Tempo di lettura: 3 minuti
SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 2-3: PRIMO GOL ANCHE PER MALDINI

Genova: l’Atalanta non si smentisce e, nonostante una formazione zeppa di seconde linee, vince 3-2 contro il Genoa grazie ai gol di Sulemana, Maldini e Retegui (e chiude al meglio lontano da Bergamo in una stagione dove ha fatto benissimo). Rossoblù due volte avanti con Pinamonti e rimontati proprio nel finale da un gol discusso del capocannoniere della A (superato anche Pippo Inzaghi); nerazzurri sempre più terzi e che ora proparano l’ultima di campionato contro il Parma. 

GASP CON LE RISERVE: mister Gasperini da giusto spazio a chi ha giocato meno dopo aver ipotecato terzo posto e qualificazione alla Champions. Spazio a Palestra sulla fascia, Sulemana in mezzo poi Maldini e Brescianini a supporto di Retegui davanti a caccia del gol per superare Pippo Inzaghi nella classifica cannonieri. Nel Genoa, Vieria dopo aver fermato il Napoli vuol infastidire anche la Dea e schiera Badelj (ultima gara con i rossoblu a Marassi) in mezzo mentre davanti punta su Pinamonti, Coffy e Vitinha.

POCHE EMOZIONI IN AVVIO: gran pienone a Marassi per l’ultima stagionale dei rossoblu in casa, con la tifoseria che non perde l’occasione per celebrare la clamorosa retrocessione in C della Samp con striscioni e sfottò, mentre da notare anche un discreto numero di atalantini giunti a sostener la Dea in questa partita che comincia con i nerazzurri più pimpanti già al decimo con Samardzic di tacco per Retegui in mezzo, ci prova anche lui di tacco al volo ma la palla finisce alta. Al ventesimo si vedono i padroni di casa: Vitinha va al tiro pericoloso ma deviato in angolo dalla difesa nerazzurra.

MALDINI PERDONA, PINAMONTI NO: si sonnecchia fino poco dopo la mezz’ora quando il match si accende: prima Maldini si inserisce al centro, da solo davanti a Leali, ma mette incredibilmente fuori il pallone del vantaggio atalantino; rapido capovolgimento di fronte e la dura legge del gol colpisce con Pinamonti che di testa la mette alle spalle di Rui Patricio e fa 1-0 per il Genoa. La squadra di Vieria trova anche il raddoppio a un minuto dal gong con Bani in una azione confusa dove Rui Patricio viene anche travolto dal giocatore rossoblu che tocca anche con la mano il pallone: pizzicato dal Var, la rete è annullata e dopo due minuti si va al riposo con la Dea sotto di un gol.

RIPRESA, SULEMANA PAREGGIA POI PINAMONTI-BIS: si riparte dopo l’intervallo e l’Atalanta fa subito sul serio e pareggia i conti al primo affondo, ed è ancora Sulemana con un gran tiro da fuori che sorprende Leali sul palo lontano a trovare al secondo l’immediato 1-1. All’undicesimo primo cambio per Gasp che inserisce Bellanova per un opaco Ruggeri; un minuto dopo il Genoa torna avanti ancora con Pinamonti, abile a sfruttare un pasticcio tra Hien e Brescianini, recuperare palla e metter dentro il 2-1.

MALDINI STAVOLTA NON SBAGLIA E FA 2-2: la squadra di Gasp è brava a reagire subito e nel giro di cinque minuti il match torna in equilibrio al diciottesimo: De Roon lavora bene per Maldini che si sistema il pallone e con un tiro teso e preciso la mette alle spalle di Leali e segna così il suo primo gol con la maglia nerazzurra, cancellando l’erroraccio del primo tempo.

RETEGUI FA 25, LA DEA LA VINCE: a due dalla mezz’ora triplo cambio nella Dea con Maldini, Brescianini e Palestra fuori e dentro De Ketelaere, Pasalic e Zappacosta; cinque minuti dopo spazio anche ad Ederson per un Sulemana anche oggi protagonista più che positivo. Nel finale, la squadra nerazzurra mette la freccia ad un minuto dal novantesimo: De Ketelaere apre e trova bene sulla destra per Retegui al centro, l’attaccante nerazzurro la mette in rete il gol del 3-2 e che vale il sorpasso al Genoa ma anche a SuperPippo Inzaghi nella classifica dei cannonieri di A in una stagione per l’Atalanta. Polemiche da parte dei genoani che si lamentano perché i nerazzurri non si sono fermati con un giocatore a di casa a terra. Quattro di recupero e va così in archivio anche l’ultima trasferta stagionale della Dea che chiude con una vittoria, che conta solo per i numeri ma che dimostra come in questa squadra tutti abbiano voglia di dare il loro contributo fino all’ultimo. Applausi.

Loading