SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA
INTER-ATALANTA 3-2: LE RETI DI PASALIC E LUCHO NON BASTANO
Milano: semmai una piccola speranza ci fosse ancora, con lo spegnersi delle luci a San Siro, anche quest’ultima è svanita. L’Atalanta perde una partita davvero strana contro l’Inter e saluta così definitivamente le sue mire (semmai tali sono state) di Champions League. Bergamo dovrà così “accontentarsi” di una coppa tra Conference ed Europa League il prossimo anno per rivedere l’Atalanta in Europa: che viste le incognite ad inizio stagione sono davvero tanta tanta roba. La gara di Milano rappresenta un po’ la sintesi di questo anno: folle. Sotto 2-0 dopo due (si, due!!!) minuti per le reti di Lukaku e Barella, la Dea non si scompone e riapre il match con Pasalic nel finale di primo tempo. Nella ripresa ti aspetti una Atalanta d’assalto ma è invece l’Inter a tener il gioco e fare tris con Lautaro alla mezz’ora; pare finita, ma Muriel con un gran gol fissa sul 3-2 il risultato nel recupero. Un vero peccato.
IL GASP PUNTA SU HOJLUND: per la delicata sfida di San Siro, mister Gasperini propone davanti Hojlund con Pasalic e Koop che agiranno alle sue spalle mentre in mezzo con De Roon ci sarà Ederson; sulle fasce Maehle e Zappacosta. Dopo la vittoria della Coppa Italia, Simone Inzaghi punta comunque su molti titolare per questo match che può consegnar ai nerazzurri di Milano la qualificazione in Champions: davanti ci sono Lautaru e Lukaku, dietro c’è l’ex Bastoni a guidare la difesa.
SCHOCK-DEA, SOTTO 2-0 DOPO DUE MINUTI: c’è il pienone a San Siro in questa che è l’ultima gara interna della stagione della squadra di Inzaghi, ci sono quasi mille tifosi atalantini giunti da Bergamo per spingere la Dea in questo match che inizia in maniera da incubo per il ragazzi del Gasp: dopo quaranta secondi l’Inter è già avanti con Lukaku, che scappa via da metà campo saltando tutta la difesa atalantina ed arrivando solo davanti a Sportiello dovendo solo depositar in rete il pallone dell’1-0. Passa poco meno di un minuto e la squadra di Inzaghi fa bis: l’Inter spinge ancora e va in gol con Barella al volo all’incrocio dopo che Sportiello aveva respinto un tiro di D’Ambrosio in precedenza.
REAZIONE DEA, ONANA SALVA DUE VOLTE: l’Atalanta ci capisce davvero poco in questo incredibile avvio e al nono solo una posizione di offside di Calhanoglu evita che il turco possa siglare il terzo gol che avrebbe chiuso probabilmente il match. A quel punto la Dea esce dal guscio approfittando del fatto che l’Inter, dopo un avvio folle, cala i propri giri del motore: al ventunesimo Hojlund va al tiro ma respinge Onana; ancora il portiere dell’Inter protagonista alla mezz’ora su un tiro al volo di Koopmeiners deviato in angolo.
SUPERMARIO ACCORCIA, 2-1: prologo al meritato gol che la Dea trova al trentaseiesimo con Pasalic che sfrutta un’azione confusa dentro l’area e conclude in porta trovando il bersaglio firmando il 2-1. Ancora Atalanta nel finale con un cross di Maelhe dove sono in quattro sulla traiettoria del pallone ma nessuno riesce a deviare verso la porta. Con due minuti di recupero si chiude così un primo tempo davvero incredibile con i nerazzurri di Milano avanti di un solo gol.
RIPRESA, DENTRO LOOKMAN E MURIEL: si riparte senza cambi dopo l’intervallo con l’Inter che al sesto sfiora il gol con un diagonale di Lukaku su cui Lautaro manca la deviazione decisiva a due passi da Sportiello. Poi il Gasp cambia al quarto d’ora inserendo Lookman la davanti al posto di Pasalic; una manciata di minuti dopo c’è spazio anche per Muriel che entra in campo al posto di Ederson.
LAUTARO FIRMA IL TRIS INTERISTA: alla mezz’ora però è l’Inter ad allungare di nuovo: gran giocata di Lukaku che con un tocco serve profondo Brozovic che davanti a Sportiello apre per Lautaro che non deve far altro che spingere la palla in fondo alla rete. A quel punto per la Dea c’è davvero poco da fare, a nove dalla fine tocca anche ad Okoli entrar in campo per Maehle.
LUCHO ACCORCIA, MA NON BASTA: nel finale l’Atalanta ha un sussulto d’orgoglio in pieno recupero quando Muriel trova un gran tiro da fuori con il pallone che finisce sulla traversa e poi sulla schiena di Onana che la fa carambolare in porta. Nel primo dei quattro di recupero i ragazzi del Gasp rientrano un po’ incredibilmente in partita ma senza riuscire negli ultimi scampoli di gara a disposizione a trovar il guizzo per un pari che avrebbe dato sicuramente morale ma che avrebbe comunque sancito la fine dei sogni di Champions League per il prossimo anno. L’Europa della Dea sarà una tra Europa Conference League: e direi che, per quanto visto in questa stagione tribolata, è già tanta roba di suo.