma anch’essa il trend di un turno di campionato all’insegna delle grandi sorprese, e si fa fermare dall’1-1 sul fanalino di coda Chievo, che passa addirittura in vantaggio nel primo tempo con Meggiorini (forse la prima frazione di gara peggiore dei nerazzurri negli ultimi tempi) e poi viene raggiunto nella ripresa quando in avvio Ilicic trova il pari dopo che i clivensi avevano allestito un vero e proprio bunker davanti ad un Sorrentino anche oggi in grande spolvero; poi l’assalto nerazzurro racconta di un’altra occasione di Ilicic sventata dal portiere ospite ed una clamorosa palla mandata alle stelle da Masiello che poteva valere il quinto posto. Il resto è un po’ di eccessivo agonismo degli ospiti (oltre metà squadra ammonita) in una partita che non resterà certo negli annali. Finisce 1-1 e stacchiamo di un punto il Toro che era con noi a braccetto in classifica: vediamola così. Ora la sosta, l’ultima occasione per ricaricare le pile e prepararsi alla volata finale che inizierà da Parma.

Bergamo: smarcarsi da questa “stranissima” domenica di campionato dai risultati sin qui sorprendenti, dove anche la Juve capolista ha conosciuto la sua prima sconfitta stagionale, e confermarsi così squadra capace di approfittare al meglio dell’errore dell’avversario: dopo i tonfi inattesi negli anticipi di Roma e Toro, l’Atalanta si ritrova una inattesa grande chance di prendere i giallorossi al quinto posto e staccare i granata che hanno sin qui viaggiato a braccetto con i nerazzurri. Per farlo, occorre però il Chievo, ultimo in classifica e con più di un piede in B ma che ultimamente sta giocandosi senza timori reverenziali tutte le ultime cartucce a disposizione per sperare nel miracolo sportivo: Gomez e compagni devono cercar di evitare ogni possibile distrazione e proseguir il loro cammino per arrivare all’ultima sosta stagionale con un sorriso grande così.

GIOCANO GLI STESSI DI GENOVA: con Toloi ancora out, la formazione è la stessa uscita vittoriosa da Marassi con Mancini e Masiello dietro con Djimisiti e Gosens confermato in fascia (due gol nelle ultime due per il tedesco) e davanti i soliti tre Ilicic, Gomez e Zapata; in panchina oggi c’è Gritti vista la squalifica del Gasp. Nel Chievo, il tecnico di Carlo si affida davanti al duo Stepinski-Meggiorini con Giaccherini ad ispirare mentre c’è Andreolli in difesa con l’eterno Sorrentino tra i pali.

RITMI LENTI IN AVVIO: molto bella la cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con quasi ventimila spettatori sugli spalti per un pubblico da grande occasione e dopo un doveroso minuto di silenzio per la scomparsa in settimana di Renato Cipollini (ex portiere nerazzurro) il match può incominciare ma su ritmi decisamente molto bassi e, anzi, con gli ospiti che, ben disposti in campo, si fanno vedere all’undicesimo quando Stepinski si libera bene e conclude in area, palla murata da Djimsiti che libera l’area; risponde la Dea due minuti dopo con un tiro di Gomez in area respinto da Sorrentino.

LA DEA CI PROVA, MEGGIORINI SEGNA: al ventesimo l’Atalanta prova a spingere di più, il Papu mette il turbo e conclude da fuori area con la palla che fa la barba al palo; un minuto dopo Ilicic e Zapata combinano all’interno dell’area con il primo che offre palla al secondo che conclude sull’esterno della rete. La squadra nerazzurra va ad un passo dal vantaggio alla mezz’ora quando ancora il Papu viene servito splendidamente in area e conclude a colpo sicuro ma Sorrentino compie una super-parata e nega il vantaggio alla Dea. Quel che non ti aspetti si metabolizza un minuto più tardi quando Hatemaj lancia Meggiorini che trova il rimpallo giusto sull’uscita di Gollini e segna con un mancino da posizione molto difficile e portando così avanti gli ospiti. L’Atalanta appare sempre più nervosa e fatica a trovare una reazione degna di tal nome negli ultimi minuti che la separano dall’intervallo: vuoi il gioco piuttosto ai limiti del regolamento degli ospiti, vuoi una tranquillità improvvisamente venuta a mancare, ma i nerazzurri non trovano più modo di rendersi pericolosi. L’intervallo arriva dopo un minuto di recupero ed è la giusta occasione per provare a riordinare le idee.

RIPRESA, ILICIC SUBITO TROVA IL PARI!: nessun cambio dopo l’intervallo con il match che riprende così con i medesimi ventidue della prima frazione di gioco e la situazione non sembra mutare particolarmente per i nerazzurri che faticano tremendamente a superare il muro difensivo di un ostico Chievo; all’ottavo cambia qualcosa la panchina di mister Gritti, con Gosens che lascia il campo a Castagne; un minuto dopo e, improvvisamente, si accende la Dea: Freuler trova l’imbucata giusta per Ilicic che si ritrova davanti a Sorrentino e lo supera trovando il gol dell’1-1.

MASIELLO, CHE OCCASIONE!: sull’onda della spinta per aver ripreso il match, l’Atalanta prova a questo punto a spingere ancora ed è di nuovo Ilicic al quarto d’ora a provar il bis con un diagonale dalla distanza che chiama Sorrentino alla respinta in calcio d’angolo. Sette minuti dopo è ancor più clamorosa l’occasione sciupata da Masiello, che viene ottimamente servito in area di testa da Zapata ma il difensore spedisce alle stelle da due passi la ghiotta chance per il sorpasso.

UN PUNTO… E POCO PIU’: i minuti scorrono, e al trentunesimo è anche il turno di Pasalic che entra in campo al posto di uno stremato Ilicic per tentare così l’assalto al fortino clivense che resiste agli assalti dei nerazzurri con anche Barrow che entra a quattro dalla fine al posto di Masiello mentre Andreolli del Chievo è costretto ad uscire in barella dopo un involontario colpo subito alla testa in un contrasto con Zapata. Si arriva al recupero, ma nemmeno nei sei minuti concessi dal direttore di gara la Dea riesce a trovare il guizzo giusto per rompere l’incantesimo e superare gli avversari. Finisce 1-1, fallita quindi la ghiotta occasione di agganciare la Roma al quinto posto, ma con il punto conquistato i nerazzurri si lasciano alle spalle il Toro di una lunghezza in classifica. Un bicchiere mezzo vuoto (o forse quasi del tutto) in una giornata segnata di campionato segnata da grandi sorprese. Ora la sosta, utile per ricaricare le batterie e ripartire da Parma tra due settimane: non sarà un piccolo incidente di percorso a fermare la rincorsa della nostra Atalanta!

IL TABELLINO:

ATALANTA-CHIEVO VERONA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 32′ p.t. Meggiorini (C), 10′ s.t. Ilicic (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello (42′ st Barrow); Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (10′ st Castagne); Gomez; Ilicic (32′ st Pasalic), Zapata. A disposizione: Berisha, Rossi, Palomino, Piccoli, Pessina, Ibanez, Kulusevski, Colpani, Reca. All.: Gasperini (squalificato)

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Andreolli (45′ st Frey), Cesar, Barba, Depaoli; Diousse, Hetemaj, Jaroszynski; Giaccherini; Meggiorini (25′ st Pucciarelli), Stepinski (34′ st Djordjevic). A disposizione: Semper, Rossettini, Tanasijevic, Piazon, Burruchaga, Kiyine, Leris, Vignato, Pellissier. All.: Di Carlo

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: gara di andata: Chievo V.-Atalanta 1-5 – spettatori: 20mila circa – ammoniti: De Roon (A), Meggiorini, Dioussé, Hetemaj, Cesar, Andreolli, Depaoli, Giaccherini (C) – recuperi: 1′ p.t. e 6′ s.t.




Atalanta, ecco la grande occasione: battere il Chievo per salire al quinto posto

BERGAMO, ORE 15

DEA E’ LA GRANDE CHANCE, MA OCCHIO AI CLIVENSI

Le impreviste frenate di Roma e Toro di ieri spalancano le porte ad una incredibile ed inattesa chance per l’Atalanta che questo pomeriggio alle 15 attende il fanalino di coda Chievo Verona al Comunale. Con un successo i ragazzi di Gasperini potrebbero agganciare proprio i giallorossi al quinto posto e staccare i granata: occhio però alla disperazione di un Chievo che, specie nelle ultime partite, ha raccolto solo le briciole a fronte di partite ben giocate e che farà della forza della disperazione di chi non ha nulla da perdere la sua arma in più per provare a giocarsela senza particolari assilli. Testa e concentrazione massima per tentare un Euro-sorpasso clamoroso e arrivare alla grande all’ultima sosta di campionato.

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I DUBBI DEL MISTER: ultimi nodi da sciogliere per mister Gasperini (oggi squalificato, andrà il vice-Gritti in panchina) che deve sicuramente rinunciare ancora a Toloi (se ne riparla dopo la sosta per il difensore brasiliano) con Mancini che trova quindi ancora spazio in difesa con Masiello in vantaggio su Palomino per un posto. In mezzo e davanti non dovrebbe cambiar nulla rispetto alla formazione vittoriosa domenica scorsa a Marassi.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboeer, Freuler, De Roon, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Reca, Palomino, Castagne, Ibanez, Pessina, Colpani, Kulusevski, Pasalic, Barrow, Piccoli – Allenatore: Gritti (Gasperini squalificato)

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Depaoli, Bani, Barba, Jaroszynski; Leris, Diousse, Hetemaj; Giaccherini; Meggiorini, Stepinski – A disposizione: Bragantini, Semper, Andreolli, Cesar, Frey, Rossettini, Tanasijevic, Burruchaga, Kiyine, Piazon, Djordjevic, Pucciarelli, Pellissier, Vignato – Allenatore: Di Carlo




I precedenti di Atalanta-Chievo Verona

Dalla stagione 2001/2002, la prima che il Chievo ha disputato in serie A nella sua storia, l’Atalanta ha affrontato a Bergamo la formazione veronese per 13 volte nella massima divisione; il bilancio è a favore dei nerazzurri e parla di 8 vittorie contro 3 (più 2 pareggi), ma i clivensi hanno più volte dato filo da torcere alla Dea.

A cominciare dal primo confronto, quello andato in scena il 6 Gennaio 2002, che vide prevalere i gialloblù con un 1-2 in rimonta. Alla rete iniziale di Berretta risposero Marazzina e Federico Cossato. La stagione successiva invece, il 23 Marzo 2003, un goal di Dabo con un gran tiro da fuori area regalò la vittoria agli orobici.
Gli altri due successi dei veronesi risalgono al 1Marzo 2009, 0-2 con reti dell’ex Langella e dell’eterno Pellissier, e al 21 Febbraio 2010, un pesantissimo 0-1, ancora firmato Pellissier, che diede una brutta spallata al tentativo di rincorsa salvezza della squadra allora allenata da Bortolo Mutti.
Le ultime 3 sfide sono sempre terminate per 1-0 in favore dei padroni di casa: storico è il successo di due stagioni orsono, quello del 28 Maggio 2017, ultima giornata di campionato. Con quel successo – goal di Papu Gomez – l’Atalanta concluse al quarto posto in classifica, miglior risultato della sua storia.
I due pareggi sono invece il 2-2 del Maggio 2013 (anche allora si trattava dell’ultimo turno di campionato) e l’1-1 del Gennaio 2015.




Le pagelle di Atalanta-Chievo Verona

CRISTANTE & ILICIC SHOW, PETAGNA IN LEGGERA RIPRESA

Partita veramente complicata quella odierna per i nerazzurri, che risolvono il match grazie al gol di Mancini che conquista così i galloni di migliore in campo; il buon lavoro del centrocampo ed una difesa solida rischiavano però di esser vanificati la davanti dove i soli Ilicic e Cristante provavano soluzioni per cercare la rete: la loro qualità è quel qualcosa in più che i nerazzurri dovrebbero sfruttar meglio, specie in gare dove il Papu è fermo ai box. Ma alla fine la vittoria è sicuramente strameritata.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: alla fine vince lui, perchè la scelta di Mancini paga con un gol che vale tre punti ma, guardando la classifica, ne vale probabilmente il doppio e vincendo la seconda di fila rinunciando al Papu che ha urgente bisogno di recuperare la forma migliore. Ovvio, tutte quelle occasioni sprecate gridano vendetta, specie se nell’unico tiro in porta del Chievo nel finale il pallone uscito di poco non avesse avuto destinazione diversa, ma sarebbe stato davvero troppo. Avanti il prossimo!

BERISHA 6: una giornata praticamente di relax, il Chievo dalle sue parti si vede più o meno mezza volta in tutta la partita…

TOLOI 6.5: gli ospiti sono spesso rognosi, ma lui non si lascia intimorire e concede loro solo le briciole.

MANCINI 8: in campo un po’ a sorpresa rispetto alle indicazioni della vigilia, trova il gol da tre punti alla sua seconda da titolare in A e da la sensazione di essere destinato ad un grande futuro. Avanti tutta!

MASIELLO 6.5: una giornata relativamente tranquilla anche per lui.

HATEBOER 6.5: butta in mezzo una infinità di palloni, uno dei quali è anche malamente sprecato da Cristante e che poteva valere il vantaggio con ampio anticipo.

DE ROON 6.5: la in mezzo detta i tempi e mette ordine, qualche pallone sbagliato ogni tanto ma sono errori “veniali” che gli si può perdonare.

FREULER 6.5: bene anche lui, forse solo nel finale risente un po’ delle fatiche di martedì calando un po’ come tutta la squadra.

SPINAZZOLA 6: qualche pallone di troppo perso nel primo tempo, nella ripresa fa vedere cose migliori, compreso un bel cross in area che Cristante per poco non manda nel sacco. Benino.

CRISTANTE 7.5: alla fine la sua posizione in campo è sempre più vicina a quella di un attaccante; tutti i palloni in area finivano per arrivare a lui; ha sciupato parecchio, è vero, ma è sempre più un punto fondamentale di questa squadra.

ILICIC 7: la giocata la prova sempre, nella ripresa pare un attimo calare di intensità ma poi cresce insieme alla squadra alla ricerca del gol. Esce stremato nel finale. (PALOMINO 6: venti minuti, stringe i denti nel finale insieme ai compagni).

PETAGNA 6: torna titolare dopo diverse giornate e qualche colpo dei suoi lo mette anche in mostra oltre che dimostrare un gran sacrificio a servizio dei compagni; tuttavia non colleziona particolari occasioni degne di nota. (CORNELIUS 6: entra, si prende un bel po’ di botte anche lui e sfiora anche il gol trovando l’opposizione di Sorrentino che si supera sulla sua conclusione. Sufficiente).




Niente paura, ci pensa Mancini: l’Atalanta spreca, ma alla fine abbatte il muro del Chievo

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-CHIEVO V. 1-0: MANCIO-GOL, LA DEA SORRIDE

Importantissimo successo dei ragazzi di Gasperini che piegano il Chievo al termine di una partita che, ad un certo punto, pareva stregata dove i nerazzurri sprecano tantissimo e non riescono a piegare la resistenza difensiva degli ospiti: serve così la rete del baby-Mancini (in campo oggi al posto di Caldara) a tre dalla mezz’ora della ripresa per trovare il gol-vittoria che viene prima annullato per un presunto tocco di mano in occasione della marcatura, ma poi convalidato dopo il consulto tra il direttore di gara e l’assistente-Var con le immagini che provano come il tocco del difensore sia di petto. Tre punti pesantissimi alla luce anche dei risultati delle dirette concorrenti per l’Europa con i nerazzurri che scavalcano il Milan al settimo posto ed avvicinano la Samp a due lunghezze di distanza.

Bergamo: mettersi alle spalle la serata di coppa e ripartire, magari “riconquistando” proprio lo stadio amico; dopo la sconfitta nella semifinale di andata contro la Juve, l’Atalanta prova a scuotersi di dosso le scorie di una sconfitta amara ma anche andando alla ricerca di punti importanti per continuare ad inseguire l’Europa passando anche dal fortino del Comunale, ultimamente un po’ troppo terreno di conquista (tre sconfitte nelle ultime uscite casalinghe tra campionato e coppa) al contrario di quanto avviene lontano da casa dove i nerazzurri ne hanno vinte quattro di fila.

IN DIFESA TOCCA A MANCINI: mister Gasperini deve fare a meno di Caldara e Gomez non al meglio lanciando così dal primo minuto Mancini (che vince il ballottaggio con Palomino) in difesa mentre recupera Spinazzola con la davanti Petagna ritrova i galloni di titolare insieme ad Ilicic e con Cristante a sostegno. Nel Chievo, Maran deve far i conti anche lui con squalifiche ed infortuni e si affida così subito la davanti al nuovo arrivato Giaccherini, giunto in veneto nelle ultime ore di calciomercato questa settimana.

GARA BLOCCATA: il match prende il via dopo il doveroso minuto di silenzio dedicato ad Azelio Vicini, indimenticato commissario tecnico della nazionale ai tempi delle “notti magiche” di Italia ’90 e con il Chievo che mette inizialmente maggior pressione ai nerazzurri impedendo così alla squadra del Gasp di ragionare, ma con i nerazzurri che prendono poi maggiormente palla ed al dodicesimo hanno la prima occasione del match sugli sviluppi di un corner di Ilicic su cui arriva Cristante di testa mandando fuori.

PIU’ DEA MA NIENTE GOL: ancora Atalanta a metà del primo tempo, stavolta è Freuler a prendere palla ed andar in area saltando il diretto marcatore con la conclusione dello svizzero che però è imprecisa da buona posizione. Prova ad accendersi anche Ilicic a cinque dalla mezz’ora, grande azione dello sloveno che poi prova il destro da fuori e pallone che finisce di poco sopra la traversa; due minuti dopo il Chievo prova il break in contropiede con Meggiorini che sbaglia l’ultimo passaggio e Berisha può così uscire e far sua la sfera. E’ ancora però la squadra del Gasp a rendersi pericolosa al trentunesimo quando Ilicic apre bene per Cristante che conclude dall’ingresso dell’area di rigore ma il tiro è troppo debole e Sorrentino blocca senza problemi. Ancora il numero quattro nerazzurro protagonista a tre minuti dall’intervallo quando riceve la sfera dopo una prolungata azione di Petagna e prova a concludere rasoterra mandando fuori di un niente. Va così in archivio un primo tempo senza gol dopo un minuto di recupero concesso dal direttore di gara con i nerazzurri sicuramente più propositivi ma poco incisivi al momento della finalizzazione.

RIPRESA, CRISTANTE NE SPRECA DUE: prende il via la ripresa ed al quarto minuto l’Atalanta sciupa subito la prima occasionissima della ripresa quando Hateboer va sul fondo e mette in mezzo un pallone comodo comodo per Cristante che, da ottima posizione, spedisce alle stelle. Pochi minuti dopo Spinazzola tenta la sortita offensiva, va sul fondo e crossa per la testa, ancora una volta, di Cristante che colpisce ma la sfera per l’ennesima volta finisce sopra la traversa. Prova il cambio il Gasp poco dopo il quarto d’ora, la staffetta è tra Petagna e Cornelius che entra in campo al suo posto per provare a scardinare il muro ospite.

MANCINI, NO… VAR… GOL!!: la costanza è la virtù dei forti, e l’Atalanta premia la sua pazienza a tre dalla mezz’ora quando, sugli sviluppi di un corner, spunta in mischia Mancini che mette in rete ma l’arbitro inizialmente annulla la rete per un presunto tocco di mano del difensore nerazzurro; tuttavia il controllo al Var dimostra come il giocatore nerazzurro tocchi di petto il pallone spingendolo in rete: qualche secondo di attesa e il direttore di gara corregge la sua decisione e convalida il gol che porta avanti la squadra del Gasp.

SORRENTINO EVITA IL RADDOPPIO: con il vantaggio l’Atalanta prende ulteriore spinta e sfiora subito il raddoppio tre minuti dopo con una conclusione in area di De Roon che però Sorrentino respinge con un colpo di reni; ancora il portiere del Chievo protagonista una manciata di minuti dopo quando Cornelius ruba palla al difensore e può involarsi verso l’area ma conclude centrale e l’estremo difensore ospite si supera mandando la palla in corner. Ad otto dalla fine è il momento di rinforzar gli ormeggi in difesa per il Gasp che inserisce Palomino al posto di uno sfinito ma applauditissimo Ilicic.

SPAURACCHIO-RIGONI, MA E’ VITTORIA!: minuti che scorrono con gli ospiti che a cinque dalla fine si rendono pericolosissimi quando Inglese crossa dall’interno dell’area per la testa di Rigoni che, da ottima posizione, manda fuori di un nulla. La fatica del match di martedì si fa sentire nel finale ma nonostante gli ospiti provino a prendere coraggio, nemmeno i sei minuti di recupero complessivi concessi dal direttore di gara generano particolari problemi alla difesa nerazzurra se non un lungo sospiro di sollievo che i tifosi tirano al triplice fischio finale: l’Atalanta spezza così il digiuno di vittorie interne e centra la seconda consecutiva che le consente di sorpassare il Milan in classifica al settimo posto e di avvicinare la Samp a soli due punti per una classifica che, grazie al gol di Mancini, torna nuovamente a profumare di Europa.

IL TABELLINO

ATALANTA-CHIEVO VERONA 1-0 (Primo tempo 0-0)

RETE: 27′ s.t. Mancini (A)

ATALANTA (3-5-1-1): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Cristante, Spinazzola; Ilicic (37′ s.t. Palomino); Petagna (18′ s.t. Cornelius) – A disposizione: Barrow, Bastoni, Castagne, Gollini, Gosens, Haas, Melegoni, Rossi, Schmidt – Allenatore: Gasperini

CHIEVO VERONA (3-5-1-1): Sorrentino; Bani, Dainelli (1′ s.t. Cesar), Gamberini (34′ s.t. Inglese); Depaoli, Hetemaj, Radovanovic, Giaccherini (18′ s.t. Rigoni), Jaroszynski; Birsa; Meggiorini – A disposizione: Castro, Confente, Gaudino, Gobbi, Leris, Pellissier, Pucciarelli, Seculin, Stepinski – Allenatore: Maran

ARBITRO: Gianpaolo Calvarese di Teramo

NOTE: gara di andata: Chievo V.-Atalanta 1-1 – spettatori: 16mila circa – ammoniti: 47′ s.t. Bani (CV) – recuperi: 1′ p.t., 5′ s.t.




Arriva il Chievo, l’Atalanta prova a riconquistare il Comunale

BERGAMO, ORE 15

CACCIA AI TRE PUNTI, NONOSTANTE LE ASSENZE

Archiviata la semifinale di andata di Coppa Italia, torna il campionato questo pomeriggio con l’Atalanta di Gasperini che prova a mettersi alle spalle la delusione per la serata di martedì andando a caccia di punti contro il Chievo: gara non semplice per i nerazzurri, orfani di due pedine fondamentali come Caldara e Gomez, entrambe lasciati a riposo dal tecnico atalantino viste le loro non perfette condizioni in quella che è comunque uno snodo importante per la stagione: un successo sui clivensi consentirebbe all’Atalanta di restar agganciata al treno delle squadre in lotta per un posto nella prossima Europa League oltre che ritrovare il sorriso tra le mura amiche dove i nerazzurri sono reduci (tra campionato e coppa) da tre sconfitte consecutive.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 4 Cristante; 72 Ilicic, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 28 Mancini, 21 Castagne, 8 Gosens, 23 Melegoni, 95 Bastoni, 32 Haas, 88 Schmidt, 9 Cornelius, 99 Barrow – All.: Gasperini

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): 70 Sorrentino; 14 Bani, 5 Gamberini, 3 Dainelli, 19 Gobbi; 97 Depaoli, 8 Radovanovic, 56 Hetemaj; 23 Birsa; 20 Pucciarelli, 9 Stepinski – A disp.: 90 Seculin, 98 Confente, 2 Jarosz; 4 Rigoni, 12 Cesar, 31 Pellusier, 17 Giaccherini, 69 Meggiorini, 11 Leris, 19 Castro, 45 Inglese, 10 Gaudino – All.: Maran

ARBITRO: Calvarese di Teramo